domenica 28 agosto 2011

Bilancio Parma 2009/10: dalla B alla A, più ricavi e minori perdite



Luca Marotta Domenica 28 Agosto 2011 23:06
jstargio@gmail.com
Per il Parma, il passaggio dalla serie B alla serie A ha giovato ai risultati del bilancio con un aumento dei ricavi e la diminuzione delle perdite, grazie soprattutto ai diritti TV e alle plusvalenze.
Il valore della produzione del bilancio 2009/10 del Parma è più che raddoppiato, passando da euro 36.377.570 a euro 78.349.512 (+115,38%), mentre il costo della produzione è aumentato del 63,66%, passando da euro 44.333.330 a euro 72.554.927. Di conseguenza la differenza tra valore e costi della produzione, da negativa per 8 milioni, è diventata positiva per 5,8 milioni.
I ricavi da gare sono aumentati di 2,8 milioni, passando da 2,3 a 5,1 milioni. La loro incidenza sul valore della produzione è bassa, essendo pari al 6,47%. I diritti radiotelevisivi aumentano in modo notevole da 443 mila euro a 23,2 milioni, incidendo per il 29,63% sul valore della produzione. Le plusvalenze aumentano di 9 milioni, passando da 25,7 a 34,7 milioni. La loro incidenza sul valore della produzione è del 44,32%. I proventi da sponsorizzazioni risultano pari a 2,1 milioni e i proventi pubblicitari sono pari a 4,9 milioni.
Il costo del personale ammonta a 35,6 milioni (20,5 nel 2008/9) con un’incidenza sul valore della produzione del 45,40%, conforme al Fair Play Finanziario, anche se il valore della produzione registrato dipende in modo considerevole dalle plusvalenze.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 15,2 milioni (11,5 nel 2008/9), di cui 13,6 per ammortamento diritti calciatori. L’ammortamento del marchio è stato calcolato per 611 mila euro.
Tra gli oneri diversi di gestione, pari a 6,7 milioni, figura la percentuale di mutualità per diritti TV concessa alle squadre ospiti, che è stata di 3,2 milioni.
La gestione finanziaria continua ad essere negativa per 6,4 milioni (- 1,3 milioni nel 2008/9). Tra gli oneri finanziari spiccano gli oneri da compartecipazione per 6,8 milioni, riguardanti giocatori come Dessena per 2,4 milioni, Biabany per 1,7 milioni, Mariga 800 mila euro e altri.
La gestione straordinaria è negativa per 211 mila euro.
Il risultato prima del calcolo delle imposte è negativo per 777 mila euro.
Le imposte sul reddito dell'esercizio sono pari a euro 1.651.004 (€ 524.264 nel 2008/9).
La perdita dell’esercizio risulta pari a euro 2.428.205, mentre nel 2008/9 era pari a 9.915.668.
Pur essendo diminuita come entità la perdita di esercizio, la società Parma Football Club Spa Società Unipersonale si è trovata nella situazione prevista dall’articolo 2446 del codice civile, ossia riduzione del capitale di oltre un terzo in conseguenza di perdite. Gli amministratori, come rilevato anche dalla società di revisione Price Waterhouse Coopers Spa, hanno richiesto al socio controllante di rinunciare in parte al suo credito, capitalizzandolo, per l’importo di 5 milioni. Il socio unico Eventi Sportivi Spa ha aderito alla richiesta, convertendo l’importo richiesto in “versamenti soci in conto capitale”, come risulta dal verbale del 23 dicembre 2010.
Il totale delle attività aumenta da 105,1 a 127,4 milioni (+21,25%). Le immobilizzazioni immateriali risultano pari a 74,4 milioni, con un incremento del 42,18% rispetto al 2008/9. Importante è il valore del marchio, che è esposto per un valore contabile netto di 10,1 milioni, con un costo storico di 12,2 milioni e un fondo ammortamento di 2,1 milioni. Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari a 54,4 milioni (34,4 nel 2008/09), con acquisizioni effettuate per 43,3 milioni, dismissioni per un valore contabile di 9,7 milioni (con un valore di cessioni per 12,3 milioni) e ammortamenti per 13,6 milioni. Tra gli acquisti più rilevanti segnaliamo: Andrea Rispoli per 7 milioni dal Brescia, Valiani per 5,1 milioni dal Bologna, Biabiany per 5 milioni dall’Inter, Antonio Mirante per 3,6 milioni dalla Sampdoria, Bojinov per 2 milioni dal Manchester City e Zaccardo per 2 milioni dal Wolfsburg. Tra le cessioni segnaliamo: Mariga per 10 milioni all’Inter, con una plusvalenza di 8,7 milioni; Biabiany per 8,4 milioni, con una plusvalenza di 3,9 milioni; Andrea Pisanu per 5 milioni al Bologna, con una plusvalenza di poco inferiore; Budel per 5 milioni al Brescia, con una plusvalenza di pari importo, Vantaggiato per 5 milioni al Padova con una plusvalenza di circa 2 milioni e Cordova per 2 milioni al Brescia, con una plusvalenza di poco inferiore. Le immobilizzazioni finanziarie aumentano da 11,5 a 14,5 milioni. Esistono partecipazioni, per importi trascurabili nelle seguenti società: S.D.S. Società Diritti Sportivi Srl in liquidazione; Cooperativa Farmaceutica Parmense scrl; Fondazione Sport Parma. Il valore delle compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF ammonta a 14,4 milioni (11,5 nel 2008/09). Tra le più rilevanti annoveriamo Budel, Vantaggiato, Reginaldo e Pisanu, ciascuno per 2,5 milioni.
L’attivo circolante diminuisce del 7,37% assestandosi a 37,4 milioni.
I crediti verso clienti ammontano a 16,3 milioni (1,5 nel 2008/9), di cui 11,1 per crediti diritti radio-TV. I crediti verso enti settore specifico ammontano a 18,8 milioni (37 nel 2008/9). Il credito maggiore è quello verso l’Inter per € 10.650.000. Tra le curiosità, il Parma vanta un credito verso un dipendete per 895 mila euro, accordato al tasso euribor 3 mesi + 1%.
Le disponibilità liquide risultano pari a 90 mila euro.
Il patrimonio netto è positivo per € 12.788.668, in diminuzione rispetto al 2008/09 a causa della perdita d’esercizio.
Il fondo per rischi e oneri ammonta a € 765.537 e comprende il fondo imposte differite per 70 mila euro e accantonamenti per contenziosi riguardanti tra gli altri l’ex calciatore del Parma Djetou, l’avvocato Roberto Quber, l’allenatore Cagni, l’Helsingborgs If per l’acquisto di Mariga e altri contenziosi.
I debiti risultano in aumento del 26,47%, passando da 86,2 milioni a 109 milioni. I debiti verso le banche ammontano a 12,5 milioni (9,1 nel 2008/9). I debiti verso altri finanziatori ammontano a 14,6 milioni e riguardano debiti di factoring verso Monte Paschi Leasing e Factoring Spa per cessione crediti diritti TV 2010/11 e Ifitalia Spa per cessione crediti Lega Nazionale Professionisti.
I debiti verso le società controllanti ammontano a 18,1 milioni, di cui 1,6 milioni verso Fondazione Eventi Sportivi Spa e 16,5 milioni verso Eventi Sportivi Spa. I debiti verso fornitori aumentano da 10,9 a 19,6 milioni. I debiti tributari ammontano a 6,8 milioni, di cui 3,5 per ritenute Irpef su redditi da lavoro dipendente. I debiti per compartecipazioni aumentano da 10,9 a 18,9 milioni. Tra gli importi più rilevanti ci sono Daniele Galloppa per 5 milioni, Andrea Rispoli per 3,5 milioni, Valiani per 2,5 milioni e Alberto Paloschi per € 2.250.000. I debiti verso Enti settore specifico risultano pari a 10,1 milioni (36,2 nel 2008/9). Il debito maggiore è quello verso il Milan, che ammonta a € 2.670.000. I debiti verso il personale ammonta a 4,9 milioni (2,5 nel 2008/9).
L’indebitamento finanziario netto è aumentato del 56,66%, passando da euro 7.903.834 a euro 12.382.345. Tale valore è inferiore al valore della produzione, ma bisogna evidenziare che nel calcolarlo gli amministratori hanno considerato solo i debiti verso le banche al netto delle disponibilità liquide, senza considerare i debiti verso le società di factoring.
Concludendo, possiamo affermare che il bilancio 2009/10 del Parma è caratterizzato dalla dipendenza dalle plusvalenze e dai diritti Tv per il 74% del valore della produzione e ha risentito degli investimenti necessari per il passaggio di categoria; tuttavia l’importo considerevole delle plusvalenze, circa 60 milioni in 2 anni, testimonia anche delle buone capacità calcistiche del management del Parma.

Pubblicato su:
http://www.ju29ro.com/contro-informazione/3377-bilancio-parma-200910-dalla-b-alla-a-piu-ricavi-e-minori-perdite.html

giovedì 25 agosto 2011

Bilancio Bologna 2009/10: continuità grazie alla nuova proprietà

Luca Marotta Giovedì 25 Agosto 2011 22:21
jstargio@gmail.com
Il bilancio 2009/10 di Bologna Football Club 1909 SPA segna la fine della gestione Menarini, che ha ceduto il controllo della società nel giugno 2010 a Porcedda, che a sua volta ha passato la mano nel dicembre 2010. Senza dubbio gli ultimi sei mesi del 2010 sono stati piuttosto movimentati dal punto di vista societario.
Il 23 dicembre 2010, i soci della società Bologna Football Club 1909 SPA hanno approvato il bilancio di esercizio chiuso al 30 giugno 2010 con una perdita di 8.272.535 euro, in diminuzione del 36,48% rispetto alla perdita registrata il 30/06/2009 pari a 13.023.503 euro. Inoltre, hanno approvato una Situazione Patrimoniale al 31 ottobre 2010, con una perdita di 4,3 milioni di euro. All’assemblea, oltre ai soci Aktiva Spa e ASF srl, risultava presente anche la società Bologna 2010 S.p.A., in quanto interessata all’aumento di capitale, necessario a garantire la continuità aziendale.
La continuità aziendale, ossia la capacità di far fronte agli impegni finanziari nel futuro, è fondamentale ed è uno dei principi cardine della normativa sul Fair Play Finanziario. La società di revisione Price Waterhouse Coopers Spa ha evidenziato, al punto 4 della sua relazione, che al 30/06/2010, il Bologna si trovava nella situazione prevista dall’articolo 2446 del codice civile, ossia riduzione del capitale di oltre un terzo in conseguenza di perdite e, successivamente, con la situazione patrimoniale al 31 ottobre 2010 emergeva un’ulteriore perdita, tale da far ricadere la situazione in quella disciplinata dall’articolo 2447 del Codice Civile, ossia: “riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale”. Nonostante questa situazione, il bilancio è stato redatto in base al principio di continuità aziendale, grazie all’accordo tra la proprietà al tempo di approvazione del bilancio, A.S.F. srl di Porcedda (80%) e Aktiva Spa dei Menarini (20%), già in parte diversa da quella al 30 giugno 2010, e nuovi soggetti interessati ad acquisire il controllo della società. L’accordo prevedeva il richiamo integrale dei crediti verso i soci e la sottoscrizione di un aumento di capitale.
Il Patrimonio Netto al 30 giugno 2010 risultava positivo per 2.107.465 euro, mentre nell’esercizio precedente era pari a 1.513.649 euro. Il problema, ai fini del regolamento del Fair Play Finanziario, sorge con la situazione al 31 ottobre 2010, che mostra un patrimonio netto negativo per 2.168.848 euro. Il socio “uscente” ASF srl ha effettuato un versamento a fondo perduto per 1.719.954, riducendo l’importo negativo del Patrimonio netto a 448.894 euro, dopo l’azzeramento del capitale sociale di euro 10.380.000. Inoltre, è stato deliberato un aumento dello stesso capitale a 8,3 milioni di euro, sottoscritto e versato dai nuovi soci della società Bologna 2010 Spa. La società Bologna 2010 Spa ha versato complessivamente euro 8.748.894 per coprire anche la parte residua delle perdite pregresse.
Il totale delle attività al 30/06/2010 è pari a 55,9 milioni (30,1 nel 2008/9).
Le immobilizzazioni nette sono pari 33.941.092 euro, mentre nel 2008/9 erano pari a 22.206.485 euro, l’incremento è stato pari al 52,84%. L’importo maggiore riguarda i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori pari a 23,3 milioni (21,4 nel 2008/9).
Le immobilizzazioni finanziarie, pari a 9.955.609 euro, riguardano le compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF per 7,7 milioni (1.016 euro nel 2008/9), tra cui spicca Viviano con l’Inter per 3,5 milioni, e i crediti immobilizzati per 2,2 milioni (6.594 euro nel 2008/9).
L’attivo circolante è pari a 21.380.527 euro (3,2 milioni nel 2008/9). Per quanto riguarda questa voce, i crediti aumentano da 2,8 a 21,3 milioni. Tra questi crediti spicca il credito verso controllanti per 6.663.178 euro. Di questi, 2,6 milioni riguardavano il credito verso Aktiva per interruzione della procedura di consolidato fiscale e 4 milioni riguardavano la controllante indiretta COGEI per il trasferimento della perdita fiscale nell’ambito sempre del consolidato fiscale. I crediti verso enti settore specifico ammontano a 5,6 milioni (1,6 nel 2008/9) e riguardano per circa 4,7 milioni dei crediti verso il Parma.
Le disponibilità liquide risultavano pari a 49 mila euro.
I debiti risultano in forte aumento del 67,66%, passando da 27,4 a 46 milioni. Tra questi spiccano i debiti verso enti settore specifico per 15,6 milioni di euro (13,4 nel 2008/9), i debiti verso banche per 7 milioni (un milione nel 2008/9), i debiti tributari per 7 milioni (3,9 nel 2008/9), altri debiti (principalmente debiti verso il personale) per 6 milioni (4,4 nel 2008/9), debiti verso fornitori per 5,9 milioni (4,4 nel 2008/9), debiti per compartecipazioni per 4,1 milioni.
I debiti verso fornitori comprendo anche i debiti verso procuratori per circa 2 milioni.
I debiti verso enti settore specifico includono i debiti verso società calcistiche per 9 milioni, tra cui spicca il debito verso il Parma per Pisanu per 1.666.667 euro, il debito verso la Fiorentina per Osvaldo ammontante a 1.650.000 euro e il debito verso il Brescia per Viviano per 1,2 milioni.
I debiti verso le banche riguardano prevalentemente debiti per anticipi fatture per 6,2 milioni.
L’importo maggiore dei debiti tributari riguarda le ritenute d’acconto Irpef su lavoro dipendente per 3,7 milioni.
I debiti per compartecipazioni riguardano tre giocatori: Pisanu (2,5 milioni), Elia (un milione) e Paponi (600 mila), in comproprietà col Parma.
Bisogna evidenziare e ricordare, come descritto nella relazione sulla gestione, che a causa del ritardo nel pagamento degli emolumenti, aspetto giudicato negativamente dal regolamento del Fair Play Finanziario, il 14 dicembre 2010, i calciatori del Bologna hanno messo in mora la società per l’importo di euro 3.263.477.
Il 2 dicembre 2010, il Bologna è stato penalizzato di 1 punto a causa del mancato pagamento dell'Irpef per il periodo maggio-giugno 2010.
Il 13 gennaio 2011, il Bologna è stato penalizzato di 2 punti a causa dei mancati pagamenti degli stipendi e dei contributi del primo trimestre della stagione 2010/11 (luglio-settembre 2010) entro il termine consentito.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2010, nonostante risulti in forte aumento, passando da euro 715.485 a euro 4.801.764, ai fini del regolamento sul Fair Play Finanziario, resta comunque inferiore al valore della produzione.
Il Valore della produzione ammonta a 49.128.408 euro, in aumento del 18,23% rispetto al 2008/9, grazie alle plusvalenze. I proventi radiotelevisivi ammontano a 16,6 milioni, cui bisogna aggiungere la percentuale di diritti televisivi ricevuta come squadra ospite pari a 6,9 milioni, che determina un’incidenza del 47,87% del valore della produzione. Le plusvalenze risultano pari a 9,9 milioni (€ 5.331 nel 2008/9) con un’incidenza del 20,20% sul valore della produzione. La maggiore plusvalenza realizzata è stata quella relativa alla cessione di Valiani al Parma per 3,5 milioni, ceduto per 5 milioni, seguita da quella di Terzi al Siena per 2.493.088 euro, ceduto per 2,5 milioni. I proventi da sponsorizzazioni ammontano a 5,6 milioni (6,2 nel 2008/9). I proventi pubblicitari ammontano a 2,3 milioni. I ricavi da gare risultano in diminuzione del 27%, passando da 7,7 a 5,6 milioni.
Per quanto riguarda i proventi da diritti TV, se li considerassimo al netto della percentuale concessa alle squadre ospiti (3,4 milioni), compresa negli oneri diversi di gestione, l’importo netto risulterebbe pari a circa 20 milioni. La nuova normativa sui diritti TV, porta a stimare, per il 2010/11, un aumento di tale importo a 26 milioni.
I costi della produzione aumentano da 53,7 a 63 milioni.
Il Costo del personale al 30/06/2010 risultava pari a euro 36.684.297 in aumento del 16,51% rispetto al 30/06/2009. Il rapporto tra costo del personale e valore della produzione risulta troppo elevato essendo pari al 74,67% (75,77% nel 2008/09). Secondo il regolamento del Fair Play Finanziario, tale rapporto non deve superare il 70% dei ricavi rilevanti.
Gli ammortamenti e le svalutazioni aumentano da 6,8 a 9,6 milioni. Gli ammortamenti relativi ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risultano pari a 9,1 milioni (5,7 nel 2008/9).
La gestione finanziaria è negativa per 141 mila euro.
La gestione straordinaria è positiva per circa 2,6 milioni.
Il risultato prima delle imposte è negativo per 11,4 milioni, mentre nel 2008/9 era negativo per 12,3 milioni.
La gestione delle imposte sul reddito, grazie al meccanismo del consolidato fiscale risulta positiva per 3,2 milioni, determinando una perdita di esercizio di 8,2 milioni di euro.
Tra le curiosità calcistiche evidenziamo, che il 10/01/2010 è stata perfezionata la cessione temporanea all'Espanyol di Pablo Daniel Osvaldo per 50 mila euro. In questo caso gli ammininstratori del Bologna sottolineavano l'importanza del vantaggio costituita dal risparmio dell'ingaggio per 802 mila euro.
Il 10/06/2010, la società RCD Espanyol ha esercitato il diritto di opzione per il rinnovo ed il prolungamento della cessione temporanea di Pablo Daniel Osvaldo, pagando 500 mila euro. Il 31/08/2010 L’Espanyol ha acquisito definitivamente Osvaldo per un importo di 4,6 milioni, da pagare in 4 rate. A distanza di un anno, sembrerebbe che l’Espanyol richieda più del triplo per cederlo.
Concludendo, la nuova proprietà ha il merito di aver “salvato” il Bologna garantendo la continuità aziendale e con l’eredità di alcuni mesi della gestione Porcedda dovrà cercare di riequilibrare i conti, evitando la generazione di perdite.

Pubblicato su: http://www.ju29ro.com/contro-informazione/3370-bilancio-bologna-200910-continuita-grazie-alla-nuova-proprieta.html