sabato 21 novembre 2020

Bilancio A.S. Roma 2019/20: perdita di 204 milioni di Euro. Il COVID amplifica lo squilibrio economico.



Luca Marotta

 jstargio@gmail.com

 L’impatto degli effetti economici della Pandemia Covid-19, ha amplificato lo squilibrio della gestione economica 2019/20 dell’AS Roma, che ha chiuso il bilancio consolidato con una perdita di Euro 204.028.000 (-€25,3 milioni nel 2018/19).

La Pandemia Covid-19 ha causato il prolungamento della Stagione Sportiva 2019/2020, terminata nel mese di Agosto 2020, con la riduzione dei ricavi da gare, e dei ricavi per diritti radiotelevisivi, che vengono contabilizzati per competenza in base al numero delle partite casalinghe disputate.

Il Patrimonio Netto è risultato negativo per € 242.448.000 (-€ 127.452.000 nel 2018/19), comprese le interessenze di Terzi.

Il bilancio consolidato al 30 giugno 2020 presenta una posizione finanziaria netta consolidata negativa per Euro 299,8 milioni. Inoltre, il patrimonio netto del bilancio d’esercizio della capogruppo A.S. Roma S.p.A. al 30 giugno 2020 risulta negativo per Euro 88,3 milioni, tale da incorrere nella fattispecie prevista dall’art. 2447 C.C. (Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale), tuttavia l’art. 6 del Decreto Liquidità ne ha sospeso l'applicazione.

Ai fini del Fair Play Finanziario, il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19, che ha causato la riduzione dei ricavi da gare oltre al prolungamento della Stagione Sportiva, con la disputa delle partite senza spettatori, inoltre si dovrà tenere in considerazione anche la perdita di fatturato causata dal COVID.

L’esercizio 2019/20 di AS Roma SpA, rispetto al 2018/19, non si è giovato degli emolumenti della Champions League, ma di quelli inferiori della Uefa Europa League. Anche le plusvalenze da cessioni di diritti alle prestazioni sportive sono state inferiori di circa 110 milioni di Euro.

Il costo del personale è diminuito solo del 15,9% il costo del personale, nonostante l’accordo raggiunto con i calciatori della prima squadra, il suo allenatore e il suo staff, volto alla rinuncia degli stipendi relativi ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020, per un importo complessivo lordo pari a circa 30 milioni di euro

Al 30 giugno 2020, l’indebitamento finanziario netto, è aumentato da € 220.627.000 a € 229.757.000 e le spese per il personale rappresentano il 109,8% del fatturato netto, praticamente il fatturato netto non riesce a pagare il costo del personale. L'operazione di rifinanziamento del debito ha comportato un costo di transazione di circa 10 milioni di Euro.

Dal punto di vista sportivo, nel 2019/20 AS Roma ha raggiunto gli ottavi di UEFA Europa League 2019/2020 (ottavi di UEFA Chanpions League nel 2018/19), con l’eliminazione, il 6 Agosto 2020, ad opera del Siviglia; il quinto posto in campionato (6° nel 2018/19), che ha permesso la qualificazione al Group Stage della UEFA Europa League 2020/21. In Coppa Italia sono stati raggiunti i quarti di finale con la sconfitta subita dalla Juventus.

La Proprietà.

Le società “Romulus and Remus Investments LLC” e “NEEP Roma Holding S.p.A.”, sono titolari complessivamente di circa l’86,577% del capitale sociale di AS Roma. Nello specifico, in base ai dati dichiarati da FRIEDKIN THOMAS DAN il 17/08/2020, “Romulus and Remus Investments LLC” controlla il 3,293% e “NEEP Roma Holding S.p.A.” controlla l’83,284%.

Come detto, il Dichiarante ovvero il soggetto posto al vertice della catena partecipativa risulta: FRIEDKIN THOMAS DAN.

Romulus and Remus Holdings LLC è a sua volta partecipata al 99% dal Sig. Thomas Dan Friedkin e all’1% da Quantum Investment Holdings, Inc., una società per azioni (corporation) del Delaware. Il sig. Thomas Dan Friedkin detiene il 100% del capitale sociale di Quantum Holdings, Inc..

La continuità aziendale.

Il Regolamento del Fair Play Finanziario richiede che il bilancio consolidato sia certificato da un revisore esterno, e non presenti eccezioni relative alla continuità aziendale (‘going concern’).

Per Continuità Aziendale si può intendere la capacità di onorare gli impegni, ovvero l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo.

Già la relazione per la semestrale al 31.12.19 approvata il 29 aprile 2020, Deloitte & Touche S.p.A., aveva fatto un richiamo di informativa relativo a dubbi significativi sulla continuità aziendale, senza muovere rilievi.

Il Covid ha contribuito ad aumentare le incertezze.

Per la relazione finanziaria annuale, i Revisori hanno scritto: “siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale”

I revisori di Deloitte & Touche S.p.A. hanno evidenziato come aspetto chiave della revisione la valutazione della continuità aziendale della società e del Gruppo AS Roma, scrivendo: “gli Amministratori riferiscono che l’azionista di controllo, per il tramite della Romulus and Remus Investments LLC, si è impegnato irrevocabilmente a sostenere finanziariamente la Società affinché possa superare la fattispecie di cui all’art. 2447 C.C. e a fornire le necessarie risorse affinché la stessa possa operare in continuità aziendale con riferimento a un orizzonte temporale di almeno dodici mesi dalla data di approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione.”

Oltre al supporto dell’azionista di riferimento, secondo gli Amministratori, il valore di mercato complessivo dei calciatori “rappresenta una solida base di sicurezza per la continuità aziendale”.

I Revisori hanno considerato l’iscrizione e la valutazione dei Diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori un aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo in considerazione della rilevanza dell’ammontare e della soggettività delle stime di valutazione. Il COVID alimenta incertezze circa la determinazione del valore di mercato dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori nonché al valore connesso alle operazioni di trasferimento di parte di tali diritti.

Gli Amministratori, nonostante le incertezze, dovute anche al COVID, hanno considerato la società ed il Gruppo in una situazione di continuità aziendale e su tale presupposto hanno redatto il bilancio.

Il perimetro di consolidamento.

L’area di consolidamento del bilancio consolidato comprende i bilanci della Capogruppo A.S. Roma S.p.A. che controlla le partecipate Soccer Società in Accomandita Semplice di Brand Management Srl, al 99,98%; ASR Media and Sponsorship S.p.A., all’11,34% e Roma Studio S.r.l, con capitale sociale interamente detenuto dalla AS Roma. A sua volta, Soccer Società in Accomandita Semplice di Brand Management Srl controlla all’88,66% ASR Media and Sponsorship Srl.

Il 1° ottobre 2018 Soccer SAS ha acquisito il 100% del capitale sociale della società A.S. Roma Merchandising S.r.l. da Nike European Operation Netherlands B.V., che gestiva i diritti di proprietà relativi alla progettazione, produzione, marketing, pubblicità, promozione, branding, distribuzione e vendita di prodotti di merchandising a marchio AS ROMA ceduti in licenza da Soccer SAS il 5 agosto 2013. Il 27 dicembre 2018 si è proceduto alla fusione per incorporazione.

In seguito alla fusione, queste attività sono gestite direttamente da Soccer SAS.

Roma Studio S.r.l., è stata costituita in data 19 gennaio 2018, conferendo da parte di AS Roma il ramo d’azienda costituito dalle autorizzazioni alla tele-radiodiffusione e dai contratti operativi strumentali all’esercizio di tali attività.

La Struttura Patrimoniale

La struttura patrimoniale mostra il prevalere delle passività sulle attività, con un patrimonio netto consolidato negativo. E’ presente una fortissima incidenza del valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, pari al 57,7%.  Il capitale circolante netto è negativo per 203,4 milioni di Euro, a causa di un Capitale corrente netto consolidato, al netto delle componenti finanziarie (fra cui le disponibilità liquide, Finanziamenti a breve termine), negativo per € 172.181.000 (-€ 122,18 milioni nel 2018/19) e di una Posizione finanziaria netta consolidata a breve termine negativa per € 25.240.000 (€ 25,54 milioni nel 2018/19).

Tra i risconti attivi, pari a €15.694.000, figura il risconto attivo relativo ai salari e stipendi del personale tesserato, pari a € 9.600.000, è dovuto alla maggiore durata della stagione sportiva 2019/20, definita in via straordinaria della durata di 14 mesi, ed al conseguente rinvio della competenza economica di parte dei relativi costi sostenuti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 0,66 (0,78 nel 2018/19), ciò vuol dire che il valore contabile dei beni risultanti dal bilancio non sarebbe sufficiente a pagare i debiti. Tuttavia, gli Amministratori hanno ribadito che, come negli esercizi precedenti, il valore di mercato dei calciatori è superiore al valore contabile in quanto il valore contabile contiene “valori inespressi” riferibili ai calciatori acquisiti in regime di svincolo e a calciatori il cui effettivo valore di mercato supera il valore contabile.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,35 (0,39 nel 2018/19), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, è l’indicatore più importante del Fair Play Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.

Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,46, inferiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,7. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per l’iscrizione 2020/21. 

Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima si sarebbe potuto colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto ridurre l’importo da colmare di 2/3.

Il Patrimonio Netto.

Uno degli indicatori del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario riguarda il Patrimonio Netto, che non deve essere negativo e qualora lo fosse, non dovrebbe evidenziare una situazione di deterioramento. Per quanto riguarda il bilancio consolidato 30 giugno 2020, il Patrimonio netto, comprensivo delle interessenze dei terzi, è negativo € 241,4 milioni e presenta una situazione in peggioramento rispetto al 2018/19 di € 115 milioni; infatti, nel 2018-2019 il Patrimonio netto consolidato era negativo per 127,45 milioni di Euro; nel 2017-2018 il Patrimonio netto consolidato era negativo per 105,42 milioni di Euro. Nel 2016-2017 il Patrimonio netto consolidato era negativo per 88,9 milioni di Euro. Nel 2015-16 era negativo per € 117 milioni. Nel 2014-15 era negativo per 102,3 milioni di Euro; nel 2013-14 era negativo per 81,3 milioni di euro; nel 2012-13 era negativo per 66 milioni di euro; nel 2011-12 era negativo per 52,5 milioni di euro e nel 2010-11 era negativo per 44 milioni di euro.  Il Patrimonio netto consolidato negativo sembra essere una costante.

Di fatto, la variazione rispetto all’esercizio precedente è stata negativa per € 114,99 milioni, a causa principalmente della perdita di 204,0 milioni di Euro e alla variazione della “Riserva Azionisti c/ aumento di capitale”, causata: dall’incremento di € 89,1 milioni determinato dal versamento per 60 milioni di euro effettuato dalla controllante NEEP Roma Holding S.p.A., e dalla conversione in dell’intero ammontare, pari a € 29,1 milioni, dei finanziamenti soci; dalla copertura della perdita d’ esercizio di A.S Roma S.p.A. al 30 giugno 2019 pari a € 20 milioni mediante compensazione della Riserva.

Il capitale sociale di A.S. Roma S.p.A. sottoscritto e versato, risulta pari ad € 93.942.205,19 (€ 93.942.205,19 al 30.06.2019), suddiviso in n.628.882.320 azioni ordinarie quotate presso il Mercato Telematico Azionario (segmento Standard Classe 1) di Borsa Italiana. Il Capitale sociale deliberato è pari a € 243.942.205,19.  

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione è negativo, a causa del patrimonio netto consolidato negativo.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

L’Indicatore di Indebitamento della FIGC è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento

La voce “debiti” riclassificata al 30.06.2020 ammonta a € 667,58 milioni, da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2018 della FIGC); il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 280,95 milioni.

Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,87, superiore alla soglia massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,2, in tempi normali senza emergenze pandemiche. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per l’iscrizione 2020/21 e le tolleranze che saranno considerate per l’emergenza COVID.

E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Indebitamento, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 1,2, sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più importante.

L’Indebitamento Finanziario Netto.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).

In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.

Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto.

La Posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2020, è negativa per 299,76 milioni di Euro e risulta in peggioramento rispetto al dato 2018/19 che era negativo per 220,63 milioni di Euro.

La presenza di una posizione finanziaria netta negativa significa che i debiti finanziari pari a € 317,5 milioni superano le disponibilità liquide pari a € 7,7 milioni e i crediti finanziari pari a 10,05 milioni di euro.

L’indebitamento finanziario lordo, pari a 317,5 milioni di Euro (€ 255,4 milioni nel 2018/19), riguarda per la maggior parte il debito per il prestito obbligazionario per € 267,4 milioni, di cui € 261,7 milioni a lungo termine e d € 5,7 milioni a breve termine. Da notare che tale prestito obbligazionario, nel 2019/20, ha determinato interessi passivi per € 14.224.000 (€ 20.069.000 nel 2018/19).

La parte restante riguarda: € 27,6 milioni relativi a debiti finanziari per diritti d’uso; 10,1 milioni relativi a finanziamenti erogati dall’azionista di maggioranza NEEP Roma Holding S.p.A. a titolo di finanziamento soci,(€ 3 milioni ai sensi del "Decreto Liquidità" ed € 7 milioni in esecuzione del Purchase and Sale Agreement sottoscritto il 27 maggio 2020; € 11.600.000 per debiti verso banche per finanziamenti bancari di breve periodo; € 0,7 milioni, per debiti verso società di leasing e altri Istituti Finanziari e € 0,1 milioni, per debiti verso banche e istituti finanziari, relativi all'addebito delle operazioni effettuate a mezzo carte di credito aziendale.

I crediti finanziari, pari a Euro 10,05 milioni (€ 16.732.000 nel 2018/2019), si riferiscono principalmente a disponibilità liquide vincolate su conti correnti previste nell’ambito del Prestito obbligazionario emesso e sottoscritto in data 8 agosto 2019. La diminuzione di 6.687 migliaia di euro è dovuta alle diverse clausole contrattuali stabilite a garanzia del Prestito Obbligazionario rispetto alle condizioni del precedente Contratto di Finanziamento (c.d. Facility Agreement) sottoscritto nel febbraio 2015, emendato nel giugno 2017, ed interamente rimborsato nel mese di agosto 2019. 

I crediti verso società di calcio nel complesso ammontano a € 55.175.000, di cui € 19,47 milioni verso il Napoli (di cui solo € 9.733.000 sono correnti); € 19 milioni verso la Juventus.

I debiti verso società di calcio nel complesso ammontano a € 191.348.000, di cui € 44,5 milioni verso l’Atalanta; € 25.005.00 verso il Real Betis; € 20 milioni verso la Juventus; € 20 milioni verso la Sampdoria; € 12,95 milioni verso l’Ajax; 11 milioni verso il Barcellona ed € 5,85 milioni verso il Sevilla CF.

La posizione finanziaria netta negativa aumentata del saldo a debito verso squadre di calcio e dei debiti fiscali e previdenziali rateizzati non correnti ammonterebbe a 435,1 milioni di Euro e risulterebbe superiore ai ricavi di esercizio.  

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.

Nel caso in questione, al 30.06.2020, figurano mutui erogati dal Credito Sportivo per finanziare i lavori di adeguamento del Centro Sportivo di Trigoria pari a € 718.000, che dovrebbero essere considerati, ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt”.

Nel mese di agosto 2019, è stato emesso un prestito obbligazionario del valore di 275 milioni di euro, tale circostanza ha fatto aumentare il debito e accomuna l’AS Roma ad altri club della Serie A che hanno fatto ricorso a tale strumento di finanziamento. L’emissione del prestito obbligazionario ha avuto un duplice scopo: in primo luogo quello di rimborsare anticipatamente il debito finanziario esistente in capo alla controllata MediaCo e in secondo luogo quello di ottimizzare la struttura e la scadenza dell’indebitamento, dotando la Società ed il Gruppo di risorse finanziarie per svolgere la propria attività. Il tasso di interesse sul Prestito Obbligazionario è fisso e pari al 5,125 %, con interessi semestrali posticipati pagabili il 30 giugno e 31 dicembre di ciascun anno. 

Rendiconto Finanziario

La gestione 2019/20 ha determinato un flusso monetario complessivo positivo per € 181.000, corrispondente alla Variazione delle disponibilità liquide al netto dei saldi bancari passivi.

Al 30.06.2019, i saldi bancari passivi ammontano a € 11.622.000.

Il Rendiconto finanziario è redatto secondo il metodo indiretto, rettificando il Reddito d’esercizio dalle altre componenti di natura non monetaria. Il Flusso Monetario da Attività Operativa è stato negativo per € 68.012.000; il Flusso monetario dalla gestione di diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori è risultato negativo per € 35.938.000, determinato da acquisti, cessioni e variazioni di debiti e crediti verso società di calcio; il Flusso monetario dell'attività di investimento è stato negativo per € 4.065.000 e il Flusso monetario da attività di finanziamento è stato positivo per € 108.395.000.


Gli acquisti dei diritti pluriennali alle prestazioni calciatori hanno determinato deflussi per € 124.833.000; le cessioni dei diritti pluriennali alle prestazioni calciatori hanno determinato flussi positivi per € 33.551.000.

Altri Debiti.

AS Roma SpA, ai fini del Fair Play Finanziario non presenta problemi di “overdue payables”, perché gli Amministratori nella Relazione hanno scritto “ alla data di pubblicazione della presente Relazione, è stata corrisposta ai tesserati la retribuzione relativa alla mensilità di settembre 2020, sono state regolarmente pagate le imposte e ritenute correnti e rateizzate e non risultano pertanto debiti tributari scaduti, e sono stati altresì pagati tutti i debiti scaduti verso altri club al 30 settembre 2020

I debiti tributari, al 30 giugno 2020, risultano pari a € 17.030.000, di cui € 13.472.000 per IRPEF corrente per ritenute su emolumenti oltre a €3.558.000 per altre imposte.

I debiti verso il personale ammontano a € 51.939.000 (€ 33,5 milioni nel 2018/19). Gli emolumenti dovuti al personale tesserato sono pari a € 49.939.000 (€ 30.379.000 nel 2018/19), per le mensilità maturate e non pagate, oltre ai premi. Gli emolumenti dovuti al personale dirigente e dipendente sono pari a € 2 milioni (€ 3.166.000 nel 2018/19) e sono relativi alle ferie e quota parte della 13^ mensilità ed altre retribuzioni differite, maturate a fine esercizio.

Nella Relazione Finanziaria Annuale è scritto “il valore risente degli accordi sottoscritti con i calciatori della prima squadra e il suo allenatore, volto alla rinuncia a percepire gli stipendi relativi ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020, e definire contestualmente un piano di incentivi individuali per la stagione in corso e per le successive stagioni sportive.”

I Debiti verso Istituti Previdenziali sono pari a € 3.035.000 (€ 1.706.000, al 30 giugno 2019) e sono relativi sostanzialmente a contributi previdenziali e ritenute operate ai lavoratori dipendenti e collaboratori, unitamente alla quota di spettanza della Società, regolarmente versati nei termini di legge.

Esistono numerosi contenziosi sia di lavoro che di altro genere:

- AS Roma / Antonio Tempestilli;

- AS Roma / Gianluca Petrachi;

- AS Roma / Francesco Malknecht:;

-AS Roma /Batistuta Gabriele Omar (contenzioso ordinario);

-AS Roma / Filippo Lubrano (contenzioso ordinario):

-AS Roma / eredi del Sig. Stefano Martinangeli;

-AS Roma / Atletico Newell´s Old Boys;

-AS ROMA S.p.A. - BSP Conseil SARL;.

Il Valore della Rosa

Il valore netto dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 268.822.000, nel 2018/19 era pari a € 253.825.000.

La variazione è stata causata da investimenti per € 124,88 milioni (€ 120,86 milioni nel 2018/19); da cessioni per un valore contabile netto € 13,4 milioni, da ammortamenti per € 94 milioni (€ 83 milioni nel 2018/19) e da svalutazioni per € 2,4 milioni.

Il valore di cessione dei calciatori è stato di € 38.225.000 (€ 154.075.000 nel 2018/19).

Dal punto di vista finanziario gli investimenti nella rosa calciatori al netto dei disinvestimenti e delle variazioni dei crediti e debiti verso società calcistiche ed enti di settore hanno inciso sui flussi di cassa negativamente per un importo pari a € 35.938.000 (€ 31.275.000 nel 2018/19).

L’AS Roma capitalizza, come oneri accessori di diretta imputazione, le prestazioni professionali, rese da intermediari sportivi per l’acquisizione dei diritti alle prestazioni sportive di calciatori, non condizionate alla permanenza degli stessi presso la Società. Nell’esercizio 2019/20 risulta capitalizzata nella voce relativa ai diritti alle prestazioni sportive di calciatori la cifra di Euro € 14.550.000 (€ 10.185.000 nel 2018/19). Al 30.06.2020, il Valore contabile Netto degli oneri accessori capitalizzati risulta pari a Euro 26.295.000.

Anche a supporto della continuità aziendale, gli Amministratori hanno ribadito che il valore di mercato dei diritti pluriennali dei calciatori, è superiore al valore contabile.

Gli acquisti di giugno 2019, per la stagione sportiva 2019/20 erano già stati contabilizzati nel bilancio 2018/19 e riguardavno gli acquisiti a titolo definitivo relativi ai calciatori Leonardo Spinazzola e le cessioni a titolo definitivo dei calciatori Manolas, Luca Pellegrini.

Nel mese di luglio e agosto 2019 sono stati con gli acquistati, a titolo definitivo Diawara, Pau Lopez e Cetin mentre Mancini e Veretout erano stati acquistati a titolo temporaneo, con obbligo di riscatto condizionato al verificarsi di determinati eventi sportivi, le cui condizioni sono maturate nel mese di febbraio 2020. Contratti di acquisto a titolo temporaneo sono stati sottoscritti per Zappacosta, Smalling, Mkhitaryan e Kalinic, quest’ultimo con opzione per l’acquisto a titolo definitivo.

Per quanto riguarda le cessioni, nei mesi di luglio e agosto 2019 sono stati ceduti a titolo definitivo i calciatori El Shaarawy, Marcano e Verde.

Al 30 giugno 2020, tra i calciatori col valore residuo contabile più elevato ci sono 11 calciatori con almeno un valore contabile residuo di almeno 10 milioni di Euro, precisamente: SPINAZZOLA con € 24.460.000; Cristante per € 19.327.000; Diawara con € 18.320.000; Mancini con € 19.936.000; PAU Lopez con € 20.538.000; KLUIVERT per € 12.750.000; PASTORE per € 15.397.000; Nzonzi con € 15.246.000; Perez con € 12.227.000; Veretuout con € 14.947.000 e SCHICK per € 19.706.000.

Al di sotto dei 10 milioni di valore residuo figurano calciatori come Dzeko con € 2.810.000 e Zaniolo con € 4.282.000.

La Gestione Economica

La gestione economica registra un Margine Operativo Lordo (EBITDA) negativo per € 67.703.000 (€ 100.612.000 nel 2018/19).

Nell’ultimo esercizio, i Ricavi consolidati, al netto dei risultati della gestione operativa del parco calciatori, sono pari a € 141.250.000 (€ 232,75 milioni nel 2018/19) e segnano un decremento di 91,5 milioni, pari al 39,3%. I Costi Operativi consolidati, senza gestione economica calciatori e ammortamenti, al 30 giugno 2020, sono pari a € 225.052.000 (€ 264,47 milioni nel 2018/19) e segnano un decremento del 14,9% circa.

In definitiva, nel 2019/20, i ricavi operativi sono diminuiti in misura superiore alla diminuzione dei Costi Operativi consolidati, senza gestione economica calciatori e ammortamenti, aumentando lo squilibrio economico.

Il grafico seguente evidenzia l’evoluzione del fatturato netto e quella del costo del personale allargato, inteso come somma del costo del personale e relativi ammortamenti.

Si nota come nel periodo delle stagioni sportive dal 2005-06 al 2010-11, il fatturato netto abbia superato il costo del fattore lavoro. Successivamente dal 2011-12 il costo del fattore lavoro ha “assorbito”, se non superato, tutto il fatturato netto, l’esercizio 2017-18 dimostra l’importanza del risultato sportivo nelle competizioni europee. Quando il costo del fattore lavoro si equivale con il fatturato netto è necessario ricorrere alla leva del player trading per salvaguardare l’equilibrio economico. Dal 2018-19, il costo del lavoro allargato ha superato il fatturato netto. Gli effetti del COVID-19 hanno determinato un peggioramento nel 2019-20.

I Ricavi.

L’evoluzione nel tempo della composizione del fatturato di AS Roma non mostra una struttura equilibrata tra le varie fonti di ricavo, a causa della bassa incidenza dei ricavi commerciali, quindi è “teledipendente”, a questo si deve aggiungere che una parte dei proventi UEFA sono classificati tra i ricavi da gare.

I ricavi della Roma, come la maggior parte delle squadre italiane, dipendono principalmente dai diritti TV, che risultano pari a € 80.282.000 (€ 111,92 milioni nel 2018/19) ed incidono per il 56,8% sul fatturato netto, con un decremento di € 31.637.000. Occorre evidenziare che AS Roma, per quanto riguarda i proventi UEFA, contabilizza nei ricavi per diritti TV solo la quota parte del Market pool; mentre, la quota rimanente è considerata come ricavi da gare.

Pertanto, per quanto riguarda i ricavi per la cessione dei diritti TV, la quota parte del Market pool e del e al c.d. Club Coefficient riconosciuta per la partecipazione alle competizioni UEFA, ha fruttato solo € 8,8 milioni (€25.106.000 nel 2018/19) a causa della partecipazione alla fase a Gironi e agli ottavi di Uefa Europa League. 

I ricavi da Competizioni nazionali sono pari a € 64.005.000 (€ 79.307.000 nel 2018/19).

La commercializzazione della Library A.S. Roma ha fruttato ricavi per € 3.805.000 (€ 3.615.000 nel 2018/19).

I ricavi da gare diminuiscono del 60,5%, precisamente di € 40,1 milioni, segnando la cifra di € 26,2 milioni (€66,28 milioni nel 2018/19). Tali ricavi incidono sul fatturato per il 18,5%.

Tra i ricavi da gare sono contabilizzati i ricavi UEFA Europa League per € 8.989.000 (€ 40,79 milioni nel 2018/19 per UEFA CL). Tali ricavi comprendono: il ‘participation bonus’ e il ‘performance bonus’della Champions League per € 5.630.000 (€ 32,6 milioni nel 2018/19); i ricavi da biglietteria delle gare casalinghe della Champions League per € 2.359.000 (€ 8.171.000 nel 2018/19).  

I ricavi da biglietteria delle gare di Campionato sono stati pari a € 9.004.000 (€ 11.496.000 nel 2018/19). I ricavi da abbonamenti della stagione sportiva 2019/20 hanno determinato un ricavo pari a € 7.861.000 (€ 11.902.000 nel 2018/19).

Il decremento complessivo di € 6.533.000 rispetto al 2018/2019, è dovuto alle minori partite disputate a causa della sospensione temporanea del campionato nonché alla disputa a porte chiuse dell’ultima gara casalinga del mese di giugno. 

La Tim Cup ha permesso di incassare € 204.000 (€ 331.000 nel 2018/19), invece le amichevoli hanno permesso di ricavare € 1.131.000 (€ 1.767.000 nel 2018/19).

I ricavi da sponsorizzazioni ammontano a € 17.397.000 (€ 24.220.000 nel 2018/19) e hanno un’incidenza del 12,3%, con una variazione negativa del 28,2%. La diminuzione di € 6.823.000 è dovuta all’estensione della stagione sportiva 2019/20 fino al 31 agosto 2020, operata nell’ambito delle misure restrittive adottate dalla FIGC e dalla UEFA per contrastare la diffusione del virus COVID-19, e al venir meno del contratto Betway.

Tali proventi si riferiscono alla sponsorizzazioni Qatar Airways e HyundaiMotors, ed al contratto di sponsorizzazione tecnica con Nike.

Nel mese di settembre 2020 è stato sottoscritto un contratto di partnership pluriennale con IQONIQ per la sponsorizzazione della manica di maglia ufficiale della prima squadra, fino alla fine della stagione sportiva 2022/23. 

Rispetto all’esercizio precedente è venuta meno Betway, come Exclusive Training Kit Partner del Club, con il marchio presente sul materiale tecnico che la prima squadra utilizzava durante gli allenamenti, e che beneficiava della visibilità sui campi di Trigoria, sui LED dello Stadio Olimpico, oltre a essere protagonista di contenuti esclusivi sui canali digital della Società, perché, il “Decreto Dignità” (legge n. 96/2018, che prevede alcune restrizioni sulla pubblicità delle scommesse e dei giochi d'azzardo, ha determinato l’interruzione del contratto con Betway, nel mese di luglio 2019.

In data 16 luglio 2020 è stato consensualmente risolto il contratto di sponsorizzazione tecnica con Nike European Operations Netherlands B.V. sottoscritto il 12 marzo 2013, con data di scadenza prevista per il 31 maggio 2024, comunque è stato stipulato con la stessa Nike un accordo valido per la stagione sportiva 2020/2021 in base al quale Nike continuerà a fornire in esclusiva tutto il materiale tecnico, da gara, da allenamento e casual della Prima Squadra, delle squadre giovanili e delle squadre femminili.

I proventi pubblicitari risultano in diminuzione da € 11.395.000 a € 6.806.000. L’incidenza sul fatturato è del 4,8%. I proventi pubblicitari diminuiscono di € 4.589.000 per gli effetti dovuti alle misure per il contenimento del COVID-19.

Gli “Altri ricavi delle Vendite e delle prestazioni”, risultano pari a € 5.743.000 (€ 7.716.000 nel 2018/19) ed incidono per il 4,1% sui Ricavi consolidati. Tali ricavi riguardano le attività commerciali di Merchandising e Licensing della Soccer SAS e registrano un decremento di € 1.973.000.

Gli altri proventi diminuiscono da € 11.219.000 a € 4.832.000. La diminuzione di € 6.387000 è causata dalla presenza nel precedente esercizio di componenti non ricorrenti di reddito. Tale voce include indennizzi assicurativi infortuni calciatori per € 1.191.000 (€ 3.203.000 nel 2018/19) e il contributo della Lega Nazionale Professionisti per € 1.708.000 (€ 2.734.000 nel 2018/19).

La Gestione Economica del Parco Calciatori.

La Gestione operativa del parco calciatori vede il prevalere dei componenti positivi per € 16.099.000 (€ 132.328.000 nel 2018/19).

Le plusvalenze sono pari a € 20.152.000 (€ 130.080.000 nel 2018/19) e hanno riguardato principalmente i seguenti calciatori: El Shaarawy (Shanghai) per € 12.812.000; Gerson / Flamengo per € 3.801.000; Marcano / Porto per € 1.605.000 e Sadiq / Partizan per € 1.023.000.

Gli Altri proventi sono pari a € 6.032.000 (€ 15.978.000).

Le Minusvalenze e svalutazioni ammontano a € 2.436.000 (€ 1.323.000 nel 2018/19) e riguardano la svalutazione del valore dei diritti pluriennali del calciatore Perotti, ceduti a titolo definitivo nel mese di ottobre 2020.

I proventi relativi ai prestiti ammontano a € 6.376.000 (€ 2.204.000 nel 2018/19) e riguardano: Schick (Rasen Ballsport Leipzig), Defrel (Sassuolo).

Gli oneri per l’acquisizione temporanea di calciatori ammontano a € 7.313.000 (€ 18.000 nel 2018/19) e riguardano principalmente Smalling (Manchester United); Mkhitaryan (Arsenal

Kalinic (Atletico Madrid) e Galeazzi (Ferroviaria).

I Costi.

In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, la U.E.F.A. può richiedere maggiori informazioni economiche e finanziarie e chiarimenti ai club che presentano un costo del personale tesserato (rappresentato da stipendi e ammortamenti) superiore al 70% dei ricavi.

Il costo del personale è diminuito del 15,9%, ammonta a € 155.069.000 (€ 184.420.000 nel 2018/19) ed incide per il 109,8% sui ricavi operativi. Il costo del Personale tesserato ammonta a € 139.652.000 (€ 165.827.000 nel 2018/19) ed incide per il 98,9% sui ricavi operativi, superiore ai limiti auspicati dal Fair Play Finanziario.

La riduzione del costo del personale tesserato è stata di € 26.175.000 causata principalmente dalla maggiore durata che è stata di 14 mesi, ed al conseguente rinvio della competenza economica di parte dei relativi costi sostenuti, oltre che dagli accordi sottoscritti con i calciatori, l’allenatore e lo staff della prima squadra per fronteggiare l’emergenza COVID-19.

Nell’esercizio sono stati effettuati Ammortamenti e svalutazioni consolidati per € 104.238.000 (€ 87.410.000 nel 2018/19), di cui € 94.001.000 (€ 83.058.000 nel 2018/19) riferiti a diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori.

L’incidenza degli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori sul fatturato netto è del 30,5%.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.

Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.

Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,90 tale valore sarebbe al di sopra del valore soglia previsto dalla FIGC per la Serie A per la stagione sportiva 2019/20, la cui soglia è di 0,80. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per il 2020/21.

E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Costo del Lavoro Allargato, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 0,8, sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più importante.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI

Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 31,1% (50,6% nel 2018/19), pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 31,1 Euro, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, di circa 3 anni.

Le Spese per godimento beni di terzi ammontano a € 5.574.000 (€ 10.866.000 nel 2018/19), e riguardano principalmente l’affitto dello Stadio Olimpico per € 3.301.000 (€ 3.514.000 nel 2018/19);  il decremento registrato rispetto all’esercizio 2018/19, pari a € 5,3 milioni, è dovuto all’applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 “Leases”, che comporta l’iscrizione dei costi per i contratti di affitto e di leasing operativo nelle attività immobilizzate, con contropartita nelle passività finanziarie, e la relativa contabilizzazione dei costi sostenuti nel periodo tra gli ammortamenti e gli oneri finanziari.

I costi specifici tecnici, pari a € 6.817.000 (€ 6.325.000 nel 2018/19), comprendono i costi per consulenze tecnico-sportive e collaborazioni tecniche, per € 5.547.000 (€ 4.145.000 nel 2018/19).

Le spese generali ed amministrative, risultano diminuite da € 25.768.000 a € 22.890.000.

Tali spese includono Euro 9.206.000 per Spese per consulenze professionali; € 746 mila per Emolumenti al Consiglio di Amministrazione (€ 150.000 nel 2018/19) e i costi per la produzione e sviluppo delle attività del Media Center, per € 5.330.000 (€ 6.362.000 al 30 giugno 2019), Spese per la gestione della sede sociale e del centro sportivo per 1.073 mila di euro (973 mila di euro al 30 giugno 2019)

Nel 2019/20, aumenta di nuovo il peso negativo della Gestione finanziaria da € 28,1 milioni a € 32,1 milioni. La nuova voce principale riguarda gli Interessi e commissioni sul Prestito Obbligazionario per € 14.224.000, dovuti all’emissione del prestito obbligazionario. Gli Interessi passivi del finanziamento “Facility agreement” pari a € 12.333.000 (€ 20.069.000 nel 2018/19) sono dovuti per € 1.665.000 agli interessi maturati nei mesi di luglio ed agosto 2019 prima del rimborso anticipato del Facility Agreement e ad € 10.668.000 relativi agli oneri di transizione, per l’estinzione anticipata.

Figurano anche Proventi per adeguamenti crediti / debiti commerciali per € 2.868.000 e Oneri per adeguamenti crediti / debiti commerciali per € 5.312.000.

Il Break-even result.

Premesso che il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19; i dati del triennio 2019/20-2017/18 risultano appesantiti dalla perdita 2019/20.

Il risultato prima delle imposte 2019/20 è negativo per € 204.096.000. Nel 2018/19, il risultato prima delle imposte era negativo per € 15.492.000, nel 2017/18 era negativo per € € 17.747.000. Pertanto, l’aggregato del risultato prima delle imposte, relativo al periodo di monitoraggio, è negativo per € 237.335.000, da tale aggregato bisogna escludere i costi non rilevanti, e rispettare la soglia di tolleranza dei 30 milioni di Euro e sperare che il 2020/21, che sarà compromesso nei ricavi da gare, ne riduca la portata. Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Conclusioni.

I Dati Previsionali per il l’esercizio 2020/21, prevedono un ulteriore significativo deterioramento della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo AS Roma, caratterizzata, tra l’altro, da un trend reddituale ancora negativo, da un deficit patrimoniale, e da rilevanti esigenze finanziarie.

Dal punto di vista economico, lo scenario che sta delineando la pandemia COVID, oltre che esplicarsi negativamente sui risvolti economici, a causa della disputa delle partite senza pubblico, che potrebbero costringe gli sponsor a rivedere i contratti, alimenta dubbi e incertezze sul futuro.

L’AS Roma confida sulla nuova proprietà che si è impegnata a sostenere il club.

giovedì 12 novembre 2020

Gruppo Manchester United Plc 2019/20: perdita da COVID di £ 23,23 milioni. Net Debt in aumento.

  

 

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

 

Il bilancio al 30.06.2020, è stato condizionato dall’impatto dei provvedimenti utilizzati per contrastare la pandemia Covid. In particolare, si è ridotto il fatturato e i flussi finanziari sono stati negativi. Il Net Debt è aumentato del 132,9%, per erosione delle disponibilità liquide.

Il fatturato è diminuito di £ 118,1 milioni a £ 509,04 milioni (£ 627,1 milioni nel 2018/19) pari a € 557,9 milioni (al cambio del 30.06.2020 di 1 € = 0,9124 £).

Il risultato consolidato netto di esercizio è stato negativo per £ 23,23 milioni (€ 25,46 milioni), mentre nel 2018/19 era positivo per £ 18,88 milioni.

Il risultato prima delle imposte è negativo per £ 20,82 milioni, mentre nel 2018/19 era positivo per £ 27,47 milioni.

Ed Woodward, “Executive Vice Chairman”, ha evidenziato come la “salute” sia prioritaria per il club che cerca di adeguarsi alle conseguenze economiche della pandemia e ha affermato che “in questo contesto, la nostra massima priorità è riportare i tifosi nello stadio in modo sicuro e il prima possibile.” Per proteggere la resilienza a lungo termine del Club, secondo Woodward è importante gestire con attenzione le proprie risorse, facendo leva sull’utilizzo dei giovani dell’Academy, giocando in modo divertente, un calcio di attacco, fermo restando l’obiettivo del Manchester United che è quello di vincere trofei.

 Il minor numero di partite casalinghe disputate ha determinato il decremento del fatturato in particolar modo i ricavi media e i ricavi da Match Day. 

Lo stadio “Old Trafford” e il megastore sono stati chiusi ai visitatori dal 20 marzo 2020, mentre le attività del Museo, del Tour dello stadio e del Red Café sono state chiuse ai visitatori dal 17 marzo 2020.

La ripresa delle competizioni nazionali (Premier League e FA Cup) è avvenuta il 17 giugno 2020 ed ha permesso di disputare, nel quarto trimestre 2019/20, solo un’altra partita casalinga di Premier League, due trasferte di Premier League e una partita in trasferta dei quarti di finale di FA Cup. Nel mese di luglio 2020, durante il primo trimestre dell'esercizio 2020/2021, sono state disputate tutte le restanti partite nazionali (compresa la FA Cup), che includevano tre partite casalinghe e quattro trasferte. Le partite sono state disputate senza pubblico, provocando il crollo dei ricavi da Match Day che è un punto di forza del Manchester United, mentre i Ricavi Media essendo collegati alla disputa delle partite casalinghe sono stati spostati.

Il CAGR del fatturato degli ultimi 10 anni è del 4,88%.

L’Ebitda rettificato è risultato positivo per £ 132,1 milioni (£ 185,8 milioni nel 2018/19). L’Adjusted EBITDA è un dato particolarmente significativo per la misurazione dei risultati economici del Gruppo.

Nel 2019/20, il decremento dei ricavi operativi di £ 118,1 milioni (-18,8%) è risultato in percentuale superiore a quello dei costi operativi (-13,4%), che sono diminuiti di £ 80,7 milioni, provocando uno squilibrio economico.

Il decremento del risultato positivo del Player Trading non ha permesso di conseguire un risultato positivo.

 La stagione sportiva 2019/20 ha visto la partecipazione alla Europa League, raggiungendo le semifinali, disputate in Germani il 16 Agosto 2020, con la sconfitta ad opera del Siviglia; l’eliminazione ai sedicesimi di English Football League Cup 2019-2020 ad opera del Manchester City.

In Premier League il Manchester United è giunto terzo con 66 punti (6° posto nel 2018/19, con 66 punti), disputando 6 partite dopo il 30 giugno, di cui tre casalinghe.

Nella FA Cup, il Manchester United ha perso in semifinale con il Chelsea il 18 luglio 2020, dopo aver superato i quarti il 27 giugno 2020.

Il Gruppo.

Il Gruppo è controllato da Manchester United plc, che è una società, quotata a Wall Street (NYSE). La società è stata costituita secondo il diritto societario delle Isole Cayman ed è a sua volta controllata da Red Football LLC, registrata nel Delaware (USA), che appartiene alla famiglia Glazer.

Le società controllate interamente possedute direttamente o interamente sono diciassette:

Red Football Finance Limited, Red Football Holdings Limited, Red Football Shareholder Limited, Red Football Joint Venture Limited, Red Football Limited, Red Football Junior Limited, Manchester United Limited, Alderley Urban Investments Limited, Manchester United Football Club Limited (Club di calcio professionistico), Manchester United Women’s Football Club Limited, Manchester United Interactive Limited, MU Commercial Holdings Limited, MU Commercial Holdings Junior Limited, MU Finance Limited, MU RAML Limited, MUTV Limited e RAML USA LLC..

Tutte le società sono registrate ed operano in Inghilterra e nel Galles, ad eccezione di Red Football Finance Limited, che è registrata e gestita nelle isole Cayman e RAML USA LLC, registrata e operante nello state del Delaware negli U.S.A..

L’Impatto dell'adozione dell'IFRS 16

Con il bilancio 2019/20, il Gruppo Manchester United ha adottato il principio contabile internazionale IFRS 16 per i leasing in cui il Gruppo risulta locatario a partire dal 1° luglio 2019. Il Gruppo ha in affitto vari uffici e attrezzature. Fino al bilancio del 2018/2019, tali contratti di locazione di immobili, impianti e macchinari erano classificati e contabilizzati come leasing operativi e i canoni di locazione erano imputati a conto economico a quote costanti lungo il periodo del contratto di locazione. Dal 1° luglio 2019, tutti i leasing con una durata superiore a 12 mesi, a meno che l'attività sottostante non sia di valore modesto, sono rilevati nell’attivo non corrente come attività consistente nel diritto d'uso “Right-of-use assets”, con una corrispondente passività per leasing, alla data in cui l'attività locata è disponibile per l'uso da parte del Gruppo.

La struttura dell’attivo.


Il totale dell’attivo è diminuito dello 7,6%, da £ 1,49 miliardi a £ 1,38 miliardi. In altre parole, il Manchester United ha a disposizione mezzi per un valore di circa 1,5 miliardi di Euro.

La struttura dell’attivo è prevalentemente “immobilizzata”. Infatti, le attività non correnti, pari a £ 1,16 miliardi, costituiscono l' 83,8% dell’attivo (74,1% nel 2018/19). Ciò che caratterizza il consolidato è l’enorme peso dell’avviamento, che è pari £ 421,4 milioni (€ 461,9 milioni) e che da solo rappresenta il 30,5% dell’attivo. Da notare che i princìpi contabili internazionali IAS-IFRS, non assoggettano l'avviamento ad ammortamento, ma lo sottopongono, annualmente, ad un test denominato “impairment” per la verifica del suo valore, che nel bilancio in questione risulta invariato rispetto al 2018/19.

Il Valore della Rosa

Il valore contabile netto della rosa calciatori ammonta a £ 346,87 milioni (£ 338,7 milioni nel 2018/19), pari a circa € 380,17 milioni, ed evidenzia un incremento del 2,4%. Tra i calciatori acquistati figurano: Bruno Fernandes (Sporting CP); Maguire (Leicester) e Wan-Bissaka (Crystal Palace). Tra i calciatori ceduti figura: Romelu Lukaku (Inter). Il valore della rosa rappresenta solo il 29,9% dell’attivo ed è coperto interamente dai mezzi propri.

Le immobilizzazioni materiali sono aumentate da £ 246 milioni a £ 254,4 milioni, con un incremento dello 3,4%. Il valore lordo dei fabbricati è di £ 270.900.000.

Gli investimenti immobiliari risultano pari a £ 20,83 milioni (£ 24,48 milioni nel 2018/19).

Nel bilancio al 30.06.2020 sono evidenziati nell’attivo non corrente la voce “Right-of-use assets” per £ 4,559,000. Nel passivo corrente la voce “Lease Liabilities” per £ 1,067,000 e nel passivo non corrente per £ 3,326,000.

L’INDICE DI FINANZIAMENTO DEL PATRIMONIO CALCIATORI.

L’indice di finanziamento del Patrimonio Calciatori indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali alle prestazioni dei calciatori con i Mezzi Propri. Nel caso in questione è pari a 1,04. Questo significa che tutti i calciatori sono stati acquistati con i mezzi propri, e non si è dovuto ricorre al capitale di terzi a tal scopo.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,34.

Infatti, l’equity ratio è pari a 25,4% e si ricorre prevalentemente al capitale di terzi, nella misura del 74,6%.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,34, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti. Tuttavia, tra questi beni è compreso l’avviamento pari a £ 421,453,000, circa il 30,5% dell’attivo. Anche se si escludesse l’avviamento, l’indice di solvibilità totale sarebbe comunque pari a 0,932.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,56, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe, in grado di pagare i debiti a breve, tale indice nel 2018/19 era pari a 0,91. La sua riduzione è da attribuire all’effetto pandemia.

Il capitale circolante netto è negativo per la cifra di £ 173,54 milioni, ed in miglioramento rispetto al 2018/19. In genere, la presenza di un capitale circolante netto positivo è indicatore della buona salute finanziaria di cui gode la società, nel 2019/20 la pandemia ha comportato la sospensione dell’attività e lo svolgimento di partite casalinghe senza spettatori. Inoltre, nel caso in questione a determinare la negatività influiscono i ratei e risconti passivi per £ 171,57 milioni.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo ed è pari a £ 351,23 milioni (€ 394,95 milioni). Il 30 giugno 2019, il patrimonio netto era pari a £ 415,2 milioni.

Il decremento di £ 63,97 milioni, rispetto al dato dell’esercizio precedente, è dovuto alla perdita di esercizio per £ 23,23 milioni, alla riserva negativa “Treasury shares” per £ 21,3 milioni, per le azioni proprie di Classe A di Manchester United plc detenute (perché sono state acquistate 1.682.896 azioni ordinarie di classe A detenute in portafoglio), all’incremento delle riserve di copertura (“hedging reserve”) e all’importo dei dividendi pagati.

La variazione della riserva utili è dovuta soprattutto al risultato negativo dell’esercizio per £ 23,23 milioni e al fatto che durante l’esercizio sono stati pagati dei Dividendi per £ 23.229.000 (2019: £ 23.326.000).

La Società ha due classi di azioni ordinarie in circolazione: azioni ordinarie di Classe A e azioni ordinarie di Classe B, ciascuna con un valore nominale di $ 0,0005 per azione. Nel 2019/20 sono state emesse 51 azioni a titolo di Compensi per i dipendenti basati su azioni.

Al 30 giugno 2020, il capitale sociale emesso dalla Società comprendeva 40,622,089 (2019: 40.570.967) azioni ordinarie di Classe A e 124.000.000 di azioni ordinarie della Classe B per un valore nominale complessivo di £ 53,000.

I mezzi propri finanziano il 25,4% dell’attivo (27,8 nel 2018/19).

L’indebitamento finanziario netto.

Il totale dei debiti finanziari lordi, al 30 giugno 2020, ammonta a £ 525,6 milioni (€ 576 milioni), mentre al 30 giugno 2019 erano pari a £ 511,2 milioni, con un incremento del 2,8%. Solo £ 5,6 milioni (£ 5,45 milioni nel 2018/19) sono allocati tra le passività correnti. L’indebitamento finanziario lordo finanzia il 38% dell’attivo (34,2% nel 2018/19).

Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti risultano pari a £ 51,5 milioni (€ 56,4 milioni) e registrano un decremento di 256,1 milioni di sterline, pari al 27,1%.

La diminuzione delle disponibilità liquide riflette l'impatto dei pagamenti differiti delle sponsorizzazioni (superiori a £ 80,0 milioni), la perdita di incassi anticipati per ricavi da Match Day 2020/21 per abbonamenti (solitamente superiori a £ 50,0 milioni prima di una stagione di Champions), la cui vendita è stata sospesa a causa delle incertezze sul ritorno dei tifosi allo stadio e, infine, l’aumento degli investimenti nell’acquisto dei giocatori nell'esercizio (+£ 56,4 milioni rispetto all'anno precedente).

L’indebitamento finanziario netto risulta pari a £ 474,1 milioni (€ 448,9 milioni) e registra un incremento di £ 270,5 milioni pari al 132,9%, pari a £ 270,48 milioni, principalmente a causa del decremento delle disponibilità liquide. In ogni caso, l’indebitamento finanziario netto risulta inferiore al fatturato netto, senza plusvalenze.

Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA è aumentato da 1,1 a 3,6. Poiché tale rapporto si giudica positivamente quando è inferiore a 2 e, invece, quando supera 3, pone dei dubbi sulla sostenibilità del debito, sembra evidente come la pandemia COVID ponga dei problemi anche sul fronte della sostenibilità dell’indebitamento finanziario.

Il Rendiconto Finanziario.

Il Rendiconto finanziario del Manchester United nel 2019/20, evidenzia un assorbimento di liquidità della gestione, causata principalmente della riduzione dell’attività, in conseguenza della sospensione provocata dai provvedimenti presi per contrastare la pandemia COVID, di conseguenza l’attività operativa non ha potuto produrre flussi sufficienti.

La variazione delle disponibilità liquide (compresi gli effetti dei tassi di cambio) è stata negativa per £ 263,06 milioni. 

Il Flusso di cassa netto derivante dall’attività operativa dell’esercizio è negativo per £ 3.8 milioni. Il Flusso di cassa netto da attività di investimento ha drenato £ 212,8 milioni. Per quanto riguarda le immobilizzazioni immateriali, risultano pagamenti per £ 220,57 milioni e incassi per £ 29,02 milioni.

Il Flusso di cassa generato dall'attività di finanziamento è stato negativo per £ 46,39 milioni; infatti, durante l’esercizio sono stati pagati dividendi per £29,022,000 e rimborsati prestiti per £21,291,000.

L’importo derivante dalle differenze di cambio su disponibilità liquide e mezzi equivalenti è stato pari a £ 6,97 milioni.

I Ricavi.

Il fatturato registra un decremento del 18,8%, assestandosi a £ 509,04 milioni (£ 627,1 milioni nel 2018/19), pari a circa € 557,9 milioni, registrando una brusca frenata rispetto agli ultimi 4 esercizi in cui aveva superato, la soglia dei 600 milioni di Euro di fatturato.

Per quanto riguarda la composizione del fatturato netto, l’incidenza dei ricavi commerciali risulta pari al 54,82%; mentre i ricavi TV hanno inciso per il 27,54% e i ricavi da Match Day per il 17,64%.

Il grafico seguente mostra come nella composizione percentuale del fatturato dal 2012 prevalgano i ricavi commerciali.

I ricavi commerciali aumentano dell’1,4%, raggiungendo la cifra di £ 279 milioni (£ 275,1 milioni nel 2018/19). In base ai dati riclassificati, negli ultimi 5 anni, i ricavi commerciali sono cresciuti in media dell’0,98% ad anno. I ricavi per sponsorizzazioni sono stati pari a £ 182,7 milioni, in aumento in aumento di £ 9,7 milioni (+ 5,6%), riflettendo l'aumento degli accordi di sponsorizzazione e delle entrate aggiuntive dei tour pre-stagionali.  

I ricavi dalle vendite al dettaglio, merchandising, abbigliamento e licenze di prodotto sono stati pari a £ 96,3 milioni, con un decremento di £ 5,7 milioni, pari al 5,6%, rispetto all'anno precedente. Il megastore ha ripreso l’attività il 15 giugno 2020, con l’adeguamento alle misure di sicurezza e protocolli igienici in conformità con le indicazioni del governo. Le altre attività dello stadio Old Trafford sono rimaste chiuse per tutto il quarto trimestre 2019/20.

Durante l’anno 2019/20 sono stati stipulate 8 nuove partnership globali e sono stati rinnovate 8 partnership esistenti ed è stata annunciata una relazione strategica con Alibaba.

Nell'agosto 2020, è stato esteso il contratto di sponsorizzazione della maglia con General Motors (Chevrolet) di sei mesi fino al 31 dicembre 2021.

Non ci sono altre modifiche significative ai diritti di sponsorizzazione o al corrispettivo totale, che saranno ora pagati in sterline tramite rate durante il periodo fino al 30 giugno 2021.

I ricavi TV ammontano a £ 140,2 milioni (£ 241,21 milioni nel 2018/19) e risultano diminuiti del 41,9%. La causa è da ricercare principalmente nella minor numero di partite disputate entro il 30 giugno 2020, a causa della sospensione dal 20 marzo 2020 al 17 giugno 2020. Nel mese di luglio 2020, durante il primo trimestre dell'esercizio 2020/2021, sono state disputate tre partite casalinghe e quattro trasferte. Inoltre, i ricavi delle trasmissioni radiotelevisive sono stati significativamente influenzati dagli sconti dovuti alle emittenti a seguito dell'interruzione delle competizioni 2019/20.

I ricavi da gare sono pari a £ 89,8 milioni (£ 110,8 milioni nel 2018/19), pari a circa € 98,4 milioni, e risultano diminuiti del 19%, per aver disputato 3 partite casalinghe in meno di Premier League; 1 partita casalinga in meno di Competizioni Uefa; mentre sono state disputate 2 partite in più per trofei nazionali. Le partite dopo la sospensione sono state disputate senza pubblico.

I Costi operativi.

I costi operativi totali sono diminuiti del 13,4% e ammontano £ 522,2 milioni (£ 602,9 milioni nel 2018/19), pari a circa € 572,3 milioni.

Il costo del personale è diminuito del 14,5%, da £ 332,35 milioni a £ 284 milioni (€ 311,3 milioni), principalmente a causa dell'impatto delle cessioni nette dei giocatori, degli accordi di prestito e a causa della riduzione dei salari della prima squadra, per la mancata partecipazione alla Champions League.

L’organico è aumentato da 940 a 958 persone.

Il Gruppo impiega inoltre circa 3.593 lavoratori temporanei nei giorni delle partite (2019: 3.340; 2018:3.858), i cui costi sono inclusi nelle spese per benefici ai dipendenti.

L’incidenza del costo del personale sul fatturato, escluse le plusvalenze, è del 55,8%, mentre nell’esercizio precedente era del 53%. Sono percentuali “virtuose” che rientrano nei limiti stabiliti dal Fair Play Finanziario, grazie all’elevato fatturato.

Le svalutazioni aumentano da £ 12,8 milioni a £ 18,6 milioni, con un incremento del 45,3%, a causa dell’impairment sugli investimenti immobiliari a seguito dell’impatto del COVID-19. L'ammortamento dei calciatori ammonta a £ 122,76 milioni (€ 134,5 milioni), con un decremento del 2,2%.

Gli oneri straordinari dell'esercizio sono stati pari a zero. I costi eccezionali dell'esercizio precedente erano pari a £ 19,599,000, e si riferivano al risarcimento dell'ex allenatore Mourinho e ad alcuni membri del personale tecnico per la perdita del mandato.

Per quanto riguarda il risultato economico da cessione di calciatori, si è verificata un’eccedenza di plusvalenze per £ 18,38 milioni (£ 25,8 milioni nel 2018/19), pari a € 20,15 milioni.  L'utile da cessione delle immobilizzazioni immateriali dell'esercizio si riferisce principalmente alle cessioni di

Lukaku (Inter); mentre, il risultato delle cessioni di calciatori per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2019 era principalmente correlato alla cessione di Blind (Ajax), Johnstone (West Bromwich Albion) e Fellaini (Shandong Luneng).

La gestione finanziaria.

Gli oneri finanziari netti per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2020 sono stati di £ 26 milioni, in aumento di £ 3,5 milioni, pari al 15,6%, rispetto all'esercizio chiuso al 30 giugno 2019. Come l’esercizio precedente, l'aumento è dovuto alle perdite non realizzate su cambi su prestiti USD non coperti.

I proventi finanziari lordi risultano diminuiti da £ 2,9 milioni a £ 1,35 milioni (€ 1,48 milioni).

Gli oneri finanziari lordi risultano aumentati da £ 25,47 milioni a £ 27,39 milioni (€ 30 milioni).

Il Breakeven Result

Il risultato prima delle imposte è positivo per £ 20,82 milioni, pari a circa 22,82 milioni di Euro. Nel 2018/19 era positivo per £ 27,47 milioni; nel 2018/19 era positivo per £ 26 milioni.

Pertanto, si otterrebbe un risultato aggregato positivo di £ 32,49 milioni.

Le imposte sul reddito.

Le imposte sul reddito risultano negative per £ 2,4 milioni. Nel 2018/19 erano negative £ 8,59 milioni.
Il Risultato Netto.

Dopo il calcolo delle imposte, nel 2019/20, si è registrato un risultato netto negativo per £ 23,23 milioni. Nel 2018/19, si era registrato un risultato netto positivo per £ 18,88 milioni.

Nel 2017/18, il risultato netto dell'esercizio era negativo per £ 37,27 milioni e nel 2016/17 era positivo per £ 39,2 milioni.

Conclusioni

L'impatto di COVID-19 ha avuto effetto sul calo del fatturato, soprattutto Match Day e Broadcasting, e sull’aumento del Net Debt per il drenaggio di liquidità.

La riduzione dei ricavi è stato parzialmente compensata dalla riduzione dei costi di Matchday a causa del rinvio di tutte le competizioni (con tutte le partite da giugno 2020 giocate a porte chiuse), della riduzione dei viaggi e dei costi ridotti legati alla chiusura dell'Old Trafford Megastore.

Le prospettive per il 2020/21 considerano che la pandemia COVID-19 continuerà ad avere un impatto sui risultati, soprattutto sui ricavi da Matchday. La prima squadra non ha partecipato tour estivo.

In considerazione della continua incertezza dovuta alla pandemia COVID-19, il Gruppo Manchester United non ha fornito indicazioni sui ricavi o sull'EBITDA rettificato per l'anno fiscale 2021.