venerdì 15 gennaio 2010

I conti in rosso del Manchester City


Articolo del 10 gennaio 2010
Luca Marotta jstargio@gmail.com

Il 6 gennaio 2010, il sito del Manchester City ha reso noto i risultati contabili relativi alla stagione 2008/2009. La lettura di tale documento fa emergere chiaramente uno squilibrio strutturale generatore di perdite record, che possono essere fronteggiate solo grazie all’impegno dello sceicco miliardario Mansour, il quale dopo un anno dall’acquisto del club ha cambiato rotta nella strategia di finanziamento dello stesso club, passando dal finanziamento soci all’aumento di capitale. La stessa scelta è stata fatta da Abramovich del Chelsea. Certamente per allinearsi ai richiami  di Michel Platini, riguardanti l'indebitamento dei club.
Nel comunicato stampa si è sottolineato che l'esercizio chiusosi il 31 maggio 2009 ha segnato l'inizio di un periodo di significativi investimenti effettuati in tutte le aree di attività del Club, ossia: la squadra di calcio, l'Academy giovanile, le infrastrutture, il sito web. E tali investimenti hanno avuto un impatto significativo sui risultati finanziari dell’esercizio in questione e continueranno ad esercitare i loro effetti anche negli esercizi a seguire. L’obiettivo che ci si propone è quello di raggiungere il successo sia in campo che fuori dal campo.
Il fatturato al 31 maggio 2009 è aumentato del 6% registrando la cifra di 87,0 milioni di sterline (circa 96,7 milioni di euro ad un cambio di 0,90), infatti nel 2008 era stato pari a 82.3 milioni di sterline (91,4 milioni di euro). Tuttavia a questo aumento si contrappone un significativo incremento del 44,46% dei costi operativi che hanno raggiunto la cifra di 121,2 milioni di sterline (134,7 milioni di euro), a fronte di 83,9 milioni di sterline (93,2 milioni di euro) registrati nel 2008. La causa principale è da attribuirsi all’aumento delle spese per il personale (segnatamente i calciatori).
La conseguenza è stato un risultato operativo negativo di 34,2 milioni di sterline (38 milioni di euro), nettamente in peggioramento rispetto a quello del 2008 che segnava un risultato negativo di 1,6 milioni di sterline (1,8 milioni di euro).
I costi relativi agli ammortamenti dei contratti dei giocatori sono aumentati nel corso dell'anno. Tale aumento ha comportato il raggiungimento della cifra di 39,4 milioni di sterline (43,8 milioni di euro), contro i 25,4 milioni di sterline (28,2 milioni di euro) dell’anno precedente e riflette ancora una volta i costi relativi alla costruzione “ex novo” della squadra. Gli oneri finanziari sono aumentati notevolmente a causa del più elevato livello di indebitamento, per lo più finanziamento soci, utilizzato per finanziare gli investimenti.
Dopo il calcolo degli ammortamenti dei contratti dei calciatori e degli oneri finanziari, la perdita netta esposta è stata di 92,6 milioni di sterline (102,88 milioni di euro); nel 2008 tale perdita ammontava a 32,6 milioni di sterline (36,2 milioni di euro).
La presenza media degli spettatori alle gare disputate in casa è stata di  42.890 con un aumento dell’1,92% rispetto alla media di 42.081 della stagione precedente.
I ricavi da biglietteria segnano un aumento di 1,8 milioni di sterline, grazie soprattutto alle gare di Coppa UEFA.
I ricavi da diritti TV, che rappresentano il 55,5% del totale dei ricavi, sono aumentati del 12% raggiungendo la cifra di 48,3 milioni di sterline (53,7 milioni di euro), anche a causa dei proventi da Coppa UEFA, che hanno compensato il leggero calo dei proventi da Premier League.
I ricavi da altre attività commerciali, che incidono per il 26,78% sul totale dei ricavi, sono diminuiti dell'8%, registrando la cifra di 23,3 milioni di sterline (25,9 milioni di euro). Tale decremento è dovuto principalmente alla riduzione dei  ricavi da “eventi”; infatti, nell’esercizio 2007/2008, sono stati organizzati eventi come la finale di Coppa UEFA(14 maggio 2008, Zenit San Pietroburgo-Rangers Glasgow 2-0), concerti di musica e un grande evento di pugilato. A fronte della diminuzione dei ricavi da eventi, si sono registrati incrementi nelle altre componenti la voce ricavi da altre attività commerciali.
Il Manchester City ha confermato che dopo la chiusura dell’esercizio, il proprietario del club lo sceicco Mansour ha convertito in azioni il suo credito nei confronti del club pari a 304,9 milioni di sterline (338,8 milioni di euro). Lo sceicco Mansour ha anche acquistato altre azioni per un valore di 89,6 milioni di sterline (99,6 milioni di euro). Secondo il comunicato del City, quanto descritto sopra testimonia l’impegno a lungo termine per il club dello sceicco Mansour.

Luca Marotta