martedì 21 gennaio 2020

Consolidato Inter 2018-19: in perdita per 48 milioni, nonostante i ricavi Champions League.




Luca Marotta


Il bilancio consolidato del Gruppo che fa capo a FC Internazionale Milano SpA, al 30 giugno 2019, evidenzia una perdita consolidata netta di Euro -48.387.493 (-€17.753.536 nel 2017/18; -€ 24.576.123 nel 2016/17), nonostante l’apporto notevole dei ricavi relativi alla UEFA Champions League, che hanno contribuito ad un aumento del valore della produzione del 20,2%.

La perdita è stata determinata dalla crescita dei costi della produzione avvenuta in misura maggiore rispetto all’aumento del valore della produzione. In particolare il costo del personale è aumentato di 36,6 milioni di Euro, pari al 25,5% in più; è stato effettuato un accantonamento degli oneri per retribuzioni dovute al personale tesserato non più impiegato nel progetto tecnico per 25,8 milioni di Euro e l’ammortamento dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori è aumentato di 6,6 milioni di Euro pari al 20,3% in più rispetto all’esercizio precedente.
A quanto descritto bisogna aggiungere l’enorme peso degli oneri finanziari, dovuto all’indebitamento, che ha determinato una gestione finanziaria negativa per 29,2 milioni di Euro.

In estrema sintesi si potrebbe anche affermare che la scelta sportiva della risoluzione contrattuale con il tecnico Spalletti, per sostituirlo con Conte ha contribuito aumentare la perdita del 2018/19.

Il bilancio è caratterizzato dalla presenza di un notevole debito finanziario, che con il suo costo ha determinato una gestione finanziaria negativa.

L’esercizio 2018/19 è il terzo esercizio la cui gestione è imputabile completamente alla nuova proprietà, che il 28 giugno 2016 è passata al nuovo socio cinese “Suning Holdings Group Co.”, tramite la società “Great Horizon S.à r.l.”.

Da sottolineare l’importanza dell’Azionista di maggioranza Suning, che ha portato nuove risorse finanziarie e garantisce la continuità aziendale.

Per la gestione Suning resta fondamentale l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario. Si potrebbe affermare, che per il raggiungimento di tale obiettivo il Gruppo ha fatto ricorso anche ai ricavi realizzati con parti correlate, per circa 36,6 milioni di Euro nel 2018-19; 40 milioni di Euro nel 2017-18 e circa 57 milioni di Euro nel 2016-17.

Dal punto di vista sportivo la stagione sportiva 2018-2019 si è conclusa con il raggiungimento del quarto posto in classifica nel campionato di Serie A, con la conseguente qualificazione alla UEFA Champions League 2019-2020. In Coppa Italia l’Inter ha concluso il suo cammino con la sconfitta ai quarti ad opera della Lazio.

Il Problema risolto del Fair Play Finanziario.

In data 8 maggio 2015, a seguito della verifica del Club Financial Control Body dell’UEFA, FC Internazionale Milano SpA ha stipulato un Settlement Agreement.
L’atto di transazione concordato con il Club Financial Control Body dell’UEFA ha la durata di 4 stagioni sportive: 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019.
Per quanto riguarda il contenuto, il Settlement Agreement ha previsto per i singoli esercizi, oltre alla capacità di operare in continuità aziendale, il raggiungimento di un break-even deficit per l'esercizio 2015/2016 non superiore a Euro 30 milioni e per l'esercizio 2016/2017 una situazione di pareggio.
L’Inter ha subito restrizioni all’utilizzo di calciatori nelle competizioni europee, che hanno determinato, nella stagione 2017/18, l’esclusione di alcuni calciatori acquistati nella sessione di mercato estiva 2016 dalla competizione Uefa Europa League.
La Società, inoltre, ha subito delle restrizioni in termini di costi per salari e stipendi e limitazioni relative ad ammortamenti/svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Tale ultima circostanza spiegherebbe il ricorso massiccio alle svalutazioni nel 2014/15 e il ricorso alla formula dell’acquisizione in prestito di molti calciatori.
In base a tale accordo, nel 2014/15, è già stata comminata una sanzione di Euro 6 milioni, ed una ulteriore potenziale sanzione di Euro 14 milioni sottoposta a condizione sospensiva.
Nello specifico erano previsti:
-          Euro 7 milioni nell'esercizio 2015/2016 in caso di break-even deficit patrimoniale compreso tra Euro 30 milioni ed Euro 40 milioni;
-          ulteriori Euro 7 milioni nell'esercizio 2016/2017 in caso di break-even deficit compreso tra zero milioni e Euro 10 milioni.
Le eventuali penalità sarebbero state trattenute dalla U.E.F.A. a scomputo dei premi riconosciuti per la partecipazione della prima squadra della società alle competizioni europee.
Il superamento dei limiti di break-even deficit patrimoniale di Euro 10 milioni nell’esercizio 2016-2017 avrebbe comportato la rinegoziazione del Settlement Agreement con effetti sanzionatori non determinabili, prima del termine della negoziazione. La perdita del bilancio considerata è quella prima delle imposte depurata dalle spese del settore giovanile e del costo relativo agli altri ammortamenti.

Il bilancio 2015-2016 e 2016-2017 sono risultati conformi a quanto richiesto dall’U.E.F.A., attraverso il Club Financial Control Body.

Con un comunicato del 17 maggio 2019 e a seguito dell’analisi del bilancio consolidato al 30.06.2018, il Club Financial Control Body dell’UEFA ha confermato che FC Internazionale Milano è stata considerata conforme all’obiettivo generale dell’accordo, siglato a maggio 2015. Di conseguenza, FC Internazionale Milano è uscita dal regime transattivo.

La Struttura del Gruppo

Gli azionisti del Gruppo F.C. Internazionale Milano al 30 giugno 2019, risultavano i seguenti:
Great Horizon S. à r.l., società interamente facente capo a Suning Holdings Group Co., Ltd., con il 68,55%;
International Sport Capital S.p A, con il 31,05%
Minoranze con lo 0,4%.
L’area di consolidamento al 30 giugno 2019 comprende quindi, come società Capogruppo la società F.C. Internazionale Milano Spa; INTER BRAND S.R.L. al 100%; INTER FUTURA S.R.L. al 100% INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.R.L. al 100% e M-I Stadio S.r.l. (consolidata con “equity method”) al 50%.
Il capitale di INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.R.L. è detenuto al 55,61% direttamente dalla Capogruppo FC Internazionale Milano SpA e al 44.39% è detenuto indirettamente tramite da Inter Brand S.r.l.
Altre due società, denominate “Shanghai Inter Brand Trading Co., Ltd.” e “Inter Brand China Co., Ltd. in liquidazione”, che erano controllate da “Inter Brand S.r.l.”, non sono state consolidate in quanto non rappresentano più un investimento durevole per il Gruppo.
M-I Stadio S.r.l. controlla il 90% di Asansiro Srl.

Come scritto nella Relazione sulla Gestione, il Gruppo Suning è una multinazionale cinese che opera nel mercato al dettaglio dell’elettronica di consumo ed era già presente nel settore calcio in Cina in quanto era proprietario del club “Jiangsu Suning Football Club”, militante nella Super League cinese.

Rapporti con parti correlate

I rapporti con le parti correlate appaiono molto importanti e riguardano essenzialmente l’attività di finanziamento e sponsorizzazione da parte del Nuovo Azionista di maggioranza (Great Horizon S.à.r.l. e Jiangsu Suning Sports Industry Co., Ltd.) nei confronti del Gruppo.
Il Gruppo che fa capo a FC Internazionale Milano SpA ha percepito ricavi per Euro 36.662.000 (€40.401.000 nel 2017/18 ed € 57.688.044 nel 2016/17), pari all’8,79% del Valore della produzione e sostenuto costi per Euro 13.973.000 (€15.894.000 nel 2017/18; € 18.896.502 nel 2016/17).
Inoltre, figurano crediti per un totale di Euro 51,2 milioni (€43,97 milioni nel 2017/18) e debiti per un totale di Euro 200,11 milioni (€230,52 milioni nel 2017/18).
Gli Amministratori hanno scritto che “tutte le transazioni con parti correlate sono state effettuate a normali condizioni di mercato”.
Con la società “Jiangsu Suning Sports Industry Co., Ltd.”, sono stati intrattenuti rapporti commerciali, che hanno permesso di percepire come ricavi la cifra di Euro 25,99 milioni (€27,6 milioni nel 2017/18 e € 44.103.629 nel 2016/17) ed esporre crediti per Euro 37,29 milioni (€33,6 milioni nel 2017/18) e debiti per € 180 mila.
Con la società “Suning Sports International Ltd.”, sono stati intrattenuti rapporti commerciali/Finanziari, che hanno permesso di percepire come ricavi la cifra di Euro 9,5 milioni (€9,5 milioni nel 2017/18; € 11,5 milioni nel 2016/17). Nei confronti di tale società, FC Internazionale vanta un credito di Euro 12,25 milioni.
Con la società “Great Horizon S.à.r.l.” figura un debito di natura finanziaria per Euro 148,9 milioni (€182,7 milioni nel 2017/18) e sono stati sostenuti costi per Euro 6,77 milioni (€8,7 milioni nel 2017/18) e percepiti ricavi per € 411 mila.
Nei confronti della società Grand Flagship LTD con cui sono stati intrattenuti rapporti finanziari, figurano debiti per € 48.934.000 e costi per € 2.224.000.

La continuità aziendale (“Going Concern”).

La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare gli impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
I revisori della Deloitte, che hanno redatto la Relazione di revisione del bilancio consolidato, hanno scritto che sono giunti alla conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale. Non hanno fatto richiami di informativa sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento.

Gli Amministratori hanno evidenziato che già nel 2017-18, l’Azionista di maggioranza aveva garantito la continuità aziendale rendendo disponibili risorse, mediante il prestito di somme di denaro, tramite il finanziamento soci per Euro 118.8 milioni, in parte convertiti successivamente in "Riserva versamenti soci per copertura perdite in formazione". Per quanto riguarda l’esercizio 2018-19, l’Azionista di maggioranza ha riconfermato l’impegno a supportare finanziariamente, patrimonialmente ed economicamente la Capogruppo e il Gruppo nel prevedibile futuro dei prossimi 12 mesi; pertanto, gli Amministratori hanno considerato “rispettato il presupposto della continuità aziendale, nonostante la perdita conseguita e le risultanze dei dati previsionali per la chiusura dell’esercizio al 30 giugno 2020”, determinata anche dai “significativi investimenti effettuati nelle precedenti sessioni di mercato”, ma coerente con il rispetto delle regole della “Financial Fair Play Rule” e nonostante “i ritardi nell'incasso di crediti per sponsorizzazione per restrizioni valutarie imposte dal governo cinese al gruppo Suning e agli altri sponsor cinesi”.

Il Patrimonio Netto.

Al 30.06.2019, risulta un patrimonio netto consolidato negativo.
Gli amministratori evidenziato che, anche il patrimonio netto consolidato risulta negativo, “i limiti minimi di capitalizzazione previsti dall’art. 2447 del Codice Civile non sono applicabili al bilancio consolidato”.


Il Patrimonio Netto del bilancio Consolidato di F.C. Internazionale Milano S.p.A. al 30 giugno 2019, è negativo per € 4.555.168; mentre al 30.06.2018 era positivo per € 3,8 milioni e, al 30 giugno 2017, era negativo per € 83,4 milioni.  
La composizione, al 30 giugno 2019, del patrimonio netto consolidato era la seguente: capitale sociale pari ad € 19.195.313; Riserva da sovrapprezzo azioni per € 26.943.339 (€ 26.943.339 nel2017/18; € 109.494.270 nel 2016/17); Riserva versamento soci in conto capitale per € 40.000.000; Riserva copertura perdite per e 105.000.000; Perdite portate a nuovo per € 147.306.327 (€ 129.552.791 nel 2017/18) e perdita dell’esercizio per 48.387.493 (-€ 17.753.536 nel 2017/18; -€ 24.576.123 nel 2016/17).
Per quanto riguarda la Riserva sovrapprezzo azioni, come la Riserva copertura perdite sono rimaste invariate rispetto all’esercizio precedente.
La variazione negativa di € 8.387.493, tra il patrimonio netto al 30.06.2018 e il patrimonio netto al 30.06.2019, è dovuta alla perdita dell’esercizio per € 48.387.493 e alla rinuncia del finanziamento soci per € 40 milioni accantonato a riserva per copertura perdite.
In effetti, il 26 giugno 2019, parte dei finanziamenti soci sono stati convertiti in "Riserva per versamento in c/futuro aumento capitale", futuro aumento riservato esclusivamente all’azionista Great Horizon S.à r.l. per € 40.000.000.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 0,99, ciò vuol dire che i mezzi posseduti dal club hanno un valore esposto non sufficiente, di poco, a far fronte alle passività, e che è necessario il supporto della proprietà, come dimostra la rinuncia la finanziamento soci per € 40 milioni mediante conversione in "Riserva per versamento in c/futuro aumento capitale".

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 1,42, superiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6. La soglia prevista per il 2019/20 è 0,7 e per il 2020/21 è 0,8. 

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è negativo.
Il che sta a significare che il capitale di terzi finanzia totalmente i mezzi propri.
Infatti, anche l’equity ratio è negativo.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti riclassificati iscritti in bilancio al 30.06.2019 ammontano a 773.857.364, da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2018 della FIGC), mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 360,76 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,17, inferiore alla soglia massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,5. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per l’iscrizione 2020/21.
E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Indebitamento, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 1,5, sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più importante.

L’Indebitamento Finanziario Netto.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto.


Le disponibilità liquide sono pari a € 54.666.197, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 45.070.948.
I debiti verso soci per finanziamenti pari a Euro 148,9 milioni (€229,4 milioni nel 2017/18), di cui Euro 140,9 milioni riguardano la quota capitale del versamenti a titolo di finanziamento fruttifero sottoscritti con la società controllante Great Horizon S.à.r.l..

Nel 2018/19, è stata effettuata la cessione della quota di finanziamento di Suning Sports International Limited pari a Euro 48,5 milioni alla società sottoposta al controllo delle controllanti Grand Flagship Limited, con proroga della scadenza di tale quota alla data del 31 dicembre 2020. Inoltre, è stata prorogata la scadenza di una parte del finanziamento soci pari a 50 milioni dal 28.06.2019 al 01.10.2020.

Già nell’esercizio precedente una parte del finanziamento soci era stata convertita in riserva per copertura perdita in formazione per l’importo complessivo di Euro 105 milioni. In data 26 giugno 2019 sono stati convertiti in “Riserva per versamento in c/futuro aumento capitale", riservato esclusivamente all’azionista Great Horizon S.à r.l.„ altre 40 milioni di Euro.
Durante il 2018/19 sono stati pagati effettivamente interessi fino ad un importo di 9,7 milioni di Euro.

I debiti bancari ammontano a Euro 25.166.667 (€1.163 nel 2017/18) e si riferiscono alla quota della linea di finanziamento revolving sottoscritta per un ammontare massimo di Euro 50 milioni nell'ambito dell’operazione di rifinanziamento del debito culminata nell’emissione del prestito obbligazionario da parte di Inter Media. Infatti, contestualmente all’emissione del prestito obbligazionario da parte di Inter Media, FC Internazionale Milano Spa ha sottoscritto una linea di finanziamento revolving per un ammontare massimo di Euro 50 milioni, utilizzata al 30 giugno 2019 per Euro 25 milioni e nel mese di luglio 2019 per l’ammontare residuo.

Per quanto riguarda le Obbligazioni, l’emissione del prestito obbligazionario è un'operazione di rifinanziamento del debito, determinatosi col riassetto societario del Gruppo. In data 21 dicembre 2017, la società controllata Inter Media ha emesso delle Obbligazioni per un importo nominale di € 300 milioni, che sono state collocate presso investitori istituzionali. Tale prestito obbligazionario ha come scadenza il 31 dicembre 2022 e matura un tasso fisso nominale del 4,875%. Nel calcolo del costo ammortizzato del Prestito obbligazionario sono state incluse le spese relative all’emissione ed il collocamento, pari a circa 9 milioni di Euro.
Come il precedente finanziamento rimborsato, a garanzia del Prestito Obbligazionario figurano i flussi di liquidità derivanti da ‘sponsorship agreement’ e ‘media contracts’ siglati da Inter Media oltre che i flussi derivanti dai proventi dei diritti UEFA e dei diritti televisivi della Serie A generati dalla Capogruppo. Inoltre è stato previsto il rispetto di due covenants: “Debt Service Coverage Ratio” e il “Pro-forma Debt Service Coverage Ratio”, che sulla base dei calcoli effettuati al 30 giugno 2019 risultano rispettati e, come scritto dagli amministratori, saranno rispettati “anche con riferimento alle prossime scadenze nell’orizzonte temporale dei prossimi 12 mesi, tenuto conto dell’impegno al sostegno finanziario del Gruppo da parte del Gruppo Suning”.
La concessione dell’ipoteca sul valore dei Marchi INTER, da parte di Inter Media figura tra le condizioni di emissione del Prestito Obbligazionario, oltre alla concessione in pegno delle quote relative al capitale sociale detenuto in Inter Media da parte di FC Internazionale Milano Spa e Inter Brand srl.

Il primo considera dati effettivi, il secondo dati di stima in base al budget.

Il piano di rimborso della linea capitale in rate semestrali è il seguente:
- 1 rata da Euro 3,1 milioni il 31 dicembre 2018;
- 1 rata da Euro 3,15 milioni il 30 giugno 2019;
- 1 rata da Euro 3,25 milioni il 31Dicembre 2019;
- 1 rata da Euro 3,3 milioni il 30 giugno 2020;
- 1 rata da Euro 3,4 milioni il 31 dicembre 2020;
- 1 rata da Euro 3,5 milioni il 30 giugno 2021;
- 1 rata da Euro 3,55 milioni il 31 dicembre 2021;
- 1 rata da Euro 3,65 milioni il 30 giugno 2022;
- 1 rata finale per Euro 273,1 milioni entro il 31 dicembre 2022.

La rata in scadenza al 30 giugno 2018, al 31 dicembre 2018 e al 30 giugno 2019 sono state regolarmente pagate.

Al 30.06.2019, il valore del debito obbligazionario in bilancio è pari a Euro 287.343.825, di cui € 280.793.825con scadenza oltre l’esercizio successivo. I costi di transazione del prestito obbligazionario pari a circa 8,99 milioni di Euro, sono stati considerati nel calcolo del costo di ammortizzato.

I debiti verso altri finanziatori ammontano a € 92 mila (€ 434 mila nel 2017/18).

I crediti verso enti settore specifico ammontano a € 131,78 milioni (€ 194,6 milioni nel 2017/18).
Gli importi maggiori riguardanti le società nazionali riguardano: GENOA CRICKET & FOOTBALL CLUB S.p.A. 29.529.000; ATALANTA BERGAMASCA CALCIO SPA per € 9.537.000; A.S. ROMA SPA per € 9.419.000; U.C. SAMPDORIA S.p.A. per € 7.873.000; US SASSUOLO CALCIO SRL per € 6.678.000 e PARMA CALCIO 1913 S.R.L. per € 3.956.000.
Gli importi maggiori riguardanti le Società Estere riguardano: F.C. SION - OLYMPIQUE DES ALPES SA per € 2.344.000; SEVILLA FUTBOL CLUB SAD per € 1.680.000; GALATASARAY SPORTÌF SINAI VE TICARI YATIRIMLAR A.S per € 1.646.000; STANDARD DE LIEGE SA per € 750.000; F.C. LUGANO SA per € 488.000 e LIVERPOOL FOOTBALL CLUB AND ATHLETIC GROUNDS LTD per € 108.000.

I crediti verso società nazionali sono regolati presso la stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni debitorie, per un ammontare pari a Euro 76.949.000 (€ 77.398.000 nel 2017/18).

I Debiti verso enti settore specifico ammontano a € 134,93 milioni e riguardano i rapporti con enti e società del settore e mostrano un decremento di € 42,9 milioni rispetto al 2017/18.  
Nello specifico, i debiti verso società calcistiche nazionali ammontano a € 97,9 milioni. Gli importi maggiori riguardano: A.S. ROMA S.p.A. per € 25.781.000; ATALANTA BERGAMASCA CALCIO S.p.A. per € 6.481.000; U.C. SAMPDORA S.p.A. per € 11.461.000; ACF FIORENTINA S.p.A. per € 2.393.000; SOCIETA' SPORTIVA LAZIO S.p.A. per € 5.837.000; DELFINO PESCARA 1936 S.p.A. per € 5.712.000; US SASSUOLO CALCIO s.r.I. per € 23.246.000; GENOA CRICKET & FOOTBALL CLUB S.p.A. per € 7.900.000 e PARMA CALCIO 1913 SRL per € 6.652.000.
I debiti verso società calcistiche estere ammontano a € 4 milioni circa. Gli importi principali riguardano: CLUB ATLETICO BOCA JUNIORS per € 1.500.000; FC BAYERN MUNCHEN AG per € 1.451.000; RACING CLUB ASOCIACION CIVIL per € 623.000 e LYNGBY BOLDKLUB A/S per € 380.000.

I debiti verso società nazionali sono regolati presso la stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni creditorie, per un ammontare pari a Euro 97.775.000 (€ 77.384.000 nel 2017/18).

Per quanto riguarda i debiti tributari rateizzati non correnti, nel caso dell’Inter, non figurano.

Pertanto, nel 2018/19, il debito finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario risulta superiore sia al fatturato netto che al valore della produzione.

Il rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA, che è positivo per € 122.495.437, risulta pari a 3,32. In altre parole, la differenza tra ricavi e costi operativi, senza considerare gli ammortamenti, determinatasi nel 2018/19, se si ripetesse negli anni successivi, riuscirebbe a rimborsare il debito netto in tre anni e quattro mesi circa.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso in questione, al 30.06.2019, non emergerebbero debiti finanziari per lo stadio.

Gli altri debiti.

In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, le società di calcio richiedenti la Licenza UEFA, non devono avere debiti scaduti verso i club, i dipendenti e/o le autorità sociali o fiscali, a meno che tali debiti siano oggetto di contenzioso, con valide argomentazioni a supporto.

La voce “debiti” iscritta nello stato patrimoniale è aumentata da € 850,3 milioni a € 773,86 milioni, di cui € 287,3 milioni per Debiti obbligazionari, € 148,9 milioni per debiti verso soci, € 134,9 milioni per debiti verso enti settore specifico; € 79,9 milioni (€ 72,5 milioni nel 2017/18) per debiti verso fornitori.
Tra i debiti verso fornitori si segnalano i debiti verso agenti Fifa per € 25.189.000 (€ 32 milioni nel 2017-18; € 24,7 milioni nel 2016-17; € 28,8 milioni nel 2015-16; € 28,2 milioni nel 2014-15) ed i debiti verso il Comune di Milano per € 24.207.000 (€ 22 milioni nel 2017/18) riferiti ai corrispettivi per affitto dello stadio da utilizzare a compensazione con le migliorie effettuate dalla Capogruppo, che figurano nella voce “Immobilizzazioni immateriali”.

I debiti verso il personale, aumentano da € 23.109.000 a € 23.485.000. Un dato da considerare “fisiologico”, in rapporto al costo del personale, che dovrebbe far supporre la puntualità nei pagamenti e rientrante nei canoni del Fair Play Finanziario.

I debiti tributari passano da € 13.006.981 a € 20.003.507. I debiti per IRPEF su lavoro dipendente ammontano a circa € 13.249.000 (€ 9,69 milioni nel 2017/18) e si riferiscono alle retribuzioni di maggio e giugno e sono stati pagati nei mesi di luglio e agosto.
Figurano debiti per la “With Holding Tax” per circa € 4.588.000 (€ 820 mila nel 2017/18). I debiti per la “With Holding Tax” sono relativi alle ritenute sugli interessi passivi pagati sui finanziamenti erogati dalla Controllante ‘Great Horizon S.à.r.l.’.

I Fondi per rischi e oneri aumentano da Euro 870.193 a Euro 28.050.122 a seguito di accantonamenti per € 25.811.000 per la risoluzione contrattuale con il tecnico Spalletti; utilizzi per Euro 183.000 circa e rilasci per circa € 4 mila.

Il Rendiconto Finanziario.

Le variazioni di Disponibilità liquide risultano positive per € 9.595.249. Tale variazione positiva è dipesa dal flusso generato dall’attività di finanziamento, che ha determinato flussi positivi per € 18.685.086; dal flusso generato dall’attività di investimento, che è stato negativo per € 56.730.219 e dal flusso generato dall’attività operativa, che ha generato flussi positivi per € 47.640.382.
Nel 2018/19 il rendiconto finanziario mostra il ruolo positivo nella gestione dei flussi svolto dalla gestione operativa, che negli esercizi precedenti aveva generato flussi negativi.
In effetti, nell’ambito dell’attività operativa, il flusso finanziario prima delle variazioni del Capitale Circolante Netto risulta positivo per € 83.741.035 (€65.909.769 nel 2017/18).



Nel 2018/19, dal lato investimenti risultano uscite finanziarie per l’acquisto di Diritti pluriennali alle prestazioni Calciatori per € 107.213.198 (€ 210.636.921 nel 2017/18), solo in parte coperte dal disinvestimento per la cessione di Diritti pluriennali alle prestazioni calciatori per € 47.761.901 (€ 96.500.719 nel 201718).
Nel 2017/18, aveva giocato un ruolo importante l’attività di finanziamento per la generazione di flussi positivi. In effetti nel 2017/18, il ricorso a capitale di terzi, mediante l’emissione del prestito obbligazionario è stato pari a 291 milioni di Euro e l’apporto derivante dal finanziamento soci era stato di 118,87 milioni di Euro.

Il Valore della Rosa.



Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 312.066.376 (€ 302.301.405 nel 2017/18). La variazione è dovuta ad investimenti per € 107,21 milioni (€ 210,6 milioni nel 2017/18), cessioni per un valore contabile netto di € 9,29 milioni (€ 47,37 milioni nel 2017/18) ed ammortamenti per 84,74 milioni (€ 78,1 milioni nel 2017/18) e svalutazioni per € 3,42 milioni (€ 2,13 milioni nel 2017/18).

Tra i principali calciatori acquistati figurano: Martinez Lautaro Javier (Racing Club de Avellaneda) per circa € 25.080.000; Lazaro Valentino (Hertha BSC GmbH S Co.KGaA) per €  22.406.000 (attualizzato € 21.019.000); Politano  Matteo (U.S. Sassuolo) per € 21.171.000 (attualizzato € 20.706.000); Salcedo Mora Eddy (Genoa Cricket and F.C.) per € 8.579.000 (attualizzato € 8.475.000); Nascimento Resende Gabriel - Brazao (Parma Calcio 1913) per € 6.270.000 (attualizzato € 6.192.000); Gravillon Andreaw Rayan (Delfino Pescara 1936 S.p.A.) per € 6.125.000 (attualizzato € 6.081.000).
Il tesseramento di Godin Leal Diego Roberto è costato € 3.500.000.

La campagna trasferimenti estiva 2019-2020 è stata caratterizzata principalmente dall’acquisizione a titolo definitivo di Valentino Lazaro dall’Herta BSC (contabilizzato già nel 2018/19); Romelu Lukaku dal Manchester United, Nicolò Barella dal Cagliari e Lucien Agoumè dal Sochaux.
Per le acquisizioni a titolo temporaneo figurano: Stefano Sensi dal Sassuolo; Cristiano Biraghi dalla Fiorentina.
Per le acquisizioni a titolo definitivo figura il calciatore lonut Radu dal Genoa con contestuale cessione  a titolo temporaneo e gratuito.

Sono state effettuate cessioni a titolo temporaneo come Ivan Perisic (Bayern) e Mauro Icardi (PSG).

Le Altre Immobilizzazioni.

I "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" espongono un valore contabile netto residuo di Euro 95 mila e riguardano principalmente i diritti di immagine (foto e video) dei progetti Intercampus nel mondo, nonché il corrispettivo pagato per il documentario sulla carriera in nerazzurro di Javier Zanetti.
La voce "Concessioni, licenze e marchi", pari ad Euro 87.891.955, riguarda essenzialmente l'allocazione al marchio FC Inter del disavanzo da fusione emerso nel bilancio consolidato al 30 giugno 2007 per effetto della fusione inversa di Inter Capital S.r.l. in F.C. Internazionale Milano S.p.A.. Nella Nota integrativa è scritto che “nell'allocazione del suddetto disavanzo ci si è avvalsi dei riferimenti valutativi raccolti all'atto della cessione del marchio F.C. Internazionale Milano S.p.A. a Inter Brand S.r.l.”. Nello specifico, al 30 giugno 2019, il marchio “FC Inter” espone un valore netto residuo pari a circa € 62.958.000, ammortizzato in 20 anni con decorrenza dal 5 giugno 2014. L’importo residuo della voce 'Concessioni, licenze e marchi", per € 24,9 milioni, riguarda il valore netto residuo del costo di acquisto a titolo definitivo dell'archivio Rai (libreria storica, materiali e diritti) a far data dal 30 giugno 2011, nonché della quota di archivio delle autoproduzioni del canale tematico “Inter TV” dal 2000 al 2008. Tale importo è ammortizzato in 30 anni con decorrenza dal 1° luglio 2011.

Le “Altre immobilizzazioni immateriali”, pari a Euro 3.063.463 (€ 1.187.924 nel 2017/18), si riferiscono principalmente ai lavori effettuati per la nuova sede di Viale della Liberazione oltre ai lavori eseguiti presso il Centro Sportivo Suning in Memoria di Giacinto Facchetti, per il rifacimento di campi da gioco, spogliatoi e uffici.

Le immobilizzazioni materiali sono pari a 21,48 milioni di Euro e riguardano principalmente la voce “centro sportivo” e il terreno “La Pinetina” per 16.938.000 Euro. Il “Centro Sportivo Suning in memoria di Angelo Moratti” di Appiano Gentile, determina dei ricavi per i diritti di “naming rights” rinvenienti dalla proprietà cinese Suning.

La Gestione Economica.

Al contrario di quanto accaduto nell’esercizio precedente, nell’esercizio 2018/19 i costi della produzione aumentano in misura più che proporzionale all’aumento del valore della produzione.
Il valore della produzione consolidato 2018/19 risulta in aumento del 20,2% rispetto al 2017/18, e ammonta ad Euro 417.080.234. Nel 2017/18, il valore della produzione era pari a € 346,99 milioni.
La differenza principale riguarda la voce ricavi da competizioni europee per € 51.738.723.

Il fatturato netto, senza plusvalenze, prestiti e capitalizzazione costi vivaio aumenta da € 280,7 milioni a € 366 milioni.

I costi della produzione aumentano del 32,9%, da € 322,15 milioni a € 428,18 milioni. Il 45% di tali costi è rappresentato dal costo del personale e il 19,8% dall’ammortamento della rosa calciatori.
Un dato importante è che la differenza tra ricavi e costi della produzione risulta negativa ed in aumento a 11,1 milioni di Euro circa.



I Ricavi.

I ricavi derivanti dalla cessione dei diritti radiotelevisivi nazionali risultano pari a € 87,2 milioni (€ 76,1 milioni nel 2017/18). A differenza della stagione precedente sono presenti i diritti TV per le competizioni europee, che ammontano a € 51.738.723; mentre, nel 2017/18, non erano presenti.

Nel Conto economico consolidato dell’Inter, nei ricavi da gare, tra gli altri ricavi, sono allocati i proventi relativi ai diritti d’archivio RAI-Infront, che risultano pari a 10,42 milioni di Euro (€ 10,42 milioni nel 2017/18) e i ricavi da “Inter TV” per € 2.229.000 (€ 3.921.000 nel 2017/18).

I ricavi commerciali, risultano in aumento, da € 130,28 milioni a € 145,05 milioni. Tali ricavi comprendono i proventi commerciali e royalties per € 2.267.743 (€ 2.010.964 nel 2017/18); e i Proventi da sponsorizzazioni per Euro 29.108.266 (€20.543.333 nel 2017/18), di cui Euro 19.108.000 per lo Sponsor Ufficiale Pirelli (di cui € 2.163.000 per bonus qualificazione al Round 16 della UEFA Europe League 2018-2019 ed Euro 6.490.000 per bonus qualificazione Champions League 2019-2020) ed Euro 10 milioni dallo sponsor tecnico NIKE aumentato rispetto  al precedente esercizio pera la partecipazione alla UEFA Champions League. Nel Conto economico consolidato dell’Inter, nei ricavi da gare, tra gli altri ricavi, è allocata la voce “Sponsorship EU/ ex Infront” che nella sostanza riguarda ricavi da concessione di spazi promo pubblicitari, che è diminuita da Euro 14.249.000 a Euro 12.254.000; la voce “Sponsorship Regional”, che ha registrato, di nuovo, un notevole aumento da € 91.687.000 a96.850.000, a causa dei nuovi accordi commerciali stipulati nel corso dell’esercizio. 

I ricavi da gare, aumentano da € 33,8 milioni a 44,7 milioni di Euro. Tali ricavi incidono per il 10,7% sul valore della produzione. Gli abbonamenti sono raddoppiati, da € 9.331.604 a € 18.563.663. La campagna abbonamenti per la stagione sportiva 2018-2019 ha registrato la sottoscrizione di 40.040 abbonamenti per le partite nazionali di Serie A e Coppa Italia (31 mila nel 2017-18; 27.126 nel 2016-17 e 27.800 abbonamenti nel 2015-16). e 38.543 abbonamenti per le partite dei gironi della UEFA Champions League.
I ricavi da Coppe Internazionali ammontano a Euro 7.211.000 circa. Tali ricavi, nel 2017/18, non erano presenti.
Gli incassi da gare di campionato in casa ammontano a € 17,37 milioni (€ 20,22 milioni nel 2017/18) e quelli per le gare di TIM Cup a € 177 mila. I ricavi da tornei e amichevoli, passano da 3,28 milioni di Euro a € 1,36 milioni.
I contributi in conto esercizio pari a € 4.284.440 (€ 2.580.610  nel 2017/18), nella tabella sopra classificati tra gli altri ricavi, riguardano principalmente i contributi della Lega legati ai premi della Tim Cup e ai ricavi collettivi esclusi i diritti audiovisivi.

La voce del Conto Economico “Altri ricavi e proventi diversi”, ammontante a Euro 16.161.128
 (€17.690.682 nel 2017/18), riguarda sopravvenienze attive e insussistenze del passivo per € 3.560.000 (€ 1,8 milioni nel 2017/18); i ricavi da Inter Academies per Euro 7.664.000 (€ 8,49 milioni nel 2017/18); proventi dovuti principalmente al contratto sottoscritto, a valoro di mercato, con la Controllante “Suning Sports International Limited” per la condivisione del personale tecnico e professionale (know-how) per 3,5 milioni di Euro e servizi a collegate per Euro 753 migliaia.
Le sopravvenienze attive includono € 1.140.000 per la risoluzione del contratto con il fornitore G.M. Gestione Multiservice S.c.a r.l.; il “Contributo di solidarietà UEFA Champions League" legato alla mancata partecipazione della Prima Squadra alla competizione nella stagione sportiva 2017/2018 per Euro 829 mila, oltre a Euro 714 mila relative al “Fondo paracadute retrocesse” riguardante la stagione 2017/2018.

La società continua ad investire nel vivaio, infatti, i costi del vivaio capitalizzati ammontano ad € 7.147.379 (€ 7.526.234 nel 2017/18). Tra i costi capitalizzati figurano: Compensi e premi allenatori per € 3.611.000 (€ 3.401.000 nel 2017/18); Inps – Enpals – allenatori per € 949.000 (€ 879.000 nel 2017/18); Indennità fine carriera allenatori per € 184.000 (€ 187.000 nel 2017/18); Assistenza sanitaria per € 14.000 (€ 516.000 nel 2017/18); Utilizzo impianti per € 1.317.000 (€1.397.000 nel 2017/18); Vitto e alloggio gare per € 213.000 (€ 300.000 nel 2017/18); Gestione pensionato 859.000 (€ 846.000 nel 2017/18.

Il Player Trading.


Il Player Trading dell’Inter nel 2018/19 evidenzia un risultato negativo. La differenza tra plusvalenze e minusvalenze non riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori rappresentato dagli ammortamenti.
Le plusvalenze risultano pari a € 40.140.634 (€ 49.704.026 nel 2017/18) e hanno un’incidenza sul valore della produzione del 9,62% (14,32% nel 2017/18). Il calciatore che ha determinato la maggiore plusvalenza pari a € 19.009.000 è stato Pinamonti ceduto al Genoa per 19,5 milioni di Euro. Le altre plusvalenze hanno riguardato: Zinho Vanheusden per € 9.530.000, ceduto allo Standard de Liege SA per € 11.740.000;Adorante (Parma) per € 3.954.000, ceduto per € 4 milioni; Marco Sala (US Sassuolo) per € 2.949.000, ceduto per € 3 milioni; Gabriele Zappa (Delfino Pescara 1936 Spa) per € 2.945.000, ceduto per € 3 milioni; Riccardo Burgio (Atalanta) per € 1.464.000 e ceduto per € 1.500.000;Francesco Forte (Waasland Voetbal Linkeroever C.V.B.A. ) per € 287.000, ceduto per € 400 mila ;Alberto Brigati (Calcio Padova) per circa € 4.000, ceduto per €; 5.000.
Le minusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni calciatori risultano pari ad Euro 667.586 (€ 572.107 nel 2017/18) e si riferiscono principalmente a Cristian Ansaldi.
I costi per l'acquisizione temporanea delle prestazioni dei calciatori, pari a € 21.609.545, sono relativi ai calciatori Keita Baldè, Matteo Politano, Salcedo Mora, Laurens Serpe e Sime Vrsaljko.

Per quanto riguarda, le cessioni di calciatori a titolo temporaneo, ammontanti a € 2.523.483
 (€ 3.971.329 nel 2017/18) riguardano principalmente: Cristian Ansaldi e Grabiel Barbosa.

Gli altri oneri da gestione calciatori, pari a Euro 1.052.483 (€1.710.259 nel 2017/18), sono principalmente relativi ai contributi di solidarietà maturati nell’esercizio relativi alle operazioni di mercato con club internazionali.

Gli altri proventi da gestione calciatori, ammontano a Euro 1.209.614 (€ 5.083.038 nel 2017/18).

Gli ammortamenti della rosa calciatori, sono aumentati di 6,6 milioni di Euro, da € 78,1 milioni a € 84,7 milioni.

I Costi della Produzione.

Il costo dei dipendenti, al 30 giugno 2019 in rapporto al valore della produzione incide per il 46,2%, ma se considerassimo il fatturato netto la percentuale aumenterebbe al 52,6%. Il costo del personale risultante dal bilancio consolidato è pari a € 192,6 milioni (€ 155,99 milioni nel 2017/18) e risulta in aumento del 23,5%. Il costo totale del personale tesserato è aumentato da € 119,64 milioni a € 156,1 milioni. I compensi contrattuali dei calciatori sono aumentati da € 88,22 milioni a € 118,02 milioni, quelli per gli allenatori e i tecnici passano da € 13,44 milioni a € 16,76 milioni, mentre i Premi rendimento aumentano da € 14,02 milioni a € 15,13 milioni. I diritti di immagine ammontano a € 6.187.000 (€ 3.964.000 nel 2017/18).

Il numero di calciatori è rimasto invariato a 94; invece, il totale della forza lavoro è aumentato da 449 a 463.

Gli ammortamenti e le svalutazioni complessivi sono pari a € 106.234.203 (€ 91.345.043 nel 2017/18), di cui € 84.74 milioni per ammortamenti rosa calciatori ed € 5,06 milioni per l’ammortamento relativo alla capitalizzazione dei costi vivaio. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano ad € 1.953.181 (€ 1.083.968 nel 2017/18).

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.
Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze. Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,784 tale valore sarebbe al di sotto del valore soglia previsto dalla FIGC per la Serie A per la stagione sportiva 2018/19, la cui soglia è di 0,80. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per il 2019/20.
E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Costo del Lavoro Allargato, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 0,8, sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più importante.

I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 9.728.873 (€ 8.351.965 nel 2017/18). L’importo maggiore dei costi per godimento dei beni di terzi, riguarda la concessione d’uso dello Stadio per Euro 4.674.000 (€ 4.618.000 nel 2017/18). L’incremento è dovuto ai Canoni licenza d’uso diversi, aumentati da € 483.000 a € 1.016.000.
I costi per prestazioni di servizi aumentano da € 51.976.571a € 56.054.442. Tali costi comprendono anche i costi specifici tecnici aumentati da € 7,88 milioni a € 9,5 milioni. Tale incremento è dovuto al maggior impatto dei costi accessori per la campagna trasferimenti, che riguardano principalmente i compensi per Agenti FIFA, che sono aumentati da € 6.11 milioni a € 7,94 milioni. I costi per l’attività sportiva ammontano a € 5,95 milioni (€ 5,85 milioni nel 2017/18) e comprendono i costi per allenamenti e ritiri pari a Euro 2.011.000 (€ 2.219.000 nel 2017/18), per il ritiro estivo di Brunico. Tra le spese amministrative spiccano i servizi da collegate pari a € 4.784.000 (€ 5.001.000 nel 2017/18) e riguardano i servizi di gestione dello Stadio riaddebitati, in base a contratto, da Mi-Stadio. Il costo dei consulenti esterni è diminuito da € 6,15 milioni a € 5,23 milioni. Compare il compenso agli amministratori per € 829.000 (€ zero nel 2017/18).
La partecipazione alle competizioni U.E.F.A. ha determinato un incremento dei “Costi per vitto, alloggio, locomozione” a € 2,43 milioni (€ 1,96 milioni nel 2017/18).
Il costo per “Servizio biglietteria, controllo ingressi” ammonta a € 3,53 milioni (€ 2,78 milioni nel 2017/18).
Gli accantonamenti per rischi, aumentano da € 734 a € 1.552.492, di cui Euro 247 mila sono stati accantonati per coprire passività potenziali connesse al rischio probabile di restituzione del corrispettivo del 2016/17 per presunte inadempienze contrattuali in relazione ad un accordo di sponsorizzazione ed Euro 261 mila sono stati accantonati per coprire per coprire i costi della società incaricata da Inter Brand per mettere in liquidazione la società controllata Shanghai Inter Brand Trading Co., Ltd..
Gli altri accantonamenti aumentano da € 246.960 a € 25.811.000 e riguardano “l'accantonamento degli oneri per retribuzioni contrattualmente dovute al personale tesserato non più impiegato nel progetto tecnico”.
Gli oneri diversi di gestione, pari a € 32,98 milioni (€ 12,63 milioni nel 2017/18), comprendono le spese varie organizzazione gare pari a € 3.416.021 (€ 2.274.022 nel 2017/18).

La gestione finanziaria.

La gestione finanziaria netta, compresa la svalutazione partecipazioni, è negativa per € 29,2 milioni (-€ 34,5 milioni nel 2017/18). Gli oneri finanziari pari a € 35,76 milioni (€ 39,2 milioni nel 2017/18), riguardano interessi passivi su debiti verso factoring per circa € 2.475.000 (€ 34 mila nel 2017/18), interessi passivi su debiti verso controllanti per € 9.833.000 (€ 14.091.000 nel 2017/18), gli oneri per il prestito obbligazionario per € 16.264.000 (€ 8.546.000 nel 2017/18) e oneri finanziari su debiti verso Su debiti verso imprese sottoposte al controllo delle  Controllanti per € 3.005.000.
L’attualizzazione dei prestiti a medio /lungo termine ha comportato costi per € 2.451.000 (€ 3.504.000 nel 2017/18).
Gli oneri accessori su finanziamenti sono diminuiti da € 5.014.000 a € 147 mila.
Per quanto riguarda i proventi finanziari, l’importo di € 5.625.657 (€ 4.607.689 nel 2017/18), si riferisce a interessi attivi per attualizzazione dei crediti.

Conclusioni.

Sulla perdita del 2018/19 ha pesato la risoluzione contrattuale con Spalletti, per sostituirlo con Conte e l’incremento dei costi del personale e degli ammortamenti.
Per l'esercizio 2019/2020, gli Amministratori prevedono dei risultati che rifletteranno l’aumento dei principali ricavi media e da gare per la vendita di biglietti e abbonamenti.
Infatti, la campagna abbonamenti 2019-20 ha registrato un rilevante incremento degli introiti.
Inoltre, sempre secondo gli amministratori “i risultati dovrebbero mantenersi in linea con il budget e l'andamento complessivo potrà essere influenzato dall’effetto economico dei risultati sportivi, oltre che dalle plusvalenze, “consentendo di rispettare le condizioni definite dal Financial Fair Play”.
Gli Amministratori hanno scritto che “gli obiettivi sportivi per la nuova stagione sono mirati al mantenimento della rosa della Prima Squadra a livelli competitivi per tutte le competizioni alle quali partecipa”.

mercoledì 15 gennaio 2020

Consolidato PARMA CALCIO 1913 S.r.l. 2018/19, in perdita nonostante la Serie A.




Luca Marotta



Il bilancio consolidato 2018/19 della società PARMA CALCIO 1913 S.r.l. si è chiuso con una perdita significativa di Euro 9.408.399 a fronte di un valore della produzione di Euro 60.260.205.
L’esercizio precedente disputato in serie B con un valore della produzione di € 11.457.716
L’esercizio precedente la perdita era stata di € 22.298.765.
Occorre evidenziare che tale perdita si è verificata nonostante il salto di categoria che ha comportato un incremento esponenziale del fatturato.
Il costo del personale ha superato il valore dei ricavi per i diritti televisivi.
L’esercizio 2018/19 è stato caratterizzato anche dall’investimento dell’acquisto del Centro Sportivo.
In presenza di situazioni di squilibrio economico, che drenano liquidità, appare fondamentale l’apporto della proprietà volto a garantire la continuità aziendale.

Dal punto di vista sportivo, per la stagione sportiva 2018/18, il PARMA CALCIO 1913 S.r.l. ha conseguito l’obiettivo della permanenza in Serie A. La Società ha conseguito il sedicesimo posto con 41 punti. In Coppa Italia ha perso al terzo turno col Pisa.

Il Gruppo.

Il Gruppo è controllato dalla società “Nuovo Inizio srl” ed è costituito dalla società “Parma Calcio 1913 S.r.l.” che controlla la società “Parma Calcio Servizi S.r.l. a socio unico”, costituita nel mese di settembre 2017.
Con un comunicato diffuso il 23 ottobre 2018 è stata diffusa la notizia che “Nuovo Inizio srl”, la società costituita dagli imprenditori parmigiani Guido Barilla, Giampaolo Dallara, Mauro Del Rio, Marco Ferrari, Angelo Gandolfi, Giacomo Malmesi e Paolo Pizzarotti, aveva completato il processo di riacquisizione della maggioranza di Parma Calcio 1913, con il 60% delle quote.

La Continuità Aziendale (going concern).

La Relazione della società di Revisione Trevor Srl contiene un richiamo di informativa riguardante il fatto che “Il bilancio consolidato chiuso al 30 giugno 2019 evidenzia un significativo squilibrio economico che ha comportato l’emergere di una perdita di periodo che ha ridotto considerevolmente il patrimonio netto del Gruppo.” I Revisori hanno richiamato all’attenzione dei lettori del bilancio che gli Amministratori hanno affermato che “al fine di garantire il presupposto della continuità aziendale per l’esercizio in corso e quindi almeno fino al 30 giugno 2020, la controllante Nuovo Inizio S.r.l. ha confermato mediante un support letter datata 12 aprile 2019 che porrà a disposizione della Società le risorse adeguate alla copertura finanziaria del suo fabbisogno”  

In effetti data 30 settembre 2019, la società controllante Nuovo Inizio Srl ha erogato alla Capogruppo Parma Calcio 1913 S.r.l. un finanziamento soci fruttifero di Euro 9.000.000, con scadenza il 30 giugno 2021 ad un tasso di interesse allineato alle condizioni di mercato.

La struttura dello Stato Patrimoniale.

L’incidenza della Rosa calciatori sul totale dell’attivo è del 72,6%; quella delle immobilizzazioni materiali è del 7,4%.
Le disponibilità liquide incidono sul totale dell’attivo per il 7,7%. I crediti incidono per il 26,9%.


Il totale dei debiti finanzia l’87,7% dell’attivo.

Un dato importante e caratterizzante per un club di calcio è costituito dal fatto che tra le immobilizzazioni materiali è compreso il Centro Sportivo. L’acquisizione del Centro Sportivo sito in Collecchio, comprensivo di impianti e macchinari, è avvenuta nel mese di luglio 2018 per Euro 3.210.000.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,12 (0,65 nel 2017/18), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, determinato applicando il principio di continuità aziendale, è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,30 (0,14 nel 2017/18), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

La Rosa Calciatori.

Il valore netto dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta ad Euro 23,56 milioni; mentre quello del settore giovanile ad Euro 294 mila.  
Il valore lordo dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta complessivamente ad Euro 30.412.866; mentre, il F.do Ammortamento ammonta ad Euro 6.555.520.  Il valore lordo dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori settore giovanile 397.852; mentre, il F.do Ammortamento ammonta ad Euro 103.770.


Il calciatore col maggior valore lordo contabile netto risulta Kucka Juraj con Euro 5.617.756, seguito da Adorante Andrea con Euro 4.028.700.

La Campagna Trasferimenti 2019/2020 ha comportato complessivamente un aumento del capitale investito di € 64,6 milioni derivante da acquisizioni ed incrementi per € 67,1 milioni e cessioni per € 2,5 milioni. Tra i calciatori acquistati spiccano INGLESE ROBERTO (S.S.C. Napoli S.p.a.) per € 21.950.000; GRASSI ALBERTO (S.S.C. Napoli S.p.a.) per € 8.950.000; CORNELIUS ANDREAS Atalanta Bergamasca Calcio S.p.a. per € 8.405.000; KARAMOH YANN (F.C. Internazionale Milano  S.p.a.) 8.000.000; PEZZELLA GIUSEPPE (Udinese Calcio S.p.a.) per € 6.450.000 e AZEVEDO JUNIOR HERNANI (Football Club Zenit)8 per € 5.480.000.
Tra i calciatori ceduti figurano CERAVOLO FABIO (*) U.S. Cremonese S.p.a. per 1.290.000 , con una plusvalenza di € 29.000 e STULAC LEO (Empoli F.C. S.p.a.) per € 2.500.000, con una plusvalenza di € 1.260.000.

Il Patrimonio Netto

Il Patrimonio Netto consolidato al 30 giugno 2019 è positivo e ammonta ad € 44.215; mentre, nel 2017/18 era negativo per € 8.073.956.
La variazione è dovuta alla perdita consolidata dell’esercizio pari a € 9.408.399; al decremento della riserva sovrapprezzo azioni da € 8.000.000 a € 4.654.257 e a nuovi versamenti per copertura perdite per € 17.526.570, utilizzati per coprire la perdita 2017/18 per € 12.876.570 unitamente alla riserva in conto aumento capitale esistente per € 6.074.808 e all’utilizzo della riserva sovrapprezzo azioni.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,001.
Infatti, l’equity ratio è molto basso ed è pari a 0,1%. Il ricorso al capitale di terzi risulta dominante. In altre parole, l’attivo è finanziato per il 99,9% con il capitale di terzi.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
La voce “debiti” riclassificata al 30.06.2019 ammonta a € 42,3 milioni, da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2018 della FIGC); il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 26,12 milioni.

Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,247.

Grado Copertura Patrimonio Calciatori
Indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri ed è pari allo 0,19%. Questo vuol dire che l’investimento nella rosa calciatori è stato finanziato col capitale di terzi.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,28, inferiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6. La soglia prevista per il 2019/20 è 0,7 e per il 2020/21 è 0,8. 
Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima, si sarebbe potuto colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci.
In ogni caso, il rispetto degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto ridurre l’importo da colmare di 2/3.

La Posizione Finanziaria Netta

La Posizione Finanziaria Netta, intesa come differenza tra disponibilità liquide e debiti finanziari come debiti verso banche e debiti finanziari verso soci è negativa per € 884 mila.


Le disponibilità liquide aumentano da Euro 407.517 a Euro 3.722.727 e sono costituite al 30 giugno 2019 dalle disponibilità bancarie per Euro 3.706.806 e da denaro e valori in cassa pari ad Euro 15.921.
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I debiti verso banche ammontano ad Euro 2.098.583 di cui Euro 135.347 entro l’esercizio successivo.  Tali debiti riguardano il mutuo bancario, di durata pari a 120 mesi con rate trimestrali, contratto dal Parma per l’acquisto del Centro Sportivo di Collecchio.

I Debiti verso altri finanziatori ammontano ad Euro 2.508.405 e riguardano un’anticipazione finanziaria su crediti derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi, autoliquidante con scadenza nell’esercizio successivo.

Il saldo tra crediti e debiti verso Enti del settore specifico risulta negativo.
I Crediti verso enti-settore specifico al 30 giugno 2019 ammontano ad Euro 3.676.574.  
I Debiti verso Enti settore specifico ammontano ad Euro 19.702.267.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco

Nel caso del Parma al 30.06.2019 non figurano debiti tributari non correnti.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto anche la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso del Parma, al 30.06.2019, figurano debiti finanziari per l’acquisto del Centro Sportivo rilevanti ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt” per € 2.098.583.

I Debiti.

I debiti in totale ammontano a Euro 42.323.311 (€22.256.507 nel 2017/18) e finanziano il 98% dell’attivo. L’importo maggior riguarda i Debiti verso enti settore specifico per € 19.702.267, seguiti dai debiti verso Fornitori per € 6.335.029.

I Debiti tributari ammontano ad Euro 5.508.662 e riguardano principalmente i debiti verso Erario per Ritenute Reddito Lavoro Dipendenti per € 4.165.651 (€2.575.153 nel 2017/18). Nella Nota integrativa è specificato che i debiti relativi alle ritenute ed alle altre imposte si riferiscono alle normali scadenze di legge.
I debiti verso Istituti di Previdenza e Sicurezza Sociale ammontano a € 354.141 (€ 436.772 nel 2017/18) e si riferiscono alle normali scadenze di legge.

I Debiti Vs. il Personale riguardano la mensilità di giugno corrisposta nell’esercizio 2019-20.
i debiti verso il personale relativi alla mensilità di giugno corrisposta nell’esercizio 2019-20. 

Il Rendiconto finanziario.

La variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per € 3.315.210.
Tale variazione positiva è dipesa da un flusso positivo della gestione reddituale per Euro 1.128.033; dal flusso negativo derivante dall’attività di investimento per Euro 19.734.858 e dal flusso positivo dell’attività di finanziamento per Euro 21.922.035.

La Gestione Economica.

La prima voce contabile da cui partire nelle valutazioni della gestione economica è il fatturato netto, perché la prima misura del successo del business è il volume delle vendite. Il salto di categoria, dalla Serie B alla Serie A, ha determinato l’aumento del fatturato netto i 41,17 milioni di Euro pari al 376,5%, da 10,94 milioni di Euro a 52,1 milioni di Euro.

Tuttavia il risultato netto, che è il dato di sintesi della gestione economica più immediato, evidenzia una perdita di € 9,4 milioni; mentre nell’esercizio precedente la perdita era stata di € 22,3 milioni.
Anche l’EBITDA, ossia il risultato operativo prima di ammortamenti, interessi e tasse, risulta negativo per Euro 744.137; nel 2017/18 era negativo per € 20.314.777.

La gestione economica, a causa del passaggio nella massima categoria mostra un incremento del valore della produzione di 48,8 milioni di Euro, raggiungendo la cifra di Euro 60.260.205; mentre i costi della produzione aumento di € 34.685.726 raggiungendo la cifra di Euro 68.427.323, superiore al valore della produzione.


I Ricavi.

Ricavi da gare in casa prima squadra risultano pari a € 4.378.727 e sono costituiti da: ricavi per Gare Campionato per € 1.383.501; ricavi per Gare Amichevoli e tornei per € 41.696; ricavi per Abbonamenti per € 2.132.747; Biglietti omaggio per € 717.484; Biglietti museo per € 1.000; Ricavi merchandising per € 550.919 e altro per € 17.430.
Nel corso dell’esercizio sono stati aperti al pubblico il Museo del Parma Calcio ed il punto vendita per l’official merchandising all’interno dello Stadio Tardini.
I Proventi da sponsorizzazioni sono pari ad Euro 2.059.029. Tali proventi sono composti dai corrispettivi pagati dagli Sponsor Principali (main, second, back sponsor) per € 1.613.273 e dai corrispettivi pagati dallo Sponsor Tecnico per l’acquisto del diritto ad apporre il proprio marchio sulle divise da giuoco ufficiali della Società per € 445.757.

I Proventi pubblicitari ammontano ad Euro 5.334.036 e riguardano essenzialmente ricavi da cartellonistica pubblicitaria all’interno dello stadio per le partite casalinghe della prima squadra.
I Proventi commerciali e royalties risultano pari ad Euro 149.362 e si riferiscono principalmente ai ricavi derivanti dall’attività di licensing.
I Proventi da cessione diritti televisivi pari a € 35.644.232 sono costituiti da proventi radio – televisivi e da diritti di archivio concessi a terzi.

Gli Altri ricavi e proventi, pari ad Euro 4.041.476, riguardano principalmente le risorse collettive distribuite dalla Lega di Serie A per Euro 2.845.352 ed la ridistribuzione di una quota del “paracadute” non assegnata ad una società ritornata in Serie A per Euro 714.286.

Il Player Trading

Il risultato da Player Trading è negativo per 4,7 milioni di Euro. Il risultato della gestione economica dei calciatori non riesce a coprire il costo di ammortamento degli stessi pari a 5,67 milioni di Euro.


Le Plusvalenze risultano pari a € 5,97 milioni, riguardano principalmente Gabriel (FC Internazionale SpA) per € 3.646.508 e Galano (Delfino Pescara 1936 SpA) per € 1.852.857.
Gli Altri proventi da gestione calciatori risultano pari a € 1.607.800.
I costi di acquisizioni temporanee calciatori ammontano a € 3,42 milioni.
Gli Altri proventi gestione calciatori pari a € 3,24 milioni. I Compensi agli agenti/intermediari sportivi sono inclusi nella voce altri oneri di gestione calciatori per un importo pari a Euro 1.21 milioni (Euro 1.12 milioni nel 2017/2018). Nell’esercizio sono stati capitalizzati costi relativi agli agenti per Euro 3.306.000 i quali sono inclusi nei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
L’ammortamento della rosa calciatori ammonta ad Euro 5.677.065 e rappresenta l’8,3% dei costi della produzione. L’importo di Euro 84.570 si riferisce all’ammortamento dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori del settore giovanile.

I Costi.

Il costo del personale, a seguito del salto di categoria, dalla Serie B alla Serie A, subisce un incremento esponenziale di € 18,7 milioni pari al 98%, da € 19.119.200 a € 37.859.224. Tale voce, rappresenta il 55,3% dei costi della produzione e assorbe il 72,7% del fatturato netto e il 62,8% del valore della produzione.
L’incidenza del Costo del Personale indica il grado di rigidità economica della società. Quanto più è basso quanto più mostra la capacità della società di essere in equilibrio economico, ovviamente molto dipende dal volume di fatturato, che tanto più è elevato, tanto più, in proporzione, può determinare un volume elevato di costo del personale.
Da evidenziare che l’incidenza del costo del personale sul fatturato netto supera i limiti auspicati dal Financial Fair Play.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.
Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio approvato (€ 43,5 milioni circa), mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci approvati.
Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 1,7.

I Costi per acquisto materiale di consumo e di merci aumentano da € 875.968 ad Euro 1.435.827 e riguardano acquisto di indumenti sportivi per l’allenamento nonché delle divise ufficiali fornite dallo Sponsor Tecnico per la prima squadra, settore giovanile e squadra femminile.

I Costi per prestazioni di servizi aumentano da € 4.720.055 ad Euro 7.333.562. Tali costi comprendono la voce “Altri” per € 3.930.268, che include la valorizzazione del ticketing inclusa nei pacchetti di sponsorizzazione, per € 874.295; spese di rappresentanza per Euro 249.459, le spese per Utenze dello Stadio e del Centro Sportivo Euro 370.808, i compensi provvigionali corrisposti per l’attività commerciale Euro 405.190, le commissioni e spese per factor per Euro 93.934.

La valorizzazione del ticketing inclusa nei pacchetti di sponsorizzazione è presente per pari importo nel Valore della Produzione.

Tra i costi per godimento beni di terzi, pari ad Euro 1.146.101, figura l’affitto dello stadio pagato per € 151.000 a Parma Infrastrutture SpA concessionaria del Comune di Parma per lo Stadio Tardini.

Gli oneri diversi di gestione aumentano da € 6.033.292 ad € 13.258.728.

La gestione finanziaria è negativa per € 104.495, a causa degli interessi passivi per debiti Vs. Factor per € 36.342 e Interessi passivi mutuo per € 27.984.

Il Risultato prima delle imposte evidenzia un importo negativo per Euro 13.258.728.

Conclusioni

Lo squilibrio economico verificatosi nel 2018/19 è dettato dall’insufficienza dei ricavi rispetto al volume dei costi.
Come nota positiva bisogna citare l’acquisizione del Centro Sportivo e dal punto di vista sportivo l’aver conseguito l’obiettivo della permanenza in Serie A.
Molto probabilmente gli investimenti effettuati nel 2019/20 per l’acquisto di calciatori determineranno un aumento dei costi.
Gli Amministratori hanno scritto che per il 2019/20 l’andamento economico dipenderà dai risultati sportivi conseguiti e, in particolare, dal mantenimento della categoria acquisita oltre che e dalle operazioni di campagna trasferimenti.