domenica 23 settembre 2012

Bilancio Consolidato Manchester United 2011/12: utile da tasse

Luca Marotta Domenica 23 Settembre 2012 19:10

jstargio@gmail.com

Manchester United plc è la “nuova” società, quotata a Wall Street, che controlla il gruppo cui fa capo il Manchester United. La società è stata costituita secondo il diritto societario delle Isole Cayman ed è a sua volta controllata da Red Football LLC, registrata nel Delaware (USA), che appartiene alla famiglia Glazer. La catena di controllo del gruppo si è allungata di molto. La squadra di calcio professionistico Manchester United Football Club Limited è controllata da Manchester United Limited, che a sua volta è controllata da altre quattro società, in ordine piramidale, prima di arrivare a Manchester United plc con sede nelle Cayman.
Prima della riorganizzazione, Red Football Shareholder Limited era l’ultima società capogruppo, con sede nel Regno Unito, ed era controllata direttamente da Red Football LLC. Il 30 aprile 2012, Red Football LLC ha costituito una società interamente controllata, conformemente al diritto societario delle Isole Cayman, inizialmente denominata “Manchester United Ltd”. L’8 Agosto 2012, Manchester United Ltd ha cambiato denominazione in “Manchester United plc”. Il 9 Agosto 2012, Red Football LLC ha conferito le quote di Red Football Shareholder Limited, in Manchester United plc. Come risultato di queste operazioni di riorganizzazione, Red Football Shareholder Limited è diventata una società controllata da Manchester United plc.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto, con esclusione delle interessenze dei terzi, è positivo ed è pari a £ 235 milioni (€ 291,7 milioni, considerando un cambio 1 € = 0,8061 £). Rispetto al 2010/11 si è registrato un aumento di £ 14,7 milioni. I mezzi propri finanziano solo il 25% dell’attivo.
Il capitale sociale riportato nello stato patrimoniale al 30 giugno 2012 è quello della ex controllante, Red Football Shareholder Limited. Gli impatti derivanti dalle operazioni di riorganizzazione, comprese le variazioni del capitale sociale e l'impatto sul regime fiscale, saranno contabilizzate dal bilancio 2012/13.
L’indebitamento finanziario netto.
Il totale dei debiti finanziari lordi, al 30 giugno 2012, ammonta a £ 436.875.000 (€ 542 milioni), mentre al 30 giugno 2011 erano pari a £ 458.903.000 (€ 569 milioni), con un decremento del 4,8%. Solo £ 15,6 milioni sono allocati tra le passività correnti. L’indebitamento finanziario lordo finanzia il 46% dell’attivo (45% nel 2010/11).
Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti risultano pari a £ 70,6 milioni (€ 87,6 milioni) e registrano un decremento del 53,1%.
L’indebitamento finanziario netto risulta pari a £ 366,3 milioni (€ 454,4 milioni) e registra un aumento del 18,8%, a causa della riduzione delle disponibilità liquide, pertanto l’indebitamento finanziario netto supera il fatturato senza plusvalenze.
Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA è molto elevato essendo pari a 4.
Questo dato spiega le ragioni dell’IPO, completata nel mese di agosto, con una raccolta netta di proventi per $ 110,3 milioni (circa £ 68 milioni), utilizzati per ridurre parte del debito finanziario.
La struttura dell’attivo.
La struttura dell’attivo è “immobilizzata”. Infatti, le attività non correnti costituiscono l’84% dell’attivo. Ciò che caratterizza il consolidato è l’enorme peso dell’avviamento, che è pari £ 421,4 milioni (€ 522,8 milioni) e che da solo rappresenta il 44% dell’attivo. Da notare che i princìpi contabili internazionali IAS-IFRS non assoggettano l'avviamento ad ammortamento, ma lo sottopongono, annualmente, ad un test denominato “impairment” per la verifica del suo valore, che nel bilancio in questione risulta invariato rispetto al 2010/11.
Il valore contabile netto della rosa ammonta a £ 112,4 milioni (€ 139,4 milioni) ed evidenzia un decremento del 13,3%. Il valore della rosa rappresenta solo il 12% dell’attivo ed è coperto interamente dai mezzi propri. Gli incrementi derivano dalle acquisizioni di giocatori, come Phil Jones, David de Gea e Ashley Young. I decrementi sono dovuti agli ammortamenti e a cessioni come Owen Hargreaves.
Le immobilizzazioni materiali sono aumentate a £ 247,9 milioni, con un incremento del 3% e gli investimenti immobiliari risultano pari a £ 14,2 milioni, con un aumento di £ 7,3 milioni. Si è continuato a investire nel settore immobiliare vicino allo stadio Old Trafford, nelle sue strutture di ospitalità aziendale e negli ammodernamenti dello stesso, inoltre è iniziata la riqualificazione del centro sportivo della prima squadra a Carrington.
La differenza tra attivo corrente e passivo corrente è negativa per £ 81,1 milioni (€ 100,7 milioni) e peggiora il saldo negativo dell’esercizio precedente. Altro dato che spiega l’IPO.
I Ricavi.
Il fatturato registra una diminuzione del 3,4%, assestandosi a £ 320,3 milioni. Il fatturato è sostanzialmente equidistribuito, con una leggera prevalenza dei ricavi commerciali che pesano per il 37%.
I ricavi commerciali sono cresciuti del 13,7%, raggiungendo il record di £ 117,6 milioni. Tali ricavi comprendono: i ricavi da sponsor per £ 63,1 milioni, che sono aumentati del 14,9%; i ricavi dalle vendite al dettaglio, dal Merchandising e Licensing per £ 33,8 milioni, che sono aumentati dell’ 8%; i ricavi da “New Media & Mobile” per £ 20,7 milioni, che sono aumentati del 20,3%. Le sponsorizzazioni Nike e AON pesano per il 44% sui ricavi commerciali.
I ricavi TV ammontano a £ 104,0 milioni e risultano diminuiti dell’11,3%. La causa è da ricercare principalmente nell’eliminazione nella fase a gironi della Champions League e nell’eliminazione al quarto turno della FA Cup, rispetto al raggiungimento della semifinale dell'anno precedente.
I ricavi da gare sono pari a £ 98,7 milioni (€ 122,5 milioni) e risultano diminuiti del 10,9%, perché sono state disputate quattro partite casalinghe in meno rispetto alla stagione precedente; inoltre nel 2010/11 era stata conseguita una quota dell’incasso della finale di Champions League e della semifinale di FA Cup, entrambe svolte nel Wembley Stadium.
I Costi operativi.I costi operativi totali sono cresciuti del 4,6% e ammontano £ 285,1 milioni (€ 353,7 milioni). L’aumento è dovuto principalmente al costo del personale, sia per l’aumento del numero dei calciatori che per l’aumento degli ingaggi, parzialmente compensato dai minori premi elargiti. Il costo del personale è aumentato da 152,9 a 161,8 milioni di sterline (€ 200,7 milioni). L’incidenza del costo del personale sul fatturato, escluse le plusvalenze, è del 50,5%, mentre nell’esercizio precedente era del 46,1%. Sono percentuali “virtuose” che rientrano nei limiti stabili dal Fair Play Finanziario.
Le svalutazioni aumentano del 7%, a £ 7,5 milioni, e l'ammortamento delle registrazioni dei giocatori ammonta a £ 38,3 milioni (€ 47,5 milioni), con un decremento del 2,5%. 
Per quanto riguarda il risultato da cessione di calciatori, si è verificata un’eccedenza di plusvalenze per £ 9,7 milioni (€ 12 milioni), in aumento rispetto ai £ 4,5 milioni dell'anno precedente.
I costi straordinari sono stati pari a £ 10,7 milioni, mentre l'anno precedente erano pari a £ 4,7 milioni.
La gestione finanziaria.
Gli oneri finanziari netti risultano diminuiti del 3,3%, assestandosi a € 49,5 milioni (€ 61,4 milioni). Gli oneri finanziari lordi sono diminuiti da 53 a 50,3 milioni di sterline (€ 62,4 milioni).
Le imposte sul reddito.
Per quanto riguarda le imposte sul reddito è esposto un saldo positivo di £ 28 milioni (€ 34,7 milioni), per il meccanismo del “rilascio” delle imposte differite, infatti nel passivo non corrente le imposte differite diminuiscono da 54, 4 a 26,7 milioni di sterline e nel passivo corrente si sono ridotte a £ 1,1 milioni, con una variazione negativa di £ 3,2 milioni.
Il Risultato.
L’utile netto dell'esercizio è aumentato del 79,2% assestandosi a £ 23,3 milioni, principalmente per effetto del saldo positivo derivante dal calcolo delle imposte sul reddito. In effetti il risultato prima delle imposte risulta negativo per £ 4,7 milioni (£ 12 milioni nel 2010/11).
Le prospettive.
Per l'esercizio 2012/2013, gli amministratori del gruppo Manchester United plc prevedono ricavi intorno a £ 350/360 milioni e un EBITDA positivo tra 107 e 110 milioni di sterline. La previsione è basata sul presupposto che la squadra raggiunga i quarti di finale della UEFA Champions League e delle coppe nazionali.
In effetti per quanto riguarda i ricavi le prospettive sono rosee: si pensi alla sponsorizzazione da record mondiale di $ 559 milioni di General Motors col marchio “Chevrolet”, che sarà sponsor di maglia per sette anni a partire dal 2014/15, con un incremento di circa il 120% dei ricavi annuali in confronto all’attuale sponsor Aon. L'accordo comprende anche $ 37 milioni da ricevere per la pre-sponsorizzazione nel 2013 e nel 2014.
Dal 1° luglio 2012 sono entrati in vigore nuovi accordi di sponsorizzazione che riguardano: Bwin, Toshiba Medical Systems, Yanmar, Fuji TV, Santander, Shinsei Bank e MBNA.
Lo scenario dei ricavi da diritti TV è altrettanto favorevole, perché nel mese di giugno 2012 la Premier League ha assegnato i diritti per il Regno Unito a BSkyB e BT Vision (nuovo concorrente) per un miliardo di sterline l'anno (con un aumento del 70%) per le stagioni 2013/14 e 2015/16. Anche l’UEFA ha annunciato che la distribuzione dei proventi della UEFA Champions League aumenterà, dal 2012/13, del 20,7%.
Per esprimere un giudizio in chiave Fair Play Finanziario, bisogna verificare l’impatto sul debito finanziario che eserciterà la recente IPO, perché, avendo una gestione economica equilibrata, l’unico problema era rappresentato dal debito finanziario, tra l’altro causato dalla famiglia Glazer che voleva pagare con gli utili del Manchester United il debito contratto per il suo acquisto.

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domenica 16 settembre 2012

Bilancio 2011/12 Juventus Football Club S.p.A: buoni segnali di ripresa

Luca Marotta Domenica 16 Settembre 2012 11:13

jstargio@gmail.com

Il 14 settembre 2012 il Consiglio di Amministrazione della società Juventus Football Club S.p.A. ha approvato il progetto di bilancio 2011/12, che sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti. E’ bene precisare che i dati pubblicati non sono ancora verificati dalla Società di Revisione e non sono stati ancora esaminati dal Collegio Sindacale.
In estrema sintesi il bilancio mostra, rispetto all’esercizio precedente, un aumento dei ricavi con un dimezzamento della perdita.
Dopo il disastroso bilancio 2010/11, in cui si è toccato il fondo, la situazione patrimoniale, economica e finanziaria del 2011/12 mostra chiari segnali di ripresa. La gestione sportiva, che si è concretizzata con la vittoria del campionato e con la finale di Coppa Italia, ha avuto un peso rilevante, ma anche la scelta di rendere “tangibile” il patrimonio (leggasi: stadio di proprietà) ha dato il suo importante contributo. Tuttavia, l’esercizio 2011/2012, risente ancora negativamente dalla mancata partecipazione alle competizioni UEFA.
L’obiettivo della società è quello di “coniugare l’eccellenza sportiva con l’equilibrio economico e finanziario della gestione”. Questo inciso è provato dal fatto che i ricavi dell’esercizio 2011/2012 hanno evidenziato un incremento del 24,2%, assestandosi a € 213,8 milioni (€ 172,1 milioni nel 2010/11) e i costi operativi sono aumentati solo del 5,1%, pur includendo la gestione dello Juventus Stadium.

Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio netto al 30 giugno 2012 è positivo per € 64,6 milioni; pertanto, è conforme a quanto stabilito dal regolamento del Fair Play Finanziario. L’esercizio precedente era negativo per € 4,9 milioni. La variazione è conseguente all’aumento di capitale eseguito nel gennaio 2012 per € 118,6 milioni netti, alla perdita dell’esercizio per € 48,7 milioni e ad altre variazioni minori. 
Nella sostanza, i mezzi propri finanziano solo il 15% del totale delle attività e il 55% dei Diritti pluriennali (netti) alle prestazioni dei calciatori, per il resto si fa ricorso al capitale di terzi.
Se considerassimo il Capitale Investito Netto, risulterebbe che il Patrimonio netto ne finanzia il 34% e il restante 66% è finanziato dall’indebitamento finanziario netto.

La Posizione Finanziaria Netta.
Secondo il regolamento del Fair Play Finanziario, l’indebitamento di natura finanziaria al netto delle disponibilità liquide, cui va aggiunto il saldo tra crediti e debiti da calciomercato, non deve essere superiore ai ricavi comprensivi di plusvalenze. Non si dovrebbero conteggiare i debiti contratti per investimenti “virtuosi” come lo stadio. 
L’indebitamento finanziario netto, al 30 giugno 2012, ammonta a € 127,7 milioni. La variazione in aumento, rispetto all’esercizio precedente, è stata di € 6,5 milioni.
Il totale lordo dei debiti finanziari aumenta da 124 a 132,5 milioni. Il debito verso l’Istituto per il Credito Sportivo aumenta da 45 a 56,1 milioni. Trattasi di un debito “virtuoso” e la rata che scadrà entro l’esercizio successivo è di euro 4,1 milioni. I debiti verso le banche diminuiscono da 60,8 a 54,4 milioni. Trattasi di debiti a breve. I debiti verso società di Leasing, pari a 16,2 milioni, risultano diminuiti di € 2 milioni. Essi sono debiti “virtuosi”, perché riguardano il Centro Sportivo di Vinovo, oggetto di un’operazione di leasing, con Unicredit Leasing S.p.A..
I debiti verso le società di factoring sono pari a € 5 milioni. Le altre passività finanziarie ammontano a circa 800 mila euro.
Le Disponibilità liquide ammontano a circa 700 mila euro. Esistono attività finanziarie non correnti pari a € 4,1 milioni: si riferiscono a liquidità depositata su conto corrente a garanzia del mutuo contratto con l’Istituto per il Credito Sportivo.
Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è negativo per € 52.071.826.
I Crediti verso società settore specifico per campagna trasferimenti sono pari a € 40.834.303. 
I Debiti verso società settore specifico per campagna trasferimenti risultano pari a € 92.906.129.
Pertanto, l’indebitamento finanziario netto della Juventus, con l’aggiunta del saldo tra debiti e crediti da calciomercato, è inferiore ai ricavi e risulta conforme al Fair Play Finanziario, essendo anche comprensivo di debiti “virtuosi”.

La struttura dell’attivo.
Il totale delle attività risulta in aumento del 28%, assestandosi a 427,8 milioni di euro.
In virtù della presenza dello stadio di proprietà, la struttura del bilancio della Juventus, rispetto a quella di altri club italiani, è quella che più si avvicina agli standard degli altri club europei.
Il peso sul totale dell’attivo della voce “Terreni e fabbricati” è del 30% e supera quello dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
Se si considerassero anche gli anticipi a fornitori correnti, l’attivo corrente risulterebbe pari a 61,3 milioni di euro, con un’incidenza del 14% sul totale dell’attivo.
Bisogna evidenziare anche che la differenza tra attività e passività correnti è negativa per 152,6 milioni, conseguenza, molto probabilmente, degli investimenti realizzati.

Il Valore della Rosa.
I Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori netti hanno raggiunto la cifra di € 118 milioni, mentre nel 2010/11 erano pari a € 71,4 milioni. Essi rappresentano il 28% delle attività. La variazione è stata in aumento di € 46,6 milioni, pari al 65,31%, ed è dovuta alle operazioni perfezionate durante la Campagna Trasferimenti 2011/2012, che hanno comportato un aumento del capitale investito di € 98,9 milioni, aumento derivante da acquisizioni per € 104,8 milioni e da cessioni per € 5,9 milioni (valore contabile netto dei diritti ceduti), e agli ammortamenti e alle svalutazioni effettuate per 52,3 milioni. 
Per quanto riguarda la prima fase della Campagna Trasferimenti 2012/2013, ha comportato un aumento del capitale investito di € 47,3 milioni, per effetto di acquisizioni per € 62,2 milioni e dicessioni per 14,9 milioni (valore contabile netto dei diritti ceduti). 

I Ricavi.
I Ricavi ammontano a € 213,8 milioni. Nel 2010/11 erano pari a € 172,1 milioni. La variazione in aumento è stata di € 41,7 milioni, facendo dunque segnare un incremento del 24,2%. Nel dettaglio, i Ricavi da gare aumentano da 11,5 a 31,8 milioni. L’incremento di € 20,3 milioni è stato l’importo maggiore degli aumenti registrati, sia in valore assoluto, che in termini percentuali. La causa è facilmente intuibile.
Diritti radiotelevisivi e proventi media aumentano a € 90,6 milioni, registrando un incremento di € 1,9 milioni (+ 2,1%).
I Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità registrano un aumento di 10,2 milioni, assestandosi a € 53,5 milioni (+23,5%).
I proventi da gestione diritti calciatori risultano pari a 18,4 milioni e registrano un aumento di 200 mila euro.
Gli altri ricavi ammontano a 19,5 milioni, contro 10,3 milioni al 30 giugno 2011.

I Costi.
I Costi operativi sono pari a € 206,3 milioni, nel 2010/11 ammontavano a € 196,3 milioni. La variazione in aumento è stata contenuta entro € 10 milioni, ossia è stata del 5,1%, nettamente inferiore all’incremento dei ricavi.
I costi relativi al personale tesserato ammontano a 137,1 milioni (126,9 milioni nell’esercizio precedente) e includono i premi variabili riconosciuti, che hanno inciso per € 11,9 milioni. Nel 2010/11 furono riconosciute incentivazioni all’esodo per 12,3 milioni.
Il costo del personale non tesserato ammonta a 12,9 milioni e si incrementa di € 226 mila rispetto all’anno precedente. Il personale aggiuntivo per il nuovo stadio incise già con un incremento di 1,5 milioni nel 2010/11.
Nel complesso il Costo del Personale ammonta a € 150.091.291 e risulta aumentato del 7,47%.
L’incidenza del Costo del Personale sui ricavi è del 70,2%, in netto calo rispetto all’81,2% del 2010/11, ma bisogna tener presente che ai fini del Fair Play Finanziario il costo del personale non deve superare il 70% dei ricavi. 
Gli Acquisti di materiali, forniture e altri approvvigionamenti ammontano a € 2,6 milioni e registrano un aumento del 7,92%.
I costi per Servizi esterni aumentano a € 41,2 milioni da € 33,6 milioni.
Gli Oneri da gestione diritti calciatori si riducono a € 6,3 milioni da € 16,2 milioni.
Gli Altri oneri aumentano a € 6,2 da € 4,5.
Gli Ammortamenti e gli accantonamenti al netto di ripristini di valore e utilizzi di fondi passano da € 48,7 milioni a € 59,1 milioni. Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori aumentano da 46,7 a 52,3 milioni. In particolare, sono state contabilizzate svalutazioni per complessivi € 5,4 milioni, di cui € 3,8 milioni per allineare il valore di Elia e Krasic ai corrispettivi netti effettivamente percepiti per le loro cessioni ed è stata effettuata un’ulteriore svalutazione per € 1,6 milioni per azzerare il valore netto contabile del diritto pluriennale alla prestazione di un calciatore, molto probabilmente Iaquinta, non più rientrante nel progetto tecnico. 
Pertanto, il costo effettivo di gestione del personale, considerando stipendi e ammortamenti, raggiunge la cifra di 202 milioni, pari al 95% dei ricavi.
La voce “Accantonamenti e altre svalutazioni/ripristini di valore e rilascio fondi”, esposta con un saldo positivo per 10,4 milioni, comprende la rivalutazione della Library per 14,5 milioni. Dovrebbe essere una “scelta” effettuata dopo la trimestrale al 31/03/2012; infatti, solo al 30/06/2012 appare una rivalutazione nelle Altre attività immateriali, che dal valore al 31/03/2012 di € 15.842.478 passano ad un valore al 30/06/2012 di € 30.258.034. Tale ripristino library ha generato un componente positivo di reddito, che potrebbe essere escluso ai fini del FFP, essendo non monetario. 
La Perdita operativa segna la cifra di € 41,2 milioni e segna un miglioramento di € 51,0 milioni rispetto al 2010/11.
La gestione finanziaria è negativa per € 4,7 milioni. Su di essa pesano oneri finanziari per 6,1 milioni.
La perdita dell’esercizio 2011/2012 è pari a € 48,7 milioni e segna un miglioramento di € 46,7 milioni rispetto alla perdita di € 95,4 milioni del 2010/2011.

Il “Break even Finanziario”: buone prospettive. 
Pur considerando che il risultato prima delle imposte è negativo per 45,9 milioni, si può tranquillamente affermare che la Juventus supererà il primo esame del Fair Play Finanziario.
Infatti, il risultato negativo da considerare nel primo periodo di monitoraggio (2011/2012 e 2012/2013) sarà nettamente inferiore, perché non conteranno i costi “virtuosi” collegati allo stadio e al Centro Sportivo di Vinovo e il costo del personale relativo ai calciatori con contratti in essere al 1° giugno 2010 (ad esempio Buffon, Iaquinta e altri). Tali esclusioni sono nettamente superiori all’eventuale ripresa del ripristino del valore della Library Juventus, di € 14,5 milioni.
Per il 2012/13 si attendono maggiori ricavi derivanti dalla partecipazione all’UEFA Champions League, maggiori ricavi da gare e maggiori ricavi da sponsorizzazione dovuti al nuovo accordo triennale di € 35 milioni per il marchio “Jeep”.
La campagna abbonamenti per la stagione 2012/2013 si è chiusa con 27.400 abbonamenti, per un incasso lordo di € 22,8, milioni. Si pensi che l’incremento rispetto ala stagione sportiva 2011/2012 è pari al 11,7% sul numero degli abbonamenti e al 50% in termini di ricavi.
Anche gli amministratori prevedono, per l’esercizio 2012/2013, un netto miglioramento del risultato economico, mentre per quanto riguarda l’indebitamento finanziario netto prevedono un ulteriore aumento come conseguenza degli investimenti effettuati.
Altre notizie positive vengono dal Museo della Juventus e dal “Progetto Continassa”.
Lo “J Museum”, inaugurato il 16 maggio 2012, in pochi mesi ha già accolto oltre 50.000 visitatori.
Il Progetto Continassa riguarda la riqualificazione e valorizzazione dell’area adiacente allo Juventus Stadium, denominata “Area Continassa”, che versa in condizioni di abbandono e degrado. Il 24 luglio 2012 Juventus e la Città di Torino hanno sottoscritto un aggiornamento del Protocollo di Intesa. L’acquisizione del diritto di superficie, per un periodo di 99 anni rinnovabili, relativo a terreni da destinare alla realizzazione di attività di natura commerciale, sportiva, culturale e residenziale, potrà generare altri profitti e nell’ambito di tale area dovrebbe sorgere la nuova sede sociale.

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venerdì 7 settembre 2012

Il Merchandising della Juventus.


Luca Marotta -  Venerdì 07 Settembre 2012 20:06 
jstargio@gmail.com

La società Juventus Merchandising S.r.l., con sede legale a Torino in Corso Galileo Ferraris n. 32, ha come socio unico Nike Australia Holding B.V., che è una società soggetta all’attività di direzione e coordinamento della capogruppo Nike Inc.. Per avere un’idea del Gruppo Nike, si consideri che il consolidato di Nike Inc. al 31/05/2011 si è chiuso con un utile di 2.133 milioni di dollari, con ricavi per 20.862 milioni di dollari.
Juventus Merchandising S.r.l. gestisce il merchandising e le scuole calcio della Juventus.
Di seguito esporremo alcuni dati del bilancio di Juventus Merchandising S.r.l., relativi all’esercizio 2010/11, che è stato, dal punto di vista sportivo e non solo, l’ “Annus Horribilis” della Juventus.
Nel verbale dell’assemblea dei soci del 28 settembre 2011, tra i tanti amministratori, figuravano anche Aldo Mazzia e Jean-Claude Blanc, che per l’occasione era assente. Mentre Aldo Mazzia è stato riconfermato, Jean-Claude Blanc non è stato riproposto.
Il bilancio al 31.05.2011 si è chiuso con un utile di € 934.520, che è stato riportato a nuovo.
Il totale dell’attivo ammontava a € 5.016.536 e risultava finanziato per il 66% dai mezzi propri, essendo il Patrimonio Netto pari a € 3.330.262.
Le immobilizzazioni nette sono pari a € 299.635, Tra le immobilizzazioni immateriali sono allocati per € 80.000 i costi di progettazione del design e di consulenza logistica-organizzativa relativi alla realizzazione dei nuovi punti vendita e dello “Stadium Store” all’interno dello Juventus Stadium. L’ammortamento è fatto in base alla durata dei contratti stipulati con la società proprietaria della galleria commerciale adiacente allo stadio e con la Juventus.
Tr
a le immobilizzazioni finanziarie è esposto il valore della partecipazione in J-Stars S.r.l., che è una società sportiva dilettantistica, per € 10.000.

Le rimanenze di prodotti finiri e merci risultano diminuiti da € 550.595 a € 329.961.
La società espone crediti per 3,3 milioni, in diminuzione di circa 700 mila euro.
Il credito maggiore riguarda un contratto di deposito e finanziamento infragruppo (“Deposit and loan agreement”) per 2,5 milioni verso la società Nike European Operations Netherland B.V..
Le disponibilità liquide sono pari a circa un milione di euro, in aumento rispetto ai 707 mila euro del 2009/10.
Il patrimonio netto risulta diminuito da € 3.395.742 a € 3.330.262. La variazione è dovuta, oltre che all’utile dell’esercizio 2010/11, anche al fatto che durante l’esercizio stesso è stato distribuito al socio unico un dividendo di un milione di euro.
I debiti risultano in diminuzione da € 1.365.771 a € 660.638.
Nei risconti passivi figurano € 570.813 per royalties del diritto d’uso del marchio Juventus.
I ricavi delle vendite sono aumentati a € 5.812.372 da € 5.695.314.
I ricavi derivanti dalla vendita di prodotti risultano pari a 2,7 milioni. Di questi € 602.470 derivano dalla scuola calcio. I ricavi per royalties del diritto d’uso del marchio Juventus ammontano a 2,5 milioni, Gli atri ricavi da scuola calcio sono pari a € 567.532.
La suddivisione dei ricavi per area geografica è la seguente: Italia € 5.179.119; Unione Europea € 114.527; Extra UE € 518.725. 
I costi della produzione diminuiscono da 4,5 a 4,3 milioni. I costi per l’acquisto di materie prime e merci ammontano a 1,3 milioni. Idem per il costo del personale. I costi per servizi risultano pari a € 1.357.509.
Il risultato prima delle imposte è pari a € 1.528.972. Nell’esercizio precedente risultava pari a € 1.759.926.

Considerazioni finali.
Se raffrontiamo l’importo dei ricavi con società analoghe, si può affermare che c’è ancora molto da fare in questo settore. Basti pensare che PSG Merchandising, che è la società che gestisce il merchandising del Paris Saint Germain, prima dell’avvento degli sceicchi, ha registrato un volume d’affari nel 2009/10 pari a € 8.895.208, mentre nel 2008/09 era di € 9.799.083. 
Manchester United Merchandising Limited, che si occupa della vendita al dettaglio nel Regno Unito di prodotti con il marchio Manchester United, della concessione di licenze per la produzione, distribuzione e vendita di tali beni in tutto il mondo e della gestione, sempre a livello mondiale, delle scuole calcio del Manchester United, ha registrato un fatturato per l’esercizio chiusosi il 31 maggio 2011 di £ 19,5 mln, che, considerando un cambio di € 1= £ 0,875, equivalgono a circa 22,3 mln di euro.


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http://www.ju29ro.com/contro-informazione/4322-il-merchandising-della-juventus.html

sabato 1 settembre 2012

Bilancio Atalanta 2011: perdita da stipendi e rateizzazione delle imposte.



Luca Marotta        1 settembre 2012

Il bilancio 2011 di Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. riguarda la seconda parte della stagione sportiva 2010/11, disputata in Serie B e conclusasi con la promozione in serie A, e la prima parte del campionato di Serie A 2011/12. Bisogna necessariamente premettere che il campionato di Serie B comporta minori introiti, soprattutto legati ai diritti TV, che sono fondamentali per i club di calcio italiani.
L’esercizio 2011 si è chiuso con una perdita di € 10.918.220. Tale perdita è diretta conseguenza del notevole costo del personale pari a € 25,9 milioni, degli ammortamenti dei diritti pluriennali pari a € 9,2 milioni, delle minusvalenze rilevate a seguito delle cessioni di diritti pluriennali pari a € 2,2 milioni e degli oneri da risoluzione di compartecipazioni pari a € 2,8 milioni. Il tutto a fronte di un valore della produzione, comprensivo dei costi del vivaio capitalizzati, pari a circa 38 milioni.
Il Gruppo.
La società Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. è una società soggetta ad attività di direzione e coordinamento di SMALG S.p.A. del Gruppo Percassi. L’Ing. Antonio Percassi è il presidente del Consiglio di Amministrazione ed è stato anche calciatore dell’Atalanta, nel periodo 1970-1977.
A decorrere dall’esercizio 2011 Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. ha aderito al regime di consolidato fiscale con a capo Smalg S.p.A. e nel bilancio sono computati come componenti positivi i risparmi d’imposta Ires calcolati sulle perdite fiscali che vengono trasferiti alla controllante.
La continuità aziendale.
Il Collegio Sindacale ha evidenziato che la perdita del bilancio di esercizio 2011, riducendo il patrimonio netto da € 13.385.954 a € 4.928.596, impone le  procedure e delibere previste dal comma 1 dell’art. 2446 Codice Civile, ossia quando risulta che il capitale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite.
Gli Amministratori, confermando la sussistenza dell’ipotesi prevista dall’articolo citato, hanno proposto di portare provvisoriamente a nuovo la perdita dell’esercizio al 31 dicembre 2011, precisando peraltro che l’organo amministrativo ha già delineato le linee strategiche di intervento per l’esercizio 2012, in modo da affrontare l’attività senza mettere a rischio la continuità aziendale, puntando su ricavi maggiori e stabili e al contenimento e all’ottimizzazione dei costi di gestione.

Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto risulta positivo per € 4.928.596, ma rispetto al 31/12/2010 ha subito una riduzione di € 8.457.358.
L’11 novembre 2010 fu deliberato l’aumento di capitale sociale da € 5.156.250 a € 15.468.750, che è stato interamente sottoscritto e versato..
I mezzi propri finanziano solo il 7% delle attività e il 17% dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Per la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi.
L’indebitamento finanziario.

La posizione finanziaria netta risulta negativa per 7,7 milioni, ma è di molto inferiore al valore della produzione. Tuttavia, l’EBITDA del bilancio 2011 è negativo per 2,8 milioni, pertanto la gestione operativa non ha generato liquidità per pagare l’indebitamento finanziario.
Il prestito obbligazionario risale al 2006 ed originariamente ammontava a € 2.500.000. La maggior parte dei debiti verso le banche, precisamente € 6.616.491, ha scadenza oltre l’esercizio successivo. Il Credito Bergamasco, in data 24 febbraio 2011, ha concesso un finanziamento in forma di apertura di credito con iscrizione di ipoteca per 14 milioni sul centro sportivo di Zingonia. L’importo residuo verso il Credito Bergamasco al 31/12/2011 era di € 6.354.832.
I crediti da calciomercato ammontano a € 10.800.000, per quanto riguarda le società calicistiche di Lega ed € 2.252.250, per quanto riguarda le società estere.
I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 15.617.207. I debiti verso club stranieri ammontano a € 2.011.124 e si riferiscono principalmente al debito verso il Velez per Maximiliano Moralez (€ 2.000.938). Pertanto il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è negativo e peggiora l’indebitamento finanziario valutato ai fini del Fair Play Finanziario, comunque rimanendo al di sotto dei ricavi.
I debiti tributari e la rateizzazione.
I debiti tributari pari a € 5.594.791 finanziano l’8% delle attività. Tali debiti comprendono € 2.801.503 per debiti di imposta relativi ai periodi dal 2001/2002 al 2004/2005, come conseguenza della rateizzazione ottenuta. Al 31/12/2010 i debiti pregressi ammontavano a € 3.956.767.
Gli Altri debiti.
Gli altri debiti ammontano a € 11.170.396 e finanziano il 16% dell’attivo. Tali debiti comprendono i debiti verso il personale per € 3.525.871. Il rapporto tra debiti e costo del personale è del 13,6%.
Altra voce importante è quella relativa ai debiti verso agenti calciatori, che è pari a € 4.604.076.
Il valore della rosa.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 29.640.444 e rappresentano il 42% dell’attivo.
I crediti per calciatori ceduti in compartecipazione sono trascurabili, in quanto ammontano a € 54.750.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione risultano pari a € 3.560.000. La maggior parte, pari a 3,5 milioni, di tali debiti riguarda il 50% del valore del diritto pluriennale alle prestazioni dell’ormai famoso Andrea Masiello.
Per quanto scritto sopra il valore contabile netto potenziale della rosa dell’Atalanta è stimabile in circa 26,1 milioni di euro.
Altri Asset.
Da sottolineare la presenza di un centro sportivo di proprietà con un costo storico di circa 6,6 milioni ed un valore contabile netto di 4,5 milioni.
Il Player Trading.

L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2011, considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato negativo di circa 7,4 milioni.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a 2,8 milioni. Nei sei mesi del bilancio 2010 erano pari a 8,3 milioni. L’importo maggiore è di € 1.779.000 e riguarda la cessione di Edgar Barreto al Palermo, tale importo è seguito dalla plusvalenza di € 989.500, realizzata con la cessione di Defendi al Bari.
I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a 231 mila euro.
Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori, allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano a € 2.203.185. Il maggior importo di € 1.623.000 è stato determinato dalla cessione di Ceravolo alla Reggina.
I costi relativi alle prestazioni di calciatori in prestito sono allocati tra i costi per il godimento beni di terzi e ammontano a 434 mila euro.
I proventi da compartecipazione ex art. 102 bis Noif, inclusi tra i proventi finanziari, ammontano a € 4.217.500, mentre gli oneri da compartecipazione sono pari a € 2.765.750.
Gli ammortamenti della rosa calciatori ammontano a € 9.205.393.

I ricavi.
Il valore della produzione, comprensivo di plusvalenze, ammonta a 37,9 milioni di euro.
I ricavi da biglietteria e per abbonamenti sono pari a 2,7 milioni.
La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresenta uno storno di costi, è stata effettuata per 2,9 milioni. La voce altri ricavi è pari a 32,3 milioni. Tale voce comprende oltre alle plusvalenze anche il contributo erogato dalla Lega per la retrocessione in Serie B, pari a € 3.750.000, per i sei mesi finali del campionato 2010/11.
I ricavi da sponsorizzazioni ammontano a € 5.049.463.
I proventi televisivi beneficiano, nella seconda parte del 2011, della partecipazione al campionato di Serie A ed aumentano a € 17.249.473. Si pensi che gli ultimi sei mesi del 2010 i proventi televisivi ammontavano a € 1.938.840.
I costi.
I costi della produzione aumentano a 53,2 milioni.
I costi del personale pari a 25,9 milioni, incidono per il 68% sul valore della produzione e rappresentano 49% dei costi della produzione.
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a 12,5 milioni rappresentano il 23% dei costi della produzione.
Il costo effettivo di gestione del personale incide per il 93% sul valore della produzione.
I costi per servizi ammontano a 7,7 milioni e comprendono € 504.318 per costi specifici tecnici, che riguardano i costi delle squadre sovvenzionate e i costi per osservazione prove calciatori.
Il punto di pareggio.
Il risultato prima delle imposte è negativo per 14,7 milioni. Gli ultimi sei mesi del 2010 si era registrato un risultato positivo di 636 mila euro. Il bilancio 2009/10 aveva evidenziato un risultato prima delle imposte negativo per 8 milioni.
Considerando l’incremento dei proventi dei diritti televisivi di 15,3 milioni, rispetto agli ultimi sei mesi di serie B del 2010,  possiamo stimare prudenzialmente analogo incremento anche per il bilancio 2012, disputato tutto in Serie A. Pertanto con un’attenta gestione dei costi, l’Atalanta potrà chiudere un bilancio in sostanziale pareggio.
Il consolidato fiscale.
Come già scritto, Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. aderisce al consolidato fiscale, che vede nella veste di consolidante Smalg Spa.
La società consolidante può utilizzare la perdita della consolidata ai fini IRES, riducendo il suo imponibile fiscale. In altre parole, l’IRES calcolata sul reddito imponibile di Smalg Spa, “abbattuto” dalla perdita fiscale di Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A., diventa un debito di Smalg Spa nei confronti di Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A., che registra un componente positivo di reddito per tale cessione.
Le imposte correnti presentano un saldo positivo di € 3.759.431. Il saldo è determinato dall’importo negativo di € 407.058 per l’IRAP di competenza. Come importo positivo troviamo il compenso riconosciuto dalla controllante a fronte delle perdite fiscali utilizzate nel consolidato fiscale per € 2.738.540, Di contro, nelle attività è esposto un credito verso la società controllante di € 2.743.090, che include il credito per il consolidato fiscale.
Per quanto riguarda il calcolo delle imposte differite, ha generato un utilizzo di € 1.938.386 e un accantonamento di € 510.437. Il fondo per imposte differite, allocato tra le passività, risulta diminuito da 3,8 a 2,3 milioni.
I rapporti con parti correlate.
I rapporti più significativi riguardano i finanziamenti alla controllata Atalanta Service S.r.l. e alle partecipate Bergamo Stadio S.p.A. in liquidazione e Stadio 3000 S.r.l..
Comunque l’importo maggiore riguarda il credito verso la controllante di cui si è detto sopra. Gli amministratori ribadiscono, nella relazione sulla gestione, che tali operazioni rispondono all’interesse di Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. e le operazioni concluse in base a rapporti contrattuali rispondono a condizioni il linea a quelle di mercato.
Conclusioni.
Il bilancio 2011 di Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. è un bilancio che, seppur chiuso in perdita, evidenzia una gestione che, con l’apporto dei proventi da diritti televisivi e con un’attenta gestione dei costi potrebbe avviarsi verso l’autofinanziamento. Si tenga anche conto che la nomina di Pierpaolo Marino risale a giugno 2011 e i benefici del suo operato si potranno apprezzare a pieno col bilancio 2012.