mercoledì 27 agosto 2014

Galatasaray in perdita per 41,4 milioni di Euro. Rischio nuova sanzione Financial Fair Play?



Luca Marotta


“Galatasaray Sportif Sınai ve Ticari Yatırımlar A.Ş.” è la società proprietaria del club di calcio  “Galatasaray”. Di recente la società “Galatasaray Sportif Sınai ve Ticari Yatırımlar A.Ş.” è stata sanzionata dall’organismo UEFA Club Financial Control Body (“CFCB”).
Il dato importante, più dell’entità della sanzione, è che il “CFCB” abbia considerato nelle sue valutazioni il bilancio consolidato della società “Galatasaray Sportif Sınai ve Ticari Yatırımlar A.Ş.”, poiché residuavano dei dubbi sulla possibilità che fosse considerato il bilancio consolidato dell’Associazione, che è il maggior azionista della società quotata in borsa.
Infatti, l’incipit del testo dell’accordo fa riferimento alla società quotata in borsa:
“Following an investigation under the UEFA Club Licensing and Financial Fair Play Regulations (“CLFFPR”) a settlement agreement was concluded between the UEFA Club Financial Control Body (“CFCB”) Chief Investigator and Galatasaray Sportif Sinai ve TIC Yatirimlar A.Ş. ("Galatasaray") …”

Il bilancio consolidato 2013/2014 conferma che il Galatasaray continua a trovarsi in una situazione che necessita di una robusta e soprattutto “vera” ricapitalizzazione, aggravata anche da un Capitale Circolante Netto negativo. Si tenga anche conto che l’indebitamento finanziario netto, negli ultimi anni è sempre aumentato.
La perdita di € 41,4 milioni si è verificata nonostante la plusvalenza di € 30,7 milioni per la cessione delle quote di controllo di una società.
Da segnalare che il costo del personale è eccessivo, poiché incide per il 95,6% sul fatturato netto; inoltre gli oneri finanziari pari a 23 milioni di Euro pesano in maniera considerevole.
Considerate le due stagioni precedenti, per il “monitoring period 2014/15” l’aggregato EBT risulta negativo per 96 milioni di Euro. Tale dato è il punto di partenza per il calcolo dell’ Aggregate break-even result e sembra improbabile il rispetto della soglia dei 45 milioni di Euro.

Dal punto di vista del fatturato, il Galatasaray è una società importante. La classifica della Deloitte “Football Money League”, che fa riferimento al bilancio 2012/2013, collocava il Galatasaray al 16° posto con € 157 milioni di fatturato, utilizzando il cambio al 30 giugno 2013. Nella stessa classifica Deloitte rettificava la posizione 2011/12 dal 30° posto con € 95,1 milioni al 19° posto con € 129,7 milioni.

L’accordo transattivo per le violazioni del Regolamento sul Fair Play Finanziario.

Come già scritto, il 16 maggio 2014, “Galatasaray Sportif Sınai ve Ticari Yatırımlar A.Ş.” ha raggiunto un accordo transattivo con l’organo preposto ai controlli sul Fair Play Finanziario “UEFA Club Financial Control Body”. L’accordo riguarda le stagioni sportive 2014/15 e 2015/16. Per tutta la durata della validità della transazione, il Galatasaray sarà soggetto a delle restrizioni. In particolare, il Galatasaray si è impegnato a conseguire il break-even per il periodo di monitoraggio 2015/16, che riguarda i bilanci 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015. Agli effetti pratici, il bilancio 2014/2015 deve essere chiuso con un risultato positivo di circa 35 milioni di Euro. Inoltre,  il Galatasaray ha accettato che i costi del personale non possano essere aumentati per il 2014/2015. Infine, il Galatasaray pagherà una sanzione per un importo totale di 200.000 Euro, che verrà trattenuto dai compensi delle per la partecipazione a competizioni UEFA già dal 2013/14.
Con la perdita registrata nel bilancio consolidato chiuso al 31 maggio 2014, il Galatasaray continua a violare le regole del Financial Fair Play e non è esclusa una nuova sanzione di cui si conoscerà l’esito a maggio 2015.

Il Problema del cambio (Exchange rate).

Il cambio utilizzato è quello alla data di chiusura del bilancio, ossia al 31/05/2014, che era il seguente: 1 Lira Turca = € 0,3522  = £ 0,2865 .
Nel considerare i costi del Galatasaray bisogna tener ben presente la svalutazione della Lira Turca. Si pensi alla circostanza che al 31 maggio 2013 una Lira Turca valeva 0,4097 Euro e al 31 maggio 2012,  0,4356 Euro. Quindi, nel 2014, nell’arco di soli 2 anni,  la svalutazione nei confronti dell'Euro è stata del 19,14%. Tale svalutazione costituisce un problema non di poco conto per il pagamento degli ingaggi in valuta straniera dei Top Players e del debito finanziario. Per quanto riguarda il debito finanziario contratto in dollari USA la svalutazione della Lira Turca ha pesato per l’11,3% in due anni.
Paradossalmente la svalutazione della Lira Turca determina maggiori costi in Lire Turche, determinando risultati peggiori in Lire Turche. Tuttavia, in caso di svalutazione una maggiore perdita in Lira Turca, potrebbe equivalere ad una minore perdita in Euro.
In concreto, il risultato prima delle imposte 2012/13 era negativo per 92 milioni di Lire Turche, pari a circa 40,2 milioni di Euro (cambio: 1 LT = 0,4097 Euro); mentre, il risultato prima delle imposte 2013/14 pur essendo negativo in misura superiore, essendo pari a 112,1 milioni di Lire Turche, equivale a circa 40,1 milioni di Euro (cambio: 1 LT = 0,3522 Euro).

Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto continua ad essere negativo, ma non risulta deteriorato rispetto all’esercizio precedente, pur in presenza di una perdita maggiore.
Al 31 maggio 2014, il patrimonio netto risulta negativo per 15,5 milioni di Lire Turche (€ 5,5 milioni); mentre, nell’esercizio precedente era negativo per 70,7 milioni di Lire Turche.
La variazione di 55,2 milioni di Lire Turche è dovuta alla perdita dell’esercizio per 117,5 milioni di Lire Turche e all’aumento del capitale sociale.
L’aumento del capitale sociale per 7,7 milioni di Lire Turche, ha comportato anche l’aumento della riserva sovrapprezzo azioni per 165 milioni di Lire Turche.
In effetti, rispetto al 31 maggio 2013, risulta un aumento del capitale sociale da TL 13.940.422 a TL 21.645.000. L’incremento è stato di TL 7.704.578. Inoltre, la riserva da sovrapprezzo azioni è aumentata da TL 269.330.743 a TL 434.285.760. L’aumento di capitale complessivo è stato di TL 172.659.595, pari a 60,8 milioni di Euro.
L’aumento di capitale è stato realizzato mediante la conversione parziale del debito verso la parte correlata Galatasaray Spor Kulübü per l’importo di TL 249.515.705, mentre l’importo residuo di TL 30.967.376 dovrebbe essere stato versato effettivamente. Trattasi di un’operazione complessa.
A seguito dell’operazione di aumento del capitale Galatasaray Spor Kulübü possiede il 25% delle azioni di tipo A e il 43,77% delle Azioni di tipo B. Il flottante è costituito dal 31,23% delle azioni di tipo B.



L’Indebitamento Finanziario Netto.

La posizione finanziaria netta è negativa per 336,5  milioni di Lire Turche (€ 118 milioni), nel 2012/13 era negativa per  208,8 milioni di Lire Turche. Negli ultimi anni l’indebitamento finanziario netto risulta in continuo aumento. Tale indebitamento finanziario netto fa fronte ad un patrimonio netto negativo per 15,5 milioni di Lire Turche e ad un capitale investito netto positivo per 221 milioni di Lire Turche.



Il 21,2% del debito finanziario è in dollari e il 9,9% in Euro a tassi tra il 7% e l’8%.

Al 31 maggio 2014 le Passività derivanti da trasferimenti di giocatori sono pari a TL 75.289.715 (€ 26,5 milioni); mentre i crediti derivanti da trasferimenti di giocatori sono pari a TL 455.456 (€ 160.412).
L’indebitamento finanziario netto è superiore al fatturato netto.

Le Attività.

A causa del Patrimonio Netto negativo, lo Stato Patrimoniale mostra una struttura di squilibrio finanziario e patrimoniale.
Il totale dell’attivo è pari a 695,5 milioni di Lire Turche, pari a circa 245 milioni di Euro.
La posta principale dell’attivo è costituita dai risconti attivi. In particolare, nei risconti attivi a lungo termine è esposta la cifra di 325.976.837 di Lire Turche e nei risconti attivi a breve termine è esposta la cifra di 27.282.322 di Lire Turche, per un totale di TL 353.259.159 (€ 124,4 milioni), che deriva da un’operazione con parte correlata riguardante lo stadio “Türk Telekom Arena Stadium”. La parte correlata è Galatasaray Spor Kulübü. Inizialmente, la cifra era esposta sia nelle attività che nelle passività e ammontava a TL 442.907.750. L’operazione che ha determinato tali importi dovrebbe essere del tipo “vendi e affitta” (Lease-Back).
Le immobilizzazioni materiali sono trascurabili essendo pari a 7,8 milioni di Lire Turche (€ 2,7 milioni).

Il Valore della Rosa.

Il Valore contabile netto della Rosa calciatori è di 171,6 milioni Lire Turche, pari a € 60,4 milioni. Rispetto al 31 maggio 2013, risulta una variazione in aumento di 76,5 milioni di Lire Turche (€ 26,9 milioni). Tale variazione è dipesa da investimenti per 131,9 milioni di Lire Turche (€ 46,4 milioni), cessioni per un valore contabile residuo di 1,5 milioni di Lire Turche (€ 521 mila) e ammortamenti per 53,9 milioni di Lire Turche (€ 18,9 milioni).


Il Rendiconto Finanziario.

La variazione delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti registra un decremento di 7.542.204 Lire Turche.
Tale variazione negativa è stata determinata da flussi di cassa negativi generati dalle attività operative per 92.335.366 Lire Turche, da flussi di cassa netti negativi da attività di investimento per 144 541 341 Lire Turche e da flussi di cassa netti da attività di finanziamento positivi per 229.334.503 Lire Turche.


La Gestione Economica.

A causa della cessione di alcune quote della società “Galatasaray Mağazacılık” e della controllata
“Galatasaray İletişim” ha trovato applicazione il principio contabile IFRS 5 riguardante le “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate”, che comporta una riclassificazione del conto economico e anche una diversa esposizione dei ricavi, soprattutto in riferimento all’esercizio precedente.  
Le società in questione, a causa della cessione delle quote, sono diventate collegate; mentre nell’esercizio precedente erano considerate società controllate.



Premesso quanto scritto sopra, il fatturato netto 2013/2014, evidenziato in bilancio, è risultato pari a circa 275 milioni di Lire Turche (€ 96,8 milioni). Tali ricavi sono al netto delle plusvalenze e, considerando l’applicazione del principio contabile IFRS 5, registrano un incremento dell’11%, poiché il fatturato 2012/2013 riclassificato è pari a 248,3 milioni di Lire Turche; mentre senza la riclassificazione era pari a 338,3 milioni di Lire Turche.
Nella riclassificazione effettuata in tabella, al fatturato netto è stato aggiunto nella voce altri ricavi anche quelli non caratteristici pari a 6,4 milioni di Lire Turche (€ 2,3 milioni).
Risultano ricavi da diritti radiotelevisivi nazionali per 76,8 milioni di Lire Turche (€ 27,1 milioni) e ricavi da UEFA Champions League per 57,9 milioni di Lire Turche (€ 20,4 milioni), per un totale di ricavi media di 134,7 milioni di Lire Turche (€ 47,4 milioni). I ricavi da sponsor sono pari a 42,4 milioni di Lire Turche (€ 14,9 milioni), quelli pubblicitari risultano pari a 15,3 milioni di Lire Turche (€ 5,4 milioni). I biglietti venduti risultano pari a 29,8 milioni di Lire Turche (€ 10,5 milioni).
Il costo del personale sportivo è pari a 220 milioni di Lire Turche (€ 77,5 milioni), cui bisogna aggiungere 26,1 milioni di Lire Turche (€ 9,2 milioni) riguardanti il costo dello staff tecnico e 16,9 milioni di Lire Turche (€ 5,9 milioni) per il costo di altro personale. Complessivamente il costo del personale incide sui ricavi senza plusvalenze per il 95,6%. Il costo dello staff tecnico comprende anche il periodo in cui Roberto Mancini ha allenato il club turco.
Le plusvalenze relative alla cessione delle quote della controllata ammontano a 87,2 milioni di Lire Turche (€ 30,7 milioni).
Le plusvalenze relative alla cessione di calciatori ammontano a 1.084.678 di Lire Turche (€ 382 mila).
Le minusvalenze relative alla cessione di calciatori ammontano a 1.860.955 di Lire Turche (€ 655 mila).
L’EBIT risulta negativo per 54,9 milioni di Lire Turche (€ 19,4 milioni), e con il peso negativo del saldo della gestione finanziaria, pari 59 milioni di Lire Turche (€ 20,8 milioni), si registra un EBT negativo per 113,9 milioni di Lire Turche pari a € 40,1 milioni.
Considerando che l’EBT 2012/2013 era negativo per 40,2 milioni di Euro e l’EBT 2011/12 era negativo per € 15,7 milioni, sembra inevitabile la violazione della regola del break-even anche per il secondo periodo di monitoraggio del Financial Fair Play, in misura nettamente superiore a quella del primo periodo di monitoraggio, peraltro già sanzionata.
Il risultato netto di Gruppo è negativo per 117,5 milioni di Lire Turche (€ 41,4 milioni). Il peggioramento, rispetto all’EBT, è dovuto all’esposizione del risultato delle attività operative cessate, come richiesto dall’ IFRS 5, che è negativo per 3.526.812 di Lire Turche.

Conclusioni.

Il Galatasaray, per il primo periodo di monitoraggio del Financial Fair Play, presentava una somma algebrica del risultato prima delle imposte superiore ai 45 milioni di Euro. Il risultato conseguito nel 2013/2014 peggiora la situazione ed esporrà il Galatasaray ad una nuova sanzione da parte dell’UEFA Club Financial Control Body.

Il bilancio 2014/2015 dovrà necessariamente chiudersi con un utile, onde evitare sanzioni più pesanti da parte dell’UEFA. Su tale bilancio non peseranno più gli ingaggi di Droga e di Roberto Mancini, al cui posto è stato ingaggiato Cesare Prandelli. 

giovedì 21 agosto 2014

La Sfida dei conti SSC Napoli – Athletic Club.




Luca Marotta


Dal confronto dei dati di bilancio 2012/2013 di SSC Napoli e Athletic Club di Bilbao risulta evidente la differenza economica, finanziaria e patrimoniale tra i due club a favore del Napoli. In particolare, il Napoli registra un maggior fatturato ed ha un totale dell’attivo maggiore.
Il Napoli risulta soccombente solo per quanto riguarda le infrastrutture sportive. Con l’ausilio dei dati e di alcuni indici pubblicati in varie pubblicazioni dal Professor JOSÉ Mª GAY DE LIÉBANA I SALUDAS dell’UNIVERSITAT DE BARCELONA, riguardanti l’Athletic Club, ho provato ad effettuare un confronto.

La Forma Giuridica.
L’Athletic Club è un’associazione di diritto privato senza fini di lucro, mentre SSC Napoli SpA è una società per Azioni. Una delle conseguenze della forma associativa è che tra i ricavi dell’Athletic figurano le quote associative.

L’Attivo.
Il totale dell’Attivo è la sintesi numerica dei mezzi a disposizione e il Napoli ha un totale dell’attivo abbondantemente superiore a quello dell’Athletic. Infatti, l’attivo totale del Napoli è pari a € 136,7 milioni, quello dell’Athletic a € 89,4 milioni.
Tuttavia, la differenza riguarda la tipologia dei mezzi a disposizione, che per il Napoli sono intangibili per la maggior parte.
Il grafico mostra la differenza nel corso degli ultimi cinque esercizi, è come se ci fosse un gradino di differenza.



Il Valore della Rosa.
Per quanto riguarda il valore contabile netto della rosa dei calciatori, il Napoli espone un valore abbondantemente superiore a quello dell’Athletic. Il valore contabile netto della rosa dei calciatori del Napoli ammonta a € 49,5 milioni, quello dell’Athletic a € 19,4 milioni. La politica dell’Athletic è quella di ricorrere all’utilizzo di calciatori Baschi. Il valore contabile netto della rosa dei calciatori dell’Athletic equivale al 39,2% di quello del Napoli.

Le Altre Attività Non Correnti.
Per quanto riguarda le altre attività non correnti l’Athletic Club espone un importo maggiore pari a € 40,7 milioni, mentre il Napoli espone la cifra di € 18,5 milioni.
Il motivo è dovuto alle infrastrutture sportive, segnatamente lo stadio.
Nel bilancio dell’Associazione Athletic Club figura la partecipazione azionaria nella società “San Mames Barria, S.L.”. La società “San Mames Barria, S.L.” fu costituita con un capitale di 6 milioni, il 6 marzo 2007, dall’Athletic Club con altri soci, con una partecipazione del 33%. Il 7 maggio 2010, l'Athletic Club sottoscrisse l’aumento di capitale di 3 milioni per un terzo. In data 30 giugno 2010 ci fu un secondo aumento di capitale di 16,8 milioni, mediante il conferimento dei terreni su cui insisteva il vecchio stadio San Mames. L’apporto finale dell’Athletic Club nel capitale di tale società sarà di 50 milioni, di cui 16,8 milioni, come scritto, è avvenuto col conferimento di beni in natura.
Attualmente la società “San Mames Barria, S.L.” è la proprietaria del nuovo stadio San Mames, inaugurato nel 2013.
Il Napoli  non possiede infrastrutture sportive, come lo stadio e il centro sportivo, e questo aspetto influisce sulle potenzialità di sviluppo dei ricavi da stadio. Bisogna constatare, che con i soldi della megaplusvalenza di Cavani, sono stati effettuati prevalentemente investimenti nella rosa calciatori.




Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto del Napoli è positivo e ammonta a € 52,1 milioni, quello dell’Athletic è lo stesso positivo ed è pari a € 33,2 milioni.
Per il Napoli i mezzi propri finanziano il valore totale dell’attivo per il 38,1%, mentre per l’Athletic Club di Bilbao per il 37,1%.

Il Passivo.

Il Passivo lordo totale del Napoli, pari a 84,7 milioni di Euro, è ovviamente maggiore a quello dell’Athletic Club pari 56,2 milioni di Euro. L’incidenza del passivo a breve termine sul passivo totale per l’Athletic Club è pari al 78,8%, per il Napoli al 76,6%.
Il capitale circolante netto dell’Athletic Club è negativo per € 15 milioni a causa del prevalere del passivo a breve termine, pari a 44,3 milioni di Euro, sull’attivo a breve termine, pari a 29,3 milioni di Euro.
Mentre il capitale circolante netto del Napoli è positivo per € 3,9 milioni a causa del prevalere dell’attivo a breve termine, pari a 68,8 milioni di Euro, sul passivo a breve termine, pari a 64,9 milioni di Euro.

Il Fatturato.

Il fatturato netto del Napoli ammontante a € 116,4 è di molto superiore a quello dell’Athletic Club pari a € 72,3 milioni. Anche nel corso degli ultimi cinque anni, come dimostra il grafico, il Napoli ha confermato la sua superiorità netta in termini di fatturato.


I motivi della superiorità schiacciante del Napoli in termini di fatturato risiedono essenzialmente nei diritti TV, che sono più del doppio di quelli dell’Athletic Club de Bilbao. Anche per quanto riguarda i ricavi commerciali e gli altri ricavi il Napoli supera l’Athletic. Paradossalmente, ma in termini di volumi complessivi inferiori, i ricavi da gare dell’Athletic Club, comprese però le quote associative, sono quasi il doppio di quelli del Napoli.

Per l’Athletic Club, il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del fatturato netto, dal 2008-2009 al 2012-2013, è del 6,8%; mentre, per il Napoli è del 4,4%. Il motivo della differenza sta nella mancanza dei ricavi da Champions League nel stagione 2012-2013 del Napoli, che erano presenti nel 2011/12. A tali ricavi si è fatto fronte con la plusvalenza di Lavezzi.




L’Indice di “Efficienza Televisiva” della Rosa dei Calciatori.

L’efficienza televisiva della rosa dei calciatori può essere misurata dal rapporto tra ricavi TV e valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
Quanto maggiori sono i ricavi TV e quanto è minore il valore contabile della rosa, tanto maggiore sarà l’efficienza televisiva.
Nel caso specifico L’indice di efficienza televisiva dell’Athletic Club pari al 154,7% è migliore di quello del Napoli pari al 132,2%. Si potrebbe anche argomentare che in proporzione al volume dei ricavi TV i manager dell’Athletic hanno saputo investire meglio nella Rosa Calciatori.



Il Costo del Personale e il “Costo del Fattore Lavoro”.
Il costo del personale dell’Athletic Club di Bilbao ammonta a € 48,8 milioni ed è nettamente inferiore a quello del Napoli che risulta pari a 66,9 milioni di Euro. Tuttavia, il gap tra i due club si riduce rispetto a quello del valore della rosa dei calciatori. Il costo del personale dell’Athletic Club di Bilbao equivale al 72,9% di quello del Napoli.
Gli ammortamenti della Rosa Calciatori dell’Athletic Club di Bilbao ammontano a € 6,9 milioni e risultano nettamente inferiori a quelli del Napoli che sono pari a 29,4 milioni di Euro.
Il divario economico tra Napoli ed Athletic si ripristinerebbe se si considerasse il “Costo del Fattore Lavoro”. Il “Costo del Fattore Lavoro” dell’Athletic Club di Bilbao, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della rosa calciatori, è pari a € 55,7 milioni, mentre quello del Napoli è pari a 96,3 milioni di Euro.
Il “Costo del Fattore Lavoro” dell’Athletic Club di Bilbao è il 57,8% di quello del Napoli.

La Gestione Straordinaria.

Nella riclassificazione effettuata per rendere omogenei i dati per il confronto, ho fatto confluire nella gestione straordinaria le plusvalenze. La gestione straordinaria 2012/2013 dell’Athletic Club, positiva per € 39,3 milioni, comprende anche la mega-plusvalenza derivante dalla cessione di JAVI MARTÍNEZ al Bayern, avvenuta il 29 agosto 2012. Mentre, quella del Napoli comprende la plusvalenza di Lavezzi.

Il Cash Flow Economico.
In termini di cash flow economico, nel 2012/13 il Napoli, con un flusso positivo per 47,9 milioni di Euro, supera di poco l’Athletic Club, che ha registrato un flusso positivo per 42,5 milioni di Euro; ma, come mostra il Grafico, il Cash Flow Economico del Napoli ha sempre superato abbondantemente quello dell’Athletic. Il buon risultato 2012/13, che mostra un utile di 35,6 milioni di Euro, sembra un fatto episodico, legato alla mega-plusvalenza di Javi Martinez.
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Conclusioni.
La sfida dei conti tra SSC Napoli e Athletic Club de Bilbao concederebbe maggiori "chances" al Napoli in termini di possibilità di investire e sostenere dei costi. Tuttavia, in un’ottica di lungo termine privilegiare esclusivamente l’investimento in beni intangibili a scapito degli investimenti in beni tangibili, come lo Stadio, può ritorcersi contro. Sembra che l’Athletic Club abbia privilegiato l’investimento in beni tangibili come il nuovo stadio e per quanto riguarda la rosa calciatori, ha puntato molto sul settore giovanile.
Nell'immediato futuro, ulteriori possibilità di sviluppo per l’Athletic Club deriveranno dal nuovo meccanismo di ripartizione dei diritti TV della Liga. Ovviamente, come la storia recente dimostra, le partite non si vincono solo col fatturato, tesi sostenuta da Benitez alla vigilia di un match della scorsa stagione sportiva, ma soprattutto col gioco di squadra.



domenica 17 agosto 2014

Bilancio Consolidato 2013 FC Schalke 04: ritorno all’utile con aumento di ricavi.



Luca Marotta


L'anno solare 2013, complessivamente è risultato un anno soddisfacente per il club tedesco FC Schalke 04.
Dal punto di vista sportivo, sia nella stagione sportiva 2013/14, come nella stagione 2012/13, lo Schalke 04 ha raggiunto gli ottavi della UEFA Champions League.
Nel campionato della Bundesliga del 2012/13 lo Schalke 04 è giunto quarto e in quello del 2013/14 è arrivato terzo. Nella competizione della Coppa nazionale “DFB Pokal” 2013/14, lo Schalke 04 è stato eliminato al terzo turno ad opera del TSG  1899 Hoffenheim, mentre nel 2012/13 l’eliminazione era avvenuta sempre al terzo turno ad opera del “1. FSV Mainz 05”.
Dal punto di vista economico, il volume d’affari lordo, comprensivo di plusvalenze, ha raggiunto la cifra di 206,8 milioni di Euro, con un incremento di € 16 milioni, rispetto al 2012, cui bisogna aggiungere € 8,8 milioni circa di altri proventi di gestione.
Nella classifica “Football Money League 2014” della Deloitte, lo Schalke risulta al tredicesimo posto, con un fatturato netto di 198,2 milioni di Euro, nella precedente classifica era quindicesimo con € 174,5 milioni. Bisogna precisare che Deloitte, nella sua classifica, non considera i ricavi da trasferimento giocatori.
La rivista Forbes, stima il valore dello Schalke in 580 milioni di dollari circa (€ 466 milioni), collocandolo al dodicesimo posto della sua classifica. Il valore di 580 milioni di dollari deriva dalla somma delle seguenti componenti: Match Day $112M; Broadcasting $166M; Commercial $217M; Brand $85M. In Germania lo Schalke è preceduto dal Bayern Monaco valutato $ 1.850M e dal Borussia Dortmund valutato $ 599M..

La struttura del gruppo.

La struttura del gruppo, controllato da un’associazione registrata denominata “FC Gelsenkirchen-Schalke 04 e.V.”, comprende molte società, che si occupano di varie attività come squadra di calcio, stadio, catering, parcheggio. Il 31 dicembre 2013, l’associazione registrata FC Gelsenkirchen-Schalke 04 e.V. contava più di 125.000 soci, essendo il secondo club sportivo in Germania e uno tra i primi dieci nel mondo, come numero di soci.
FC Schalke 04 controlla direttamente: “FC Schalke 04-Stadion-Beteiligungsgesellschaft mbH & Co. Immobilienverwaltungs-KG” al 40,72%; “FC Schalke 04-Stadion-Beteiligungsgesellschaft mbH” al 100%; Schalke hilft gGmbH al 100%; “FC Schalke 04-Service GmbH i.L., Gelsenkirchen” al 100%; “FC Schalke 04 Arena Management GmbH, Gelsenkirchen” al 100%; “FC Schalke 04-Rechteverwertungsgesellschaft mbH & Co. KG” al 100%. Tramite la società “FC Schalke 04 Arena Management GmbH” è controllata al 100% la società “AufSchalke Reha-Zentrum Catering GmbH”. Il bilancio consolidato include l’associazione FC Gelsenkirchen-Schalke 04 e.V. e tutte le società controllate.
Con effetto dal 1° gennaio 2013, la società “Schalke Parkstadion Verwaltungsgesellschaft mbH” è stata fusa per incorporazione nella società “FC Schalke 04 Arena Management GmbH, Gelsenkirchen”.
Per tale motivo, il numero delle società del Gruppo è diminuito da 9 a 8.
I revisori di Kpmg AG, nella loro relazione, hanno espresso un giudizio senza riserve.

I Ricavi.



L'anno solare 2013, a livello di ricavi lordi di gruppo, comprensivi di plusvalenze, è stato per lo Schalke 04, il secondo più brillante della sua storia. Il record resta quello del 2011, quando i “Königsblauen” (“Blu Reali”) riuscirono a conseguire ricavi delle vendite record per 224,2 milioni di Euro.
Nel 2013 il volume d’affari al loro delle plusvalenze è risultato pari a € 206,8 milioni (€ 190,8 milioni nel 2012), con un aumento dell’8,4% sfondando, per la seconda volta, dopo il 2011, il tetto dei 200 milioni di Euro.
L'incremento dei ricavi di 16,1 milioni di Euro è dovuto principalmente agli introiti più elevati per trasferimento giocatori, oltre ai ricavi TV nazionali e ai proventi da sponsor e pubblicità.
I proventi da Media risultano pari a € 64,3 milioni (€ 58,5 milioni nel 2012), con un incremento del 9,9%. Nella classifica Football Money League della Deloitte, figurano ricavi da Broadcasting per € 62,9 milioni.
I ricavi da biglietteria ammontano a € 34,7 milioni (€ 37 milioni nel 2012), con un decremento del 6,1%, a causa di un minor numero di partite casalinghe. Il settore della ristorazione, che incide per il 5,3%, ha registrato ricavi per € 10,9 milioni (€ 11,5 milioni nel 2012) e un decremento del 2,6%.
Nella classifica Football Money League della Deloitte, figurano ricavi da “Match Day” per € 42,5 milioni.
I ricavi da Pubblicità e Sponsorizzazione risultano pari a € 63,9 milioni (€ 59,6 milioni nel 2012) con un incremento del 7,1%.
Il settore del Merchandising, che incide per il 7,8%, ha registrato ricavi per € 16,1 milioni (€ 16,2 milioni nel 2012 e un decremento dello 0,6%.
Gli altri ricavi sono aumentati da € 4,7 milioni a € 5,3 milioni.
Gli altri proventi da gestione diminuiscono da € 11,2 milioni a € 8,8 milioni e comprendono anche l’indennizzo assicurativo per l’infortunio del calciatore Afellay.
Nella classifica Football Money League della Deloitte, figurano ricavi Commerciali per € 92,8 milioni.
I ricavi da trasferimento giocatori sono aumentati da € 3,5 milioni a € 11,5 milioni.
La multifunzionalità dello stadio consente la possibilità di incamerare entrate supplementari.

I Costi.

I costi per l’acquisto di materie prime e merci sono diminuiti da € 17 milioni a € 15,9 milioni. I costi per servizi sono aumentati da € 29,1 milioni a € 36,2 milioni.
Il costo del personale ammonta a € 98,3 milioni e risulta quasi invariato rispetto al 2012, quando risultava pari a € 98,5 milioni. L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto risulta essere “virtuosa”, in linea col Financial Fair Play, essendo pari al 48,2%.
Gli ammortamenti complessivi sono diminuiti di € 6 milioni da € 32 milioni a € 26 milioni. La causa è da ricercare nella diminuzione degli ammortamenti per la rosa dei calciatori che diminuiscono da € 22,1 milioni a € 16,6 milioni.
I costi per servizi risultano aumentati da € 29,1 milioni a € 36,2 milioni. Tali costi comprendono anche i costi per i calciatori acquisiti a titolo temporaneo, il costo degli agenti dei calciatori e i contributi versati alla Lega.
Gli altri costi operativi sono aumentati di € 3,8 milioni di euro, assestandosi a € 19,3 milioni. L'incremento è dovuto principalmente alle minusvalenze.
L’aumento degli oneri finanziari da € 10,7 milioni a € 11,1 milioni, è dipesa dall’incremento delle passività finanziarie.
Gli oneri straordinari ammontano a € 7 milioni (€ 6,6 milioni nel 2012). Tra le spese straordinarie più importanti nel 2013 ci sono quelle riguardanti lo stadio “Veltins-Arena” per € 6,6 milioni.
Le imposte sul reddito aumentano da € 515 mila a € 2,1 milioni Euro.
L'utile consolidato 2013 al lordo delle interessenze di terzi è positivo per € 457 mila, nel 2012 era evidenziata una perdita per € 8,9 milioni.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto consolidato risulta negativo per 75,2 milioni di Euro. Nel 2012 era negativo per € 75,7 milioni. La variazione è dovuta all’utile consolidato al lordo delle interessenze di terzi conseguito nel 2013. Infatti l’utile consolidato al netto delle interessenze di terzi è pari a € 456.928,81.
Gli Amministratori pur in presenza di un patrimonio netto consolidato negativo sottolineano la presenza in bilancio di riserve latenti.



Il Valore della Rosa.



Il valore contabile netto dei giocatori è aumentato a € 42,2 milioni da € 31,8 milioni del 2012 e rappresenta il 22,7% delle attività. La variazione in aumento di € 10,4 milioni, è dovuta al fatto che si sono effettuati investimenti per € 33,2 milioni e cessioni per un valore contabile netto di € 6,3 milioni, con ammortamenti calcolati per € 16,6 milioni.
Tra gli investimenti il più costoso è stato l’acquisto di Kevin-Prince Boateng dal Milan.
Nella Rosa dello Schalke 04 2013/14 figuravano molti calciatori militanti nelle rispettive nazionali come: Julian Draxler, Dennis Aogo, Roman Neustädter eBenedikt Höwedes nella nazionale tedesca; Kevin-Prince Boateng (Ghana), Atsuto Uchida (Giappone), Joel Matip (Cameroun), Jefferson Farfan (Peru), Klaas-Jan Huntelaar (Olanda), Adam Szalai (Ungheria), Sead Kolasinac (Bosnia–Herzegovina), Christian Fuchs (Austria) e Kyriakos Papadopoulos (Grecia). Anche tre giovani calciatori della nazionale giovanile tedesca sono presenti nella squadra come: Christian Clemens, Max Meyer e Leon Goretzka.
Lo Schalke punta molto sul settore giovanile e continuerà a rafforzarlo. I calciatori provenienti dal settore giovanile sono 9: Ralf Fährmann, Lars Unnerstall, Tim Hoogland, Benedikt Höwedes, Sead Kolasinac, Kaan Ayhan, Joel Matip, Max Meyer e Julian Draxler.
Secondo gli amministratori, il “valore di mercato” dei giovani calciatori della squadra, in base a proposte ricevute, è abbondantemente superiore al valore di bilancio. L'obiettivo è quello di raggiungere i successi sportivi attraverso un equilibrato mix tra giocatori giovani ed esperti.
Dopo il 31 dicembre 2013, Jermaine Jones è stato ceduto al Besiktas Istanbul e Lars Unnerstall al FC Aarau.

Il Valore dello Stadio.

Le immobilizzazioni materiali nette, pari a € 110,1 milioni rappresentano il 59,2% del totale delle attività.
Il valore contabile netto della voce terreni e fabbricati, che include lo stadio, è pari a € 102,6 milioni e rappresenta il 55,2% del valore delle attività. Il costo storico è di € 193,2 milioni, che dovrebbe sintetizzare gli investimenti complessivamente effettuati per lo stadio con i suoi avveniristici impianti.
La Veltins-Arena è di proprietà della società “FC Schalke 04-Stadion-Beteiligungsgesellschaft mbH & Co Immobilienverwaltungs-KG”, che come abbiamo già scritto è posseduta solo per il 40,72%, con un “buy-back” (riacquisto di azioni vendute) entro il 2019.

L’indebitamento finanziario netto.



I debiti finanziari al 31 dicembre 2013 ammontano a € 178.3 milioni. Le passività finanziarie al 31 dicembre 2012 erano pari a € 173 milioni, al 31 dicembre 2011 risultavano pari a € 185 milioni e al 31 dicembre 2010 ammontavano a 217 milioni di Euro.
Le passività finanziarie sono composte da: prestiti obbligazionari per 60,8 milioni di Euro, debiti verso enti creditizi per € 74,1 milioni, debiti verso altri finanziatori per circa € 33 milioni, compresi nella voce altre passività e debiti verso soci per 10,2 milioni di euro.
Una buona parte dei debiti bancari è dovuta al finanziamento dello stadio.
Le disponibilità liquide aumentano a € 4,6 milioni da € 3,2 milioni.
I crediti da trasferimento ammontano a circa € 5,7 milioni, mentre i debiti da trasferimento sono pari a 16,9 milioni. Pertanto, il saldo tra crediti e debiti da trasferimento è negativo per 11,2 milioni.
L’indebitamento finanziario netto ai fini del Financial Fair Play, in definitiva, mostra un importo inferiore al fatturato netto, come richiesto dal Regolamento.

Altri Debiti.
Le “altre passività” comprendono i debiti verso i dipendenti in salari e stipendi per 9,2 milioni (9,5 milioni nel 2012), pari al 9,4% del costo del personale, indicatore di puntualità nei pagamenti.
I debiti commerciali sono pari a € 15,7 milioni (€ 18 milioni nel 2012).
I ratei e risconti passivi pari a € 17,3 milioni (€ 17,5 milioni nel 2012) riguardano principalmente i ricavi anticipati per abbonamenti per € 10,4 milioni e i da ricavi anticipati sponsor per € 5,8 milioni.

Conclusioni.

Per il  2014 lo Schalke 04 potrà contare sui ricavi della UEFA Champions League, a causa del terzo posto conseguito, e sull’aumento dei diritti TV nazionali. Infatti, dal 2013/14, l’importo da distribuire per la Bundesliga aumenta a 559,8 milioni e dal 2016/2017 aumenterà a 673 milioni di Euro. Il tutto fa prevedere anche per il 2014 una chiusura di bilancio con un segno positivo.

Il peso dell’indebitamento finanziario è dovuto principalmente allo Stadio, che comunque è fonte di ricavi, anche anche a causa del consistente numero di tifosi che seguono la squadra.

venerdì 8 agosto 2014

Consolidato Hamburger S.V. 2012/13 : terza perdita consecutiva senza Europa e operazioni straordinarie ...



Luca Marotta



La stagione sportiva 2012/13, come quella precedente è da ritenersi insoddisfacente sia sotto il profilo sportivo che sotto il profilo economico-patrimoniale. Dal punto di vista sportivo, la stagione sportiva 2012/13 si è conclusa con un settimo posto in Bundesliga (15° posto nel 2011/12), ma il club non è riuscito a qualificarsi per le competizioni europee ed è stato eliminato al primo turno della Coppa DFB. La stagione sportiva 2012/13 è stata la terza consecutiva senza coppe europee.
I deludenti risultati sportivi hanno avuto ripercussioni sui risultati economici, poiché i costi sono strutturati ad un livello di un club che partecipa alle competizioni europee e che dovrebbe lottare per le posizioni di vertice in campionato. Il bilancio consolidato 2012/13 si è chiuso con una perdita di € 8,4 milioni, mentre nell’esercizio precedente la perdita consolidata era stata di € 4,7 milioni. Anche l’EBIT 2012/13 risulta negativo per € 4,6 milioni, mentre nel 2011/12 era negativo per € 1,7 milioni.
Il bilancio consolidato 2012/13 con l’esposizione di proventi straordinari per € 12,4 milioni a causa della rinuncia al prestito da parte di “SPORTFIVE GmbH & Co. KG”, fa venire meno una delle attenuanti invocate dagli Amministratori per mitigare la situazione di deficit patrimoniale, perché il patrimonio netto oltre ad essere negativo, a causa della perdita risulta deteriorato e se non ci fossero stati i proventi straordinari la situazione sarebbe stata peggiore.

Il Gruppo.

La struttura del Gruppo HSV vede come controllante l’associazione registrata, dotata di personalità giuridica, “Hamburger Sport-Verein e.V.”, che ha la proprietà del 100 % della società “HSV Sport AG”, che controlla, a sua volta, le seguenti società: HSV-Arena GmbH & Co. KG, al 100%; HSV-Arena Verwaltungs GmbH al 75%; HSV-Stadion HSV-Vermögensverwaltungs GmbH & Co. KG al 100% e HSV-Vermögensverwaltungs GmbH al 100%. Sulle partecipazioni delle ultime due società, per tutta la durata del contratto di agenzia, la società SPORTFIVE GmbH & Co. KG, Hamburg detiene, l’amministrazione fiduciaria dell'1% delle azioni.
Il 7 luglio 2014, con la registrazione nel Registro delle Imprese, ha espletato i suoi effetti un’operazione di scissione riguardante l’Associazione e si sono compiute delle operazioni straordinarie riguardanti anche il cambio della denominazione sociale della società “HSV Sport AG” in “HSV Fußball AG”. Tale operazione è stata deliberata dall’Assemblea del 27 maggio 2014.
La scissione (in tedesco “Ausgliederung” e in inglese “spin-off”) ha riguardato alcune attività dell’Associazione in particolare quella del settore calcio professionistico.
Per quanto riguarda “HSV Sport AG”, a seguito dell’operazione di “spin-off”, è aumentato il capitale sociale di 400.000,00 Euro e si è proceduto a delle modifiche statutarie.
Le conseguenze contabili di tali operazioni, per gli “osservatori esterni”, saranno “apprezzabili” nei bilanci successivi a quello oggetto della presente lettura.

La Continuità aziendale.

I revisori contabili della KPMG non hanno mosso alcun rilievo sul tema della continuità aziendale.

Il Patrimonio Netto.



A causa della perdita netta pari a € 8.447.532,32, il patrimonio netto negativo del Gruppo è aumentato a € 17.148.544,38 da € 8.700.894,91. Tuttavia, come per il 2011/12, secondo gli amministratori esistono “riserve latenti” sufficienti, per far fronte alla situazione. Infatti, esistono, indicate separatamente dal Patrimonio Netto, delle particolari riserve di “scopo” destinate esclusivamente agli investimenti per € 4,4 milioni (€ 5,6 milioni nel 2011/12), il valore contabile dello stadio “Imtech Arena” comprese le attrezzature connesse è di € 38,7 milioni, mentre la rosa calciatori è iscritta in bilancio per un valore contabile di € 37 milioni, determinando sufficienti riserve latenti. Dal 2010, per il calcolo delle riserve latenti si fa riferimento al valore comune dei beni economici del patrimonio aziendale della società.
Su questo indicatore emergerebbe una differenza tra il Regolamento del Financial Fair Play, che richiede un Patrimonio Netto positivo, mentre la “Lizenzierungsordnung”, permette le “riserve latenti”, ma richiede che si dia la prova della capacità finanziaria di fronte a una stagione sportiva con verifica dei risultati economici durante la stagione.

La Posizione Finanziaria Netta.



I debiti bancari aumentano di € 1,6 milioni assestandosi a € 42,1 milioni (€ 40,5 milioni nel 2011/12). Trattasi, per la maggior parte, di un indebitamento “virtuoso” dovuto allo stadio. Durante il 2012/13 la società “HSV-Stadion HSV-Vermögensverwaltungs GmbH & Co. KG “ ha acceso un prestito per 8 milioni e sono stati rimborsati debiti per circa 6,5 milioni di Euro. Dal 2012/13 figurano debiti per obbligazioni per € 18,3 milioni. Già nel precedente bilancio gli Amministratori avevano dato la notizia dell’emissione di un prestito obbligazionario per finanziare il progetto di investimento “HSV campus”. Le disponibilità liquide sono pari a € 9,2 milioni (€ 7,3 milioni nel 2011/12). Pertanto, l’indebitamento finanziario netto ammonta a € 51,1 milioni (€ 33,2 milioni nel 2011/12), mentre l’EBITDA, considerando i proventi straordinari, è positivo ed è pari a € 24,4 milioni (+€ 19,9 milioni nel 2011/12). Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e EBITDA, è superiore a 2, essendo pari a 2,1 (1,67 nel 2011/12).
L’incremento delle disponibilità liquide di € 1,9 milioni è stato determinato dai flussi di cassa negativi generati dall’attività operativa per € 8,1 milioni e dall’attività di investimento per € 17 milioni e da flussi di cassa positivi per attività di finanziamento per 27 milioni di Euro dovuti a rimborso prestiti per € 6,5 milioni, afflusso da prestiti per 16 milioni ed emissione prestiti obbligazionari per € 17,5 milioni.

Lo stadio.

Il valore netto delle immobilizzazioni materiali ammonta a € 49,8 milioni (€ 52,9 milioni nel 2011/12). La maggior parte riguarda il valore dei terreni e fabbricati pari a € 43,7 milioni (€ 48,1 milioni nel 2011/12). La società proprietaria dello stadio è “HSV-Stadion HSV-Vermögensverwaltungs GmbH & Co. KG”. Il 24 luglio 1998, è stato firmato un contratto di locazione con HSV Arena GmbH Co. KG, di durata trentennale fino al 2028 e con un canone annuo di € 8.345.000. Tale società, alla voce terreni e fabbricati, evidenzia un valore contabile netto di € 37.937.749,53 (€ 42,4 milioni nel 2011/12). I debiti bancari della società controllata proprietaria dello stadio, al 30 giugno 2013 ammontano a € 39.302.684,77 (€ 37.479.580,63 nel 2011/12).

La denominazione dello stadio.

Lo stadio dell’Amburgo, ha ospitato delle partite dei “Mondiali di calcio Germania 2006”. Fino al 2001, lo stadio era denominato “Volksparkstadion”. Nel 2007, la AOL Time Warner acquistò i diritti sul nome e lo cambiò in “AOL Arena”. Nel 2010 assunse il nome di “HSH Nordbank Arena” e da ultimo “Imtech Arena”. La società che si è occupata della questione “naming rights” è stata “SPORTFIVE GmbH & Co. KG, Hamburg”.

Il Valore della Rosa.

Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 36,9 milioni (€ 29,5 milioni nel 2011/12). Rispetto al 2011/12 si è registrata un aumento di € 7,4 milioni. La variazione è stata causata da investimenti per € 30,5 milioni, da cessioni con un valore contabile residuo di € 67 mila, ammortamenti per € 22,9 milioni.
Durante il primo periodo della campagna trasferimenti sono stati ceduti: Paolo Guerrero (Corinthians) e Göhkan Tore (Rubin Kazan). Inoltre, non sono stati rinnovati diversi contratti di calciatori in scadenza.
Tra gli acquisti figurano: Rafael van der Vaart (Tottenham Hotspur); Milan Badelj (GNK Dinamo Zagabria); Petr Jirácek (VfL Wolfsburg); Artjoms Rudnevs (Lech Poznan); Hakan Calhanoglu (Karlsruher SC); René Adler (Bayer 04 Leverkusen) e Paul Scharner (West Bromwich Albino).

I Ricavi.



Deloitte nella sua ultima classifica collocava “Hamburger sv” al diciassettesimo posto con € 135,4 milioni (€ 116 milioni per il 2011/12).
Dal bilancio consolidato dell’Associazione, i ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi risultano pari a € 116,7 milioni (€ 115.451.902,85 nel 2011/12) e registrano un incremento dell’1,1%. Considerando gli altri ricavi di produzione si può stimare un valore della produzione pari a € 131,5 milioni.
I Ricavi da gare sono pari a € 43,2 milioni (€ 39,9 milioni nel 2011/12) incidono per il 37%, e aumentano dell’8,2% rispetto al 2011/12. Nell'ultimo anno, lo stadio HSH Nordbank Arena per le 17 partite di Bundesliga ha ospitato 898.100 spettatori (904.000 nel 2011/12) con una media di circa 52.800 a partita (53.200 nel 2011/12). Il dato del bilancio consolidato coincide perfettamente con quello riportato nella classifica “Football Money League”.
I ricavi per diritti televisivi sono pari € 24,7 milioni (€ 22.982.000 nel 2011/12), con un incidenza del 21% e un incremento del 7,5%. Anche i ricavi per diritti televisivi del bilancio consolidato coincidono con i ricavi da  “broadcasting” della classifica “Football Money League”.
I ricavi pubblicitari ammontano a € 24,5 milioni (€ 22,6 milioni nel 2011/12), con un’incidenza del 21% ed un incremento dell’8,3%. Anche tali ricavi riportati nel consolidato di Gruppo coincidono con quanto riportato nel commento della Deloitte nella sua pubblicazione. Secondo Deloitte lo sponsor di maglia “Emirates” contribuisce con € 8,5 milioni e “imtech”per il nome dello stadio contribuisce con € 4,2 milioni. I ricavi da Merchandising ammontano a € 9,1 milioni (€ 7,9 milioni nel 2011/12) e hanno un’incidenza dell’8% con un incremento del 15,4%. Anche tali ricavi riportati nel consolidato di Gruppo coincidono con quanto riportato nel commento della Deloitte nella sua pubblicazione. Gli Altri proventi sono pari a € 5,4 milioni, con un’incidenza del 5% ed un decremento del 40,6%.
Nel conto economico sono esposti “altri ricavi” per € 14,8 milioni (€ 18 milioni nel 2011/12).
La classifica “Football Money League” espone come ricavi commerciali l’importo di € 67,5 milioni.
I ricavi da trasferimento calciatori risultano pari a € 9.778.000 (€ 12.977.000 nel 2011/12), con un’incidenza dell’8% ed un decremento del 24,6% rispetto all’esercizio precedente.
Nel conto economico consolidato sono evidenziati proventi straordinari per € 12.398.828,12 dovuti ad una transazione con “SPORTFIVE GmbH & Co. KG” per la rinuncia al prestito riguardante la controllata “HSV Arena GmbH & Co. KG”, che era subordinato al verificarsi di determinate condizioni.

I Costi.

I costi del personale ammontano a € 63 milioni (€ 61 milioni nel 2011/12) e risultano in aumento del 3,3% rispetto all’esercizio precedente. Essi incidono sul totale dei ricavi per il 54% e rappresentano il 42,4% dei costi della produzione.
Gli ammortamenti totali sono pari a € 29 milioni (€ 21,6 milioni nel 2011/12), risultano in aumento del 34,3% e rappresentano il 19,5% dei costi della produzione. Gli ammortamenti per i fabbricati ammontano a € 4,8 milioni, quelli per impianti e attrezzature a € 1 milione e non vanno considerati ai fini del Fair Play Finanziario.
Gli oneri finanziari ammontano a € 3,1 milioni (€ 2,5 milioni nel 2011/12).

Il Punto di Pareggio.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 7,7 milioni, nel 2011/12 era negativo per € 4 milioni, mentre nel 2010/11 era negativo per € 2,4 milioni. Sono risultati tollerati dal Fair Play Finanziario, a maggior ragione se non si considerassero gli ammortamenti dello stadio e le altre spese “virtuose”.

Previsioni per il futuro.

Dal punto di vista sportivo la stagione 2013/14 ha confermato i deludenti risultati precedenti, se si considera il fatto che la permanenza in Bundesliga è stata conquistata con uno spareggio con SpVgg Greuther Fürth. Mentre, in DFB Pokal sono stati raggiunti i quarti.
Tale risultato è in contrasto con le previsioni degli Amministratori che puntavano al sesto posto e a raggiungere almeno il secondo turno della DFB Pokal.
Se fossero stati raggiunti tali risultati, in base alle previsioni del budget l'esercizio 2013/14 avrebbe mostrato un risultato netto ampiamente positivo.
Per la stagione 2014/15, la cronaca di questi giorni ha dato rilievo ad un intervento finanziario in “soccorso” del club da parte di un “mecenate” tifoso miliardario.


sabato 2 agosto 2014

Ogbonna e i diritti TV portano in utile il bilancio 2013 del Torino.


Luca Marotta                                            

Il bilancio dell’esercizio 2013 della società FC Torino Spa, a differenza di quello precedente, ha potuto beneficiare per tutti e due i semestri dei ricavi da diritti Tv della Serie A, pertanto, il bilancio relativo all’anno solare 2013 si è chiuso con un utile, al netto delle imposte, di € 1.070.775. L’esercizio 2012, che beneficiava solo nel secondo semestre, dei ricavi TV della Serie A, si chiuse con un perdita di € 10.991.484. Anche gli anni precedenti si sono chiusi in perdita nel 2011 per € 14,7 milioni, nel 2010 la perdita fu di € 11,1 milioni e nel 2009 di € 8,4 milioni.
A conferma dell’importanza della Serie A, i ricavi TV risultano raddoppiati da € 15,8 milioni a € 33,7 milioni.
A dare un contributo determinante all’esposizione dell’utile di esercizio è stata anche la plusvalenza di 13 milioni di Euro realizzata con la cessione di Ogbonna alla Juventus.

Il Gruppo.

Nell’Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2014, che ha approvato il bilancio risultavano sempre due soci: la società UT Communications Spa, con una percentuale di controllo del 97,5%, portatrice di n. 861.315 azioni e la società MP Service Srl con il 2,5%, portatrice di n. 22.085 azioni. MP Service Srl risulta, a sua volta, controllata al 100% da UT Communications.
Dal bilancio emergono rapporti con parti correlate, che oltre ai due azionisti sono: Cairo Pubblicità; Cairo Communication e Cairo Editore.

La continuità aziendale.

La relazione della società di revisione BDO Spa non contiene rilievi ed eccezioni.
In effetti, anche per il 2014 sembrerebbe che per lo sviluppo e la continuità aziendale non sia fondamentale il sostegno finanziario da parte della proprietà, poiché il Torino potrà godere dei diritti TV della Serie A, di un importo di plusvalenze come quello del 2013, grazie alla cessione di Immobile e di quelle operate nel mese di gennaio 2014. Inoltre, se il Torino accedesse alla fase a gironi di Europa League 2014/15, potrebbe ottenere ricavi aggiuntivi di un certo importo, si pensi alla Fiorentina che nel 2013 ha incassato per l’Europa League circa € 8,5 milioni. Ovviamente sarà importante contenere i costi entro livelli accettabili.
Il fatto che, almeno per il 2014, non sarà fondamentale il sostegno finanziario della proprietà è giustificato anche dal rimborso totale del prestito finanziario della controllante e che residuava per € 1,5 milioni.

Il Patrimonio Netto.


Il patrimonio netto è positivo per € 1.830.699 (€ 759.925 nel 2012). Durante l’esercizio, si è verificato un incremento dovuto esclusivamente all’utile di esercizio.
I mezzi propri finanziano solo il 2,9% degli impieghi e questo significa che l’attivo è finanziato col capitale di terzi (comprensivo dei soldi prestati dalla controllante e degli altri debiti) per il 97,1%.
Il patrimonio netto non è sufficiente a coprire il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, segnando un rapporto percentuale dell’8,3% (3,2% nel 2012).
Anche aggiungendo al numeratore del rapporto i debiti verso la controllante la percentuale salirebbe al 23,2% e non coprirebbe completamente l’importo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
Il capitale circolante netto negativo, comprende ratei e risconti passivi per € 6.615.164 e debiti per compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF per € 7.750.000 oltre ai debiti complessivi verso la controllante per € 3.297.941.

L’indebitamento finanziario.



L’indebitamento finanziario è rappresentato dai debiti verso la controllante UT Communications spa pari a € 1.500.000 (€ 3.000.000  nel 2012). Tali debiti sono infruttiferi e finanziano il 2,4% dell’attivo. Considerando le disponibilità liquide pari a € 1.054.877 (€ 2.496.239 nel 2012), si ha un indebitamento finanziario netto di 445 mila Euro (€500 mila nel 2012). Non esistono debiti bancari e debiti verso altri finanziatori.
L’indebitamento finanziario netto è inferiore sia al valore della produzione che al fatturato netto senza plusvalenze. Il Margine Operativo Lordo da essere negativo nel 2012 per € 8 milioni è diventato positivo per € 19,9 milioni, rendendo l’indebitamento finanziario sostenibile.
Il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato risulta negativo per € 5.457.000, pertanto l’indebitamento finanziario netto ai fini del Financial Fair Play, resta al di sotto dei ricavi.
I crediti verso società calcistiche ammontano a € 19.928.000. Il maggior importo riguarda la Juventus con € 12.570.000, seguita dal Sassuolo con € 1.880.000 e dall’Inter con € 1.610.000.
I debiti verso squadre di calcio sono pari a € 25.385.000. Il maggior importo riguarda sempre la Fiorentina con € 5.476.000, seguito dalla Juventus con € 4.420.000 e dal Palermo con € 3.175.000.
Dopo la chiusura dell’esercizio i debito finanziario verso la società controllante UT Communications spa pari a € 1.500.000 è stato interamente saldato.

Altri Debiti e contenziosi.

I debiti tributari diminuiscono da € 5,1 milioni a € 3,8 milioni. La maggior parte riguardano i debiti per le ritenute dei dipendenti da versare pari a € 2.687.000. Tali debiti rappresentano il 6,1% dell’attivo.
A seguito di una verifica fiscale riguardante gli anni dal 2006 al 2010. Per l’anno 2006 la vicenda si è conclusa con un esborso di € 59 mila. Per il 2007 e il 2008 la vicenda si è conclusa, grazie alla procedura dell’accertamento con adesione, con un onere a carico del Torino di € 243 mila.
I debiti verso gli istituti di previdenza sono pari a € 157 mila ((€ 184 mila nel 2012).
I debiti verso il personale sono pari a € 2.357.000 (€ 2.607.000 nel 2012) e incidono solo per il 7,8% sul costo del personale, indice di una sostanziale puntualità nei pagamenti. Infatti, tali debiti riguardano le mensilità di novembre e dicembre 2013.


Il Valore della Rosa.

Il totale dell’attivo nell’anno 2013 ammontava a € 62,6 milioni (€ 62,9 milioni nel 2012). Il 49,2% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, rappresentano il 71,9% delle immobilizzazioni e ammontano a € 23,6 milioni (€ 23,6 milioni, nel 2012).



Durante il 2013 sono stati effettuati investimenti per 13,6 milioni (€ 19,8 milioni nel 2012), cessioni con un valore residuo contabile netto di € 4,4 milioni (€ 4 milioni nel 2012) e ammortamenti per € 10,7 milioni (€ 8,9 milioni nel 2012).
Al 31/12/2013 i calciatori col valore contabile residuo più elevato risultano essere i seguenti:



Nella Rosa, al 31 dicembre 2013, figura ancora Gillet con un valore residuo di 1 milione di Euro ed un costo storico di € 2 milioni.
I crediti per calciatori ceduti in compartecipazioni, allocati tra le immobilizzazioni finanziarie, ammontano a € 3.552.950 (€ 4.452.500  nel 2012) e rappresentano il 11,5% delle immobilizzazioni.
Tali crediti riguardano: Gianmario Comi (Milan) con € 2.350.000 e Nicola Bellomo (Chievo) con € 1,2 milioni.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione diminuiscono da € 10.375.000 da € 7.750.000 e riguardano: Ciro Immobile (Juventus) per € 2.750.000, Simone Verdi (Milan) per 2,5 milioni, Vitor Barreto (Udinese) per € 1,8 milioni e Larrondo in compartecipazione con la Fiorentina per € 700 mila.
Al 31.12.2013, il valore contabile potenziale della rosa ammontava a 17,9 milioni di Euro.
Durante la campagna trasferimenti invernale di gennaio 2014 sono stati ceduti Danilo D’ambrosio all’Inter per € 2.750.000; Matteo Brighi al Sassuolo per € 200 mila e Willyan Da Silva Barbosa allo Sport Club Beira Mar per € 250 mila. Tali cessioni hanno comportato la realizzazione di plusvalenze per l’importo complessivo di € 3.155.000. Nicola Bellomo è stato ceduto in prestito per € 321 mila.

La Gestione Economica.

La Gestione Economica ha beneficiato dell’incremento dei ricavi derivanti dalla cessione dei diritti televisivi e della plusvalenza di Angelo Ogbonna.
Il valore della produzione, comprensivo di plusvalenze, risulta aumentato di 32,4 milioni (+101,8%), passando da € 31,8 milioni a € 64,2 milioni.
I costi della produzione aumentano in misura meno che proporzionale del 12,3%, da € 50,8 milioni a € 57 milioni.



I ricavi.

Se si considerasse il fatturato netto, senza la gestione economica dei calciatori, si otterrebbe un incremento del fatturato del 66,4%.
I ricavi da gare aumentano da € 3,9 milioni a € 5,2 milioni.
I ricavi commerciali, considerando le royalties, sono aumentati da € 5,9 milioni a € 6,9 milioni. Gli sponsor ufficiali hanno contribuito con € 2,3 milioni e lo sponsor tecnico con € 1,4 milioni. I Proventi pubblicitari generati dalla Concessionaria Cairo Pubblicità, derivanti dalla retrocessione dell’85%, sono aumentati da € 1.574.000 a € 1.988.000.
I ricavi da diritti Tv sono aumentati da € 15,7 milioni a € 33.741.000.
La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresenta uno storno di costi, aumenta da € 1,7 milioni a € 1,9 milioni.

Il Player Trading.



L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2013, considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato negativo di € 2,3 milioni, mentre, nel 2012 il risultato negativo era di circa 7,4 milioni.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 13,3 milioni (€ 576 mila nel 2012) e si riferiscono a principalmente alla plusvalenza di 13 milioni di Euro realizzata con la cessione di Angelo Ogbonna alla Juventus. La plusvalenza relativa a Gianluca Sansone è stata di € 233 mila e quella relativa alla cessione di Marko Basic di € 113 mila.
I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a € 150 mila (€ 235 mila nel 2012) e riguardano prevalentemente ad Alain Stevanovic.
Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori, allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano a € 559.000 (€ 1.058.000  nel 2012) e riguardano principalmente Marco Migliorini per € 232 mila, Riccardo Fiammozzi per € 277 mila e Valerio Di Cesare per € 50 mila.
I costi relativi alle acquisizioni di calciatori in prestito sono allocati tra i costi per il godimento beni di terzi e ammontano a 525 mila Euro (€ 547 mila nel 2012).Tali costi si riferiscono per il primo semestre a Santana e Menga e per il secondo semestre a Pasquale e Maksimovic.
I proventi da compartecipazione ex art. 102 bis Noif, inclusi tra i proventi finanziari, ammontano a € 431.000 (€ 2.718.000 nel 2012) e sono dovuti alle risoluzioni di Basha per € 281 mila e Sansone per € 150 mila.
Gli oneri da compartecipazione ammontano a € 4.377.000 (€ 200.500 nel 2012) e riguardano Cerci per € 1,8 milioni, Darmian per € 675 mila, Glik per € 1,2 milioni, Bakic per € 600 mila e Rubin per € 100 mila.
Gli ammortamenti della rosa calciatori risultano aumentare da € 8.967.000 a € 10.707.000.

I costi.

I costi del personale aumentano da € 27,7 milioni a € 30,2 milioni.
I costi del personale incidono sul valore della produzione per il 47%, mentre, incidono sul fatturato netto per il 61,9%. Tali costi rappresentano il 52,9% dei costi della produzione.
I costi per servizi aumentano da € 6,9 milioni a € 8,5 milioni. All’interno di tali costi sono compresi i costi specifici tecnici per € 1.201.000 che riguardano le consulenze tecnico sportive  durante le campagne trasferimenti.
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a € 12,6 milioni (€ 10,7 milioni nel 2012) aumentano di 1,9 milioni e rappresentano il 22,1% dei costi della produzione.

Il punto di pareggio.


Era facilmente prevedibile che l’esercizio 2013 beneficiasse per intero dei ricavi da diritti TV e della plusvalenza di Ogbonna e con una politica gestionale attenta al contenimento dei costi, nel 2013, il Torino ha raggiunto il punto di pareggio. Anche il bilancio 2014 beneficerà di un’importante plusvalenza come quella realizzata con la cessione di Immobile al Borussia Dortmund oltre a quelle realizzate a gennaio.

Il consolidato fiscale e le imposte.

FC Torino Spa aderisce al consolidato fiscale, che vede nella veste di consolidante UT Communications Spa. U.T. Communications S.p.A. determina una base imponibile unica per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, e beneficia della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in una unica dichiarazione.
Ciascuna società aderente al consolidato fiscale trasferisce a U.T. Communications S.p.A. il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale); a fronte di un reddito imponibile della partecipata, U.T. Communications S.p.A. rileva un credito nei suoi confronti pari all’IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali U.T. Communications S.p.A. iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita contrattualmente conferita a livello di Gruppo.
In altre parole, l’IRES calcolata sul reddito imponibile di UT Communications Spa, “abbattuto” dalla perdita fiscale di FC Torino Spa, diventa un debito di UT Communications Spa nei confronti di FC Torino Spa.
Le imposte correnti presentano un saldo negativo di € 767 mila, nel 2012 era evidenziato un saldo positivo di € 2.505.967. Il saldo è determinato dal compenso riconosciuto dalla controllante a fronte delle perdite fiscali utilizzate nel consolidato fiscale. Nel 2013 tale compenso è stato pari ad € 702 mila, mentre l’IRAP a carico del Torino è stata pari a € 1.469.000 e le imposte differite sono risultate pari a € 1.573.000.
Il fondo per imposte differite, allocato tra le passività, è aumentato da € 2,4 milioni a € 4 milioni. I crediti per imposte anticipate ammontano a € 206.223 (€ 207.626 nel 2012) e sono ritenuti recuperabili.
Il debito verso la società controllante per il consolidato fiscale è pari a € 1.798.000 ( € 1.583.000 nel 2012).

I rapporti con parti correlate.

Nella relazione sulla gestione è scritto che i rapporti con le parti correlate sono stati effettuati al costo di mercato. Nel 2013, l’incidenza dei ricavi con parti correlate sul valore della produzione è diminuita al 3,25%, nel 2012 era del 5,2% e nel 2011 dell’8,6%.
Cairo Pubblicità Srl, controllata da Cairo Communications Spa, ha stipulato un accordo di concessione per la vendita di spazi pubblicitari a bordo campo e di pacchetti di sponsorizzazione promo-pubblicitaria. Per effetto di tale contratto nel 2013 sono state riconosciute al concedente quote per Euro 1.988.000 (€ 1.574.000 nel 2012). Tali ricavi retrocessi al Torino rappresentano l’85% di quanto incassato da Cairo Pubblicità Srl. Inoltre Cairo Pubblicità Srl percepisce anche l’importo delle commissioni del 2% le segnalazioni che abbiano dato origine a contratti conclusi direttamente dal Torino. Tale importo per il 2013 è stato di € 113 mila (€ 60 mila  nel 2012 ed € 37 mila nel 2011) e a differenza del 15% del ricavo non retrocesso, figura come costo nel bilancio del Torino.
Cairo Editore Spa ha ottenuto spazi pubblicitari per 100 mila euro, come nel 2012.
Mp Service srl è azionista di Torino F.C. Spa e si occupa, tra le altre cose, della gestione di impianti sportivi per usi commerciali. Come accaduto nel 2012, in bilancio risulta che il Torino paga € 400 mila all'azionista MP Service per l'utilizzo del centro SISPORT.
Inoltre, esiste un accordo tra la Cairo Communication S.p.A. ed il Torino F.C. per la erogazione di servizi amministrativi quali la tenuta della contabilità, che prevede un corrispettivo annuale di Euro 100 mila uguale a quello del 2012.
Infine, la società controllante U.T. Communications ha riaddebitato costi al Torino per € 119 mila.

Conclusioni.

Il bilancio 2013 di FC Torino Spa, al contrario del bilancio 2012, è un bilancio che evidenzia una gestione che non necessita dell’intervento del mecenate e conferma quello che avevo previsto nel precedente articolo sul bilancio del Torino (link: http://luckmar.blogspot.it/2013/09/bilancio-torino-2012-con-la-serie.html), ossia che il secondo semestre 2012 lasciava intravedere, grazie ai diritti TV, una gestione orientata verso il pareggio di bilancio, anche perché l’esercizio 2013 avrebbe evidenziato il raddoppio dei ricavi per diritti TV e la plusvalenza relativa alla cessione di Ogbonna.
Per il 2014 lo scenario positivo potrebbe ripetersi. Ci sono le plusvalenze di gennaio 2014 per € 3.155.000 e l’impatto economico positivo della vendita di Immobile, che considerando gli oneri da compartecipazione, potrebbe quantificarsi in € 9.938.000, ipotizzando un prezzo di vendita di € 20 milioni, di cui 8 milioni la quota parte destinata alla Juventus. Se si tenesse conto anche dell’operazione Ogbonna, l’aver intrattenuto dei "rapporti d’affari" con la Juventus ha determinato proventi economici complessivi nettamente superiori ai 22 milioni di Euro, che è una cifra molto importante per il Torino.

A quanto detto sopra bisogna aggiungere che l’accesso alla fase a gironi di Europa League potrebbe valere anche 8 milioni di Euro e che la politica gestionale relativa ai costi sembrerebbe equilibrata e non dedita alle spese folli.