domenica 6 novembre 2022

Bilancio Consolidato AC Milan 2021/22: perdita di 66,5 milioni con plusvalenza da “Casa Milan”. La rivalutazione del marchio che rafforza il Patrimonio Netto.


Luca Marotta

 

jstargio@gmail.com

Il bilancio consolidato al 30 giugno 2022 del Gruppo Milan evidenzia una perdita consolidata netta di € 66,5 milioni, che conferma l’inversione di tendenza, rispetto ai precedenti esercizi (-€ 96,4 milioni nel 2020/21; -€ 194,6 milioni nel 2019/20; -€ 146 milioni nel 2018-19; -€ 126 milioni nel 2017-18). Il patrimonio netto di gruppo risulta positivo per € 131,23 milioni e la posizione finanziaria netta consolidata, al 30 giugno 2022, risulta negativa per 28,38 milioni.

La perdita dell’esercizio 2021/22, nettamente inferiore a quelle degli esercizi precedenti, conferma un’inversione di tendenza, corroborata dal risultato sportivo conseguito, foriero dei ricavi per la vittoria nel campionato e dell’apporto dei ricavi della UEFA Champions League per l’esercizio 2021-2022, con l’aggiunta dei ricavi per l’apertura dello stadio al pubblico. Oltre al successo sportivo, il 2021/22, come nell’esercizio precedente è stato caratterizzato dall’attenzione prestata al contenimento dei costi. Tale attenzione che si è concretizzata in sede dei rinnovi contrattuali con i calciatori; ma che, in alcuni casi tipo Leão, si dovrà confrontare con i giocatori, per non perdere a zero il valora patrimoniale.

La variazione del risultato netto consolidato dell’esercizio 2021-2022 rispetto al 2020-2021 è dipesa da maggiori ricavi da gare per 32,5 milioni di Euro, maggiori ricavi commerciali per 13,8 milioni e dalla plusvalenza per l’alienazione di “Casa Milan”.

L’Accordo Transattivo  con l’UEFA

Il 31 agosto 2022, il Milan ha sottoscritto un nuovo Settlement Agreement con l’UEFA, perché era stata contestata una deviazione dai parametri di break-even.

Tale Accordo Transattivo disciplina i periodi di rendicontazione che si chiudono al 2022, 2023, 2024 e 2025 e le quattro stagioni sportive 2022/2023, 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026. Nel bilancio è stato appostato un apposito stanziamento.

Un estratto dell’Accordo Transattivo è stato reso pubblico dalla UEFA, al seguente indirizzo: https://editorial.uefa.com/resources/0279-1603dc9598c6-88aa08710ae2-1000/transitional_3-year_settlement_agreements_-_august_2022.pdf

In base all'accordo transattivo di 3 anni, il club si è impegnato a rispettare la regola “the football earnings rule” durante la stagione 2025/26. Si è impegnato a raggiungere obiettivi annuali intermedi e all'applicazione di misure finanziarie e sportive condizionate qualora tali obiettivi non fossero raggiunti.

Dal punto di vista sportivo, nella stagione sportiva 2021/22, il Milan ha vinto il campionato di Seri A 2021/22 con 86 punti, maturando il diritto per l’accesso alla fase a gironi della UEFA Champions League 2022-2023. Per quanto riguarda la Coppa Italia ha raggiunto la semifinale la semifinale, perdendo con l’Inter.

Nel 2021/22, il Milan ha partecipato alle competizioni europee, non superando la fase a gironi.

Nel 2020/21 il Milan è giunto al secondo posto nel campionato italiano di Serie A (6° nel 2019/20), maturando il diritto per l’accesso alla fase a gironi della UEFA Champions League 2021-2022. Per quanto riguarda la Coppa Italia ha raggiunto i quarti di finale.

Nel 2020/21, il Milan ha partecipato alle competizioni europee, raggiungendo gli ottavi di finale della competizione Uefa Europa League, eliminato dal Manchester United.

Il Gruppo.

Il 31 agosto 2022 si è verificato il cambio del controllo del Gruppo dalla società “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à.r.l. alla società “ACM Bidco B.V.”, che l’impegno già assunto nei confronti della Capogruppo e del Gruppo.

 

La continuità aziendale.

Le prime tre voci del bilancio da controllare in tema di continuità aziendale, intesa come attitudine dell’impresa a durare nel tempo, sono il risultato economico dell’esercizio; il patrimonio netto e la posizione finanziaria netta. La perdita consolidata dell'esercizio 2021-2022 risulta pari ad € 66,5 milioni, il patrimonio netto consolidato risulta positivo per 131,2 milioni e la posizione finanziaria netta consolidata, al 30 giugno 2022, risulta negativa per 28,4 milioni, in miglioramento rispetto all’esercizio precedente.

Comunque il Milan necessita del supporto di una proprietà disposta a supportare finanziariamente il club.

Infatti, nel 2021/22, il precedente socio di maggioranza, Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à.r.l., ha effettuato apporti di capitale a favore della Capogruppo per complessivi 5 milioni di Euro.

Gli Amministratori hanno predisposto il bilancio consolidato nella prospettiva della continuità aziendale.

Il 26 settembre 2022 l’attuale socio di maggioranza, ACM Bidco B.V., si è impegnato a supportare finanziariamente la Società e il Gruppo per un periodo non inferiore a 12 mesi dalla data di approvazione da parte dell’assemblea dei soci di AC Milan del bilancio di esercizio al 30 giugno 2022 così rinnovando l’impegno già assunto nei confronti della Capogruppo e del Gruppo in data 31 agosto 2022 a seguito dell’intervenuto cambio di controllo.

Per fronteggiare il rischio di liquidità, che riguarda la difficoltà nel reperire fondi per far fronte agli impegni, il precedente socio di maggioranza “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à. r.I.”, ha effettuato versamenti in conto capitale per complessivi Euro 5 milioni (129,5 milioni nel 2020/21) a favore della capogruppo A.C. Milan S.p.A. con la finalità di coprire le spese correnti di gestione e rafforzare ulteriormente il patrimonio del Gruppo.

In base ai fatti citati, gli Amministratori hanno predisposto il bilancio consolidato nella prospettiva della continuità aziendale.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.


Il 70,8% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono per il 25,4% sul totale dell’attivo. La voce terreni e fabbricati incide sul totale dell’attivo per il 2,2%.

Le immobilizzazioni immateriali ammontano ad Euro 320.066.000 (€179.314.000 nel 2020/21).

I crediti dell’attivo circolante risultano pari ad € 108.458.000 (€ 128,47 milioni nel 2020/21); mentre, i debiti totali sono pari ad € 244.480.000 (€ 285,56 milioni nel 2020/21).

Il Capitale circolante netto è negativo per 109,04 milioni a causa del prevalere del passivo corrente sull’attivo corrente.

La riclassificazione che emerge dalla tabella seguente evidenzia l’incidenza dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sull’attivo e l’incidenza dei debiti finanziari tra le fonti di finanziamento pari al 12,5%. Nella sostanza si può affermare che al 30.06.2022 il Milan ha pochi debiti finanziari.

La rivalutazione del Marchio

Il Milan, in base all’art. 110 del D.L. 104/2020, convertito con modifiche dalla legge n. 126/2020, la cui applicabilità è stata prorogata per effetto dell’art. 1bis del D.L. 41/2021 (convertito con modificazioni dalla Legge 21 maggio 2021, n. 69) ha rivalutato i propri marchi “Milan”, acquisendo un parere legale da PwC TLS Avvocati e Commercialisti. Nella Nota Integrativa è scritto:

“La rivalutazione del Marchio operata dalla Società è volta a far emergere il valore reale dello stesso e pertanto a dare una rappresentazione veritiera e corretta del patrimonio aziendale. La stima del valore del Marchio è stata comunque effettuata nel rispetto dei principi di prudenza, ragionevolezza e dimostrabilità al fine di escludere rischi di sopravvalutazione del suo valore. La Società ha acquisito da un professionista di rinomata esperienza e reputazione sul mercato, nonché indipendente, una perizia di stima del valore del Marchio. Il criterio utilizzato da tale esperto per il calcolo del valore del Marchio è il metodo del royalty relief basato sul budget 2022/2023 della Società. L’esperto ha inoltre utilizzato criteri di controllo del valore ed effettuato assunzioni prudenziali quali meglio descritte nella perizia di stima. La rivalutazione è stata effettuata ai soli fini civilistici (senza impatti fiscali) per un importo non superiore a quello indicato nella perizia prodotta dall’esperto e acquisita agli atti della società. Nello specifico, all’esito della suddetta rivalutazione, il marchio (che non risultava precedentemente iscritto nello stato patrimoniale della Società), è stato iscritto dalla Società nelle immobilizzazioni immateriali del bilancio di esercizio per euro 174 milioni con contropartita una riserva di patrimonio netto pari a Euro 125 milioni ed un fondo imposte differite pari a Euro 49 milioni.”

E’ bene ricordare che alcuni anni fa il marchio era detenuto dalla società “Milan Entertainment S.r.l.” (Link: https://luckmar.blogspot.com/search/label/Marchio%20Milan )

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è pari a 0,35. Al 30.06.2021 tale rapporto era 0,2.

L’equity ratio è positivo per il 26,1%; le passività finanziano l’attivo per il 73,9%, pertanto è finanziato prevalentemente dal capitale di terzi

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, grazie ai versamenti in conto capitale effettuati dalla proprietà, anche nell’esercizio 2020/2021, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,35 (1,2 nel 2020/21), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,57 (0,58 nel 2020/21), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, è l’indicatore più importante del Fair Play Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.

Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi.

Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,65, superiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6. Per la stagione sportiva 2023/24 il valore dell’indice di liquidità per il mercato è stato fissato a 0,6 per la Serie A e 0,7 per la B e la C, mentre per le sessioni delle campagne trasferimenti del 2024-2025 la misura minima dell’indicatore di liquidità a 0,7 per tutte le Leghe e l’anno dopo a 0,8. Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima si sarebbe potuto colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto ridurre l’importo da colmare di 2/3.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI

Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è stato investito e quanto è stato fatturato? Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 63,2%, pertanto ogni 100 Euro investiti si sono incassati 63,2 Euro, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, superiore a 1 anno e mezzo.

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI

Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.

Considerando come reddito operativo l’EBIT, comprensivo della gestione straordinaria, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del calcolo degli interessi e delle tasse, circa 12,2 Euro, meno del 2020/21.

Il Patrimonio Netto.

L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”, al punto 69.01 richiede che il Patrimonio Netto del richiedente la licenza evidenziato nel proprio bilancio annuale o nel bilancio intermedio debba essere: positivo; oppure migliorato del 10% o più rispetto al 31 dicembre precedente. Al 30.06.2022 il Milan non ha problemi per adempiere a questa regola.

Il patrimonio netto consolidato è positivo per € 131,23 milioni; mentre, al 30.06.2021 il patrimonio netto consolidato era positivo per € 67,3 milioni. La variazione positiva di € 63,9 milioni è dipesa dalla rivalutazione effettuata, come da D.L. 104/2020, per € 125 milioni e dalla perdita consolidata per € 67,5 milioni.

Durante l’esercizio 2021/22, risultano effettuati versamenti del socio di maggioranza in conto futuro aumento di capitale sociale per complessivi 5 milioni di Euro.

Nell’esercizio 2020/21, furono effettuati versamenti del socio di maggioranza in conto futuro aumento di capitale sociale per complessivi 129,5 milioni di Euro.

Il Capitale sociale al 30.06.2022 ammonta a € 113.443.200 e risulta invariato rispetto al 30.06.2021, così anche la Riserva Sovrapprezzo azioni, pari a € 31.020.000, risulta invariata.

La Riserva legale pari € 124.000 risulta invariata.

La Riserva di rivalutazione ammonta a € 125.454.000 (€ zero nel 2020/21).

L’Indebitamento Finanziario Netto.

Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA – Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”) nell’allegato J al punto j.6.1 esplicita il concetto del “Rapporto di indebitamento sostenibile” (“Sustainable debt ratio”), ossia alla fine del periodo di riferimento,

l'indebitamento netto del licenziatario (diminuito dell'importo direttamente attribuibile alla costruzione e/o modifica sostanziale dello stadio e/o di strutture di allenamento) deve essere inferiore a tre volte

- la media (positiva) degli utili del periodo di riferimento e di quello immediatamente precedente

Il CFCB, può considerare:

i. Grado di leva finanziaria – ossia, il livello di indebitamento netto rispetto ai ricavi e alle attività sottostanti;

ii. Redditività e copertura - il livello dei ricavi rispetto ai costi di servizio del debito netto;

iii. Adeguatezza dei flussi di cassa - ossia, la capacità di coprire gli interessi e il rimborso del capitale del debito netto.


L’Indebitamento Finanziario Netto al 30/06/2022 è pari a € 28,4 milioni (€ 101,6 milioni nel 2020/21).

Il valore della Posizione Finanziaria Netta, risulta inferiore al valore della produzione e al fatturato netto, senza plusvalenze.

Le disponibilità liquide sono pari a € 42,73 milioni (€ 23,59 milioni nel 2020/21).

L’importo dei debiti finanziari è composto da debiti bancari per € 4.190.000 (€ 41.375.000 nel 2020/21), che sono relativi al finanziamento bancario erogato a Casa Milan S.r.l. da Unicredit S.p.A. e debiti vs altri finanziatori per € 66,9 milioni.

L’importo dei debiti verso altri finanziatori pari a € 66.924.000 (€ 83.843.000 nel 2020/21) riguarda debiti per contratto di factoring.

Il grafico mostra l’evoluzione del rapporto tra debiti finanziari e attivo. Tale rapporto, dal 2008 al 2016, non è sceso mai al di sotto del 50%. Invero, l’esercizio 2015 ha segnato una forte riduzione dell’incidenza del ricorso al sistema creditizio per finanziare le attività del Milan. Con la proprietà cinese, che è succeduta alla Fininvest si è fatto ricorso all’emissione di obbligazioni; mentre la proprietà del Fondo Americano ha estinto il prestito obbligazionario ed ha finanziato la società con versamenti in conto capitale, ovvero mezzi propri. Anche al fine di vendere la il Gruppo.

I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 30,73 milioni (€ 58,82 milioni al 30.06.21).

Tali crediti si riferiscono principalmente: per 6.859.000 verso Seville Futbol Club per Jesus Joaquin Fernandez Saenz de la Torre “Suso”; per 6.533.000 verso Olympique Lyonnais per Lucas Tolentino Coehlo De Lima “Paquetà”; per € 5.158.000 ai crediti verso la Lega Nazionale Professionisti, quale saldo attivo delle diverse campagne trasferimenti; per € 8.576.000 verso la società Eintracht Frankfurt Fussball AG per la cessione a titolo temporaneo del calciatore Jens Petter Hauge.

I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 59,54 milioni. I debiti verso la Lega per la compensazione delle campagne acquisti ammontano a circa € a 10.375.000. I Debiti verso società di calcio estere e nazionali, pari a € 40.163.000, riguardano principalmente: € 21.659.000 verso il Chelsea per Tomori; per € 8.359.000 verso il Lille Olympique Sporting Club (LOSC) per Mike Petterson Maignan; per € 2.352.000 versoAS Monaco FC per Ballo-Touré; per € 3.414.000 verso la società Football Club des Girondins de Bordeaux per l’acquisto a titolo definitivo del calciatore Yacine Adli ed € 2 milioni vero FK Stella Rossa per Marko Lazetic.

Il saldo delle poste dei crediti e debiti derivanti da operazioni di calciomercato, è negativo per 19,8 milioni.

Nel caso dell’AC Milan non figurano debiti per la costruzione dello stadio.

Debiti verso dipendenti, Fisco ed Enti previdenziali.

I debiti verso tesserati e dipendenti ammontano a € 19.359.000 (€ 19.287.000 nel 2020/21) e si riferiscono a premi e mensilità saldate regolarmente nei tempi previsti dalle regole. Come richiesto anche dal Financial Fair Play.  

I debiti verso amministratori e sindaci ammontano a € 94 mila (€ 90 mila nel 2020/21).

I debiti tributari, complessivi sono pari a 28.581.000 (€ 19.200.000 nel 2020/21) e riguardano debiti IRPEF per 904.000; Debiti verso l’Erario per Iva per € zero (€ 603.000 nel 2020/21) e Altri debiti tributari e ritenute per € 4.000.

Le ritenute previdenziali risultano pari a € 6.373.000 (€ 3.829.000 nel 2020/21).

Il Gruppo ha usufruito della sospensione dei pagamenti delle ritenute, ma i versamenti sono ripresi dal 26 maggio 2022, come per Legge.

I fondi rischi, pari a € 72.533.000 (€ 18.667.000 nel 2020/21), contengono il Fondo per imposte, anche differite per € 48.550.000 e lo stanziamento di oneri di ristrutturazione del personale e ulteriori rischi. Gli utilizzi effettuati pari a Euro 2.953.000 riguardano le transazioni concluse con personale sportivo con il quale era stato anticipatamente interrotto il rapporto nel 2020/21.

Il fondo imposte differite è stato calcolato sul valore del marchio pari a 174 milioni di Euro.

Il Valore della “Rosa”.


I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, come valore contabile netto, sono diminuiti di € 32,3 milioni da € 159,95 milioni a € 127,64 milioni. Il 31.12.2014, toccarono il livello minimo pari a € 72,1 milioni.

Dopo aver toccato il valore contabile netto più elevato, nel 2018/19, con 232,2 milioni di Euro, dal 2019-2020 si registrano valori in continua riduzione.

Rispetto all’esercizio precedente, il decremento nel valore contabile netto della rosa calciatori di € 32,31 milioni, rispetto alla data del 30.06.2021, è dovuto al fatto che per i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati investiti 47,73 milioni di Euro, sono stati ceduti calciatori con un valore contabile residuo di € 9,48 milioni e sono stati calcolati ammortamenti per 62,55 milioni di euro e svalutazioni per 8 milioni di Euro.

L’investimento nell’acquisto di calciatori, fatto nel 2021/22, pari a 47,73 milioni è stato più basso rispetto a quello del 2020/21 pari a 69,17 milioni.

Nella sessione estiva relativa ai trasferimenti di calciatori, svoltasi dal 1° luglio al 1 settembre 2022, sono stati effettuati gli acquisti a titolo definitivo e/o temporaneo con diritto di riscatto dei seguenti calciatori: Alessandro Florenzi, Junior Walter Messias, Divock Origi, De Ketelaere Charles Marc, Thiaw Malick, Dest Sergino, Vranckx Aster Jan, D’Alessio Leonardo, Quenca Martinez Hugo Francisco, Simic Juan-Carlo, Stalmach Dariusz Piotr.

Per quanto riguarda le operazioni di cessione a titolo definitivo e/o temporaneo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono state effettuate le seguenti cessioni: Leonardo Campos Duarte Da Silva, Castillejo Azuaga Samuel, Tsadjout Frank.

Sono stati risolti consensualmente i contratti con il calciatore Lenny Borges Alexander, Abanda Mfono Leroyil, i cui effetti economici sono stati già recepiti nel bilancio chiuso al 30 giugno 2022.

Rendiconto Finanziario

I Flussi generati dalla gestione operativa sono stati positivi per Euro 46,2 milioni.

I Flussi generati dall’attività di investimento ammontano a Euro 22.039.000.

Notevole risulta l’importo dei disinvestimenti delle Immobilizzazioni materiali, che ammontano a Euro 50.399.000.

I Flussi assorbiti dall’attività di finanziamento ammontano ad Euro 49.105.000.

La variazione di disponibilità liquide è stata positiva per Euro 19.138.000.

La Gestione Economica.

La gestione economica caratteristica evidenzia il prevalere dei costi della produzione sul valore della produzione per 54,98 milioni di Euro, in miglioramento di 31,34 milioni, rispetto all’esercizio precedente.

Il valore della produzione ammonta a € 297.592.000 (€ 261.092.000 nel 2020/21). Il confronto con l’esercizio 2020/21, segna un incremento di 36,5 milioni di Euro, pari al 13,98%, dovuto soprattutto a maggiori ricavi per ricavi da gare e maggiori ricavi commerciali.

I costi della produzione, ammontano ad € 352.572.000 (€ 347.415.000 nel 2020/21). Il confronto con l’esercizio 2020/21, segna un incremento di 5,16 milioni di Euro, pari all’1,48%, dovuto soprattutto all’incremento delle spese per servizi per € 6.718.000.

Nella sostanza il confronto con l’esercizio precedente, mostra un incremento dei costi della produzione in inferiore all’incremento dei ricavi, comprensivi della plusvalenza derivante dall’alienazione di “Casa Milan”, tuttavia permane la situazione di squilibrio economico strutturale, ma occorre evidenziare che nell’esercizio 2021/22 lo squilibrio economico è stato attenuato oltre che dalla vendita di “Casa Milan” anche dalla ripresa dei ricavi da gare con la riapertura dello stadio al pubblico e ai ricavi della Champions League.

I Ricavi.

I ricavi da gare ammontano a € 32,5 milioni (€ zero nel 2020/21).  

Per quanto riguarda i ricavi da gare, la pandemia Covid-19 aveva determinato nella stagione 2020/21 l’azzeramento dei ricavi. Nella stagione 2021/2022 la riapertura degli stadi per l’attenuazione delle misure per fronteggiare la pandemia, ha determinato un importo di ricavi pari a € 32,5 milioni, di cui € 235 mila per Ricavi da altre competizioni. La società non ha reputato utile l’emissione di abbonamenti per la stagione 2021/22.

La variazione, e contestuale incremento, nei ricavi delle vendite e delle prestazioni deriva sostanzialmente dalla riapertura degli stadi e dalla possibilità, a seguito dell’allentamento delle misure restrittive adottate dal Governo italiano a seguito della pandemia, di disputare le gare in casa di Campionato e Coppe Internazionali con presenza di pubblico sugli spalti.

I proventi da cessione diritti televisivi complessivi ammontano a € 133.075.000 (€ 138.261.000 nel 2020/21). La variazione ridotta, rispetto al 2020/21, nonostante la partecipazione alla Uefa Champions League 2021-22, è dovuta al fatto che nel 2020/21 risultavano contabilizzate per competenza 5 partite casalinghe della stagione sportiva 2019/20, che sono state disputate dopo il 30 giugno 2020 a causa del Covid e di conseguenza contabilizzate nel 2021/22, pertanto i ricavi TV nazionali sono stati paro a € 88.804.000 (121.857.000 nel 2020/2021).

I proventi da competizioni europee per la partecipazione alla competizione Uefa Champions League – edizione 2021/2022 ammontano a € 44.272.000, che nel 2020/21 erano paria € 16.404.000.

 

Il bilancio 2021/22 espone proventi da sponsorizzazioni pari a € 57.799.000 (€ 53.991.000 nel 2020/21).

Lo Sponsor Ufficiale Emirates contribuisce con € 15.000.000, (€ 14.200.000 nel 2020/21).

Lo Sponsor Tecnico Puma International Sports Marketing B.V. ha contribuito con € 15.541.000 (€ 13.108.000 nel 2020/21).

Gli Sponsor Istituzionali, i Fornitori Ufficiali e i Partner commerciali hanno contribuito con € 447 mila (€ 657 mila nel 2020/21).

Nei proventi da sponsorizzazioni figurano anche i proventi derivanti dalla vendita di pacchetti promo-pubblicitari multi-prodotto a vari partner commerciali; per Euro 26.8116.000 (€26.026.000 nel 2020/21), riguardanti sponsor come Socios Service L.t.d., Banco B.P.M. S.p.A., Electronic Arts Inc., Royal Forex L.t.d., Skrill L.t.d., Snaitech S.p.A., Star Casinò Media and Entertainment L.t.d., Tianyu Technology Inc., Trenitalia S.p.A., Goat&Partners L.t.d., HDR Global Trading L.t.d., ISG Sport Group L.t.d. e We-Fox Italy S.r.l...  

I Proventi commerciali e royalties, risultano pari a 25.070.000 Euro (€ 11,24 milioni nel 2020/21) e riguardano il contratto con Puma International Sports Marketing B.V. e ai contratti di licencing con Balocco S.p.A., Euro Publishing S.r.l., Seven S.p.A., Sicem S.p.A., Hermet S.r.l., Sorare S.a.s., 3R Sport S.r.l., Stilscreen S.r.l., The Reputation Exchange P.L.C. ed E.P.I. S.r.l..

La distribuzione del fatturato netto mostra come i ricavi commerciali siano una importante fonte di ricavo per il Milan, la cui incidenza è pari al 28,9%; l’incidenza dei ricavi TV, è stata del 46,3%, tali ricavi costituiscono la principale fonte di ricavo. Occorre ricordare che in ottica futura bisogna considerare anche che i ricavi commerciali dipendono dal “brand”, che a sua volta dipende anche dai risultati sportivi, che stanno registrando un’inversione di tendenza nel senso positivo.

Nella riclassificazione del conto economico, effettuata nella tabella, sono indicati “altri ricavi” per € 20,89 milioni (€29,22 milioni nel 2020/21), escludendo la plusvalenza derivante dall’alienazione di “Casa Milan” dalla voce proventi vari a e ricavi e proventi diversi, presente nel valore della produzione.

La voce Proventi vari, pari a Euro 7.512.000 (€ 8.975.000 nel 2020/21), include i corrispettivi rivenienti dalla concessione a terzi del diritto di sfruttamento delle immagini delle partite casalinghe di A.C. Milan relative a specifiche stagioni sportive (c.d. “Library Milan”) per € 6.422.000 (€ 8.714.000 nel 2020/21).

La voce Ricavi e proventi diversi, pari a Euro 31.015.000 (€20.097.000 nel 2020/21), comprende la plusvalenza da alienazione immobilizzazioni a seguito dell’operazione di cessione dell’immobile “Casa Milan” per € 17.756.000; riaddebiti diversi per € 537 mila; i corrispettivi rivenienti dalla fatturazione alla società collegata M-I Stadio S.r.l. per l’utilizzo di alcuni spazi interni ed esterni presso lo stadio San Siro di Milano, in virtù di un contratto per l’importo di € 725.000 (€ 725.000 nel 2020/21); € 2.953.000 (€ 14.735.000 nel 2020/21) a titolo di utilizzo del fondo rischi, accantonato nei precedenti esercizi;  sopravvenienze attive per Euro € 8.203.000 (€ 3.123.000 nel 2020/21) e € 819 mila (€ 521 mila nel 2020/21) rimborsi assicurativi conseguenti ad infortuni subiti da calciatori della prima squadra del Milan.

 

Il Player Trading.

L’attività relativa alla gestione economica dei diritti pluriennali dei calciatori è risultata negativa per € 70,5 milioni. Nella sostanza, le plusvalenze non sono riuscite a pagare gli ammortamenti e le svalutazioni calciatori.

Le plusvalenze ammontano a € 5,57 milioni. La plusvalenza più elevata è stata quella relativa a

Jens Hauge ceduto all’Eintracht Frankfurt Fußball per € 3.054 7.500.000, con un plusvalenza di € 4.810.000

Milos Kerkez ceduto all’AZ Alkmaar per € 1.175.000, con un plusvalenza di € 755.000.

Gregorio Domante ceduto al Como 1907, con un plusvalenza di € 5.000, con un plusvalenza di € 5.000.

I ricavi per la cessione temporanea di calciatori ammontano a € 1,66 milioni e riguardano il prestito di Jens Hauge (Eintracht Frankfurt Fußball) per € 1.636.000; Alessandro Sala (A.C. Renate) per € 12.000 e Luis Capanni (U.S. Viterbese) per € 12.000.

Gli Altri proventi di gestione pari a € 3,2 milioni riguardano riguardbo: € 600 milia per il premio relativo al mancato riscatto riconosciuto al Crotone Calcio per il calciatore Messias Junior Walter; €r 127 mila per il meccanismo solidarietà riconosciuto dal Rb Leipzig per il calciatore Valente Da Silva Andrè; per € 56 mila riconosciute dall’ Empoli Calcio per il calciatore Cutrone Patrik; € 1 milione per il bonus dovuto dall’Atalanta B.C. per Matteo Pessina; € 700 mila per il bonus dovuto dall’ Eintracht Frankfurt per Hauge Jens Petter; € 735 mila per il bonus dovuto dal Sevilla Futbol Club per Jesús Joaquín Fernández Sáenz de la Torre “Suso”; € 9 mila per il contributo di solidarietà per diversi calciatori.

 I costi per acquisizioni temporanee, pari a € 7.443.000 (€ 11.821.000 nel 2020/21), riguardano principalmente: Junior Walter Messias (F.C. Crotone) per € 2.600.000; Alessandro Florenzi (AS Roma) per € 1.870.000e Abdelkader Diaz (Real Madrid) per € 1.747.000; Pietro Pellegri (AS Monaco FC) per € 493.000; Tiémoué Bakayoko (Chelsea FC) per € 666.000; Andrews Cathal Sean (Cork City FC) per € 10.000 e Simone Di Maggio (Alcione Milano SSD) per € 15.000.

Le minusvalenze ammontano a € 2.456.000. La minusvalenza maggiore è stata quella Conti Andrea (Us Sampdoria) per € 2.420.000.

Gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati pari a € 62.555.000 (€ 65.624.000 nel 2020/21). Si sono registrate delle svalutazioni per Euro 8.007.000 (€ 1.864.000 nel 2020/21) relative a minusvalenze per risoluzioni consensuali e cessioni con minusvalenze di alcuni calciatori, ceduti dopo la chiusura del bilancio: Lenny Borges Alexander e Abanda Mfono Leroyil i.

I Costi.

Il costo del personale è stato pari a € 170,2 milioni (€ 169,7 milioni nel 2020/21). Il costo del personale mostra un’incidenza sul valore della produzione del 48,3% (64,99% nel 2020/21), che aumenta al 59,3% (72,9% nel 2020/21), se si considerasse il fatturato al netto di plusvalenze.

I costi per tesserati ammontano a € 148.441.000 (€ 141.133.000 nel 2020/21).

Il rapporto tra costo dei tesserati e fatturato netto (senza plusvalenza) è del 55,1% (60,6% nel 2020/21).

Il rapporto tra costo del personale tesserato e valore della Rosa è pari a 1,16 (0.88 nel 2020/21).

Gli ammortamenti e svalutazioni totali sono stati pari a € 76.368.000 (€ 81.149.000 nel 2020/21), con un’incidenza sul valore della produzione del 25,66%. Le svalutazioni sono pari a € 8.007.000 (€ 1.864.000 nel 2020/21) e riguardano le svalutazioni di calciatori ceduti ad Agosto 2022. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a € 65.997.000 (€ 74.074.000 nel 2020/21), di cui € 62,55 milioni (€ 65,62 milioni nel 2020/21) per ammortamento diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali risultano pari a € 2.347.000 (€ 1.666.000 nel 2020/21).

Squad cost rule

Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA – Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”) all’ articolo 93 richiede che la spesa per gli stipendi di giocatori e allenatori, trasferimenti e compensi agli agenti non deve superare il 70% dei ricavi del club.

Nel caso in questione risulta:

a) spese per dipendenti (giocatori e allenatori) pari a € 148.441.000;

b) ammortamento/svalutazione dei costi calciatori; pari a € pari a € 84.375.000 (€ 76.368.000 +€ 8.007.000);

 c) costi di agenti/intermediari/soggetti collegati pari a € 3.376.000

per un importo toltale di €. 236.192.000, che è pari al 79,4% dei ricavi totali comprensivi delle plusvalenze pari a € 297.592.000.

I costi per godimento beni di terzi ammontano a € 10.384.000 (€ 8.681.000 nel 2020/21). Tali costi comprendono affitti passivi per € 7.359.000 (€ 6.552.000 nel 2020/21), di cui € 4.758.000 per l’affitto dello stadio (€ 4 milioni nel 2020/21); € 2.594.000 (€ 2.552.000 nel 2020/21) per i costi per locazione immobili e servizi accessori che la controllata Milan Real Estate S.p.A. mette a disposizione dei calciatori e di alcuni dipendenti del Gruppo Milan.

L’affitto dello stadio comprende € 2.222.000 per lavori di ammodernamento che saranno scomputati una volta terminati i lavori.

La voce Noleggi e altre locazioni, pari a € 3.025.000 (€ 2.129.000 nel 2020/21), riguarda soprattutto il noleggio di mezzi di trasporto ed attrezzature per uso aziendale.

I costi per servizi pari a € 57.730.000 (€ 51.019.000 nel 2020/21) comprendono consulenze e collaborazioni per € 7.185.000 (€ 5.239.000 nel 2020/21) relative a parcelle per consulenze professionali amministrative e commerciali, nonché le provvigioni ad intermediari del Gruppo Milan. I costi generali dell’attività sportiva risultano pari a € 23.133.000 (€ 23.049.000 nel 2020/21).

Tali costi riguardano i costi per gli osservatori, le consulenze tecnico-sportive, che sono aumentati da 11.604.000 a € 12.167.000, di cui i costi per agenti sportivi e costi accessori per la campagna trasferimenti sono diminuiti da € 4.458.000 a € 3.376.000.

Gli Emolumenti ad organi sociali, diminuiscono da € 3.633.000 a € 4.033.000 ed includono gli emolumenti agli Amministratori e Sindaci ed il compenso all’Organismo di Vigilanza e Controllo per lo svolgimento delle loro funzioni presso le società del Gruppo Milan.

Le spese per le gare in trasferta sono aumentate da € 2.475.000 a € 2.621.000. I premi assicurativi per assicurare il patrimonio calciatori risultano pari a € 2.516.000.

E’ stato effettuato un accantonamento per € 7.893.000 (€ 8.352.000 nel 2020/21) a fondi rischi, riguarda lo stanziamento di oneri futuri relativi a personale sportivo e non sportivo e il tema concernente le richieste stragiudiziali pervenute alla Capogruppo A.C. Milan S.p.A. in materia di diritto d’autore.

La differenza tra costo e valore della produzione è negativa per € 54.980.000 (-€ 186.599.000 nel 2020/21).

La Gestione finanziaria è negativa per € 4,6 milioni (-€ 3.257.000 nel 2020/21).

Gli interessi passivi su altri finanziamenti aumentano da € 3.270.000 a € 2.597.000. Altri interessi e oneri finanziari ammontano a € 1.879.000 (€ 1.315.000 nel 2020/21).

La regola della stabilità.

Nella sostanza per il principio cardine della stabilità, del nuovo Regolamento UEFA, è previsto, per la regola del pareggio di bilancio, uno scarto di Euro 60 milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle transazioni.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020-21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019-20, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019-2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

La UEFA stessa ha comunicato che ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo il bilancio 2019-2020 e 2020-2021

I nuovi requisiti di stabilità sono un'evoluzione dei requisiti del pareggio di bilancio (“Break-even rule”).

Nel caso in questione, il risultato prima delle imposte è negativo per € 60,06 milioni

Il risultato prima delle imposte 2020/21 è stato negativo per € 91,55 milioni.

Nel 2019/20 è stato negativo per € 194,6 milioni.

Nel 2018/19 è stato negativo per € 142,2 milioni.

Nel 2017/18 è stato negativo per 121,2 milioni.

La somma algebrica del risultato prima delle imposte per il 2017/18, 2018/19, 2020/21 e il 2021/22; è negativa per € 486,5 milioni tuttavia il 2020/21 andrà valutato unitamente al 2019/20.

L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione del “Break-even result” ai fini del Financial Fair Play.  Da tale risultato si possono escludere i costi per il settore giovanile, la squadra femminile, gli altri ammortamenti che non riguardino i calciatori.

Il saldo delle imposte, è negativo per 6,48 milioni di Euro e comprende IRAP per 4,1 milioni Euro e Altre imposte sul reddito per € 62 mila.

Le imposte differite e anticipate ammontano a € 2.269.000 e riguardano il rilascio di imposte anticipate sulle rettifiche di consolidamento, inerenti allo storno plusvalenze infragruppo.

Di conseguenza, il risultato consolidato del Gruppo Milan dell’esercizio 2021/22 presenta la perdita di € 66.537.000 milioni di Euro (96.416.000 nel 2020/21).

Conclusioni.

Per il futuro, giocherà un ruolo fondamentale il cambio di proprietà e i suoi obiettivi strategici.

Sui rischi e le incertezze sul futuro giocano un ruolo fondamentale il permanere della crisi sanitaria globale, lo scoppio della Guerra in Ucraina, che determinano il clima di incertezza economica, finanziaria e sportiva.

I dati previsionali dell’economia mondiale e del settore sportivo e calcistico in particolare, che considerano gli impatti di tali eventi, includono scenari negativi della congiuntura economica, che potrebbero incidere sull’andamento economico-finanziario nonché sulla situazione patrimoniale della Società oltre alle incertezze tipiche dell’attività calcistica.