venerdì 25 settembre 2020

Bilancio Juve 2019/20: perdita di € 89,7 milioni, con effetto COVID e le svalutazioni di Higuain, Mandzukic e Matuidi.

 



Luca Marotta

 jstargio@gmail.com

Con il comunicato del 17 settembre 2020, relativo alla risoluzione contrattuale del calciatore Higuain, è stato annunciato che il Consiglio di Amministrazione, convocato per il 18 settembre 2020, avrebbe tenuto conto dell’effetto economico negativo di 18,3 milioni nel determinare il risultato del bilancio al 30.06.2020, che era già stato reso di pubblico dominio con il comunicato dell’11 settembre 2020, con una perdita di 71,4 milioni.

In ogni caso, ai fini del Fair Play Finanziario, il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19, che ha causato la riduzione dei ricavi da gare oltre al prolungamento della Stagione Sportiva 2019/2020 terminata nel mese di Agosto 2020, con la disputa delle partite senza spettatori.

La UEFA stessa ha comunicato che ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo il bilancio 2019/20 e 2020/21: “the reporting periods ending in 2020 and 2021 which will be considered as one single reporting period (considered as reporting period T)”.

Dal punto di vista contabile, il secondo semestre dell’esercizio 2019/2020 ha registrato solo 251 milioni di ricavi operativi, di cui 108,1 milioni (43,1%) Ricavi da gestione calciatori; 68,9 milioni per Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità (25,4%); 48,3 milioni per ricavi per Diritti radiotelevisivi e proventi media (19,2%); 12,68 milioni per ricavi da gare (5,1%) e 10,27 per Ricavi da vendite di prodotti e licenze (4,1%). Come è evidente, il lockdown e la conseguente sospensione delle gare ha penalizzato fortemente i ricavi da gare; i ricavi per Diritti radiotelevisivi e proventi media e i Ricavi da vendite di prodotti e licenze.

 Nel 2019/20, i ricavi operativi lordi, su cui incidono per il 30%, i proventi da gestione calciatori raggiungono la cifra di € 573,4 milioni (€ 621,4 milioni nel 2018/19). Di fatto, i proventi da gestione calciatori insieme alla tenuta dei ricavi da sponsorizzazioni, che erano aumentati per l’effetto Cristiano Ronaldo, hanno contribuito a contenere la perdita.

Non a caso, la gestione economica della Juventus, negli esercizi precedenti era stata caratterizzata dall’approccio dinamico alle campagne trasferimenti calciatori per cogliere opportunità di valorizzazione e di investimento è una condizione fondamentale ai fini del Consolidamento dell’equilibrio economico e finanziario, che rientra tra gli obiettivi strategici e operativi del Piano per la gestione e lo sviluppo della Società.

I costi operativi sono diminuiti del 9,7% in misura percentuale superiore a quella dei ricavi operativi (7,7%), nonostante il raddoppio degli Oneri da gestione diritti calciatori con un incremento di 15,5 milioni. Il decremento del costo del personale tesserato è stato del 14%. L’incremento degli ammortamenti e accantonamenti appare decisivo per l’esposizione di un risultato operativo negativo ed è stato di 44 milioni assorbendo il decremento dei costi operativi di 44,3 milioni.

Invero, sull’aumento degli ammortamenti e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ha giocato un ruolo importante l’impairment su Higuain di 18,3 milioni, a cui si devono aggiungere l'operazione di cessione Mandzukic, perfezionata il 2 gennaio 2020, che ha comportato la svalutazione integrale del valore di carico del diritto per € 4.267.000 e la risoluzione con Blaise Matuidi che ha comportato una svalutazione di € 3.821.000. In totale, le svalutazioni operate hanno inciso per € 26.900.000.

Continua a valere l’ipotesi, che i costi del personale e gli ammortamenti erano stati parametrati in funzione di un obiettivo superiore al raggiungimento dei quarti nella UEFA Champions League.

Come altri club, la Juventus sta investendo molto nel parco calciatori, che sono fondamentali per il successo sportivo e di conseguenza per il futuro del club. Tuttavia tali investimenti determinano e rappresentano anche i costi principali del club. Inoltre, nel caso dei migliori giocatori, che sono spesso rappresentati da agenti aggressivi, i costi sono elevati.

Di conseguenza, l'aumento dei costi dei calciatori rende difficile per i club raggiungere livelli di redditività stabili, anche in considerazione dell'imprevedibilità dei risultati sportivi.

Il bilancio 2019/20 di Juventus Football Club S.p.A. mostra un risultato d’esercizio, al netto delle imposte, negativo per Euro 89.682.106. Nell’esercizio 2018/19, il risultato d’esercizio, al netto delle imposte, era negativo per Euro 39.895.794.

Sul risultato netto, grava anche il peso delle imposte, pari a circa € 8 milioni, poiché il risultato prima delle imposte dell’esercizio 2019/20, risulta negativo per € 81.657.094 (-€ 26.897.835 nel 2018/19).

Anche il risultato economico complessivo è negativo per 90.022.569, a causa dei componenti iscritti a riserva da cash flow hedge per € 3.768 e ai componenti iscritti a riserva da fair value attività finanziarie per € 344.231.

Al 30.06.2020, il patrimonio netto è positivo per 239.204.587 (€ 31.242.712 nel 2018/19; € 72.044.071 nel 2017/18; € 93.773.793 nel 2016/17) e l’indebitamento finanziario netto diminuisce di € 78, 3 milioni, da € 463,47 milioni a € 385,2 milioni, di cui € 261,6 milioni non corrente.

Inoltre, si deve considerare che i ricavi operativi degli ultimi 5 anni sono cresciuti con un CAGR del 10,27%.

Se dovessero prolungarsi gli effetti della pandemia, per quanto riguarda l’indebitamento finanziario netto si potrebbe verificare un aumento, anche a causa della contrazione di alcune linee di ricavo come i ricavi da biglietteria, soprattutto se si continuasse a disputare le gare con delle limitazioni alla presenza del pubblico.

Dal punto di vista sportivo, la stagione sportiva 2019/20 della Juventus, è stata segnata dalla sospensione delle competizioni, ed è terminata il 3 Agosto 2020, con l’eliminazione agli ottavi di Champions League ad opera dell’Olympique Lyonnais.

La Serie A è terminata il 01.08.2020 ed ha visto la Juventus vincere per la nona volta consecutiva il campionato italiano di Serie A, la sconfitta in finale della Coppa Italia, ai rigori, ad opera del Napoli. La Juventus ha perso la Supercoppa Italiana con la Lazio.

A partire dalla stagione sportiva 2017/2018, la Juventus è presente anche nel calcio femminile, con l’acquisito il titolo sportivo dall’A.S.D. Cuneo Calcio Femminile. La squadra delle Juventus Women ha vinto il terzo scudetto per assegnazione della F.I.G.C. del 25 giugno 2020.

Continuità aziendale

La pandemia da Covid-19 ha determinato un difficile contesto economico e finanziario generale; tuttavia gli amministratori hanno valutato che non sussistono significative incertezze relativamente all’utilizzo del presupposto della continuità aziendale.

La formulazione di tali conclusioni, hanno tenuto conto del fatto che la Società è in grado di far fronte ai propri impegni finanziari sia mediante la liquidità ottenuta con finanziamenti a medio termine sia utilizzando gli affidamenti bancari disponibili.

Inoltre, gli amministratori hanno preso atto, inoltre, che non si ravvisano difficoltà da parte della Società nelle possibilità di accesso a nuova liquidità sotto forma di linee di finanziamento.

Il Valore della Juventus.

La Capitalizzazione di Borsa, può essere considerata come un valore indicativo della società e si ottiene moltiplicando il numero delle azioni per il valore di mercato. Le azioni Juventus sono quotate al Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana.

Il massimo della quotazione è stato raggiunto il 07/01/2020 con Euro 1,288. Il minimo della quotazione è stato raggiunto durante il “lockdown” il 16/03/2020 con Euro 0,524.

Il 16 settembre 2020, il valore di capitalizzazione di borsa era di circa 1,237 miliardi di Euro, considerando n. 1.330.251988 di azioni al prezzo ufficiale di € 0,93.

In ogni caso, tale valore è solo indicativo, perché quando si vendono o comprano pacchetti di controllo di società quotate in borsa, molto spesso emergono altri valori. Si pensi all’obbligo di lanciare un’OPA. Si deve aggiungere che nel bilancio della Juventus non risulta valorizzato il marchio e un’eventuale trattativa, ovviamente, ne deve tener conto.

Nella classifica di KPMG “The European Elite 2020 Football Clubs’ Valuation”, la Juventus occupa l’undicesimo posto con un “Enterprise value” medio di 1,735 miliardi di Euro.

La rivista americana Forbes ha valutato la Juventus 1,512 miliardi di dollari USA, collocandola al decimo posto della sua classifica, prima tra le squadre italiane. Nella precedente classifica la rivista americana valutava la Juventus 1,5 miliardi di dollari USA, collocandola al decimo posto e prima tra le squadre italiane.

La classifica Brand Finance Football 50 2020, come l’anno precedente, colloca la Juventus all’undicesimo posto, con un valore del marchio non mostrato, prima tra le squadre italiane e dietro l’Arseanal che mostra un valore del marchio di € 719 milioni.   Le valutazioni aziendali hanno avuto la funzione di illustrare l’importanza che il marchio svolge nel generare valore per gli stakeholder del club, in particolare gli investitori.

Juventus è controllata, in base alla situazione aggiornata sulla base delle comunicazioni pervenute alla Consob fino al 05/07/2020, per il 63,766% da EXOR S.p.A., invece Lindsell Train Ltd. detiene il 10,010% del capitale sociale e la parte restante costituisce il flottante.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.



Il totale delle attività risulta aumentato del 26,9%, assestandosi a 1,19 miliardi di Euro (€941,7 milioni nel 2018/19).

La presenza dello stadio di proprietà e altre infrastrutture sportive rende la struttura del bilancio della Juventus, rispetto a quella di altri club italiani, più vicina agli standard degli altri club europei. Il peso sul totale dell’attivo della voce “Terreni e fabbricati”, al netto degli ammortamenti, è del 11,6% circa.

Il peso dei diritti pluriennali sul totale dell’Attivo è del 43,2% (44,7% nel 2018/19).

La voce terreni e fabbricati aumenta del 6,2%, da € 130.412.604 a138.517.513.

Tali attività riguardano:

- lo Juventus Training Center di Vinovo;

- lo Stadio;

- lo Juventus Museum;

- lo Juventus Megastore.

Per quanto riguarda la suddivisione degli importi contabili emergono i seguenti valori: i terreni del Centro Sportivo di Vinovo (“Juventus Training Center”) per € 5 milioni; I terreni adiacenti il Centro Sportivo per € 10.800.000; i fabbricati del Centro Sportivo di Vinovo (“Juventus Training Center”) per € 15.082.000; lo Stadio “Allianz Stadium”, lo “Juventus Museum” e lo “Juventus Megastore” per un valore contabile netto complessivo di € 96.489.000.

I Diritti d’uso IFRS 16 sono stati inseriti a partire dal 1° luglio 2019 per l’importo di Euro 15.042.000 con ammortamenti per Euro 3.896.000, con un valore contabile netto di euro 11.146.000 e riguardano la contabilizzazione dei contratti di affitto della sede sociale e del centro sportivo di allenamento della Continassa, nonché agli altri immobili adibiti a negozi ed uffici.

Gli investimenti effettuati risultano pari a 292 mila Euro.

Anche le Altre attività materiali, pari a € 22.060.000, hanno subito l’applicazione del principio IFRS 16 con l’evidenziazione di Diritti d’Uso IFRS 16 con un valore lordo di Euro 2.448.000 ed un valore contabile netto di Euro 1.178.000.

L’attivo corrente, comprensivo degli anticipi a fornitori correnti, risulta inferiore al passivo corrente, comprensivo degli anticipi da clienti correnti, di € 168,1 milioni (-€ 218,7 milioni nel 2018/19), conseguenza, molto probabilmente, degli investimenti realizzati nel corso degli anni.

Il capitale investito netto, pari a € 624,3 milioni, risulta aumentato di 129,6 milioni di Euro circa.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale risulta diminuito ed è pari a 1,255 (1,034 nel 2018/19), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,61 (0,44 nel 2018/19), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

Tuttavia nel caso in questione i debiti a breve comprendono anticipi da clienti correnti per € 31.327.554.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, è l’indicatore più importante del Fair Play Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.

Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,62, inferiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,7. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per l’iscrizione 2020/21. 

Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima si sarebbe potuto colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto ridurre l’importo da colmare di 2/3.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio netto al 30 giugno 2020 è positivo per € 239.204.587 (€ 31.242.712 nel 2018/19) e finanzia il 20,3% dell’attivo (3,3% nel 2018/19).

La variazione positiva di € 207.961.875, rispetto al patrimonio netto del 30 giugno 2019, è dovuta sostanzialmente alla contabilizzazione dell’aumento di capitale per € 286.151.904 e alla perdita netta dell’esercizio registrata -€ 89.682.106 e alla variazione negativa della “Riserva da fair value attività finanziarie” per € 344.231, oltre all’esposizione della “Riserva da cash flow hedge”, per l’importo negativo di € 3.760.

Il Patrimonio Netto, essendo positivo, è conforme a quanto stabilito dal regolamento del Fair Play Finanziario.

Al 30 giugno 2020, il capitale sociale della società bianconera, interamente sottoscritto e versato, ammonta a € 11.406.987 ed è costituito da n. 1.330.251.988 azioni ordinarie senza valore nominale.


Il Patrimonio Netto finanzia il 38,3% del Capitale Investito Netto, pari a € 624,3 milioni, il restante 61,7% è finanziato dall’indebitamento finanziario netto.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è pari a 0,255 (0,034 nel 2018/19).

Il che sta a significare che il capitale di terzi prevale sui mezzi propri.

Infatti, anche l’equity ratio è pari solo al 20,3%.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.

I debiti riclassificati iscritti in bilancio al 30.06.2020 ammontano a € 864,4 milioni, da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2018 della FIGC), mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 566,5 milioni.

Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,071, inferiore alla soglia massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,2. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per l’iscrizione 2020/21.

E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Indebitamento, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 1,2, sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più importante.

La Posizione Finanziaria Netta.

L’indebitamento finanziario netto, al 30 giugno 2020 è pari a € 385,2 milioni ed è in decremento del 16,9% rispetto ai € 463,5 milioni del 30 giugno 2019.Al 30 giugno 2018 era pari a 309,8 milioni. Il 30 giugno 2017 era pari a € 162,5 milioni


Il totale lordo dei debiti finanziari diminuisce da € 473,2 milioni del 30/06/2019 a € 396 milioni del 30 giugno 2020, di cui € 134,4 milioni a breve termine.

I debiti verso le società di factoring diminuiscono da € € 179,8 milioni a € 82,9 milioni.

Rispetto al 30 giugno 2019, il debito verso l’Istituto per il Credito Sportivo diminuisce da € 30,8 milioni a € 24,3 milioni. Trattasi di un debito “virtuoso” e la rata classificata tra i debiti a breve è di € 6,7 milioni. I debiti verso le banche aumentano da € 87,28 milioni a € 100,3 milioni, di cui € 67,4 milioni a breve termine.

Al 30.06.2020 sono esposti Debiti finanziari verso obbligazionisti per € 175.696.000, di cui € 2.136.000 a breve termine e relativi al rateo interessi maturato. Trattasi di un prestito obbligazionario non convertibile emesso il 13 febbraio 2019, con scadenza 19 febbraio 2024, con quotazione sul mercato MTF Global Exchange Market di Euronext Dublin. L’emissione ha avuto “lo scopo di dotare la Società di risorse finanziarie per la propria attività ottimizzando la struttura e la scadenza del debito”.

Al 30 giugno 2020, la Società dispone di linee di credito bancarie per € 538 milioni di cui € 195,5 milioni revocabili (€ 587,9 milioni al 30.06.2019; € 502,5 milioni; al 30.06.2018; € 465,6 milioni al 30.06.2017) utilizzate per complessivi € 254,9 milioni.

Le Disponibilità liquide diminuiscono da € 9.744.722 milioni a circa € 5.917.079. Nell’esercizio 2019/20 figurano crediti finanziari pari a € 4,9 milioni, che si riferiscono riferiti alla cessione prosoluto del credito relativo alla prima rata dell’operazione di trasferimento del calciatore Emre Can.

Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è negativo per € 4,5 milioni (€ 21,6 milioni al 30/06/19).

I Crediti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti sono pari a € 296,19 milioni (€ 199.25 milioni, al 30/06/19).

I Debiti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti risultano pari a € 300,69 milioni (€ 220,86 milioni, al 30/06/19).

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco

Non essendoci debiti fiscali e previdenziali non correnti, il net debt ai fini del Fair Play Finanziario risulta inferiore al fatturato netto ed è conforme a quanto auspicato dal regolamento.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.

Nel caso della Juventus, al 30.06.2020, figurano debiti verso l’Istituto per il Credito sportivo per l’importo di 24,3 milioni di Euro, che dovrebbero essere considerati, ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt”.

Altre Passività

L’importo relativo alle altre passività ammonta a € 147,23 milioni, di cui € 121.507.258 sono relativi alla quota corrente.

Tra le altre passività correnti figurano “Debiti per retribuzioni dovute a dipendenti ed assimilati” per € 25,69 milioni, che si riferiscono alle retribuzioni del mese di giugno 2020 e ai premi variabili maturati.

I Debiti per oneri accessori relativi alla campagna trasferimenti ammontano complessivamente a € 52.439 .000 di cui € 35.672.000 come quota corrente. Tale voce comprende i debiti per compensi riconosciuti ad agenti FIFA.

Nelle altre passività sono compresi i debiti tributari, pari complessivamente a € 33.986.000 di cui € 9.171.000 non correnti. Tali debiti riguardano l’IVA del mese di febbraio 2020, il termine di versamento è stato posticipato pari a € 17.163.000 correnti e € 9.171.000 non correnti; l’IVA del mese di giugno 2020 per € 900 mila; i debiti verso l’Erario per IRAP per € 1,49 milioni.

Il Rendiconto Finanziario.


Il rendiconto finanziario illustra i flussi di cassa generati dall’attività operativa, di investimento e finanziaria.

In sintesi, i flussi generati dalla gestione operativa sono stati negativi per € 58,6 milioni, i flussi legati all’attività di investimento sono stati negativi per € 135,3 milioni; mentre i flussi di cassa generati dall’attività di finanziamento sono stati positivi per 157,37 milioni, grazie all’aumenti di capitale. Pertanto, il flusso di cassa generato durante l’esercizio è stato negativo per 36,6 milioni di Euro.

Per quanto riguarda l’attività di investimento, gli investimenti in diritti pluriennali calciatori hanno determinato l’assorbimento di flussi per € 349.467.075 (€ 293.408.718 nel 2018/19), compensati in parte da cessioni per diritti calciatori, che hanno determinato flussi positivi per € 239.961.439 (€ 176.234.924 nel 2018/19).

I crediti per cessione diritti pluriennali prestazioni calciatori sono aumentati, determinando flussi negativi, per € 97.745.119, mentre i debiti per acquisto diritti pluriennali prestazioni calciatori sono aumentati, determinando flussi positivi, per € 75.815.062.

Per la Acquisizioni e/o cessioni temporanee di diritti pluriennali prestazioni calciatori si è verificato un flusso positivo per € 874.783. Per gli Oneri accessori non capitalizzati su acquisizioni di diritti pluriennali prestazioni calciatori si è verificato un flusso negativo di € 26.083.981. L’Aumento dei debiti per oneri accessori su diritti pluriennali prestazioni calciatori ha determinato un flusso positivo 26.847.364

Quindi, nell’esercizio 2019/20, l’assorbimento netto determinato dall’attività di “Calciomercato”, che rientra nell’attività di investimento è stato di € 129,27 milioni netti.

Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, spiccano come flussi positivi: l’Aumento di capitale per € 297.984.444. Come flussi negativi emergono: l’Aumento (diminuzione) degli utilizzi di linee di factoring per € 97.230.735.

Il Valore della Rosa.

Al 30 giugno 2020, il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 508.423.169 e rispetto al 30 giugno 2019 risulta in aumento di € 105,6 milioni, per il quinto esercizio consecutivo.

Il Costo storico della Rosa è di € 938.164.000 e il relativo fondo di ammortamento ammonta a Euro 429.741.000, con un valore contabile di € 508.423.000.  Per quanto riguarda la prima squadra il costo storico della Rosa è di € 713.530.000, con un fondo ammortamento di € 361.703.000 ed un valore netto contabile di € 351.827.000.


L’incremento è dipeso dagli investimenti della Campagna Trasferimenti 2019/20, per € 349,4 milioni, da cessioni per un valore contabile netto di € 68,6 milioni e ammortamenti per € 166,5 milioni e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive di calciatori € 26,9 milioni.

Il calciatore della prima squadra col valore contabile residuo più elevato è Ramos De Oliveira Arthur Henrique con € 71.541.000 (costo storico € 71.620 000),  acquistato il 29/6/2020, seguito da Cristiano Ronaldo con € 57.911.000 (costo storico € 115.822.000), De Ligt Matthijs  con € 69.176.000 (costo storico € 85.701.000 ); Da Silva Danilo Luiz € 30.378.000 (costo storico € 30.378.000); Bonucci Leonardo con € 22.365.000 (costo storico €  34.946.000); Costa de Souza (Douglas Costa) con € € 21.942.000 (costo storico €  44.616.000);  Bernardeschi Federico con € 15.764.000 (costo storico € 39.411.000); Lobo Silva Alex Sandro con € € 7.693.000 (costo storico € 28.125.000); Bentancur Colman Rodrigo con € 6.631.000 (costo storico € 12.514.000); De Sciglio Mattia con € 4.856.000 (costo storico € 12.141.000) e Cuadrado Bello Jan Guillermo con € 4.639.000 (costo storico € 20.490.000).

Tra i calciatori ceduti in prestito spiccano i valori contabili di: Kulusevski Dejan con € 31.520.000 (costo storico € 35.438.000), acquistato il 2 gennaio 2020 e ceduto in prestito; Romero Cristian con € 22.787.000 (costo storico € 28.310.000); Pjaca Marco con € 10.954.000 (costo storico € 29.473.000) e Perin Mattia con € 7.112.000 (costo storico € 14.224.000).

Le cessioni a titolo della Campagna Trasferimenti 2019/2020 hanno comportato plusvalenze nette per € 166,6 milioni e le cessioni temporanee nette hanno determinato proventi netti per € 0,9 milioni.

L’impegno finanziario netto complessivo, ripartito in cinque esercizi, è stato pari a € 126,8 milioni, inclusi gli oneri accessori, nonché gli oneri e i proventi finanziari impliciti su incassi e pagamenti dilazionati.

Durante l’ultima Campagna Trasferimenti quella 2019/20 - prima fase, nei mesi di agosto e settembre 2020 sono stati risolti consensualmente i contratti con i calciatori Blaise Matuidi e Gonzalo Gerardo Higuain, entrambi in scadenza il 30 giugno 2021, che hanno generato un effetto economico positivo netto sull’esercizio 2020/2021 di € 39,7 milioni, come minori costi da sostenere.

L’ultima Campagna Trasferimenti quella 2020/21 - prima fase, ancora in corso alla data di redazione del bilancio, ha comportato tra gli acquisti definitivi: Hajdari Albian (FC Basel 1893) per € 4.380.000 con un valore IFRS da ammortizzare di 4.338.000; Nzouango Bikien Felix Victor (Amiens Sporting) per € 1.900.000 con un valore IFRS di € 1.890.000.

Tra le Acquisizioni temporanee figura Weston McKennie (Schalke 04) per € 4.500.000, con valore di riscatto € 18.500.000.  Con un comunicato del 22 settembre 2020 è stata ufficializzata l’acquisizione in prestito biennale di Morata (Club Atletico de Madrid) per 10 milioni ad anno, con facoltà di riscatto dopo il primo anno a 45 milioni e dopo il secondo a 35 milioni.

Tra le Cessioni temporanee figura Romero Cristian Atalanta BC per € 2.000.000, con valore di riscatto € 16.000.000.

Le Partecipazioni

Al 30 giugno 2020, le Partecipazioni ammontano a € 234.262 e riguardano per € 5 mila la partecipazione detenuta in joint venture da Juventus nella società J Medical S.r.l.; per € 185 mila la partecipazione del 40%, detenuta da Juventus nella società Tobeez F&B Italia S.r.l., il cui capitale sociale è pari a € 30 mila e per € 4 mila la partecipazione del 40%, detenuta da Juventus nella società B & W Nest S.r.l. (società che gestisce J Hotel), il cui capitale sociale è pari a € 30 mila.

B & W Nest S.r.l, ha chiuso in perdota i primi sei mesi del 2020. Juventus dopo il 30 giugno ha acquisito il controllo al 100% per l’operazione di copertura perdite.

J Medical S.r.l. è una società a controllo congiunto (joint-venture) di Juventus e Santa Clara S.r.l e svolge l’attività di centro poliambulatoriale, diagnostico, fisioterapico e di medicina sportiva.

La Gestione economica.

La gestione economica del 2019/2020 non risulta equilibrata, perché i costi superano i ricavi determinando anche assorbimento di flussi di liquidità, nonostante i Proventi da gestione diritti calciatori.

IMPATTO SUI RICAVI DELLE MISURE PER CONTRASTARE LA PANDEMIA

Le misure restrittive adottate dalle Autorità, da un lato non hanno permesso di disputare le partite con la presenza del pubblico, con la conseguente riduzione dei ricavi da gare ed il rimborso pro-quota degli abbonamenti standard per la stagione 2019/2020, nonché dei biglietti già venduti, dall’altro lato non hanno consentito l’apertura al pubblico anche del museo e dei negozi, che sono rimasti chiusi dal 9 marzo fino al 17 maggio 2020, con conseguente riduzione dei ricavi da merchandising.

La sospensione delle gare ha determinato inoltre la riduzione dei ricavi da diritti TV, relativi al periodo di sospensione.

Per far fronte, almeno parzialmente, all'impatto economico e finanziario negativo causato dalla sospensione delle attività sportive, la Juventus ha raggiunto un’intesa con i calciatori e l’allenatore della Prima Squadra per la riduzione dei loro compensi della stagione 2019/2020 di un importo pari alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Gli effetti economici e finanziari derivanti dall’intesa raggiunta sono positivi per circa € 90 milioni sull’esercizio 2019/2020.

I Ricavi operativi lordi del 2019/20 ammontano a573.424.092, mentre nel 2018/19 erano pari a 621.456.394. La variazione in diminuzione è stata di € 48,03 milioni (-7,7%).

Il decremento è stato determinato soprattutto dai Diritti radiotelevisivi e proventi media che sono diminuiti di € 40.264.302; dai Ricavi da vendite di prodotti e licenze che hanno segnato un decremento di € 12.301.572, e dai Ricavi da gare, che sono diminuiti di € 21.452.212.

Di contro si è verificato un incremento dei proventi per gestione calciatori, per la cifra di € 14.833.803 e un aumento dei Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità per Euro 20.718.134, grazie allincremento, a partire dal 1° luglio 2019, del corrispettivo del contratto di sponsorizzazione FCA/Jeep, che ha attenuato in parte la perdita dei ricavi per la pandemia Covid.

I Costi operativi sono diminuiti in misura percentuale maggiore a quella dei ricavi, ossia del 9,7%, invece la voce riguardante gli Ammortamenti, accantonamenti e utilizzi di fondi è addirittura aumentata del 68,19%, a causa degli ammortamenti e delle svalutazioni.




Il fatturato netto è diminuito da € 464,27 milioni a € 401,4 milioni. Il decremento è stato solo del 13,54%, grazie all’incremento dei ricavi commerciali che sono stati contabilizzati secondo la competenza temporale e non in base alle partite disputate.

Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del fatturato netto degli ultimi 5 anni è stato del 4.12%.



I Proventi da cessioni diritti media, nel complesso, diminuiscono del 19,5%, da € 206,64 milioni a € 166.378.556. In particolare, i Proventi da competizioni UEFA diminuiscono di € 18,2 milioni (-19,1%), da € 95.320.000 a € 77.126.000, per effetto dell’incremento delle risorse raccolte e distribuite attraverso l’applicazione del nuovo sistema di ripartizione introdotto da UEFA a partire dalla stagione 2018/2019.  I proventi da media nazionali diminuiscono di 21,5 milioni, variando da € 110,02 milioni a 88.488.000, a causa del minor numero di partite disputate nell’esercizio 2019/2020, per effetto della pandemia COVID 19. I Proventi da produzioni e accesso al segnale diritti media diminuiscono da € 1.300.000 a € 765.000.

Il Market Pool della UEFA Champions League 2019/2020 è stato determinato provvisoriamente sulla base della disputa del Group Stage.

I Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità, incidono per il 22,6% sui ricavi operativi lordi, aumentano di € 20.718.134, da € 108,8 milioni a € 129.560.768, soprattutto a causa dell’incremento, a partire dal 1° luglio 2019, del corrispettivo del contratto di sponsorizzazione FCA/Jeep.

I Ricavi da vendite di prodotti e licenze diminuiscono del 44,3%, da € 44.026.765 a31.725.193. Tali ricavi comprendono la gestione diretta delle attività di vendita e licenza di prodotti ufficiali, nonché dall’organizzazione delle attività delle Juventus Accademy e hanno sofferto della chiusura dello Stadio per ragioni legate alla pandemia, con una riduzione di € 12.301.572.

La tabella seguente, che mostra l’evoluzione nel tempo della distribuzione del fatturato netto, evidenzia come già dal 2017/18 sia aumentata l’incidenza dei ricavi commerciali, soprattutto a causa della scelta di internalizzare l’attività di merchandising e il 2019/20 ha potuto beneficiare dell’incremento FCA/Jeep.


Nel dettaglio, rispetto al 2018/19, a causa della pandemia COVID, i Ricavi da gare diminuiscono del 30,4%, da € 70,65 milioni a € 49,2 milioni. Nel 2019/20 sono state disputate 5 partite casalinghe in meno di campionato; 2 partite casalinghe in meno di Champions League e 3 partite casalinghe in più di Coppa Italia (di cui una senza spettatori). Negli ultimi 5 anni, il tasso di crescita annuale composto (CAGR) dei ricavi da gare è stato del 3,03%.

Per quanto riguarda gli abbonamenti per la stagione 2019/20, sono state sottoscritte tutte le 29.300 tessere a disposizione, per un ricavo netto di € 33,5 milioni (€ 31,7 milioni nel 2018/19), inclusi i Premium Seats e i servizi aggiuntivi. I Ricavi da biglietteria per gare casalinghe di Campionato sono diminuiti da € 17.473.000 a € 9.700.000, per l’effetto della pandemia COVID.

I ricavi da biglietteria per la UEFA Champions League, per le tre partite disputate nell’esercizio, ammontano a € 5.861.000 (€ 14.435.000 nel 2018/19) e risultano in diminuzione di € 8.574.000. I Ricavi da servizi aggiuntivi gare aumentano da € 5,78 milioni a € 5,78 milioni. I Ricavi da finali Coppe diminuiscono da € 3 milioni a € 2,9 milioni. Gli Ingaggi per gare amichevoli risultano aumentati da € 5.1 milioni a 6,9 milioni. I Ricavi da biglietteria per gare Coppa Italia ammontano a € 909 mila e gli Altri ricavi da gare a € 186 mila.

I proventi da gestione diritti calciatori, incidono per il 30% sui ricavi operativi lordi, aumentano di 14,83 milioni di Euro, da € 157.186.818 a172.020.621. Tale voce comprende plusvalenze complessive per € 166.184.000 (€ 126.580.000 nel 2018/19).

I maggiori importi delle Plusvalenze hanno riguardato: Pjanic Miralem (F.C. Barcellona) per € 43.722.000; Cavaco Cancelo Joao Pedro (Manchester City F.C.) per   30.442.000; Kean Moise Bioty (The Everton F.C.) per   27.077.000; Can Emre (Borussia Dortmund) per   14.669.000; Moreno Taboada Pablo (Manchester City F.C.) per   9.500.000;  Muratore Simone (Atalanta B.C.) per € 6.665.000; Pereira Da Silva Matheus (F.C. Barcellona) per € 6.130.000; Mavididi Stephy Alvaro (Montpellier Hérault Sport Club) per €  5.020.000; Sene Mamadou Kaly (F.C. Basel 1893) per €  3.909.000; Mancuso Leonardo (Empoli F.C.) per €  3.272.000; Han Kwang Song (Al Duhail Sports Club) per €  3.116.000; Mota Carvalho Dany (A.C. Monza) per €  2.800.000; Loria Leonardo (A.C. Pisa) 1909 per €  2.473.000; Lanini Erik (Parma Calcio 1913) per €  2.203.000; Francofonte Nicolò (U.C. Sampdoria) per €  1.574.000; Masciangelo Edoardo (Delfino Pescara 1936) per €  1.530.000 e Bandeira Da Fonseca Rafael Alexandre ceduto all’Amiens S.C. per €  1.438.000.

I Ricavi per cessione temporanea diritti calciatori risultano pari a € 875.000 (€ 26.939.000 nel 2018/19). Gli importi principali riguardano: Ricavi per cessione temporanea diritti calciatori Pereira Da Silva Matheus (Sa Dijon Fco) per €   400 mila; Mavididi Stephy Alvaro (Sa Dijon Fco) 300.000 e Ramos De Oliveira Melo Arthur Henrique/F.C. Barcellona per € 53.000.

Altri ricavi da gestione calciatori per bonus, premi di rendimento e contributi di solidarietà sono stati pari a € 3.195.000, di cui € 1.900.000 per bonus di Murara Neto Norberto (Valencia Club de Futbol); € 1.000.000 per bonus Tello Munoz Andres Felipe (Benevento Calcio); € 525.000 per bonus  Lanini Erik (Parma Calcio 1913); € 522.000 per bonus Perin Mattia (Genoa Cricket and F.C.); € 500.000 per bonus  Moise Kean Bioty (The Everton F.C.); € 70.000 per contributo solidarietà Morata Alvaro (Club Atletico de Madrid).

Gli altri ricavi diminuiscono del 28%, da € 34.104.728 a € 24.538.574. Sostanzialmente la riduzione di Euro 9.566.000 è dovuta agli effetti economici della diffusione della pandemia da Covid-19, che ha determinato la chiusura al pubblico del Museo e dell’Allianz Stadium.

Le sopravvenienze attive, pari a € 2.455.000, includono i premi addizionali distribuiti a consuntivo dalla UEFA per la partecipazione alla UEFA Champions League 2018/2019. I proventi per iniziative commerciali come “Accendi una Stella”, “Membership”, lo Stadium Tour, il Museo e il “Camp” diminuiscono da € 17.151.000 a € 12.046.000. I Proventi da Lega Nazionale Professionisti Serie A diminuiscono da € 2.109.000 a € 1.814.000. I Proventi da attività “no match day” e altri proventi stadio diminuiscono da € 3.698.000 a € 2.628.000. I Contributi da FIFA/UEFA per convocazioni calciatori in Nazionale diminuiscono da € 712.000 a € 33.000.

I Costi operativi, esclusi gli ammortamenti e comprendendo gli oneri della gestione economica dei calciatori, sono pari a € 414.123.111 (€ 458.461.662, nel 2018/19). La variazione in diminuzione è stata di € 44.338.551, ossia del 11,6%, in misura superiore al decremento percentuale dei ricavi operativi lordi che è stato del 9,5%, grazie alla riduzione del costo del personale, che sono diminuiti del 18% e all’incremento dei proventi da gestione calciatori del 14,5%.

I costi relativi al personale tesserato diminuiscono di 42 milioni, ossia del 14%, da € 301,3 milioni a € 259,2 milioni, l’incidenza sul fatturato netto è del 64,6% (74,9% nel 2018/19), inferiore a quanto auspicato dal Fair Play Finanziario. Le retribuzioni sono diminuite di 30,46 milioni, da € 253,25 milioni a € 222,78 milioni, per l’accordo raggiunto con i tesserati relativo alla rinuncia di quattro mensilità.

Il Numero medio personale tesserato è aumentato di 33 unità da 147 a 180. Gli incentivi all’esodo sono stati pari a Euro 201.000 (€ 9.382.000 nel 2018/19). I premi variabili sono diminuiti di 2,87 milioni, da € 28,48 milioni a € 25,62 milioni.

Il costo del personale non tesserato diminuisce di € 1,35 milioni, da € 26,42 milioni a € 25,06 milioni. Il decremento è dovuto soprattutto a minori altri oneri, che comprendono l’eccedenza dell’indennità di fine rapporto rispetto al fondo precostituito e riguardante i dirigenti usciti per € 636 mila.

Nel complesso il Costo del Personale ammonta a € 284,3 milioni (€ 327,7 milioni nel 2018/19) e l’incidenza sul fatturato netto è del 70,8% (70,6% nel 2018/19), comunque sostanzialmente in linea con quanto auspicato dal Fair Play Finanziario. L’incidenza del costo del personale sui ricavi operativi lordi è più bassa e risulta pari al 49,6% (52,7% nel 2018/19) a causa delle plusvalenze.

Il grafico seguente riguardante l’evoluzione del fatturato netto e del costo del lavoro allargato, inteso come somma del costo del personale e degli ammortamenti calciatori, mostra come dal 2012/13 al 2017/18 il fatturato netto abbia superato sempre il costo del lavoro allargato; mentre dal 2018/19 il Costo del Lavoro Allargato ha superato il fatturato netto.


L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.

Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.

Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,844 tale valore sarebbe al di sopra del valore soglia previsto dalla FIGC per la Serie A per la stagione sportiva 2019/20, la cui soglia è di 0,80. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per il 2020/21.

E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Costo del Lavoro Allargato, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 0,8, sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più importante.

Il Personale tesserato, durante il 2019/20, era composto in media da 180 tesserati (147 nel 2018/19), di cui 84 calciatori e 53 allenatori.

Per quanto riguarda l’altro Personale, durante il 2019/20, era composto in media da 270 unità lavorative (250 nel 2018/19), di cui 16 dirigenti. Il personale impiegatizio, aumenta da n. 188 a n. 208.

Gli Oneri da gestione diritti calciatori aumentano da € 15.521.000 a 31.123.416. La maggior parte riguarda gli Oneri accessori su diritti pluriennali calciatori non capitalizzati, pari a € 26.084.000 (€ 11.193.000 nel 2018/19) e riguardano principalmente le commissioni per gli agenti di Kean Moise per € 4.880.000; Cavaco Cancelo Joao Pedro per € 2.942.000; Can Emre per € 2.917.000 e Mandzukic Mario per € 2.000.000.

Gli Oneri per acquisto temporaneo diritti calciatori diminuiscono da € 1.852.000 ad € 96.000 e riguardano Pjanic Miralem (F.C. Barcelona) per € 94.000 e Muratore Simone (Atalanta B.C.) per € 2.000.

Gli Altri oneri ammontano a € 4.890.000 e si riferiscono principalmente alle percentuali sulla futura rivendita dovute per Mancuso Leonardo (Delfino Pescara 1936) per € 1.193.000; Moreno Taboada Pablo (F.C. Barcelona) per € 900.000; Mavididi Stephy Alvaro (The Arsenal F.C.) per € 687.000;

Pereira Da Silva Matheus (Empoli F.C.) per € 473.000 e al bonus per Favilli Andrea (Genoa Cricket and F.C.) per € 1.000.000.

Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, comprese le svalutazioni di Higuain, Mantdzukic e Matuidi aumentano da € 149.440.966 a193.475.910. In particolare, gli ammortamenti aumentano di € 25.775.633, a € 166.576.000 e risultano effettuate svalutazioni per € 26.875.000. L’ammortamento del cartellino di Cristiano Ronaldo risulta pari a € 28.955.000. Per Douglas Costa sono stati calcolati ammortamenti per € 10.971.000. L’ammortamento del cartellino di De Ligt Matthijs risulta pari a € 16.525.000. L’ammortamento del cartellino di Bernardeschi risulta pari a € 7.883.000. Da Silva Danilo Lui z ha inciso come costo per ammortamento per € 6.835.000. L’ammortamento del cartellino di Higuain risulta pari a € 18.260.000, quello di Matuidi € 3.821.000 e quello di Mandzukic € 1.422.000. Tra i calciatori in prestito Pellegrini Luca ha una ammortamento di € 5.523.000.

La voce Accantonamenti, svalutazioni e rilasci di fondi registra un decremento,  risulta diminuita di € 1.692.360 da 17.160.672 a15.468.313. Tale voce inserita nella gestione straordinaria della tabella, comprende: Accantonamenti fondo rischi e oneri diversi per € 8.851.000 (€ 16.050.000 nel 2018/19); Accantonamento fondo svalutazione crediti per € 5.732 (€ 1.616.000 nel 2018/19); Rilascio fondo rischi e oneri diversi con effetto positivo di € 82.000, svalutazione dei prodotti destinati alla vendita ammonta a € 1.071.000 e si riferisce a merce obsoleta e ripristino valore di magazzino per € 104.000.

Gli Accantonamenti fondo rischi e oneri diversi si riferiscono, per l’importo di € 7.140.000, agli oneri derivanti dall’applicazione del regime di tassazione agevolata riconosciuto ai lavoratori che trasferiscono la residenza in Italia sui compensi di alcuni calciatori, nonché gli accantonamenti per controversie per € 1.010.000.

Le spese per servizi esterni diminuiscono del 12,4%, da € 81.236.433 a71.126.279. In particolare, le Spese di trasporto, soggiorno e ristorazione diminuiscono di 1,71 milioni, da € 13,94 milioni a € 12,23 milioni. Le Spese di sicurezza e accoglienza diminuiscono da € 4.758.000 a € 3.231.000. Le spese di manutenzione, aumentano da € 6.706.000 a € 8.361.000.

Gli “Emolumenti a CdA e Organi Sociali” diminuiscono da € 1.908.000 a € 1.327.000.

Le “Consulenze” si aumentano di € 1.770.000, da € 6.365.000 a € 8.135.000.

Le Spese di gestione riconosciute a terzi su prodotti commerciali decrementano di € 1.757.000 da € 3.758.000 a € 2.001.000. I costi per Stampati e spedizioni aumentano di € 380.000 da € 2.627.000 a € 2.247.000. I Compensi a consulenti sportivi diminuiscono da € 2.383.000 a € 2.335.000.

I “Canoni e affitti” diminuiscono di 3.623.000 da € 6.755.000 a € 3.132.000.

Il risultato operativo è negativo per € 67.060.716 e risulta in netto peggioramento rispetto al risultato operativo del 2018/19 che era negativo per € 15.329.297 e anche rispetto a quello del 2017/18 che era negativo € 1.434.058.

I Proventi finanziari ammontano a € 4.217.342 (€ 3.429.230 nel 2018/19) e sono composti da: Proventi finanziari da attualizzazioni per € 4.120.000; Interessi attivi per € 58 mila e Altri per € 39.000.

Gli oneri finanziari risultano pari a € 17.706.544 (€ 14.496.878 nel 2018/19) e riguardano: Interessi passivi e commissioni per € 6.393.000; Interessi passivi su prestito obbligazionario per € 6.120.000; Oneri finanziari da attualizzazioni per € 4.651.000; Oneri finanziari da diritto d'uso IFRS 16 per € 289.000; Oneri finanziari da strumenti derivati per € 9.000 e Altri oneri per € 245.000.

Il Punto di Pareggio.

Premesso che ai fini dell’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo l’esercizio 2019/20 e 2020/21, il risultato prima delle imposte è negativo per € 81.657.094. Nel 2018/19 era negativo per € 26.897.835, nel 2016/17 era negativo per € 10.022.550.

Ai fini del calcolo e del rispetto dei limiti del “break-even” del Fair Play Finanziario, nella determinazione del “break-even result” non si considereranno oltre i soli elementi come: gli altri ammortamenti; plusvalenze e minusvalenze determinate da attività fisse che non siano i calciatori; gli oneri finanziari determinati da investimenti “virtuosi”; le spese per il settore giovanile e femminile, anche gli effetti economici dovuti alla pandemia COVID.

Dopo il calcolo delle imposte, il risultato netto dell’esercizio 2019/20 è negativo per 89.682.106. Nel 2018/19 era negativo per 39.895.794. Nell’esercizio 2017/18 era negativo per 19.228.819.

Dal 2017/18, a livello di risultato netto il trend di netto miglioramento, si è fermato, da causare la necessità del ricorso ad un aumento di capitale, concluso il 2 gennaio 2020 con l’integrale sottoscrizione dell’offerta.

Il risultato del conto economico complessivo è negativo per Euro 90.022.569 in quanto tiene conto di Altri Utili (Perdite) iscritti a riserva da cash flow hedge per l’importo di € 3.768 e Altri Utili (Perdite) iscritti a riserva da fair value attività finanziarie per l’importo negativo di € 344.231.

L’Aumento di capitale.

Il 2 gennaio 2020 sono terminate le operazioni di aumento di capitale, perché sono state complessivamente sottoscritte n. 322.485.328 azioni, pari al 100% delle azioni offerte nel contesto dell’aumento di capitale, per un controvalore complessivo pari a € 299.911.355,04.

Con l’integrale sottoscrizione dell’offerta, il nuovo capitale sociale di Juventus è diventato paria a € 11.406.986,56, composto da n. 1.330.251.988 azioni ordinarie senza valore nominale espresso.

Nell’ambito delle azioni previste dal Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/2020 – 2023/2024, che delinea le linee strategiche ed operative per la gestione e lo sviluppo della Società, era previsto che tale aumento era principalmente finalizzato a finanziare gli investimenti per la competitività sportiva, sostenere la strategia commerciale per l’incremento dei ricavi e della visibilità del brand Juventus nei mercati internazionali e a rafforzare la struttura patrimoniale della Società.

Conclusioni

Nell’esercizio 2019/2020 l’indebitamento finanziario netto è diminuito rispetto al 2018/19, per l’esecuzione dell’aumento di capitale; tuttavia per l’esercizio 2020/2021 se ne prevede l’incremento. In effetti si prevedono mancati incassi su alcune linee di ricavo come la biglietteria dello Stadio e i ricavi da merchandising. Inoltre, la crisi economico-sanitaria potrebbe creare effetti negativi sulla liquidità del mercato dei trasferimenti dei calciatori, a causa di significativi costi operativi dipendenti dagli ingaggi con il personale tesserato.

Gli Amministratori prevedono per il 2020/21 un risultato negativo, che dipenderà dalle prestazioni sportive, soprattutto in UEFA Champions League.

Con il perdurare dell’emergenza sanitaria, che aumenta il clima di incertezza economica e sportiva potrebbe essere necessario una verifica dell’adeguatezza delle linee strategiche ed operative per la gestione e lo sviluppo della società con l’aggiornamento e la possibile estensione temporale del Piano stesso da parte del Consiglio di Amministrazione.

 

sabato 5 settembre 2020

Juventus 2019/20 con dati EXOR e con effetto COVID: perdita di € 69 milioni.

 


Luca Marotta

jstargio@gmail.com

In base ai dati pubblicati da EXOR N.V., si può affermare che la Juventus dovrebbe aver chiuso il bilancio 2019/20 con una perdita netta di 69 milioni di Euro e ricavi operativi pari a circa 570 milioni di Euro in diminuzione di circa 51 milioni di Euro, soprattutto a causa di minori ricavi da gare.

In ogni caso, il fatturato netto ha superato per quarta volta consecutiva lo scalino dei 400 milioni di Euro, con l’incognita COVID-19 per il futuro.

Tutti i bilanci delle società di calcio riguardanti al stagione sportiva 2019/2020 sono condizionati dalla sospensione dei campionati nazionali e delle competizioni UEFA, determinata dalla pandemia COVID-19, che ha causato la chiusura della stagione sportiva nel mese di Agosto 2020, con la disputa delle partite senza spettatori. Per quanto riguarda il Campionato di Serie A, lo stesso è stato sospeso dalla FIGC il 10 marzo 2020, in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020. Le competizioni nazionali sono riprese il 12 giugno 2020 con il ritorno in semifinale di Coppa Italia e, il 22 giugno 2020, con la gara 27 della Serie A.

Di conseguenza, uno dei principali effetti della sospensione dei campionati determinata dalla pandemia COVID-19 è stato il venir meno degli importanti ricavi da gare con il rimborso pro quota degli abbonamenti 2019/2020 nonché dei biglietti delle partite già vendute, oltre a impedire l'accesso del pubblico al museo e ai negozi per diverse settimane (rimasti chiusi fino al 17 maggio 2020) con conseguente calo dei ricavi di merchandising. In effetti è stato possibile ripartire con la condizione che gli stadi fossero chiusi al pubblico.

Per quanto riguarda le competizioni UEFA, nel mese di febbraio la Juventus ha disputato la partita in trasferta degli ottavi di finale di UEFA Champions League contro l'Olympique Lyonnais e ha dovuto giocare il ritorno in casa il 7 agosto, non superando il turno.

Altro effetto provocato dalla Pandemia è stata la difficoltà nella conclusione di nuovi contratti commerciali.

Molto importante è risultato l’accordo raggiunto con i giocatori e l'allenatore della Prima Squadra che per la riduzione del Compenso stagionale 2019/2020, pari alla retribuzione mensile per marzo, aprile, maggio e giugno 2020. L'effetto economico e finanziario dell’accordo ammonta a circa € 90 milioni per l'esercizio 2019/2020. In ogni caso, la Juventus, i giocatori e lo staff tecnico coinvolti, in buona fede, negozieranno un'integrazione della futura remunerazione in base alla ripresa e completamento delle competizioni sportive della stagione 2019/2020. Di fatto, il campionato di serie A 2019/2020 è ricominciato il 22 giugno 2020 come da programma e si è concluso il 3 agosto con la nona vittoria consecutiva del campionato di Serie A.

Da quanto sopra si desume che parte del costo del personale 2019/2020 sarà elargito nell’esercizio 2020/2021.

Il Consiglio di Amministrazione di EXOR, in data 03/09/2020, ha approvato i risultati del 1° semestre 2020. Poiché EXOR controlla il 63,77% del capitale sociale di Juventus Football Club ed è una società quotata in borsa, nelle sue relazioni pubblicate fornisce anche alcuni dati contabili della società Juventus Football Club SpA. In particolare, nella relazione semestrale vengono forniti anche i dati relativi al primo semestre dell’anno solare della Juventus, con la precisazione che l’esercizio sociale di Juventus non coincide con l’anno solare, ma copre il periodo 1° luglio – 30 giugno, che è quello di svolgimento della stagione sportiva. Pertanto, nella Relazione Semestrale di EXOR sono esposti i dati relativi alla situazione contabile per il periodo 1 gennaio – 30 giugno 2020 predisposta da Juventus F.C..

Aggregando i dati contabili della società Juventus Football Club SpA resi pubblici nella Relazione Finanziaria Annuale 2019 di EXOR e nella prima Relazione Semestrale 2020, è possibile ottenere una “situazione contabile aggregata” per l’esercizio 2019/20 della società Juventus Football Club SpA.

Nella Relazione Semestrale di EXOR è specificato che i dati interinali non possono rappresentare la base per proiezioni riferite all’intero esercizio.

Altro effetto dell'emergenza sanitaria Covid-19, è che nel periodo dal 1 settembre 2020 al 5 ottobre 2020 si svolgerà la prima fase della Campagna Trasferimenti della stagione 2020/2021.

Poiché la situazione contabile della Juventus, pubblicata da EXOR, è redatta prima della chiusura della campagna trasferimenti estiva e poiché nel bilancio di Juventus vengono incluse le valutazioni degli effetti negativi derivanti dalle operazioni della Campagna Trasferimenti calciatori, non è escluso che nella prosecuzione del mercato estivo possano essere state realizzate ulteriori operazioni, i cui eventuali effetti, se negativi e significativi, potrebbero comportare la necessità di effettuare ulteriori svalutazioni e/o accantonamenti da parte di Juventus Football Club, in applicazione dei principi contabili di riferimento, per la redazione del Bilancio al 2019/2020.

Per quanto riguarda la giusta considerazione che si dovrebbe attribuire al dato aggregato contabile della Juventus con i dati pubblicati nelle semestrali EXOR, bisogna evidenziare che il dato definitivo 2018/19 del bilancio della Juventus era di poco diverso da quello risultante dall’aggregato delle situazioni contabili pubblicate da EXOR: perdita di 39,9 milioni di Euro contro perdita di 40 milioni del risultato aggregato. Il dato definitivo 2017/18: perdita di 19,2 milioni di Euro contro perdita di4milioni del risultato aggregato Il dato definitivo 2016/17 del bilancio della Juventus era di poco diverso da quello risultante dall’aggregato delle situazioni contabili pubblicate da EXOR: 42,6 milioni di Euro contro 45,4 milioni del risultato aggregato. Nel 2015/16 il dato definitivo Juventus era di 4,1 milioni di Euro e il dato aggregato, in base ai dati EXOR, era di 3,6 milioni di Euro.

Al 30.06.2020, figura nell’attivo dello stato patrimoniale di EXOR, la partecipazione in Juventus Football Club, pari al 63,77% del capitale, con il metodo del patrimonio netto per l’importo di € 166 milioni (€ 20 milioni al 30.06.2019; € 47,5 milioni al 30.06.2018; € 62,8 milioni al 30.06.2017; € 87,4 milioni al 31.12.2017).

Il Valore della Juventus.

Exor riporta come valore ai prezzi di mercato della propria partecipazione, al 30.06.2020, pari al 63,77%, l’importo di dollari USA pari a 878 milioni (USD 1.188 milioni al 31.12.2019 e USD 1.070 milioni al 30.06.2019). Pertanto, il valore complessivo ai prezzi di mercato della Juventus al 30.06.2020 è di circa 1,376 miliardi di dollari USA (USD 1,67 miliardi al 30.06.2019), con un decremento del 26,1% rispetto al 31.12.2019.

 


 

In Euro l’importo indicato relativo al valore del 63,77% della partecipazione ai prezzi di mercato è di 784 milioni (€ 1.058 milioni al 31.12.2019 e € 940 milioni al 30.06.2019). Pertanto, il valore complessivo ai prezzi di mercato della Juventus al 30.06.2020 è di circa 1,23 miliardi di Euro (€1,47 miliardi al 30.06.2019), con un decremento del 25,9% rispetto al 31.12.2019.

 


 

La differenza al 30.06.2020 tra valore contabile (Book value) della partecipazione nella Juventus iscritta nel bilancio della Exor e il valore di mercato (Market value) in Euro risulta di 618 milioni di Euro.

 


 Tecnicamente, si potrebbe affermare che i dati contabili al 30.06.2020 della Exor “contenevano in pancia” una plusvalenza riferita alla Juventus di 618 milioni di Euro (€ 920 milioni al 30.06.2019).

I dati economici di Juventus Football Club.

 


 I Ricavi operativi aggregati 2019/20 ammontano a 570 milioni di Euro (€ 621 milioni come dato aggregato 2018/19 e € 621,4 milioni dato definitivo 2018/19; € 504,2 milioni come dato aggregato 2017/18 e € 504,7 milioni dato definitivo 2017/18; € 564,5 milioni come dato aggregato 2016/17 e € 562,7 milioni dato definitivo 2016/17) ed evidenziano un decremento di 51 milioni di Euro, pari all’8,2%, attribuibile ai ricavi gare, infatti nel secondo semestre dell’esercizio 2019/2020 di sono registrati minori ricavi operativi per € 43 milioni. Si pensi che nel secondo semestre 2018/19 furono registrati circa 32 milioni di ricavi da gare.

Considerando i dati della semestrale EXOR, si può affermare che il tasso di crescita annuo ponderato della Juventus ha rallentato, evidenziando un CAGR del 10,1% circa negli ultimi cinque anni.

I Ricavi operativi comprendono i ricavi da Gare; i ricavi commerciali (tra cui i ricavi da sponsorizzazione e pubblicità e i ricavi da vendite di prodotti e licenze); i ricavi da media e i proventi da gestione diritti calciatori.

Stimando i proventi da gestione diritti calciatori per un importo pari a circa 141,3 milioni di Euro (€107 milioni nel 2018/19; € 95 milioni nel 2018/19; € 151,15 milioni nel 2016/17), è possibile con certezza affermare che la Juventus nel 2019/20 ha superato per la quarta volta consecutiva la soglia dei 400 milioni di Euro di fatturato netto, precisamente circa 426,3 milioni di Euro.

In effetti, al 31.12.2019, in base ai dati pubblicati nella semestrale di Juventus FC Spa, i proventi da gestione calciatori ammontavano già a € 63.903.493 (€ 58.906.842 al 31.12.2018), di cui € 61.599.555 (€ 43,8 milioni al 31.12.2018) a titolo di plusvalenze. La sola cessione di Kean all’Everton ha determinato una plusvalenza di 27,1 milioni. La sola cessione di Cancelo al Manchester City ha determinato una plusvalenza di € 30,4 milioni e la cessione di Mancuso Leonardo all’Empoli F.C. S.p.A ha determinato una plusvalenza di € 3,27 milioni.

A tale cifra bisogna aggiungere le plusvalenze realizzate nella seconda fase della campagna trasferimenti a gennaio 2020, pari a € 23,5 milioni, di cui 14,7 per Emre Can, e quelle realizzate a giugno 2020 riguardanti la plusvalenza di Pianic per 41,8 milioni di Euro, Pablo Moreno Taboada (Manchester City) per € 7,6 milioni e quella di Muratore (Atalanta) per € 6,8 milioni. In definitiva l’importo dei proventi da gestione calciatori del 2019/20 è stimabile in circa 143,7 milioni di Euro.

I Costi operativi comprendono i Costi per servizi; il costo del Personale Tesserato; il costo del Personale non tesserato e gli Altri costi operativi, inclusi gli oneri da gestione calciatori (si pensi agli Oneri accessori su diritti pluriennali calciatori non capitalizzati che nel primo semestre avevano inciso per € 14,36 milioni).

In ogni caso, il totale dei Costi operativi, come risultato aggregato, risulterebbe diminuito di 45,7 milioni di Euro a € 414 milioni. Da osservare che nel 2017/18 i costi operativi ammontavano a 383,2 milioni; nel 2016/17 i costi operativi ammontavano a 402,8 milioni di Euro; nel 2015/16 circa 300 milioni di Euro.

Il totale degli Ammortamenti, Svalutazioni e altri accantonamenti risulterebbe pari a circa 203 milioni di Euro (€ 176,3 milioni circa nel 2018/19) ed evidenzierebbe un incremento di 26,7 milioni di Euro, pari al 15,1%. Da evidenziare che nel secondo semestre dell’esercizio 2019/2020 della Juventus confrontato rispetto allo stesso periodo del 2018/2019 risulterebbe un incremento di ammortamenti calciatori per 10 milioni di Euro ed un incremento di 3 milioni di Euro relativi alla voce altri ammortamenti che erano già aumentati nel primo semestre 2019/2020 di € 2,9 milioni rispetto al dato di € 5,8 milioni del primo semestre 2018/2019, soprattutto a causa della prima applicazione dell’IFRS 16  (€ 2,6 milioni) che prevede l’iscrizione a conto economico di ammortamenti e oneri finanziari in luogo di costi per leasing “operativi” tra i servizi esterni.

Si pensi, che l’ammortamento più costoso del 2019/20, dovrebbe essere quello di Cristiano Ronaldo, che pesa per circa 28,86 milioni di Euro; il secondo dovrebbe essere quello di Higuain, che pesa per circa 18,26 milioni di Euro; il terzo quello di Douglas Costa con € 10,97 milioni seguito da Bernardeschi che pesa per circa 7,88 milioni di Euro.

A causa dell’emergenza legata alla pandemia COVID-19 che sta impediva lo svolgimento dell’attività sportiva, in data 28 marzo 2020 - Juventus Football Club S.p.A. ha comunicato di aver raggiunto un’intesa con i calciatori e l’allenatore della Prima Squadra riguardante i loro compensi per la restante parte della corrente stagione sportiva. L’intesa prevedeva la riduzione dei compensi per un importo pari alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020.

Gli effetti economici e finanziari derivanti dall’intesa raggiunta hanno prodotto effetti positivi per circa euro 90 milioni sull’esercizio 2019/2020.

Il Risultato operativo (EBIT) è negativo e dovrebbe ammontare a circa -47 milioni di Euro (-€15,3 milioni nel 2018/19; -€ 1,1 milioni dato aggregato 2017/18).

Il Risultato netto è negativo e dovrebbe ammontare a circa 19 milioni di Euro (- € 40 milioni nel 2018/19 dato aggregato e -€ 39,9 milioni dato definitivo 2018/19). Tale risultato costituirebbe la terza perdita consecutiva e costringerebbe a porre maggiore attenzione per il 2019/2020 al contenimento dei costi, in chiave Financial Fair Play, che tuttavia sarà più elastico nel valutare l’esercizio 2019/2020.

Inoltre in chiave Fair Play Finanziario non vengono considerati i costi relativi al settore giovanile, al settore femminile e alle infrastrutture.

Lo Stato patrimoniale

Nell’ultimo semestre dell’esercizio 2019/20, lo Stato patrimoniale evidenzia un aumento dell’attivo

In data 10 gennaio 2020 Juventus Football Club ha perfezionato l'esecuzione dell'aumento di capitale proposto dal Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2019 e approvato dall'assemblea straordinaria dei soci del 24 ottobre 2019, con integrale sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale. Dopo l’aumento di capitale della Juventus Football Club, EXOR, che lo ha sottoscritto, per 191,3 milioni di Euro, continua a detenere il 63,77% del capitale sociale.

 


 L’aumento dei volumi economici si riflette nell’aumento dei volumi patrimoniali.

Nel 2019/2020 si è verificato un aumento di capitale, utilizzato oltre al ricorso al debito per finanziare l’aumento dei volumi patrimoniali.

Il Patrimonio Netto

Il Patrimonio Netto al 30 giugno 2020 risulta positivo per 260 milioni di Euro e risulta in diminuzione rispetto all’esercizio precedente, perché al 30.06.2019 era pari a € 31,2 milioni (dato definitivo).

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 risultava pari a € 275.551.493, con un incremento di 245 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2019, quando era pari a 31,2 milioni di euro, per effetto della contabilizzazione della quota di aumento di capitale pari a € 295 milioni, al netto dei costi relativi e alla perdita di periodo, che era pari a circa € 50 milioni.

 


 

Il Patrimonio Netto finanzia il 40,3% del capitale investito netto, che ammonterebbe ad € 645 milioni (€ 496 milioni al 30.06.19).

Per quanto riguarda l’aumento di capitale, in data 12 dicembre 2019 EXOR N.V. ha versato 191,3 milioni di euro per sottoscrivere la quota di aumento di capitale della Juventus, pari al 63,77%. L'aumento di capitale di Juventus per complessivi 300 milioni di euro, proposto dal consiglio di amministrazione della Juventus in data 30 settembre 2019 e approvato dall'Assemblea straordinaria dei soci del 24 ottobre 2019, si è concluso all'inizio del 2020 con l'integrale sottoscrizione di l'aumento di capitale sociale.

L’indebitamento Finanziario Netto

L’esercizio scorso 2018/2019, al fine di “dotare la Società di risorse finanziarie per la propria attività ottimizzando la struttura e la scadenza del debito” la Juventus è ricorsa all’emissione di un prestito obbligazionario non convertibile, in data 13 febbraio 2019, per un ammontare di € 175 milioni con scadenza 19 febbraio 2024, riservato a investitori qualificati. Le obbligazioni hanno cedola fissa annua pari a 3,375%.

L’indebitamento Finanziario Netto, ammonta a 385 milioni di Euro e risulta in diminuzione di € 79 milioni, rispetto all’indebitamento finanziario netto al 30.06.2019, che era pari a € 464 milioni. Al 30.06.2018 era pari a € 309,8 milioni. Al 30.06.2017 era pari a € 162,5 milioni.

I debiti verso le banche al 30.06.2020 ammontano a € 24 milioni (€ 112 milioni al 30.06.2019; € 88 milioni al 30.06.2019; € 186 milioni al 31.12.2018; € 132 milioni al 30.06.2018; € 145 milioni di Euro al 30.06.2017). Al 30.06.2020 figura l’importo di € 396 milioni come “financial debt” di Juventus, che comprende le obbligazioni per € 176 milioni.

Quanto esposto è stato dedotto da quanto scritto e pubblicato nella Relazione semestrale 2020 di EXOR e nella Relazione Finanziaria annuale 2019, che in sintesi si riportano di seguito.

I dati del I Semestre dell’anno solare 2020 (II semestre stagione sportiva 2018/19).

Il risultato del periodo (1 gennaio - 30 giugno 2019) mostra una perdita di € 19 milioni, con una variazione positiva di € 28 milioni rispetto alla perdita dello stesso periodo del precedente esercizio, pari a € 47 milioni).

 


 Nel primo semestre dell’anno solare 2020 (1 gennaio – 30 giugno 2020), a differenza del primo semestre dell’anno solare 2019, a causa degli effetti della Pandemia COVID-19, non ha potuto registrare incassi da botteghino relativi alle competizioni europee, oltre a subire la sospensione del campionato. Anche i ricavi da ristorazione, da merchandising da stadio e dalle visite al museo hanno subito le conseguenze della sospensione, Nel secondo semestre 2018/19 la Juventus ha registrato i ricavi da gare relativi agli ottavi e ai quarti di UEFA Champions League.

Rispetto al periodo analogo dell’esercizio precedente, sono stati registrati minori ricavi per 43 milioni di euro.

In sintesi, nel I semestre dell’anno 2020, rispetto all’analogo periodo precedente, i dati mostrano una perdita netta del periodo, pari a €19 milioni, che migliora di € 28 milioni il risultato negativo pari a € 47 milioni, dell’analogo periodo precedente.

Il decremento dei costi operativi è stato di 79 milioni di Euro, a causa dell’accordo con il personale.

Nel primo semestre 2020 si sono registrati, rispetto all’analogo periodo del 2019, minori costi per remunerazione dei giocatori e del personale tecnico per 72 milioni di euro. Sono state registrate altre minori riduzioni dei costi operativi per 6 milioni di euro ed un minor carico fiscale di periodo per 5 milioni di euro, maggiori oneri per ammortamento diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori per circa € 10 milioni, maggiori altri ammortamenti per € 3 milioni principalmente dovuti alla prima applicazione dell'IFRS 16 e altre variazioni nette positive per € 1 milione.

Il risultato operativo semestrale è negativo per 9 milioni di Euro (-32 milioni di Euro nel I semestre 2019).

Il risultato del periodo è negativo per circa 19 milioni di Euro (-47 milioni di Euro nel I semestre 2019).

I dati EXOR del II Semestre dell’anno solare 2019 (I semestre stagione sportiva 2019/20 di Juventus FC SpA).


 In sintesi, nel II semestre dell’anno 2019 (1 luglio – 31 dicembre 2019), rispetto all’analogo periodo precedente, i dati mostrano una perdita di € 50 milioni, che è un risultato peggiore di € 57 milioni al risultato precedente, che mostrava un utile di 7 milioni di Euro.

I ricavi di Juventus FC SpA, del primo semestre 2019/20, risultano pari a € 322 milioni e diminuiscono di 8 milioni rispetto al dato di € 330 milioni del primo semestre 2018/2019. In particolare hanno influito la disputa di 2 partite casalinghe di Serie A in meno rispetto al primo semestre 2018/2019.

I costi operativi del primo semestre 2019/20, complessivamente risultano pari a € 261 milioni e aumentano di 34 milioni rispetto al dato di € 227 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. In particolare, risultano: maggiori costi per calciatori e personale per 30 milioni di euro; maggiori ammortamenti calciatori per 11 milioni di euro; maggiori spese per diritti pluriennali calciatori per € 10 milioni; maggiori altri ammortamenti per 3 milioni di euro e maggiori oneri finanziari netti per 3 milioni di euro.

Di contro si sono registrati minori acquisti di prodotti destinati alla vendita per € 4 milioni, minori costi per servizi esterni per € 3 milioni e minori accantonamenti per € 1 milione.

 

Il risultato operativo del primo semestre della stagione sportiva risulta negativo per € 38 milioni.

Il risultato netto del primo semestre della stagione sportiva risulta negativo per € 50 milioni.

La posizione finanziaria netta al 31.12.2019 risultava negativa per € 327 milioni.

Il valore al 31.12.2019 ai prezzi di mercato della quota detenuta in Juventus da Exor risulta essere di 1,188 milioni di dollari USA, con un incremento di 391 milioni di dollari USA rispetto al 31.12.2019, pari al 49,1%.

 

 La differenza al 31.12.2019 tra valore contabile della partecipazione nella Juventus iscritta nel bilancio della Exor e il valore di mercato in Euro era di 882 milioni di Euro.

 


Conclusioni

Il risultato negativo dell’esercizio 2019/20, è stato condizionato in primo luogo dalla sospensione dei campionati nazionali e delle competizioni UEFA, determinata dalla pandemia COVID-19, che ha avuto riflessi nei ricavi da gare e nei ricavi dell’indotto, come merchandising, ristorazione direttamente connessi ai ricavi da “match day”.

In secondo luogo, è stato condizionato dal percorso il UEFA Champions, terminato precocemente agli ottavi con l’eliminazione subita ad opera dell’Olympique Lyonnais.

Le prospettive per la stagione sportiva 2020/2021, allo stato attuale, prevedono che l'esercizio dovrebbe chiudersi in perdita. Le previsioni continuano a essere condizionate dalla Pandemia COVID-19, con la crisi sanitaria globale in continua evoluzione, il calendario delle competizioni potrebbe subire dei cambiamenti, che dovrebbe partire a Settembre, e c'è ancora incertezza sulla possibilità di ammettere spettatori negli stadi durante le partite.

Molto più importante è la considerazione dell’evoluzione e degli effetti della crisi sanitaria globale sull’economia generale in cui operano i partner commerciali della Juventus, con possibili ripercussioni negative sui rapporti con tali partner. Lo stesso discorso è valido per tutte le società calcistiche. Anche a livello di domanda dei consumatori finali, l’impatto della pandemia sull'economia nazionale e globale, potrebbe essere negativo, per il “consumatore tifoso bianconero”.

Il mercato dei diritti pluriennali calciatori, potrebbe subire delle riduzioni sia per quanto riguarda il numero delle operazioni di mercato che per quanto riguarda i relativi valori di scambio, anche se è molto difficile fare previsioni, pur delineandosi la tendenza al meccanismo dello scambio di calciatori di valore di mercato simile.

Resta valida l’ipotesi che la Juventus abbia strutturato i suoi costi ad un livello tale che per raggiungere l’equilibrio economico sia necessario il successo sportivo in tutte le competizioni, compresa la UEFA Champions League, almeno con il raggiungimento della semifinale, con l’aggiunta del realizzo di plusvalenze di un certo importo.

Sull’esercizio 2020/2021 graverà il costo dell’accordo con il personale e lo staff tecnico per l’avvenuta conclusione della Serie A 2019/2020 nell’esercizio 2020/2021.