giovedì 30 luglio 2015

Il Bilancio di uno stadio: Allianz Arena 2013-14.



Luca Marotta


Il bilancio di esercizio al 30/06/2014 della società “Allianz Arena München Stadion GmbH” si è chiuso con una perdita di Euro 4.998.305,07, mentre l’esercizio 2012/13 si era chiuso con un utile di Euro 8.208.224,16.

Anche se è stato rimborsato un prestito di 75 milioni di Euro, si sono dovuti sopportare dei costi per l’estinzione di due derivati a copertura del rischio tasso di interesse.

L’esercizio 2013/2014, è stato il nono esercizio di attività di Allianz Arena München Stadion GmbH.

Durante il 2013/14 nell’Allianz Arena sono state disputate 49 partite in 47 giorni; nel 2012/13, 47 partite; nel 2011/12, 48 partite e nel 2010/11, 42 partite. 

La società.

L'Allianz Arena München Stadion GmbH è una società controllata da FC Bayern München AG e si occupa della gestione dell’omonimo stadio di calcio a Monaco di Baviera con i relativi servizi accessori come parcheggi, ristorazione, aree ospitalità e negozi. A sua volta controlla la società Allianz Arena Payment GmbH, con una quota di possesso pari al 100%.
Il 27 aprile 2006, FC Bayern München AG acquistò temporaneamente il 100% delle azioni della Allianz Arena, con l’impegno al riacquisto entro il 30 giugno 2010 del 50% da parte della società cofondatrice TSV Monaco 1860. Tuttavia, Tale impegno è stato ufficialmente revocato il 25 aprile 2008. Le parti in causa si sono accordate per alleviare il TSV 1860 dei suoi obblighi, che sono stati poi trasferiti al FC Bayern München AG. Attualmente Allianz Arena München Stadion GmbH è una società con socio unico.

Lo Stadio.

La società Alpine Bau GmbH ha costruito lo stadio e la posa della prima pietra è datata 21 ottobre 2002, mentre la consegna è avvenuta il 30 aprile 2005.
Con la società Alpine Bau GmbH, c’è stato un lungo contenzioso, relativo, pare, ad alcuni difetti. Tale contenzioso si è chiuso, durante il 2013/14, con una transazione.
L’inaugurazione risale al maggio 2005. Il costo di costruzione, come riportato dal sito ufficiale, è stato di circa € 340.000.000. Nel 2005, per reperire delle fonti di finanziamento, si ricorse anche all’anticipo sui crediti futuri derivanti dal contratto di affitto con “FC Bayern München AG”. Tale anticipo fu concesso per l’importo di 80 milioni di Euro da  Commerzbank AG (già Dresdner Bank AG).
In genere, l’Allianz Arena è locato a titolo oneroso per l'organizzazione di partite di calcio ai due club di Monaco di Baviera: FC Bayern e TSV 1860 München. Inoltre, l'azienda può locare lo stadio a terzi, come la Federazione e/o la Lega tedesca (DFB, DFL), per lo svolgimento di partite internazionali e partite di coppa.
Il 6 settembre 2013 si è disputata la partita tra le nazionali maschili di Germania e Austria, organizzata dalla DFB, gara valevole per le qualificazioni a Brasile 2014.
Pertanto, la voce principale dei ricavi è costituita dalle locazioni per eventi dello stadio e dei relativi Sky Box della zona Vip, e non riguarda i ricavi da botteghino che sono gestiti dall’organizzatore della gara, che prende in locazione lo stadio. Inoltre, ad esclusione dei giorni dedicati alle partite, le strutture dello stadio possono essere messe a disposizione per eventi aziendali ed è possibile l'apertura per i visitatori che possono prenotare visite guidate a pagamento dello stadio.
Di seguito si analizzeranno i dati del bilancio al 30 giugno 2014.

La struttura dell’attivo patrimoniale.



Il valore dell’attivo al 30.06.2014 è diminuito su base annua di € 12,5 milioni, assestandosi a € 244,4 milioni da € 256,9 milioni del 2012/13.
Le voci principali dell’attivo sono: le immobilizzazioni immateriali per € 52 mila (€ 65 mila nel 2012/13); le immobilizzazioni materiali nette per € 231.314.743,26 (€ 238,1 milioni nel 2012/13); le immobilizzazioni finanziarie per € 25 mila, dato invariato e riguardante la partecipazione in Allianz Payment Gmbh; i crediti per € 4,96 milioni (€ 3,6 milioni nel 2012/13); le disponibilità liquide e mezzi equivalenti per € 7,5 milioni (€ 14,1 milioni nel 2012/13); i risconti attivi per € 553 mila.
La variazione negativa del totale delle attività è dovuta principalmente agli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali, pari a circa 12,3 milioni. In particolare, quelle riguardanti lo stadio e le attrezzature tecniche e macchinari, ammontano rispettivamente a circa € 9,1 milioni e a € 2,2 milioni. Mentre, le disponibilità liquide sono diminuite di € 6,6 milioni.

Il flusso di cassa generato dall’attività operativa è stato positivo per 3,4 milioni, ma è stato drenato dall’attività di finanziamento per 4,5 milioni di Euro, a causa del rimborso delle rate dei prestiti bancari, nonostante l’apporto di mezzi propri per 75 milioni di Euro, e dall’attività di investimento per 5,5 milioni di Euro.

Il valore contabile netto della voce “terreni e fabbricati” diminuisce da € 228.706.425,19 a € 220.174.061,15. La variazione è stata determinata prevalentemente dal calcolo degli ammortamenti per € 9.088.587,94. Il costo storico della voce “terreni e fabbricati” ammonta a circa € 303.074.123,30, ma bisogna tener presente che durante l’esercizio 2007/2008 è stato incrementato di € 100.546.722,97, importo stornato dalla voce “impianti e macchinari”.

Il valore contabile netto della voce “impianti e macchinari” è di € 9.327.445, mentre il costo storico è di circa 52,5 milioni.

Il Patrimonio Netto

Il patrimonio netto aumenta di 75 milioni di Euro, da 49,48 milioni di Euro a 124,48 milioni di Euro. La variazione è dovuta all’apporto di mezzi propri, sotto forma di riserva in c/capitale, utilizzati per il rimborso di 75 milioni del debito bancario. Il patrimonio netto finanzia il 50,9% dell’attivo e il 53,8% delle immobilizzazioni.
Dal 1 luglio 2007, sia la perdita che l’eventuale utile d’esercizio vengono trasferite in automatico alla controllante FC Bayern München AG.

Le Passività

Al 30 giugno 2014, i Debiti bancari ammontano a € 34.423.500 e risultano in diminuzione di 79,5 milioni di Euro. Infatti al 30 giugno 2013 i debiti bancari erano pari a € 113.932.000; mentre al 30 giugno 2012, i debiti bancari ammontavano a € 118.440.000. Al 30 giugno 2011, i debiti verso banche ammontavano a € 122.949.000 e a € 162,4 milioni nel 2009/10.



Per quanto riguarda i debiti bancari al 30 giugno 2014, la cifra con scadenza durante l’esercizio 2014/15 ammontava a € 4.509.000. L’importo con scadenza superiore ai 5 anni è di € 15.631.000. I Debiti verso banche riguardano mutui garantiti da ipoteche per un importo di 150 milioni di euro.
I debiti verso la società controllante ammontano a € 40 milioni e hanno una scadenza superiore ai 5 anni.



I fondi per accantonamenti per rischi e altri oneri diminuiscono da € 386.634 a € 329.750.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1.
Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 1,04.
Pertanto il ricorso ai mezzi propri risulta sostanzialmente equivalente al ricorso al capitale di terzi.
Infatti, l’equity ratio supera di poco il 50%, perché è pari al 50,9%.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è ottimo perché è pari a 2,04, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è doppi rispetto ai debiti da pagare.

La sostenibilità del debito.

Il risultato operativo 2013/14 risulta negativo per € 4.998.305,07, comprensivo di interessi passivi per € 7,45 milioni e ammortamenti per € 12,3 milioni. L’ EBITDA risulta positivo per € 14,9 milioni (€ 27,7 milioni nel 2012/13) che raffrontato ad un indebitamento finanziario netto di € 66,96 milioni (€ 144,8 milioni nel 2012/13), ci porta a stimare un rapporto tra “Net Debt/EBITDA” di 4,48. Questo significa che l’attività operativa è in grado di rimborsare il debito in circa quattro anni e mezzo. Se escludessimo i debiti verso la controllante, pari a 40 milioni di Euro, tale rapporto scenderebbe a 1,80, conferendo un giudizio di piena sostenibilità del debito finanziario. Si tenga presente, inoltre, che circa la metà del debito bancario, per un importo pari a € 15,6 milioni, ha scadenza superiore ai 5 anni.

I Ricavi.



Le fonti dei ricavi della società Allianz Arena München Stadion GmbH comprendono il noleggio dello stadio per le partite, degli Sky Box, delle sale convegni, la gestione dei ristoranti e dei chioschi, dei parcheggi e dei garage e dello store.
I ricavi per l'esercizio 2013/14 sono aumentati a € 57,2 milioni. Tale importo costituisce il record storico per la società. Nel 2012/13 ammontavano a € 53.551.409,73; nel 2011/12 a € 54.193.842,74 e nel 2010/2011 furono pari a € 47.706.729,67.
L’aumento è dovuto al maggior numero di gare disputate, ma anche al maggior numero di visitatori. Nel 2013/14 si sono disputate 2 partite in più rispetto al 2012/13.

Gli altri proventi di gestione ammontanti a € 6,6 milioni (€ 239.797,73 nel 2012/13) riguardano la transazione relativa ai difetti di costruzione dello stadio, proventi da cessione di immobilizzazioni e proventi derivanti dalla riduzione delle rettifiche di valore.

In sintesi, i ricavi complessivi sono stati pari a € 63.85 milioni (€ 53.79 nel 2012/13), in aumento del 18,7% rispetto all'anno precedente.

I Costi.

I costi operativi, in senso stretto, aumentano da € 34,2 milioni a € 37,4 milioni. Tali costi sono costituiti dalle Spese per il personale pari a € 1.7 milioni (€ 1.6 milioni nel 2012/13); dagli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali per € 12.3 milioni (€ 11,49 nel 2012/13); dai costi operativi tecnologici per € 12.6 milioni (€ 11.1 milioni nel 2012/13) e dai costi per Catering / Marketing per € 10.7 milioni (€ 10.1 milioni nel 2012/13).

Gli oneri di gestione, che includono anche i costi operativi tecnologici e i costi per Catering / Marketing sono pari a € 47,2 milioni, nel 2012/13 erano pari a € 24,4 milioni. Quindi tali costi includono altri oneri di gestione per € 23,9 milioni. In tale voce, molto probabilmente, sono stati allocati anche i costi relativi alla risoluzione di due derivati interest rate swap a lungo termine, legati al rimborso anticipato del prestito di 75 milioni di Euro.

Gli interessi passivi risultano pari a € 7.454.554,59, mentre nel 2012/13 erano pari a € 8.047.242,53.

Il risultato netto del 2013/14 della società Allianz Arena München Stadion GmbH mostra una perdita di Euro 4.998.305,07, mentre l’esercizio 2012/13 si era chiuso con un utile di Euro 8.208.224,16. Nel 2011/12 era evidenziata una perdita di € 3.687.014,17 e nel 2010/11 si era registrato un utile di € 915.318,14.

I risultati attesi.

Per la stagione 2014/2015 gli Amministratori hanno previsto un risultato positivo (con una previsione minima di 37 partite).
Le opportunità di sviluppo positivo risiedono nella possibilità che siano giocate più partite, soprattutto nelle competizioni internazionali in cui è impegnato il Bayern Monaco, ma anche quelle della nazionale tedesca o di altri organizzatori.
Poiché l’iniziativa “FC BAYERN MÜNCHEN Erlebniswelt” ha esercitato e continua ad esercitare un impatto positivo sul numero dei visitatori, sono allo studio con FC BAYERN MÜNCHEN ulteriori opportunità di cooperazione, al fine di espandere ulteriormente questo business nel futuro.
Per quanto riguarda i costi, il costo del finanziamento sarà notevolmente ridotto, a causa dei rimborsi effettuati. Gli Amministratori prevedono per il futuro, un significativo effetto positivo sul risultato di esercizio, derivante dalla risoluzione dei contratti di interest rate swap.

Conclusioni


La riduzione del 70% del debito bancario, potrà esercitare effetti positivi sui prossimi risultati di esercizio di Allianz Arena München Stadion, rendendo disponibili delle risorse per altri progetti.

lunedì 27 luglio 2015

I conti 2013/14 di Olympiacos FC.




Luca Marotta


Dai numeri del bilancio 2013/14 di Olympiacos FC, pubblicati sul sito internet, emerge che l'amministrazione del club è riuscita a conseguire un utile prima delle imposte di 7,8 milioni di Euro, grazie all’aumento dei ricavi e alla gestione straordinaria positiva. Tuttavia, i costi del club sono aumentati in misura percentuale superiore all’aumento percentuale dei ricavi.
I risultati sportivi continuano ad essere positivi, con la vincita del campionato e l’accesso agli ottavi UEFA Champions League.

Olympiakos.

Olympiacos FC è una società polisportiva, cui fa capo l’omonima squadra di calcio. Inoltre, la società gestisce anche la squadra di basket; e altre squadre sportive, come pallavolo femminile e maschile, pallanuoto maschile e femminile, nuoto, atletica e altri sport.
Olympiacos FC è stata fondata nel 1925 ed ha sede al Pireo, in Grecia.

La Proprietà.

Dal giugno 2010, l'azionista di maggioranza di Olympiacos FC, con il 67% del capitale, è Evangelos Marinakis, che, nel giugno 2010, partecipò all'aumento del capitale sociale, in base a un accordo col vecchio Presidente Socratis Kokkalis.
Dal punto di vista sportivo, durante la presidenza Marinakis, l’Olympiacos, ha vinto i titoli di campione 2010/2011, 2011/12, 2012/13, 2013/2014 e 2014/15 e ha vinto anche la Coppa di Grecia durante il 2011/12, 2012/13 e 2014/15.
Marinakis è stato Presidente della Super Lega e vicepresidente della Federazione Greca di Football per un anno, nel 2010.
Nel mese di maggio 2014, Marinakis è stato eletto nel Consiglio Municipale del Pireo con più del 50% dei voti.
Marinakis è anche Presidente del Consiglio di Amministrazione della società di trasporto internazionale “Capital Product Partners L.P.”, che da marzo 2007 è quotata nella borsa valori americana Nasdaq (Nasdaq: CPLP). E', inoltre, Presidente e Direttore del “Capital Maritime & Trading Corp.”  fin dalla sua costituzione. Egli partecipa anche in altre imprese a conduzione familiare e dispone di significativi investimenti nei settori dell'energia, dei trasporti e nel settore immobiliare.
Sul sito del club si legge che attraverso l'Olympiacos FC, così come in privato, il signor Marinakis ha realizzato importanti progetti nel campo del sociale. Nell’ottobre 2013 l'Olympiacos FC ha annunciato la sua collaborazione con l'UNICEF per finanziare il progetto di vaccinazione di 50.000 bambini in tutto il mondo. Marinakis sostiene finanziariamente la gestione del museo Kazantzakis a Creta e altre iniziative come il riacquisto da privati del debito pubblico greco attraverso la ONG "Greece Debt Free". 

La Relazione della società di Revisione.

La Relazione della società di Revisione Deloitte, contiene dei richiami di informativa relativi all’esito di alcuni contenziosi.

La Gestione Economica.

I Ricavi totali sono stati pari a 92,15 milioni di Euro e segnano un incremento del 47,30% rispetto al 2012/2013.


Il fatturato 2013/2014 è stato pari a 90,36 milioni di Euro e registra un incremento del 47,3% rispetto al 2012/2013, quando toccò la cifra di 61,35 milioni. Il fatturato 2013/14 dovrebbe comprendere 27.406.000 Euro per la UEFA Champions League; invece, il fatturato 2012/13 dovrebbe comprendere 23.246.000 Euro per la UEFA Champions League (€ 24.444.000 nel 2011/12) e 524.738 Euro per la UEFA Europa League (€ 1.188.303 nel 2011/12).
Molto probabilmente all’incremento dei ricavi dovrebbe aver contribuito la plusvalenza derivante dalla cessione di Konstantinos Mitroglou al Fulham.
In ogni caso, sembra permanere l’importanza che ha per il fatturato la partecipazione alla UEFA Champions League.
Gli altri proventi di gestione ammontano a € 1,8 milioni (€ 1,2 milioni nel 2012/13).

I Costi totali risultano pari a 77.99 milioni di euro con un incremento del 51,97% rispetto al 2012/2013.
Nel dettaglio i costi attribuibili alla gestione caratteristica della squadra di calcio ammontano a € 70,51 milioni (47,5 milioni nel 2012/13), mentre gli altri costi operativi, come le spese amministrative, sono pari a € 7,5 milioni (€ 3,8 milioni nel 2012/13).

Il Risultato operativo è positivo per € 14,16 milioni; segnando un incremento del 25,95% rispetto al 2012/2013.

La gestione finanziaria risulta negativa per € 10 milioni, nel 2012/13 era negativa per € 119.629,89 (€ 365.440,48 nel 2011/12). Tra gli oneri finanziari figura al svalutazione per 9,9 milioni di Euro del valore delle partecipazioni in società collegate, allocate tra gli investimenti finanziari.

La gestione straordinaria ha determinano un impatto positivo per 3,8 milioni di Euro, nel 2012/13 il risultato era negativo per € 11.052.773,13 (€ 5.451.173,95 nel 2011/12).
E’ stato effettuato un accantonamento a un accantonamento a fondi rischi per 6.780.000 Euro.

Il Risultato prima delle imposte è positivo per 7,8 milioni di Euro (€ 68.295 nel 2011/2012).

L’Attivo.

Il totale dell’attivo fornisce notizie circa i beni a disposizione della società.
Per quanto riguarda il bilancio 2013/14 dell’Olympiacos FC, il totale dell’attivo ammonta a 78,9 milioni di Euro (€ 56,1 milioni, nel 2012/13) e risulta in aumento del 40,6%. Gran parte dell’aumento è dovuto all’incremento del valore contabile netto della Rosa giocatori.
La struttura dell’attivo è influenzata dall’elevata incidenza della Rosa giocatori per il 48,7%.
La voce riguardante gli edifici e le strutture presenta un valore contabile netto di € 702.909,12 ed un costo storico di € 1.955.342,06.
L’importo delle immobilizzazioni finanziarie ammonta a € 12,5 milioni e rappresenta il 15,9—5 dell’attivo.
I crediti pari a € 17,1 milioni € 22,1 milioni nel 2012/13) incidono sul totale dell’attivo per il 21,7% (39,4% nel 2012/13).
Le disponibilità liquide sono pari a 2,37 milioni di Euro, mentre nel 2012/13 erano pari a 2,5 milioni di Euro.

Il Valore della Rosa.

Il Valore contabile netto della Rosa dei giocatori ammonta ad Euro 38.471.538,82 (+43% rispetto al 2012/2013). Il costo storico relativo ammonta a 67,02 milioni di Euro (€ 48,88 milioni nel 2012/2013) e segna un incremento del 37,1%.
Il fondo ammortamenti è aumentato a € 28,5 milioni da € 21,98 milioni.

Per la stagione sportiva 2013/14, tra i principali Acquisti figurano: Marko Scepovic (FK Partizan Belgrado); Sambou Yatabaré (SC Bastia) e Gaëtan Bong (FC Valenciennes).
Tra le principali cessioni figurano: Konstantinos Mitroglou (FC Fulham); Vladimír Weiss (Lekhwiya Sports Club Qatar); Ljubomir Fejsa (Benfica); Giannis Fetfatzidis (Genoa CFC); Djamel Abdoun (Nottingham Forest); Rafik Djebbour (Nottingham Forest) e Leandro Greco (AS Livorno).

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a 9,79 milioni di Euro (€ 3,42 milioni nel 2012/2013).
Il Capitale Sociale risulta pari a 54,43 milioni di euro ed è invariato rispetto al 2012/13.
La variazione positiva è stata di € 6.374.444,59, pari all’importo allocato tra gli utili portati a nuovo. 



Gli amministratori evidenziano che la voce “Perdite degli esercizi precedenti”, al 30.06.2014, ammonta a 58,30 milioni di euro ed è diminuita del 9,86% rispetto al 2012/2013. Tuttavia la variazione specifica è dovuta all’esposizione di una riserva negativa per € 9,9 milioni, che bisognerà compensare.

Le Passività.

Il totale delle passività aumenta da 52,7 milioni di Euro a 69,13 milioni di Euro (+31,16% rispetto al 2012/2013).

Le Passività a lungo termine diminuiscono da 21,30 milioni di Euro a 19,15 milioni di Euro (-10,09% rispetto al 2012/2013).
Le Passività correnti aumentano da 31,4 milioni di Euro a 49,98 milioni di Euro (+59,15% rispetto al 2012/2013).

La voce debiti aumenta del 44,3%, da € 37,6 milioni a € 54,3 milioni. La maggior parte dei debiti è a breve termine, precisamente l’importo dei debiti a breve termine è 37,2 milioni di Euro (€ 24,9 milioni nel 2012/13). Oltre la metà dei debiti a breve termine riguarda la parte esigibile entro l’esercizio successivo di debiti sorti inizialmente come debiti a lungo termine.
I Fondi rischi diminuiscono a 2.123.826,3 Euro da 8.633.687,15 Euro.
Il capitale circolante netto risulta in peggoramento rispetto al 2012/13, poiché è negativo per 27,5 milioni di Euro; mentre nel 2012/13 era risultato negativo solo per € 5,7 milioni.

Analisi.

Gli indici dell’analisi di bilancio sembrano confermare la tendenza in atto verso il riequilibrio economico e finanziario.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1.
Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,14 e segna un miglioramento rispetto al dato del 2012/13, che era pari a 0,06.
L’equity ratio è pari a 12,4%. Il ricorso al capitale di terzi è maggiore rispetto all’apporto di mezzi propri.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile.
Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,14, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,45, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve e segna un peggioramento rispetto al dato del 2012/13 che era pari a 0,82. Tuttavia, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 12.746.617,53, la cui esclusione determinerebbe un miglioramento dell’indice a 0,60.
L’attivo circolante, con esclusione dei ratei e risconti attivi, ammonta a 16,5 milioni di Euro, mentre il totale delle passività correnti del Club, con esclusione dei ratei e risconti passivi, raggiunge la cifra di 37,2 milioni di Euro.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e attività totali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura?
Nel caso dell’Olympiacos FC, tale indicatore è pari al 133,8%, pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 133,8 Euro, che è un segnale di una buona rotazione degli investimenti effettuati.

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo la differenza tra ricavi e costi operativi, si otterrebbe la cifra di 14.157.423,13 e per l’Olympiacos FC risulterebbe un rapporto del 21%, che significa che per ogni 100 Euro investiti si guadagnerebbero circa 21 Euro.

ROE - RETURN ON EQUITY (TASSO DI RENDIMENTO DEI MEZZI PROPRI)
Il rapporto tra risultato netto d’esercizio e mezzi propri indica il rendimento dei mezzi propri investiti nell’attività ed è pari a circa il 118,6%.

Conclusioni.

Il valore contabile della Rosa giocatori, durante il 2013/14, è aumentato in misura sensibile. Come sono aumentati anche i debiti e i costi. Il tutto può essere dipeso anche dall’incremento dei ricavi, che ha permesso di sostenere e allestire una squadra competitiva con conseguenziali maggiori costi da sostenere.

Per il 2014/15, l’ Olympiacos FC potrà contare ancora sui ricavi della Champions League e sulla plusvalenza realizzata per la vendita di Manolas alla AS Roma.

venerdì 24 luglio 2015

Bilancio Torino 2014: utile di 10,6 milioni, grazie a plusvalenze e diritti TV.

 


Luca Marotta

Il bilancio dell’esercizio 2014 della società FC Torino Spa, si è chiuso con un utile, al netto delle imposte, pari a 10,6 milioni di Euro, che migliora di 9,5 milioni di Euro quello del 2013, che ammontava a € 1.070.775.

Sembrerebbe plausibile un giudizio sintetico che vede il Torino aver instaurato una gestione che si autofinanzia, grazie alla vendita dei calciatori, ma anche per il fatto che ha raggiunto una situazione di equilibrio economico, per quanto riguarda la gestione corrente, con il contenimento dei costi. Infatti il loro aumento risulta meno che proporzionale all’aumento del valore della produzione.
Tale giudizio positivo deve comunque considerare ed evidenziare il grosso peso che hanno avuto le plusvalenze, pari a € 31,9 milioni, nel determinare il risultato positivo; come anche l’aumento dei diritti TV, grazie anche alla partecipazione alla UEFA Europa League.
L’esercizio 2012, che beneficiava solo nel secondo semestre, dei ricavi TV della Serie A, si chiuse con un perdita di € 10.991.484. Anche gli anni precedenti si sono chiusi in perdita nel 2011 per € 14,7 milioni, nel 2010 la perdita fu di € 11,1 milioni e nel 2009 di € 8,4 milioni.

L’importanza del rendimento sportivo, è confermata dall’aumento dei ricavi TV, comprensivi dei ricavi da Europa League. Il mantenimento di una squadra competitiva è un elemento decisivo per il raggiungimento dell’obiettivo dell’autofinanziamento.

Dal punto di vista sportivo l’anno solare 2014 racchiude il secondo semestre della stagione sportiva 2013/14 e il primo semestre della stagione sportiva 2014/15.

La stagione sportiva 2013/14 si è conclusa con il settimo posto, miglior piazzamento degli ultimi 22 anni, e a seguito della mancata concessione della Licenza UEFA al Parma, il Torino ha acquisito il diritto a partecipare all’UEFA Europa League.
Nella stagione sportiva 2014/15 il Torino ha avuto accesso ai sedicesimi di finale di Europa League, concludendo il campionato al nono posto.

Il Gruppo.

Nell’Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2015, che ha approvato il bilancio risultavano sempre due soci: la società UT Communications Spa, con una percentuale di controllo del 97,5%, portatrice di n. 861.315 azioni e la società MP Service Srl con il 2,5%, portatrice di n. 22.085 azioni. MP Service Srl risulta, a sua volta, controllata al 100% da UT Communications.
Dal bilancio emergono rapporti con parti correlate, che oltre ai due azionisti sono: Cairo Pubblicità; Cairo Communication e Cairo Editore.

La continuità aziendale.

La relazione della società di revisione BDO Spa non contiene rilievi ed eccezioni. Tuttavia è evidenziato un richiamo di informativa, per una migliore comprensione del bilancio di esercizio, riguardante il cambiamento, dal 2014, del criterio contabile di rilevazione dei costi sostenuti per la promozione e l’organizzazione del settore giovanile ed i relativi effetti economici e patrimoniali. In altre parole tali costi dal 2014 non verranno più capitalizzati, ma spesati nell’esercizio.

Come già scritto, durante il 2014, sembrerebbe che il Torino abbia raggiunto l’obiettivo di una gestione economica che sappia autofinanziarsi, tanto che per la continuità aziendale sembrerebbe che non sia più fondamentale il sostegno finanziario da parte della proprietà.
Infatti, il Torino mostra una gestione corrente, al netto della gestione calciatori con un risultato netto positivo per 3,6 milioni di Euro e una gestione calciatori con un risultato netto positivo per 6,9 milioni di Euro. Tale ultima gestione ha beneficiato di plusvalenze per 32 milioni di Euro circa. Quindi, risulta molto importante l’equilibrio raggiunto nella gestione corrente, per attenuare la dipendenza dai risultati della gestione calciatori, la quale può impattare negativamente, soprattutto nel caso in cui si acquisissero calciatori che abbiano un valore del diritto pluriennale alle prestazioni molto elevato, per via degli ammortamenti che bisognerebbe calcolare.

In considerazione del fatto che durante la campagna trasferimenti estiva del 2015, è stato ceduto Darmian al Manchester United, si può affermare che anche per il 2015, non sarà fondamentale il sostegno finanziario della proprietà.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’attivo è aumentato da € 62,6 milioni a € 79,9 milioni. Il 34,2% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, rappresentano il 95,1% delle immobilizzazioni e ammontano a € 25,9 milioni (€ 23,6 milioni, nel 2013).
Le disponibilità liquide incidono sull’attivo per il 14%.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,18 (0,03 nel 2013).
Infatti, l’equity ratio è pari a 15,5%. Il ricorso al capitale di terzi supera il ricorso ai mezzi propri, anche se bisogna registrare un miglioramento grazie all’autofinanziamento.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,18, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,73, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Tuttavia, nelle passività a breve sono presenti ratei e risconti passivi per € 10.286.823 e debiti per compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF per € 3.500.000 oltre ai debiti complessivi verso la controllante per € 1.853.677.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e attività totali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura?
Nel caso del Torino, tale indicatore è pari al 130%, pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 130 Euro, che è un segnale di una buona rotazione degli investimenti effettuati.

ROI - RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente e i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo la differenza tra valore e costo della Produzione, si otterrebbe la cifra di 28.222.343 e per il Torino risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si guadagnerebbero 39,6 Euro (11,5 nel 2013).

ROE - RETURN ON EQUITY  (TASSO DI RENDIMENTO DEI MEZZI PROPRI)
Il rapporto tra risultato netto d’esercizio e mezzi propri risulta pari a 148,6% e indica il rendimento dei mezzi propri investiti nell’attività. Tale ottimo risultato dipende dal fatto che il patrimonio netto iniziale era molto basso rispetto a quello finale.



Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per € 12.413.537 (€ 1.830.699 nel 2013). Durante l’esercizio, si è verificato un incremento dovuto esclusivamente all’utile di esercizio pari a € 10.582.839.
I mezzi propri finanziano il 15,5% (2,9% nel 2013) degli impieghi e questo significa che l’attivo è finanziato col capitale di terzi per l’84,5%.

Indice di Copertura del Patrimonio Calciatori.
Tale indice fornisce informazioni circa la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Il patrimonio netto non è sufficiente da solo a coprire il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, segnando un rapporto percentuale del 47,9%, però in netto miglioramento rispetto all’8,3% del 2013.

Il capitale circolante netto negativo per 16,8 milioni di Euro, comprende ratei e risconti passivi per € 10.286.823 e debiti per compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF per € 3.500.000 oltre ai debiti complessivi verso la controllante per € 1.853.677. In linea teorica si potrebbe escludere anche l’acconto di 2 milioni di Euro per i diritti TV 2015/16, essendosi avverata la condizione risolutiva della permanenza in Serie A.
Secondo il calcolo degli Amministratori il capitale circolante netto è negativo per € 15.236.000 e migliora di poco il dato negativo di € 15.681.000 del 2013.

L’indebitamento finanziario.



Nel 2014, l’indebitamento finanziario è stato azzerato. Nel 2013, era rappresentato dai debiti verso la controllante UT Communications SpA, pari a € 1.500.000 (€ 3.000.000  nel 2012). Tali debiti erano infruttiferi. Non esistono debiti bancari e debiti verso altri finanziatori.
Le disponibilità liquide risultano pari a € 11,2 milioni (€ 1.054.877 nel 2013), pertanto si ha una posizione finanziaria netta positiva per lo stesso importo. Nel 2013 era negativa per 445 mila Euro e nel 2012 per € 500 mila.
Oltre al fatto che la posizione finanziaria netta è positiva, bisogna evidenziare che il Margine Operativo Lordo, continua ad aumentare. Infatti, nel 2012 era negativo per € 8 milioni, nel 2013 è diventato positivo per € 19,9 milioni e nel 2014 è positivo per 40,5 milioni. Nel 2014, tali flussi di cassa sono risultati ampiamente sufficienti per far fronte agli ammortamenti, alla gestione finanziaria e alle imposte.
Il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato risulta negativo per € 5 milioni (€ 5.457.000 nel 2013), pertanto la posizione finanziaria netta ai fini del Financial Fair Play, resta positiva per € 6,2 milioni.
I crediti verso società calcistiche ammontano a € 22.465.000 (€ 19.928.000 nel 2013). Il maggior importo riguarda l’Atletico Madrid con € 9.500.000, seguito dalla Juventus con € 9.300.000 e dall’Inter con € 1.630.000.
I debiti verso squadre di calcio sono pari a € 27.473.000 (€ 25.385.000 nel 2013). Il maggior importo riguarda i debiti per Trasferimenti internazionali per 10.364.000, seguiti dalla Juventus con € 8.674.000, dalla Fiorentina con € 2.355.000, dall’Inter con € 1.730.000 e dal Palermo con € 1.720.000.

Altri Debiti.

I debiti tributari aumentano a € 4,3 milioni da € 3,8 milioni. Tali debiti finanziano il 5,4% dell’attivo. La maggior parte riguardano i debiti per le ritenute dei dipendenti da versare pari a € 3.185.000 (€ 2.687.000 nel 2013) e debiti verso Erario per IRAP per € 1.089.000 (€ 1.119.000 nel 2013).
I debiti verso gli istituti di previdenza sono pari a € 161 mila (€ 157 mila nel 2013).

I debiti verso il personale sono pari a € 3.807.000 (€ 2.357.000 nel 2013) e incidono solo per il 10,28% sul costo del personale, indice di una sostanziale puntualità nei pagamenti. Infatti, tali debiti riguardano le mensilità di novembre e dicembre 2014.

Tra i debiti figura un acconto, incassato ad Agosto 2014, che riguarda l’acconto sui diritti TV 2015/16, per 2 milioni di Euro, condizionato alla permanenza in Serie A.

Il fondo rischi e oneri futuri ammonta a € 6.906.545 (€ 4.778.025 nel 2013). La maggior parte dell’importo riguarda il fondo imposte differite pari a € 6.068.037, riconducibile alle differenze temporali di imposizione fiscale relative alle plusvalenze ai fini IRES.

Il Valore della Rosa.

Il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è aumentato da 22,1 milioni a 25,9 milioni di Euro.



Durante il 2014 sono stati effettuati investimenti per 23,1 milioni (€ 13,6 milioni nel 2013), cessioni con un valore residuo contabile netto di € 8,1 milioni (€ 4,4 milioni nel 2013) e ammortamenti per € 11,1 milioni (€ 10,7 milioni nel 2013).
Tra i calciatori acquistati figurano: Maksimovic (Apollon) per € 3,5 milioni; Quagliarella (Juventus) per € 3,5 milioni; Sanchez Mino (Boca Juniors) per € 3.268.000; Martinez (Young Boys) per € 3,2 milioni; Gaston Silva (Danubio) per € 2.419.000; Benassi (Inter) e Bruno Peres (Santos) per € 2 milioni.
Al 31/12/2014 i calciatori col valore contabile residuo più elevato risultano essere i seguenti:

Calciatore
Valore
Lordo
Residuo
Maksimovic
3.500.000
3.150.000
Sanchez Mino
3.268.000
2.996.000
Quagliarella
3.500.000
2.917.000
Martinez
3.200.000
2.800.000

Nella Rosa, al 31 dicembre 2014, figura Darmian con un valore residuo di € 763 mila, avendo un costo storico di  € 1.650.000.

I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione diminuiscono a € 3.500.000 da € 7.750.000 e riguardano: Simone Verdi (Milan) per 2,5 milioni, Marco Benassi (Inter) per € 1 milione.

Al 31.12.2014, il valore contabile potenziale della rosa ammontava a 22,4 milioni di Euro.

La Gestione Economica.

La Gestione Economica mostra un incremento del valore della produzione di 28,3 milioni, pari al 44,1%. Tale incremento è stato reso possibile grazie all’aumento delle plusvalenze per 18,5 milioni e all’aumento dei diritti TV per 10,3 milioni.
Il valore della produzione, è aumentato da € 64,2 milioni a € 92,5 milioni.
I costi della produzione aumentano in misura meno che proporzionale del 12,8%, da € 57 milioni a € 64,3 milioni.



I ricavi.

Se si considerasse il fatturato netto, senza la gestione economica dei calciatori, si otterrebbe un incremento del fatturato netto del 22,8%, inferiore a quello del valore della produzione.
I ricavi da gare aumentano da € 5,2 milioni a € 5,6 milioni. I ricavi da biglietteria di Europa League sono stati pari a € 1.362.000. I ricavi da biglietteria per gare nazionali sono diminuiti da € 3,3 milioni a € 2,1 milioni. I ricavi da abbonamenti sono aumentati da € 1,9 milioni a € 2 milioni. Il calo dei ricavi da biglietteria per gare nazionali è imputato al fatto che le gare casalinghe di “cartello”, come quella con la Juventus, della stagione sportiva 2014/2015 sono state disputate nell’anno solare 2015.
I ricavi commerciali, considerando le royalties, sono aumentati da € 6,9 milioni a € 7,5 milioni. Gli sponsor ufficiali hanno contribuito con € 2,7 milioni (€ 2,3 milioni nel 2013) e lo sponsor tecnico con € 1,9 milioni (€ 1,4 milioni nel 2013). I Proventi pubblicitari generati dalla Concessionaria Cairo Pubblicità, derivanti dalla retrocessione dell’85%, sono aumentati da € 1.988.000 a € 2.102.000.
I ricavi da diritti Tv nazionali sono aumentati da € 33,7 milioni a € 38,3 milioni.
I proventi da Europa League sono stati pari a € 5,7 milioni.
Il grafico mostra la dipendenza del fatturato del Torino dai diritti televisivi.



Non è stata effettuata la capitalizzazione dei costi del vivaio. Lo storno della voce dell’attivo a seguito del cambio del criterio contabile di determinazione di tali costi ha determinato una sopravvenienza passiva di € 3,7 milioni.

Il Player Trading.



L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2014, considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato positivo di € 12,6 milioni, mentre, nel 2013 il risultato negativo era di circa 2,3 milioni.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 31,9 milioni (€ 13,3 milioni nel 2013) e si riferiscono principalmente alle seguenti plusvalenze: Alessio Cerci (Atletico Madrid) per € 11.641.000; Ciro Immobile (Borussia Dortmund) per € 13.830.000, Danilo D’Ambrosio (Inter) per € 2.706.000 e al bonus di 2 milioni per Angelo Ogbonna (Juventus).
I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a € 726 mila (€ 150 mila nel 2013) e riguardano prevalentemente ad Alain Stevanovic e Nicola Bellomo.
Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori, allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano a € 442.000 (€ 559.000 nel 2013) e riguardano principalmente Gorobsov per € 229 mila, Rodriguez per € 175 mila.
I costi relativi alle acquisizioni di calciatori in prestito sono allocati tra i costi per il godimento beni di terzi e ammontano a € 1.162.001 (€ 525 mila nel 2013).Tali costi si riferiscono per il primo semestre a Pasquale e Maksimovic e per il secondo semestre a El Kaddouri.
I proventi da compartecipazione ex art. 102 bis Noif, inclusi tra i proventi finanziari, ammontano a € 1.126.000 (€ 431.000 nel 2013) e sono dovuti alle risoluzioni di Victor Barreto € 941 mila, Riccardo Fiammozzi per € 100.000 e Alessio Vita per € 85 mila.
Gli oneri da compartecipazione ammontano a € 8.344.000 (€ 4.377.000 nel 2013) e riguardano Immobile per € 5.285.000, Comi per € 2,2 milioni, Bellomo per € 857 mila.
Gli ammortamenti della rosa calciatori risultano aumentare a € 11.175.000 da € 10.707.000.

I costi.

I costi del personale aumentano da € 30,2 milioni a € 37 milioni.
I costi del personale incidono sul valore della produzione per il 40%, mentre, incidono sul fatturato netto per il 61,8%. Tali costi rappresentano il 57,6% dei costi della produzione.

Il “Costo del Lavoro Allargato”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della rosa calciatori, è pari a £ 48,2 milioni.
Il “Costo del Lavoro Allargato” incide sul fatturato netto per l’80,5%. Quindi ogni 100 Euro che si fatturano, ne vengono destinate 85 in riferimento al costo del lavoro allargato.

I costi per servizi aumentano da € 8,5 milioni a € 10,3 milioni. All’interno di tali costi sono compresi i costi specifici tecnici per € 2.514.000 (€ 1.201.000 nel 2013) che riguardano le consulenze tecnico sportive  durante le campagne trasferimenti. I servizi gestione stadio sono costati € 1.458.000. Le spese amministrative pubblicitarie e generali ammontano a € 1.421.000 (€ 1722.000 nel 2013).
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a € 11,8 milioni (€ 12,6 milioni nel 2013) diminuiscono di € 765 mila, anche grazie al venir meno dell’ammortamento dei costi del vivaio capitalizzati. Tali costi rappresentano il 18,4% dei costi della produzione.
I costi per godimento beni di terzi includono gli affitti per campi sportivi per € 705 mila di cui € 400 mila per Sisport.

Il punto di pareggio.



Con le cessioni di Cerci, Immobile e di D’Ambrosio, oltre al discorso della partecipazione all’UEFA Europa League, senza l’apporto di grossi investimenti nel parco calciatori, era facilmente prevedibile che l’esercizio 2014 mostrasse un valore della produzione superiore ai costi della produzione.
Con una politica gestionale attenta al contenimento dei costi, sia nel 2013 che nel 2014 il Torino ha raggiunto il punto di pareggio. Anche il bilancio 2015 beneficerà di un’importante plusvalenza come quella realizzata con la cessione di Darmian al Manchester United.

Il consolidato fiscale e le imposte.

FC Torino Spa aderisce al consolidato fiscale, che vede nella veste di consolidante UT Communications Spa. U.T. Communications S.p.A. determina una base imponibile unica per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, e beneficia della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in una unica dichiarazione.
Ciascuna società aderente al consolidato fiscale trasferisce a U.T. Communications S.p.A. il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale); a fronte di un reddito imponibile della partecipata, U.T. Communications S.p.A. rileva un credito nei suoi confronti pari all’IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali U.T. Communications S.p.A. iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita contrattualmente conferita a livello di Gruppo.
In altre parole, l’IRES calcolata sul reddito imponibile di UT Communications Spa, “abbattuto” dalla perdita fiscale di FC Torino Spa, diventa un debito di UT Communications Spa nei confronti di FC Torino Spa.
Per quanto riguarda le società partecipate che aderiscono al consolidato fiscale, se trasferiscono a U.T. Communications S.p.A. un reddito imponibile iscrivono un componente negativo nella sezione delle imposte e un debito verso la controllante per consolidato fiscale, se invece trasferiscono una perdita fiscale iscrivono un componente positivo nella sezione delle imposte e un credito verso la controllante per consolidato fiscale.

Nel 2013 era evidenziato il compenso riconosciuto dalla controllante a fronte delle perdite fiscali utilizzate nel consolidato fiscale che era pari ad € 702 mila. Nel 2014 FC Torino SpA non ha evidenziato alcun compenso riconosciuto dalla controllante a tale titolo.

Le imposte correnti presentano un saldo negativo di € 6,8 milioni, nel 2013 era evidenziato un saldo negativo di € 767 mila. L’IRAP a carico del Torino è stata pari a € 2.605.000 (€ 1.469.000 nel 2013) e le imposte differite sono risultate pari a € 1.867.758. Nel 2014 è evidenziata l’IRES per € 3.562.000.

Il fondo per imposte differite, allocato tra le passività, è aumentato da € 4 milioni a € 6,1 milioni. I crediti per imposte anticipate ammontano a € 379.448 (€ 206.223 nel 2013) e sono ritenuti recuperabili.
Il debito verso la società controllante per il consolidato fiscale è pari a € 1.853.677 (€ 1.798.000 nel 2013).

I rapporti con parti correlate.

Nella relazione sulla gestione è scritto che i rapporti con le parti correlate sono stati effettuati al costo di mercato. Nel 2014, l’incidenza dei ricavi con parti correlate sul valore della produzione è diminuita al 2,4%, nel 2013 era al 3,25%, nel 2012 era del 5,2% e nel 2011 dell’8,6%.
Cairo Pubblicità Srl, controllata da Cairo Communications Spa, ha stipulato un accordo di concessione per la vendita di spazi pubblicitari a bordo campo e di pacchetti di sponsorizzazione promo-pubblicitaria. Per effetto di tale contratto nel 2014 sono state riconosciute al concedente quote per Euro 2.103.000 (€ 1.988.000 nel 2013). Tali ricavi retrocessi al Torino rappresentano l’85% di quanto incassato da Cairo Pubblicità Srl. Inoltre Cairo Pubblicità Srl percepisce anche l’importo delle commissioni del 2% le segnalazioni che abbiano dato origine a contratti conclusi direttamente dal Torino. Tale importo per il 2014 è stato di € 61 mila (€ 113 mila nel 2013; € 60 mila  nel 2012 ed € 37 mila nel 2011) e a differenza del 15% del ricavo non retrocesso, figura come costo nel bilancio del Torino.
Cairo Editore Spa ha ottenuto spazi pubblicitari per 100 mila euro, come nel 2013.
Mp Service srl è azionista di Torino F.C. Spa e si occupa, tra le altre cose, della gestione di impianti sportivi per usi commerciali. Come accaduto nel 2013, in bilancio risulta che il Torino paga € 400 mila all'azionista MP Service per l'utilizzo del centro SISPORT.
Inoltre, esiste un accordo tra la Cairo Communication S.p.A. ed il Torino F.C. per la erogazione di servizi amministrativi quali la tenuta della contabilità, che prevede un corrispettivo annuale di Euro 100 mila uguale a quello del 2013.
Infine, la società controllante U.T. Communications ha riaddebitato costi al Torino per € 49 mila (€ 119 mila nel 2013).

Conclusioni.

Il bilancio 2014 di FC Torino Spa, come il bilancio 2013, è un bilancio che evidenzia una gestione che non necessita dell’intervento del mecenate.
Tuttavia, se considerassimo gli ultimi bilanci, emerge sempre più l’importante ruolo delle plusvalenze, derivante dalla cessione di calciatori importanti come Ogbonna (2013), Immobile, Cerci, D’Ambrosio e da ultimo, per il 2015, Darmian.


Per il 2015 lo scenario potrebbe evidenziare un risultato positivo ma meno brillante rispetto al 2014, poiché saranno evidenziati ricavi da Europa League, relativi ai trentaduesimi e ai sedicesimi, in misura complessiva inferiore al 2014 e le plusvalenze potranno contare su quella di Darmian. Sarà molto importare prestare attenzione al controllo dei costi per ottenere una gestione economica equilibrata.

sabato 18 luglio 2015

Bilancio Fiorentina 2014: 37 milioni di perdita e l’obiettivo “imperativo” di Della Valle.



Luca Marotta


ACF Fiorentina Spa ha chiuso il bilancio d’esercizio al 31/12/2014 con una perdita netta di 37 milioni di Euro. Mentre, l’esercizio solare 2013 si era chiuso con un utile di Euro 1.448.376 e il 2012 con un utile pari a Euro 1.155.691.
Di conseguenza, dopo due risultati positivi consecutivi, si ritorna a registrare una perdita importante, poiché anche nell’esercizio 2011 era stata registrata una perdita di 32,5 milioni e nel 2010 la perdita era pari a € 9,6 milioni (nonostante la plusvalenza di € 14,7 milioni per conferimento ramo d’azienda).

Nel 2014, a determinare in modo negativo il risultato hanno contribuito le plusvalenze crollate da € 33,4 milioni a € 5.199.055. Paradossalmente, il fatturato netto, senza plusvalenze è aumentato del 7,1%.
Nel 2013 la cessione di Jovetic al Manchester City per € 26.666.666, permise di realizzare una plusvalenza di € 22.089.218 e la cessione di Ljacic alla Roma per 11 milioni permise di realizzare una plusvalenza di € 9.661.080.

Dal punto di vista sportivo, la prima parte dell’esercizio 2014, riguardante la parte finale della stagione sportiva 2013/14, si è conclusa con il conseguimento del quarto posto e del diritto alla partecipazione alle coppe europee, con l’eliminazione ai sedicesimi di Europa League, ad opera della Juventus. La partecipazione alla Coppa Italia 2013/2014 si è conclusa con la sconfitta nella finale di Roma ad opera del Napoli.
Anche la seconda parte dell’esercizio 2014, riguardante la parte iniziale della stagione sportiva 2014/15, ha riguardato una stagione sportiva buona che si è conclusa con il conseguimento del quarto posto e del diritto alla partecipazione alle coppe europee, col raggiungimento delle semifinali dell’Europa League. Per quanto riguarda invece la partecipazione alla Coppa Italia 2014/2015 la Fiorentina è stata eliminata nelle semifinali dalla Juventus.

Il Gruppo.

La società appartiene al Gruppo “DIEGO DELLA VALLE & C. S.R.L.”, che predispone il bilancio consolidato. DIEGO DELLA VALLE & C. S.R.L. detiene il 97% delle azioni, pari a 7.275.000 e Andrea Della Valle l’1%, pari a 75.000. Il restante 2% delle azioni è detenuto dalla controllata Firenze Viola Srl, pari a 150.000 azioni .
La società ACF Fiorentina Spa detiene le partecipazioni totalitarie nelle società Firenze Viola Srl e Promesse Viola Srl. ACF Fiorentina Spa redige il bilancio consolidato ai soli fini del soddisfacimento della normativa FIGC.

Nel mese di marzo 2015, ACF Fiorentina S.p.A. ha acquisito una partecipazione del 15% della società professionistica indiana Pune City F.C., per circa  un milione di Euro. Secondo gli Amministratori, tale partecipazione, potrà consolidare la presenza di ACF Fiorentina SpA in questo mercato per il quale si attende una forte crescita, sia attraverso apporto di capitali che di esportazione del proprio know how tecnico-sportivo, inoltre,.sono allo studio numerose iniziative promozionali volte a massimizzare il ritorno dell’investimento.

La continuità aziendale.

Nella nota integrativa è scritto che la valutazione delle voci di bilancio è stata fatta nella prospettiva della continuazione dell'attività.
Nella Relazione sulla Gestione è scritto: “Dal punto di vista finanziario, la Società è stata sostenuta dall’apporto dei Soci mediante immissione di risorse finanziarie per 22 milioni di euro.”

Durante l’Assemblea del Azionisti il Presidente ha riferito il pensiero della Proprietà, sul fatto che “la società dovrà avere come obiettivo quello dell’autonomia finanziaria”.
Tale affermazione era stata già fatta in passato, tuttavia i Soci, “per colpa di una gestione sportiva non in linea con i programmi”, hanno dovuto sostenere finanziariamente la società e hanno dovuto coprire le relative perdite.
Come riportato dal Presidente, questa volta “l’obiettivo è imperativo e pertanto l’equilibrio economico- finanziario dovrà essere raggiunto già a partire dalla prossima stagione sportiva”.

La struttura dell’attivo.

Gli impieghi sono rappresentati per il 38% dall’attivo corrente e per il 62% dall’attivo immobilizzato.
L’attivo, pari a € 188,8 milioni circa (€ 217,9 milioni nel 2013), risulta diminuito del 13,3%.
Questo significa che sono diminuiti i beni a disposizione della società.
Le immobilizzazioni incidono sull’attivo per il 62,1%. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori rappresentano il 73,4% delle immobilizzazioni ed il 45,6% dell’attivo.

Per quanto riguarda le Altre Immobilizzazioni, i costi oggetto di capitalizzazione sono relativi ai lavori eseguiti sulle strutture dello stadio (la costruzione di ulteriori “Ristoranti”, l’abbattimento delle barriere di separazione del campo di gioco, lato Maratona e lo spostamento del settore riservato agli ospiti) e negli uffici all’interno dell’impianto, nonché lavori di completamento del centro sportivo con la costruzione di una tribuna per seguire gli allenamenti.
Tra le Altre Immobilizzazioni sono compresi i costi per migliorie e spese incrementative su beni di terzi (Stadio e centro sportivo adiacente). I costi oggetto di capitalizzazione sono relativi ai lavori eseguiti sulle strutture dello stadio (la costruzione di ulteriori “Ristoranti”, l’abbattimento delle barriere di separazione del campo di gioco, lato Maratona e lo spostamento del settore riservato agli ospiti) e negli uffici all’interno dell’impianto, nonché lavori di completamento del centro sportivo con la costruzione di una tribuna per seguire gli allenamenti. Nel 2014, il costo finale degli interventi è stato di circa € 1.370.000.
Anche i costi per il Centro Sportivo sono allocati nelle immobilizzazioni immateriali. Con gli oneri sostenuti nell’esercizio 2014, il costo totale dei lavori per la realizzazione del nuovo centro sportivo ammonta a circa 6,5 milioni di Euro.
Per la determinazione dell'ammortamento si è tenuto conto della durata della Convenzione con il Comune di Firenze per l'affitto dello Stadio Artemio Franchi, rinegoziata nel febbraio 2010, con scadenza prorogata al 30/06/2022.




Il 16,2% delle immobilizzazioni riguarda per l’importo di Euro 19.050.000 le partecipazioni totalitarie in: Firenze Viola srl (€ 19 milioni), e Promesse Viola Srl (€ 50 mila). La società controllata Firenze Viola Srl è detentrice del marchio Fiorentina e dei Trofei acquisiti dal fallimento della precedente società A.C. Fiorentina S.p.A. ed ha beneficiato del conferimento del ramo commerciale d’azienda. ACF Fiorentina Spa ha mantenuto: il Main Sponsor, lo Sponsor Tecnico, gli Sponsor Istituzionali, tutti i rapporti contrattuali riguardanti la cessione dei diritti di trasmissione, nonché tutti i proventi dalla biglietteria. Firenze Viola srl ha concesso ad uso esclusivo di ACF Fiorentina Spa l’utilizzo del marchio “Fiorentina”, a fronte di un canone annuo, per il 2014, di € 300.000.
L’attivo immobilizzato comprende la Library acquistata dalla RAI, nel 2012, al prezzo di € 11.200.000. In bilancio figura una valore residuo di € 10,2 milioni. Il valore di tali diritti è stato determinato da un’apposita perizia redatta da un esperto indipendente ed in funzione dei flussi di ricavi che saranno conseguiti nel tempo e viene ammortizzato in 30 anni con decorrenza dal 30 Settembre 2012.
Contestualmente con la stessa Rai è stata stipulata una transazione per l'utilizzo pregresso della Library per un importo di € 3 milioni, ed è stato concesso il diritto trentennale di utilizzo della stessa Library sino al 2042, nonché il diritto di rinnovare il citato contratto di utilizzo della stessa dal 30 giugno 2042 al 30 giugno 2072 per € 1.000.000. Per l'utilizzo della “Libreria storica” la Fiorentina ha stipulato contratti con la RAI che genereranno ricavi sino al 30 Settembre 2042, già contrattualizzati per un valore complessivo pari a circa € 7.200.000 per il quale risultano iscritti a bilancio risconti passivi oltre i dodici mesi per un importo pari a € 4.831.453.
Al 2012, risale anche un contratto con Infront Italy Srl, con cui è stato conferito l'incarico per la digitalizzazione, la catalogazione e l'organizzazione delle immagini appartenenti all'archivio RAI. Per questa operazione Infront procederà con la commercializzazione dell'archivio, attività per la quale viene previsto un corrispettivo pari a € 750.000 annui per le stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018.

I Crediti nei confronti della società controllante aumentano a € 27.192.079 da € 13.317.720 e si riferiscono alle somme che dovranno essere ricevute in forza del Consolidato Fiscale Nazionale ai fini IRES, a cui la società ha aderito in qualità di controllata. L’incidenza di tali crediti sull’attivo è del 14,4%.
I Crediti verso imprese controllate iscritti nell'attivo circolante diminuiscono da € 3.879.873 a € 3.180.649. Tale voce comprende i crediti derivanti da contratti infragruppo con le società controllate Firenze Viola S.r.l. e Promesse Viola S.r.l.. L’incidenza di tali crediti sull’attivo è dell’1,7%.


Nuovo stadio.

Nella Relazione sulla Gestione è scritto che ACF Fiorentina presenterà il progetto definitivo del nuovo stadio nel termine di 12 mesi a partire da febbraio 2015.
Il progetto è subordinato all’individuazione da parte dell’Amministrazione Comunale di un nuovo sito adeguato alle esigenze della Mercafir e degli operatori per ricollocare le attività mercatali. Avverso la delibera della Giunta comunale, che dichiarava di pubblico interesse lo studio di fattibilità, sono stati presentati due distinti ricorsi al TAR, tuttavia la delibera risulta valida ed efficace.


Il Valore della Rosa.



Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta diminuito di € 17,65 milioni ed ammonta a € 77,2 milioni (€ 94,8 milioni nel 2013). La variazione è dovuta a investimenti per acquisti per circa € 16 milioni, ammortamenti per € 30,4 milioni, svalutazioni per € 81 mila e cessioni dal valore contabile netto per circa € 3,2 milioni. Per quanto riguarda le svalutazioni l’importo di € 81.826 è dovuta alle minusvalenze generate per la risoluzione consensuale del contratto con il calciatore Kenneth Zohore a gennaio 2015.

Durante la sessione estiva del calciomercato 2014, sono stati ceduti: Romulo (Hellas Verona) per € 3.500.000; De Silvestri (U.C. Sampdoria) per € 2.700.000; Compper (Leipzig Rasenballs) per € 1.024.931 e Rabic (Leipzig Rasenballs) per € 507.500.
Mentre, tra i calciatori acquistati a titolo definitivo figurano: BADELJ Milan (HSV Fussball AG) per € 4.105.264; BELECK Leo (Udinese Calcio) per € 3.000.000; BASANTA Jose Maria (Monterrey Club) per € 2.753.726; BAGADUR Ricardo (RNK Rjeka) per € 402.850 e BRILLANTE Joshua (Newcastle Jets) per € 350.000.

I crediti per compartecipazioni ammontano a € 1.350.000 e riguardano De Silvestri (Sampdoria). I debiti per compartecipazioni sono si sono azzerati.

Durante la sessione invernale di mercato, è stato ceduto il calciatore Cuardado al Chelsea. Secondo gli Amministratori, la cessione di Cuadrado può essere valutata in circa 35 milioni di Euro, di cui €: 30 milioni come corrispettivo per il trasferimento e bonus aggiuntivi per un totale di 2 milioni di euro e le prestazioni del calciatore Mohamed Salah, valutate in circa 3 milioni di Euro.

Il Patrimonio netto.

Il patrimonio netto risulta positivo per € 77.192.852 (€ 92.216.081 nel 2013) e rappresenta il 40,9% delle attività (42,3% nel 2013).
La variazione negativa di 15 milioni è dovuta alla perdita di esercizio di 37 milioni di Euro e al versamento effettuato dai soci in conto futuro aumento di capitale per € 22.000.000.

Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è di poco inferiore a 1, precisamente è pari a 0,99 (0,97 nel 2013). Tale indicatore significa che il 99% del valore contabile netto della rosa è finanziato con i mezzi propri.
Il Capitale Circolante netto è negativo per € 7,2 milioni, nel 2013 era negativo per € 42,8 milioni. Se non si considerassero i risconti passivi, che sono ingenti a causa della contabilizzazione per anno solare e non per stagione sportiva, il capitale circolante netto sarebbe positivo.

La struttura del Passivo.

Il capitale di terzi finanzia il 59,1% delle attività (57,7% nel 2013).

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, nel corso dell’anno si è avuto un leggero peggioramento rispetto al 2013: 0,69 contro 0,73.

I ratei e risconti passivi ammontano a € 24.501.728 (€ 22.267.044 nel 2013) e finanziano il 13% delle attività (10,2% nel 2013).
I risconti passivi, riguardanti i ricavi anticipati relativi al secondo semestre della stagione sportiva, ammontano a € 24.496.596 (€ 22.040.530). Le principali voci dei risconti passivi riguardano i Diritti TV stagione sportiva 2014/15, Proventi da diritti di immagine archivio RAI, i Ricavi da sponsorizzazioni ufficiali, i ricavi da Trasferimenti temporanei calciatori: e l’incasso netto da abbonamenti partite in casa.
I risconti passivi oltre i dodici mesi sono pari a € 4.831.453 e si riferiscono ai ricavi derivanti dalla cessione dei diritti dell’archivio Library RAI.
La voce Ratei passivi, pari a € 5.132, riguarda la quota di competenza del 2015 del costo di energia elettrica.
Nella nota integrativa è scritto che i debiti verso i tesserati, dipendenti e collaboratori riguardano il debito relativo alla mensilità di dicembre 2014, pagata nel mese di gennaio 2015 e i Debiti per Intermediazioni su trasferimenti rappresenta il debito in essere relativo ai contratti sottoscritti con intermediari in occasione dei trasferimenti di giocatori, ancora non scaduti e, di conseguenza, non ancora fatturati.

La Posizione Finanziaria Netta.



I debiti bancari, al 31 dicembre 2014 sono esposti per circa 4,96 milioni di Euro (€ 5milioni nel 2013). Trattasi di finanziamento a breve termine erogato da Banca CR Firenze sulla base di un fido garantito da pegno di azioni da parte della controllante Diego Della Valle & C. Srl.
I debiti finanziari riguardano il debito fruttifero di interessi  verso la società controllante pari a circa € 7 milioni. Si tratta di due linee di finanziamento, una di 2 milioni di euro al tasso dell’1% sull’Euribor a 3 mesi, scadente il 12/10/2015 e l’altra di 5 milioni di euro al tasso dell’1,6% sull’Euribor a 3 mesi, scadente il 12/04/2015.

Le disponibilità liquide diminuiscono a € 2 milioni da € 3,4 milioni.
I Crediti verso Enti settore specifico diminuiscono a € 22,9 milioni da € 49,7 milioni. In particolare, la voce Crediti verso Enti Settore Specifico per fatture da emettere, risulta pari a € 5.830.559 e comprende, principalmente, il credito verso la Uefa di € 2.819.000, incassato a gennaio 2015, per la partecipazione alla fase a gironi della competizione Uefa Europa League e per il passaggio al turno successivo; il Credito verso Lega di € 1.340.000, rappresentativo del corrispettivo maturato del contributo stanziato dalla Lega Serie A per le società qualificate per la competizione Uefa Europa League (€ 7.500.000) e assegnato alle società partecipanti in base ai risultati sportivi conseguiti in tale manifestazione e Crediti vari verso la Lega.

I debiti verso enti settore specifico sono pari a € 45,4 milioni (€ 50,7 milioni nel 2013).

Ai fini del Financial Fair Play la posizione finanziaria netta risulterebbe comunque nettamente inferiore al fatturato netto, senza plusvalenze e quindi abbondantemente nei limiti auspicati dal Regolamento stesso.

L’ EBITDA negativo per Euro 9.763.914, sta  a significare la necessità del supporto finanziario della proprietà.

La Co.Vi.So.C. richiede che sia calcolato un indice rappresentante il rapporto tra il valore della produzione e i debiti finanziari. Tale indice è pari a 7,9, che vuol dire che i ricavi sono superiori ai debiti di natura finanziaria per circa 8 volte.Pertanto, nel caso della Fiorentina tale indice, calcolato al 31/12/2014, rispetta ampiamente i parametri previsti.

Controversie Legali e tributarie.

Il Financial Fair Play richiede che non vi siano debiti scaduti verso club, personale, ma anche verso il fisco o verso gli Enti Pubblici. Tuttavia, nel caso in cui si fossero concluse delle transazioni oppure instaurasse una controversia, argomentata e giudicata ammissibile, il debito non sarebbe considerato scaduto e si rientrerebbe nei parametri del Fair Play Finanziario.

La voce “Fondi per rischi e oneri” risulta diminuita a € 1.504.188 da € 2.299.220.
Per il Fondo per trattamento di quiescenza ed obblighi simili vi è stato un accantonamento di periodo per l’importo di € 130.000 relativo al trattamento di fine mandato del Consiglio di Amministrazione un utilizzo di periodo per l’importo di € 600.000 per il pagamento del trattamento di fine mandato del Consiglio di Amministrazione, relativo al precedente mandato.
Per i Fondi per imposte, anche differite vi è stato un decremento di € 307.781 del fondo imposte differite.
Per gli Altri fondi per Rischi ed Oneri, si verificato un utilizzo per il pagamento di obblighi derivanti da vertenze in corso per € 92.252.

Dalla Relazione sulla Gestione emerge l’esistenza, durante il 2014, per ACF Fiorentina di alcune controversie legali e tributarie.
Per i Contenziosi tributari concernenti il Canone Installazione Mezzi Pubblicitari sono state definite le trattative con il Comune di Firenze con degli atti transattivi che prevedono, a partire dalla stagione sportiva 2012/2013, che lo stadio sia esente dall’applicazione del canone; il rimborso delle sanzioni pagate per gli anni dal 2002/2003 al 2009/2010, con la rinuncia della società alle proprie impugnazioni pendenti presso la Corte di Cassazione; per le stagioni 2010/2011 e 2011/2012 la società provvederà a pagare una quota stabilita in 165mila euro cadauna a titolo di Canone Installazione Mezzi Pubblicitari (tale cifra comprende l’importo di € 100.000, stabilito dalla Convenzione che regola l’utilizzo dello Stadio Artemio Franchi); è stato concordato un piano di rateazione in 20 rate trimestrali, del debito pregresso per utenze di circa 1 milione di euro.
Alla data della redazione della presente relazione sono in corso i pagamenti e le compensazioni relative.

Per quanto riguarda le verifiche dell’Agenzia delle Entrate sul trattamento contabile e fiscale dei costi da intermediazione, nel 2014 è stato definito con l’Agenzia delle Entrate il contenzioso riguardante l’irrogazione di sanzioni per omesso versamento di ritenute per circa 550mila euro, mediante un accordo che prevede il pagamento di un importo di circa 280mila euro. Le argomentazioni difensive della società avevano trovato accoglimento presso la Commissione tributaria provinciale, ma la liquidazione della pretesa sanzionatoria presentava incertezze.

Per quanto riguarda l’esito del processo di “Calciopoli”la Sentenza della 3^Sez. Penale della Corte di Cassazione in data 23/03/2015 che ha rimesso la decisione della questione del riconoscimento dei danni in favore delle parti civili: Brescia Calcio, Bologna Football Club, Fallimento Vittoria 2000 e Atalanta Bergamasca alla Corte di Appello in sede Civile. Di conseguenza, in merito ai fatti, è tuttora pendente il processo.

La gestione economica.

La gestione economica è stata caratterizzata dalla decisa riduzione del valore della produzione e dal forte incremento dei costi della produzione.
Il valore della produzione, pari a € 94.339.505 (€ 121.044.126 nel 2013), è diminuito del 22,06% e dipende per il 5,5% dalle plusvalenze e per il 57,6% dai diritti televisivi. Oltre al crollo delle plusvalenze bisogna registrare la mancanza del contributo derivante dalla sponsorizzazione della maglia nel secondo semestre.
I costi della produzione ammontano a € 136.770.165 (€ 120.496.105 nel 2013) e risultano in aumento di € 16,3 milioni (+13,5%). L’aumento dei costi del personale per 15 milioni ha inciso su tale incremento. I costi della produzione dipendono per il 55,2% dai costi del personale, per il 23,9% dagli ammortamenti.
La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per € 42,4 milioni, mentre nel 2013 era positiva per € 548 mila. L’Ebitda è negativo per 9,7 milioni, nel 2013 era positivo per € 32,2 milioni.
A questi dati bisogna aggiungere un aumento di 7 milioni di Euro degli oneri da compartecipazione dovuti alla risoluzione della compartecipazione del giocatore Cuadrado.



I Ricavi.

I ricavi da gare aumentano da € 9,8 milioni a € 12,7 milioni, con un incremento di circa il 30%. I Ricavi da gare Europa League sonoaumentati di 800 mila Euro, nel 2013, erano pari complessivamente a  € 1.148.808. I ricavi da gare campionato per quota di competenza della campagna abbonamenti hanno registrato un incremento di € 1,9 milioni di Euro.
Nella Relazione sulla Gestione si legge che nella stagione sportiva 2013/14 le medie spettatori sono state 31.130 presenze medie Campionato:, contro una media nazionale spettatori (fonte Lega Serie A) di 23.011; 14.400 presenze medie per l’Europa League e 15.850 presenze medie per la Coppa Italia. Nella stagione 2014/15, al 27/03/2015, le medie risultano le seguenti: 30.678 presenze medie per il Campionato:, contro una media nazionale spettatori (fonte Lega Serie A) di 21.785; 19.565 presenze medie per l’Europa League; 19.605 presenze medie  per la Coppa Italia.
Il numero di abbonati 2014/2015 è stato di 23.160, per un incasso netto di circa 5,8 milioni di euro. Nella stagione 2013/14, erano circa 21.600, per un incasso netto di circa € 5,6 milioni di Euro.

La voce “Ricavi da sponsorizzazioni” diminuisce da € 8,9 milioni a € 6,7 milioni. Tale voce comprende Ricavi da sponsor ufficiali e tecnici per € 4.247.197 (€ 6.077.463 nel 2013), altre sponsorizzazioni commerciali per € 2.420.052 (€2.807.834 nel 2013).
I “Proventi pubblicitari”, pari a € 3.497.747 (€ 3,6 milioni nel 2013), si riferiscono ai ricavi ottenuti per le attività svolte da Firenze Viola Srl. Per la stagione sportiva 2014/15 l’importo è pari a € 3.565.000 (€ 3.250.000 per il 2013/14).
Anche i “Proventi commerciali e royalties”, pari a € 965 mila (€ 587 mila nel 2013), si riferiscono ai ricavi derivanti dall’attività di merchandising e di licensing.
I ricavi TV della Serie A ammontano a € 42,6 milioni (€ 44,3 milioni nel 2013). A tali proventi bisogna aggiungere i proventi da partecipazione all’Europa League, i diritti di trasmissione radiofonici e i proventi accessori diritti TV, stimabili in Euro 11.730.000.
La riduzione dei diritti TV nazionali è dipesa dal fatto che nel corso dell’esercizio 2014 sono state disputate 37 partite contro le 38 dell’anno solare 2013, poiché la quota dei ricavi dai diritti televisivi è imputata in base alle partite disputate nell’esercizio.
Negli altri ricavi andrebbero allocati i proventi collettivi da Lega che risultano stimabili in Euro 2.580.000, poiché per quanto riguarda la stagione 2013/14, l’ammontare corrisposto alla Fiorentina è stato di € 3,17 milioni. Invece, per la stagione 2014/15 gli Amministratori hanno stimato un importo di € 1,99 milioni, che spetterebbe al decimo posto finale; pertanto al 31/12/14 la quota di competenza, pari alla metà dell’importo totale, è di circa 995 mila Euro.
La voce “Ricavi e proventi diversi” comprende i ricavi derivanti dal contratto di sfruttamento dell’archivio immagini della RAI per € 855.404 e gli indennizzi assicurativi per € 66.148.

Il Player Trading.



Le plusvalenze non sono riuscite a coprire il costo annuale dei cartellini e sono crollate a € 5,2 milioni da € 33,4 milioni.
La più importante dovrebbe riguardare quella di Romulo (Hellas Verona) per € 2,8 milioni, seguita da quella di De Silvestri (U.C. Sampdoria) per € 1,6 milioni e Compper (Leipzig Rasenballs) per € 700 mila.
Le minusvalenze registrate ammontano a € 867 mila.
Sugli oneri da compartecipazione incidono pesantemente gli oneri da compartecipazione connessi al riscatto del giocatore Juan Guillermo Cuadrado € 7.000.000.

Il prestito annuo 2014/15 di Micah Richards dal Manchester City è costato  € 4.600.000, proprio su tale costo di acquisizione temporanea è stato calcolato il principale risconto attivo per € 2.281.096. Per l’acquisizione temporanea di Micah Richards ha inciso sul bilancio 2014 per € 2.318.904.

L’ammortamento dei calciatori è pari a 30,3 milioni di Euro.
La svalutazione per € 81.826, dovuta alle minusvalenze generate nel corso del mercato di gennaio 2015 a seguito della risoluzione consensuale del contratto con il calciatore Kenneth Zohore


I Costi.

Il costo del personale è aumentato a € 75,5 milioni da € 60,5 milioni. Si è registrato un incremento di circa € 15 milioni, con un’incidenza sul valore della produzione dell’80% (50% nel 2013) e sul fatturato netto dell’85% (72,7% nel 2013).
L’incidenza del Costo del Lavoro allargato sul fatturato netto, ossia costo del personale più ammortamenti calciatori, è del 119,2% (107,8% nel 2013).

Dai dati, emergerebbe che il costo del personale della Fiorentina, forse è elevato in relazione all’obiettivo “imperativo”, voluto dalla Proprietà, ma anche in relazione ad altri club come ad esempio il Napoli.



I costi per servizi ammontano a € 20.169.389 (€ 19.403.022 nel 2013). Tali costi comprendono anche i Costi per attività sportiva, che riguardano principalmente le consulenze tecnico-sportive, i costi per l’osservazione dei calciatori, le spese di funzionamento e i contributi alla Lega Nazionale Professionisti, le spese sostenute per l’assistenza sanitaria e per il vitto e l’alloggio dei giocatori di Prima Squadra e Settore Giovanile.

I Costi per godimento beni di terzi ammontano a € 1.481.765 (€ 1.332.669 nel 2013) e riguardano principalmente l’affitto per lo Stadio Artemio Franchi per € 905.334 (€ 847.616 nel 2013) e il canone riconosciuto a Firenze Viola Srl per la concessione d’uso del marchio “ACF Fiorentina” per € 300.000 (€ 300.000 nel 2013) , gli affitti locali esterni € 40.211 e il noleggio autoveicoli per € 137.626.

Il Problema del Fair Play Finanziario.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 49,4 milioni. Nel 2013, il risultato prima delle imposte è stato positivo per € 4,1 milioni. Anche nel 2012 era positivo per € 3,6 milioni.
Il dato aggregato dell’EBT per il periodo 2012, 2013 e 2014 è negativo per Euro 41,7 milioni. Per il Regolamento del Fair Play Finanziario, bisognerà considerare il bilancio consolidato e operare delle rettifiche sull’EBT. Le rettifiche del Fair Play Finanziario hanno prodotto un risultato positivo per il 2012 di 10,1 milioni di Euro; un risultato positivo per il 2013 di 9,4 milioni di Euro e per il 2014 un risultato negativo di 45 milioni di Euro.
In base a quanto scritto dagli amministratori il dato triennale aggregato presenta valori negativi per circa 25,5 milioni, che è un valore rientrante nei limiti massimi previsti dalla normativa che, per il triennio in esame, è pari a 45 milioni se coperti mediante apporto di capitale dei Soci. Nel caso della Fiorentina, i versamenti effettuati dai soci garantiscono la copertura della perdita dell’esercizio.

Il problema potrebbe sorgere per le prossime stagioni, perché ACF Fiorentina dovrà presentare dei bilanci, che presentino valori positivi in modo da non dover incorrere in richiami o sanzioni da parte della Uefa.
Infatti, per la valutazione del triennio 2013, 2014 e 2015 il valore massimo della perdita consentita negli esercizi presi in esame, purché coperta mediante apporto di capitali, sarà pari a 30 milioni di Euro. Il risultato aggregato dei primi due esercizi del triennio, presenta una situazione di perdita cumulata pari a 35,6 milioni. Pertanto sarà necessario chiudere il bilancio dell’esercizio 2015, in base ai criteri del fair play finanziario, con un risultato positivo di almeno 5,6 milioni di Euro.

Nel 2014, le imposte di esercizio hanno esercitato un impatto positivo sul risultato finale per € -12.391.694 (negative per € 2.685.610 nel 2013).
L’IRAP ammonta a € 1,32 milioni, i proventi da consolidato fiscale risultano positivi per € 13,97 milioni, mentre le imposte differite ammontano risultano positive per circa € 300 mila e le imposte anticipate sono pari a circa € 500 mila.
Il risultato netto è negativo per € 37 milioni. Nel 2013, il risultato netto è stato positivo per € 1,4 milioni. Nel 2012 era positivo per € 1,15 milioni, mentre nel 2011 il risultato netto era negativo per € 32,47 milioni.

Conclusioni.

Sul risultato 2014 ha inciso fortemente il crollo di 28 milioni delle plusvalenze.

Gli Amministratori hanno scritto, per quanto riguarda l’’evoluzione prevedibile della gestione, che nel 2015 la Fiorentina dovrà “perseguire l’obiettivo di riequilibrare i risultati economico-finanziari, anche attraverso la riduzione dei costi del personale, ma con l’effettuazione di operazioni di mercato che consentiranno di reperire risorse utili per l’autofinanziamento”. Non a caso, la sessione invernale della campagna trasferimenti (gennaio 2015) ha visto l’importante cessione del giocatore Cuadrado al Chelsea, necessaria per il processo di riequilibrio economico-finanziario della società, con una plusvalenza di 21,8 milioni. Gli Amministratori hanno voluto evidenziare che se la plusvalenza di Cuadrado fosse stata contabilizzata nel 2014, i ricavi sarebbero stati pari a 106 milioni e si sarebbe registrato un EBITDA positivo per 9,48 milioni di Euro.

Per la gestione del 2015, si continuerà a riorganizzare il comparto aziendale con l’inserimento di figure professionali che possano permetterne la crescita in ogni suo ambito ed incrementare i ricavi. Tra i principali impegni figura il mantenimento della squadra a livelli competitivi e la continua crescita del settore giovanile. Tali impegni dovranno necessariamente confrontarsi con l’ottenimento di risultati di bilancio soddisfacenti, anche in considerazione dei parametri del Fair Play Finanziario.