martedì 28 aprile 2015

Newcastle United 2013/14: utile e fatturato record per il riequibrio patrimoniale.



Luca Marotta


Il bilancio consolidato, al 30 giugno 2014, di “Newcastle United Limited” evidenzia un utile di £ 18,7 milioni, quasi il doppio dell’esercizio precedente, che era pari a £ 9,9 milioni.
Per il Newcastle, la stagione 2013/14, come per tutti i club della Barclays Premier League, è stata caratterizzata anche da un fatturato record pari a £ 129,7 milioni, pari a circa € 155,1 milioni (£1 = € 1,1958).
Il conseguimento dell’utile consolidato record ha esplicato i suoi effetti positivi anche sul patrimonio netto, che pur essendo negativo è in netto miglioramento.
La stagione sportiva 2013/14 si è conclusa con il decimo posto (sedicesimo nel 2012/13).

Il Gruppo.

Mike Ashley è proprietario del Newcastle United tramite la società “St James Holdings Limited”, che appartiene al Gruppo “MASH Holdings Limited”.
“St James Holdings Limited” controlla “Newcastle United Limited”.
A sua volta, “Newcastle United Limited”, controlla 24 società (3 attive e 21 inattive), tra cui il club di calcio denominato: “Newcastle United  Football Company Limited”.

La Continuità Aziendale (Going Concern).

In genere, quando il Patrimonio Netto è negativo, ci si interroga sulla continuità aziendale, ossia se esiste la capacità di onorare gli impegni finanziari nel futuro. Nel caso del Newcastle, al 30 giugno 2014, il Gruppo presenta un patrimonio netto negativo, anche se in netto miglioramento grazie all’utile di esercizio 2013/14.
In ogni caso, il 73% delle passività (liabilities), è rappresentato dai debiti per prestiti infruttiferi da parte della Proprietà, ossia di Mr Ashley, per un totale di £ 129 milioni.
Gli Amministratori hanno ricevuto anche un impegno da parte della società controllante “St James Holdings Limited” e dal suo proprietario Mr Ashley, che continueranno a dotare il Gruppo del sostegno finanziario in modo che possa far fronte ai propri impegni alla scadenza per un periodo di almeno 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio o sino ad un eventuale cambio della proprietà. Su questa base, gli Amministratori hanno redatto il bilancio secondo il principio della continuità aziendale.

La Struttura Patrimoniale



Il totale dell’attivo è aumentato del 10,4% ed è finanziato con i mezzi di terzi, invero la maggior parte sono costituiti dal finanziamento infruttifero della proprietà.
Le immobilizzazioni immateriali pari a £ 37,6 milioni, incidono per il 22,1% sul totale dell’attivo e riguardano il valore dei diritti pluriennali netti alle prestazioni dei calciatori.
Le immobilizzazioni materiali sono pari a £ 71,7 milioni (€ 85,8 milioni), incidono per il 42,1% sul totale dell’attivo. Il valore netto della voce terreni e fabbricati è di £ 67.950.000, mentre il costo storico è di £ 99.042.000.
Le passività (Liabilities) superano il valore delle attività e pertanto il patrimonio netto è negativo.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è di poco inferiore a 1, essendo pari a 0,97.
Ciò vuol dire che il valore dei beni del club non è sufficiente, ma di poco, per pagare i debiti. Tuttavia la maggior parte del debito riguarda il proprietario del Gruppo.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 1,42, ciò vuol dire che l’attivo a breve è in grado di pagare i debiti a breve.
Tale indice risulta in netto miglioramento rispetto al 2012/13, quando era pari a 0,71.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a -0,03.
Tuttavia, l’indice risulta in netto miglioramento rispetto al 2012/13, quando era pari a - 0,14.
L’equity ratio è negativo.
Nella sostanza, si è ricorso al capitale di terzi, per finanziare l’attivo. La maggior parte del capitale di terzi è rappresentato dai prestiti fatti dal proprietario.

Il Valore della Rosa.

Il valore contabile netto della Rosa dei calciatori è diminuito da £ 54,9 milioni a £ 37,6 milioni.
La variazione è dipesa da acquisti per £ 5,5 milioni, ammortamenti per £ 19,6 milioni e cessioni per un valore contabile residuo di £ 3,2 milioni.
L’incidenza del valore contabile della rosa sull’attivo è del 22,1%.
Tra i calciatori acquistati figurano: Loïc Rémy (QPR).
Tra i calciatori ceduti figurano: Yohan Cabale (PSG).
Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati acquistati 6 nuovi calciatori (tra cui Remy Cabella) per un investimento di circa £ 29,8 milioni e sono stati ceduti calciatori per un importo di circa £ 12,6 milioni.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è negativo per £ 5,9 milioni (£ 24,7 milioni nel 2012/13). La variazione positiva rispetto all’esercizio precedente è determinata dall’utile di esercizio.
Essendo negativo non è conforme a quanto richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario, tuttavia mostra un trend in netto miglioramento.

La Posizione Finanziaria Netta.



L’indebitamento finanziario netto diminuisce da £ 133,5 milioni a £ 94,9 milioni. Le disponibilità liquide risultano pari a £ 34,1 milioni. Il debito bancario è praticamente inesistente. Nel 2012/13 c’erano debiti per scoperto di conto corrente per £ 4,5 milioni. La maggior parte del debito riguarda il finanziamento soci infruttifero (di M. J. W. Ashley), pari a £ 129 milioni. Di questo finanziamento £ 18 milioni sono garantiti dalle future entrate per diritti TV.
I debiti e i crediti per l’acquisto di calciatori sostanzialmente si equivalgono. Pertanto, ai fini del Financial Fair Play, risulta un indebitamento finanziario netto inferiore al fatturato. Tra l’altro, il debito finanziario è nei confronti del socio di riferimento.

Il Rendiconto Finanziario.

La variazione delle disponibilità liquide e degli scoperti di conto corrente è stata positiva per £ 38.597.000, di cui £ 34.109.000 per le disponibilità liquide e £ 4.488.000 per gli scoperti di conto corrente.
Tale variazione è dipesa da flussi di cassa positivi generati dall’attività operativa per £ 32.869.000; da flussi di cassa positivi generati dall’attività di investimento per £ 5.741.000; da flussi di cassa negativi generati dal servizio di finanza  per £ 13.000.
Nella sostanza l’attività operativa ha generato cassa, ma anche l’attività di investimento lo ha fatto grazie al prevalere dei disinvestimenti sugli investimenti

La Gestione Economica.



Il fatturato pari a £ 129,7 milioni è cresciuto di £ 33,8 milioni rispetto al 2012/13 segnando un incremento del 35,3%.

I ricavi da gare sono pari a £ 25,9 milioni e mostrano una riduzione del 6,7% ed un’incidenza del 20%. La media spettatori è stata di 50.395 (50.517 nel 2012/13; 49.936 nel 2011/12 e 47.746 nel 2010/11). Il decremento dei ricavi da gare è dovuto in parte alla mancata partecipazione all’Europa League, che nel 2012/13 vide il raggiungimento dei quarti.
I ricavi da media e TV sono aumentati del 53,3% a £ 78,3 milioni (€ 93,6 milioni) da £ 51 milioni, con un’incidenza del 60,3%. L’aumento è dovuto principalmente al contratto della Premier League e alla migliore posizione finale del club nella classifica, decimo posto 2013/14 contro il sedicesimo posto del 2012/13. Nel 2012/13 ci furono ricavi da competizioni europee per € 5,3 milioni.
I ricavi commerciali ammontano a £ 25,6 milioni (£ 17,1 milioni nel 2012/13) e segnano un incremento del 49,7% ed un’incidenza del 19,7%. Tra i partner commerciali che hanno contribuito ai ricavi commerciali figurano: Wonga, lo sponsor tecnico Puma. In questo settore il club è alla costante ricerca di nuovi sponsor, che possano incrementare i ricavi.

La distribuzione del fatturato, a causa del forte incremento dei ricavi per diritti TV mostra una forte dipendenza dagli stessi.



Il costo del personale del club, risulta in crescita di £ 16,6 milioni (+ 26,9%) per un totale di £ 78,3 milioni (€ 93,6 milioni).
Nel 2012/13, il costo del personale ammontava a £ 61,7 milioni e nel 2011/12 a £ 64 milioni. Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto è del 60,3% (64,3%% nel 2012/13). Il numero dei dipendenti a tempo pieno è stato di 288 cui si sono aggiunti gli stewards per le gare con una media di 443.
Il risultato del Player Trading è positivo per £ 13.998.000, mentre nell’esercizio precedente era positivo per £ 10.575.000.
La Gestione finanziaria è negativa solo per 2 mila sterline.
Il risultato consolidato netto mostra un utile di £ 18,7 milioni, mentre nel 2012/13 l’utile era pari a £ 9,9 milioni.

Il Punto di Pareggio (break-even result).

Non essendo evidenziate imposte sul reddito, il risultato prima delle imposte coincide con il risultato netto. La somma algebrica dei risultati prima delle imposte degli esercizi 2011/12, 2012/13 e 2013/14 è positiva per £ 29,9 milioni. Pertanto, il Newcastle non ha problemi per quanto riguarda il Break–even Rule.

Le Regole della Premier League.

Per quanto riguarda il limite alle perdite triennali, che non devono superare £ 105 milioni, il Newcastle non ha problemi.

Per quanto riguarda le misure di controllo dei costi a breve termine, sembrerebbe che la nuova norma si riferisca agli ingaggi dei calciatori (player wage costs) e non all’intero costo del personale (Staff costs).
Nella sostanza, la regola “Short Term Cost Control Measure” del Financial Fair Play della Premier League, stabilisce che i costi del personale (“wage costs”), che superano £ 52 milioni, non possono aumentare attingendo ai fondi provenienti dalla Premier League, come i diritti TV, se non nel limite di £ 4 milioni per il 2013/14; £ 8 milioni per il 2014/15 e £ 12 milioni per il 2015/16. La parte eccedente deve essere finanziata dall’incremento di altre fonti di ricavo, a meno che l’aumento sia stato causato da contratti stipulati prima del 31 gennaio 2013.
Nel caso del Newcastle, l’incremento per il 2013/14 del costo complessivo del personale (“staff costs”), è stato di £ 16,6 milioni. La voce “Wages and salaries” risulta pari a £ 69,3 milioni  con un incremento di £ 15,3 milioni. Il saldo incrementativo delle altre due voci del fatturato netto è positivo per circa £ 6,6 milioni.
Conclusioni.

Il Newcastle grazie all’incremento di fatturato, dovuto in gran parte ai diritti TV, e ad una gestione economica equilibrata, molto probabilmente sarà in grado di riequilibrare a breve anche la situazione patrimoniale che al 30.06.2014 mostrava un deficit.

domenica 26 aprile 2015

Il Dominio economico del PSG sulla Ligue 1.


Luca Marotta



Dai dati pubblicati dalla “DIRECTION NATIONALE DU CONTRÔLE DE GESTION” della Ligue de Football Professionnel per quanto riguarda la Ligue 1 del 2013-14, emerge chiaramente la differenza economica, patrimoniale e finanziaria tra il Paris Saint Germain e il resto delle squadre partecipanti al campionato. La differenza è tale che si potrebbe definire in sintesi il quadro competitivo della Ligue 1, nel seguente modo: “Paris-St Germain e il deserto della Ligue 1”.

Il Fatturato.

Il fatturato netto 2013/14 della “Ligue 1” è stato pari a circa 1,5 miliardi di Euro. Nel 2012/13 era pari a circa 1,3 miliardi di Euro.



Per aver un’idea del volume d’affari della “Ligue 1” bisogna considerare che il fatturato netto, nel 2013/14, della Barclays Premier League è stato di 3,7 miliardi di Euro (£1 = € 1,1958); quello della Bundesliga Tedesca, al netto delle cessioni dei calciatori, è stato di 2,3 miliardi di Euro; quello della Liga Spagnola è stato di 1,9 miliardi di Euro e quello della Serie A Italiana di circa 1,7 miliardi di Euro.



Il fatturato netto del PSG, pari a 474,2 milioni di Euro, rappresenta il 31,7% dell’intero fatturato netto della Ligue 1. A distanza segue l’AS Monaco con 176, 4 milioni di Euro, pari all’11,8% dell’intero fatturato della “Ligue 1”. Il terzo club, per fatturato netto, è l’Olympique de Marseille con 132 milioni di Euro e un’incidenza dell’8,8% sul fatturato netto totale della Ligue 1. Al quarto posto si trova l’Olympique Lyonnais con 104,4 milioni di Euro.
AS Monaco, ha cercato di colamare il “gap” di fatturato con il PSG, con i “proventi straordinari”. Infatti la gestione straordinaria 2013/14 di AS Monaco è risultata positiva per circa 115,7 milioni di Euro.

Gli Altri ricavi

La differenza più importante, in termini di fatturato, tra il PSG e le altre squadre della “Ligue1” riguarda la voce “Altri Ricavi”. Il Paris Saint Germain espone una voce “Altri Ricavi” pari a 270,3 milioni di Euro, che equivale al 72,3% del totale della stessa voce per tutta la “Ligue 1” e al 18,1% dell’intero fatturato netto della stessa “Ligue 1”.
La Deloitte “riclassifica” la voce “Altri Ricavi” come “Ricavi  Commerciali”. Infatti, a differenza di quanto riportata dalla DNCG, secondo la classifica “Football Money League” della Deloitte, i ricavi totali del PSG sono pari a 474,2 milioni di Euro, di cui € 327,7 milioni peri ricavi commerciali, € 63,1 milioni per ricavi da Match Day, € 83,4 milioni per ricavi televisivi.
In effetti, nella voce “altri ricavi” del PSG sembrerebbe sia allocato l’accordo con QTA.

I ricavi per diritti televisivi

I Ricavi televisivi totali, della Ligue 1, sono pari a 604,8 milioni di Euro, circa il 60% di quelli della Serie A Italiana e il 72% di quelli della Liga Spagnola. Il confronto con i diritti TV 2013/14 della premier League Inglese è improponibile, perché essendo pari circa 1,8 miliardi di Euro, risultano essere circa il triplo di quelli della “Ligue 1”.
Anche sul fronte dei ricavi televisivi domina il PSG con circa 86 milioni di Euro. Tuttavia, la differenza con gli altri club è meno marcata. Infatti, l’Olymipque Marseille segue con 77,8 milioni per via della partecipazione alla Champions League 2013/14. L’Olympique Lyonnais si colloca al terzo posto con 56,2 milioni di Euro. All’ultimo posto di trova F.C. Sochaux con 14,9 milioni di Euro.

I ricavi commerciali.

Per i ricavi commerciali, in base alla riclassificazione operata dalla DNCG, il primo posto è occupato da AS Monaco con 140 milioni di Euro. Tale importo, molto probabilmente, comprende l’accordo “sui generis” tra AS Monaco e AIM. Il PSG segue al secondo posto con circa 79 milioni di Euro.

I ricavi da Match Day.

Il totale dei ricavi da Match Day della “Ligue 1” 2013/14 è stato pari a 143,6 milioni di Euro.Invero, secondo il Report Bundesliga 2015, la media spettatori della “Ligue 1” pari a 20.965 si colloca dietro la Bundesliga (42.609); la Premier League (36.631); la Liga Spagnola (26.843) e la Serie A Italiana (23.385). La Serie A Italiana con circa 198 milioni di Euro incassa di più della “Ligue 1”.
Il PSG si colloca al primo posto con 39 milioni di Euro, pari a circa il 27,2% degli incassi della “Ligue1”.

L’attivo.

Il valore totale dell’attivo fornisce indicazioni sul valore totale dei mezzi a disposizione per svolgere l’attività. Nel caso della “Ligue 1” 2013-14 il valore dell’attivo è pari a 1,7 miliardi di Euro. Nel 2012/13 tale valore era pari a 1,2 miliardi di Euro.



Il PSG domina in tale classifica, perché ha a disposizione il 36,3% dei mezzi di tutta la “Ligue 1”. Ovviamente tali mezzi a disposizione si traducono soprattutto nel valore dei calciatori. Al secondo posto si colloca Olympique Lyonnais con il 17,7%.

Il Valore della Rosa calciatori

Il 34,3% dell’attivo della "Ligue 1" è costituito dal valore contabile netto della rosa dei calciatori.


L’ammontare totale del valore contabile netto della rosa dei calciatori della “Ligue 1” 2013/14 è pari a circa 600 milioni di Euro. Si pensi che il valore contabile netto della rosa dei calciatori della “Serie A” 2013/14 è stato di circa 1,1 miliardi di Euro.
Il PSG detiene il 46,1% del valore contabile netto complessivo della Rosa della “Ligue 1”. Questo significa che i migliori calciatori, ossia quelli che sono stati acquistati con un valore elevato, sono di proprietà del PSG.

Il Costo del Personale.

La controprova all’affermazione fatta precedentemente è data dal costo del personale.



Il costo del personale complessivo della “Ligue 1” 2013/14 ammonta a 959 milioni di Euro.
La premier League ha speso circa 2,2 miliardi di Euro. Le altre tre leghe superano il miliardo di Euro. La Liga Spagnola ha speso circa 1,2 miliardi di Euro, tra personale sportivo e non sportivo. La Serie A Italiana ha speso circa 1,2 miliardi di Euro. La Bundesliga Tedesca ha speso circa 1,1 miliardi di Euro, tra personale sportivo e non sportivo.

Per quanto riguarda la “Ligue 1”, bisogna evidenziare che circa un quarto del costo del personale, lo sostiene una sola squadra, ossia il PSG. Ciò vuol dire che i calciatori con gli stipendi più alti militano nel PSG.

Il costo degli ammortamenti.

Anche per il costo degli ammortamenti della rosa dei calciatori il quadro non cambia.



Il PSG sostiene il 42% dei costi di ammortamento dell’intera “Ligue 1”. As Monaco, invece, si colloca al secondo posto con il 19%. Di conseguenza, oltre la metà del costo degli ammortamenti della “Ligue 1” 2013/14 si è concentrata in due Club.

Conclusioni.

Lo “strapotere” economico del PSG è chiaro e manifesto a livello di “Ligue 1” ed è iniziato con l’avvento degli sceicchi. I campionati 2012/13 e 2013/14 sono stati vinti facilmente, perciò appare incomprensibile il mancato successo nel campionato 2011/12, che fu vinto dal Montpellier. Anche la “Ligue 1” 2014/15, molto probabilmente sarà vinta dal PSG, salvo clamorosi colpi di scena.
Invero, la “potenza” economica del PSG, non si limita solo alla “Ligue 1”. Nella classifica “Football Money League” della Deloitte, relativa ai fatturati dei principali club europei, il PSG risulta essere al quinto posto, dietro Real Madrid, Manchester United, Bayern Munich e Barcellona.
Tuttavia, i risultati in Champions League, dal 2012/13, non hanno visto mai il superamento dei quarti.

In considerazione del ridimensionamento di AS Monaco, molto probabilmente anche i risultati economici del 2014/15 evidenzieranno il dominio del PSG.

sabato 18 aprile 2015

A.S. Monaco 2013/14: perdita di € 76 mila, senza Ricavi Match Day e con proventi straordinari.



Luca Marotta


La società “Association Sportive de Monaco Football Club SA” è una “société anonyme” di Diritto Monegasco.
Dal 2011, il Presidente del consiglio di Amministrazione è Dmitry Rybolovlev.
La S.A. ha un’associazione di supporto e il rapporto tra associazione e SA è oggetto di apposita convenzione.
Il Presidente dell’Association è Michel AUBERY.
AS Monaco è la squadra di calcio del Principato di Monaco dal 1919 ed è affiliata alla Federazione Francese di Calcio.
Nel 2013/14 ha partecipato alla “Ligue 1”, mentre nel 2012/13 alla “Ligue2”.
Dal punto di vista sportivo, nel 2013-2014, il club di calcio “AS Monaco” è arrivato secondo in Ligue 1 e ha raggiunto l'obiettivo di qualificazione diretta per la Champions League 2014-2015.

Di seguito si farà riferimento ai dati di bilancio 2013/14 pubblicati dalla Ligue de Football Professionnel, che sono un aggregato del bilancio di A.S. MONACO F.C. S.A. e dell’Association.

Invero, il bilancio 2013/14 rispecchia i dati di una stagione sportiva culminata col raggiungimento del secondo posto in Ligue 1, ma che alla luce dell’accesso in “Champions League” 2014/15 e delle plusvalenze realizzate nel mercato estivo 2014/15 possono dare un’idea circa le effettive potenzialità della società monegasca, che, tuttavia, dipende dagli umori e dalle problematiche del suo “mecenate russo”.

La Gestione Economica.

La gestione economica pur evidenziando dei risultati netti vicino al pareggio, mostra, nel corso degli anni, una gestione caratteristica squilibrata con il netto prevalere dei costi operativi sui ricavi operativi.



Il Fatturato.

Il fatturato al 30/06/2014, con esclusione delle plusvalenze, è stato pari a € 176,4 milioni (€ 15,1 milioni nel 2012/13) e segna un incremento di circa € 161,3 milioni pari ad un incredibile aumento percentuale del 1071%.
La composizione del fatturato è la seguente: cessione per diritti televisivi per 30,2 milioni (€ 6,9 milioni nel 2012/13), con un’incidenza del 17,1%; ricavi da sponsor e pubblicità per 140 milioni (€ 3,9 milioni nel 2012/13), con un’incidenza del 79,4%; ricavi da gare per mille Euro (€ 650 mila nel 2012/13), con un’incidenza nulla e altri ricavi per 6,1 milioni (€ 3,5 milioni nel 2012/13), con un’incidenza del 3,5%.

Il grafico seguente mostra la correlazione esistente tra aumento del fatturato e aumento dei ricavi commerciali.



L’importo quasi nullo dei ricavi da gare potrebbe essere legato al rapporto di partnership con AIM Sport. Secondo “Le Parisien” (link: http://www.leparisien.fr/espace-premium/sports/le-contrat-en-or-de-monaco-08-11-2014-4275003.php) AIM Sport avrebbe versato una cifra intorno ai 130/140 milioni di Euro in cambio dei ricavi legati alla biglietteria, sponsoring e hospitality e i futuri ricavi della Champions League.

Il Contratto con AIM Sport.

Il 27 giugno 2014, sul sito del club è apparso un comunicato (link: http://www.asmonaco.com/fr/article/l-as-monaco-s-associe-a-aim-sport-65120.html) con il quale si annunciava la firma di un accordo, dopo intense discussioni, con AIM Sport, nell’ambito della partnership allacciata già nel settembre 2013, per la gestione e lo sviluppo dei ricavi commerciali.

I Costi.

Il totale dei costi è stato pari a 292,8 milioni (€ 68,3 milioni nel 2012/13) e risulta in aumento di 224,5 milioni, segnando un 328% in più rispetto al 2012/13.
Il costo del personale è stato pari a € 94,6 milioni, con un’incidenza sul fatturato senza plusvalenze del 53,6%. Nel 2012/13 il costo del personale era pari a € 44,7 milioni ed aveva un’incidenza sul fatturato senza plusvalenze del 297,1%.
Gli ammortamenti sono stati pari a € 51,4 milioni e registrano un incremento di € 41,6 milioni.
Gli altri costi sono stati pari a 146,9 milioni, mentre nel 2012/13 erano pari a 13,8 milioni di Euro.

Il risultato operativo, senza il saldo economico determinato dai trasferimenti calciatori, è negativo per 116,4 milioni, mentre nel 2012/13 era negativo per € 53,3 milioni.
Il saldo economico determinato dai trasferimenti calciatori è positivo per € 493 mila (€ 3,3 milioni nel 2012/13). Invero, con esclusione della stagione 2011/12, l'attività del Player Trading non riesce a coprire il costo annuale degli ammortamenti dei calciatori.



La gestione finanziaria è stata positiva per 103 mila Euro.
Il risultato dell’esercizio diventa positivo grazie alla gestione straordinaria.
La gestione straordinaria ha registrato un saldo positivo di 115,8 milioni, mentre nel 2012/13 era positiva per 49,7 milioni di Euro. Considerato l’importo notevole, si potrebbe pensare all’allocazione in tale gestione di proventi ulteriori versati da AIM Sport, in relazione all’accordo raggiunto.

A causa dell’importo elevatissimo dei proventi della gestione straordinaria, il risultato dell’esercizio prima delle imposte evidenzia una piccolissima perdita di solo 76 mila Euro. Nel 2012/13 il risultato prima delle imposte era negativo per 345 mila Euro.
Come nel 2012/13, non sono evidenziate imposte sul reddito, pertanto la perdita netta resta di 76 mila Euro.

Il Valore della Rosa.
Le immobilizzazioni immateriali relative ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 150,7 milioni, mentre nel 2012/13 erano pari a € 162,4 milioni. Il valore contabile netto della Rosa calciatori rappresenta il 73,7% dell’attivo.
I principali investimenti per l’esercizio 2013/14 hanno riguardato l’acquisto dei seguenti calciatori: Radamel Falcao (Atletico Madrid); James Rodríguez (FC Porto); João Moutinho (FC Porto); Geoffrey Kondogbia (Siviglia); Lacina Traoré (Anzhi); Jérémy Toulalan (Malaga CF) e Anthony Martial (Olympique Lyonnais).

Le altre immobilizzazioni risultano pari a € 3,5 milioni e registrano un aumento di € 1,3 milioni circa.



Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto, al 30 giugno 2014, è positivo per € 1.555.000 e risulta in diminuzione di 76 mila Euro. La variazione è dipesa dalla piccola perdita di esercizio. Il patrimonio netto finanzia solo lo 0,8% dell’attivo, che è pari a € 204,5 milioni.
Molto importante, come fonte di finanziamento, è il finanziamento soci, che è pari a € 152,3 milioni e che finanzia il 74,5% dell’attivo.
Il rapporto tra patrimonio netto aumentato del finanziamento soci e l’importo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari a 1,02. Ciò sta a significare che gli investimenti in calciatori sono interamente coperti con mezzi propri.

La Posizione Finanziaria Netta.



La posizione finanziaria netta pur essendo negativa per € 133,3 milioni è determinata esclusivamente dal finanziamento soci, a causa dell’assenza di debiti finanziari. Infatti, i debiti finanziari sono praticamente assenti, essendo pari a € 2 mila.
Le disponibilità liquide, pari a € 18,9 milioni, rappresentano il 9,3% dell’attivo.
I debiti per l’acquisto di calciatori ammontano a circa € 1,7 milioni (€ 57,6 milioni nel 2012/13).
I crediti per le cessioni dei calciatori ammontano a € 5,3 milioni e, pertanto, il saldo tra crediti e debiti da trasferimento calciatori è positivo per € 3,5 milioni.
Ai fini del Financial Fair Play, bisogna considerare la posizione finanziaria netta aumentata del saldo tra crediti e debiti verso club. L’importo risultante è negativo per € 129,8 milioni, comunque è al di sotto del fatturato netto.

Conclusioni

Nel Novembre 2014 la società AS Monaco è stata convocata dall’UEFA per chiarimenti ai fini del Fair Play Finanziario. E’ bene evidenziare che senza i ricavi straordinari, nel 2013/14, si sarebbe registrata una perdita di 116 milioni di Euro. Sembra che AS Monaco abbia scelto la via del ridimensionamento, anche a causa di scelte effettuate dalla proprietà Russa.
Per il 2014/15, AS Monaco ha venduto James Rodriguez al Real Madrid ed ha prestato Radamel Falcao al Manchester United. E’ probabile una forte riduzione del costo del personale. Sul fronte dei ricavi AS Monaco beneficerà della plusvalenza relativa a James Rodriguez. Invero, non è dato sapere se AS Monaco beneficerà finanziariamente anche dei proventi della UEFA Champions League 2014/15, perché potrebbero essere già stati ceduti, come sostenuto da “Le Parisien” ad AIM Sport.

Molto probabilmente, i conti 2014/15 di AS Monaco non evidenzieranno il forte squilibrio della gestione caratteristica come nel 2013/14.

venerdì 17 aprile 2015

Paris Saint-Germain 2013/14: perdita di 302 mila Euro, aumenta la dipendenza dagli “Altri Ricavi”.



Luca Marotta



I conti 2013/14 del Paris Saint-Germain evidenziano una “modesta” perdita di 302 mila Euro, grazie all’enorme incremento del fatturato. Che beneficia di enormi “contribuzioni” / sponsorizzazioni e, seppur in misura nettamente inferiore, anche della partecipazione alla Champions League.
Il dati dell’esercizio precedente evidenziavano una perdita di Euro 3,5 milioni, che già beneficiava di enormi “contribuzioni” / sponsorizzazioni e dei ricavi da Champions League.
Nel 2011/12 la perdita fu limitata a 5,4 milioni di Euro, grazie alla retroattività della “contribuzione” / sponsorizzazione, con l’Autorità del Turismo del Qatar, di cui si è discusso molto, in particolare della sua conformità al Regolamento del Fair Play Finanziario.

Il Paris Saint-Germain Football SASP è una società per azioni sportiva professionistica, con un Capitale di 4.000.000 di Euro, in precedenza il Capitale era di 893.195,6 di Euro, poiché, in data 12 marzo 2013, si è verificato un aumento di capitale. La società di calcio parigina è controllata da Qatar Sports Investments. Il Presidente del consiglio di Amministrazione è A.Al-Khelaifi, il Direttore generale delegato è Jean-Claude Blanc. Nel consiglio di Amministrazione figurano: Sophie FERLET; Adel MUSTAFAWI; Mohammad AL-SUBAIE; Yousif AL OBAIDLI. 

Di seguito si farà riferimento ai dati forniti dalla “DIRECTION NATIONALE DU CONTRÔLE DE GESTION” della Ligue de Football Professionnel, che non sono altro che i dati “aggregati” di “Paris Saint-Germain Football SASP”, PSG Merchandising e “Association Paris Saint-Germain FC”, che ha per oggetto la gestione del settore amatoriale del club. L’utilizzo del termine “dati aggregati”, è giustificato dal fatto che non si è in presenza di un vero e proprio bilancio consolidato. Tuttavia, la D.N.C.G. valuta i “dati aggregati” del bilancio della SASP con quello dell’Association e di PSG Merchandising, che sono pubblicati e accessibili a tutti e in forma sintetica.
L’esercizio 2013/14 rappresenta la terza gestione a regime imputabile agli sceicchi.

Dal punto di vista sportivo l’esercizio 2013/14 è stato caratterizzato dal secondo successo consecutivo in “Ligue 1”, dal successo nella coppa di Lega e dal raggiungimento dei quarti di finale di Champions League per la seconda stagione consecutiva.

L’accordo con il CFCB dell’UEFA.

Il 16 maggio 2014 è stato raggiunto un accordo con il Club Financial Control Body dell’UEFA.
Nella sostanza, tale accordo prevede i seguenti punti:
-        per il 2014/15 la possibilità di un break-even deficit al Massimo di 30 milioni di Euro;
-        pareggio di bilancio per il 2015/16;
-        il contratto tra PSG e l'Autorità del Turismo del Qatar è stato valutato considerando un fair value, per un importo significativamente inferiore a quello attribuito dal club;
-        PSG ha accettato che il costo del personale non può essere aumentato nel corso dei prossimi due esercizi (2015 e 2016);
-        PSG ha accettato una limitazione del numero di giocatori da includere nella lista "A" ai fini della partecipazione alle competizioni UEFA. In particolare, per la stagione 2014/15 PSG ha potuto registrare solo 21 giocatori nella lista "A", al posto del potenziale massimo di 25. E una volta raggiunto il pareggio PSG potrà gradualmente registrare i giocatori nel limite massimo previsto;
-        PSG ha accettato di limitare in modo significativo la spesa nel mercato dei trasferimenti per le stagioni 2014/2015 e 2015/2016. PSG ha accettato inoltre una limitazione calcolata sul numero di nuove registrazioni che si possono inserire nei Lista "A" ai fini della partecipazione alle competizioni UEFA. Il calcolo si basa sul saldo netto dei trasferimenti in entrata e uscita, in ogni finestra di mercato dei periodi di validità dell’accordo;
-        PSG si è impegnato a pagare un importo totale di 60 milioni di Euro che sarà trattenuto sui ricavi per la  partecipazione a competizioni UEFA a partire dalla stagione 2013/14. Tuttavia, l’importo di 40 milioni di Euro è sottoposto alla condizione che il PSG soddisfi le misure operative e finanziarie concordate con il CFCB della UEFA.

Per la verifica del rispetto dell’accordo, il PSG si è impegnato a fornire al CFCB una relazione semestrale attestante il rispetto delle condizioni concordate.

Nel caso in cui il PSG non rispettasse uno dei termini di questo accordo, l’investigatore capo del “Club Finamcial Control Body” dell’UEFA rinvierà la causa alla Camera arbitrale, come previsto dall'art. 15 comma 4 delle norme procedurali: “If a defendant fails to comply with the terms of a settlement agreement, the CFCB chief investigator shall refer the case to the adjudicatory chamber”.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto, al 30 giugno 2014 è positivo per Euro 43,6 milioni; mentre, al 30 giugno 2013, era positivo per € 37 milioni e al 30 giugno 2012, era negativo per € 2.815.000. Il regolamento UEFA del Financial Fair Play, considera la regola del Patrimonio Netto non negativo come uno degli indicatori fondamentali; in particolare l’esistenza di un patrimonio netto negativo deteriorato è considerata come violazione del Regolamento stesso. Il PSG non ha problemi sotto questo punto di vista.

La Posizione Finanziaria Netta.



Considerando il finanziamento soci, la posizione finanziaria netta risulta positiva per Euro 2,1 milioni, mentre nel 2012/13 era positiva per Euro 17,5 milioni. Nel 2011/12 era negativa per € 128,7 milioni. Il finanziamento soci (“Comptes courants d’actionnaires”) aumenta da € 22,4 milioni a € 46 milioni. I prestiti effettuati dai soci finanziano solo il 7,2% dell’attivo (il 5,4% nel 2012/13). I debiti finanziari sono pari a 1,1 milioni di Euro (zero nel 2012/13). Le disponibilità liquide aumentano a € 49,3 milioni da € 39,9 milioni del 2012/13.
Ai fini del Financial Fair Play bisogna considerare anche il saldo tra debiti e crediti per la compravendita di calciatori. Tale saldo è negativo per 148,5 milioni di Euro, mentre nel 2012/13 era negativo per € 89,2 milioni. I debiti per l’acquisto di calciatori ammontano a circa € 150,6 milioni (€ 89,2 milioni nel 2012/13). I crediti per le cessioni dei calciatori ammontano a € 2,1 milioni (€ 50 mila nel 2012/13).
Quindi, considerando i debiti verso i soci e il saldo tra crediti e debiti per la compravendita di calciatori, l’indebitamento finanziario resta inferiore al fatturato netto, anche non considerando gli “altri ricavi”.

Il Valore della Rosa.

Le immobilizzazioni immateriali relative ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 276,1 milioni (€ 181,2 milioni nel 2012/13). E’ un valore che tiene conto della campagna trasferimenti dell’estate 2013/14: Edinson Cavani (SSC Napoli); Marquinhos (AS Roma); Lucas Digne (LOSC Lille) e della relativa seconda sessione invernale con Yohan Cabaye (Newcastle United).
L’incidenza sul totale dell’attivo, che è pari a € 634,6 milioni (€ 416,8 milioni nel 2012/13), è del 43,5% (43,5% nel 2012/13).

Il Conto Economico.

Anche nel 2013/14, nonostante l’incremento del 18,7%, il fatturato netto è aumentato in misura percentuale inferiore all’aumento dei costi operativi, che è stato del 21,7%.



Il Fatturato.

Il fatturato, con esclusione delle plusvalenze, raggiunge la cifra record di  474,2 milioni di Euro (€ 399,6 milioni nel 2012/13). Anche, secondo la classifica della Deloitte “Football Money League” il fatturato è stato pari a Euro 474,2 milioni (€ 398,8 milioni nel 2012/13). In ogni caso il fatturato supera la soglia dei 400 milioni di Euro, già superata, da alcuni anni, da club come Real Madrid, Barcellona, Bayern Munchen e Manchester United. Al 30/06/2013, il fatturato era pari a € 399,6 milioni. Al 30/06/2012, il fatturato segnava la cifra di € 222.387.000, mentre al 30/06/2011 era pari a € 100,9 milioni.

I ricavi da cessione diritti audiovisivi risultano pari a € 85,9 milioni (€ 90,9 milioni nel 2012/13), con un’incidenza del 18,1% (22,7% nel 2012/13). Il decremento è stato di 5 milioni di Euro. La partecipazione alla UEFA Champions League  ha determinato, a titolo provvisorio, dei ricavi per Euro 54.417.000 (€ 44.690.000 nel 2012/13). Si pensi che nel 2011/12, i ricavi da competizioni europee furono pari a 2,7 milioni di Euro, a seguito dell’eliminazione nella fase a gironi di Europa League .
I ricavi definitivi per la Champions League 2013/14, come evidenziati nel bilancio UEFA, sono stati pari a Euro 57.278.000.
Secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, i ricavi “Broadcasting” sono pari a € 83,4 milioni.
I ricavi da gare dimiuiscono a € 39,1 milioni da € 39,9 milioni, con un’incidenza dell’8,2%. Invece, secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, forse a causa della diversa riclassificazione utilizzata, rispetto alla DNCG, i ricavi da gare sono pari a Euro 63,1 milioni (53,2 milioni nel 2012/13).
Sempre secondo lo studio Deloitte la media spettatori in “Ligue 1” è stata di 45.420.
I ricavi da sponsor e pubblicità sono pari a Euro 78,9 milioni. Nel 2012/13 era evidenziato un importo di € 35,2 milioni e di € 24,6 milioni nel 2011/12. Invece, secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, sempre a causa della diversa riclassificazione utilizzata, i ricavi commerciali sono pari a Euro 327,7 milioni (Euro 254,7 milioni nel 2012/13). Infatti, la classifica della Deloitte, non riporta, la voce relativa agli “altri ricavi”. L’incidenza sul fatturato netto, della voce “Sponsors – Publicité” è solo dell’8,8% (8,8% nel 2012/13).
Gli altri ricavi (“Autres produits”) ammontano alla cifra record di Euro 270,3 milioni, con un’incidenza del 57%; mentre nel 2012/13, erano esposti per la cifra di € 233,5 milioni (€ 125,4 milioni nel 2011/12), con un’incidenza del 58,5%. Nel 2011/12 in tale voce era stato allocato l’effetto retroattivo del contratto con l'Autorità del Turismo del Qatar, su cui si è tanto discusso, ai fini della sua rilevanza in termini di Fair Play Finanziario. Evidentemente, l’allocazione contabile in tale voce vuole evidenziare la diversa “natura” giuridica dell’accordo con l'Autorità del Turismo del Qatar, che potrebbe essere “funzionale” alla tesi che sostiene che tale accordo dovrebbe essere stimato con parametri differenti rispetto a quelli utilizzati per le “normali” sponsorizzazioni o accordi commerciali.

Tuttavia, l’accordo raggiunto con il CFCB ha determinato il valore del contratto tra PSG e l'Autorità del Turismo del Qatar in base ad un “fair value”, per un importo significativamente inferiore a quello attribuito dal club.
Il grafico mostra come l’aumento del fatturato del PSG sia dipeso dagli “altri ricavi”.



Nella sostanza, i ricavi commerciali del PSG, compresi gli “altri ricavi”, sono enormi perché il club parigino può vantare contratti a lungo termine con Emirates come sponsor di maglia, Nike come sponsor tecnico e l'Autorità del Turismo del Qatar, che sponsorizza e collabora con un contratto “innovativo”, che, come si è detto, ha fatto molto discutere, ma per il quale è stato comunque raggiunto un accordo col CFCB. Le problematiche di tale contratto riguardavano il fatto se trattasi di contratto con “parte correlata” o se possa rientrare nella fattispecie degli di “aiuti di Stato”.

Come scritto nella classifica della Deloitte “Football Money League”, per quanto riguarda gli altri Sponsor si sono aggiunti altri marchi globali come Qatar National Bank, Ooredoo, Panasonic, Microsoft, Hublot and Heineken. Nella riclassificazione operata da Deloitte i Ricavi commerciali comprendono i proventi da tournée internazionali, che includono l’amichevole contro il Real Madrid a Doha.

Per quanto riguarda l’accordo con Ooredoo, S.E. Sheikh Abdullah Bin Mohammed Bin Saud Al Thani, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Ooredoo, e Nasser Al-Khelaifi, Presidente del Paris Saint-Germain, hanno siglato un accordo, a partire dalla stagione 2013/2014, per cinque stagioni fino al 2017/18., per l’importo di complessivi Euro 75 milioni, ossia 15 milioni di Euro all’anno, per la presenza del logo Ooredoo nella parte posteriore delle maglie del Paris Saint-Germain , sulle maniche delle stesse maglie e sui cartelloni pubblicitari del Parc des Princes.

I Costi.

Le previsioni di aumento dei costi per il 2013/14 si sono avverate.
Il totale dei costi operativi aumenta del 21,7% (90,2% nel 2012/13) da € 407,1 milioni a € 495,6 milioni.
Il costo del personale aumenta del 9,2% (+87,1% nel 2012/13) da € 219,6 milioni a € 239,8 milioni, con un’incidenza sul fatturato netto, senza plusvalenze, del 50,6%, entro il limite massimo auspicato dal Fair Play Finanziario. Sul’aumento del costo del personale potrebbe aver inciso anche l’imposta del 75% sulle alte remunerazioni dei calciatori, con effetto retroattivo.


I costi per la gestione dei calciatori (“Les Coûts des mutations”) comprendono sia gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori che le provvigioni spettanti agli agenti sui trasferimenti. Tale voce aumenta del 24,3%, da € 91,2 milioni a € 113,4 milioni.
Gli altri costi ammontano a € 142,4 milioni (€ 96,2 milioni nel 2012/13) e registrano un incremento di € 46,1 milioni. Da evidenziare, che nei costi dovrebbe essere  compreso l’importo della transazione raggiunta con l’UEFA, relativa alle violazioni del Regolamento del Fair Play Finanziario, pari a 20 milioni di Euro e corrispondente alla parte non sottoposta a condizione sospensiva.

Il Player Trading.



Il saldo economico dovuto alle operazioni dei trasferimenti calciatori è attivo per € 23,4 milioni (€ 7,4 milioni nel 2012/13). Tale voce non riesce a coprire il costo annuale relativo ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, comprensivo del costo degli agenti, pari a € 113,4 milioni (€ 91,2 milioni nel 2012/13).

Le due cessioni importanti nel 2013/14 sono state: Mamadou Sakho (FC Liverpool) e Kévin Gameiro (FC Siviglia).

La Gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria è risultata negativa per € 1,9 milioni, mentre nel 2012/13 è stata negativa per € 2,8 milioni.

La Gestione Straordinaria.

La gestione straordinaria ha registrato un saldo negativo per € 1 milione, mentre nel 2012/13 era esposto un saldo negativo per € 402 mila.

Il punto di pareggio.

Il risultato prima delle imposte  è negativo per € 971 mila, mentre nel 2012/13, era negativo per € 3,3 milioni e nel 2011/12, era sempre negativo per 5,4 milioni di Euro. Per il rispetto del Break-Even Rule del Financial Fair Play sarà importante rispettare quanto pattuito nell’accordo di transazione col CFCB dell’UEFA.

Conclusioni.

La valutazione che è stata fatta dei conti del PSG, nel primo periodo di monitoraggio del Fair Play Finanziario, ha rappresentato il primo test di validità del Regolamento UEFA. Senza dubbio, è prevalsa la volontà di non andare ad uno scontro con i club, mediante un’interpretazione rigida del Regolamento, ma si è preferita un’interpretazione “elastica”. Per questo motivo si è scelto la via di un accordo.

Nel corso dei prossimi anni, sarà importante per il PSG mantenere ricavi commerciali elevati. Il successo sportivo nelle competizioni europee potrà risultare fondamentale per la crescita dei ricavi TV, tenuto conto che la Ligue 1 non assicura ricavi a livello di Premier League. Ovviamente si dovrà operare anche sul fronte del contenimento dei costi, onde evitare uno scontro con l’UEFA.

giovedì 16 aprile 2015

Bilancio Swansea 2013/14: fatturato record con i diritti TV.



Luca Marotta



Anche per “Swansea City Football 2002 Limited”, società proprietaria del club di calcio “Swansea City Association Football Club”, che ha partecipato alla Barclays Premier League 2013/14, si confermano, per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2014, ottimi risultati finanziari ed economici, a causa del “boom” dei diritti televisivi. Il nuovo contratto per i diritti TV della Premier League riguarda le stagioni sportive 2013/14, 2014/15 e 2015/16.

Il fatturato, pari a £ 98.7 milioni (€ 121,3 milioni, ad un cambio 1€ = 0,8135 £), è risultato in crescita del 47 per cento, rispetto all’esercizio precedente.

L’utile consolidato netto 2013/14 è stato pari a £ 1.7milioni (€ 2,1 milioni), in diminuzione di £ 13,7 milioni, rispetto al 2012/13.

Dal punto di vista sportivo, “Swansea City Association Football Club” ha raggiunto il dodicesimo posto nella Barclays Premier League 2013/14, in Europa League ha raggiunto i trentaduesimi. Secondo gli Amministratori, l’impegno in Europa League ha reso meno brillanti le prestazioni in Premier League.

Il Gruppo.

Al vertice del Gruppo c’è la società “Swansea City Football 2002 Limited” che controlla: “Swansea City Association Football Club” al 100%; “Swansea City Football Club Limited” al 99,40%; “Swansea Stadium Management Company Limited” al 33,33% e “Swansea Stadium Premier Club Limited” al 50%.

“Swansea City Association Football Club”, nel 2014, risulta avere un patrimonio netto di £20,1 milioni ed un risultato netto positivo per £ 1,7 milioni. “Swansea City Football Club Limited” nel 2014 risulta essere una società inattiva con un patrimonio netto di £ 470 mila. “Swansea Stadium Management Company Limited”, nel 2014, risulta avere un patrimonio netto di £ 26,891 ed un risultato netto positivo per £ 3,655. “Swansea Stadium Premier Club Limited”, nel 2014, risulta avere un patrimonio netto di £ 2.

Il controllore di ultima istanza del Gruppo non è riconducibile ad una singola persona fisica.

La continuità aziendale (“going concern”).

Gli Amministratori hanno evidenziato la presenza di un capitale circolante netto negativo . Nonostante, tale circostanza, gli stessi Amministratori ritengono che l’applicazione del presupposto della continuità aziendale per la redazione del bilancio sia appropriato, sulla base del fatto che dal momento che la squadra di calcio ha conquistato la promozione in Premier League, nella stagione 2011/12, la redditività e la generazione di flussi di cassa positivi del gruppo è migliorata in modo significativo. Gli Amministratori ritengono che con la permanenza in Premier League, il business generi profitti sufficienti per finanziare il capitale circolante. Inoltre, occorre considerare anche che le banche, con cui opera il gruppo, forniscono un credito in conto corrente per aiutare il flusso di cassa in momenti specifici durante l'anno finanziario. Pertanto, dopo l'avvio di indagini, gli Amministratori ritengono che il gruppo ha, e genererà, fondi sufficienti per poter continuare la sua attività per il prossimo futuro.
Di conseguenza, gli Amministratori continuano ad adottare il presupposto della continuità nella redazione del bilancio.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.



Il totale dell’attivo è aumentato del 14,6% ed è finanziato per il 34% con i mezzi propri.
Le immobilizzazioni immateriali pari a £ 31,258,100, incidono per il 51% sul totale dell’attivo e comprendono il valore dei diritti pluriennali netti alle prestazioni dei calciatori per £ 31,243,341 e brevetti e licenze per £ 14,759.
Le immobilizzazioni materiali sono pari a £ 14,182,,612, incidono per il 23,14% sul totale dell’attivo. Tali immobilizzazioni non comprendono lo Stadio “Liberty Stadium. Pare che recentemente siano state avviate delle trattative per l’acquisto (“Council in talks to sell Liberty Stadium to Swansea City FC” http://www.bbc.com/news/uk-wales-south-west-wales-31352066)
Le passività (Liabilities) correnti superano il valore delle attività correnti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è abbondantemente superiore a 1, essendo pari a 1,52, ciò vuol dire che il valore dei beni del club è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,46, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Tale indice risulta in netto peggioramento rispetto al 2012/13, quando era pari a 0,97.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0.52. Tuttavia, l’indice non risulta in miglioramento rispetto al 2012/13, quando era pari a 0,61.
L’equity ratio è pari al 34,3% Si è ricorso al capitale di terzi, per finanziare l’attivo, nella misura del 65,7% dell’attivo.

Il Valore della Rosa.

Il valore contabile netto della Rosa dei calciatori è aumentato da £ 19,1 milioni a £ 31,2 milioni.
La variazione è dipesa da acquisti per £ 33,373,155, ammortamenti per £ 16,453,921, “impairment” per £ 4,741,136 e cessioni per un valore contabile residuo di £ 13 mila.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per £ 21 milioni ed in aumento rispetto al 2012/13 di £ 734,278. La variazione è dipesa dall’importo della riserva per i risultati del conto economico riportati a nuovo, che aumenta da £ 19,296,492 a £ 20,030,770 a causa della distribuzione di dividendi nell’esercizio per £ 1 milione e del risultato del Gruppo pari a £ 1,734,278.

La Posizione Finanziaria Netta (“Net Debt”).



La posizione finanziaria netta è positiva per £ 1,7 milioni, ma risulta in diminuzione a causa delle minori disponibilità liquide.
Tra le passività finanziarie è evidenziato l’importo di £ 174 mila, relativo a degli obblighi di riscatto per contratti di noleggio o leasing.

Il Rendiconto Finanziario.

La variazione delle disponibilità liquide al netto degli scoperti di conto corrente (£ 200) è stata negativa per £ 6.623.694. Tale variazione è dipesa da flussi di cassa positivi generati dall’attività operativa per £ 19.235.829; da flussi di cassa negativi generati dall’attività di investimento per £ 20.787.341; da flussi di cassa negativi generati dall’attività di finanziamento per £ 4.085.302; da flussi di cassa positivi generati dal servizio di finanza  per £ 36.120; da flussi di cassa negativi generati dalle imposte per £ 23 mila e pagamento dei dividendi per £ 1 milione.

La Gestione Economica.




Il fatturato dello Swansea dal 2011, mostra un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell’103,82%. Il fatturato per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2014 ammonta a £ 98,7 milioni, mentre nell’esercizio precedente era pari a £ 67,1 milioni, registrando un incremento del 47,05%.



I ricavi da gare incidono per il 9,3% e sono pari a £ 9,2 milioni (€ 11,3 milioni), con un decremento del 7,4%.
I ricavi da Tv incidono per l 81,8% e ammontano a £ 80,7 milioni (€ 99,2 milioni), con un incremento del 57,2% rispetto al 2012/13. Tale dato determina una maggiore dipendenza dai diritti TV, ma la Premier League, in modo saggio, ha imposto che l’incremento non fosse trasferito negli ingaggi, se non in minima parte.
Dai dati pubblicati dall’UEFA relativa alla distribuzione provvisoria dei ricavi di Europa League 2013/14, risulta che allo Swansea sono stati attribuiti provvisoriamente Euro 3'950'698. L’importo definitivo spettante, come risulta nel bilancio UEFA, è stato di Euro 4.430.000.
I ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità incidono per l’8% e passano da £ 5,3 milioni a £ 7,9 milioni. Gli altri ricavi incidono per lo 0,9% e ammontano a 894 mila sterline.

Il Player Trading.



La gestione economica dello Swansea ha fatto leva sul Player Trading nel 2012/13 con la cessione di Joe Allen al  Liverpool, e in genere, con le plusvalenze non riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori.
L’ammortamento dei calciatori, pari a £ 16,4 milioni risulta in aumento di £ 7,6 milioni e rappresenta il 17% dei costi operativi.
Nel 2013/14 risulta effettuata una svalutazione del valore dei calciatori per £ 4.741.136.
L’eccedenza di plusvalenze è stata solo di £ 5.261, perché la maggior parte delle cessioni 2013/14 è stata effettuata con la formula del prestito.

I Costi

Le spese operative totali sono aumentate di £ 29.700.000 a causa di un aumento dei costi della squadra di calcio (ingaggi e ammortamenti calciatori) di £ 21.200.000, oltre a un incremento di altri costi per £ 7,5 milioni.

I Costi del Personale.

Il costo del personale (“staff costs”) ammonta a £ 63,2 milioni (£ 48,7 milioni nel 2012/13). Tale costo rispetta quanto richiesto dal Financial Fair Play dell’UEFA, perché inferiore al 70% del fatturato netto, incidendo solo per il 64,1%.
Il costo del personale rappresenta il 64,9% dei costi operativi, che ammontano a £ 97,4 milioni.
I costi operativi risultano aumentati del 43,8%, in misura comunque  inferiore all’aumento del fatturato.

Per quanto riguarda la regola “Short Term Cost Control Measure” del Financial Fair Play della Premier League, i costi del personale (“wage costs”) superando £ 52 milioni non possono aumentare attingendo ai fondi provenienti dalla Premier League, come i diritti TV, se non nel limite di £ 4 milioni per il 2013/14; £ 8 milioni per il 2014/15 e £ 12 milioni per il 2015/16. La parte eccedente deve essere finanziata dall’incremento di altre fonti di ricavo, a meno che l’aumento sia stato causato da contratti stipulati prima del 31 gennaio 2013.
L’incremento per il 2013/14 del costo complessivo del personale (“staff costs”) è stato di £ 14,5 milioni. La voce “Wages and salaries” risulta pari a £ 56.172.722.

Il costo del fattore lavoro dato dalla somma di costo complessivo del personale e ammortamenti calciatori è pari a £ 79,7 milioni e incide per l’ 80,7% del fatturato netto.
Gli altri costi operativi sono pari a £ 13 milioni (£ 10 milioni nel 2012/13).

Il Punto di Pareggio.

Il risultato prima delle imposte ammonta a £ 1,3 milioni. Nel 2012/13 era positivo per £ 20,9 milioni e nel 2011/12 era positivo per £ 17,4 milioni.
Ai fini del calcolo del Break-even result del Financial Fair Play dell’UEFA, non si evidenziano delle criticità.
Anche per quanta riguarda la regola “Long-Term Sustainability Regulation”che stabilisce che i Club della Premier League dalla stagione 2013/14 non devono più registrare perdite triennali aggregate superiori a £ 105 milioni,  non ci sono problemi.

Conclusioni.

In estrema sintesi, l’aumento della dipendenza dai diritti TV, da parte delle squadre di Premier League, rende i club di fascia media molto simili a quelli della Serie A italiana, in cui prevalgono i diritti TV, come fonte di ricavo principale. La differenza enorme sta nell’ammontare complessivo da dividersi. Altra analogia riscontrabile è la conseguenza di una eventuale retrocessione con il venir meno di tali proventi.

Come riconosciuto dagli Amministratori, il rischio principale continua ad essere quello della retrocessione dalla Premier League, a causa dell'effetto negativo dell'impatto finanziario che si determinerebbe sulla liquidità, sull'attività operativa e sulla capacità di realizzare i piani di sviluppo futuri (Centro Sportivo, Centro di formazione giovanile ecc.). Per contrastare questo rischio gli Amministratori continueranno a migliorare la rosa della prima squadra, ma in un modo ragionevole e sostenibile.

domenica 12 aprile 2015

Hull City Tigers Ltd 2013/14: utile e fatturato record.



Luca Marotta


La società “Hull City Tigers Limited”, cui fa capo il club di calcio inglese “Hull City”, militante nella Barclays Premier League, ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2014 con un risultato netto positivo per £ 9,4 milioni (circa 11,7 milioni di Euro con un cambio 1£ = € 1,2484) , che fa seguito ad una perdita rilevante, registrata nel 2012/13 di £ 25,6 milioni. A determinare il risultato positivo è stata la partecipazione alla Barclays Premier League 2013/14 con i relativi proventi televisivi. Il fatturato ha raggiunto la cifra record di £ 84,5 milioni (€ 105,5 milioni).

Dal punto di vista sportivo, l’Hull City ha raggiunto in Premier League 2013/14 il sedicesimo posto, con 37 punti, raggiungendo l’obiettivo della permanenza in Premier League. Inoltre ha disputato la finale di FA Cup, perdendo con l’Arsenal 3 a 2, acquisendo il diritto a partecipare ai play-off di UEFA Europa League.

Il Gruppo di appartenenza.

La società è controllata da “Allamhouse Limited”, che a sua volta è controllata dal Dr. Assem Allam, uomo d’affari di origini egiziane.

La continuità aziendale.

Il bilancio è redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale, ossia considerando che l'azienda continuerà a operare per il prossimo futuro. La società ha registrato un utile di esercizio di £ 9.409.419, ma a fine periodo evidenziava un disavanzo netto di £ 64.128.688. Nel bilancio è scritto che la proprietà ha fornito fondi per soddisfare tutti gli obblighi di negoziazione e continuerà a sostenere l'azienda. Per quanto sopra, gli Amministratori hanno redatto il bilancio nella prospettiva della continuazione dell'attività.

Lo Stadio “KC Stadium”.

Lo stadio “KC Stadium” non è di proprietà della società Hull City Tigers Limited. Infatti non figura nelle immobilizzazioni materiali.
Hull City Council ha costruito lo stadio “KC Stadium” nel 2002, ad un costo di circa £ 44 milioni. Dal 2004 lo stadio è oggetto di un contratto di locazione con Stadium Management Company Limited.
Durante il 2013/14 è stato effettuata una svalutazione dei crediti verso la società Superstadium Management Company Limited di £ 6.332.562, perché trattasi di un credito improbabile da recuperare.

Il Valore della Rosa.

Il Valore della Rosa è aumentato da £ 14.356.996 a £24.932.400. La variazione è dipesa da acquisti per £ 20.499.712 e ammortamenti per £ 9.924.308.
Dopo la chiusura dell’esercizio, al fine di mantenere la competitività del club, sono stati fatti nuovi acquisti per un costo superiore a £ 47 milioni.

Il Patrimonio Netto.



Il Patrimonio Netto è negativo per £ 64,1 milioni. Nel 2013/14 era negativo per £ 73,5 milioni. La variazione è dovuta all’utile dell’esercizio, pari a £ 9,4 milioni.

L’indebitamento Finanziario Netto.

L’indebitamento finanziario netto pari a £ 64,8 milioni, risulta in diminuzione di £ 7,3 milioni rispetto al valore di £ 72,1 milioni del 2012/13.



La maggior parte del debito riguarda il debito verso la società controllante Allamhouse Limited.
I crediti per il trasferimento di calciatori ammontano a £ 780.000. I debiti a breve termine per il trasferimento di calciatori ammontano a £ 9,5 milioni. I debiti a lungo termine breve per il trasferimento di calciatori ammontano a £ 4.000.000.
L'indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario risulta inferiore al fatturato netto. 

Il Fatturato.         
                               
Il Fatturato è stato pari a £ 84,5 milioni, e risulta in aumento di £ 73,4 milioni, rispetto all’esercizio precedente. La differenza tra la Premier Leeague e la Championship appare evidente.
L’anno della storica promozione in Premier League, il 2007/2008, Hull City fatturò £ 11,2 milioni.
I ricavi da “Match day” aumentano da £ 5,8 milioni a £ 11,8 milioni. La media spettatori per la gare casalinghe è stata di 24.112, mentre nel 2012/13 era di 17.368.
L’ammontare dei ricavi per i diritti TV è aumentato da £ 2.24.731 a £ 68.165.658. I ricavi commerciali ammontano a £ 2.843.883 (£ 2.244.731 nel 2012/13). I Ricavi da “retail” sono pari a £ 1.225.446 (£ 1.064.064 nel 2012/13). I ricavi per le concessioni di catering aumentano da £ 285.119 a £ 386.467.


Il Costo del Personale.

Il costo del personale ammonta a £ 43,3 milioni, nel 2012/13 era pari a £ 25,9 milioni. Raffrontando il costo del personale con il fatturato, si ha una percentuale notevole del 51,3%. Nel 2012/13 il costo del personale era nettamente superiore al fatturato, anche con l’aggiunta del “paracadute”.
La media dei dipendenti è aumentata da 150 unità a 185 unità. L’incremento ha riguardato la voce “players and coaches” passata da 102 a 137 unità.

Gli altri costi operativi.

Le spese per il settore giovanile (“Youth development”) diminuiscono da £ 666.601 a £ 405.477. Le spese di gestione per lo stadio ammontano £ 2.183.229 (£ 989.740 nel 2012/13). Le spese generali aumentano da £ 770.369 a £ 1.433.481.

La Gestione finanziaria.
La gestione finanziaria è negativa per £ 3 milioni. Gli oneri finanziari per i prestiti delle società del gruppo ammontano a £ 3.084.472.

La Gestione Straordinaria.
La gestione straordinaria comprende una svalutazione dell’importo dovuto dalla società Supertadium Management Company Limited per £ 6,3 milioni.

I Problemi con il Fair Play Finanziario.

Hull City per il primo periodo di monitoraggio del Financial Fair Play, relativo agli esercizi 2011/12 e 2012/13 presentava problematiche soprattutto in ordine al Patrimonio Netto negativo, mentre per il Break-Even Rule presentava un EBT aggregato negativo per circa 40,7 milioni, entro i limiti tollerati dei 45 milioni.
Il 27 febbraio 2015, Hull City Tigers Ltd ha raggiunto un accordo di transazione con l’organismo UEFA CFCB riguardante la stagione sportiva 2015/16.
L’obiettivo centrale dell’accordo è quello di garantire che Hull City raggiunga il pareggio di bilancio come previsto dal Regolamento sul Fair Play Finanziario, in un breve periodo di tempo.
A tal fine Hull City si impegna a essere pareggio conforme ai sensi del Regolamento sul Fair Play Finanziario al massimo entro il periodo di monitoraggio 2015/16; cioè l'aggregato pareggio
il risultato per i periodi di riferimento 2013, 2014 e 2015 deve essere un surplus o deficit
entro la deviazione accettabile a norma dell'articolo 63 del Regolamento sul Fair Play Finanziario.
Hull City si impegna a pagare alla UEFA un importo di euro 200.000, senza condizioni.
Inoltre, Hull City si impegna a pagare un importo aggiuntivo di 400.000 euro per la UEFA
nel caso in cui non riuscisse a soddisfare le misure operative e finanziarie concordate con il
CFCB.
Il rispetto dell'accordo di transazione sarà oggetto di un approfondito monitoraggio. A questo proposito, Hull City si è impegnato a fornire al CFCB una relazione attestante la conformità con le condizioni concordate.

Conclusioni.

Nel bilancio 2013/14 dell’Hull City è emersa chiaramente la differenza tra Championship e Premier League. Accentuata anche dal nuovo contratto per i diritti televisivi, che ha permesso l’evidenziazione di un utile di £ 9.4 milioni comprensivo di una perdita relativa all’importo dovuto da Superstadium Management Company Limited di £ 6,3 milioni.
Gli Amministratori nell’evidenziare l’utile ante imposte per l'anno 2014 di £ 9.409.419 hanno considerato le prospettive future della società soddisfacenti.