sabato 27 febbraio 2016

Bilancio Porto 2014/15: utile di 19,96 milioni di Euro con 82,5 milioni di plusvalenze.



Luca Marotta


Il bilancio consolidato 2014/15 di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” si è chiuso con un utile consolidato netto pari a Euro 19.957.693. Il risultato positivo è dovuto principalmente al risultato della gestione economica calciatori che è risultato positivo per 82,5 milioni di Euro.
Negli ultimi otto anni (dal 2007/08 al 2014/15), il Porto ha realizzato circa € 354 milioni di eccedenze di plusvalenze, con una media annua di € 44,3 milioni.
Il ricorso al Player Trading è dovuto al fatto che le plusvalenze generano liquidità effettiva, che serve a pagare il debito finanziario del club, anche perché le banche (NOVO BANCO e Millenium BCP) accettano, a garanzia del finanziamento concesso, i diritti economici sulle cessioni dei calciatori.
Il realizzo delle plusvalenze, come evidenziato dai revisori contabili, è anche uno degli elementi alla base della continuità aziendale.
Tale politica gestionale è soprattutto influenzata dal ruolo svolto dalle “Third Party Ownership” (TPO).
Dal punto di vista patrimoniale il consolidato 2014/15 si caratterizza per l'integrazione nel perimetro di consolidamento di EuroAntas, che è la società proprietaria dello stadio.

Il Gruppo.

Il controllore di ultima istanza della società quotata in Borsa “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” è “Futebol Clube do Porto”, che secondo il diritto commerciale Portoghese è “Persona giuridica di diritto privato e di pubblica utilità”.
La compagine sociale è la seguente: Futebol Clube do Porto, controlla direttamente e indirettamente il 63,71% dei diritti di voto, con 17.055.881azioni; António Luís Oliveira controlla direttamente e indirettamente l’ 11,01% dei diritti di voto, con 1.651.730 azioni; Joaquim Francisco Alves Ferreira de Oliveira controlla indirettamente il 10,01% dei diritti di voto, con 1.502.188 azioni; il flottante è è del 15,27%.
Le società incluse nel bilancio consolidato di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.”, sono sette. “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” si occupa della partecipazione a competizioni sportive professionistiche e dell’organizzazione di spettacoli sportivi. Tale società è la capogruppo che controlla le altre sei.
“PortoComercial – Sociedade de Comercialização, Licenciamento e Sponsorização, S.A.”, si occupa della commercializzazione dei diritti di immagine, delle sponsorizzazioni, del merchandising e licensing. Tale società è controllata al 93,5%.
“F.C.Porto Multimédia - Edições Multimédia, S.A.”, si occupa del settore mass-media. Tale società è controllata al 70%.
“PortoEstádio – Gestão e Exploração de Equipamentos Desportivos, S.A.”, si occupa della gestione e del funzionamento degli impianti sportivi. Tale società è controllata al 100%.
“PortoSeguro – Sociedade Mediadora de Seguros do Porto, Lda.” si occupa dell’attività finanziaria. Tale società è controllata al 90%.
“Dragon Tour, Agência de Viagens, S.A.” si occupa dell’organizzazione e vendita di viaggi e pacchetti turistici. Tale società è controllata al 93,5%.
FC Porto – Media, S.A. si occupa della produzione, commercializzazione e acquisizione dei diritti di sfruttamento di opere e programmi audiovisivi e multimediali. Tale società è controllata al 98,78%.
Dal 22 ottobre 2014, è rientrata nel perimetro di consolidamento anche Euroantas, Promoção e Gestão de Empreendimentos Imobiliários, S.A., che si occupa del funzionamento del patrimonio immobiliare, ossia  “Estádio do Dragão”. Tale società è controllata al 47%.

La Capitalizzazione di Borsa.
La società “Futebol Clube do Porto - Futebol SAD “ è quotata in Borsa all’Euronext di Lisbona.
Il Porto capitalizza in borsa un valore di 12,6 milioni Euro considerando solo 22,5 milioni di azioni circolanti e il valore di € 0,56. Infatti, al 30 giugno 2015, il capitale sociale di FCPorto, SAD, interamente sottoscritto e versato, è composto da 22.500.000 azioni dal valore nominale di 5 euro ciascuna, di cui 15.000.000 di azioni ordinarie e 7.500.000 di azioni privilegiate.
Durante il 2015 il valore minimo dell’azione è stato di € 0,50 e il valore massimo di € 0,70.

La continuità aziendale.

La società Deloitte & Associados, SROC S.A. ha certificato il bilancio e ha rilevato che il bilancio individuale della Società al 30 giugno 2015, risulta aver perso quasi tutto il suo capitale sociale e la Società si ritroverebbe ancora nella situazione di perdita di oltre la metà del capitale sociale, disciplinata dal Codice delle Società Commerciali Portoghese (“Artigo 35.º Perda de metade do capital” e “Artigo 171.º Menções em actos externos”). Come evidenziato dagli Amministratori, la decisione circa l’adeguatezza patrimoniale della società è di competenza dell’Assemblea dei soci.
Inoltre, i revisori hanno anche rilevato che il capitale circolante netto, ossia la differenza tra crediti e debiti a breve, è negativa.
I Revisori hanno evidenziato che la continuità aziendale del Porto, fa anche affidamento sul mantenimento del sostegno finanziario da parte delle istituzioni finanziarie, e sul successo delle future operazioni, come la vendita dei diritti alle prestazioni dei calciatori, da cui derivano le plusvalenze, come è accaduto negli anni precedenti.
In sintesi, la continuità aziendale del Porto dipende anche dalle plusvalenze.

Lo Stato Patrimoniale.

L’attivo presenta un totale di 359.235.360  Euro, mentre nel 2013/14 era pari a 200.395.932. L’incremento è stato del 79,3% soprattutto a causa dell’incorporazione dello “Estádio do Dragão”,
di proprietà di EuroAntas, il cui valore al 30 giugno 2015 è di 138;8 milioni di Euro.
Il totale delle passività (liabilities) è aumentato del 18,3%, da € 233,5 milioni a € 276,1 milioni.
Il valore della rosa incide sull’attivo per il 18,35%.
Da evidenziare l’incremento dell’incidenza del valore delle immobilizzazioni materiali pari a € 139.965.096 (€ 1.197.406 nel 2013/14), che incidono sull’attivo per il 38,96% (0,6% nel 2013/14).
Sempre a causa dell’incorporazione nel consolidato di EuroAntas, la voce terreni, che non figurava nel bilancio 2013/14, ammonta a € 13.830.598. La voce relativa ai fabbricati aumenta da € 286.560 a € 106.739.012.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è superiore a 1, essendo pari a 1,3, ciò vuol dire che il valore dei beni del club è sufficiente a pagare i debiti.
Tale risultato è dipeso oltre che dall’utile 2014/15 anche dall’aumento di capitale del 2 ottobre 2014.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,84, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
Tale indice risulta in miglioramento rispetto al 2013/14, quando era pari a 0,53.
L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento risulta pari a 0,3; nell’esercizio precedente era negativo essendo pari a -0.14.
Grazie all’aumento di capitale e all’utile di esercizio, l’equity ratio è positivo ed è pari al 23,1%.
I
l Valore della Rosa.

Il valore contabile della rosa è esposto nelle attività non correnti per € 65,9 milioni (€ 61,5 milioni nel 2013/14) e rappresenta il 18,35% dell’attivo. La variazione negativa di € 14,7 milioni, rispetto al 30 giugno 2014, è dovuta ad investimenti per € 53,37 milioni, cessioni per un valore residuo contabile di € 16,33 milioni, ammortamenti per € 30,23 milioni, rettifiche di valore per € 2,4 milioni.


Al 30 giugno 2015, risultano 57 calciatori, di cui 12 calciatori con un valore residuo superiore ai 2 milioni di Euro, 5 calciatori con un valore compreso tra 1 e 2 milioni di Euro e 40 calciatori con un valore residuo inferiore al milione di Euro. Gli acquisti più importanti effettuati durante il 2014/15 sono riportati, con le relative percentuali, nella tabella seguente.


Da notare che i calciatori vengono inseriti nel conteggio in base alla percentuale di possesso dei diritti economici sugli stessi, che non sempre coincide col 100%.
Al 30 giugno 2015, Alex Sandro, Quintero, Martins Indi, Marcano, Evandro e Hector Quiñones erano posseduti al 100%; mentre, Adrian Lopez era posseduto al 60%, Brahimi al 50% e Diego Reyes figura con una percentuale di possesso del 47,5%.
Nella voce “altri creditori”, pari a € 11.089.200 (€ 10.027.940 nel 2013/14), sono evidenziati gli importi spettanti a "terzi" (TPO), in regime di partecipazione economica. Per il 25% Walter da Silva, Pearl Design Holding Ltd. vanta un credito da compartecipazione di € 2.125.000. Doyen Sports Investments Ltd. vanta un credito da compartecipazione di € 1.200.000 per Defour Brahimi. For Gool Co Ltd vanta un credito da compartecipazione di € 5.000.000, per un finanziamento ricevuto il 24 Febbraio 2015.

Le cessioni più importanti sono rilevabili dalla tabella seguente.



I calciatori i cui diritti sportivi siano stati ceduti in maniera definitiva, trattenendo una parte dei diritti economici, vengono iscritti nella voce dell’attivo corrente “Altre attività finanziarie”. Il valore di tale voce allocata nell’attivo corrente ammonta a € 292.167 (€ 720.999  nel 2013/14) e riguarda principalmente i diritti economici sulle cessioni dei seguenti calciatori: Carlos Eduardo per Euro 250.000.
Dopo la chiusura dell’esercizio, sono stati acquistati i diritti pluriennali alle prestazioni sportive per 5 anni e il 100% dei diritti economici del calciatore Imbula del Marsiglia per 20 milioni di euro; i diritti pluriennali alle prestazioni sportive per 5 stagioni e il 100% dei diritti economici del giocatore Corona dal Twente per 10 milioni di Euro.

Per quanto riguarda le cessioni successive al 30 giugno 2015, il 20 agosto 2015, è stato ceduto Alex Sandro alla Juventus, per € 26.000.000.

I Crediti.

La prima voce per importanza dell’attivo è rappresentata dai crediti verso i clienti con un valore complessivo di € 88,3 milioni (€ 75,7 milioni nel 2013/14) ed un’incidenza sull’attivo del 24,6%.
L’importo dei crediti verso clienti non correnti è di € 13,5 milioni (€ 11,2 milioni nel 2013/14), mentre l’importo a breve termine è di € 74,76 milioni (€ 64,5 milioni nel 2013/14).
I crediti verso clienti includono anche quelli relativi alle cessioni dei calciatori, che ammontano a € 75.063.818 (€ 40,3 milioni nel 2013/14), di cui Euro 14,5 milioni non correnti. I maggiori crediti riguardano i seguenti: € 35.000.000 verso l’ Atlético de Madrid per Jackson Martinez; € 21.356.500 verso il Real Madrid per Danilo; € 5,5 milioni verso Al Hilal, per Carlos Euardo; € 5 milioni verso Doyen Sports Investments Limited; € 2.719.255 verso il Manchester City; €  375.000 verso Gol Football Luxembourg.

Lo Stadio.

FC Porto SAD utilizza lo Stadio Drago. Lo stadio ’“Estadio do Dragão” che formalmente è di proprietà di “Euroantas”. Tuttavia, dal 22 ottobre 2014, EuroAntas è rientrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo.
Il 7 luglio 2003, fu raggiunto con “Euroantas” per la costruzione, il finanziamento e la gestione dello stadio. Tale accordo configurava un contratto di locazione operativa per 30 anni.

Nell’ambito di questo accordo, era previsto il pagamento anticipato degli ultimi 15 canoni, dal 2018 in poi, per la cifra di € 14.963.937. Fino al 30.06.2014, tale importo figurava in bilancio nella voce "Altre attività non correnti". Per i primi quindici anni, il canone di locazione doveva essere pari al costo per il servizio del debito annuale che sopporta Euroantas e per i successivi quindici anni, un importo inferiore, indicizzato ad un determinato parametro.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto è positivo per € 83,1 milioni, comprese le interessenze dei terzi. Nel 2013/14, negativo per € 33,1 milioni.

La variazione rispetto all’esercizio precedente è dovuta all’aumento di capitale, all’integrazione di Euroantas nel perimetro di consolidamento e all’utile di esercizio di € 19,9 milioni.

Il 2 ottobre 2014, l’assemblea generale degli azionisti deliberò l'aumento di capitale sociale per un importo di 37,5 milioni di Euro, con l’emissione di 7.500.000 azioni privilegiate senza diritto di voto, sottoscritte da Futebol Clube do Porto. Tale aumento mirava anche a soddisfare uno dei requisiti richiesti dal Regolamento del fair play finanziario dell’UEFA.
Nella stessa assemblea si deliberò l’acquisizione delle azioni di EuroAntas – Promoção e Gestão de Empreendimentos Imobiliários, S.A.”. Euroantas è una società il cui asset principale è lo Stadio Dragao. In base ad una perizia indipendente, fu fissato un valore della società per 110.120.750 Euro, nettamente superiore a quello offerto da Futebol Clube do Porto. Al 30 giugno 2015, il valore di acquisizione del 47% di EuroAntas che figura in bilancio è di 51.756.250 Euro.

Nel mese di ottobre 2014, è stato effettuato l’aumento di capitale mediante emissione di azioni privilegiate senza diritto di voto per un importo di € 37.500.000, portando il capitale sociale a € 112.500.000
L’aumento di capitale è stato sottoscritto dall’azionista “Futebol Clube do Porto” e pagato con il conferimento di azioni di “EuroAntas – Promoção e Gestão de Empreendimentos Imobiliários, S.A.”.
A causa della variazione avvenuta nel perimetro di consolidamento, le interessenze di terzi ammontano a € 58.363.431, corrispondente all’importo del 53% di EuroAntas, non controllato.

L’Indebitamento Finanziario.



L’indebitamento finanziario del Porto era già notevole e nel 2014/15 è aumentato. I debiti bancari sono pari a € 97,7 milioni e risultano in aumento di € 7,6 milioni. I debiti bancari, pari a € 97,7 milioni, finanziano il 27,2% dell’attivo. I prestiti obbligazionari, pari a € 63,7 milioni (€ 48,9 milioni nel 2013/14), finanziano il 17,7% delle attività e sono in aumento del 30,1%. Considerando le disponibilità liquide che sono pari a € 18,2 milioni (€ 14,9 milioni nel 2013/14), si ottiene un indebitamento finanziario netto pari a 143,2 milioni, in aumento del 15,3%.
Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e EBITDA, che indica in quanto tempo si riesce a pagare il passivo finanziario, risulta pari a 2,07.
L’indebitamento ai fini del Financial Fair Play considera anche il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori. Il Regolamento auspica che l’indebitamento finanziario netto risulti inferiore al fatturato.
Come già scritto, i crediti per la compravendita di calciatori ammontano a € 75.063.818 (€ 40,3 milioni nel 2013/14).
I debiti per la compravendita di calciatori ammontano a € 42.855.915 (€ 25,5 milioni nel 2013/14), pertanto il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori sarebbe positivo per € 32,2 milioni e l’indebitamento finanziario netto ai fini del Financial Fair Play sarebbe pari a €111 milioni e sarebbe superiore al fatturato netto.

I debiti sono stati contratti per l’acquisto dei seguenti calciatori: Adrian Lopez, Brahimi, Martins Indi, Celestin Djim, Kayembe, Otavio, Hernani, Quintero e Fernando, entre outros.
Il dettaglio dei creditori per trasferimento calciatori, riguarda sia club di calcio che TPO: Pencilhill per € 1.618.223; Onsoccer International, S.A. per € 2.000.000; Danubio Finanzierungsleistungen und Marketing GMBH per € 2.676.000; Gol Football Luxembourg per € 800.000; Promotora del Club Pachuca SA de CV per € 150.000; Universidade do Chile 924.667; Moreirense Futebol Clube, SAD per € 1.675.000; Delfino Pescara per € 2.250.000; Estoril - SAD per € 705.000; Gestifute, S.A. per € 600.150; Club Atlético de Madrid SAD per € 11.000.000 e Feyenoord Rotterdam NV per € 3.720.000.
Nella voce “altre passività” sono inclusi anche i debiti per le provvigioni non ancora fatturate dei procuratori che ammontano a circa € 17,1 milioni (€ 9,7 milioni nel 2013/14).

I Flussi di cassa.

Le disponibilità liquide sono aumentate da € 14.965.439 a € 18.240.722. L’incremento di € 3.275.283 è dipeso da deflussi di cassa derivanti dall’attività operativa per € 24,15 milioni, da flussi di cassa negativi derivanti dall’attività di investimento per € 5,4 milioni e da flussi positivi derivanti dall’attività di finanziamento per € 32,8 milioni.
Da evidenziare che l’attività di disinvestimento di immobilizzazioni, ossia di calciatori, ha fruttato entrate liquide per € 76.585.758 (€ 71,2 milioni nel 2013/14). Gli investimenti per l’acquisto di calciatori hanno drenato liquidità per € 45.402.780 (€ 68.127.923 nel 2013/14).
Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, sono stati ottenuti prestiti  per € 82,4 milioni e rimborsati prestiti per € 73,7 milioni.

I Ricavi.



Il fatturato senza plusvalenze è stato pari a € 93,6 milioni (€ 72,6 milioni nel 2013/14), con un incremento del 28,9% rispetto all’esercizio precedente.
I ricavi da Biglietteria aumentano del 2,9%, a € 7,87 milioni da € 6,22 milioni e mostrano un’incidenza dell’ 8,4% sul fatturato netto.
I Proventi UEFA, che incidono per il 38,6% sul fatturato netto, sono pari a € 36,17 milioni (€ 9,55 milioni nel 2013/14) e registrano un incremento del 278,7%.
Nel 2014/15 il Porto ha raggiunto i quarti di Champions League; mentre nel 2013/14 è stato eliminato nella fase a gironi di Campions League e ai quarti di Europa League..
Il Porto contabilizza il premio fisso per l’UEFA Champions League nell'esercizio in cui è garantito l'accesso. Pertanto il premio fisso 2013/14 di € 8.600.000 era già stato contabilizzato nel 2012/13, e nel 2013/14 erano stato contabilizzati solo € 2.100.000 per il diritto di competere nel turno preliminare di UEFA Champions League 2014/2015. Pertanto, nel 2014/15, è stato contabilizzato il premio fisso di 8,6 milioni, dopo aver conseguito il diritto a disputare la fase a gironi 2014/15 della Champions League e il premio di partecipazione di 12 milioni di Euro del 2015/16, avendo già conseguito il diritto a partecipare.
Gli Altri ricavi sportivi ammontano a € 1,17 milioni (€ 2,4 milioni nel 2013/14) ed incidono sul fatturato netto per l’1,3%.
I Diritti TV, incidono per il 18,4% e sono pari a 17,25 milioni, con un incremento dell’8,3%.
I ricavi derivanti dalla pubblicità e dalle sponsorizzazioni ammontano a € 13,56 milioni (-0,2% sul 2013/14) ed incidono per il 14,5%.
I ricavi da Merchandising risultano pari a € 3,8 milioni (+2,9% sul 2013/14) ed incidono per il 4,1% sul fatturato.
I ricavi da Corporate Hospitality diminuiscono da € 14,3 milioni a € 8,2 milioni ed incidono per l’8,8%.
I ricavi per altre prestazioni di servizio risultano pari a € 4,27 milioni e sono in riduzione del 13,3%.
Gli altri proventi, diminuiscono da € 1,9 mila a € 1,25 milioni.

I Costi.

Il costo del personale pari a € 69,9 milioni (€ 48,9 milioni nel 2013/14) risulta in aumento del 43,2% ed incide sul fatturato senza plusvalenze per il 74,8%.
Il costo del personale rappresenta il 63,4% dei costi totali.
Le spese per servizi ammontano a € 33,23 milioni (€ 42 milioni nel 2013/14) e risultano in decremento del 21%. Tali spese comprendono i costi per “Trabalhos especializados” per € 11.813.892 (€ 10,9 milioni nel 2013/14) riguardanti costi per ricerca di mercato, consulenze giuridiche e altre consulenze. Invece, si sono azzerate le spese per Corporate Hospitality, che nel 2013/14 ammontavano a € 12,3 milioni. L'azzeramento della voce di costo "Corporate Hospitality" dipende dall’inclusione per la prima volta, di EuroAntas nel perimetro di consolidamento del Gruppo.
Il Player Trading.

Nel 2014/15 il risultato economico della cessione dei calciatori è talmente elevato che è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti dei calciatori, determinando un risultato positivo da Player trading di 51,1 milioni di Euro. Negli ultimi cinque anni, la somma algebrica del risultato da Player trading è positiva per € 94,1 milioni; tale risultato sta a indicare che il Porto è riuscito a pagare ampiamente il costo annuale dei cartellini dei calciatori con l’eccedenza delle plusvalenze derivante dalle cessione degli stessi.
L’ammortamento della rosa calciatori ammonta a € 31,37 milioni (€ 27,1 nel 2013/14) milioni e risulta in aumento del 15,6%.
La gestione economica relativa alla cessione dei calciatori espone un saldo positivo dovuto all’eccedenza di plusvalenze per € 82,5 milioni (€ 26,5 milioni nel 2013/14), corrispondente ad un valore lordo di vendita pari a Euro 119.488.000.

Il “Breakeven Result”.

Il risultato prima delle imposte è positivo per € 20,5 milioni; nel 2013/14 era negativo per € 37,48 milioni; mentre, nel 2012/13 era positivo per € 20,9 milioni. L’aggregato dei risultati rima delle imposte prima degli ultimi tre esercizi è positivo per 3.975.447 Euro. Pertanto, per quanto riguarda il “Break-even Rule”, il Porto dovrebbe risultare conforme.
L’EBIT è positivo per € 34,38 milioni. Nel 2013/14 era negativo per € 25,8 milioni. La gestione finanziaria è negativa per € 13,8 milioni (-€ 11,7 milioni nel 2013/14). Gli oneri finanziari risultano pari a € 17 milioni (+33,6%). I proventi finanziari ammontano a € 2,1 milioni (-18,5%) e i risultati relativi alle partecipazioni sono positivi per € 1.096.113.
Il risultato consolidato netto è positivo per €  19.957.693; mentre, nel 2013/14 era negativo per € 40,7 milioni. Nel 2012/13 era positivo per € 20,3 milioni e nel 2011/12 era negativo per € 35,9 milioni.

Conclusioni.


Nel 2014/15, il record storico nella gestione delle plusvalenze, ha permesso di esporre un utile che rappresenta il secondo per entità nella storia del Porto.Tuttavia, la gestione operativa vede il prevalere dei costi sul fatturato pertanto la gestione economica operativa risulta squilibrata e affida la continuità aziendale alle plusvalenze.

mercoledì 17 febbraio 2016

Bilancio Atletico Madrid 2014/15: utile di 13,1 milioni, grazie a Wanda.



Luca Marotta


L’esercizio 2014/15 ha visto il conseguimento di un utile netto di circa € 13,1 milioni e di un fatturato netto record di 175,1 milioni di Euro.
All’esposizione dell’utile in bilancio ha contribuito con 12 milioni di Euro, il contributo ricevuto dal socio Wanda Madrid Investment, S.L. per l’Academia.
Secondo gli Amministratori la Stagione sportiva 2014/15, può definirsi buona, perché l’acquisizione del diritto a partecipare alla UEFA Champions League, è un obiettivo strategico del club.
Dal punto di vista sportivo, l’Atletico di Madrid è stato eliminato ai quarti di finale di UEFA Champions League 2014/15, ad opera del Real Madrid. Nella Liga Spagnola si è classificato al terzo posto, acquisendo il diritto a partecipare alla fase a gironi della Champions League 2015/16. Per quanto riguarda la “Copa de Su Majestad el Rey”, l’’Atletico è stato eliminato in semifinale dal Barcellona.
In definitiva, i buoni risultati sportivi hanno comportato ricavi per vendite e prestazioni di servizi in lieve calo dell’1,19%, compensati dal raddoppio degli altri ricavi.
I pilastri della gestione sportiva dell’Atletico Madrid sono tre: rinnovo e ritocco degli ingaggi solo ai calciatori, che sono considerati essenziali per mantenere il livello competitivo; cura e integrazione in prima squadra dei giovani chiamati dal settore giovanile e ingaggio di calciatori di livello nazionale e internazionale, con un livello di investimento sostenibile, in grado di mantenere e incrementare il livello competitivo della prima squadra.

L’Assetto societario.

La società “Club Atlético de Madrid SAD” è stata costituita il 30 giugno 1992, a seguito della trasformazione del “Club Atlético de Madrid”, ai sensi della “Ley del Deporte”. 
Al 30 giugno 2015, il capitale sociale ammontava a € 30.885.047,50 ed è diviso in 3.633.535 azioni del valore nominale di Euro 8,50.
Al 30 giugno 2015, Don Miguel Ángel Gil Marín possedeva 1.773.476 azioni pari al 48,81% del capitale sociale. In forma diretta controllava il 3,51% ed in forma indiretta attraverso la società "Holding de Inversiones Atléticas, S.A." deteneva il 45,30%. Don Enrique Cerezo Torres è proprietario di 650.224 azioni pari al 17,90%  del capitale sociale. In forma diretta controlla il 3,07% e in forma indiretta il 14,83% attraverso la società "Video Mercury Films, S.A.".
Come conseguenza dell’ultimo aumento di capitale, WANDA MADRID INVESTMENT, SL è proprietaria di 726.707 azioni rappresentative del 20% del capitale sociale.

La continuità aziendale.

I revisori della società EUDITA ALL Auditores 1986, S.A.P., nella loro relazione hanno evidenziato un rilievo e alcuni richiami di informativa.
I revisori hanno evidenziato che la Suprema Corte nel mese novembre 2014, ha posto fine all’annosa controversia riguardante la pianificazione urbanistica per l'area nord della città di Alcorcon ed ha di fatto reso ineseguibili alcune opere, che avevano generato dei benefici per la vendita di immobilizzazioni. L'impossibilità di esecuzione di tali contratti ha comportato la rilevazione di una perdita pari a € 72.691.000 imputata direttamente a riserva e il calo del saldo di tutti i saldi relativi questa operazione e non sono stati variati i numeri coinvolti nelle informazioni comparative.
I revisori hanno richiamato l’attenzione sul fatto che sono ancora aperti degli accertamenti tributari relativi a varie imposte. In aggiunta hanno evidenziato che nel bilancio figurano crediti per imposta differite attive per l’importo di € 52.674.732,94 (€ 54,7 milioni nel 2013/14), mentre figurano debiti per imposte differite per € 5.843.425,86 (€ 29,4 milioni nel 2013/14). Il realizzo delle attività per imposte differite, per la parte eccedente i debiti per imposte differite, è condizionato dalla capacità della società di produrre imponibile fiscale negli esercizi futuri.
Infine, la società di revisione ritiene incerto, ovvero non determinato con precisione l’accantonamento di 20,5 milioni per coprire i costi a carico dell’Atletico Madrid per il progetto di sviluppo urbano dello stadio.

La struttura dello stato patrimoniale.



L’attivo è diminuito di € 19,9 milioni, assestandosi a 544,4 milioni. L’attivo non corrente incide sul totale dell’attivo per l’82,7%. I diritti alle prestazioni sportive dei giocatori incidono per il 15,9% e ammontano a € 86,3 milioni.
Nelle immobilizzazioni immateriali figurano anche la voce “Derechos sobre inversiones realizadas en terrenos o instalaciones cedidos", per l’importo di € 10,1 milioni. Tale voce riguarda sono investimenti effettuati dalla Società su terreni ottenuti con concessioni amministrative. In particolare, figura un terreno concesso alla “Fundación Atlético de Madrid” per € 5,6 milioni e i diritti sui terreni del nuovo stadio per € 4,5 milioni, non ancora ammortizzati.
Le immobilizzazioni materiali incidono per il 12,5% sul totale dell’attivo, essendo pari a € 67,98 milioni (€ 52,2  milioni nl 2013/14). L’aumento del 30,2% è dovuto all’incremento della voce immobilizzazioni in corso e acconti che è passata da € 50,3 milioni a € 66,7 milioni, di cui € 66.400.512,88 per il nuovo stadio. Il valore contabile netto della voce “Stadio e impianti sportivi” è € 605.262,80, con un costo storico di € 39,75 milioni.
L’importo maggiore delle attività è rappresentato dai crediti verso terzi a lungo termine, pari a € 207.449.742,65 (€ 218.016.063,26 nel 2013/14). Trattasi di crediti, riguardanti principalmente i proventi da cessioni immobiliari, relativi al contratto del 30 giugno 2010 (Stadio e impianti sportivi). La variazione è dovuta da un lato agli interessi e dall’altro dalla compensazione delle opere ricevute in relazione alla costruzione del nuovo stadio.
Al 31.12.2014, tra i crediti a breve termine residuava un importo notevole pari a € 94 milioni, relativo ad operazioni immobiliari, in particolare la vendita di terreni e fabbricati associati al centro sportivo. Una sentenza della Suprema Corte del novembre 2014, ha di fatto reso ineseguibili alcune opere, che avevano generato dei benefici per la vendita di immobilizzazioni. L'impossibilità di esecuzione di tali contratti ha comportato la rilevazione di una perdita pari a € 98.193.000 Euro (€ 72.691.000, una volta compensate dell'effetto fiscale), imputata direttamente a riserva e il calo del saldo di tutti i saldi relativi questa operazione.
Il patrimonio netto finanzia solo il 4,26% dell’attivo e per il restante 95,74% si ricorre ai debiti. Il totale delle passività, sia correnti, che non correnti, è diminuito di € 18,76 milioni assestandosi a € 521,2 milioni (€ 540 milioni nel 2013/14). Le passività correnti ammontano a € 268,3 milioni (€ 278,2 milioni nel 2013/14), rappresentano il 51,3% delle passività e “finanziano” il 49,28% delle attività. Le passività a lungo termine ammontano a € 252,9 milioni (€ 261,7 milioni nel 2013/14), rappresentano il 48,53% delle passività e “finanziano” il 46,5% delle attività.
Il capitale circolante netto, dato dalla differenza tra attività e passività a breve termine, è negativo per € 174,1 milioni (-€ 111 milioni nel 2013/14).

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,044, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, così come valorizzato nel bilancio, è di poco sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,35, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Tuttavia, come evidenziato dagli amministratori, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 29,7 milioni, ma anche, con l’esclusione dei ratei e risconti passivi, l’indice di solvibilità corrente sarebbe inferiore a 1, poiché il miglioramento sarebbe in termini millesimali.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento e consente di determinare quante volte il capitale proprio è superiore rispetto al capitale di terzi finanziatori. Quanto più l’azienda è indebitata, tanto più è esposta a rischi e tanto più importante diventa importante la redditività per affrontare la situazione debitoria. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1.
Nel caso dell’Atletico Madrid, l’indice di indebitamento è pari a 0,0445 e segnala il netto prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.

Il ROI (Return on investment).

Il ROI, che misura la redditività del capitale investito, deve essere quanto più possibile alto e indica l’efficienza economica della gestione caratteristica.
Nel caso dell’Atletico Madrid, nel 2014/15, aumenta dal 3,4% al 7,23%. Tale indicatore deve essere confrontato con il costo medio del denaro. In sintesi, l’indebitamento conviene se il ROI è maggiore rispetto ai tassi pagati sui finanziamenti contratti, altrimenti sorgono squilibri.

Il Valore della Rosa.



I diritti alle prestazioni sportive dei giocatori incidono per il 10,5% sul totale dell’attivo e ammontano a € 86,3 milioni (€ 59,4 milioni nel 2013/14). Il valore lordo è di € 133,1 milioni.
La variazione rispetto al 2013/14 è stata di € 26,7 milioni ed è stata determinata da investimenti per € 111,1 milioni, cessioni per un valore residuo di € 48,69 milioni, svalutazioni per € 475 mila e ammortamenti per € 35,1 milioni.
Tra le attività correnti figura la posta: “attività non correnti detenute per la vendita”, pari a € 8.688.871,03 (€ 4.886.843,60  nel 2013/14), che riguarda il valore contabile netto dei diritti di acquisizione di giocatori, che sono stati ceduti tra la data di chiusura dell'esercizio e la data di redazione dei conti annuali.
Al 30 giugno 2015, risultavano 14 calciatori di proprietà al 100%, con un valore contabile netto di 65,6 milioni; n. 3 calciatori in comproprietà con altri club, con un valore contabile netto di 10,16 milioni; n. 3 calciatori in comproprietà con altri enti, con un valore contabile netto di 10,56 milioni



Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 23,2 milioni, mentre nel 2013/14 era positivo per € 24,4 milioni. La variazione diminutiva è dovuta alla riduzione delle riserve per 72,5 milioni, a causa dell’imputazione a riserva delle perdite relativa alla sentenza di cui si è detto; all’utile d’esercizio 2014/15 pari a € 13,1 milioni, all’aumento del capitale sociale da Euro 20.592.168 a Euro 30.885.047,50, alla riserva da sovrapprezzo azioni per € 45.107.518,20 e a un versamento in conto capitale di WANDA per 3 milioni di Euro.
Il 30 giugno 2014, è stato deliberato un aumento di capitale pari a Euro 4.114.501,50, mediante l’emissione di 484.059 azioni con un valore nominale di 8,5 Euro ed un sovrapprezzo di € 13 per azione. L’aumento di capitale deliberato, ha comportato l’aumento del capitale sociale di 4.114.501,50 e l’evidenziazione della riserva da sovrapprezzo azioni per € 6.292.767.
Il 23 febbraio 2015 è stato deliberato un altro aumento di capitale pari a Euro 6.375.000, mediante l’emissione di 750.000 azioni con un valore nominale di 8,5 Euro ed un sovrapprezzo di 53,4 Euro.
L’aumento di capitale deliberato, ha comportato la sottoscrizione di n. 726.868 azioni a un prezzo di 61,9 euro per azione, di cui Euro 53,4 euro a titolo di sovrapprezzo di emissione. Wanda Madrid Investment, S.L. ne ha sottoscritto e versato 726.707 nuove azioni, per un esborso complessivo di 44.983.163,30 euro.
Come conseguenza nel bilancio 2014/15 figura la riserva da sovrapprezzo emissione per € 45.107.518,20 e il capitale sociale è aumentato a € 30.885.047,50.

L’importo negativo delle altre riserve aumenta da - 6.292.767 Euro a - 78.983.368,54 Euro.
Il Patrimonio Netto, essendo non negativo, è conforme a quanto stabilito dal regolamento sul Fair Play Finanziario. Tuttavia, il Patrimonio Netto copre solo il 4,26% delle attività totali, sintomo di sottocapitalizzazione e carenza di autonomia finanziaria, nel senso che si fa massiccio ricorso al capitale di terzi. Non a caso il capitale circolante netto, come detto sopra, è negativo.

La Posizione Finanziaria Netta.



L’indebitamento finanziario netto ammonta a € 44,15 milioni e risulta in aumento di € 8,72 milioni rispetto ai 35,43 milioni di Euro del 2013/14.
I debiti finanziari riguardano: i debiti verso enti creditizi per € 69,8 milioni (€ 47,9 milioni nel 2013/14) e i prestiti obbligazionari per € 66.978,80. Le disponibilità liquide ammontano a € 25,75 milioni (€12,55 milioni nel 2013/14).
Dei debiti verso enti creditizi 8,86 milioni riguardano lo sconto di effetti. A garanzia del debito bancario figurano le seguenti garanzie con i relativi importi: € 15,6 milioni da abbonamenti da incassare; € 10 milioni da garanzie prestate dai soci; € 24,9 milioni per ricavi dai ricavi per competizioni europee della stagione successiva; € 3,7 milioni da contratti di sponsorizzazioni e € 6,8 milioni da cessioni di credito.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è negativo per € 12,22 milioni. I debiti per la compravendita dei calciatori aumentano a € 70,63 milioni da € 39,5 milioni. I crediti per compravendita calciatori aumentano a € 58,4 milioni da € 47,3 milioni.
L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 56,37 milioni risulta inferiore al volume dei ricavi ed è conforme a quanto auspicato dalla normativa.

L’indebitamento finanziario netto ai fini del Regolamento del Controllo Economico della LNFP risulta  pari a € 251,86 milioni (€ 169,28 nel 2013/14 e € 86,8 milioni nel 2012/13) risulta superiore al volume dei ricavi rilevanti che è pari a € 223,7 milioni (€ 196.778.000 nel 2013/14 ed € 144.270.000 nel 2012/13).

I debiti verso il personale e la Pubblica Amministrazione.

I debiti totale verso il personale ammonta a € 72,1 milioni (€ 79,7 milioni nel 2013/14), segnando un decremento del 9,5%. Tali debiti riguardano i debiti verso il personale sportivo pari a € 72,1 milioni (€ 79,1 milioni nel 2013/14). Il rapporto tra debiti verso il personale e costo del personale è molto elevato essendo pari al 68,6% (70,5% nel 2013/14). Il debito verso i calciatori della prima squadra è diminuito da € 73,2 milioni a € 68,8 milioni. Il saldo del debito verso i calciatori della prima squadra alla chiusura di ogni esercizio è significativo, perché la liquidazione di una parte importante delle remunerazioni della stagione sportiva viene effettuata a inizio dell’esercizio successivo.
I debiti verso il personale “finanziano” il 13,2% di tutte le attività.

Il bilancio dell’Atletico Madrid, nel corso degli anni, è stato caratterizzato da un enorme indebitamento verso l’Erario. Il bilancio dell’esercizio 2014/15 segna un abbattimento del 43,7% del debito discale, rispetto all’esercizio precedente.
  


I debiti verso l’Erario, gli Enti Previdenziali e Pubblici, ammontano complessivamente a € 84,2 milioni (€ 158 milioni nel 2013/14), di cui € 7,1 milioni a breve termine (€ 39,1 milioni nel 2013/14); € 77,1 milioni a lungo termine (€ 89,5 milioni nel 2013/14) e 5,8 milioni per imposte differite (€ 29,4 milioni nel 2013/14). L’importo residuo, al 30/06/2015, dei debiti tributari rateizzati è di € 70,98 milioni (€ 117,6 milioni nel 2013/14). L’importo degli interessi sui debiti tributari rateizzati è di € 10 milioni (€ 13,5 milioni nel 2013/14). L’importo dell’IVA rateizzata, esclusi gli interessi, è di € 5,5 milioni.
Bisogna evidenziare che nel complesso i debiti verso la Pubblica Amministrazione “finanziano” il 15,5% dell’attivo.
Per quanto riguarda la situazione dei crediti verso l’Erario, per € 52,7 milioni, i revisori hanno evidenziato che la realizzazione dei crediti per imposte differite, eccedenti i debiti per imposte differite, dipenderà dalla capacità di generare utili nel futuro.

I Ricavi.



Il fatturato netto riclassificato, includendo gli altri ricavi operativi ed escludendo le plusvalenze, per l’anno 2014/15 segna la cifra di € 175,1 milioni, mentre nel 2013/14 era pari a € 169,9 milioni.
In definitiva, si è registrato un incremento di 5,2 milioni, pari al 3,09%, che ha permesso di evidenziare una fatturato record, nella storia dell’Atletico Madrid.

Il Grafico sottostante mostra l’evoluzione del fatturato netto dal 2010.



Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del fatturato netto degli ultimi sei anni è del 5,85%.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi per l’anno 2014/15 ammontano a € 162,8 milioni (€ 160,8 milioni nel 2013/14), mentre gli altri ricavi della gestione operativa ammontano a € 14.2 milioni (€ 7 milioni nel 2013/14).
I ricavi legati all’attività sportiva ammontano a € 62.398.202,66 (€ 68.156.719,88 nel 2013/14) ed incidono per il per il 38,8% sui ricavi delle vendite (esclusi gli altri ricavi della gestione operativa). Tra i “ricavi sportivi” sono inclusi: i ricavi da gare di campionato per € 6.463.047,77 (€ 6.767.311,74, nel 2013/14); i ricavi da gare di Coppa Nazionale per € 1.748.585,13 (€ 1.021.658,67, nel 2013/14); i ricavi della SuperCoppa di Spagna per € 1.599.792,98 (€ 1.418.101,24, nel 2013/14); i ricavi da competizioni internazionali per € 50,4 milioni (€ 56,7 milioni, nel 2013/14), i ricavi per amichevoli per € 1,9 milioni (€ 3,6 milioni nel 2013/14) e altri ricavi per € 258 mila. La presenza media alle partite casalinghe è cresciuta del 9% rispetto alla stagione precedente e il tasso di occupazione si è attestato intorno all'80%. Il 62% delle vendite dei biglietti è fatto e su Internet (44% nel sito web del club e il 18% tra Ticketmaster e Entradas.com).
I ricavi da abbonamenti e soci incidono per il 13,6% sui ricavi delle vendite e sono pari a € 21.957.960,73 (€ 18.543.804,62 nel 2013/14). L’Atletico Madrid ha potuto contare sul record storico del numero dei soci pari a 78.097, tra abbonati (47.890) e non abbonati. Le prospettive per il 2015/16 sono superiori a 80 mila soci tra abbonati e non.
I ricavi per cessione diritti audiovisivi nazionali ammontano a € 41,66 milioni (€ 45,9 milioni nel 2013/14). Tali ricavi incidono per il 25,9% sui ricavi delle vendite (esclusi gli altri ricavi della gestione operativa).
I ricavi commerciali e pubblicitari incidono per il 21,7% sui ricavi delle vendite e ammontano a € 34,87 milioni (€ 30,2 milioni nel 2013/14), con un incremento del 15,48% rispetto al 2013/14. In particolare, i ricavi da sponsorizzazione e pubblicità aumentano da € 24,6 milioni a € 27,1 milioni; i ricavi del merchandising aumentano da € 4.478.969,44 a € 5.278.489,78 e gli altri ricavi commerciali da € 1.077.552,02 a € 2.442.822,88.
Il rinnovo del contratto con Nike fino alla stagione sportiva 2025/26, garantisce ricavi minimi garanti per 92 milioni di Euro.
E’ stato firmato un nuovo contratto di sponsorizzazione, per le prossime quattro stagioni, con la multinazionale PLUS500 per un totale di 42,5 milioni di euro. Questa società è stata in seguito acquisita dal colosso PlayTech, leader mondiale per il software del gioco d'azzardo on-line.
I Ricavi per la vendita diretta (Retail) attraverso i negozi ufficiali e il negozio online sono aumentati di oltre il 17% rispetto alla stagione della finale di Champions League.

Gli altri ricavi operativi comprendono anche i contributi e le donazioni ricevute.

Il Player trading.



Il risultato del Player trading è negativo per € 5,37 milioni e non riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori.
L’ammortamento della rosa calciatori è aumentato da € 16,9 milioni a € 35,1 milioni. Il saldo tra plusvalenze e minusvalenze è positivo per € 33,28 milioni, in aumento di 11,32 milioni rispetto ai 21,96 milioni di Euro del 2013/14.
E’ impressionante la costanza con la quale l’Atletico Madrid produce plusvalenze, grazie ai campioni come Aguero, Falcao e da ultimo Diego Costa e Filipe Luis, ceduti al Chelsea nel 2014/15.
Tra gli acquisti più onerosi che hanno fatto aumentare gli ammortamenti figurano: Antoine Griezmann (Real Sociedad); Mario Mandzukic (FC Bayern Monaco); Jan Oblak (Benfica Lisbona) e Alessio Cerci (Torino).

Il Costo del personale.

Il costo del personale diminuisce a € 105 milioni da € 112,9 milioni con un decremento del 7% rispetto al 2013/14. Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto riclassificato, senza plusvalenze, è del 60% (66,5% nel 2013/14). Tale dato è conforme a quanto auspicato dal Fair Play Finanziario.
Il costo del personale tesserato ammonta a 89,3 milioni di Euro (€ 100,9 milioni nel 2013/14).

IL COSTO DEL LAVORO ALLARGATO
Il costo del fattore lavoro allargato dato dalla somma del costo del personale e dal costo degli ammortamenti è pari a € 140,1 milioni e incide sui ricavi al netto delle plusvalenze per l’80%.

Secondo il criterio esposto in bilancio, che considera anche altre voci, il costo del fattore lavoro della rosa sportiva ammonta a € 127,4 milioni (€ 122,8 milioni nel 2013/14).

Il numero medio dei dipendenti è stato di 327, di cui 48 giocatori professionisti, 5 dirigenti e 139 impiegati amministrativi. Alla fine dell’esercizio ne risultavano 392.

Il Costo degli Agenti.

Il costo degli agenti allocato tra i costi per servizi esterni ammonta  a € 4.636.000, nel 2013/14 era pari a € 4.054.000.

Altri costi.

I costi per l’approvvigionamento di forniture e servizi ammontano a € 7,1 milioni (€ 7,1 milioni nel 2013/14). Tali costi riguardano il materiale sportivo per € 933.881,47 (€ 929.461,88 nel 2013/14), il costo del lavoro di imprese esterne per € 3,4 milioni (€ 3,1 milioni nel 2013/14), gli altri consumi e costi esterni per circa € 4 milioni (€ 2,9 milioni nel 2013/14).
I costi di gestione pari a € 35,57 milioni (€ 33,7 milioni nel 2013/14), comprendono i costi per servizi esterni pari a € 23,97 milioni.

La Gestione Finanziaria.

Il risultato della gestione finanziaria è negativo per 21,1 milioni d Euro. Pesano molto gli oneri finanziari per debiti verso terzi pari a circa € 20,6 milioni (€ 20,6 milioni 2013/14). Si pensi che nel 2010/11 erano pari a € 40.610.848,49. Nel 2013/14 il risultato della gestione finanziaria era negativo per € 17,1 milioni.

La Gestione Straordinaria.

La Gestione straordinaria è positiva per 16,8 milioni. WANDA MADRID INVESTMENT, SL ha elargito un contributo volontario di 15 milioni di Euro finalizzato all’Academia. Il 20% è stato allocato come contributo in conto capitale e la parte restante di 12 milioni di Euro, come componente positivo di reddito.
Inoltre, si sono registrati dei proventi per 6,87 milioni di Euro per una sentenza in tema di diritti audiovisivi.

Il requisito del pareggio di bilancio.

Il risultato prima delle imposte è positivo per € 18,97 milioni. Nel 2013/14 era positivo per € 2,3 milioni e nel 2012/13 era sempre positivo per € 386.958,91.
La somma algebrica dei risultati prima delle imposte degli ultimi tre esercizi evidenzia un dato positivo di € 21,6 milioni.

Il Fair Play Finanziario Spagnolo.

In base a quanto stabilito dal Regolamento di Controllo Economico della LFP l’Atletico Madrid presenta un debito finanziario netto di 251,86 milioni di Euro (€ 169,28 milioni nel 2013/14) e ricavi rilevanti per 223,7 milioni di Euro (€ 196,78 milioni nel 2013/14).
Il Regolamento richiede che il rapporto tra il totale del Debito Netto e i Ricavi rilevanti non deve essere superiore a 1.
Il peggioramento del debito finanziario netto è dovuto alla sentenza.

Conclusioni.

Determinante per l’entità dell’utile, appare il contributo elargito da Wanda imputato a conto economico per 12 milioni di Euro.
Il peso fiscale sul bilancio dell’Atletico Madrid, continua a ridursi, ma resta ancora molto pesante e per essere onorato sottrae importanti risorse. Gli ottimi risultati sportivi, hanno contribuito ad alleviare il peso, ma il valore aggiunto prodotto deve far fronte al costo del personale. Il problema resta il debito verso il Fisco Spagnolo, che seppur rateizzato, ha delle scadenze di un certo importo, che vanno onorate.
Altro interrogativo è la mole del debito verso il personale, in considerazione della “prassi” di liquidarlo, per la maggior parte, dopo la chiusura dell’esercizio.
Come punto di forza sembrerebbe che la gestione sportiva stia conseguendo con costanza sia risultati sportivi eccellenti, che ottime plusvalenze.

Secondo gli Amministratori, la promulgazione del regio decreto relativo alla commercializzazione centralizzata dei diritti televisivi, permetterà al club nella prossima stagione, di conseguire quasi il doppio dei ricavi relativi ai diritti televisivi del campionato e della Copa del Rey. Inoltre, gli Amministratori hanno evidenziato che la costruzione del nuovo stadio avanza speditamente. Il completamento della costruzione è previsto per la primavera del 2017, in modo che il club possa iniziare la stagione 2017/2018 nel nuovo stadio.

sabato 6 febbraio 2016

Bilancio Cesena 2014/15: la Serie A fa pareggiare i conti. Rimane il debito fiscale e il Piano da seguire.


Luca Marotta


Il bilancio della società Associazione Calcio Cesena S.p.A., chiuso al 30 giugno 2015, ha evidenziato un risultato prima delle imposte positivo per € 461.529 e una perdita netta dopo le imposte di Euro 260.876. Un risultato che si può definire in sostanziale pareggio, anche grazie ai diritti televisivi della Serie A e ai buoni risultati della gestione del Player Trading.
Nell’esercizio precedente la perdita era stata pari a Euro 4.951.194, mentre nel 2012-13 la perdita era pari a Euro 2.800.161 e nel 2011-12 si era registrato un utile di 2,1 milioni di Euro.

Per quanto riguarda la stagione sportiva 2014/15, il Cesena aveva come obiettivo minimo la permanenza  in Serie A, che non è stato raggiunto, anche perché, a detta degli Amministratori, il club ha affrontato la stagione con un ridotto budget per quanto riguarda gli emolumenti dei tesserati, mantenendo fermo l’impegno di riduzione dei costi e dell’indebitamento complessivo. Il Cesena è riuscito, anche per gli apporti a vario titolo della controllante, a rispettare le scadenze dei debiti in bilancio, consentendo agli Amministratori di poter garantire la continuità aziendale.

La Compagine Sociale.

Al 30 giugno 2015, A.C. Cesena S.p.A. risultava avere un capitale sociale di Euro 9.500.000, interamente versato. In data 9 luglio 2015, è stato deliberato un aumento di capitale. Alla data dell’assemblea che ha approvato il bilancio, 22 dicembre 2015, risultava un capitale sociale di 11.250.000 interamente versato.
La società Cesena & Co. Società Cooperativa è titolare di 11.249.000 azioni, del valore nominale di 1 Euro, pari al 99,99% del Capitale Sociale; mentre, SECON Servizi Contabili SRL è titolare di n. 1.000 azioni, pari allo 0,009% del Capitale Sociale.
Per l’esercizio 2014/15 il rapporto con la controllante Cesena & Co. evidenzia crediti per € 2.415.000 e debiti per € 964 mila.

Le imprese controllate e collegate sono: Cesena Calcio Store Srl Cesena (100%); Eurocostruzioni 2001 Spa. (71,80%); Cesena Captive Srl (20%).
Cesena Captive Srl, ha come oggetto sociale l’esercizio delle attività di acquisto di crediti di impresa e di concessione di finanziamenti e di rilascio di garanzie da esercitarsi esclusivamente nei confronti delle società controllate, collegate o controllanti.
La società Eurocostruzioni 2001 S.p.A., detiene a sua volta diverse partecipazioni in società immobiliari.

La Continuità Aziendale (going concern).

Come nel bilancio dell’esercizio precedente, nei criteri di valutazione esposti nella Nota Integrativa è scritto: “sussiste una incertezza, considerato che la Società si trova al 30 giugno 2015 nella fattispecie prevista dall’art. 2446 C.C., che può far sorgere dubbi sulla capacità della Società di continuare ad operare sul presupposto della continuità aziendale”.

Tuttavia gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la Società abbia adeguate risorse per continuare la normale operatività nei prossimi 12 mesi, considerando che in data 9 luglio 2015, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti ha approvato la proposta di aumento di capitale sociale fino ad Euro 12 milioni, già parzialmente sottoscritto e versato fino ad Euro 11,25 milioni, oltre al fatto che gli stessi Amministratori hanno considerato le azioni previste dall’aggiornamento del Piano industriale e di sviluppo 2015-2016. Inoltre, sempre secondo gli Amministratori, la Società è in grado, per i prossimi mesi, di far fronte al pagamento degli stipendi, dei fornitori e delle scadenze fiscali e previdenziali. Nel caso in cui, il risultato al termine dell’esercizio 2015/16 non consenta il recupero delle perdite pregresse, verranno presi dai Soci gli opportuni provvedimenti di legge.

La società di Revisione AUDIREVI S.r.l. ha richiamato quanto scritto dagli Amministratori circa l’aumento di capitale del 9 luglio 2015. Inoltre, è stata evidenziata la circostanza che, al fine di eliminare definitivamente le perdite, in data 11 giugno 2015, l’Assemblea straordinaria della Società aveva deliberato un aumento del capitale sociale per 1 milione di Euro, con sovrapprezzo tra Euro 9,00 ed Euro 17,00 per ciascuna azione  per un importo complessivo da Euro 10,0 milioni a Euro 18,0 milioni. Tale aumento era stato sottoscritto dalla società Marconi Srl e doveva liberarsi a mezzo conferimento di titoli obbligazionari emessi dalla banca d’affari JP Morgan. A causa di discordanze sul valore di tali obbligazioni, la società Marconi Srl ha rinunciato a sottoscrivere l’aumento e l’Assemblea dei Soci del 7 luglio 2015, prima data utile, ha ratificato tale decisione, approvando il recesso del socio Marconi Srl, la restituzione dei titoli conferiti e la riduzione del capitale sociale ad Euro 9,5 milioni riportandolo al valore precedente il conferimento.

Molto importante resta il rispetto di quanto previsto nel Piano Industriale.

In ogni caso, il Socio di maggioranza Cesena & Co. ha confermato l’impegno a sostenere la Società patrimonialmente almeno fino al 31.12.2016, al fine di assicurare sia l’adempimento delle sue obbligazioni sia la sua regolare prosecuzione e continuità d’impresa.

Piano Industriale 2015-2016

Il Piano Industriale 2014-2018 è stato aggiornato con il budget 2015/16, ma resta basato sulla partecipazione almeno al campionato di Serie B, per tutta la durata dello stesso.
Sul fronte ricavi è previsto quanto segue:
- ricavi da gare: per la Serie B mantenimento dei livelli 2013-2014; il doppio in caso di Serie A;
- ricavi da sponsorizzazione: per la Serie B mantenimento dei livelli 2013-2014; il doppio in caso di Serie A;
- il mantenimento degli investimenti nel vivaio sui livelli attuali;
- incremento dei ricavi da eventi straordinari (ad es. amichevoli di prestigio ed altri eventi);
- Player Trading positivo.

Per quanto riguarda i costi è previsto quanto segue:
- particolare attenzione al costo del personale (calciatori, tecnici e struttura);
- ottimizzazione dei costi da gare (obiettivo già realizzato);
- ulteriore riduzione dei costi di gestione (obiettivo già realizzato).

Dal punto di vista finanziario è previsto:
- la prosecuzione del ricorso a eventuali transazioni per i rapporti con i fornitori e gli altri debitori;
- la verifica di accordi di dilazione con l'Erario;
- individuazione e stabilizzazione degli interlocutori finanziari per le operazioni di anticipo/factoring anche tramite la stipula di accordi quadro (a tal fine si pone la costituzione della società Cesena Captive Srl);
- il completamento del versamento dell'aumento del capitale sociale, in base alle esigenze di cassa;
- eventuali operazioni di patrimonializzazione anche con il coinvolgimento di terzi.

Gli Amministratori ritengono che l’insieme delle azioni previste dal Piano (di cui alcune già attuate ed altre in corso) consentiranno il consolidamento e il proseguimento dell’opera di normalizzazione della situazione patrimoniale/finanziaria ed economica e rappresenteranno la guida ed il parametro a cui riferirsi costantemente per la gestione ordinaria della società nel prossimo futuro.


Il Valore della Rosa



Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori diminuisce da € 31,8 milioni a € 26,3 milioni. La variazione è dovuta ad investimenti per € 8,25 milioni, cessioni con un valore contabile residuo di circa € 1,67 milioni e ammortamenti per € 12 milioni.

Gli acquisti riguardano i seguenti calciatori:



Le Altre Attività.
Le Immobilizzazioni immateriali al 30 giugno 2015 ammontano ad € 44.694.769 (€51.147.710 nel 2013/14) e comprendono le “Concessioni e licenze d’uso” pari a € 11.207.763 (€ 12.604.133 nel 2013/14). Tale voce, nel 2012-2013, evidenziava un notevole incremento, rispetto al 2011/2012, dovuto alla allocazione del Marchio Sociale per Euro 13.477.404 a seguito dell’operazione di fusione per incorporazione (inversa) della controllante Cesena 1940. Le “Altre Immobilizzazioni immateriali” risultano pari a € 4.63 milioni (€ 4.626.977 nel 2013/14).
Le Immobilizzazioni materiali al 30 giugno 2015 ammontano ad € 2.546.437 (€ 2.646.636  nel 2013/14). Il 26 settembre 2012 è stato perfezionato l’acquisto dell’immobile di Corso Sozzi a Cesena adibito a Sede sociale per l’importo di € 2.198.586.
Le immobilizzazioni finanziarie pari a € 1,8 milioni, comprendono le partecipazioni in Eurocostruzioni 2001 Spa. per € 1.764.000 e in Cesena Captive Srl per € 6 mila. La partecipazione nella società Cesena Calcio Store Srl, è stato integralmente svalutata, poiché è stata posta in liquidazione volontaria.
Per quanto riguarda il valore della partecipazione nella società Eurocostruzioni 2001 S.p.A., gli Amministratori hanno scorporato dal costo complessivo della partecipazione di € 3.278.000, il costo finanziario dell’operazione, quantificato originariamente in Euro 928 migliaia. Detti importi, allocati tra i risconti attivi, vengono girocontati agli interessi passivi per competenza nel corso dei prossimi 9 esercizi.

Il Patrimonio Netto.
  

Il Patrimonio Netto è positivo per € 4.289.469, mentre nell’esercizio precedente era positivo per € 4.552.435 e nel 2012-13 era negativo per € 78.461.
La variazione negativa è dovuta alla perdita dell’esercizio pari a € 261 mila.

Al 30 giugno 2015, ovviamente, l’equity ratio è positivo per il 4,3%. Questo significa che la società è sottocapitalizzata perché su 100 Euro investiti, solo 4,3 provengono dal capitale di rischio.
In base ai dati esposti nel bilancio, il capitale circolante netto risulterebbe positivo per 5,8 milioni di Euro; tuttavia, secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori il Capitale circolante netto del Cesena è negativo per 9 milioni di Euro, ma in miglioramento di 10,1 milioni di Euro.

L’Assemblea dei Soci del 9 luglio 2015 ha approvato un aumento di capitale di Euro 2,5 milioni, quindi fino ad un ammontare di Euro 12,0 milioni, già parzialmente sottoscritto e versato fino ad Euro 11,25 milioni.

La Posizione Finanziaria Netta

L’indebitamento finanziario netto del Cesena è in diminuzione e ammonta a circa 14,38 milioni di Euro.
Il margine operativo lordo è positivo per circa € 17,7 milioni ed il rapporto tra Net Debt e MOL è pari a 0,8. Ciò significa che la gestione operativa riesce a generare flussi di casa in grado di pagare il debito finanziario in circa 9 mesi. Tuttavia se si considerasse tutto il Debito Lordo, tale rapporto salirebbe a 5,4.
Grazie ai ricavi da diritti TV della Serie A, l’indebitamento finanziario netto risulta inferiore al fatturato netto. Pertanto, in mancanza di ricavi da diritti TV della Serie A, appare evidente la necessità di ricorrere al Player Trading.



I Debiti verso banche risultano pari ad Euro 11,87 milioni (€ 11,63 milioni nel 2013/14) e risultano in aumento del 2% rispetto al 2013/14.
L’importo del debito bancario maggiore riguarda l’Istituto per il Credito Sportivo con € 4,5 milioni, di cui € 325 mila entro l’esercizio successivo. Con “Carisp Cesena” figurano debiti per € 2,2 milioni, di cui € 392 mila per scoperto di conto corrente ed € 1.820.000 per mutui con scadenze  entro il 28.02.2025. Con “Credito di Romagna” figurano debiti per € 3,55 milioni.
I Debiti verso soci per finanziamenti ammontano a Euro 964 mila (€ 5.955.407 nel 2013/14).
Gli altri debiti finanziari pari a € 910 mila (€ 2.197.000 nel 2013/14), diminuiscono per il minor ricorso al factoring.
Per quanto ri guarda le Obbligazioni ordinarie convertibili,  in data 14 gennaio 2015, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario non convertibile 2015-2022, per un importo nominale di Euro 3 milioni, durata 7 anni, con tasso nominale annuo 10,50%. Alla data del 30 giugno 2015 il prestito è stato sottoscritto per Euro 1 milione e rimborsato per Euro 25 migliaia, per un saldo a debito di complessivi Euro 975 mila.
Il saldo tra crediti e debiti verso gli Enti del settore specifico anche per la compravendita calciatori è positivo per circa 8,58 milioni di Euro.
I Debiti verso società di calcio nazionali ammontano a € 19.079.000 (€ 31.900.000 nel 2013/14). Il Parma è la società maggiormente esposta con € 3.852.000 (€ 10.026.000 nel 2013/14), seguita da Brescia con € 3.085.000 (€ 6.375.000 nel 2013/14), Genoa con € 2,9 milioni e Bologna con € 2,8 milioni (€ 5.050.000 nel 2013/14).
I crediti verso società di calcio nazionali risultano pari ad € 31.366.000 (€ 37.764.000 nel 2013/14). Il club con un maggior credito è l’Atalanta con € 6 milioni, seguito dal Genoa con € 5,2 milioni e Parma con € 4,6 milioni.  Il credito relativo alle transazioni estere risulta pari a Euro 30 mila (€ 50 mila nel 2013/14).
Le fatture da emettere per premi di valorizzazione ammontano a € 3 milioni.
Il Fair Play Finanziario auspica che l’indebitamento di natura finanziaria al netto delle disponibilità liquide, aumentato del saldo tra debiti e crediti da calciomercato non sia superiore al Fatturato Netto.

I Debiti con dipendenti, fisco ed Enti Previdenziali.

I debiti verso il Personale ammontano a € 4.089.000 (€ 4.486.000 nel 2013/14), e sono pari a circa il 22% del costo del Personale stesso.

I Debiti tributari risultano pari a € 27.860.262 e risultano in aumento rispetto al dato del 2013/14 che era pari a € 21.788.563. Tali debiti “finanziano” il 28% dell’attivo e costituiscono il 35,3% della voce debiti. Tra i debiti tributari figurano degli importi rateizzati per € 23,8 milioni e degli importi scaduti per € 559 mila. Il dettaglio dei debiti tributari è il seguente:



Anche tra i Debiti verso Enti Previdenziali, che risultano pari a Euro 277 migliaia, figura un importo rateizzato per € 82 mila.
Il fondo imposte differite è pari a € 12,5 milioni (€ 10.915.273  nel 2013/14). Nello specifico, durante il 2014/15, sono state accantonate Imposte differite passive su plusvalenze rateizzate per Euro 4.837.000 e sono state stornate imposte differite passive su ammortamenti e plusvalenze marchio per € 2.813.000 e Imposte differite relative ad esercizi precedenti per € 393 mila.
Il Fondo rischi generico risulta pari a € 2,1 milioni.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,045, ciò vuol dire che la Società possiede dei beni il cui valore, come espresso e valutato in bilancio, sarebbe sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,045.
Infatti, l’equity ratio è molto basso ed è pari a 4,3%. Il ricorso al capitale di terzi appare eccessivo.

La Gestione Economica.

Durante l’esercizio 2014/15, il valore della produzione è aumentato del 79,3%, precisamente da € 30,1 milioni a € 53,9 milioni. La causa dell’aumento dei ricavi è da ricercare soprattutto nell’incremento dei ricavi per diritti televisivi e nell’aumento delle plusvalenze.
I costi della produzione sono aumentati in misura minore, ossia del 61,6%, passando da € 28,5 milioni a € 46,1 milioni.



I Ricavi.

Durante il 2014/15 il fatturato netto è aumentato del 187%, passando da € 10,26 milioni a € 29,43 milioni.
I diritti audiovisivi sono aumentati da € 368 mila a € 23.550.000, grazie alla partecipazione al campionato di Serie A.
I ricavi da gare sono aumentati di 2 milioni, da € 1,5 mila a € 3,5 milioni. Gli incassi per abbonamenti è aumentato da € 551 mila ad € 1,8 milioni.
I ricavi commerciali da sponsorizzazioni e pubblicità sono aumentati da Euro 1,35 milioni a Euro 1,7 milioni. L’importo riconosciuto per le sponsorizzazioni è stato di € 485 mila (€ 358.473 nel 2013/14), quello relativo ai ricavi pubblicitari è stato pari a € 1.215.000 ( € 996.596 nel 2013/14).
Tra i risconti passivi figura l’importo di € 120.000 per contratti pubblicitari con OROGEL e contratti pubblicitari – Pubblisole per € 200 mila.

Il Player Trading.

Dai dati degli ultimi 5 bilanci approvati, risulta che il Cesena è riuscito a coprire l’ammortamento dei calciatori con l’attività di Player trading. Quindi, per il Cesena l’attività di Player Trading risulta fondamentale.



Le Plusvalenze da cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, realizzate nel corso dell’esercizio, sono state pari a € 22.236.599 (€ 17,2 milioni nel 2013/14). Gli importi sono quelli risultanti dalla seguente tabella.


  
Le minusvalenze ammontano a € 1.172.167 (€ 1.771.834 nel 2013/14) e riguardano i calciatori della tabella seguente.



La gestione delle compartecipazione presenta un saldo economico negativo.
Tra i proventi da compartecipazione pari a € 5.398.000, spiccano Ingegneri A. (Bologna) per € 1.250.000, Ephraim O'Neal (Brescia) per €  1.200.000;  Defrel G. Parma 1.148.000.
Gli oneri da compartecipazione risultano pari a € 8.250.000. I maggiori importi hanno riguardato Krajnc L. (Genoa) per € 2.100.000 e Rossini A. (Parma) per € 1.600.000.

A causa della partecipazione al campionato di Serie A, l’ammortamento della rosa calciatori è praticamente raddoppiato, da € 6,3 milioni a € 12 milioni.

I Costi.

I costi per servizi sono aumentati del 5,4%, da € 3,56 milioni a € 3,76 milioni. Tali costi comprendono costi specifici tecnici per € 1,1 milioni dovuti a consulenze tecnico sportive per acquisizione calciatori.
Il costo del personale pari a € 18,55 milioni (€ 12,3 milioni nel 2013/14), risulta in aumento di Euro 6,26 milioni, e incide per il 63% sul Fatturato Netto. Invece, l’incidenza sul valore della produzione è del 34,4%, perché il Cesena punta molto sul Player Trading. Il costo del personale tesserato, pari a 16,6 milioni di Euro incide sul fatturato netto per il 56,5%.

Gli ammortamenti per la capitalizzazione dei costi del vivaio ammontano a € 1.210.000; quelli per le concessioni, marchi, licenze d’uso, comprensivi del marchio  “AC Cesena”, ammontano a € 1.403.000.
Complessivamente gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a Euro 15,07 milioni (9,8 milioni nel 2013/14), registrando un incremento di € 5,25 milioni.
Sono stati effettuati accantonamenti per rischi per € 200.000.

Escludendo le compartecipazioni, la gestione finanziaria risulta negativa per € 2,45 milioni. Da evidenziare l’esistenza di Interessi passivi su rateizzazioni per € 834 mila; interessi passivi per € 982 mila.Gli  Interessi passivi e commissioni su factoring sono pari a € 647 mila.

Il Risultato dell’esercizio.

Il Risultato ante imposte è positivo per € 461.529, nel 2013/14 era negativo per € 5,5 milioni (-€ 2,85 milioni nel 2012/13). A causa delle imposte sul reddito, pari a € 722.405, il risultato netto mostra una perdita di Euro 260.876.

Conclusioni.

Tale risultato è indice del raggiungimento di un sostanziale equilibrio economico, tuttavia permane il peso del fardello dei debiti tributari.

Gli Amministratori prevedono di chiudere l’esercizio 2015/16, in maniera positiva, ossia col pareggio di bilancio. Nonostante il fatto che il Cesena disputerà il campionato di Serie B. Tutto ciò sarà possibile grazie all’adozione da parte degli amministratori di tutte le strategie e le iniziative più opportune e tempestive per limitare i costi. Rimangono fondamentali il mantenimento della categoria, il rispetto del Piano di risanamento e la gestione del Player Trading. Infatti, gli Amministratori hanno ribadito che continueranno, come sempre avvenuto nel recente passato, nella politica di valorizzazione del patrimonio calciatori, con particolare attenzione a quelli del vivaio, monitorando costantemente le varie opportunità di mercato, sia nazionale che internazionale.