domenica 30 agosto 2015

Juventus: la situazione contabile 2014/15 in base ai dati EXOR.



Luca Marotta



Il Consiglio di Amministrazione di EXOR, in data 28/08/2015, ha approvato i risultati del 1° semestre 2015. Poiché EXOR controlla il 63,77% del capitale sociale di Juventus Football Club ed è una società quotata in borsa, pubblica le sue relazioni finanziarie e fornisce anche i dati contabili Juventus Football Club SpA. In particolare nell'ultima relazione semestrale vengono forniti anche i dati relativi al primo semestre dell’anno solare della Juventus, con la precisazione che l’esercizio sociale di Juventus non coincide con l’anno solare, ma copre il periodo 1° luglio – 30 giugno, che coincide con quello di svolgimento della stagione sportiva. Pertanto, nella Relazione Semestrale di EXOR sono esposti i dati relativi alla situazione contabile per il periodo 1 gennaio – 30 giugno 2015 predisposta da Juventus F.C. ai fini della redazione del bilancio consolidato abbreviato del Gruppo EXOR al 30 giugno 2015.

Al 30.06.2015, nell’attivo dello stato patrimoniale di EXOR la partecipazione in Juventus Football Club è valutata con il metodo del patrimonio netto per l’importo di € 29,2 milioni.

I crediti finanziari correnti di EXOR comprendono principalmente l’utilizzo di € 38 milioni del finanziamento concesso da EXOR stessa alla Juventus, con scadenza 31 dicembre 2015
Infatti, a favore della controllata Juventus Football Club, nel gennaio 2015 EXOR ha approvato l’apertura di una linea di credito di massimi € 50 milioni con decorrenza dal 1° febbraio 2015 e scadenza il 31 dicembre 2015, ad un tasso di interesse pari all’Euribor ad un mese maggiorato di uno spread del 2%.
In base a quanto scritto dagli Amministratori di EXOR, tale operazione “ha permesso a EXOR di investire parte della sua liquidità a breve termine con una remunerazione interessante”.
  
I dati economici di Juventus Football Club.



Poiché la situazione contabile della Juventus, pubblicata da EXOR, è redatta prima della chiusura della campagna trasferimenti estiva e poiché nel bilancio di Juventus vengono incluse le valutazioni degli effetti negativi derivanti dalle operazioni della Campagna Trasferimenti calciatori, non è escluso che nella prosecuzione del mercato estivo possano essere realizzate ulteriori operazioni, come per esempio la risoluzione di Llorente, i cui eventuali effetti, se negativi e significativi, potrebbero comportare la necessità di effettuare ulteriori svalutazioni e/o accantonamenti da parte di Juventus Football Club, in applicazione dei principi contabili di riferimento, per la redazione del Bilancio al 2014/2015.
In effetti il dato definitivo 2013/14 è di pochissimo diverso da quello risultante dalla situazione contabile pubblicata da EXOR.

Con l’aggregazione dei dati relativi al secondo semestre solare 2014 e al primo semestre solare 2015, pubblicati da EXOR, è possibile ottenere la situazione contabile aggregata di Juventus FC SpA relativa all’esercizio 2014/15.
I Ricavi operativi ammontano a 348,2 milioni di Euro ed evidenziano un incremento di 32,9 milioni di Euro, pari al 10,4%. Stimando i Proventi da gestione diritti calciatori per un importo pari a 22 milioni di Euro, è possibile con certezza affermare che la Juventus nel 2014/15 ha superato per la prima volta nella sua storia la soglia di un fatturato netto di 300 milioni di Euro, precisamente 326 milioni di Euro.
I Costi per servizi dovrebbero ammontare a circa 46,2 milioni di Euro ed evidenziano un decremento di 1,72 milioni di Euro, pari al 3,6%,
Il costo del Personale Tesserato dovrebbe ammontare a circa 178,8 milioni di Euro ed evidenzia un incremento di 10,92 milioni di Euro, pari al 6,5%.
Il costo del Personale non tesserato dovrebbe ammontare a circa 19,6 milioni di Euro ed evidenziare un incremento di -3,36 milioni di Euro, pari al 20,7%
Gli Altri costi operativi dovrebbero essere pari a 19,2 milioni di Euro ed evidenzierebbero un incremento di 4,9 milioni di Euro, pari al 34,7%.
Il totale dei Costi operativi risulterebbe pari a 263,8 milioni di Euro e mostra un incremento di 17,5 milioni di Euro, pari al 7,1%.
Il totale degli Ammortamenti, Svalutazioni e altri accantonamenti risulterebbe pari a circa 63,4 milioni di Euro ed evidenzia un incremento di 3,7 milioni di Euro, pari al 6,2%
Il Risultato operativo è positivo e dovrebbe ammontare a circa 21 milioni di Euro. L’incremento evidenziato è di 11,7 milioni di Euro.
La Gestione Finanziaria è negativa per circa 8,4 milioni di Euro ed evidenzia un miglioramento di 0,3 milioni di Euro, pari al 2,9%.
Le Imposte dovrebbero ammontare a circa 9,1 milioni di Euro ed evidenziano un incremento di 2,15 milioni di Euro, pari al 31,2%.
Il Risultato netto è positivo e dovrebbe ammontare a circa 3,5 milioni di Euro. Lo stesso risulterebbe in aumento di 9,80 milioni di Euro, pari al 155,6%
Quanto esposto è stato dedotto da quanto scritto e pubblicato nella Relazione semestrale 2015 e nella Relazione Finanziaria annuale 2014, che in sintesi si riporta di seguito.

I dati del I Semestre 2015 (II semestre 2014/15).


In sintesi, nel I semestre dell’anno 2015 (1 gennaio – 30 giugno 2015), rispetto all’analogo periodo precedente, i dati mostrano un utile netto del periodo, pari a € 10,2 milioni, che migliora di € 21,3 milioni la perdita di € 11,1 milioni, precedente. Infatti, i ricavi risultano aumentati per € 31,9 milioni, tuttavia, anche i costi operativi sono aumentati a seguito di maggiori costi per il personale tesserato per € 7 milioni e non tesserato per € 1,9 milioni, nonché da altre variazioni nette negative per € 1,7 milioni. Queste ultime includono principalmente maggiori altri oneri per € 1,5 milioni, maggiori ammortamenti per € 1,1 milioni, maggiori oneri da gestione diritti calciatori per € 1 milione, maggiori costi per servizi esterni per € 0,9 milioni e maggiori imposte sul reddito per circa € 0,8 milioni. A compensazione figurano maggiori ricavi non ricorrenti per € 1,8 milioni, rilasci di fondi per € 1 milione e minori oneri finanziari netti per € 0,9 milioni.

I dati del II Semestre 2014 (I semestre 2014/15).
  


In sintesi, nel II semestre dell’anno 2014 (1 luglio – 31 dicembre 2014), rispetto all’analogo periodo precedente, i dati mostrano una perdita di € 6,7 milioni, che peggiora di € 11,5 milioni l’utile di € 4,8 milioni, precedente. Infatti, si è registrata una diminuzione dei proventi da gestione diritti calciatori per € 6,7 milioni. Risultavano aumentati gli oneri da gestione diritti calciatori per € 2,3 milioni e il costo del personale tesserato e non tesserato per € 5,4 milioni. Inoltre, figuravano maggiori ammortamenti diritti calciatori per € 4,5 milioni, parzialmente compensati da altre variazioni nette positive per € 7,4 milioni. Tali variazioni riguardavano principalmente l’incremento dei ricavi per diritti radiotelevisivi e proventi media per € 4,8 milioni, maggiori altri ricavi per € 2,4 milioni, minori accantonamenti al netto dei rilasci di fondi per € 0,6 milioni, minori imposte sul reddito per € 1,4 milioni, minori oneri finanziari netti € 0,6 milioni, nonché minori costi per servizi esterni per € 2,6 milioni.

Tra i fatti di rilievo del primo semestre 2015 vengono menzionate le operazioni perfezionate nella seconda fase della Campagna Trasferimenti 2014/2015, che hanno comportato complessivamente un aumento netto del capitale investito pari a € 9 milioni derivante da acquisizioni per € 21,4 milioni e da cessioni per un valore contabile netto di € 12,4 milioni.
Le cessioni hanno generato plusvalenze nette pari a € 15 milioni. Tali plusvalenze riguardano Domenico Berardi per € 6,6 milioni, Luca Castiglia per € 1,3 milioni e Manolo Gabbiadini per € 1,2 milioni. Invero nel comunicato relativo alla risoluzione della compartecipazione di Berardi si parlava di effetto economico positivo per 7,3 milioni. Inoltre, sempre nella relazione semestrale EXOR, viene evidenziato che nel gennaio 2015 è stato rinnovato il contratto di prestazione sportiva del calciatore Stephan Lichtsteiner fino al 30 giugno 2017.

Per quanto riguarda il Progetto Continassa, è stata avviata l’operatività del fondo immobiliare “J Village”, da parte di Accademia SGR S.p.A., Società di Gestione del Risparmio controllata da Banca del Sempione S.A.. Nella sostanza il Fondo Immobiliare “J Village” svilupperà il progetto Continassa.
Nella Relazione semestrale di EXOR è scritto che Accademia SGR ha raccolto gli impegni di investimento di vari sottoscrittori per complessivi € 53,8 milioni, e ha trovato le fonti di finanziamento esterno siglando l’accordo vincolante con gli istituti finanziatori del Fondo J Village, UBI Banca S.c.p.A. e Unicredit S.p.A., per complessivi massimi € 64,5 milioni.

Juventus ha apportato al Fondo J Village la titolarità dei diritti di superficie su un’area di circa 148.700 metri quadrati e dei relativi diritti edificatori per 34.830 metri quadrati di SLP (Superficie Lorda di Pavimento) per un controvalore complessivo di € 24,1 milioni, determinato in base alla relazione di stima redatta da un esperto indipendente. Quanto descritto sopra genererà nel 2015/16 un provento netto di circa € 10 milioni, Juventus ha ricevuto quote del Fondo J Village del valore di € 24,1 milioni.
La Città di Torino ha già rilasciato i permessi a costruire e il programma dei lavori prevede la consegna di tutte le opere entro l’inizio dell’estate del 2017.

Per quanto riguarda il rapporto con adidas, si è optato per la gestione diretta delle attività di licensing e merchandising. Per tale motivo, Juventus ha avviato gli opportuni progetti interni a livello organizzativo e gestionale.

La Campagna Trasferimenti relativa alla stagione sportiva 2015/2016 ha visto da un lato l’acquisizione di calciatori come Paulo Dybala (Palermo); Mario Mandžukić (l’Atlético Madrid); Simone Zaza (Sassuolo).
E dall’altro lato le cessioni di Angelo Ogbonna (West Ham); Arthuro Vidal (Bayern München). Inoltre è stato esercitato il diritto di opzione per l’acquisizione di Roberto Pereyra.
Sono stati conclusi degli accordi con il Boca Juniors per la cessione a titolo definitivo di Carlos Alberto Tévez, e per l’acquisizione a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2017, di Guido Nahuel Vadala e per l’acquisizione dei diritti di opzione per l’acquisizione di Rodrigo Betancur Colman, Franco Sebástian Cristaldo, e Adrián Andrés Cubas.

Il Patrimonio Netto
Il Patrimonio Netto risulta positivo per 45,8 milioni di Euro e rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente è in aumento di 10,3 milioni di Euro.

L’indebitamento Finanziario Netto
L’indebitamento Finanziario Netto, rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente, si è ridotto da 224 milioni di Euro a 188,9 milioni di Euro.

Conclusioni

In base a quanto scritto dagli Amministratori di EXOR, “coerentemente con gli esercizi precedenti, la gestione di Juventus continuerà ad essere focalizzata sull’obiettivo di consolidare l’equilibrio economico finanziario”.
L’approvazione del bilancio 2014/2015 è prevista per l’11 settembre 2015.

Per il 2015/16, è bene ricordare che sono previste plusvalenze record (Vidal), 10 milioni di Euro per l’operazione Continassa, e i ricavi commerciali dei nuovi contratti adidas e JEEP.

venerdì 21 agosto 2015

I conti 2013/14 del Valencia: le trattative di vendita del club alla base della continuità aziendale


Luca Marotta


Il Valencia ha chiuso l’esercizio 2013/2014 con un utile netto di 122 mila Euro. L’esercizio 2012/13 si era chiuso con un utile netto di € 5,13 milioni.
Le trattative di vendita del club, avviate durante la stagione sportiva, sono risultate decisive per la continuità aziendale. La trattative di vendita sono state avviate unilateralmente da Bankia e si sono rese necessarie a causa dell’enorme peso dell’indebitamento finanziario a breve.

Dal punto di vista sportivo, durante la stagione 2013/14, il Valencia ha conquistato l’8° posto nella Liga di Spagna con 49 punti; ha raggiunto le semifinali sia in Europa League, perdendo col vincitore della Coppa ossia il Sevilla CF ed è stato eliminato agli ottavi della Copa del Rey.

Il Club.

Il Valencia Club de Fútbol è stato costituito il 18 marzo 1919. Sino al 30 giugno 1992 aveva la forma giuridica di società sportiva con personalità giuridica senza scopo di lucro, successivamente, si è preceduto alla trasformazione del club in “Sociedad Anonima Deportiva”.
I conti del 2013/14 sono da imputare ancora alla vecchia gestione che vedeva il Valencia CF, S.A.D. appartenere ad un gruppo di società con a capo la “Fundación Valencia Club de Fútbol de la Comunidad Valenciana”.

Il Valencia CF, S.A.D. a sua volta controllava le seguenti società: Litoral del Este S.L.U., che si occupa della gestione immobiliare compresi gli impianti sportivi; Tiendas Oficiales VCF, S.L.U., che si occupa dei negozi e del merchandising.

In base a quanto riportato dal seguente articolo, del 17 maggio 2014: “Singapore businessman Lim buys Valencia” (link http://uk.reuters.com/article/2014/05/17/uk-soccer-spain-valencia-idUKKBN0DX0AJ20140517) la Fondazione che controllava il Valencia ha venduto le sue azioni, pari al 70,4%, a Peter Lim.
Sul sito internet del club è scritto che la signora Chan Layhoon è il Presidente del Consiglio di Amministrazione.

La continuità aziendale.

I revisori dei conti di EUDITA CJC Auditores S.L.P. nella loro relazione, al punto 3, hanno richiamato l'attenzione per quanto riguarda ciò che è indicato nella nota 2.3 della relazione allegata. In tale nota, si afferma che la Società, pur avendo una situazione patrimoniale equilibrata presenta un capitale circolante netto negativo,per cui si rende necessario conseguire dei ricavi aggiuntivi che generino dei risultati economici operativi e finanziari positivi, nonché misure alternative per ristrutturare la propria posizione finanziaria e consentire alla società di raggiungere l'equilibrio finanziario necessario.I revisori hanno scritto che sono stati informati che al momento della redazione della loro Relazione erano in corso le trattative per la vendita delle azioni della “Fundación Valencia Club de Fútbol de la Comunidad Valenciana” alla Meriton Holding. Tale accordo avrebbe comportato il successivo rifinanziamento del debito bancario a lungo termine, migliorando così il capitale circolante netto. In effetti, grazie alla trattativa di vendita, sono stati stipulati degli accordi di “stadstill” (ossia, accordi di sospensione delle procedure di rimborso) con Bankia, in attesa di chiudere a breve la stessa trattativa. Inoltre, si sta rinegoziando il debito con il costruttore del nuovo stadio UTE Nuevo Estadio Valencia, CF (Bertolín-FCC).
Il bilancio è stato redatto in base al presupposto della continuità aziendale, anche perché gli Amministratori hanno previsto che i negoziati in corso avranno una conclusione positiva, come in effetti si è verificato col passaggio di proprietà. Tuttavia, i revisori hanno valutato queste condizioni come indicative di incertezza circa la capacità della Società di continuare la sua attività in modo da poter realizzare le proprie attività e liquidare le passività per gli importi e secondo la classificazione operata nel bilancio, che è stato preparato in base al principio della continuità aziendale.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.



Il valore dell’attivo è aumentato dello 0,8%, da € 412,1 milioni a € 415,4 milioni. Il valore contabile dei diritti pluriennali incide per il 7,47%; invece, il valore delle immobilizzazioni materiali incide per il 65% per via della questione del nuovo stadio.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,17.
Infatti, l’equity ratio è basso ed è pari al 14,3%. Il ricorso al capitale di terzi è notevole.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,17, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti. Ovviamente, come evidenziato dai revisori il valore dei beni è frutto di una valutazione in base al principio di continuità aziendale, adottato nella speranza del buon esito delle trattative di vendita.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,18, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e attività totali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso del Valencia, tale indicatore risulterebbe pari al 22%, pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 22 Euro, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, nettamente superiore all’anno.

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, comprensivo dei ricavi straordinari, si otterrebbe un risultato positivo per € 12,3 milioni. Di fatto, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si guadagnerebbero solo 3 centesimi di Euro, che non sarebbero sufficienti a far fronte agli oneri finanziari.

Il Rendiconto Finanziario.

Il Rendiconto finanziario evidenzia che le disponibilità liquide sono aumentate di € 5.198.329,48. Infatti, la gestione corrente ha determinato un assorbimento del flusso di cassa per € 5.331.925,61; l’attività di investimento ha assorbito un flusso di cassa per € 4.360.545,37 e il flusso di cassa generato dall’attività di finanziamento è stato positivo per € 14.890.800,46. Da evidenziare che, durante il 2013/14, il flusso di cassa derivante dall’indebitamento bancario è stato pari a € 20.227.797,15.


Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo per € 59,4 milioni. Rispetto all’esercizio precedente è aumentato di € 40.572,61 (+0,07%). La variazione è dovuta principalmente all’utile d’esercizio.
I mezzi propri finanziano il 14,3% dell’attivo e il 16,6% dell’attivo non corrente. Ma il dato preoccupante è che l’ 86,5% dell’attivo non corrente è finanziato dalle passività con scadenza entro l’esercizio successivo.

L’indebitamento finanziario.



L’indebitamento finanziario netto è pari a 249,46 milioni di Euro e risulta in aumento di 11,4 milioni. Le disponibilità liquide sono aumentate di 5,2 milioni assestandosi a 5,6 milioni. I debiti con le banche sono ingenti e sono pari a 255,1 milioni di euro (238,5 nel 2012/13). La maggior parte riguarda quelli a breve termine che sono pari a 213,78 milioni ed è questo il dato che determina lo squilibrio finanziario: il debito bancario a breve finanzia la maggior parte dell’attivo non corrente. Infatti, tale debito è garantito da ipoteca sugli immobili; inoltre, il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Ebitda è molto elevato, essendo superiore a 7. In genere, , il superamento della soglia di 5 rappresenta un segnale di una forte tensione finanziaria.
I debiti verso enti sportivi ammontano a 19,4 milioni, di cui 17,8 milioni a breve. Nel 2012/13 ammontavano a 21,2 milioni di Euro. I crediti verso enti sportivi ammontano a 22,9 milioni di Euro (nel 2012/13: 17,3 milioni). Pertanto, l’indebitamento finanziario aumentato del saldo tra debiti e crediti verso enti sportivi supera di molto i ricavi. Tale circostanza rappresenta un dato giudicato negativamente ai fini del Fair Play Finanziario.

La situazione col Fisco.

Nell’attivo non corrente sono esposte imposte differite attive per € 38.770.303,02, di cui Euro 34.799.581,99 per il diritto a compensare negli esercizi futuri le perdite fiscali. Nell’attivo corrente sono esposte imposte attive per € 1.116.395,91 e un credito IVA per € 936,91.

I debiti verso il fisco, gli Enti Previdenziali e le Amministrazioni Pubbliche ammontano complessivamente a € 5.997.795,67. Da segnalare che la maggior parte riguarda i debiti per ritenute da versare, ammontanti a € 4.501.392,94.

I debiti col Personale
I debiti col personale ammontano a Euro 39.401.228,05, di cui Euro 39.084.107,11 riguardanti il personale sportivo. Tali debiti risultano aumentati di 4,2 milioni di Euro. Il rapporto tra debiti e costo del personale lascia intuire un ritardo nei pagamenti degli stipendi superiore ai sei mesi. Pare che sia prassi consolidata del calcio spagnolo quella di pagare in due tranche, a Natale e a fine stagione, il grosso degli stipendi, pagando mensilmente solo il minimo sindacale. Tale circostanza spiegherebbe l’elevato importo dei debiti verso il personale dei club spagnoli.

Le immobilizzazioni materiali.

Le immobilizzazioni materiali nette sono pari a € 269.845.098,37 e sono composte da: Stadio e impianti sportivi per € 113.657.529,02; Terreni e Fabbricati per € 27.279.222,68; Immobilizzazioni materiali in corso per € 125.628.849,42 e altre immobilizzazioni materiali per 3,27 milioni. Esse sono rimaste sostanzialmente invariate e la loro incidenza sul totale dell’attivo è molto elevata, essendo pari al 65%.
Il saldo che presenta la voce “estadios y pabellones deportivos” è composta da terreni per un importo di 90.419.809,52 Euro e Costruzioni per un importo di 23.237.719,50 Euro.
Sugli immobili di proprietà esistono delle ipoteche. Sui tereni su cui insiste lo stadio Mestalla c’è un’ipoteca a favore di Bankia per 200 milioni di euro. Il prestito di 25.653.000 di Caixabank risulta contratto con garanzia ipotecaria sul terreni del Mestalla.
Esiste un’ipoteca sull’immobile ubicato in Avenida de Suecia, nº 17-19 a Valencia, a garanzia di un dilazionamento di pagamento di oneri contributivi previdenziali.

La voce Immobilizzazioni materiali in corso, pari a € 125.628.849,42, riguarda i costi capitalizzati, sinora sostenuti, per il progetto del nuovo stadio.

Il valore della rosa.



Il valore contabile netto dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori, compresi gli anticipi per l’acquisto, ammonta a € 48.663.129,73. Tale valore nel 2012/13 era pari a 55.761.493,88 e nel 2011/12 a € 61.547.561,18, mentre il 2010/11 era pari a € 67.342.233,67. Ci sono stati acquisti per 41,6 milioni, di cui Euro 17.622.879,11 per anticipi; cessioni per un valore contabile residuo di 28,6 milioni e ammortamenti per 21,2 milioni. A ciò si deve aggiungere l’utilizzo della svalutazione effettuata nel 2012/13 di € 1.077.582,17.
Gli acquisti più importanti riguardano: Helder Postiga, Dorlan Mauricio Pabon, Rubén Vezo y Vinicius Vasconcelos.
La voce anticipi, pari a € 17.622.879,11, riguarda altre acquisizioni effettuate nell’esericizio 2013/2014 che entraranno a far parte della rosa del Valencia C.F. nella stagione 2014/2015, in particolare: Nicolás Otamendi y Rodrigo De Paul.
Le cessioni più importanti sono state le seguenti: Roberto Soldado (Tottenham Hotspur Football), Alberto Facundo Costa (FC Spartak Moscow), Fernando Rubén Gago (Club Atletico Boca Juniors), Nelson Haedo Valdez (Al Jazira Football Sport Company L.L.C), Sergio Canales Madrazo (Real Sociedad de Futbol S.A.D.) y Dorlan Mauricio Pabon (C.F. Monterrey).
Nel corso dell'anno, sono stati trasferiti temporaneamente in prestito ad altri club fino al 30 giugno 2014, diversi giocatori, tra i quali Aly Cissokho (Liverpool F.C.), Carles Gil de Pareja (Elche C.F.), Adil Rami (Milan AC), Andrés Guardado (Bayer 04 Leverkusen), Helder Postiga (Lazio), Dorlan Pabon (Santos Futebol Clube) y Ever Banega (Newell’s Old Boys).
Mentre risultano acquisiti temporaneamente: Oriol Romeu (Chelsea FC) e Eduardo Vargas (Napoli).

Il 20.08.2015, la stampa ha riportato la notizia riguardante la cessione di Otamendi al Manchester City per circa 45 milioni di Euro.

I Ricavi.



Il fatturato netto, senza plusvalenze, nel 2013/14 è pari a € 90,8 milioni e risulta in diminuzione del 19,7%. I ricavi TV per competizioni nazionali incidono per il 52,8% e sono pari a € 48 milioni.Nel 2012/13 i ricavi TV nazionali erano pari a 45,5 milioni di Euro.
I ricavi da competizioni internazionali UEFA diminuiscono a € 9.212.624,00, da € 31.087.125,00. La diminuzione è dovuta al fatto che nel 2012/13 il Valencia ha disputato la Champions League, mentre nel 2013/14 ha disputato l’Europa League.
I ricavi da abbonamenti diminuiscono a € 11.066.703,24 da € 14.844.258,74.
I ricavi da biglietteria per le gare nazionali ammontano a € 2.678.110,28, di cui € 1.877.227,89 per la Liga e € 797.548,51 per gare di coppa. Nel 2012/13 i ricavi da biglietteria per gare nazionali erano pari a € 3.591.454,78.
I ricavi da tornei e gare amichevoli risultano pari a € 907.784,01 (€821.782,61 nel 2012/13).
I ricavi commerciali da merchandising e vendita prodotti ufficiali ammontano a € 571.555,01 (€981.565,60 nel 2012/13). I ricavi pubblicitari risultano pari a € 12.976.525,68 (€13.971.292,57 nel 2012/13).
Gli Altri ricavi di gestione sono pari a € 4.911.854,09 e riguardano ricavi accessori di gestione per € 4.702.619,50 e contributi di esercizio per € 209.234,59.

Il Player Trading

Il risultato derivante dalla gestione economica dei calciatori è positivo per € 22,1 milioni, mentre nell’esercizio precedente erano pari a 18,3 milioni di euro.
Gli ammortamenti dei calciatori sono pari a 21,17 milioni di Euro. Pertanto, il risultato derivante dalla gestione economica dei calciatori è positivo è riuscito a coprire il costo annuale dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.

I Costi.

Il costo del personale è diminuito del 5,3% da € 60,7 milioni a € 57,5 milioni. Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto senza plusvalenze è al 63,3%.
Il costo del lavoro allargato, che considera anche gli ammortamenti dei giocatori, è pari all’86,6%.

Gli ammortamenti totali sono diminuiti da 25,35 milioni a 22,7 milioni.
I costi per servizi esterni sono aumentati da € 14.094.678,09 a € 15.801.009,10.
Gli oneri finanziari sono notevoli perché sono pari a € 11.099.926,28, mentre nell’esercizio precedente erano pari a 12.853.370,04 Euro. L’incidenza sul fatturato netto è del 12,22%.

Break-even result.

Il risultato prima delle imposte è positivo per € 2.686.629,59, nel 2012/13 era positivo per € 7.908.877,60.
Il Valencia ha chiuso l’ esercizio 2013/2014 con un utile al netto delle imposte per € 121.893,36.

Conclusioni.

Secondo gli Amministratori che hanno redatto il bilancio, la gestione economica del Valencia CF SAD è stata inevitabilmente influenzata dalle trattative per la vendita delle azioni del club, che sono state avviate unilateralmente dalla banca creditrice BANKIA.

Anche la mancata partecipazione alla Champions League ha esercitato un’influenza determinante, soprattutto nel calo del fatturato. Per il 2014/15 gli amministratori hanno previsto un volume d’affari netto di 75,35 milioni di Euro, oltre altri ricavi di gestione per € 3,4 milioni, e un risultato prima delle imposte positivo per 984.070 Euro. Le prospettive future del club dipenderanno dalla gestione del nuovo proprietario Peter Lim, che tra le prime questioni da affrontare ha trovato il problema del debito finanziario. 

sabato 15 agosto 2015

Bilancio Sassuolo 2014: perdita di 16 milioni, con 22 milioni di ricavi da Sponsor.



Luca Marotta


L’Unione Sportiva Sassuolo Calcio Srl ha chiuso il bilancio dell’esercizio 2014 con un risultato negativo di € 15.980.491; mentre, l’esercizio 2013 si era chiuso una perdita, piuttosto contenuta, di € 157.699. Sulla perdita ha pesato soprattutto la gestione del primo semestre solare, che già evidenziava una perdita di circa 12,6 milioni di Euro, forse a causa della tardiva campagna di rafforzamento di gennaio 2014.

Invero, gli Amministratori avevano già evidenziato e previsto nella Relazione al bilancio dell’esercizio precedente che, per quanto riguarda l’esercizio 2014, il Sassuolo per conseguire l’importante obiettivo della permanenza in Serie A, ha fatto degli importanti investimenti riguardanti l’acquisto di calciatori e l’assunzione anche di un altro allenatore. Gli stessi Amministratori scrissero che “gli investimenti, rivolti prevalentemente all’acquisto di giocatori affermati e di esperienza, hanno comportato un importante e considerevole sacrificio economico la cui manifestazione numeraria sarà materialmente visibile dal Bilancio semestrale 01.01.2014 – 30.06.2014 da presentare in COVISOC. Tali rilevanti investimenti si presume modificheranno la situazione patrimoniale/finanziaria della società e il trend economico della stessa.
Nella Relazione sulla Gestione si legge che uno degli obiettivi del Sassuolo è quello di avere una prima squadra composta da giovani di qualità e prestigio e da giovani cresciuti nel vivaio.

Quindi, al 31.12.2014, è stato evidenziato un risultato in perdita, nonostante l’enorme volume dei ricavi da sponsorizzazione, pari a € 22.046.000 (€ 15.564.760 nel 2013; € 12.997.503 nel 2012 ed € 14.280.740 nel 2011), che incidono per il 34,7% sul valore della produzione rettificato. Bisogna aggiungere anche l’importo dei ricavi televisivi pari a € 20.598.000. Queste due importanti ed ingenti voci di ricavo non sono riuscite a coprire il costo del personale pari a 45,5 milioni di Euro, che è praticamente raddoppiato rispetto al 2013.
Bisogna evidenziare che nel caso del Sassuolo, la sponsorizzazione del “main sponsor” è al livello dei Top Club della Serie A.
Poiché, il Sassuolo, a differenza degli altri club della Serie A, considera nel valore della produzione anche i proventi da compartecipazione, nelle considerazioni che saranno effettuate si considererà il dato rettificato.
Nel bilancio 2014 del Sassuolo assumono un importante peso anche le plusvalenze, con un’incidenza sul valore della produzione rettificato, ossia senza proventi da compartecipazione, dell’11,8%.

Il bilancio 2014 del Sassuolo riguarda la seconda parte della stagione sportiva 2013/14, conclusasi con la permanenza in Serie A, e la prima parte del campionato 2014/15, conclusosi con la permanenza in Serie A. Mentre il bilancio relativo all’anno 2013 comprendeva la seconda parte della stagione sportiva 2012/13, conclusasi con la promozione in Serie A, e la prima parte del campionato 2013/14, conclusosi con la permanenza in Serie A. Pertanto, mentre l’esercizio 2013 ha beneficiato solo per la seconda parte dell’esercizio dei diritti televisivi della Serie A, l’esercizio 2014 ha beneficiato per intero dei diritti televisivi della Serie A.

Il Gruppo.

La società è controllata dalla società MAPEI S.P.A. con sede in Milano, che redige il bilancio consolidato di gruppo ed è socio unico, che possiede l’intero capitale sociale. MAPEI S.P.A. esercita anche l’attività di direzione e coordinamento su Unione Sportiva Sassuolo Calcio Srl, ed ha chiuso il bilancio al 31.12.2013 con utile di 25,2 milioni, un valore della produzione di 465,16 milioni di Euro ed un Patrimonio netto di € 352,29 milioni, che contribuisce a finanziare un attivo di € 943.925.000.
L’Unione Sportiva Sassuolo Calcio Srl ha aderito al “Consolidato Fiscale Nazionale” posto in essere dalla società controllante MAPEI S.P.A.. Tale opzione è stata rinnovata in data 15.06.2013 per il triennio 2012-2013-2014.

I rapporti con parti correlate.

Nella nota integrativa a proposito delle operazioni con parti correlate è scritto che “nel corso dell’esercizio non sono state realizzate rilevanti operazioni con parti correlate concluse a condizioni di mercato non normali.” Le società considerate “parti correlate” sono: Mapei Stadium; ADESITAL SPA; CERCOL SPA; POLYGLASS SPA; Vaga; Master Group e VINAVIL.
Risultano costi nei confronti di Mapei Stadium per € 575.000. L’importo dei proventi di competenza da parti correlate ammonta a € 512.000, i costi totali a € 1.903.000.
Nella Relazione sulla Gestione sono evidenziati i rapporti con le imprese del Gruppo, distente in controllate, controllanti e consociate.
Come ricavi derivanti dai rapporti con le imprese controllanti è esposto l’importo di € 24.653.000 (€ 15.541.096 nel 2013 e € 12.994.603 nel 2012). I ricavi derivanti da prestazioni di servizi a consociate ammontano a € 223.000 (€ 63.996 nel 2013 ed € 83.500 nel 2012). Tra le società consociate figurano: ADESITAL SPA; CERCOL SPA; POLYGLASS SPA e VINAVIL.
Come costi sono evidenziati degli oneri finanziari nei confronti di Mapei Spa per € 833.000 (€ 214.037 nel 2013 ed € 109.125 nel 2012) e dei costi per prestazioni di servizi sempre nei confronti di Mapei Spa per € 44.000 e nei confronti di Mapei Stadium per € 575.000.
Il Sassuolo vanta crediti verso la Mapei Spa per circa 14.422.000 Euro, di cui 14,1 milioni  a breve. Esistono debiti di natura finanziaria nei confronti della Mapei per € 6.578.000.

La continuità aziendale.

La società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A., nella sua relazione ha evidenziato, come per il bilancio 2012 e 2013, al punto 4 a titolo di richiamo di informativa che il necessario supporto finanziario atto a sostenere l’attività della Società viene garantito dalla controllante Mapei S.p.A., che ha assunto un impegno formale.

Per quanto riguarda la continuità aziendale, hella Relazione sulla Gestione, gli Amministratori hanno scritto che  hanno tenuto conto dell’impegno formale assunto dal socio di riferimento “MAPEI S.P.A.” a garantire un adeguato supporto finanziario alla Società per un periodo non inferiore a 12 mesi dall’approvazione del presente bilancio.’
Nella Nota Integrativa è scritto che la Capogruppo ha confermato che porrà a disposizione “le risorse adeguate per la copertura finanziaria del fabbisogno corrente e per garantire la continuità aziendale della Società per un periodo non inferiore a dodici mesi dalla data di approvazione” del bilancio.
Considerato quanto scritto sopra, per il Sassuolo si potrebbe parlare di “Mapei-dipendenza

Lo Stadio.

Il 5 dicembre 2014, a seguito del fallimento della società Mirabello 2000 Spa, la Mapei si è aggiudicata l’asta giudiziaria per l’acquisto del “Mapei Stadium - Città del Tricolore di Reggio Emilia” e ha mantenuto nella denominazione “Città del Tricolore” come segno di rispetto nei confronti della città di Reggio Emilia. L’importo con il quale Mapei Spa si è aggiudicata l’asta è stato di 3,8 milioni di Euro. Il Giudice Delegato del Tribunale di Reggio Emilia ha trasferito a Mapei Spa, nel mese di febbraio 2014, la piena proprietà dello Stadio di Reggio Emilia (ex Giglio), ora denominato “Mapei Stadium - Città del Tricolore”.
L’impianto ospita le partite casalinghe del Sassuolo Calcio dalla stagione sportiva 2013/14,.
Al momento dell’aggiudicazione, lo Stadio aveva circa venti anni e necessitava di lavori di ammodernamento. Da segnalare che la prima operazione effettuata ha riguardato il posizionamento del naming “Mapei Stadium” e l’inserimento del logo Mapei in qualità di sponsor.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.
Il valore dell’attivo è aumentato del 26,9%, da € 78,6 milioni a € 99,8 milioni. Il valore contabile dei diritti pluriennali incide per il 36,6%. Il valore delle immobilizzazioni materiali solo dello 0,7%.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,08.
Infatti, l’equity ratio è molto basso ed è pari a 7,6%. Il ricorso al capitale di terzi è eccessivo.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,08, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,73, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Tuttavia, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 8.156.014.
L’attivo corrente, con esclusione dei ratei e risconti attivi, ammonterebbe a 41,8 milioni di Euro, mentre il totale delle passività correnti del Club, con esclusione dei ratei e risconti passivi, diminuirebbe a 53,1 milioni di Euro.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e attività totali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso del Sassuolo, tale indicatore risulterebbe pari al 63%, pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 63 Euro, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, superiore all’anno.

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati. 
Considerando come reddito operativo l’EBIT ordinario, si otterrebbe un risultato negativo per € 20,6 milioni. Di fatto risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero circa 23 Euro.

Il Rendiconto Finanziario.

Il Rendiconto finanziario evidenzia che le disponibilità liquide sono aumentate di € 2.158.779. Infatti, la gestione corrente ha determinato un assorbimento del flusso di cassa per € 14.852.000; l’attività di investimento ha assorbito un flusso di cassa per € 16.812.000 e il flusso di cassa generato dall’attività di finanziamento è stato positivo per € 33.823.000. Da evidenziare che, durante il 2014, vi sono stati apporti di capitale per € 20.504.000.


Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto risulta positivo per € 7.582.519; mentre, nel 2013 era positivo per € 3.058.528. Il Patrimonio netto è composto dal capitale sociale per € 5.000.000; dalla riserva versamenti a copertura perdite per € 18.563.013 e dalla perdita netta d’esercizio di € 15.980.491.

L’assemblea straordinaria del 30 ottobre 2014 ha deliberato di coprire le perdite riportate a nuovo, che erano pari a € 157.699, e la perdita già maturata nel primo semestre 2014, per un totale complessivo di Euro 12.720.712 con l’utilizzo della riserva legale di € 2.000; l’utilizzo della riserva straordinaria di € 1.632.008; l’utilizzo della riserva versamenti in conto capitale per € 1.572.221; l’azzeramento del capitale sociale di Euro 10.000; l’utilizzo del versamento a copertura perdite di Euro 9.504.483 e all’aumento di capitale sociale per € 5.000.000.

Il 17 Aprile 2014, l’Assemblea ordinaria ha approvato il bilancio e ha deciso di coprire la perdita mediante utilizzo del fondo copertura perdite per Euro 12.563.000 e mediante utilizzo del fondo riserva versamenti in conto capitale per la parte rimanente.

I mezzi propri finanziano solo il 7,6% delle attività, per la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi.

Grado Copertura Patrimonio Calciatori.

Tale indice, dato dal rapporto tra mezzi propri e valore contabile netto dei diritti pluriennali, fornisce informazioni riguardanti la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Se è pari o superiore a 1, significa che i calciatori sono stati acquistati con mezzi propri, in caso contrario col ricorso al capitale di terzi. Nel caso del Sassuolo, tale indice è inferiore a 1, ed è pari a 0,21.

L’indebitamento finanziario.



La posizione finanziaria netta risulta negativa per € 21,53 milioni (€ 10,37 milioni nel 2013), ma è di molto inferiore al valore della produzione e al fatturato netto. L’EBITDA del bilancio 2014 è negativo per € 8,56 milioni,nel 2013 era positivo per € 8.069.076, pertanto la gestione operativa non ha generato flussi di liquidità per pagare l’indebitamento finanziario. Tuttavia, una parte del debito finanziario riguarda il debito verso la controllante pari a circa € 6,57 milioni.
Gli amministratori considerano nel calcolo della posizione finanziaria netta anche i crditi finanziari a breve pari a circa € 26 mila (€ 29 mila nel 2013).
I crediti da calciomercato ammontano a € 27 milioni. L’importo maggiore riguarda la Juventus per € 15.574.000, di cui 8,6 milioni per Marrone; 5,8 milioni per Berardi e 1,16 milioni per Zaza. Al 31.12.2014, i crediti verso il Parma fallito, ammontano a € 5.970.000.
I debiti verso Enti settore specifico ammontano complessivamente a € 47,7 milioni. Gli importi maggiori riguardano la Juventus per € 20 milioni, il Parma fallito per € 11,2 milioni e il Genoa con 7,1 milioni.
L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario ammonta a € 42,18 milioni ed è inferiore al fatturato netto.

Gli Altri debiti.

I debiti tributari risultano pari a € 3.084.992 (€ 2.936.019 nel 2013). L’importo principale riguarda i debiti verso l’Erario per ritenute su redditi di lavoro dipendente pari a € 2.359.000 (€ 1.469.989 nel 2013). Le ritenute operate si riferiscono alle retribuzioni di novembre e dicembre 2014. Nella nota integrativa è specificato che il debito verso l’Erario è stato saldato dopo il 31.12.2014, in coerenza col pagamento degli stipendi.
Gli altri debiti ammontano a € 3,3 milioni (€ 1.208.393 nel 2013) e comprendono i debiti verso il personale pari a € 1,44 milioni. Nella nota integrativa è scritto che i debiti verso i dipendenti si riferiscono al mese di dicembre 2014 e il pagamento è avvenuto nel mese di gennaio 2015. La voce “altri debiti” pari a € 1.894.000, comprende i premi individuali ai dipendenti tesserati, che ri riconoscono al termine della stagione sportiva.
Al 31.12.2014, non esistono fondi rischi e oneri accantonati.

Il Valore della Rosa dei calciatori.



Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 36,5 milioni ( € 31.793.341 nel 2013) e rappresenta il 36,6% dell’attivo.
Sono stati effettuati investimenti per € 27.3 milioni (€ 35.892.000 nel 2013), tra cui: Sansone N. (Parma) per € 5 milioni; Peluso (Juventus) per € 4,5 milioni; Vrsaljko (Genoa) per € 3,5 milioni; Consigli (Atalanta) per € 3 milioni; Floro Flores (Genoa) per € 2,5 milioni; Floccari (Lazio) per € 2 milioni e Sanabria (Barcellona) per € 2 milioni.
Le cessioni effettuate per l’importo di € 18.037.000 hanno permesso di realizzare un’eccedenza di plusvalenze sulle minusvalenze per € 7.115.000. Tra le cessioni figurano: Marrone alla Juventus per € 10 milioni, Mendes al Parma per € 5 milioni e Sanabria alla Roma per € 2.426.000.
Obiettivo della campagna trasferimenti dell’esercizio 2015 è quello di allestire una squadra competitiva e realizzare significative plusvalenze.
Al 31.12.2014, il calciatore col valore contabile residuo netto più elevato è Peluso con € 3.932.877, seguito da Sansone con € 3.817.706 e Zaza con € 3.678.455.
I crediti per calciatori ceduti in compartecipazione ammontano a € 4,5 milioni e riguardano essenzialmente la compartecipazione di Berardi con la Juventus per € 4,5 milioni.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione diminuiscono da € 16.570.000 a € 2.300.000.
Tali debiti riguardano Acerbi (Genoa) per € 1,8 milioni e Antei (Roma) per € 500 mila.
Per quanto scritto sopra il valore contabile netto potenziale della rosa del Sassuolo, al 31.12.2014, è stimabile in circa 38,7 milioni di Euro.
Il 25 giugno 2015, Juventus FC ha comunicato di aver risolto a favore del Sassuolo la compartecipazione di Berardi per un importo di 10 milioni. Considerando che per la metà di Berardi già figurava un credito da compartecipazione di € 4,5 milioni, nel 2015 sarà evidenziato un provento da compartecipazione di € 5,5 milioni.
Il 7 luglio 2015, Juventus FC ha comunicato di aver acquistato Zaza per 18 milioni pagabili in tre anni. Quindi, nel 2015 ci sarà un’importante plusvalenza.

La Gestione Economica.

Il valore della produzione rettificato, non comprensivo di proventi da compartecipazione, è aumentato del 54,3% da € 41,1 a € 63,45 milioni.
I costi della produzione rettificati, non comprensivi di oneri da compartecipazione, aumentano del 93,1%, da € 40 milioni a € 77,2 milioni. L’aumento registrato è dovuto alla tardiva campagna di rafforzamento del gennaio 2014, che alla fine dell’esercizio, ha determinato un aumento dei costi in misura più che proporzionale rispetto all’aumento dei ricavi.



I ricavi.

Il fatturato al netto delle operazioni relative alle cessioni dei calciatori aumenta del 76%, da € 31,6 milioni a € 55,77 milioni.
I ricavi da sponsorizzazioni ammontano a € 22.046.000 (€ 15.564.760 nel 2013) e rappresentano il 34,7% del totale del Valore della Produzione rettificato e il 39,5% del fatturato netto. Tali ricavi si riferiscono sostanzialmente all’importo della sponsorizzazione MAPEI, che nel 2013, invece, era pari a  € 15.541.096. Tali ricavi hanno registrato un incremento di 6,48 milioni di Euro.
I Proventi Pubblicitari, pari a € 6.183.000 (€ 1.944.456 nel 2013), si riferiscono ai rapporti che determinano ricavi relativi a tutti i servizi promo-pubblicitari, compresa la cartellonistica pubblicitaria per le partite casalinghe. Tali ricavi hanno registrato un incremento di 4,2 milioni di Euro.
I proventi televisivi conseguiti nell'esercizio 2014 aumentano a € 20.598.000 da € 10.516.923, a causa della partecipazione al campionato di Serie A sia nel primo che nel secondo semestre dell’anno solare.
I ricavi da gare sono aumentati a € 3.677.268 da € 1.613.938. In particolare, i ricavi da gare in casa ammontano a € 2.263.000 (€ 1.002.893 nel 2013) e gli abbonamenti a € 1.398.000 (€ 606.009 nel 2013). Gli abbonamenti per la stagione sportiva 2014/15 sono stati n. 7.759 per un incasso lordo di 1.754.165.

I contributi in conto esercizio ammontano a € 1.069.972 (€ 1.852.405 nel 2013).

Il grafico seguente mostra la prevalenza “insolita”, per un club della Serie A italiana, dei ricavi commerciali, rispetto alle altre fonti di ricavo.
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Il Player Trading.



L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2014, considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato negativo di circa € 13,85 milioni.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 7.512.000 (€ 9.029.752 nel 2013) e riguardano: Marrone ceduto alla Juventus per un valore di € 10 milioni e con una plusvalenza di € 2,8 milioni; Mendes ceduto al Parma fallito per un valore di € 5 milioni e con una plusvalenza di € 4.111.000; Sanabria ceduto alla Roma per un valore di € 2.426.000 e con una plusvalenza di € 590 mila.
I “Costi per acquisizione temporanea prestazioni calciatori” ammontano a € 1.573.000 (€ 1.465.931 nel 2013). Il prestito di Taider (Inter) è costato, come competenza 2014, € 555 mila ; quello di Floro Flores è costato, come competenza 2014, € 370 mila; quello di Biondini € 200 mila.
Le minusvalenze risultano pari a € 397 mila.
I proventi da compartecipazione ammontano a € 2.920.000.
Gli oneri da compartecipazione ammontano a € 9.750.000.
Gli ammortamenti della rosa calciatori ammontano a € 11,7 milioni (€ 5.595.351 nel 2013).

I costi.

I costi del personale aumentano da € 22.753.185  a € 45.533.369 e incidono per l’81,6% sul fatturato netto e rappresentano il 58,9% dei costi della produzione rettificati.

Il “Costo del Lavoro Allargato”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della rosa calciatori, è pari a £ 57,2 milioni.
Il “Costo del Lavoro Allargato” incide sul fatturato netto per l’102,6%. Quindi il fatturato netto non basta a coprire il “costo del lavoro allargato”.

Gli ammortamenti e le svalutazioni pari complessivamente a € 12 milioni (€ 6 milioni nel 2013) rappresentano il 15,6% dei costi della produzione rettificati.

I costi per servizi ammontano a € 10.238.800 (€ 4.346.106 nel 2013) e comprendono € 2.189.000 (€ 1.173.000 nel 2013) per compensi ad agenti e intermediari.
I costi relativi ai campi sportivi sono stati pari a € 1.162.000. L’affitto del “Mapei Stadium”, per l’importo di competenza del 2014, è stato pari a € 575.000.

Il Punto di Pareggio.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 21.097.059; mentre nel 2013 era positivo per € 916 mila. Nel 2012 era positivo per € 2,2 milioni e nel 2011 era positivo per € 1,1 milioni.

La gestione economica dipende dai ricavi della sponsorizzazione Mapei, senza la quale ci sarebbe maggiore squilibrio.

Le imposte pari a € 5,1 milioni hanno determinato la perdita di esercizio pari a € 15.980.491.

Conclusioni.

In futuro, in uno scenario positivo, con la conquista del diritto a partecipare alle competizioni europee, l’importante valore della sponsorizzazione da parte della società controllante, in chiave Fair Play Finanziario, potrebbe essere oggetto di valutazione al “fair value”.
Per arginare il fenomeno delle maxi-sponsorizzazioni delle parti correlate, l’articolo 3 del Regolamento UEFA sul Financial Fair Play (edizione 2015), che dà la definizione di “Significant influence”, ha introdotto un parametro oggettivo. Si ritiene che una sponsorizzazione debba essere soggetta ad una rettifica in base al “fair value”, quando l’importo della stessa sia pari o superiore al 30% delle entrate totali del richiedente la licenza. Quanto sopra è valido per le parti correlate, come nel caso FCA-Juventus, ma, a maggior ragione è valido per le sponsorizzazioni da parte di società controllanti. Nello specifico, se si confrontasse il valore della sponsorizzazione del Sassuolo con i valori medi della Serie A, emergerebbe la sua rilevanza.
Nonostante il valore rilevante della sponsorizzazione, la continuità aziendale del Sassuolo dipende dall’impegno formale di Mapei Spa a garantire un adeguato supporto finanziario.
Per il 2015 il Sassuolo continuerà a beneficiare per due semestri dei diritti TV della Serie A e per quanto riguarda il Player Trading, potrà contare sulla plusvalenza di Zaza, al cui effetto positivo sarà  aggiunto il provento da compartecipazione ottenuto per la risoluzione di Berardi.


Oltre gli obiettivi sportivi tra cui la permanenza in Serie A, che è stata conseguita, gli Amministratori del Sassuolo rimarcano che tra gli obiettivi aziendali ci sono anche le attività di promozione e utilità sociale e, infatti, il Sassuolo ha partecipato a numerosi eventi con tali obiettivi.

lunedì 10 agosto 2015

Bilancio Atalanta 2014: perdita da 2,8 milioni di Euro e l'importanza della Serie A.



Luca Marotta

L’Atalanta ha chiuso il bilancio dell’esercizio 2014, evidenziando una perdita, al netto delle imposte, per 2,8 milioni di Euro e un risultato prima delle imposte negativo per 2 milioni di Euro. Nel 2013, il bilancio aveva evidenziato un utile al netto delle imposte di € 10.187, mentre il bilancio 2012 si era chiuso con una perdita di € 2.158.300.

Trattasi di un bilancio che dipende dal “player trading”, che evidenzia plusvalenze per € 14.217.720 (€ 14,7 milioni nel 2013). Le direttrici strategiche che determinano l’azione degli amministratori per quanto riguarda le operazioni di calciomercato sono improntate ad un’attenta valutazione delle operazioni, sia in entrata, che in uscita, al fine di allestire una squadra competitiva in grado di raggiungere l’obiettivo della permanenza in Serie A. Gli amministratori prestano molta attenzione all’investimento nel settore giovanile, considerato come tradizionale punto di forza della società. Inoltre, gli Amministratori hanno puntato anche sul rafforzamento dell'area tecnica e scouting

Il bilancio 2014 di Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. riguarda la seconda parte della stagione sportiva 2013/14 e la prima parte del campionato 2014/15, entrambi disputati in Serie A.
Il Fatturato Netto è risultato in lieve calo, intorno ai 43,2 milioni di Euro.
Dal punto di vista sportivo, la prima squadra nel campionato di calcio 2013/2014 ha raggiunto l'obiettivo stagionale della permanenza in serie A.
La stagione sportiva 2014/15, pur terminando con la salvezza, è stata meno brillante, col diciassettesimo posto ed è stata caratterizzata anche dal cambio della guida tecnica.

Il Gruppo.

La società Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. è una società soggetta ad attività di direzione e coordinamento di Odissea S.r.l., ma è controllata attraverso per il 79,32% attraverso la società “La Dea S.r.l.”.
La società “Odissea S.r.l.” è stata costituita il 27.11.2013 ed il 27.07.2014, ha perfezionato la fusione per incorporazione di “SMALG S.r.l.” (già “SMALG S.p.A.”).  Nel 2013, a causa di tale fusione si è registrata l’interruzione del regime di consolidato fiscale, cui “Atalanta Bergamasca Calcio SpA” aveva aderito negli anni precedenti. Nel 2014, si è registrata la ripresa dell'adesione al regime di consolidato fiscale nazionale del Gruppo facente capo a Odissea S.r.l..
L’Ing. Antonio Percassi è il presidente del Consiglio di Amministrazione ed è stato anche calciatore dell’Atalanta, nel periodo 1970-1977.
Il bilancio 2013 di Odissea S.r.l si era chiuso con un utile di € 15.429.094 e con un patrimonio netto di € 302.309.636 che finanzia il 65,2% dell’attivo.
La fusione per incorporazione della società Atalanta Service S.r.l. (controllata al 100% da Atalanta BC S.p.A.) nella società controllante Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A., è stata finalizzata con atto di fusione del 26 maggio 2014 avente efficacia giuridica dal 1 giugno 2014.

I rapporti con parti correlate.
Gli Amministratori ribadiscono, nella Relazione sulla Gestione, che le operazioni con parti correlate rispondono all’interesse di Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. “di concretizzare le sinergie esistenti in termini di integrazione produttiva e commerciale, impiego efficiente delle competenze esistenti, razionalizzazione dell'utilizzo del strutture centrali e delle risorse finanziarie”.
Tali operazioni, sono state concluse in base a rapporti contrattuali e rispondono a condizioni in linea a quelle di mercato.

Con le parti correlate, al 31 dicembre 2014, risultano crediti per € 2.926.721, debiti per € 2,82 milioni, ricavi per € 2.787.060 e costi per € 276.864.
Comunque l’importo maggiore riguarda il debito finanziario verso la controllante “Odissea S.r.l.” per € 2.600.000 e come componenti negativi di reddito il rapporto con la società “Percassi Management S.r.l.”, per € 92.500.

La continuità aziendale.

La società di revisione Fidital Revisione Srl, nella sua relazione ha fatto un richiamo a titolo di informativa riguardante il fatto che nell’esercizio 2014, l’Atalanta ha sostenuto una significativa perdita che ha ridotto di oltre un terzo il capitale sociale. Infatti, il patrimonio netto risulta ridotto a circa € 2,1 milioni per effetto di perdite superiori al terzo d Capitale sociale e, pertanto, ricorrono le condizioni di cui all'art. 2446 del Codice Civile.
Tuttavia, “l'azionista di maggioranza ha provveduto a reintegrare il patrimonio netto della società rinunciando a propri crediti per finanziamenti in precedenza erogati, autorizzandone l'imputazione a una riserva di patrimonio netto, quale versamento soci in conto futuro aumento di capitale sociale”.
Infatti, l'azionista di maggioranza La Dea S.r.l. ha reintegrato il patrimonio netto della società, rinunciando a propri crediti per finanziamenti, autorizzandone l'imputazione al conto di patrimonio netto "versamento soci c/futuro aumento di capitale sociale — Socio La Dea S.r.l.", per l'importo di euro 7,5 milioni.
Gli Amministratori hanno redatto il bilancio d'esercizio 2014 nel presupposto della continuità aziendale alla luce dei programmi aziendali previsti, assumendo che l'impegno di sostegno finanziario della società, espresso dall'azionista di riferimento, sia mantenuto e tempestivamente soddisfatto nel tempo, in prospettiva di breve e medio termine.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.
  
Il totale dell’attivo è aumentato del 2,16%, da € 84,3 milioni a € 86,1 milioni.



L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,026 (0,062 nel 2013).
Infatti, l’equity ratio è molto basso ed è pari a 2,5%. Il ricorso al capitale di terzi è eccessivo.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,03 (1,06 nel 2013), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,36 (0,28 nel 2013), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
Tuttavia, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 9.156.708.
Il totale delle passività correnti del Club, con esclusione dei ratei e risconti passivi, raggiunge la cifra di 56,1 milioni di Euro, comunque superiore al totale delle attività correnti.

Dagli indici esposti appare evidente la necessità del supporto finanziario dell’azionista di maggioranza.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto risulta positivo per € 2.156.008, nel 2013 era positivo per € 4.955.482. La variazione di € 2,8 milioni è dovuta alla perdita di esercizio, e alla riserva avanzo di fusione per € 13.531. L'avanzo di fusione deriva dalla operazione di incorporazione della Atalanta Service S.r.l. in Atalanta BC S.p.A..
Durante il 2014, l'utile d'esercizio 2013 di € 10.187 è stato destinato a riserva legale per € 510, a riserva ex art. 10 comma 3 legge 91/1981 per € 1.020 e la parte residua a riserva straordinaria per € 8.657.

I mezzi propri finanziano solo il 2,5% (5,9% nel 2013) delle attività e il 6,1% dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori (12,7% nel 2013). Per la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi.

L’indebitamento finanziario.



La posizione finanziaria netta risulta negativa per € 35 milioni (- € 25,7 milioni nel 2013), ma è inferiore al fatturato netto. L’EBITDA del bilancio 2014 è positivo per € 10.660.197 (€ 15.012.429 nel 2013), pertanto, la gestione operativa ha generato liquidità per pagare l’indebitamento finanziario. Il rapporto NET DEBT / EBITDA è pari a 3,29 (1,72 nel 2013), che esprime la misura temporale in anni del tempo occorrente per restituire il debito finanziario.
Alcuni considerano 3 come limite massimo tollerabile per la sostenibilità dell’indebitamento finanziario, secondo altre tesi potrebbe essere considerato anche il valore di 5. Tuttavia bisogna considerare anche la durata media del debito finanziario e il creditore. Nel caso dell’Atalanta ben 2,6 milioni riguardano la società controllante.
I debiti verso le banche diminuiscono leggermente di € 162.057, da € 12,2 milioni a € 12 milioni, di cui € 5.100.259 (€ 4,4 milioni nel 2013) con scadenza entro l’esercizio successivo.
Il debito per mutuo garantito da fideiussione verso il Credito Sportivo, acceso nel 2005, è stato estinto anticipatamente. Il residuo al 01.01.2014 ammontava a € 689.740 (in origine l’importo era di € 3.188.088).
Nel 2009, è stato acceso un altro mutuo ipotecario presso il Credito Sportivo. L’importo residuo al 31/12/2014 è di € 415.720. Il Credito Bergamasco, in data 24 febbraio 2011, ha concesso un finanziamento in forma di apertura di credito con iscrizione di ipoteca per 14 milioni sul centro sportivo di Zingonia. L’importo residuo verso il Credito Bergamasco al 31/12/2014 è di € 2.126.888. Nel 2013, il Credito Sportivo ha concesso un ulteriore finanziamento garantito di € 5.424.264. L’iscrizione di ipoteca è stata per l'importo di € 10,8 milioni. Al 31.12.2014, l’importo residuo era di € 5.314.838. Al termine dell'esercizio 2014 l’Atalanta ha ricevuto un ulteriore finanziamento di € 800.000 a copertura di un recente investimento per il rifacimento di un campo in erba sintetica presso il Centro Sportivo Bortolotti. Tale mutuo è entrato in ammortamento nel 2015.
L’esposizione a breve in conto corrente verso le banche è di € 3.398.242 (€ 2.437.855 nel 2013).
Nei debiti verso altri finanziatori pari a € 24.342.841 (€ 13.991.429 nel 2013), è compreso un finanziamento infruttifero di interessi per € 2.600.000 (€ 2.250.000 nel 2013) da parte della società controllante. La parte restante riguarda il debito finanziario verso le società di Factoring a seguito dell'anticipazione di ricavi futuri come: i diritti TV della stagione sportiva 2014/2015 per € 15.630.560; il saldo campagna trasferimenti della stagione sportiva 2014/2015 per € 2.913.281, il saldo campagna trasferimenti della stagione sportiva 2015/2016 per € 833.000, il contratto di sponsorizzazione per € 366.000 e il credito per la cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni del Calciatore Livaja al Rubin Kazan per € 2.000.000.
I crediti da calciomercato ammontano a € 10.103.070 (€ 20.132.000 nel 2013), per quanto riguarda le società calcistiche di Lega.
I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 8.581.806 (€ 13.840.515 nel 2013).
Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato pertanto risulta positivo per € 1,5 milioni e l’indebitamento finanziario valutato ai fini del Fair Play Finanziario, resta al di sotto del fatturato netto.

Gli Altri debiti.

I debiti tributari sono pari a € 3.703.227 (€5,5 milioni nel 2013) e finanziano il 4,3% delle attività. Tali debiti comprendono € 491.627 (€ 1.292.234 nel 2013) per debiti di imposta relativi ai periodi dal 2001/2002 al 2004/2005, come conseguenza della rateizzazione ottenuta. Al 31/12/2010 i debiti pregressi ammontavano a € 3.956.767.
I debiti verso l’Erario per ritenute effettuate ammontano a € 2.998.952 (€ 3.005.566 nel 2013).

Gli altri debiti ammontano a € 13.332.388 (€ 7,4 nel 2013) e finanziano il 15,5% dell’attivo. Tali debiti comprendono i debiti verso il personale per € 6.244.146 (€ 3.401.731 nel 2013). Il rapporto tra debiti e costo del personale è del 16,7% ed è fisiologico.
I debiti verso gli agenti dei calciatori ammontano a € 4.651.334 (€ 3.960.442 nel 2013) pari a circa il 13% del valore globale della Rosa.

Il totale dei Fondi rischi e oneri aumenta da2.801.156 a € 4.589.574. Il Fondo per imposte anche differite aumenta da € 2.408.268 a € 4.299.096, poiché durante l’esercizio 2014 sono stati accantonati fondi per € 3.124.554 e sono stati utilizzati fondi per € 1.233.726. Gli altri fondi rischi e oneri, risultano pari a € 290.478 (€ 392.888 nel 2013).

Il Valore della Rosa dei calciatori.



Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 35.147.793 (€ 39.032.419 nel 2013) e rappresentano il 40,8% dell’attivo.
I crediti per calciatori ceduti in compartecipazione aumentano da € 1.572.250 a € 4.370.000. L’importo riguarda i seguenti calciatori: Barlocco Luca in compartecipazione con la Juventus per € 1.250.000; Cais Davide (Juventus) per € 1.540.000; Boakye Richmond (Juventus) per € 1.300.000; Madonna Nicola (Spezia) per € 250.000 e Tantardini Riccardo (Feralpisalò) per € 30.000.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione diminuiscono da € 9.425.000 a € 2.600.000. Tale debito riguarda: Emmanuello Simone (Juventus) per € 1,5 milioni, Ceria Edoardo (Juventus) per € 800.000 e De Luca Giuseppe (Varese) per € 300.000.
Per quanto scritto sopra il valore contabile netto potenziale della rosa dell’Atalanta è stimabile in circa 36,9 milioni di euro.

Le Infrastrutture sportive.

Da sottolineare la presenza tra le immobilizzazioni materiali del Centro Sportivo Bortolotti. La voce terreni e fabbricati espone un valore contabile residuo di € 7.052.829 (€ 5,3 milioni nel 2013). Nel 2012 e nel 2013, sono stati effettuati degli investimenti riguardanti il Centro Sportivo per € 3.719.280 che nel corso del 2014 sono stati riclassificati tra le immobilizzazioni materiali e hanno iniziato il loro normale processo di ammortamento.

La Gestione Economica.

Il valore della produzione è diminuito del 3,3% da € 63,3 milioni a € 61,2 milioni.
I costi della produzione sono aumentati del 3,9% da € 61,1 milioni a € 63,5 milioni.
La differenza tra valore della produzione e costi della produzione è negativa per € 2,3 milioni, mentre nel 2013 era positiva per € 2,2 milioni.



I ricavi.
Il fatturato al netto delle plusvalenze e di altri proventi riguardanti il Player Trading e dello storno dei costi del vivaio, risulta diminuito da € 45,5 milioni a € 43,3 milioni.
I proventi televisivi conseguiti nell'esercizio 2014 ammontano a circa € 26.806.276, contro € 29.704.523 conseguiti nel 2013.
I diritti televisivi e i proventi da diritti non audiovisivi di pertinenza della società per l'anno 2014 sono stati stimati, tenuto conto dei ricavi consuntivi della stessa natura conseguiti nella stagione sportiva 2013-2014.
I ricavi da gare sono pari a € 3,25 milioni (€ 4 milioni nel 2013). In particolare gli abbonamenti diminuiscono da € 2.089.437 a € 1.932.821 e i ricavi da gare di campionato da € 1.393.261 a € 990.886.
I ricavi da sponsorizzazioni ammontano a € 7.019.702 (€ 6.240.576 nel 2013).

Il grafico seguente mostra la “teledipendenza” del fatturato netto dell’Atalanta.




La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresenta uno storno di costi, è stata effettuata per € 2.596.671 (€ 2.933.292 nel 2013).

Il Player Trading.



L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2014, considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato positivo di circa € 6,9 milioni (€ 4,6 milioni nel 2013). La tabella mostra che con la gestione di Pierpaolo Marino, iniziata a giugno 2011, l’Atalanta riesce ad evidenziare una gestione del Player Trading con risultati positivi, tali da coprire il costo degli ammortamenti dei calciatori.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 14.217.721 (€ 14,7 milioni nel 2013) e riguardano: Bonaventura Giacomo (Milan) per € 4.898.810; Cais Davide (Juventus) per € 3.077.545; Colombi Simone (Cagliari) per € 1.350.267; Consigli Andrea (Sassuolo) per € 2.783.821 e Livaja Marko (Rubin Kazan) per € 2.107.278.
I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a € 1.098.015 (€ 180.265 nel 2013).
Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori, allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano a € 1.118.180 (€ 72.368 nel 2013) e riguardano: Brienza Franco (Cesena) per € 582.000; Lucchini Stefano (Cesena) per € 36.180 e Troisi James (Juventus) per € 500.000.
I costi relativi alle prestazioni di calciatori in prestito sono allocati tra i costi per il godimento beni di terzi e ammontano a € 360.750 (€ 1.517.250 nel 2013) e comprendono la quota di competenza del prestito di Cherubin Nicolo' (Bologna) per € 150.000.
I proventi da compartecipazione ex art. 102 bis Noif, inclusi tra i proventi finanziari, ammontano a € 2.885.000 (€ 877.750 nel 2013) e riguardano: Canini per € 1.000.000, Troisi € 1.000.000, Zappacosta € 860.000 e Cigarini € 25.000.
Gli oneri da compartecipazione sono pari a € 801.750 (€ 281.500 nel 2013) e riguardano: Livaja per € 250.000, Gouano per € 550.000 e altri tesserati per € 1.750.
Gli ammortamenti della rosa calciatori ammontano a € 8,9 milioni (€ 9,2 milioni nel 2013).

I costi.

I costi del personale aumentano del 9%, da € 34,2 milioni a € 37,3 milioni e incidono per l’ 86,2% sul fatturato netto e rappresentano 58,8% dei costi della produzione.
Nello specifico il costo dei tesserati risulta aumentato da € 31.268.612 a € 33.787.615.
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a € 12,9 milioni (€ 12,8 milioni nel 2013) rappresentano il 20,4% dei costi della produzione.
Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto risulta elevato, da qui la necessità di ricorrere al “Player Trading” come fonte alternativa di ricavo.
Il “Costo del Lavoro Allargato”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della rosa calciatori, è pari a £ 46,3 milioni.
Il “Costo del Lavoro Allargato” incide sul fatturato netto per il 107%. Quindi ogni 100 Euro che si fatturano, ne vengono destinate 107 al personale, questo dato conferma che è necessario ricorrere al Player Trading. In effetti, il costo effettivo di gestione del personale (salari e ammortamenti) incide per il 70,1% sul valore della produzione, che comprende i ricavi del “player trading”.

I costi per servizi ammontano a € 8.551.791 (€ 8,9 milioni nel 2013) e comprendono € 282.567 (€ 306.411 nel 2013) per costi specifici tecnici, che riguardano i costi delle squadre sovvenzionate e i costi per osservazione prove calciatori. I compensi a terzi ammontano a € 2.385.073 (€ 2.587.916 nel 2013) e riguardano per lo più i compensi agli agenti dei calciatori ai consulenti legali e ai consulenti esterni. I Costi per attività sportiva aumentano a € 2.521.732 da € 2.365.560.

I costi per godimento di beni di terzi ammontano complessivamente a € 1.578.191 e includono i costi per il prestito calciatori. I costi di locazione degli impianti sportivi, pari a € 136.073, riguardano prevalentemente lo Stadio Comunale di Bergamo.

Il punto di pareggio.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 2.073.543, nel 2013 era positivo per € 1,4 milioni. Nel 2012 il risultato prima delle imposte era negativo per € 2,6 milioni. Il risultato aggregato degli ultimi tre bilanci è negativo per circa 3,2 milioni di Euro.
La gestione economica sostanzialmente equilibrata dell’Atalanta, è caratterizzata dalla forte incidenza dei proventi televisivi e dalla gestione positiva del Player Trading.
La prima componente pone come obiettivo principale della gestione sportiva quello della permanenza in Serie A. La seconda componente costringe alla vendita dei giovani talenti.

Conclusioni.

Anche per il 2015 gli Amministratori punteranno su una gestione finalizzata al raggiungimento dell’equilibrio economico, cercando di aumentare e stabilizzare i ricavi e ottimizzando i costi di gestione.

Rimane fermo l’obiettivo della valorizzazione del patrimonio rappresentato dai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori e della permanenza in Serie A.