venerdì 17 maggio 2013

Il consolidato del Wigan Athletic e la dipendenza da Premier League.



Luca Marotta
Il giorno 11 maggio 2013, il Wigan Athletic ha clamorosamente vinto la FA Cup edizione 2012/13, al 90° minuto ai danni del Manchester City. E’ stata una vittoria, talmente impensabile, che ha comportato l’esonero di Roberto Mancini dalla panchina del Manchester City, il famoso club degli sceicchi. Tuttavia, il mese di maggio 2013 potrebbe decretare la retrocessione in Championship, che è individuata come “rischio chiave” di gestione economica da parte degli amministratori, dovendo comportare una necessaria riduzione di costi. Infatti, dopo trentasette giornate e a 2 giornate dal termine della Premier League, il Wigan è terzultimo con 4 punti di distacco dal Sunderland.
Il Gruppo.
“Wigan Athletic Holdings Limited”, fa capo a Dave Whelan ed è una società finanziaria detentrice di partecipazioni, che, il 15 agosto 2011, ha acquisito il controllo di due società: “Wigan Athletic AFC Limited”, che si occupa della gestione del club di calcio e “Wigan Football Company Limited”, che si occupa della gestione dello stadio, utilizzato anche dal club di rugby “Wigan Warriors”, che non fa parte del Gruppo. Pertanto, il primo bilancio consolidato riguarda il periodo dal 15 agosto 2011 al 31 maggio 2012.
La precedente società controllante era denominata “Whelco Holdings Limited”, che fa parte sempre del Gruppo delle società di proprietà di Dave Whelan. Tale passaggio rientra nella riorganizzazione del Gruppo Whelan.
La Continuità Aziendale (Going Concern).
Il Gruppo dipende dal sostegno finanziario di vari fondi sotto il controllo del signor Dave Whelan e della sua famiglia e dal credito concesso dalle banche. In aggiunta al confermato impegno di Dave Whelan  a sostenere finanziariamente il Gruppo, anche Barclays Bank ha manifestato di voler continuare a sostenere finanziariamente il Gruppo, seppur in base alle risultanze di continue revisioni periodiche. Su questa base, rafforzata dai recenti risultati commerciali e dalle previsioni dei flussi di cassa, gli Amministratori ha redatto il bilancio adottando il principio della continuità aziendale. Tuttavia, i risultati del Gruppo dipendono dalla permanenza del Wigan Athletic nella Barclays Premier League. Il livello dei ricavi derivanti dalla permanenza in Premier League del club è notevole e una retrocessione in Championship avrebbe un significativo impatto negativo sulle entrate del Club. In caso di retrocessione, sarebbe inevitabile una forte riduzione dei costi e  l'impatto netto sul risultati finanziari potrebbe essere negativo.
Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto Consolidato, considerando le interessenze di terzi come debiti, è positivo ed è pari a £ 76 milioni. Il Capitale sociale è pari a £ 21.733.741, mentre la riserva da sovrapprezzo derivante dall'acquisto di investimenti in immobilizzazioni risulta pari a £ 58.144.503 e la perdita di esercizio consolidata, al netto delle interessenze di terzi, è pari a £ 3.850.480. Il Patrimonio Netto Finanzia il 66,5% dell’attivo.
La Posizione Finanziaria Netta.


La posizione finanziaria netta consolidata risulta a debito per £ 13,7 milioni. I debiti bancari ammontano a £ 12,7 milioni.
I crediti verso squadre di calcio per trasferimento calciatori ammontano a £ 4.539.718. I debiti verso squadre di calcio per trasferimento calciatori ammontano a £ 3,3 milioni. Il saldo tra crediti e debiti da calciomercato è a credito per £ 1,2 milioni.
L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario è a debito per £ 12,4 milioni e risulta inferiore ai ricavi.
I Debiti verso le parti correlate.
I debiti verso le parti correlate non sono inclusi nell’indebitamento finanziario. Tali debiti ammontano complessivamente a £ 6.157.050 e riguardano società in cui Dave Whelan ha un significativo interesse finanziario. Al 31 maggio 2012, sono esposti i seguenti debiti: £ 4.800.000 verso “Dave Whelan Sports Limited”; £ 600.000 verso “Whelan Hotelco Limited”; £ 100.000 verso “Yeshili Reflective Material Co Limited”; £575.000 verso “E-view Properties Limited” e £82.050 verso “Whelan Hotelco Limited”.
Lo Stadio.
Tra le immobilizzazioni materiali figura la voce riguardante degli immobili in leasing a lungo termine per un valore di £ 30,7 milioni e terreni. Infatti, esiste un contratto di leasing tra “Wigan Football Company Limited” e il “Wigan Metropolitan Borough Council” per l'uso del terreno al Robin Park, su cui “Wigan Football Company Limited” ha costruito il “DW Stadium”. Il contratto è stato stipulato, per un periodo di 99 anni a partire dal 4 agosto 1999. Wigan Football Company Limited ha concesso l’uso dell’impianto a Wigan Athletic AFC Limited per il calcio e alla società che gestisce Wigan Warriors per il rugby.
Durante l'anno Wigan Football Company Limited ha percepito da Dave Whelan Sports Limited, (una società in cui Dave Whelan, ha un significativo interesse finanziario), la somma di £ 248.630 per diritti di denominazione dello stadio. Al 31 maggio 2012 residuava un credito verso Dave Whelan Sports Limited di £ 34.097, incluso nei crediti commerciali.
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile della rosa dei calciatori ammonta a £ 16,8 milioni. Come valore iniziale di acquisizione risulta un valore lordo pari a £ 53, 9 milioni con relativi fondi di ammortamento pari a £ 34,1 milioni.
Risultano investimenti per £ 8,3 milioni e ammortamenti per £ 8,9 milioni. Le cessioni hanno riguardato calciatori per un valore contabile residuo di £ 2,3 milioni.
L’Avviamento (Goodwill).
Nel bilancio è esposto l’avviamento (goodwill) derivante dall'acquisizione delle società controllate.
Al 31 maggio 2012, il valore netto dell’avviamento è di £ 55.590.097. Il valore lordo di £ 57.881.573 ed è stato diminuito di £ 2.291.746 per ammortamenti.
La Gestione Economica.

Il fatturato netto dal 15 agosto 2011 al 31 maggio 2012 è pari a £ 43,6 milioni.
Il costo del Personale pari a £ 30,5 milioni, rappresenta il 70% del fatturato netto.
Gli ammortamenti dei calciatori  pari a £ 11,3 milioni incidono per il 26% sul fatturato netto.
L’ammortamento dell’avviamento è stato di £ 2,3 milioni.
Il risultato economico netto derivante dalla cessione dei calciatori è positivo per £ 285.770.
La gestione finanziaria risulta positiva per £ 381 mila.
La perdita del Gruppo prima delle imposte è pari a £ 4.111.916.
Conclusioni.
Gli Amministratori ritengono che i risultati del bilancio consolidato 2011/12 siano soddisfacenti. Rimane il problema della permanenza in Premier League.

mercoledì 15 maggio 2013

Il Resoconto Intermedio della Roma in perdita "significativa"



Luca Marotta
Il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2013, del Gruppo AS Roma Spa espone una perdita consolidata di 36,4 milioni di Euro, relativa ai primi nove mesi dell’esercizio, al netto delle interessenze di terzi. Nei tre mesi da gennaio a marzo 2013, la perdita consolidata è stata di 10,3 milioni di Euro, al netto della quota di terzi. 

I ricavi dei primi 9 mesi dell’esercizio 2012/13 sono stati pari a 93,3 milioni di Euro e alla fine dell’esercizio si può ragionevolmente prevedere che potrebbero superare di poco il dato del 2011/12 che era pari a 115,9 milioni. Il costo del personale, pari a 72,7 milioni incide per il 78% sui ricavi, con esclusione della gestione economica dei calciatori. L’Ebitda è negativo per 8,5 milioni di Euro. In altre parole, la gestione operativa, comprensiva della Gestione Operativa Netta Calciatori, non riesce a generare flussi di cassa sufficienti a coprire l’indebitamento finanziario.

Il Patrimonio Netto consolidato continua ad essere negativo per 73,5 milioni di Euro, nonostante sia comprensivo di 65.150.000 di Euro per “Riserva Azionisti c/ aumento di capitale”. Infatti, in data 28 gennaio 2013, e in data 15 febbraio 2013, sono stati versati rispettivamente 6,15 milioni di Euro e 9 milioni di Euro, a valere sulla seconda e terza tranche dell’aumento di capitale sociale deliberato dall’Assemblea degli Azionisti del 30 gennaio 2012. Nel mese di aprile 2013, la società controllante “Neep Roma Holding” ha provveduto ad effettuare altri versamenti, per 7,4 milioni di Euro. In tal modo, il totale dei versamenti effettuati a valere sull’aumento di capitale citato, che era di 80 milioni ripartito in tre tranche, ammonta a 72,55 milioni di Euro. Stante la previsione di “perdita significativa” per il 2012/13 degli Amministratori, è molto probabile che si renderà necessario un altro aumento di capitale sociale.

La Posizione Finanziaria Netta Consolidata risulta a debito per 82,3 milioni di Euro ed in peggioramento di 27,6 milioni di Euro rispetto al 30 giugno 2012. Il debito finanziario lordo, pari a 85,8 milioni, è tutto a breve termine e nei confronti della parte correlata Unicredit Spa. L’indebitamento finanziario netto finanzia il capitale investito consolidato netto, che è pari a 8,8 milioni di Euro e il Patrimonio Netto negativo. Ai fini del Fair Play Finanziario bisogna considerare anche il saldo tra debiti e crediti verso società di calcio che al 31 marzo 2013 risulta negativo per 25,5 milioni. Alla fine dell’esercizio l’indebitamento finanziario netto aumentato del saldo dei debiti e crediti verso squadre di calcio non deve superare i ricavi.
I debiti verso il personale ammontano a 24,7 milioni di euro, quelli relativi al personale tesserato sono pari a 23 milioni di euro.
I Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, aumentano a 84,5 milioni di euro da 82,9 milioni di euro del 30 giugno 2012. La variazione di 1,6 milioni di euro è dovuta a investimenti per € 28,8 milioni, a cessione per un valore contabile residuo di € 4,4 milioni e ad ammortamenti per €  22,8 milioni di euro.
Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, gli Amministratori prevedono che
“il risultato economico consolidato di fine esercizio sarà ancora caratterizzato da una perdita significativa, seppure inferiore rispetto all’esercizio precedente, grazie alle politiche di sviluppo commerciale e di contenimento dei costi del personale tesserato”.
Per il fabbisogno finanziario della gestione corrente, sono previsti ulteriori interventi da parte degli azionisti, in base al deliberato dell’Assemblea del 30 gennaio 2012. Inoltre, l’azionista di riferimento “NEEP Roma Holding S.p.A” ha formalizzato agli Amministratori, l’intenzione di dare il supporto necessario per far fronte ai fabbisogni finanziari del Gruppo.

giovedì 9 maggio 2013

La Terza Trimestrale della Juve: i risultati in linea col Fair Play e il problema della crescita.



Luca Marotta
Il 9 maggio 2013, il Consiglio di Amministrazione della società Juventus Football Club S.p.A. ha approvato il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2013, relativo al terzo trimestre dell’esercizio sociale 2012- 2013.
Gli Amministratori, prudenzialmente, ribadiscono, come già scritto nella semestrale, che “per l’esercizio 2012/13 si prevede un risultato economico negativo, seppur in netto miglioramento rispetto all’esercizio precedente”.
I dati di sintesi mostrano un utile netto, relativo ai primi 9 mesi dell’esercizio, di € 13,8 milioni, un patrimonio netto positivo per € 78,4 milioni e un indebitamento finanziario netto in aumento, pari a € 160,9 milioni.
In estrema sintesi, la terza trimestrale conferma il trend positivo di netto miglioramento dell’andamento economico, grazie all’aumento dei ricavi, determinato soprattutto dai diritti TV relativi alla partecipazione alla UEFA Champions League.
La Struttura dello Stato Patrimoniale.


Il totale delle attività risulta in aumento del 12%, assestandosi a 479 milioni di euro.
La presenza dello stadio di proprietà rende la struttura del bilancio della Juventus, rispetto a quella di altri club italiani, più vicina agli standard degli altri club europei. Il peso sul totale dell’attivo della voce “Terreni e fabbricati”, al netto degli ammortamenti, è del 26,2%.
L’attivo corrente comprensivo degli anticipi a fornitori correnti, risulta inferiore al passivo corrente, comprensivo degli anticipi da clienti correnti, di € 150,7 milioni, conseguenza, molto probabilmente, degli investimenti realizzati.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio netto al 31 marzo 2013 è positivo per € 78,4 milioni e finanzia il 16,4% dell’attivo.
La variazione rispetto al patrimonio netto del 30 giugno 2012 è dovuta esclusivamente all’utile dei primi 9 mesi. Essendo positivo, è conforme a quanto stabilito dal regolamento del Fair Play Finanziario.
La Posizione Finanziaria Netta.

Se considerassimo il Capitale Investito Netto, pari a € 239,3 milioni, risulterebbe che il Patrimonio netto ne finanzia il 33% e il restante 67% è finanziato dall’indebitamento finanziario netto.
Secondo il regolamento del Fair Play Finanziario, l’indebitamento di natura finanziaria al netto delle disponibilità liquide, cui va aggiunto il saldo tra crediti e debiti da calciomercato, non deve essere superiore ai ricavi comprensivi di plusvalenze. Tuttavia, non si dovrebbero conteggiare i debiti contratti per investimenti “virtuosi” come lo stadio.

L’indebitamento finanziario netto, al 31 marzo 2013 è pari a € 160,8 milioni ed è in aumento rispetto al 30 giugno 2012 di € 33,1 milioni.
Il totale lordo dei debiti finanziari aumenta da € 132,5 milioni del 30/06/2012 a € 170 milioni del 31/03/2013. Si è fatto maggior ricorso al factoring. I debiti verso le società di factoring aumentano da € 5 milioni a € 35,6 milioni. Rispetto al 30 giugno 2012, il debito verso l’Istituto per il Credito Sportivo diminuisce da € 56,1 milioni a € 54,6. Trattasi di un debito “virtuoso” e la rata classificata tra i debiti a breve è di € 4,7 milioni. I debiti verso le banche aumentano da € 54,4 milioni a € 64,5 milioni. Trattasi di debiti a breve. I debiti verso società di Leasing, diminuiscono da € 16,2 milioni a € 14,6 milioni. Trattasi di debiti “virtuosi”, perché riguardano il Centro Sportivo di Vinovo, oggetto di un’operazione di leasing, con Unicredit Leasing S.p.A.. Le altre passività finanziarie ammontano a circa 800 mila euro.
Le Disponibilità liquide aumentano da € 700 mila a € 5,1 milioni. Le attività finanziarie non correnti pari a € 4,1 milioni, rimangono invariate, poiché si riferiscono a liquidità depositata su conto corrente a garanzia del mutuo contratto con l’Istituto per il Credito Sportivo.
Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è negativo per € 38,7 milioni (€ 52,1 milioni al 30/06/2012).
I Crediti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti sono pari a € 63,5 milioni (€ 40,8 milioni, al 30/06/2012).
I Debiti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti risultano pari a € 102,3 milioni (€ 92,9 milioni, al 30/06/2012).
Presumibilmente alla chiusura dell’esercizio, l’indebitamento finanziario netto della Juventus, con l’aggiunta del saldo tra debiti e crediti da calciomercato, sarà inferiore ai ricavi e risulterà conforme al Fair Play Finanziario, essendo anche comprensivo di debiti “virtuosi”.
Il Valore della Rosa.

Al 31 marzo 2013, il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 134,2 milioni e rispetto al 30 giugno 2012 risulta in aumento di € 16,1 milioni.
L’incremento è dipeso dagli investimenti della Campagna Trasferimenti 2012/2013, per € 67,9 milioni, da cessioni per un valore contabile netto di € 15,7 milioni e ammortamenti per € 36,1 milioni.
Attualmente, secondo il sito “Transfermarkt” il valore della rosa dei calciatori della Juventus è stimabile in € 323,4 milioni.
Risultati economici consolidati.

I Ricavi dei primi 9 mesi del 2012/13 ammontano a € 223,5 milioni, mentre nei primi 9 mesi del 2011/12 ammontavano a € 151,2 milioni (€ 213,8 milioni nel 2011/12). La variazione in aumento è stata di € 72,3 milioni (+48%). Solo i ricavi per proventi radiotelevisivi relativi alla UEFA Champions League hanno comportato un incremento di € 51,9 milioni.
Nel dettaglio, rispetto ai primi 9 mesi del 2011/12, i Ricavi da gare aumentano da 23,9 a 30,6 milioni. I ricavi da gare per partite di Champions sono stati pari a € 5,1 milioni. I Diritti radiotelevisivi e proventi media aumentano da € 66,5 milioni a € 131,4 milioni, registrando un incremento di € 64,9 milioni. Tale voce è composta per € 51,9 milioni da diritti TV Champions e per € 79,5 milioni diritti TV Serie A e proventi derivanti dallo sfruttamento della Library Juventus.
I Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità aumentano da € 35,9 milioni a € 37,2 milioni.
I proventi da gestione diritti calciatori diminuiscono da € 16,8 milioni a € 10,7 milioni. Tale voce comprende plusvalenze per € 8,2 milioni.
Gli altri ricavi aumentano da € 8,1 milioni a € 13,6 milioni.
I Costi operativi, esclusi gli ammortamenti, sono pari a € 156,7 milioni (€ 206,3 milioni, nel 2011/12). La variazione in aumento, rispetto ai primi 9 mesi del 2011/12, è stata contenuta entro € 10,1 milioni, ossia è stata del 7%, nettamente inferiore all’incremento dei ricavi.
I costi relativi al personale tesserato aumentano da € 99,7 a € 101,1 milioni. Il costo del personale non tesserato aumenta da € 7,6 milioni a € 8,6 milioni. Nel complesso il Costo del Personale ammonta a € 109,7 milioni e l’incidenza sui ricavi è del 49,1% abbondantemente in linea col Fair Play Finanziario.
Gli Oneri da gestione diritti calciatori aumentano da € 3,8 milioni a € 4,7 milioni.
Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori diminuiscono di poco da 36,7 a 36,1 milioni di Euro.
Il risultato operativo è positivo per € 23,1 milioni e segna un netto miglioramento rispetto al risultato operativo del precedente periodo che era negativo per € 35 milioni.
La gestione finanziaria è negativa per € 5,2 milioni. Su di essa pesano oneri finanziari per € 6,9 milioni.
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 17,9 milioni, mentre nell’analogo periodo 2011/12 era negativo per € 38,4 milioni.
Il risultato netto dei primi 9 mesi dell’esercizio 2012/13 un utile di € 13.839.192 in netto miglioramento rispetto all’analogo periodo del 2011/12 che mostrava una perdita di € 39,5 milioni.
Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte dei primi nove mesi del 2012/13 si giova dei ricavi da UEFA Champions League, per € 51,9 milioni. I ricavi dell’ultimo trimestre ammontano a € 74,1 milioni, mentre i costi operativi, senza ammortamenti, sono stati pari a € 54,8 milioni e gli ammortamenti calciatori hanno evidenziato la cifra di € 11,9 milioni. Il risultato operativo degli ultimi tre mesi è stato positivo per 5,8 milioni. Nei mesi da gennaio a marzo 2013, sono stati registrati proventi radiotelevisivi da Champions League per € 10 milioni e un incasso da botteghino per la partita col Celtic per € 1,5 milioni. Nei mesi da aprile a giugno 2013 sarà registrato solo l’incasso della partita col Bayern, mentre nei costi operativi sarà evidenziato il costo dei premi per obiettivi da riconoscere al personale.
Pertanto negli ultimi tre mesi è molto probabile che la struttura dei costi registri un lieve aumento e che la struttura dei ricavi evidenzi un importo inferiore per i ricavi da Champions League.
Forse, per tale motivo, gli amministratori prevedono, prudenzialmente, per l’esercizio 2012/2013, un risultato economico negativo seppur in netto miglioramento rispetto a quello del 2011/12. Nel 2011/12, il risultato prima delle imposte era negativo per 45,9 milioni, tuttavia si può tranquillamente affermare che la Juventus supererà il primo esame del Fair Play Finanziario, perché non bisogna considerare gli ammortamenti dello stadio e Centro Sportivo, le spese per il settore giovanile e per il 2011/12 non bisogna considerare il costo del personale relativo ai calciatori con contratti in essere al 1° giugno 2010, pur eliminando il ripristino del valore della Library Juventus di € 14,5 milioni, effettuato nel 2011/12.
Da segnalare che secondo uno studio di Ottavio Virtuani sui criteri di ripartizione della componente del “Market Pool” dei proventi da Champions League, pubblicato su Tifoso Bilanciato, l’assegnazione definitiva di tale componente, potrebbe riservare un ulteriore aumento dell’importo dei proventi da Champions League.
Conclusioni.
Per la Juventus è stato raggiunto, dal punto di vista economico, l’obiettivo minimo che era quello di mettersi in linea con i criteri del Fair Play Finanziario. Resta da migliorare il risultato del Player Trading. Dal punto di vista patrimoniale la costruzione dello stadio ha permesso di rafforzare il patrimonio della società. Adesso bisognerà affrontare il problema della crescita sia a livello sportivo, che a livello economico. La crescita a livello economico deve passare anche da un aumento dei ricavi commerciali. I successi sportivi costituiscono la linfa vitale del “brand”, che acquisendo valore, deve fare aumentare la forza contrattuale in sede di negoziazione dei contratti di sponsorizzazione.

giovedì 2 maggio 2013

Bilancio UC Sampdoria 2012: perdita significativa, sperando nella Serie A e nelle plusvalenze.



Luca Marotta

Il bilancio al 31 dicembre 2012 di U.C. Sampdoria Spa riepiloga i risultati sportivi della seconda parte della stagione sportiva 2011/12, terminata con la promozione in serie A, e della prima parte della stagione 2012/13, relativa al campionato di serie A.
Il bilancio 2012 si è chiuso con una perdita netta di esercizio di € 38,1 milioni e un risultato prima delle imposte negativo per € 50,8 milioni.
La continuità aziendale.
Come negli esercizi precedenti, i revisori di Reconta Ernst & Young S.p.A. hanno rilevato, al punto 4 della loro relazione, che la società ha conseguito, nell’esercizio 2012, “significative perdite operative che hanno richiesto interventi di ricapitalizzazione da parte dell'Azionista di riferimento”. I revisori hanno anche scritto, che anche per il 2013, in base alle previsioni degli Amministratori, il riequilibrio economico e finanziario dipenderà dalla manifestata disponibilità dei soci ad ulteriori interventi.
Quanto sopra sta a significare che la Sampdoria non si autofinanzia e necessita dell’intervento del suo “mecenate”. Invece, il Regolamento Uefa sul Financial Fair Play si basa sul principio dell’autofinanziamento.
Il valore della rosa.

I diritti pluriennali alle prestazioni calciatori espongono un valore di € 25,8 milioni (€ 30,7 milioni nel 2011), evidenziando una riduzione del 15,8%. La variazione negativa di 4,8 milioni è dovuta ad investimenti per € 17,3 milioni (24,8 milioni nel 2011), cessioni con un valore contabile di € 10,2 milioni, ammortamenti per € 11,9 milioni.
Durante il 2012, gli acquisti col valore più elevato sono stati Garcia (Cluji) per € 3,2 milioni, Eder (Empoli) per 3 milioni, Juan Ignacio Antonio (Brescia) per 3 milioni.
Per quanto riguarda le cessioni, si è registrato un incasso complessivo di 7,2 milioni che, a fronte di un valore contabile di 10,2 milioni, ha determinato un’eccedenza di minusvalenze per € 2,9 milioni. Tra i calciatori ceduti spiccano: Biabany (Parma) per 5 milioni, Dessena (Cagliari) per 1,5 milioni.
Nelle immobilizzazioni finanziarie figura la metà del valore dei calciatori ceduti in compartecipazione, che aumenta da € 1,1 milioni a € 3,6 milioni. Tra i calciatori ceduti in compartecipazione col maggiore valore ritroviamo Biabany (Parma) per 2,5 milioni.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione si riducono a 400 mila euro da € 3.950.000.
Considerando anche le compartecipazioni, potremmo stimare un valore contabile ipotetico della rosa calciatori di € 29 milioni.
Secondo il sito Transfermarkt, attualmente la rosa della Sampdoria vale € 73.750.000. Il calciatore con il maggior valore di mercato è Icardi, che è stato acquistato dal Barcellona per solo 300 mila Euro e al 31/12/2012 ha un valore contabile residuo di € 187.500.
Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per € 9,7 milioni (€ 11,9 milioni nel 2011) e finanzia il 12% dell’attivo. La variazione in diminuzione di € 2,2 milioni è dovuta alla perdita d’esercizio per € 38,1 milioni e ad un versamento in conto capitale per € 35,9 milioni.
La perdita dell’esercizio precedente di € 15,6 milioni risulta parzialmente coperta con precedenti versamenti in conto capitale per € 13,4 milioni.
Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari al 37,8% (39% nel 2011).
L’indebitamento finanziario.

Il debito finanziario lordo risulta aumentato da € 11,1 milioni a € 18 milioni.
I debiti bancari sono aumentati da € 9,6 milioni a € 11,9 milioni. La Sampdoria ha una linea credito con Monte dei Paschi di Siena fino a 6 milioni con scadenza 30 settembre 2013.
I debiti verso altri finanziatori, pari a € 6,1 milioni, riguardano i debiti per factoring verso MPS Factoring. Per cessione pro-soluto dei diritti televisivi negoziati dalla Lega Calcio. L’anno precedente erano pari a € 1,5 milioni.
Considerando le disponibilità liquide pari a 109 mila Euro (€ 577 mila nel 2011), si ha un indebitamento finanziario netto pari a € 17,9 milioni inferiore al valore della produzione.
I crediti verso società calcistiche sono pari a 9,2 milioni. Il maggior credito riguarda quello verso il Parma per Biabiany pari a € 3,9 milioni.
I debiti verso enti settore specifico ammontano a € 21,1 milioni. Il maggior debito ammonta a € 2,6 milioni e riguarda l’Empoli per Eder, seguito dal debito per Biaibiany col Parma per € 1,9 milioni e Maxi Lopez col Catania per € 1,9 milioni.
Il saldo tra crediti e debiti verso squadre calcistiche è negativo per € 11,9 milioni. Anche se aggiungessimo tale saldo all’indebitamento finanziario netto si otterrebbe una cifra comunque inferiore al valore della produzione.
Gli altri debiti.
I debiti tributari aumentano da 3,8 a 5,7 milioni. Essi sono costituiti per € 5,5 milioni (€ 2,9 milioni nel 2011) da debiti per ritenute su lavoro dipendente, relative alle retribuzioni di novembre e dicembre 2012. I debiti per ritenute d’acconto su lavoro dipendente sono stati pagati dopo il 31 dicembre 2012.
I debiti verso i dipendenti aumentano da 2,3 a 4,7 milioni e si riferiscono alle mensilità di novembre e dicembre, oltre ai premi. Nella nota integrativa è specificato che gli stipendi vengono pagati puntualmente.
I debiti verso istituti previdenziali pari a 238 mila euro sono stati pagati nel mese di gennaio 2013.
I debiti verso agenti e intermediari dei calciatori ammontano a € 1,5 milioni (€ 437 mila nel 2011).
I Ricavi.

Il valore della produzione,diminuisce a € 32,4 milioni da € 54,3 milioni del 2011. I ricavi da gare sono diminuiti da 4,4 a 3,8 milioni di Euro. I proventi radiotelevisivi si sono ridotti a €16,1 milioni, nel 2011 erano pari a € 18,2 milioni. Tali proventi si riferiscono quasi interamente al secondo semestre 2012 disputato in serie A: 15,8 milioni; il primo semestre 2012, disputato in serie B, ha fruttato solo 287 mila euro. Tali proventi incidono per il 49,6% sul valore della produzione.
Le plusvalenze incidono solo per il 2,4% (35% nel 2011) sul valore della produzione e ammontano a 783 mila Euro (€ 19 milioni nel 2011).
I proventi da sponsor risultano pari a € 2,4 milioni (€ 3 milioni nel 2011). Gamenet ha contribuito con € 1.050.000. Lo Sponsor tecnico ha contribuito con € 1.350.000.
I proventi pubblicitari ammontano a € 751 mila, mentre nel 2011 erano pari a € 1,5 milioni.
Gli altri ricavi pari a 4,9 milioni, includono per € 1,9 milioni, la quota di proventi collettivi relativa al posizionamento atteso per il 2012/13 e per € 2,3 milioni, la quota di proventi di competenza relativi alla stagione 2011/12.
I Costi.
I costi della produzione, pari a 87,7 milioni (78,9 milioni nel 2011), risultano aumentati del 10%.
Il costo del personale, pari a € 50,6 milioni (€ 35,9 milioni nel 2011), risulta aumentato del 29% ed incide sul valore della produzione per il 156% (66% nel 2011). Se si considerassero anche i proventi da compartecipazione il rapporto scenderebbe a l 146%, L’ammontare del costo del personale è superiore al valore della produzione e risulta fuori dai parametri  richiesti dal Financial Fair Play.
Gli ammortamenti sono pari a € 12,7 milioni (€ 15,2 milioni nel 2011) e diminuiscono del 19%. Gli ammortamenti sui diritti pluriennali alla prestazioni dei calciatori rappresentano la voce preponderante, essendo pari a 11,9 milioni (€ 14,7 milioni nel 2011).
Nelle spese per servizi, pari a € 8,4 milioni (€ 6,9 milioni nel 2011), sono ricomprese le spese per agenti e intermediari pari a € 2,3 milioni (€ 1,3 milioni nel 2011).
Gli oneri diversi di gestione, pari a € 14,6 milioni (€ 19,2 milioni nel 2011), comprendono € 3,7 milioni (€ 12,2 milioni nel 2011) di minusvalenze e costi per il prestito di calciatori per € 5,4 milioni (€ 2,6 milioni nel 2011).
La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per € 55,3 milioni, mentre nel 2011 era negativa per € 24,6 milioni e nel 2010 era negativa per € 18,2 milioni.
Il Player Trading.

Il risultato del Player Trading è negativo per € 14,7 milioni. Anche nei precedenti tre esercizi risulta negativo. Il risultato della gestione economica dei calciatori non riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti.
Il punto di pareggio.
Il risultato prima delle imposte, è negativo per € 50,7 milioni. Anche gli esercizi dal 2007 al 2011 si sono chiusi tutti in perdita. In considerazione del fatto che gli Amministratori prevedono anche per il 2013 una perdita rilevante, sembrerebbe che la Sampdoria rischi di non centrare il requisito del “Break-Even” anche considerando la soglia di tolleranza di € 45 milioni.
L’Adesione al Consolidato Fiscale.
U.C. Sampdoria S.p.A. aderisce al consolidato fiscale, che vede come consolidante San Quirico S.p.A.. In parole povere, la perdita fiscale di U.C. Sampdoria S.p.A. serve a ridurre l’imponibile fiscale del soggetto consolidante. Il discorso vale per l’IRES e non per l’IRAP. Nel caso della Sampdoria risultano stanziati in bilancio crediti per imposte anticipate pari a € 11,6 milioni (€ 8,3 milioni nel 2011). Le imposte anticipate, pari a € 10,9 milioni, sono state stanziate a fronte della perdita fiscale 2012 da trasferire (che è di € 43,7 milioni), e degli interessi passivi da trasferire pari a € 1.013.000. Al 31/12/2012, il credito verso la consolidante San Quirico per l’accordo di Consolidato Fiscale ai fini IRES ammonta a € 2.250.000.
Conclusioni.
Secondo gli Amministratori, il 2013 sarà caratterizzato da una profonda ristrutturazione del conto economico, con una significativa riduzione dei costi del lavoro e un’ottimizzazione dei costi di gestione. Tale obiettivo sarà perseguito cercando di non compromettere la competitività della squadra. Premesse e fattori condizionanti sono: la permanenza in Serie A e la realizzazione di importanti plusvalenze.

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