giovedì 24 febbraio 2011

Everton: un bilancio da “migliorare”



Luca Marotta Venerdì 25 Febbraio 2011 00:52
jstargio@gmail.com
Il gruppo cui fa capo la squadra di calcio dell’Everton risulta composto da tre società: Everton Football Club Company Limited , capogruppo controllante; Goodison Park Stadium Limited, controllata al 100%, che si occupa della gestione dello stadio; Everton Investments Limited, controllata al 100%, che si occupa dell’attività finanziaria.
Il motto evidenziato nel logo dell’Everton: “NIL SATIS NISI OPTIMUM”, ossia “niente è abbastanza se non il meglio”, oltre ad essere molto bello, è anche molto impegnativo, per una squadra che si confronta in un campionato con club che hanno budget molto più elevati. Ma che cos’è il meglio? Di certo, non è il bilancio consolidato al 31 maggio 2010 dell’Everton, che necessita di ricapitalizzazione, presentando un patrimonio netto negativo, ormai dal 31/05/2006, ed una perdita di 3,1 milioni di sterline (€ 3,6 milioni considerando il cambio 1€=0,85£). Inoltre, l’analisi dei flussi di cassa dimostra che la liquidità generata dalla gestione operativa non è sufficiente a coprire il costo del debito finanziario e il deflusso generato dall’attività di investimento, con un conseguente aumento dell’indebitamento finanziario. La cessione dei “pezzi pregiati” è uno degli strumenti utilizzati nel corso degli anni dagli amministratori dell’Everton.
Tra gli eventi più importanti, dell’esercizio 2009/10, bisogna segnalare il nuovo accordo di vendita al dettaglio con Kitbag, la partecipazione ai trentaduesimi della competizione “UEFA Europa League” e i maggiori investimenti nella rosa dei giocatori.
Il fatturato per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2010 ammonta a 79,1 milioni di sterline (€ 93 milioni), mentre nell’esercizio precedente era pari a £ 79,7 milioni (€ 93,7 milioni), registrando un calo dello 0,74%.
I ricavi da gare incidono per il 24,29% e sono pari a £ 19,2 milioni (€ 22,6 milioni), con un decremento del 12,30%. Il dato dell'anno precedente include gli incassi relativi al raggiungimento della finale di Coppa d'Inghilterra. Per quanto riguarda la Premier League, il dato sulle presenze medie è aumentato a 36.729 spettatori da 35.667 del 2009.
I ricavi da Tv incidono per il 63,48% e ammontano a £ 50,2 milioni (€ 59 milioni), con un incremento del 3,21%. L'incremento dei ricavi relativi ai diritti TV è stato generato soprattutto dal raggiungimento dei trentaduesimi di UEFA Europa League, con l’eliminazione subita ad opera dello Sporting, mentre i ricavi da diritti TV nazionali si sono ridotti a causa dell’ottavo posto in Premier League (nel 2009: quinto posto finale) e a causa di un numero inferiore di dirette televisive trasmesse.
I ricavi da sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising incidono per il 9,03% e passano da 6,1 a 7,1 milioni di sterline (€ 8,4 milioni) con un incremento del 16,79%. Su questi ricavi ha inciso il nuovo contratto con Kitbag.
I ricavi da catering incidono per l’1,16% e ammontano a 916 mila sterline (€ 1,1 milioni), con un incremento del 4,57%.
I ricavi da altre attività commerciali incidono per il 2,04% e sono pari a 1,6 milioni di sterline (€ 1,9 milioni), con un decremento del 24,59%.
I costi operativi aumentano da 86,4 a 96,7 milioni di sterline (€ 113,8 milioni), con un incremento dell’11,97%.
Il costo del personale passa da 49,1 a 54,3 milioni di sterline (€ 63,9 milioni), con una variazione in aumento del 10,68%. Tale costo incide sul fatturato per il 68,68%, mentre nell’esercizio precedente incideva per il 61,59%. Un valore che rientra nei limiti del fair play finanziario, ma è sicuramente troppo elevato. Tale incremento deriva principalmente dagli ulteriori investimenti, effettuati durante l'anno, nella squadra, che hanno dato luogo sia all’aumento della massa salariale che all’aumento degli ammortamenti della rosa giocatori, che passano da 13 a 17,1 milioni di sterline (€ 20,2 milioni). Gli amministratori sottolineano il fatto che gli investimenti nella rosa sono stati effettuati per rimanere competitivi in Premier League e nella “UEFA Europa League”. In ogni caso, il costo del personale, secondo loro, è monitorato. Inoltre, se venissero considerati anche i profitti della ristorazione in outsourcing e le operazioni al dettaglio, il rapporto tra costo del personale e fatturato scenderebbe al 64% circa.
L’EBITDA è negativo per 547 mila sterline (€ 643 mila), mentre nel 2009 era positivo per £ 6,3 milioni (€ 7,4 milioni).
L’eccedenza delle plusvalenze realizzate con la cessione dei giocatori è pari a £ 19 milioni (€ 22,4 milioni), mentre nel 2009 ammontava a £ 3,8 milioni (€ 4,5 milioni). Questo risultato positivo è dovuto principalmente alla cessione di Joleon Lescott al Manchester City.
L’EBIT, il risultato al lordo di interessi e imposte, risulta positivo per 1,4 milioni di sterline (€ 1,6 milioni), mentre nel 2009 era negativo per £ 3 milioni (€ 3,5 milioni).
La gestione finanziaria è negativa per £ 4,5 milioni (€ 5,2 milioni), mentre nel 2009 era negativa per £ 4 milioni (€ 4,7 milioni).
La perdita dell’esercizio è pari a 3,1 milioni di sterline (€ 3,6 milioni), nel 2009 era esposta per £ 6,9 milioni (€ 8,1 milioni).
La somma algebrica degli ultimi tre risultati d’esercizio è negativa per 9.987 migliaia di sterline (€ 11,7 milioni) in linea con il parametro del fair play finanziario, stabilito per il periodo di transizione.
L’attivo non corrente passa da 48,6 a 53,4 milioni di sterline (€ 62,8 milioni). Le attività correnti diminuiscono del 21,54% passando da 14,5 a 11,4 milioni di sterline (€ 13,4 milioni). Pertanto il totale delle attività ammonta a 64,8 milioni di sterline (€ 76,2 milioni) e risulta in aumento del 2,64%.
Le immobilizzazioni immateriali nette registrano un aumento del 14,96% assestandosi a 45,3 milioni di sterline (€ 53,3 milioni). Gli investimenti effettuati ammontano a £ 25,5 milioni. Il bilancio non attribuisce alcun valore ad alcuni giocatori importanti cresciuti nel vivaio come Jack Rodwell, Victor Anichebe, Leon Osman e Tony Hibbert. Le immobilizzazioni immateriali rappresentano il 69,89% delle attività.
Le immobilizzazioni materiali nette sono pari a £ 8,1 milioni (€ 9,5 milioni), mentre nel 2009 erano pari a 9,2 milioni (€ 10,8 milioni).
I crediti con durata inferiore all’esercizio ammontano a £ 8,6 milioni (€ 10,2 milioni), nel 2009 erano pari a £ 11,8 milioni (€ 13,8 milioni). Di questi £ 6,4 milioni riguardano crediti commerciali e £ 2,2 milioni ratei e risconti attivi.
Le disponibilità liquide ammontano a £ 2.767.000 (€ 3,3 milioni) e risultano invariate rispetto al 2009.
Il Patrimonio netto è negativo per 29,7 milioni di sterline (€ 35 milioni), a causa del riporto a nuovo delle perdite. Per trovare il patrimonio netto esposto con un valore positivo bisogna risalire al 31/05/2005, anno caratterizzato dalla plusvalenza realizzata con la cessione di Rooney al Manchester United.
I debiti con durata inferiore all’esercizio ammontano a £ 52,1 milioni (€ 61,3 milioni) e registrano una lieve variazione in aumento dello 0,21% rispetto al 31/05/2009.
I debiti con durata oltre l’esercizio successivo risultano pari a £ 41,1 milioni (€ 48,4 milioni) ed evidenziano un incremento del 10,14% rispetto all’anno precedente.
Gli accantonamenti per rischi sono esposti per £ 1,3 milioni (€ 1,6 milioni) con un incremento di 863 mila sterline.
I debiti finanziari aumentano a £ 47,6 milioni (nel 2009: £ 40,7 milioni), questo incremento riflette anche i maggiori investimenti nella prima squadra. Il 44% dei debiti finanziari pari a £ 21,1 milioni (nel 2009: € 22,1 milioni) ha una scadenza superiore ai 5 anni.
La posizione finanziaria netta è negativa e risulta pari a £ 44,9 milioni (nel 2009: £ 37,9 milioni).
Di conseguenza si è in presenza di un indebitamento finanziario netto inferiore al fatturato, come auspicato dal regolamento del fair play finanziario.
L’analisi dei flussi di cassa evidenzia che il flusso di cassa generato dalle attività operative è stato positivo per 1,4 milioni di sterline (nel 2009: £ 9,7 milioni). Tuttavia, tale flusso si è dimostrato insufficiente a coprire le eccedenze di uscite di cassa generate dal costo del debito per 4,5 milioni di sterline e le eccedenze di uscite di cassa generate dall’attività di investimento (comprese le spese per i trasferimenti dei giocatori) per £ 3,8 milioni. Per coprire il fabbisogno di cassa si è ricorso alla contrazione di nuovi prestiti.

Pubblicato su:
http://www.ju29ro.com/contro-informazione/2878-everton-un-bilancio-da-migliorare.html


LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2009

Le perdite dell’Everton


La seconda squadra di Liverpool presenta nell’ultimo bilancio chiuso al 31 maggio 2008 un patrimonio netto negativo per 22 milioni di euro, a causa delle perdite a raffica degli anni precedenti portate a nuovo, e un modesto utile di 23400 euro. In programma la costruzione del nuovo stadio, che potrebbe aumentare l'indebitamento complessivo 

«Nihil satis nisi optimun», ossia «niente è abbastanza se non il meglio», è il motto dell'Everton Football Club, squadra di calcio di Liverpool fondata, come evidenziato nel suo logo, nel 1878. Non possiamo dire che attualmente tale club rappresenti il meglior club della Premier League, ma ,senz'altro, è un club che lotta per le posizioni a ridosso delle quattro squadre più grandi. Il nome "Everton" fu scelto l'anno successivo alla fondazione, in un albergo vicino ad una pasticceria ed è per questo che i calciatori dell'Everton sono chiamati "Toffees", ossia dolcetti. La costituzione dell'Everton è, quindi, antecedendente a quella del Liverpool, che fu fondato successivamente nell'anno 1892. Il gruppo cui fa capo la squadra di calcio dell'Everton risulta composto da tre società: Everton Football Club Company Limited , capogruppo controllante ; Goodison Park Stadium Limited, controllata al 100%, che si occupa della gestione dello stadio; Everton Investments Limited, controllata al 100%, che si occupa dell'attività finanziaria. La controllante è una società del tipo Private Limited Company.
L'Everton gioca in uno stadio, il Goodison Park (nella foto), inaugurato nel 1892, ed ha in progetto di costruirne uno nuovo. La scelta del nuovo stadio è stata frutto di un lungo dibattito che ha coinvolto anche la tifoseria, ad un certo punto si era ventilata l'ipotesi, subito scartata, di condividere con il Liverpool la nuova struttura. Alla fine si è deciso di trasferirsi in un nuova struttura ("The Kirkby Project") con ubicazione Kirkby, fuori dalla città di Liverpool.
In tema di investimenti effettuati oltre al rafforzamento della squadra che ha permesso il raggiungimento del quinto posto in campionato e il relativo conseguimento del diritto di partecipare alla coppa Uefa, bisogna segnalare il “Finch Farm” nuovo centro di allenamento. Il bilancio consolidato dell'Everton espone un patrimonio netto negativo a causa di perdite relative ad esercizi precedenti riportate a nuovo. L’esercizio chiuso il 31 maggio 2008 segna il ritorno ad un modesto utile di 26mila sterlina (pari a 23400 euro, col cambio a 0,90 euro), dopo che sia nel 2006 che nel 2007 si erano registrate perdite rispettivamente per 10.794 migliaia di sterline (circa 12 milioni di euro) e 9427 migliaia di sterline (circa 10,5 milioni di euro). Il rendiconto della seconda squadra di Liverpool denota una società sottocapitalizzata e abbastanza indebitata, che ha il problema di costruire un nuovo stadio (con possibile ulteriore indebitamento), ma che ha anche un’interessante rosa calciatori: si pensi che nel bilancio non sono valorizzati, in quanto provenienti dal vivaio, giocatori come Tony Hibbert, Leon Osman, James Vaughan e Victor Anichebe.

Stato Patrimoniale
Il totale delle immobilizzazioni al 31 maggio 2008 ammontano a 49.321 migliaia di sterline (circa 54,8 milioni di euro), nel 2007 ammontavano a 36.753 migliaia di sterline (circa 40,8 milioni di euro). Le immobilizzazioni immateriali ammontano a 39.435 migliaia di sterline (circa 43,8 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 26.486 migliaia di sterline. Per quanto riguarda le immobilizzazioni immateriali che comprendono la rosa calciatori, nel corso dell'esercizio sono stati effettuati acquisti per circa 28 milioni di sterline (circa 31 milioni di euro) e cessioni per circa 19 milioni di sterline (circa 21 milioni di euro). Il fiore all'occhiello degli acquisti effettuati è rappresentato dall'acquisto del ventenne belga Marouane Fellaini per 15 milioni di sterline. Le immobilizzazioni materiali risultano pari a 9.886 migliaia di sterline (circa 11 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 10.267 migliaia di sterline. Il 31 maggio 1999 parte di tali immobilizzazioni sono state fatte oggetto di rivalutazione per circa 13 milioni di sterline (circa 14,4
milioni di euro). Le attività correnti evidenziano: crediti per 12.327 migliaia di sterline (circa 13,6 milioni di euro) e attività finanziarie pari 2.767 migliaia di sterline (circa 3 milioni di euro). Le attività finanziarie correnti consistono in titoli a breve termine per l'importo di 2.767.000 di sterline, nel 2007 l'importo era uguale.
I debiti con durata inferiore all'esercizio ammontano a 50.931 migliaia di sterline (circa 56,6 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 32.483 migliaia di sterline (circa 36 milioni di euro), risultano in aumento del 56,79%. Bisogna precisare che in tale voce sono inclusi i ratei e risconti passivi per l'importo di 16.969 migliaia di sterline, nel 2007 erano 14.354 migliaia di sterline, trattasi per lo più di ricavi anticipati.
I debiti con durata superiore all'esercizio ammontano a 32.849 migliaia di sterline (circa 36,5 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 22.758 migliaia di sterline. Anche in tale voce sono inclusi ratei e risconti passivi per l'importo di 2.210 migliaia di sterline (nel 2007 erano 1.833 migliaia di sterline). Gli accantonamenti a fondi rischi risultano pari a 396 mila sterline (circa 440 mila euro), nel 2007 erano pari a 484 mila sterline.
Il patrimonio netto è negativo per 19.761 migliaia di sterline (circa 22 milioni di euro), nel 2007 era negativo per 19.787 migliaia di sterline. Il patrimonio netto negativo è causato, come già scritto, dalla presenza di perdite portate a nuovo relative agli esercizi precedenti che ammontano a 47.947 migliaia di sterline (circa 53,2 milioni di euro).

Conto economico 
Il fatturato per l'anno 2008 ammonta a 75,7 milioni di sterline (circa 84 milioni di euro, considerando un cambio a 0,90 euro), nel 2007 era di 51,4 milioni di sterline (circa 57 milioni di euro), pertanto si è verificato un incremento del 47,14%, dovuto essenzialmente all'aumento dei diritti radiotelivisi; infatti, la composizione del fatturato è determinata dalle seguenti voci:
- Ricavi da biglietteria per 20.460 migliaia di sterline (circa 22,7 milioni di euro), con un aumento del 19,72% rispetto al 2007;
- Ricavi da diritti radiotelevisivi per 46.637 migliaia di sterline (circa 51,8 milioni di euro), con un aumento del 69,82% rispetto al 2007;
- Sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising per 5.465 migliaia di sterline (circa 6 milioni di euro), con un aumento del 18,80% rispetto al 2007;
- Catering per 880 migliaia di sterline (circa 1 milione di euro), con un decremento del 18,67% rispetto al 2007;
- Altre attività commerciali per 2.208 migliaia di sterline (circa 2,4 milioni di euro), con un aumento dell'87,44% rispetto al 2007.
La maggiore incidenza percentuale sul totale del fatturato è detenuta dai diritti radiotelevisivi per il 61,65%, nel 2007 tale incidenza percentuale era inferiore e precisamente pari al 53,42%. L'incremento dei diritti radiotelevisivi è dovuto al nuovo contratto triennale con inizio dalla stagione 2007/08, al quinto posto conseguito in classifica e all'aumento del numero di partite trasmesse. Le spese operative ammontano a 81.2 milioni di sterline (circa 90,2 milioni di euro) di cui 12,4 per ammortamenti dei cartellini deicalciatori. Nel 2007 le spese operative ammontavano a 62,4 milioni di sterline.
L'ammontare complessivo dei costi del personale è pari a 44,5 milioni di sterline, nel 2007 l'importo era pari a 38,4 milioni di sterline.L'incidenza dei costi del personale sul fatturato è pari al 59%, in netto calo rispetto all'esercizio precedente (75%), a causa dell'aumento di fatturato.
In attesa del completamento del progetto del nuovo stadio sono stati allocati tra i costi operativi i costi straordinari sostenuti per il progetto in questione, pari a circa 1,5 milioni di sterline (1,67 milioni di euro). Tra le note esplicative si legge che tale politica di imputazione a conto economico delle spese relative al nuovo stadio continuerà fino a quando il Gruppo otterrà le necessarie autorizzazioni con la relativa copertura finanziaria. Una volta ottenuto quanto sopra, i costi saranno capitalizzati imputandoli al nuovo stadio. L'eccedenza di plusvalenze per cessioni calciatori risulta positiva per 9,3 milioni di sterline (10,33 milioni di euro), nel 2007 l'importo è stato di 4 milioni di sterline. Le plusvalenze più importanti riguardano la cessione di James McFadden al Birmingham City, quella di James Beattie e Gary Naysmith allo Sheffield United.
L'eccedenza delle plusvalenze da cessioni di altri beni ammortizzabili ammonta a circa 11 mila sterline. Il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte ammonta a 3.720 migliaia di sterline (4,13 milioni di euro), nel 2007 era pari a 6.632 migliaia di sterline (7,4 milioni di euro). I proventi finanziari risultano pari a 183 mila sterline, mentre gli oneri finanziari risultano pari a 3.877 migliaia di sterline(4,3 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 2.939 migliaia di sterline (3,26 milioni di euro).
Il risultato prima delle imposte risulta positivo per 26 mila sterline (circa 29 mila euro), nel 2007 era negativo per 9.426 migliaia di sterline. Il risultato di esercizio espone un utile di 26 mila sterline a fronte di una perdita di 9.427 migliaia di sterline del 2007.
Luca Marotta 

jstargio@gmail.com

Pubblicato su:





giovedì 17 febbraio 2011

ACF Fiorentina Spa ringrazia Felipe Melo



Luca Marotta Mercoledì 16 Febbraio 2011 22:06
jstargio@gmail.com

ACF Fiorentina Spa è una società controllata al 97% dalla società “Diego Della Valle & C. S.A.P.A.”. A sua volta, ACF Fiorentina Spa controlla tre società al 100%, precisamente: Firenze Viola srl; Campus Viola Srl e Promesse Viola Srl. La società Firenze Viola Srl detiene il 2% di ACF Fiorentina Spa ed è proprietaria del marchio “Fiorentina” e dei trofei della fallita A.C. Fiorentina Spa. Firenze Viola Srl ha concesso, ad uso esclusivo, alla società ACF Fiorentina Spa l’utilizzo del marchio “Fiorentina” a fronte di un canone annuo di Euro 600.000. Tuttavia, esiste anche un contratto di sub-licenza tra ACF Fiorentina e l’Az. Il Violone srl, una società controllata dalla Diego Della Valle & C. Sapa, per l’utilizzo del marchio a fronte di un corrispettivo annuo di Euro 12.500. La società Campus Viola srl, con sede in Sant’Elpidio a Mare (AP), ha per oggetto lo sviluppo di un centro sportivo nel Comune di Incisa in Valdarno. La società Promesse Viola srl si occupa del settore giovanile.
Nella nota integrativa al bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 è specificato che ACF Fiorentina redige il bilancio consolidato “ai soli fini del soddisfacimento della normativa FIGC”.
L’esercizio chiuso il 31 dicembre 2009, oltre ad evidenziare un utile di 4.442.803 euro segna un punto di svolta nella gestione finanziaria dell’ACF Fiorentina Spa, per il quale si esprime soddisfazione nella relazione sulla gestione. Infatti, secondo gli amministratori della società, durante l’esercizio 2009, si è registrato il definitivo consolidamento dell’equilibrio finanziario e si sono avviate attività che, se adeguatamente implementate, possono consentire una vera e propria autonomia finanziaria della società. In particolare, il saldo della campagna trasferimenti dell’estate 2009, ha permesso di riequilibrare l’esposizione finanziaria formatasi nella precedente sessione estiva. La cessione più importante è stata quella di Felipe Melo per 25 milioni di euro, pagabile in tre rate annuali da 8,5 milioni. Questa cessione, che ha generato una plusvalenza di 17,7 milioni di euro, è stata in parte compensata con l’acquisto di Marchionni per 4,5 milioni e di Cristiano Zanetti per 2 milioni. Il saldo della campagna trasferimenti al 31/08/2009 risulta positivo per 3,6 milioni, mentre al 31/08/2008 era negativo per 49,7 milioni. Gli stessi amministratori sottolineano che le scelte operate dalla società sono in linea con le raccomandazioni UEFA e FIFA a proposito di calcio sostenibile e di fair play finanziario. In effetti, il patrimonio netto è positivo, non esistono debiti finanziari, si è registrato un utile di esercizio, gli stipendi sono pagati nei termini; tuttavia bisognerebbe anche evidenziare che sulla formazione dell’utile 2009 ha avuto un peso rilevante la plusvalenza realizzata con la cessione di Felipe Melo alla Juventus. Si consideri anche che l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008 si era chiuso con una perdita di 9,2 milioni e l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2007 si era chiuso con una perdita di 3,7 milioni di euro.
Per quanto riguarda il bilancio d’esercizio, chiuso al 31 dicembre 2009, i revisori della Deloitte hanno osservato che la Società ha sostenuto, negli esercizi precedenti, perdite economiche significative, che sono state sistematicamente ripianate dai soci. Secondo gli stessi revisori, i soci hanno continuato a fornire il necessario supporto finanziario e patrimoniale; in particolare, nel corso dell’esercizio 2009 sono stati effettuati versamenti di denaro in conto futuro aumento di capitale e coperture perdite per 10 milioni di euro. In ogni caso, per far fronte ai fabbisogni di liquidità, dovuti alle dinamiche dei flussi di cassa, la società ha sottoscritto nel febbraio 2010 un contratto di finanziamento con la controllante Diego Della Valle & C. Sapa, per una linea di credito fruttifera di interessi.
Ovviamente, i dati positivi del bilancio 2009 risentono anche dei risultati positivi della stagione sportiva 2008/09, conclusasi con il quarto posto in campionato ed il raggiungimento dei sedicesimi di Coppa UEFA edizione 2008/09, oltre che della brillante partecipazione alla Champions League 2009/10, con il passaggio del turno preliminare e il primo posto raggiunto nel girone eliminatorio, precedendo il Lione e il Liverpool.
Il valore della produzione, al 31 dicembre 2009, sale a 140.040.713 euro da 108.521.983 euro, con un aumento di 31,5 milioni pari al 29,04%.
I ricavi conseguiti dalla vendita dei biglietti e degli abbonamenti ammontano a 14,5 milioni, mentre nell’esercizio precedente erano pari a 16,8 milioni, con una variazione negativa del 13,76%. Una delle cause di questa riduzione di incassi è attribuita alle norme che hanno introdotto maggiori restrizioni all’accesso dello stadio, per motivi di ordine pubblico. Inoltre, anche il calendario delle partite ha previsto le gare casalinghe con le squadre più forti nel girone di ritorno. Gli incontri internazionali disputati nel 2009 sono stati 5, mentre nel 2008 sono stati 8. Gli amministratori rilevano che, nonostante il ridotto “bacino d’utenza”, a causa delle dimensioni del territorio comunale, la Fiorentina si pone immediatamente a ridosso, come incassi da botteghino, delle squadre delle più grandi città d’Italia. Un altro dato interessante evidenziato è il numero dei telespettatori che, per quanto riguarda il campionato 2008/09, registra un dato medio di circa 350 mila spettatori, collocando la Fiorentina dopo le milanesi, le romane, il Napoli e la Juventus.
I contributi in conto esercizio si sono azzerati, nel 2008 erano pari a 481.506 euro. I ricavi da sponsorizzazioni sono pari a 11,6 milioni (11,7 nel 2008). I ricavi pubblicitari ammontano a 4,9 milioni, mentre nel 2008 erano pari a 4 milioni. Proventi commerciali e royalties risultano pari a 738 mila euro e registrano una riduzione di 123 mila euro. I proventi da cessioni diritti televisivi ammontano a 45,4 milioni (44,3 nel 2008) ed incidono per il 32,45% sul valore della produzione. I proventi vari sono pari a 26,3 milioni (23,5 nel 2008) con un’incidenza del 18,78% sul valore della produzione. I ricavi da cessione temporanea calciatori registrano la cifra di 2,3 milioni, nel 2008 erano pari a 1,5 milioni. Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risultano pari a 33,6 milioni, nel 2008 erano pari a 3,5 milioni. La loro incidenza sul valore della produzione è del 24,02%. La plusvalenza più importante ha riguardato la cessione di Felipe Melo alla Juve ed è stata pari a 17.683.733 euro. La plusvalenza per la cessione di Pazzini alla Sampdoria è stata di 7,1 milioni, quella di Kuzmanovic di 5,7 milioni euro e quella di Osvaldo è stata pari a 2,2 milioni di euro. Gli altri proventi da gestione calciatori ammontano a 111 mila euro e ricavi e proventi diversi sono pari a 472 mila euro (1,7 milioni nel 2008).
Da notare che nei proventi vari sono inclusi quelli da partecipazione alle coppe europee per 22,4 milioni (19,2 nel 2008).
I costi della produzione ammontano complessivamente a 131.194.091 euro, mentre nel 2008 erano pari a 117,7 milioni, con un aumento dell’11,45%. Le voci più importanti sono rappresentate dal costo del personale e dagli ammortamenti, che rappresentano il 73% dei costi della produzione.
I costi per il personale salgono a 65.484.760 da 63.312.290 euro, con un incremento del 3,43%. Il rapporto tra costo del personale e valore della produzione è pari al 46,76%, ampiamente nei limiti stabiliti dal regolamento del fair play finanziario. Tale rapporto nell’esercizio precedente era pari al 58,34%. Tuttavia bisogna evidenziare che, se escludessimo le plusvalenze, il rapporto tra costo del personale e i ricavi salirebbe al 69,23%.
La voce ammortamenti e svalutazioni passa da 28,6 a 30,5 milioni, con un incremento del 6,57%. Nello specifico l’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali risulta pari a 28,6 milioni di euro, con una variazione in aumento dello 0,97% rispetto al 2008. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato pari a 298 mila euro. Sono state operate svalutazioni delle immobilizzazioni per 1,3 milioni e svalutazioni dei crediti per 234 mila euro.
I costi per servizi ammontano a 14,4 milioni e risultano in aumento del 14,06%.
I costi per godimento di beni di terzi ammontano a 1.582.452 euro e registrano un incremento del 18,40%. Questi costi comprendono l’affitto dello stadio per 750 mila euro, il costo per la concessione in uso del marchio per 500 mila euro, gli affitti della sede e di altri locali per 31.800 euro e gli affitti dei campi sportivi delle squadre giovanili per 85.637 euro.
Gli accantonamenti per rischi ammontano a 1.160.000 e risultano invariati rispetto all’esercizio precedente.
Gli oneri diversi di gestione passano da 10,3 a 17,1 milioni di euro, con un incremento del 66,22%.
In questa voce sono registrate le minusvalenze che ammontano a 6 milioni di euro. Quella più rilevante ha riguardato la cessione di Manuel Da Costa per 3,3 milioni. Il costo per l’acquisizione temporanea delle prestazioni del calciatore della Juve Almiron è stato di 219.394 euro. Un’altra voce importante è la mutualità passiva per diritti TV pari a 7 milioni.
L’Ebitda, ossia il risultato prima di ammortamenti interessi e tasse risulta positivo per 40,5 milioni, con un incremento di 21,1 milioni rispetto al 2008.
L’Ebit, ossia il risultato prima degli interessi e delle tasse, è positivo per 8.846.622, mentre nell’esercizio precedente era negativo per 9.195.626 euro.
La gestione finanziaria risulta positiva per 1,25 milioni. Il risultato positivo della gestione finanziaria è dovuto principalmente alle compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF per 1,19 milioni.
La gestione straordinaria risulta negativa per 38 mila euro, esponendo proventi straordinari per 779 mila euro e oneri straordinari per 817 mila euro.
Il risultato prima delle imposte ammonta a 10.062.654 euro, mentre nell’esercizio precedente era negativo per 9.306.427 euro.
Le imposte sul reddito dell'esercizio risultano pari a 5,6 milioni di euro.
L’ Utile dell'esercizio è esposto per 4.442.803 euro. Nell’esercizio 2008, invece, si evidenziava una perdita di 9.179.484 euro.
Il totale delle attività passa da 171.220.970 a 173.675.641 euro, con un incremento dell’1,43%.
Il totale delle immobilizzazioni nette è esposto per 83,3 milioni di euro, con una riduzione del 25,64% rispetto al 2008. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risultano pari a 72,6 milioni di euro, nell’esercizio precedente erano pari a 101,8 milioni. La loro incidenza sul totale dell’attivo è notevole ed è pari al 41,8% (59,5% nel 2008). Le immobilizzazioni materiali incidono solo per lo 0,6%. A causa della sospensione dall’attività, è stato svalutato di 700 mila euro il diritto alle prestazioni di Mutu. Le immobilizzazioni finanziarie sono pari a 7.074.000 e risultano in aumento di 124 mila euro rispetto al 2008. Esse riguardano partecipazioni in imprese controllate per 6.950.000 euro e partecipazioni in altre imprese per 124.000.
L’attivo circolante aumenta da 57,1 a 86,6 milioni di euro, con una variazione del 51,59%.
Le rimanenze, riguardanti il magazzino di materiale sportivo e merchandising, ammontano a 188 mila euro, facendo registrare una variazione negativa del 3,83%.
Il totale dei crediti risulta in crescita del 33,84%, passando da 51,7 a 69,2 milioni di euro.
I crediti sono composti da crediti verso clienti per 9,5 milioni; crediti verso controllante per 9,4 milioni (14,4 nel 2008); crediti tributari per 250 mila euro; crediti per imposte anticipate per 2,9 milioni (450 mila euro nel 2008); crediti verso altri per 47 milioni. Nei crediti verso altri figurano i crediti verso enti settore specifico per 46,7 milioni, che comprendono 28,2 milioni di crediti verso società calcistiche per trasferimenti attivi. Di questi, 11 milioni sono esigibili oltre l’esercizio successivo. La società debitrice di ACF Fiorentina spa, che figura col maggior importo è Juventus F.C. Spa per 16,5 milioni, seguita dalla Sampdoria con 6,3 milioni. L’importo maggiore dei crediti verso clienti riguarda Lotto Sport Italia Spa per 1.080.715 euro, per quanto riguarda le fatture emesse e Sky Italia per 1.784.160 euro, per quanto riguarda le fatture da emettere. I crediti verso la controllante riguardano le somme che dovranno essere ricevute in forza del regolamento di gruppo in tema di consolidato fiscale.
Le disponibilità liquide sono ingenti e risultano in forte aumento passando da 5.194.192 a 17.164.369 euro.
I ratei e risconti attivi risultano pari a 3.770.910 euro, mentre nel 2008 erano pari a 2.052.865 euro. L’importo maggiore riguarda i risconti attivi su compensi per diritti di immagine ammontanti a 1,7 milioni di euro.
Il patrimonio netto è positivo e ammonta a 92.690.451 euro, con un incremento del 18,46% rispetto all’esercizio precedente. La variazione è dovuta a versamenti di denaro in conto futuro aumento di capitale e coperture perdite per 10 milioni di euro e all’utile d’esercizio.
I fondi per rischi e oneri ammontano a 7,4 milioni (1,3 nel 2008) e sono in aumento soprattutto a causa dell’incremento di 5,1 milioni del fondo imposte differite.
Il fondo TFR ammonta a 96.461 euro e registra un incremento del 7,80%.
Il totale dei debiti si riduce da 80.115.875 a 63.981.803 euro con un decremento del 20,14%.
I debiti sono composti da: debiti verso fornitori ammontano per 7,7 milioni (5,1 nel 2008); debiti tributari per 4,4 milioni (4,9 nel 2008); debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale per 139 mila euro; debiti da compartecipazione ex art. 102 bis NOIF per 3,5 milioni; debiti verso enti settore specifico per 37,7 milioni (54,4 nel 2008); altri debiti per 10,5 milioni (12,1 nel 2008). I debiti con scadenza oltre l’esercizio successivo ammontano a 7,1 milioni di euro. Tra i debiti verso fornitori per fatture da ricevere spicca il debito verso RCS Pubblicità Spa per 302.000 euro. Tra i debiti tributari figurano debiti per IRPEF per 3,5 milioni di euro relativi alle retribuzioni di novembre e dicembre 2009, regolarmente pagate nei mesi di gennaio e febbraio 2010. Il debito per IRAP ammonta a 874 mila euro. Tra i debiti per compartecipazioni figura il debito per Papa Waigo verso il Genoa per 2,1 milioni e il debito per un milione verso l’Ascoli per Di Tacchio. Tra i debiti verso le società calcistiche, dovuti ai trasferimenti, ammontati a 26,2 milioni, spiccano l’AC Milan con 5 milioni, la Juventus con 4,4 milioni, il Catania e la Lazio con 4 milioni. Nella voce altri debiti sono inclusi i debiti verso i tesserati per stipendi e premi ammontanti a 5,5 milioni, che riguardano la mensilità di dicembre 2009.
I ratei e risconti passivi passano da 11,4 a 9,5 milioni, con un decremento del 17,04%. L’importo più importante di questa voce riguarda i risconti passivi per abbonamenti della stagione sportiva 2009/10 pari a 4,2 milioni.
Tra i conti d’ordine nella voce “Beni di terzi presso l'impresa” figurano: 899.150 euro per la valorizzazione, al prezzo di listino, dell’intero parco automezzi, che lo sponsor principale Toyota ha concesso in comodato d’uso gratuito; 150 mila euro per la valorizzazione delle Coppe e dei Trofei della società fallita A.C. Fiorentina Spa, di proprietà della Firenze Viola srl.
Il giudizio positivo sull’equilibrio finanziario raggiunto, parte dall’analisi di tre indicatori. La differenza positiva tra attivo corrente e passivo corrente, ammontante a 12,9 milioni di euro, dimostra l’equilibrio finanziario a breve termine raggiunto. La differenza tra mezzi propri e impieghi a lungo termine, pur essendo negativa per 1,69 milioni, risulta comunque vicina al pareggio ed è in netto miglioramento rispetto all’esercizio precedente (-35,2 milioni). Il fatto che il patrimonio netto copra il 98% delle attività non correnti, secondo gli amministratori, testimonia il raggiungimento dell’equilibrio patrimoniale. Il patrimonio netto copre il 53,37% dell’attivo patrimoniale, nell’esercizio precedente, invece, copriva il 45,70% e questa circostanza dimostra il miglioramento del grado di indipendenza finanziaria.
Il bilancio al 31/12/09 di ACF Fiorentina rispetta ampiamente i parametri della Co.Vi.So.C.. Infatti, il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta pari a 1,28 e l’insussistenza di debiti finanziari non permette di calcolare il rapporto tra valore della produzione e debiti finanziari.
Per quanto riguarda il problema stadio, in data 25 gennaio 2010, è stata stipulata una convenzione tra ACF Fiorentina Spa ed il Comune di Firenze. Il Comune di Firenze, a decorrere dalla stagione 2010/11, ha concesso l’uso esclusivo dello Stadio Artemio Franchi e del centro sportivo “I Campini”, in cui si allena la prima squadra. ACF Fiorentina potrà gestire in autonomia e con finalità “imprenditoriali” le suddette strutture, organizzando anche eventi extrasportivi (concerti), punti di ristoro interni e spazi commerciali destinati al merchandising. Tuttavia la Fiorentina continua a ritenere il progetto del nuovo stadio e della “Cittadella Viola” una scelta strategica prioritaria e imprescindibile per i futuri sviluppi della Società.

Pubblicato su:
http://www.ju29ro.com/contro-informazione/2854-acf-fiorentina-spa-ringrazia-felipe-melo.html

http://sportbusinessmanagement.blogspot.com/2011/02/acf-fiorentina-spa-ringrazia-felipe.html

giovedì 10 febbraio 2011

Olympique Lyonnais Groupe: qualcosa in comune



Luca Marotta Mercoledì 09 Febbraio 2011 21:51
Ci sono alcune cose in comune tra Juventus Football Club Torino Spa e Olympique Lyonnais Groupe (OL Groupe). Questa affermazione trova conforto nella lettura del bilancio consolidato, chiuso al 30 giugno 2010, di OL Groupe, che fa emergere alcune similitudini, dal punto di vista gestionale. Precisamente, emergono analogie riguardanti lo sponsor di maglia “BetClic”; il rapporto con la società “Sportfive”, la costruzione di un nuovo stadio e la quotazione in borsa. L’Olympique Lyonnais è una realtà sportiva francese molto ambiziosa, che cerca di avvicinarsi sempre più ai grandi club europei, oltre che con il potenziamento della rosa dei calciatori, anche attraverso la costruzione di un nuovo stadio. Tuttavia gli investimenti nella rosa dei calciatori hanno provocato un aumento dei costi del personale e degli ammortamenti, che è stato la causa della forte perdita realizzata il 30 giugno 2010 nella misura di 35,3 milioni. Il progetto nuovo stadio è ancora nelle fasi iniziali, riguardanti l’iter burocratico e progettuale.
“Olympique Lyonnais Groupe” (OL Groupe) è stato costituito in forma di gruppo il 1° febbraio 1999.
“OL Groupe” è la società holding, che controlla direttamente SASP Olympique Lyonnais e altre 10 società. Alla data del 30 settembre 2010, Jean-Michel Aulas, attraverso la società “ICMI”, e le società Pathé/OJEJ detengono rispettivamente il 34,17 % e il 24,96 % del capitale. In termini di controllo delle azioni con diritto di voto la percentuale di ICMI sale al 41,79 %. Le società del Gruppo operano in diversi settori funzionali all’attività calcistica (merchandising, ristorazione, viaggi, organizzazione, programmi TV). Ad esempio “OL Images” è una società costituita nel 2004, che ha creato nel 2005 il canale televisivo “OL TV”, per produrre e trasmettere i programmi concepiti e realizzati da “OL Images”. Il fatturato di questa società ha raggiunto la cifra di 5,1 milioni. Per quanto riguarda la ristorazione è stata costituita nel 2006 “OL Brasserie”, ma sfortunatamente nel corso del 2009/10 questa società non ha svolto attività, a causa dell’incendio dei locali avvenuto il 26 novembre 2008.
“OL Organisation” è una società costituita nel 2004 che cura l’accoglienza e la sicurezza relativamente alle manifestazioni dell'Olympique Lyonnais. L’organizzazione delle manifestazioni legate all'attività dell'Olympique Lyonnais è stata trasferita a “Sportfive” nel novembre 2007. La holding “OL Groupe” è una società quotata in borsa a Parigi.
I risultati sportivi conseguiti dal Gruppo, durante la stagione 2009/10, sono stati giudicati eccellenti, poiché, per la prima volta nella sua storia, l'Olympique Lyonnais ha raggiunto la semifinale della “UEFA Champions League” ed in “Ligue 1” il club è finito al secondo posto, acquisendo il diritto a partecipare per l'undicesima volta consecutiva in “UEFA Champions League”. La squadra femminile ha vinto il suo quarto titolo consecutivo di Campione di Francia e ha disputato la finale della “UEFA Women's Champions League”, prima volta per un club francese.
Il fatturato, escludendo le cessioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, ammonta a 146,1 milioni di euro e mostra un incremento del 4,7%, con livelli di entrate record sulle vendite di biglietti e diritti televisivi, mentre i ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità hanno registrato un netto calo, a causa della crisi economica e della legge sui giochi e le scommesse online.
Il fatturato si compone delle seguenti voci: diritti TV Lega e Federazione per 47,3 milioni; diritti TV UEFA per 31,2 milioni; ricavi da botteghino per 24,8 milioni; sponsorizzazioni per 14,6 milioni; ricavi derivanti dallo sfruttamento del marchio per 28,2 milioni.
I diritti Tv incidono sul fatturato per il 53,7% e registrano un incremento del 15,2%, a causa soprattutto dei diritti TV UEFA (+31,77%). I ricavi da gare incidono per il 16,95% sul fatturato e risultano in aumento del 10,39%.
Le sponsorizzazioni incidono solo per il 10,03% e segnano un forte decremento del 31,12%, con una riduzione di 6,6 milioni. Il motivo di questo calo è dovuto ai continui rinvii della legge francese sulla liberalizzazione dei giochi e delle scommesse “online”, che non hanno permesso di esporre per tutta la stagione il marchio dello sponsor della maglia “BetClic”, in base ad un accordo stipulato nell’ottobre 2009 per la durata di 4 anni. La legge sulla liberalizzazione dei giochi e delle scommesse “online” è stata adottata dall’Assemblée Nationale il 6 aprile 2010 e permette la piena applicazione del contratto con Betclic per la stagione 2010/2011. Altro motivo del calo è stata la congiuntura economica sfavorevole, che ha provocato il recesso anticipato del contratto con lo sponsor “Accor”.
Il 7 agosto 2009, OL Groupe e “Sportfive” hanno raggiunto un accordo di sponsorizzazione con “Adidas” per la fornitura esclusiva di materiale sportivo, con una durata di 10 stagioni sportive a partire dal 1° luglio 2010 fino al 30 giugno 2020.
I ricavi derivanti dallo sfruttamento del marchio incidono per il 19,32% e registrano un lieve incremento dell’1,46%. I ricavi “da marchio” comprendono, tra gli altri, la commercializzazione dei prodotti come magliette e gadgets vari, la produzione e la distribuzione di immagini, le licenze di esercizio, i viaggi, signing fees e altro. Si confida per la stagione 2010/11 nel circuito di distribuzione dell’Adidas.
I costi del personale ammontano a 111,7 milioni e registrano un incremento del 39,22%. L’incidenza del costo del personale sul fatturato, senza plusvalenze, è del 76,48%. Anche se considerassimo le plusvalenze si sfonderebbe la soglia del 70% fissata dal regolamento del fair play finanziario.
Il 6 luglio 2009, l'Olympique Lyonnais ha posto fine alla sua relazione contrattuale con “Noel Soccer”, licenziatario esclusivo dell’abbigliamento sportivo britannico “Umbro”, dopo 8 anni di collaborazione. L’indennità per la risoluzione anticipata versata a Umbro è stata contabilizzata nella voce “altri costi operativi correnti” e ammonta 4 milioni di euro.
L’Ebitda, ossia il risultato prima degli ammortamenti, degli interessi e delle tasse, è positivo solo per 12 mila euro, mentre nel 2009 era positivo per 45,8 milioni.
Gli ammortamenti relativi alla rosa calciatori ammontano a 43,3 milioni di euro e registrano un incremento del 21,26% rispetto all’esercizio precedente a causa dei nuovi acquisti.
Le plusvalenze conseguite ammontano a 3,3 milioni e risultano in forte calo (-92,16%) rispetto al 30/06/2009. Infatti, nell’esercizio 2008/2009 è stata realizzata la plusvalenza relativa alla cessione di Benzema al Real Madrid, ceduto per 35,3 milioni di euro. Durante la stagione 2009/10 il valore delle cessioni di giocatori realizzato è stato pari a 14,3 milioni, di cui la più rilevante è stata quella di Keita Abdoul Kader per 8,3 milioni, ceduto al Galatasaray. Risulta anche la cessione di Grosso alla Juventus per 1.984 migliaia di euro, con la possibilità di bonus legati ai risultati, fino ad un massimo di 1 milione di euro.
Bisogna precisare che dal punto di vista contabile i bilanci dei club francesi riportano il valore della cessione dei giocatori tra i ricavi, mentre nei costi viene girato il valore contabile residuo. Per questo motivo viene esposto un valore di ricavi superiore, nel caso di OL Groupe il valore esposto è stato di 160,2 milioni, in calo del 16,56% rispetto ai 192 milioni del 30/06/2009.
L’EBIT passa da un valore positivo di 7,5 milioni, registrato nel 2009, ad un valore negativo di 52,6 milioni di euro.
Il risultato prima delle imposte è negativo per 53,4 milioni, mentre nel 2009 era positivo per 8,4 milioni.
Il calcolo delle imposte ha determinato un saldo positivo per imposte differite di 18,3 milioni.
La perdita di esercizio al 30/06/2010 risulta pari a 35,1 milioni di euro, mentre nell’esercizio precedente si era evidenziato un utile d’esercizio pari a 5,3 milioni.
Il totale dell’attivo è pari a 283,3 milioni e risulta in diminuzione rispetto ai 299,6 milioni del 30/06/2009, facendo segnare un decremento del 5,46%. Le attività non correnti sono aumentate da 124,3 a 177,5 milioni (+42,81%), mentre le attività correnti sono diminuite da 175,4 a 105,8 milioni (-39,66%).
Le immobilizzazioni immateriali, ammontanti complessivamente a 122,8 milioni (74,9 nel 2009), comprendono: l’avviamento per 2,2 milioni; la rosa dei giocatori per 119,8 milioni (71,8 nel 2009); altre immobilizzazioni immateriali per 754 mila euro. La rosa dei giocatori si è incrementata di 48 milioni di euro, segnando un + 66,8%. Durante l’esercizio 2009/2010, sono stati registrati gli acquisti dei seguenti calciatori:
- Lisandro Lopez da FC Porto per 25,8 milioni, con un contratto di 5 anni;
- Michel Bastos dal Lille per 20,7 milioni e contratto di 4 anni;
- Aly Cissokho da FC Porto per 15,8 milioni e contratto di 5 anni;
- Bafetimbi Gomis dall’AS Saint Etienne per 15,2 milioni e contratto di 5 anni;
- Dejan Lovren dalla Dinamo Zagabria per 9,9 milioni e contratto di 4 anni e mezzo;
- Jimmy Briand dal Rennes per 7,4 milioni e contratto di 4 anni.
Dopo la chiusura dell’esercizio, il 24 agosto 2010, l'Olympique Lyonnais ha acquistato Yoann Gourcuff dai Girondins de Bordeaux per 22,3 milioni di euro, con un contratto di 5 anni.
Le immobilizzazioni materiali, risultano pari a 19,9 milioni (19,3 nel 2009), con una bassa incidenza sul totale delle attività pari al 7,03%. Esse comprendono immobilizzazioni in corso riguardanti il nuovo stadio per 8,4 milioni e il nuovo centro sportivo di allenamento, un moderno edificio di circa 2.000 metri quadri costruito secondo i criteri standard HQE (Alta Qualità Ambientale), che è stato completato nel luglio 2008. Tra le attività non correnti figurano crediti verso altri club per le cessioni di calciatori ammontanti a 12,5 milioni (29,1 nel 2009), mentre tra le attività correnti la stessa voce figura per 26,9 milioni (33,3 nel 2009).
Le disponibilità liquide pur essendo notevoli, essendo pari a 45,8 milioni, registrano un forte decremento del 56,13% rispetto all’esercizio precedente. Si pensi che l’attività di investimento, da sola, ha drenato 42 milioni di liquidità.
Il Patrimonio Netto è positivo per 130,8 milioni, ma risulta diminuito di 37 milioni a causa della perdita di esercizio 2009/10 e della distribuzione del dividendo relativo all’esercizio precedente. I dividendi distribuiti agli azionisti nel corso dell’esercizio 2009/2010 (per l'esercizio 2008/2009) sono stati pari a 1,8 milioni di euro, ossia 0,14 € per azione. Ovviamente un patrimonio netto di questa entità, che copre il 46,16% del totale delle attività, è un dato conforme ai fini del regolamento del fair play finanziario. A testimonianza di ciò, la posizione finanziaria netta di “OL Groupe” è addirittura positiva per 50 mila euro, anche se in forte riduzione rispetto alla posizione finanziaria netta dell’esercizio precedente positiva per 88,9 milioni di euro. Da questo punto di vista, ricordando che il fair play finanziario permette un indebitamento finanziario netto nei limiti dei ricavi annuali, l’OL Groupe ha ampi margini di manovra.
Le passività non correnti si riducono da 46,2 milioni del 30/06/2009 a 41,5 milioni di euro, mentre le passività correnti aumentano da 85,6 a 111 milioni di euro.
Tra le passività non correnti spiccano i debiti finanziari per 25,4 milioni (35,9 nel 2009) e i debiti per l’acquisto dei calciatori per 15,4 milioni (7,4 nel 2009)
L’importo maggiore delle passività correnti riguarda i debiti per l’acquisto di calciatori per 39,4 milioni, che registrano un incremento del 38,78%. I debiti fiscali e previdenziali ammontanti a 31 milioni sono in linea con l’esercizio precedente. I debiti bancari sono pari a 9,7 milioni e registrano un incremento di 7,7 milioni. Gli altri debiti finanziari ammontano a 4,8 milioni (4,1 nel 2009). I debiti commerciali risultano pari a 11,1 milioni. I ratei e risconti passivi sono esposti per 13,9 milioni (5,6 nel 2009).
Per quanto riguarda il nuovo stadio, il 24 settembre 2007, fu confermata la localizzazione del progetto “OL Land” comprensivo del “Grand Stade”, a Décines (Agglomeration Lyonnaise) sul sito di Montout su una superficie di 50 ettari, con l’obiettivo di far rientrare il “Grand Stade” tra gli stadi degli Europei del 2016, in considerazione della candidatura francese per tale manifestazione calcistica.
Nell'ambito di questo progetto, il Consiglio di Amministrazione ha costituito un comitato di investimento e ha deciso di istituire la società “Foncière du Montout”, controllata al 100% da OL Groupe, che ha per oggetto l'acquisizione, la gestione e la rivendita di terreni oltre al funzionamento degli impianti sportivi.
Il 10 dicembre 2009, la Corte Amministrativa d'Appello ha annullato la procedura di revisione del PLU (plan local d'urbanisme) del sito del futuro stadio. A seguito di tale annullamento, la maggioranza dei membri della “Communauté Urbane” di Lione si è pronunciata di nuovo in modo favorevole per avviare una nuova revisione del piano regolatore, entro il 2011.
La designazione della Francia come organizzatore di “Euro 2016” e un decreto ministeriale che riconosce l'interesse generale del progetto, unitamente ad una legge speciale “Euro 2016”, possono facilitare l’iter del nuovo stadio che rientra nei dodici selezionati per la manifestazione dell’UEFA.
Per quanto riguarda la progettazione, l'Olympique Lyonnais ha portato a termine la fase preliminare di progettazione del nuovo stadio (AVP) in collaborazione con “Buffi & Associates” e lo studio di architettura “Populous”. La data proposta per la consegna dello stadio è dicembre 2013.
L’Olympique Lyonnais è una società che ha lavorato molto bene, nel corso degli anni, con le “plusvalenze”, da Essien a Benzema. Tale è l’abitudine a realizzare plusvalenze, che gli amministratori hanno stimato in 74,2 milioni di euro le plusvalenze potenziali, al 30/06/2010, derivanti dalla cessione della rosa calciatori. L’esercizio 2009/10 presenta come unico neo ai fini del fair play finanziario un rapporto tra costi del personale e ricavi superiore al 70%. La perdita dell’esercizio, considerando la somma algebrica dei risultati dell’ultimo triennio, si riduce a 9,7 milioni, rientrando nei limiti del periodo transitorio.

Pubblicato su:
http://www.ju29ro.com/contro-informazione/2837-olympique-lyonnais-groupe-qualcosa-in-comune.html

http://sportbusinessmanagement.blogspot.com/2011/02/olympique-lyonnais-groupe-qualcosa-in.html


MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2008


Il marchio, vero tesoro d’o Lione

L'Olympique Lyonnais, quotato alla borsa di Parigi, ha ottenuto il 24,7% dei ricavi operativi dallo sfruttamento del proprio simbolo. Oltre al progetto del nuovo stadio, spicca nella radiografia del bilancio l’investimento per oltre 144 milioni di euro in Sicav, fondi comuni monetari o titoli a capitale garantito a tasso fisso

La lettura del Rapport Financier Annuel 2007/08 dell'Olympique Lyonnais ci permette di avere una migliore conoscenza di un'importante realtà sportiva francese molto ambiziosa. Essa sta cercando di avvicinarsi sempre più ai più grandi club europei, oltre che con il potenziamento della rosa dei calciatori, anche attraverso la costruzione di un nuovo stadio. Ma sembrerebbe che tale club sia anche esso fonte di ispirazione per altri club, leggasi l'accordo con la società Sportfive, che forse ha anche "ispirato" la Juventus.
Olympique Lyonnais Groupe (OL Groupe) è stato costituito in forma di gruppo nel 1999 ed è organizzato intorno al Olympique Lyonnais squadra di calcio fondata nel 1950 e diretta da Jean-Michel Aulas dal 1987. Il Gruppo, quotato alla Borsa di Parigi, è composto da più di dieci società operanti in diversi settori funzionali all'attività calcistica. Una novità rispetto alle nostre più importanti società calcistiche è la presenza sia della squadra maschile che di quella femminile. Come affermato dal Presidente Jean-Michel Aulas, il Gruppo riesce a coniugare eccezionali risultati sportivi con notevoli risultati finanziari. Le buone condizioni di "salute" di OL Groupe sono confermate dal fatto che il Consiglio di Amministrazione proporrà alla Assemblea Generale, che si terrà il 28 novembre 2008, la distribuzione di un dividendo di 0,14 euro per azione per l'anno 2007/2008, per un importo complessivo di 1,8 milioni di . Per la prima volta in Francia nella stessa stagione l’OL ha conseguito l'accoppiata ("le doublé") scudetto-coppa nazionale sia da parte della squadra maschile che da parte della squadra femminile. La squadra maschile risultava vincitrice della "Ligue 1" per la settima volta consecutiva, mentre quella femminile per la seconda volta consecutiva. La squadra maschile per la sesta volta consecutiva ha vinto il "Trophée des Champions" (la Supercoppa di Francia) ed ha raggiunto l'ottavo posto nel ranking UEFA, per la nona volta consecutiva parteciperà alla UEFA Champion's League.
L'obiettivo a lungo termine è la realizzazione del progetto immobiliare "OL Land" con obiettivo di consegna previsto per il maggio 2013. Mentre nel luglio 2008, dopo la chiusura dell'esercizio, è stato realizzato il nuovo centro sportivo di allenamento. Le principali fonti di entrate ruotano attorno a cinque settori di attività: biglietti da gare, diritti tv, sponsorizzazioni e pubblicità, merchandising, compravendita di giocatori.
RICAVI DA BIGLIETTI PER MANIFESTAZIONI SPORTIVE
La vendita dei biglietti per le partite, nel 2007/2008, ha raggiunto la cifra di 21,8 milioni di , che rappresenta il livello più alto nella storia del gruppo e il miglior risultato di tutti i club francesi. Tali ricavi rappresentano il 14% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.

DIRITTI TV
I ricavi da diritti televisivi sono costituiti dagli importi percepiti a titolo di ridistribuzione dei diritti audiovisivi a livello nazionale: dalla Lfp (Ligue Football Professionnel) per la Ligue 1 e la coppa di Lega; dalla Fff (Féderation Football Française) per la Coppa di Francia; dalla Uefa per la Champion's League. Il 7 febbraio 2008, la Lfp ha assegnato ai due maggiori operatori audiovisivi francesi (Canal + e Orange), i diritti televisivi con un contratto della durata di 4 anni (2008/2012). Il contratto, per un valore totale di 668 milioni è leggermente superiore a quello del 2005/2008.
Durante l'esercizio, i diritti televisivi percepiti dall' OL Groupe sono aumentati e hanno toccato i 75 milioni, di cui 27,5 da competizioni internazionali. Tali ricavi rappresentano il 48,2% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.

SPONSOR E PUBBLICITA'
I ricavi da sponsorizzazioni, pubblicità e partnership provengono dalla vendita di spazi pubblicitari, sponsorizzazioni e servizi di "ospitalità". Più di 500 società sono partner del Gruppo, tra cui: Accor Group, sponsor principale del club dal 2006, Umbro fornitore ufficiale esclusiva fino al 2013, Renault Trucks, Apicil, Orange, ISS. Nel 2007/2008, i proventi netti da questa attività hanno raggiunto la cifra di 20,4 milioni, con un aumento del 12,9%, di questi 2,3 milioni di sotto l'effetto combinato di un aumento dei contratti di sponsorizzazione tra cui: Umbro e Accor. Tali ricavi rappresentano il 13,1% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.

RICAVI DA SFRUTTAMENTO ECONOMICO DEL MARCHIO
I ricavi "da marchio", comprendono tra gli altri, la commercializzazione dei prodotti come magliette e gadgets vari, la produzione e la distribuzione di immagini, le licenze di esercizio, i viaggi, signing fees e altro. Tali ricavi si sono sviluppati positivamente (+ 7,5 M ) a 38,5 milioni, con un aumento del 24,1%. Tali ricavi rappresentano il 24,7% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.
La commercializzazione di prodotti sportivi esimili con i colori dell'Olympique Lyonnais ha prodotto 12,7 milioni di euro di ricavi. Nel settembre 2007, OL Group ha firmato per un periodo di 10 anni a partire dalla consegna del nuovo stadio, un contratto con Sportfive riguardante la concessione in esclusiva dei diritti di marketing, diritti di "ospitalità", la pubblicità all'interno dello stadio, i diritti media dello stesso e il nome dello stesso ("naming right"). A fronte di tale impegno contrattuale Sportive verserà a titolo di diritti ("Droit d'entrée" o "signing fee") la cifra di 28 milioni di euro, da ripartire in quattro rate annuali di 7 milioni, a partire da dicembre 2007 fino a dicembre 2010. Da notare che Sportfive è la stessa società che ha siglato l'accordo con la Juventus di Jean-Claude Blanc. Nel mese di giugno del 2008, si è concluso un contratto di ristorazione con Sodexo. Sodexo ha pagato 3,5 milioni di euro. I ricavi prodotti da "OL Images" sono pari a 4,6 milioni nel 2007/2008.Altri ricavi ammontano a 10,34 milioni di euro.

VENDITA CALCIATORI
Le entrate per cessioni dei contratti dei calciatori ammontano a 55,9 milioni e comprendono i trasferimenti di calciatori come Florent Malouda (Chelsea), Jeremy Berthod (Monaco), Remy Riou (Auxerre), Gregory Bettiol (Troyes), Alou Diarra (Bordeaux), Sylvain Wiltord (Rennes), Damien Plessis (Liverpool), Nadir Belhadj (Lens), Loïc Remy (Nizza), Hatem Ben Arfa (Marsiglia). Il valore della cessione di Florent Malouda è annotata per 17.798 migliaia di euro, quella di Hatem Ben Arfa è annotata per 11.427 migliaia di euro. Il valore delle cessioni nel 2006/2007 ammontava a 73.524 migliaia di euro tra cui spicca la cessione di Tiago alla Juventus ceduto per l'importo di 12.580 migliaia di euro.

SITUAZIONE PATRIMONIALE
L'attivo dello Stato patrimoniale al 30/06/2008 presenta Attività non correnti per 132.331 migliaia di euro (nel 2007 erano 82.380) e Attività correnti per 216.254 migliaia di euro (nel 2007 erano 206.098), per un totale di 348.585 migliaia di euro (nel 2007 era 288.478). Il sensibile incremento registratosi nell'attivo corrente è dovuto alla voce relativa ai contratti relativi ai diritti alle prestazioni sportive dei calciatori che ha raggiunto la cifra di 93.876 migliaia di euro a fronte di 53.198 migliaia di euro del 2007. Nell'esercizio 2007/2008, l'Olympique ha acquisito nove giocatori: Keita (Lille), Bodmer (Lille), Grosso (Inter), Cleber Anderson(Benfica Lisbona), Delgado (Cruz Azul Messico), Boumsong (JuventusTurin), Ederson (Nizza), Lloris (Nizza), Pjanic (Metz).
Le immobilizzazioni materiali ammontano a 17.825 migliaia di euro (il 5,11% del totale dell'attivo) e sono in aumento rispetto al 30/06/2007 a causa degli investimenti per il progetto del nuovo stadio e del centro sportivo. In particolare il valore lordo della voce "edifici e strutture" è passato da 12.535 migliaia di euro del 30.06.2007 a 20.813 migliaia di euro del 30/06/2008. Tra le attività correnti bisogna segnalare la notevole incidenza della voce relativa ai valori mobiliari d'investimento pari a 144.399 migliaia di euro. Gli investimenti vengono effettuati solo in Sicav e fondi comuni d'investimento monetari oppure titoli a capitale garantito a tasso fisso. Il patrimonio netto, ossia i mezzi propri, è positivo per 164.816 migliaia di euro (nel 2007 era 151.195 migliaia di euro) e copre il totale delle attività per il 47,28% (52,41% nel 2007).
Le passività non correnti ammontano a 73.744 migliaia di euro (26.091 migliaia di euro nel 2007), mentre le passività correnti ammontano a 110.025 migliaia di euro (111.192 migliaia di euro nel 2007). Il totale delle passività pari a 183.769 migliaia di euro diviso per le entrate da attività pari a 211.642 migliaia di euro determinano una percentuale dell'86,83% (64,12% nel 2007), se escludiamo i ricavi da cessione calciatori tale percentuale sale al 118% (nel 2007 era 97%).
Ciò che ha contribuito all'aumento delle passività non correnti sono due voci: Debiti finanziari pari a 47.524 migliaia di euro contro 16.629 migliaia di euro del 2007 e debiti verso società di calcio per l'acquisto di calciatori pari a 24.582 migliaia di euro contro 8.076 migliaia di euro del 2007.
Tra le voci del passivo corrente i maggiori importi sono determinati dalle seguenti voci: "Dettes sociales" ossia i debiti verso il personale e gli istituti di previdenza per 33.678 migliaia di euro (nel 2007 erano 25.953 migliaia di euro); debiti fiscali per 18.406 migliaia di euro (nel 2007 amontavano a 29.659 migliaia di euro); i debiti entro l'esercizio successivo relativi all'acquisto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammontano a 32.050 migliaia di euro (nel 2007 erano 21.159 migliaia di euro).

CONTO ECONOMICO
Il conto economico consolidato evidenzia "entrate" per un importo complessivo di 211.642 migliaia di euro a fronte di 214.077 migliaia di euro dell'esercizio precedente. Escludendo le "entrate" derivanti dalle cessioni dei contratti dei calciatori, i ricavi operativi ammontano a 155.712 migliaia di euro (140.553 migliaia di euro nel 2007).
I costi del personale ammontano a 100.058 migliaia di euro in aumento rispetto al 2007 (93.469 migliaia di euro). L'aumento è stato di 6,6 milioni di . Essi includono il costo della liquidazione degli allenatori uscenti Alain Perrin e Christophe Galtier per un importo di 3,1 milioni di euro, ulteriori assunzioni in seguito al ferimento di diversi giocatori nella prima parte della stagione e proroghe del contratto ai giocatori. Nel "Rapport Financier" si evidenzia, come nota di merito, che il rapporto spese per il personale - proventi di attività è del 47,3% e resta di gran lunga inferiore a quello dei grandi club europei (spesso oltre il 50%). Se, invece, rapportiamo le spese del personale ai ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori, tale percentuale sale al 64,26%. La specifica dei costi del personale, in migliaia di euro, mostra la seguente composizione: Stipendi e salari 60.654 (57.485 nel 2007); oneri sociali 20.689 (17.858 nel 2007); premi e incentivi 277 (250 nel 2007); diritto all'immagine collettiva 18.321 (17.876); costi relativi al piano di stock optino 117.
E' interessante evidenziare come una legge speciale francese del 2004, in materia di remunerazione del diritto di immagine collettiva dei giocatori da parte di un club sportivo professionistico francese, ha consentito ai club calcistici di beneficiare di un'esenzione da oneri sociali su una parte della remunerazione pagata ai giocatori. Il risultato operativo corrente con esclusione della "gestione contratti calciatori" è positivo per 7.416 migliaia di euro.
Ho scritto "entrate" e non "ricavi delle attività" o "ricavi delle vendite e prestazioni di servizi", perché nell'importo evidenziato nel conto economico con la voce "Produits des activitès" pari a 211.642 migliaia di euro sono compresi 55.930 migliaia di euro relativi al valore di cessione dei contratti dei calciatori, che al netto del valore contabile residuo pari a 10.296 migliaia di euro determina il conseguimento di plusvalenze per 45.634 migliaia di euro. La gestione della compravendita dei contratti dei calciatori (Valore di cessione contratti – valore contabile residuo – ammortamenti) è evidenziata separatamente e produce un risultato positivo di 19.659 migliaia di euro (20.648 migliaia di euro nel 2007). Il reddito operativo corrente, inclusa la gestione contratti calciatori, è positivo per 27.075 migliaia di euro (28.036 migliaia di euro nel 2007). Il risultato della gestione finanziaria (proventi e oneri finanziari è positivo per 3.601 migliaia di euro (nel 2007 era 764 migliaia di euro). L'utile netto di esercizio al 30/06/2008 si assesta attorno ai 20 milioni di euro in aumento rispetto ai 18,6 milioni del 30/06/2007.

I PROGETTI IMMOBILIARI - "GRAND STADE - OL LAND"
Il 24 settembre 2007, è stata confermata la localizzazione del progetto "OL Land" comprensivo del "Grand Stade", a Décines (Agglomeration Lyonnaise) sul sito di Montout su una superficie di 50 ettari. Anche se il 9 luglio 2008 durante l'iter burocratico è stato espresso un parere negativo in una commissione, si prevede comunque di realizzare il progetto avendo come orizzonte temporale il mese di maggio 2013, con l'obiettivo di far rientrare il "Grand Stade" tra gli stadi degli Europei del 2016, in considerazione della candidatura francese per tale manifestazione calcistica.
Il nuovo stadio fornirà una capacità di 60.000 posti (più di 6.000 posti Vip), inoltre dovrebbe ospitare eventi sportivi e concerti. Altri eventi quali seminari o convegni aziendali, saranno inoltre organizzati nelle strutture ricettive del sito. "OL Land" dovrebbe comprendere la sede sociale del Gruppo, un negozio "OL", il centro di allenamento, una sala dei trofei, un museo, un centro di divertimento, due alberghi, un parcheggio. Nel "Rapport Financier" è scritto che il progetto del nuovo stadio rispetta i parametri ambientali, è prevista la raccolta e la canalizzazione dell'acqua piovana e la copertura avrà pannelli fotovoltaici.
Nell'ambito di questo progetto, il Consiglio di Amministrazione ha istituito un comitato di investimento e ha deciso di istituire la società "Foncière du Montout", controllata al 100% da OL Groupe, che ha per oggetto l'acquisizione, la gestione e la rivendita di terreni oltre al funzionamento degli impianti sportivi. Inoltre, il comitato di investimento ha commissionato a Rothschild & Co uno studio sull'ottimizzazione del finanziamento relativo al progetto. Tra i "Rischi associati con il progetto per lo sviluppo del nuovo stadio e il suo finanziamento" si legge che il gruppo potrebbe trovarsi di fronte a difficoltà nell'ottenere il finanziamento necessario per la realizzazione dello stadio. Questo evento potrebbe provocare notevoli ritardi e costi aggiuntivi o, in situazioni estreme (come ad esempio l'impossibilità di ottenere il finanziamento necessario) potrebbe avere un effetto negativo sulla strategia, sull'attività, sulla situazione finanziaria e sui risultati del Gruppo. Questo rischio è stato evidenziato in quanto al momento della presentazione del progetto fu dichiarato che il costo totale del nuovo stadio si sarebbe aggirato attorno alla cifra di 250 milioni di euro e che il club poteva coprirne la metà, grazie anche all'operazione di collocamento in borsa il resto sarebbe stato coperto con la cessione dei diritti del nome e altri finanziamenti.
Luca Marotta

Pubblicato su:



U. C. Sampdoria devota a “San Quirico S.p.A.” e alle banche



Luca Marotta Martedì 01 Febbraio 2011 22:46
jstargio@gmail.com
La società “Unione Calcio Sampdoria S.p.A.” è una società controllata da “Sampdoria Holding S.p.A.”, cui sono stati ceduti nell’aprile 2003 i marchi “Sampdoria” per un corrispettivo di 20 milioni di euro, con pagamento in comode rate annuali con scadenza 30 giugno 2012. La cessione dei marchi è avvenuta in data antecedente all’assunzione del ruolo di controllo da parte di Sampdoria Holding S.p.A.; infatti, Sampdoria Holding Spa ha assunto il controllo di Unione Calcio Sampdoria S.p.A. nel mese di giugno del 2004. La società Sampdoria Holding S.p.A., dopo aver acquistato il marchio, ha effettuato un’operazione di “lease back” con con Selma Bipiemme nell’anno 2005. Sampdoria Holding S.p.A. ha ceduto i marchi “Sampdoria” alla società di leasing per un controvalore complessivo di Euro 25 milioni, realizzando una plusvalenza pari a Euro 6.481.695. Il contratto di lease back prevede il diritto in capo a Sampdoria Holding S.p.A. dello sfruttamento dei marchi per tutta la durata contrattuale pari a n. 72 mesi, di cui l’ultimo al 1° luglio 2011. Nel mese di novembre 2007 è stato ridefinito con Selma Bipiemme il contenuto del contratto di lease back, rimodulando l’entità dei canoni periodici, che dal 1° gennaio 2008 sono di Euro 758.337,17 più Iva. E’ stato altresì incrementato da Euro 250.000 ad Euro 4.300.000 più Iva il valore di riscatto dei marchi “Sampdoria” da esercitarsi in unica soluzione alla scadenza del contratto al 1° luglio 2011. Secondo le vigenti regole Noif il marchio Sampdoria, per il “titolo sportivo” è di esclusivo diritto della controllata U.C. Sampdoria S.p.A., che partecipa ai campionati di calcio professionistici organizzati da Federazione Italiana Giuoco Calcio e Lega Nazionale Professionisti.
Il rapporto esistente con la controllante Sampdoria Holding S.p.A. riguarda le “opportunità di sfruttamento del marchio Sampdoria”. Lo sfruttamento dei marchi “Sampdoria”, come già detto, è attribuito contrattualmente alla controllata U.C. Sampdoria S.p.A..
Traducendo quanto scritto in parole più semplici, possiamo affermare che la squadra di calcio della Sampdoria gioca il campionato con un marchio preso in “affitto”.
A sua volta, Sampdoria Holding S.p.A. è una società controllata da un’altra società denominata: “San Quirico S.p.A.”.
Il bilancio consolidato 2009 è stato redatto dalla capogruppo “San Quirico S.p.A.”, che alla data di approvazione del bilancio risultava detenere anche il controllo di ERG, società quotata alla Borsa Valori di Milano. Poiché ERG è parte correlata di U.C. Sampdoria S.p.A., nella relazione sulla gestione al bilancio è stato specificato che le operazioni con la stessa sono state effettuate nel rispetto delle norme vigenti e sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica. Questi rapporti riguardano la sponsorizzazione della maglia, la pubblicità nello stadio e il “Trofeo Ravano-Erg”. Ricordiamo che, in base al regolamento del fair play finanziario, bisogna dimostrare che queste operazioni siano effettuate in base al “fair value”.
La Società, con l’intervento dell’Azionista di riferimento, ha potuto allestire una squadra di buon livello ed il conseguimento del quarto posto nel campionato 2009/10, con l’accesso al turno preliminare di Champions League, lo conferma. In effetti, l’Azionista di riferimento, Sampdoria Holding S.p.A., ha effettuato versamenti in conto capitale per 18,35 milioni e ha prestato, in modo infruttifero, 5 milioni di euro, rimborsati nei primi mesi del 2010. Inoltre, nel mese di febbraio 2010, U.C. Sampdoria S.P.A. ha ottenuto una linea di credito per 14,5 milioni di euro da Banca Monte dei Paschi di Siena, con scadenza maggio 2011.
L’assemblea dei soci, del 26 aprile 2010, di U.C. Sampdoria S.P.A. ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2009, con un perdita di 16.389.970 euro in aumento rispetto a quella del 31 dicembre 2008, che era pari a 5.184.830 euro. Chiudere il bilancio in perdita non è una novità; infatti, anche il bilancio del 2007 chiudeva con una perdita di 3.289.925 euro. La somma delle perdite del triennio 2007-2009 è stata di 24,8 milioni. Tuttavia il regolamento del fair play finanziario, almeno fino alla stagione 2017/18, ammette per le perdite di esercizio delle soglie di tolleranza maggiori: 45 milioni fino al 2014/15 e 30 milioni fino al 2017/18. Quindi, da questo punto di vista, il club sampdoriano ha tutto il tempo di riequilibrare i conti, ma deve comunque iniziare a riequilibrare il rapporto ricavi-costi.
Le cause che hanno determinato la perdita d’esercizio sono da ricercarsi sostanzialmente nella contrazione di circa 6 milioni nei ricavi, nell’incremento di circa 5,5 milioni nel costo del lavoro e nei maggiori ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni calciatori per circa 4 milioni di euro.
Per quanto riguarda il principio di continuità aziendale, ossia la capacità di onorare anche per il futuro gli impegni presi, che è uno dei punti fondamentali del regolamento del fair play finanziario, la società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A., nella relazione al bilancio, ha evidenziato che la Società ha conseguito, nel presente e nei precedenti esercizi, “significative perdite operative” che hanno richiesto interventi di ricapitalizzazione e che “anche per l’esercizio 2010, sulla base delle previsioni espresse dagli Amministratori, il riequilibrio economico e finanziario dipenderà dalla manifestata disponibilità dei Soci ad ulteriori interventi di sostegno finanziario, peraltro già parzialmente assolti nei primi mesi del 2010”. Quindi, anche per la società U.C. Sampdoria S.p.A., possiamo affermare che non si è in presenza di una gestione “virtuosa” che si autofinanzia, ma che si è in presenza di una gestione che necessita della magnanimità del suo “mecenate” e/o della fiducia degli enti creditizi.
Il valore della produzione, al 31 dicembre 2009, risulta in diminuzione del 9,52%, passando da 58,2 milioni a 52,7 milioni di euro. I ricavi da gare risultano pari a 6,5 milioni (7,6 milioni nel 2008) ed incidono per 12,32% sul valore della produzione. I proventi pubblicitari sono pari a 3,1 milioni (3,2 milioni nel 2008) ed incidono per il 6%. I proventi da sponsorizzazioni ammontano a 4,8 milioni, con un’incidenza del 9,2% sul valore della produzione, inoltre, risultano invariati rispetto al 2008.
I proventi televisivi sono risultati pari a 18,2 milioni e registrano un decremento di 3,3 milioni rispetto al 2008, mentre la percentuale di diritti televisivi da squadre ospitanti risulta pari a 8 milioni e registra un aumento di 2,1 milioni. Le plusvalenze, pari a 7,9 milioni, sono in diminuzione di 1,7 milioni rispetto al 2008. La maggiore ha riguardato la cessione di Hugo Campagnaro al Napoli.
I costi della produzione risultano in aumento del 20,52%, risultando pari a 72,4 milioni (60 milioni nel 2008). Di conseguenza la differenza tra valore e costi della produzione risulta negativa per 19,7 milioni di euro (-1,9 nel 2008).
Il costo del personale ammonta a 37,8 milioni di euro, mentre nel 2008 era pari a 32 milioni di euro, facendo così registrare un incremento del 17,88%. Il rapporto tra costo del personale e valore della produzione, pari al 71,74%, è da “warning”, rispetto ai criteri stabiliti dal fair play finanziario. Nel 2008, questo rapporto rientrava nei parametri essendo pari al 55,06%.
I costi per godimento beni di terzi ammontano a 1,1 milioni e riguardano: l’affitto dei campi sportivi per 744 mila euro, l’affitto degli uffici per 242 mila euro e il noleggio di autoveicoli per uso aziendale per 137 mila euro.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali sono pari a 12,9 milioni in aumento ( 41,79%) rispetto ai 9,6 milioni registrati nel 2008. L’ammortamento dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è stato pari a 12,6 milioni.
Gli oneri diversi di gestione segnano la cifra di 11,2 milioni, con un incremento del 16,29% sul 2008. La voce più consistente riguarda la percentuale dei diritti televisivi spettante alle squadre ospitate pari a 3,6 milioni di euro.
I costi per servizi risultano aumentati da 7,6 milioni a 8,8 milioni di euro.
La differenza tra proventi e oneri finanziari è negativa per 1,3 milioni di euro (-3,3 milioni nel 2008), a causa di oneri finanziari sostenuti per 3,9 milioni (4,2 milioni nel 2008), di cui 3 milioni riguardano le compartecipazioni.
Il risultato prima delle imposte risulta negativo per 20.984.217 euro, in peggioramento rispetto a quello del 2008, che era negativo per 4.822.912 euro.
Il calcolo delle imposte ha comportato una ripresa positiva per 4.594.247, che determina comunque una notevole perdita di esercizio netta finale di euro 16.389.970.
Le immobilizzazioni immateriali ammontano a 49,8 milioni di euro e risultano in aumento del 24,37% rispetto al 2008. Ovviamente la voce più importante riguarda i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, voce che risulta pari a circa 44 milioni di euro con un incremento di 10,2 milioni rispetto al 2008. Risultano migliorie su beni di terzi riguardanti il Centro Sportivo “Mugnaini” di Bogliasco, capitalizzate per 1,3 milioni di euro. Risulta capitalizzato anche l’archivio storico delle immagini della Sampdoria per 4,5 milioni di euro. La variazione nella voce dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è stata determinata dagli investimenti effettuati per l’importo di 28,6 milioni e dagli ammortamenti calcolati per 12,6 milioni. Tra gli investimenti maggiori si segnalano: Pazzini per 9 milioni; Mannini per 7 milioni; Tissone per 6 milioni e Semioli per 4 milioni. Mentre tra le cessioni spicca Hugo Campanaro ceduto per 7 milioni, con una plusvalenza di 6,2 milioni.
Le immobilizzazioni materiali sono trascurabili essendo pari a 102.430 euro. Le immobilizzazioni finanziarie sono pari a 13,4 milioni e risultano in diminuzione del 13% rispetto ai 15,4 milioni del 31/12/2008. In questa voce figurano, per l’ingente importo di 12,9 milioni, titoli obbligazionari “zero coupon” emessi dalla Banca Nazionale del Lavoro, con scadenza marzo 2011. Questi titoli sono stati acquistati per 7,7 milioni e su di essi esiste un vincolo di pegno a favore della Banca Nazionale del Lavoro, a garanzia di un finanziamento di 12.910.000 euro concesso a U.C. Sampdoria S.p.a nel 2001 e che Sampdoria Holding S.p.A. si è accollato nel mese di marzo 2004.
L’attivo circolante risulta pari a 46 milioni, con un aumento dell’1,33% rispetto al 2008. La maggior parte dell’attivo circolante è costituito dai crediti pari a 44,9 milioni (43,6 nel 2008). I crediti verso le imprese controllanti ammontano a 6,1 milioni. I crediti verso le società calcistiche ammontano a 23,6 milioni di euro.
I ratei e i risconti attivi segnano la cifra di 2,6 milioni (1,7 nel 2008).
Il totale dell’attivo è pari a 111,9 milioni e risulta in aumento dell’8,93% rispetto al 2008.
Il patrimonio netto risulta positivo per 15.286.201 euro, grazie all’incremento della voce “Versamenti in conto capitale” che passa da 4.396.495 del 2008 a 18.350.000 del 31/12/2009.
In effetti, l’Azionista di riferimento è intervenuto in modo molto significativo, anche in considerazione del volume d’affari, per sostenere finanziariamente gli effetti negativi della gestione economica.
La perdita dell’esercizio del bilancio al 31 dicembre 2009 è stata coperta unitamente alle perdite di esercizi precedenti, portate a nuovo di euro 788.335, mediante l’utilizzo della riserva “Versamenti in conto capitale” di euro 18.350.000, che residuava pertanto in euro 1.171.695. Nel periodo successivo alla data di chiusura dell’esercizio l’Azionista di riferimento ha erogato ulteriori Euro 10 milioni sempre a titolo di versamento in c/capitale.
I Fondi per rischi e oneri ammontano a 2,4 milioni di euro (3,9 nel 2008), mentre il Fondo di TFR ammonta a 521 mila euro (554 mila nel 2008).
Il totale dei debiti ammonta a 84.191.112, quando al 31/12/2008 risultava pari a 77.220.252, facendo registrare un incremento del 9,03%. Il debito verso soci, per finanziamenti, di 5 milioni è stato rimborsato nel 2010. I debiti verso le banche ammontanti a 3,2 milioni risultano in calo rispetto ai 5,8 milioni del 2008, anche perché si è estinto nel corso del 2009 un finanziamento concesso da Banca Antoniana Popolare di Verona. I debiti verso altri finanziatori ammontanti a 14,5 milioni si riferiscono per 12 milioni a quanto dovuto alla società “Factorit” per la cessione dei crediti nei confronti di Sky e Infront Italy e per la restante parte a quanto dovuto alla società “Ifitalia” per la cessione di altri crediti tra cui quello relativo al contratto con la ERG. I debiti verso fornitori ammontano a 5,3 milioni (5,7 nel 2008). I debiti verso imprese controllanti risultano pari a 1,5 milioni e sono costituti per 777 mila euro dal debito per IVA di gruppo e da 786 mila euro per il contratto di gestione del marchio. I debiti tributari registrano la cifra di 4,2 milioni. Riguardano ritenute sulla retribuzione di tre mesi: ottobre, novembre e dicembre 2009, pagate dopo il mese di dicembre 2009 in relazione all’avvenuto pagamento delle retribuzioni. I debiti verso gli istituti previdenziali ammontano a 209 mila euro. I debiti verso le società calcistiche rappresentano l’importo più consistente dei debiti e risultano pari a 31,6 milioni di euro. Al 31/12/2009, la Fiorentina era creditrice per 8,1 milioni, di cui 3,9 per Pazzini, 3,1 per Semioli e 1,1 milioni per Maggio. Per l’acquisto di Mannini risultava un debito verso il Napoli di 5,4 milioni e per quello di Dessena risultava un debito di 3,7 milioni verso il Parma. I debiti verso i dipendenti registrano la cifra di 3,4 milioni di euro, in linea con l’anno precedente. Si riferiscono alla retribuzione di due mesi: novembre e dicembre 2009, oltre ai premi. In nota integrativa è specificato che è avvenuto il puntuale pagamento di questi emolumenti. I debiti da compartecipazioni ammontano a 14,1 milioni e risultano in aumento rispetto ai 9,4 milioni del 2008. I maggiori importi riguardano Dessena col Parma per 4,2 milioni, Mannini col Napoli per 3,5 milioni, Tissone con l’Udinese per 3 milioni.
Da notare la prassi di acquistare e cedere contemporaneamente in compartecipazione.
I ratei e risconti passivi risultano pari a 9,5 milioni di euro e risultano in aumento di 1,9 milioni rispetto al 2008. Ovviamente questa voce riguarda prevalentemente i ricavi anticipati per abbonamenti, sponsorizzazioni e proventi televisivi di competenza degli esercizi successivi.
L’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 21,5 milioni di euro, mentre nel 2008 era pari a 20,9 milioni di euro, perciò risulta in linea con quanto stabilito dal fair play finanziario, in quanto inferiore ai ricavi, sia nel 2009 che nel 2008.
Per quanto riguarda Sampdoria Holding S.p.A. la perdita del’esercizio, pari a 20.987.764 euro si è determinata, come negli esercizi precedenti (8,4 milioni nel 2008), per effetto dell’imputazione a conto economico della svalutazione del valore della controllata U.C. Sampdoria S.p.A., per 16,4 milioni di euro e per la presenza di significativi oneri finanziari inerenti i canoni leasing dei marchi Sampdoria.
La partecipazione in U.C. Sampdoria S.p.A. (99,96% delle azioni) è stata esposta in bilancio per un valore pari ad euro 69.252.475, che costituisce l’81% delle attività del bilancio di Sampdoria Holding S.p.A., che è anche proprietaria di alcuni unità immobiliari precisamente: dei locali ad uso ufficio posti nella Torre B del complesso immobiliare denominato Corte Lambruschini in Genova valutati in bilancio per euro 1.340.000 e la relativa area edificabile scorporata valutata per euro 335.000.
Il patrimonio netto è positivo per 17.558.930 euro, mentre i debiti ammontano a 64.839.921 euro, di cui 50.721.832 euro riguardano debiti bancari. I debiti bancari risultano in aumento di 19 milioni ( 60,31%) rispetto al 2008.
Nel corso del 2009 si è impostato un piano di programmazione finanziaria che prevede un maggiore impegno debitorio da parte di Sampdoria Holding S.p.A. nei confronti delle banche, destinando le risorse derivanti a favore di U.C. Sampdoria S.p.A., con interventi e versamenti in conto capitale e/o copertura perdita. Questo programma prevede anche il sostegno della capogruppo San Quirico S.p.A., in veste di garante fideiussore verso gli Istituti di Credito con cui la società opera, prevedendosi peraltro un minore intervento diretto della capogruppo per finanziamenti a Sampdoria Holding S.p.A. Il programma finanziario di Sampdoria Holding S.p.A. ha trovato favorevole accoglimento da parte degli Istituti di Credito in particolare d: Banca Popolare di Sondrio, Unicredit e Banco di Chiavari.
La San Quirico S.p.A. è presente con patronage e/o impegni fideiussori, nell’interesse della società Sampdoria Holding S.p.A., a favore della Banca Popolare di Sondrio per Euro 5.000.000,00 a favore di Unicredit per Euro 8.000.000,00, a favore di Banco di Chiavari B.P.L. per Euro 20.000.000,00 ed a favore del Banco San Giorgio per Euro 5.000.000,00, a fronte degli affidamenti e finanziamenti concessi alla società.
La San Quirico S.p.A. è altresì garante a favore del Banco San Giorgio per Euro 15.490.000,00 a fronte delle fideiussioni rilasciate da Sampdoria Holding S.p.A. alla controllata U.C. Sampdoria S.p.A. per le obbligazioni costituite nei confronti della F.I.G.C.-Lega Nazionale Professionisti per il pagamento dei rapporti debitori derivanti dalla compravendita diritti pluriennali alle prestazioni calciatori.
Alla luce di quanto scritto sopra, la vicenda Cassano potrebbe essere vista anche in chiave di riduzione del costo del personale e non semplicemente ed esclusivamente come una vicenda “comportamentale”, soprattutto se si considera anche il fatto che il calciatore doveva rinnovare il suo contratto.
La cessione di Pazzini all'Inter sembra rafforzare questa tesi, con un orizzonte di ridimensionamento gestionale, che appare all'improvviso.

Pubblicato su:
http://www.ju29ro.com/contro-informazione/2813-u-c-sampdoria-devota-a-san-quirico-spa-e-alle-banche.html

http://sportbusinessmanagement.blogspot.com/2011/02/u-c-sampdoria-devota-san-quirico-spa-e.html

Consolidato del Manchester United: in balìa dei derivati e dei proprietari

Luca Marotta Martedì 25 Gennaio 2011 21:47
Red Football Limited, una delle società controllanti il Manchester United, ha già depositato il bilancio consolidato relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2010. La lettura dei dati di questo bilancio ci offre degli spunti per alcune considerazioni sul rapporto tra il Manchester United e il fair play finanziario. In particolare, cercheremo di rispondere alla domanda: sarà in grado il Manchester United di rispettare i parametri imposti dal regolamento del fair play finanziario? La risposta è immediata e duplice: sì, se dipendesse dalla squadra di calcio; no, se dipendesse dai proprietari. Emblematica è la vicenda dell’emissione del prestito obbligazionario del 2010, i cui fondi sono stati utilizzati per pagare i debiti sorti per l’acquisizione del club. Ma prima che fossero estinti i debiti, i fondi del prestito obbligazionario sono stati prestati alla società controllante, che li ha utilizzati per aumentare il patrimonio netto di Red Football Limited. Si aggiunga che la struttura del gruppo che controlla il Manchester United è molto complessa e termina nello Stato del Nevada (USA). La squadra di calcio, invece, ha un’ottima struttura gestionale, che produce utili e cash flow, che i proprietari sperano di utilizzare per pagare i loro debiti, ipotecando i beni del club stesso.
Red Football Limited è la società indebitata, utilizzata come veicolo nell’operazione di “leveraged buy out”, che permise ai Glazer, il 12 agosto 2005, di acquisire il Manchester United.
Nella struttura attuale del gruppo, Red Football Limited è una sub holding, controllata direttamente da Red Football Joint Venture Limited e indirettamente da Red Football Shareholder Limited, che è l’ultima holding della catena, con sede nel Regno Unito. A sua volta, Red Football Limited controlla direttamente due società: Red Football Junior Limited (Holding company) al 100% e Manchester United Limited (Holding company) al 72%, il restante 28% è comunque detenuto da Red Football Junior Limited. Le società controllate indirettamente tramite Manchester United Limited sono: Manchester United Football Club Limited (squadra di calcio professionistica), MU Finance plc (Holding Company utilizzata per acquisire finanziamenti a debito), Manchester United Interactive Limited (operante nel settore dei media), Manchester United Commercial Enterprises (Ireland) Ltd (operante nel settore immobiliare), Anderley Urban Investments Limited (settore immobiliare), MUTV Limited (abbonamenti canale TV).
Il fatturato consolidato al 30 giugno 2010 risulta pari a 286,4 milioni di sterline (€ 337 milioni considerando un cambio 1 € = 0,85 £) e risulta in aumento del 2,85% rispetto al fatturato del 30/06/2009, pari a £ 278,5 milioni (€ 327,6 milioni). Il fatturato risulta così composto: ricavi da gare per £ 100,2 milioni (€ 117,8 milioni); ricavi da media per 104,8 (€ 123,3 milioni); ricavi commerciali per £ 81,4 milioni(€ 95,8 milioni). I ricavi da gare risultano in diminuzione del 7,94% rispetto all’esercizio precedente ed incidono per il 35% sul fatturato. Durante la stagione 2009/10, lo stadio “Old Trafford” ha ospitato una partita di rugby e 29 partite del Manchester United. E’ senz’altro da invidiare l’equidistribuzione del fatturato, in quanto i ricavi da media incidono per il 36,6% e i ricavi commerciali incidono per il 28,4%.
Il totale delle spese operative ordinarie ammonta a £ 269,6 milioni (€ 317,2 milioni) e registra un lieve incremento dello 0,51%, comunque, nettamente inferiore all’aumento del fatturato.
Tra i costi operativi ordinari spicca, come ovvio che sia, il costo del personale pari a £ 131,7 milioni (€ 154,9 milioni), in aumento del 6,96% rispetto all’esercizio precedente. Come nota molto positiva, ai fini del regolamento del fair play finanziario, possiamo evidenziare il rapporto tra costo del personale e fatturato, che è pari, senza considerare le plusvalenze, al 45,98%. Anche nel 2009, tale rapporto si assestava su un livello ottimale, essendo pari al 44,21%. L’obiettivo gestionale, per il 2009/10, è stato raggiunto, in quanto prevedeva un rapporto tra costo del personale e fatturato inferiore al 50%.
Un’altra voce consistente è l’ammortamento dell’avviamento pari a £ 35,4 milioni (€ 41,6 milioni). Gli altri costi operativi sono pari a £ 51,8 milioni (€ 70 milioni) e risultano in diminuzione del 16,18% rispetto all’esercizio precedente. La svalutazione delle immobilizzazioni materiali è stata calcolata per £ 8,5 milioni (€ 10 milioni), mentre nell’esercizio precedente era pari a 8,9 milioni di sterline (€ 10,4 milioni).
L’ammortamento della rosa giocatori ammonta a £ 40,1 milioni (€ 47,2 milioni) e risulta in aumento del 6,5% rispetto all’esercizio precedente.
Il costo del personale e gli ammortamenti, in base ai dati sopra esposti, incidono per il 60% sul fatturato, il che costituisce un risultato gestionale “ottimale”.
A causa della registrazione di spese operative straordinarie per 2,2 milioni di sterline (€ 2,5 milioni), dovute ad un contratto di leasing, il totale delle spese operative passa da £ 269,1 milioni (€ 316,6 milioni) del 30/06/2009 a £ 271,8 milioni del 30/06/2010 (€ 319,8 milioni).
L’Ebitda, ossia il risultato prima del calcolo degli ammortamenti, delle tasse e degli interessi, con esclusione delle plusvalenze dei calciatori è positivo per 98,6 milioni di sterline (€ 116 milioni) e risulta in aumento dell’8,09% rispetto all’esercizio precedente. Il target di gestione per questo valore è stato centrato, poiché era stato fissato, per il 2009/10, prevedendo un’incidenza superiore al 30% del fatturato consolidato e si è ottenuto il 34,44%.
L’eccedenza di plusvalenze riguardante la cessione calciatori ammonta a 12,7 milioni (€ 14,9 milioni) e risulta in calo rispetto all’esercizio precedente di £ 68 milioni (€ 80 milioni), un risultato influenzato dalla cessione ad un prezzo record di Cristiano Ronaldo, imputata nel bilancio chiuso al 30/06/2009.
L’Ebit, ossia il risultato prima del calcolo delle tasse e degli interessi, è positivo per £ 27,3 milioni (€ 32,1 milioni), mentre nell’esercizio precedente era positivo per 90,1 milioni di sterline (€ 106 milioni).
Gli oneri finanziari sono stati esposti per la cifra record di 106,9 milioni di sterline (€ 125,8 milioni), mentre nell’esercizio precedente erano pari a £ 41,9 milioni (€ 49,3 milioni). Bisogna specificare che tra gli oneri finanziari sono allocate delle poste di carattere “straordinario”, per l’importo di £ 64,7 milioni (€ 76,1 milioni), che nell’esercizio precedente non comparivano. In particolare, sono state registrate le seguenti componenti negative di reddito: una perdita di 40,7 milioni di sterline (€ 47,9 milioni), per la risoluzione di contratti di “interest rate swap”; una perdita per £ 19,3 milioni (€ 22,7 milioni), però non realizzata, riguardante delle differenze di cambio, a causa del rafforzamento del dollaro; ed una perdita di £ 4,7 milioni (€ 5,5 milioni), per il ricalcolo del piano di ammortamento di un prestito.
La perdita prima del calcolo delle imposte risulta pari a £ 79,6 milioni (€ 93,7 milioni), mentre nell’esercizio precedente era esposto un risultato positivo per 48,2 milioni (€ 56,7 milioni).
Dopo il calcolo delle imposte e delle interessenze dei terzi, risulta una perdita di 83,6 milioni di sterline (€ 98,4 milioni), mentre al 30/06/2009 era esposto un utile di £ 25,6 milioni (€ 30,1 milioni).
Il totale delle attività risulta pari a £ 1.548 milioni (€ 1,8 miliardi), mentre al 30/06/2009 era pari a £ 1.194,2 milioni (€ 1,4 miliardi), con un incremento di £ 353,7 milioni (+29,62%).
Le attività non correnti ammontano a £ 693,5 milioni (€ 815,9 milioni) e registrano un calo del 7,86% rispetto al 2009. Tra le immobilizzazioni immateriali emerge un notevole valore di avviamento pari a £ 350,7 milioni (€ 412,6 milioni), il 30/06/2009 ammontava a £ 386,1 milioni (€ 454,2 milioni). L’avviamento esposto è dovuto alla differenza tra valutazione al “Fair Value” e il valore di acquisto delle società controllate. Tale differenza viene ammortizzata in 15 anni.
Il valore della rosa calciatori esposto in bilancio è pari a £ 94,3 milioni (€ 110,9 milioni) e risulta in diminuzione del 16,87% rispetto all’esercizio precedente. Durante la stagione 2009/10 sono stati effettuati investimenti per £ 25,7 milioni (€ 30,2 milioni). Le immobilizzazioni materiali sono notevoli, in quanto incidono per il 16,06% sul totale delle attività, e ammontano a £ 248,5 milioni (€ 292,4 milioni). Il 30/06/2009, le immobilizzazioni materiali erano pari a £ 253,2 milioni (€ 297,9 milioni).
Le attività correnti sono esposte per la cifra di 854,5 milioni di sterline (€ 1 miliardo), con un forte incremento del 93,50% rispetto all’esercizio precedente. I crediti esigibili entro l’esercizio successivo ammontano a £ 675,1 milioni (€ 794,2 milioni) e risultano in aumento di £ 397 milioni (€ 467 milioni). L’importo maggiore riguarda i crediti verso la società controllante per £ 630,7 milioni (€ 742 milioni), crediti che sono aumentati di £ 394,1 milioni. Inoltre, questa voce comprende crediti verso gli amministratori per £ 10.000.000: questa voce ha suscitato notevoli polemiche tra i tifosi. I crediti verso imprese controllanti e controllate non sono garantiti, sono infruttiferi, rimborsabili a richiesta e non hanno date di scadenza per il rimborso.
I crediti esigibili oltre l’esercizio successivo sono pari a £ 15,5 milioni (£ 12,6 milioni nel 2009). Le disponibilità liquide espongono la cifra di 163,8 milioni di sterline (€ 192,7 milioni) e risultano in aumento dell’8,84% rispetto al 30/06/2009.
I crediti commerciali includono i crediti verso altre squadre per £ 13.358.000 (nel 2009 £ 10.293.000), di cui l’importo di £ 2.957.000 (nel 2009 £ 150.000) risulta da riscuotere dopo più di un anno.
Il totale delle passività ammonta a £ 770,7 milioni (£ 738,8 milioni nel 2009), pari a circa 906,7 milioni di euro. I debiti entro l’esercizio successivo sono pari a £ 85,7 milioni (€ 100,9 milioni), mentre nel 2009 ammontavano a £ 98,2 milioni (€ 115,6 milioni). Questi debiti comprendono: debiti verso squadre di calcio per £ 11,3 milioni, debiti verso società controllante per £ 21,2 milioni, debiti previdenziali e fiscali per £ 11,9 milioni.
I debiti con scadenza oltre l’esercizio successivo registrano la cifra di 551,2 milioni di sterline (€ 648,5 milioni) e risultano in aumento dell’8,14% rispetto al 2009. I debiti più rilevanti sono quelli obbligazionari e bancari, che ammontano a 519,8 milioni di sterline (€ 611,5 milioni) e registrano un incremento di £ 20,4 milioni. La voce 'altri prestiti finanziari' ammonta a £ 5 milioni (€ 5,9 milioni) e risulta invariata rispetto all’esercizio precedente. I debiti a lungo termine verso le squadre di calcio ammontano a £ 2,9 milioni (€ 3,4 milioni), mentre la voce 'altri debiti' è esposta per £ 23,4 milioni (€ 27,5 milioni).
Nel complesso, i debiti finanziari ammontano a £ 521,7 milioni (€ 613,7 milioni) e risultano in aumento dell’1,4% rispetto all’esercizio precedente.
Il 29 gennaio 2010, la società MU Finance plc, società controllata direttamente da Manchester United Limited, ha provveduto all’emissione di un prestito di 502,5 milioni di sterline (€ 591,2 milioni), con scadenza 2017 e pagamento semestrale degli interessi. Il prestito è garantito da tutti i beni e le attività delle seguenti società: Red Football Limited, Red Football Junior Limited, Manchester United Limited e Manchester United Football Club Limited. Traducendo: anche lo stadio “Old Trafford” garantisce il prestito. Le obbligazioni relative a questo prestito sono quotate alla Borsa del Lussemburgo e sono scambiate sul mercato Euro MTF. Nelle note del bilancio consolidato, chiuso al 30/06/20010, si afferma che i fondi raccolti dall'emissione di obbligazioni, unitamente alle disponibilità di cassa esistenti, sono stati utilizzati per rimborsare i prestiti in scadenza. Ma il rimborso è avvenuto dopo aver prestato questi fondi alla controllante Red Football Joint Venture Limited, che con gli stessi ha provveduto a ricapitalizzare Red Football Limited, sotto forma di versamento in conto capitale per l’importo di £ 405,8 milioni (€ 477,4 milioni).
I risconti passivi per ricavi anticipati sono pari a 117,8 milioni di sterline (€ 138,6 milioni), mentre nel 2009 erano pari a £ 111,7 milioni (€ 131,5 milioni).
Il patrimonio netto risulta positivo per £ 777,2 milioni (€ 914,4 milioni) ed in aumento £ 321,7 milioni rispetto al 30/06/2009. Il 27 gennaio 2010, Red Football Limited ha azzerato la voce del patrimonio netto denominata “Share premium account”, ammontante a £ 547,1 milioni (€ 643,6 milioni), “girando” l’importo a “utili e perdite portate a nuovo”. Di conseguenza, al 30 giugno 2010, risultano coperte le perdite pregresse di 89,7 milioni di sterline e la perdita di esercizio di £ 83,6 milioni, con un saldo positivo di £ 373,8 milioni (€ 439,8 milioni). Sempre il 27 gennaio 2010, Red Football Joint Venture Limited ha effettuato un versamento a titolo di contributo in conto capitale permanente di £ 405.799.000, con i fondi del prestito obbligazionario (ricevuti da Manchester United Limited).
In sintesi, ciò che caratterizza tale bilancio è l’enorme indebitamento, che determina un’incidenza di oneri finanziari determinanti la rilevante situazione di perdita.
Al 30 giugno 2010, l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 357,8 milioni di sterline (€ 420,9 milioni), in leggero calo rispetto ai 364 milioni (€ 428,2 milioni)del 30/06/2009 ed in forte calo rispetto al valore del 30/06/2008 pari a £ 473,9 milioni (€ 557,5 milioni).
Anche considerando le plusvalenze, l’indebitamento finanziario risulta superiore ai ricavi, sia nel 2010 che nel 2009, e questa è una tipica situazione da “warning” ai fini del fair play finanziario. Precisamente, al 30/06/2010, l’indebitamento finanziario risulta superiore ai ricavi (fatturato + plusvalenze) di 58,7 milioni di sterline (€ 69 milioni), mentre al 30/06/2009 il margine era di £ 4,8 milioni (€ 5,6 milioni).
Molto probabilmente, questo parametro del regolamento del fair play finanziario, costringerà i Glazer a “cacciare fuori i soldi”, non ricorrendo più alla prassi di ricorrere al capitale di prestito.
Dal punto di vista sportivo, durante la stagione 2009/10, il Manchester United ha centrato gli obiettivi minimi prefissi ad esclusione della “FA Cup”, in cui è stato eliminato al terzo turno. Infatti, per la Premier League l’obiettivo era il terzo posto ed il risultato è stato il secondo posto; per la Champions League l’obiettivo era quello di rientrare tra i primi 16 club ed il risultato è stata l’eliminazione ai quarti e la Carling Cup è stata vinta.

Pubblicato su:
http://www.ju29ro.com/contro-informazione/2793-consolidato-del-manchester-united-in-balia-dei-derivati-e-dei-proprietari.html