lunedì 21 dicembre 2015

Bilancio Napoli 2014/15: perdita di 13 milioni.



Luca Marotta


La società “S.S.C. Napoli S.p.A.” ha chiuso il bilancio 2014/15 con una perdita di 13.074.596 Euro; mentre l’esercizio precedente si era chiuso con un utile netto di 20.217.304 Euro.
La mancata partecipazione alla Champions League 2014/15, a causa dell’eliminazione ai play-off da parte dell’Athletic Club de Bilbao, ha avuto l’effetto del venir meno di ricavi molto importanti. A quanto detto sopra si è aggiunto il crollo delle plusvalenze. Il tutto ha certamente influito sul risultato d’esercizio negativo. Nel 2013/14, il conseguimento dell’utile di esercizio è stato possibile grazie soprattutto alla mega-plusvalenza record derivante dalla cessione di Cavani al Paris Saint Germain.
Nella Relazione sulla Gestione al bilancio 2013/14, gli Amministratori avevano già evidenziato che per il 2014/15, causa la mancata partecipazione alla Champions League e all’imprevedibilità del fenomeno delle plusvalenze, si sarebbe potuto conseguire un risultato finale diverso dal trend dei risultati degli ultimi esercizi.
La perdita 2014/15 potrebbe essere spiegata anche con il problema della crescita dimensionale del club. Gli investimenti nella rosa calciatori generano dei costi rigidi nel breve termine, come ingaggi e ammortamenti, che necessitano di fonti di ricavo adeguate. L’insuccesso sportivo dovuto all’eliminazione da parte dell’Athletic Club de Bilbao potrebbe essere individuato come la causa principale della perdita. Ovviamente, il problema della crescita dimensionale del Napoli passa anche dal problema della mancanza di infrastrutture sportive di proprietà, che, invece, caratterizzano, molti grandi club europei.

Il crollo delle plusvalenze ha certamente influito notevolmente sia sul valore della produzione che sul risultato dell’esercizio. Le Plusvalenze  da cessione diritti pluriennali calciatori sono state pari a 11.885.912 Euro, nel 2013-2014 erano pari a 69.389.422 Euro, nel 2012-2013 erano pari a 31.633.702 Euro.  La plusvalenza di Cavani, realizzata nel 2013-2014, è stata pari a € 64.399.084 e rappresentava da sola il 27,2% del valore della produzione record del 2013-2014, pari a € 237.034.664.
La strategia del Napoli negli ultimi sei anni ha privilegiato l’investimento in calciatori trascurando l’investimento in infrastrutture sportive, basti pensare alla cifra investita in calciatori che è stata di € 301,6 milioni.

La continuità aziendale.

La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
Gli amministratori hanno redatto il bilancio in base al principio della continuità aziendale. La Società di Revisione Baker Tilly Revisa S.p.A. ha certificato il bilancio e non ha mosso alcun rilievo al riguardo. Per quanto riguarda la verifica del presupposto della continuità aziendale, nella Relazione del Collegio Sindacale è scritto che l’operato della direzione è stato adeguato e “non foriero di criticità in un ragionevole orizzonte temporale di riferimento”.
Secondo il Collegio Sindacale la perdita di esercizio non pregiudica la solvibilità e la continuità aziendale, né impone, alla luce della consistenza del Patrimonio Netto, il ricorso ad alcuno dei provvedimenti di cui all’articolo 2446 del codice civile.

Rapporti infragruppo e parti correlate.

Il Collegio Sindacale ha scritto che le operazioni infragruppo e con parti correlate sono state giudicate congrue e rispondenti all’interesse della Società. Nel bilancio è ribadito che le operazioni poste in essere con le citate Società del Gruppo di appartenenza sono state concluse in base a normali condizioni di mercato.
Dal punto di vista economico, tali rapporti hanno generato un saldo negativo per € 357.507. La Filmauro Srl ha riaddebitato commissioni fideiussorie per € 107.952, altri servizi per € 98.315 ed ha percepito “Management fee” per € 110.000, poiché, relativamente all’area gestionale amministrazione e finanza, il Napoli si avvale delle prestazioni lavorative di alcuni dirigenti della capogruppo sulla base di un contratto di “management fee”.
La Filmauro srl ha invece pagato sponsorizzazioni per € 75.000. Nel complesso il rapporto con la Filmauro Srl ha generato un saldo negativo per € 182.724.
L’outsourcing dei servizi amministrativi ha generato costi per circa € 182 mila, di cui € 157.989 (€ 160 mila nel 2013/14) da parte di Auro servizi srl ed € 24.118 da parte di Cineservices srl, poiché relativamente agli adempimenti amministrativi, fiscali e di gestione del  personale, la società si avvale delle prestazioni fornite dalle società Auro Servizi S.r.l. e Cineservices S.r.l., controllate dalla Filmauro S.r.l. rispettivamente al 99% e 60%.
Dal punto di vista finanziario, il saldo crediti e debiti complessivo con parti correlate è a credito per € 1.070.218. La maggior parte deriva dal rapporto con la controllante per via dell’adesione al consolidato fiscale.
Il saldo tra crediti e debiti complessivo verso Filmauro Srl è positivo per € 1.719.551. Esistono crediti da consolidato fiscale per € 6.897.129 e debiti per finanziamenti infruttiferi soci per € 10.083.216 oltre ai Debiti da Consolidato Iva per € 4.456.916.

La struttura dell’attivo.



Il totale dell’attivo diminuisce a € 183,8 milioni da € 215,7 milioni. Il 33,9% delle attività è costituito da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 426 mila (€ 413 mila nel 2013/14), e non includono infrastrutture sportive.
Tra le immobilizzazioni immateriali è esposto l’avviamento per un valore contabile netto di € 153.846 (€ 307.692 nel 2013/14), con un costo storico di 19,5 milioni. L’avviamento è stato iscritto, con il consenso del Collegio Sindacale, per l’ammontare effettivamente pagato a tale titolo nell’ambito dell’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. Il costo è stato ammortizzato considerando un periodo di recupero pari a dieci anni.
La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”, compresa tra le immobilizzazioni immateriali, ammonta a € 104.360 (€ 208.682 nel 2013/14), con un costo storico di € 13.172.768 e riguarda l’acquisto dei marchi sociali, della denominazione e altri segni distintivi, dei trofei ed agli oneri accessori che hanno caratterizzato l’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. nonché all’acquisto di licenze d’uso di software standardizzato.
L’attivo circolante rappresenta circa il 66,1% dell’attivo e le notevoli disponibilità liquide, pari a € 49,95 milioni (€ 42,2 milioni nel 2013/14), incidono per il 27,2% sul totale dell’attivo. La parte non corrente dell’attivo circolante è di circa € 13,8 milioni (€ 29,4 milioni nel 2013/14), pertanto il capitale circolante netto è positivo per circa € 38 milioni (€ 18,9 milioni nel 2013/14).
I crediti verso la controllante, pari a € 10.210.326. comprendono quanto richiesto a seguito di istanza di rimborso IRES per € 2.711.227; i crediti rinvenienti dalla miglior stima della perdita fiscale per € 4.524.008; il credito rinveniente dal trasferimento della perdita fiscale del precedente esercizio per € 2.780.887 e i crediti derivanti da trasferimento delle ritenute d’acconto subite pari a € 52.048 

Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 61,15 milioni (€ 81,1  milioni nel 2013/14). Il decremento di € 20 milioni è dovuto a investimenti per € 35,38 milioni, a cessioni per un valore contabile residuo di € 5,5 milioni, ammortamenti per € 49,79 milioni (€ 59,3 milioni nel 2013/14).
Negli ultimi 6 anni risultano investimenti complessivi nell’acquisto di calciatori per € 301,6 milioni. Trattasi di un importo notevole, pari all’investimento in uno stadio di dimensioni pari all’Allianz Arena, per avere un’idea approssimativa.
Nel bilancio della S.S.C. Napoli S.p.A., a partire dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono ammortizzati “a quote decrescenti”. Pertanto la maggior parte dell’ammortamento è concentrato nel cosiddetto “periodo protetto”, che ha una durata di due anni per i calciatori acquistati con 28 anni compiuti, e di tre anni per i calciatori con meno di 28 anni all’atto della sottoscrizione del contratto. L’ammortamento “a quote decrescenti” permette di limitare l’esposizione in bilancio di ingenti minusvalenze, successivamente al termine del “periodo protetto”. 
Tra gli acquisti effettuati nel 2014/15 spiccano: Gabbiadini (Sampdoria) per € 12.500.000; De Guzman (Villareal) per € 7.000.000; David Lopez Silva (RCD Espanyol) per € 5.250.000; Valdifiori (Empoli) per € 5.600.000 e Reina (Bayern) per € 2.500.000.
Valdifiori e Reina risultano in organico dal giugno 2015 e perciò non sono stati ammortizzati.
Tra le cessioni spiccano: Fernandez (Swansea) per € 9.900.000; Dzemaili (Galatasaray) per € 2.350.000, e Brhrami per € 2.919.150.
Al 30 giugno 2015 il calciatore col valore contabile residuo più elevato risulta Higuain Gonzalo Gerardo per  € 11.100.000.

Dopo il 30/06/2015, il Napoli ha ceduto dei calciatori per un corrispettivo complessivo pari ad Euro 11,3 milioni, realizzando una plusvalenza complessiva pari a Euro 10 milioni. Si è proceduto ad effettuare cessioni temporanee di calciatori per un importo pari ad Euro 0,8 milioni.
Sul fronte acquisizioni, il Napoli ha acquistato calciatori per un importo pari ad Euro 27,4 milioni, considerando anche Reina e Valdifiori l’importo investito per il 2015/16 sale a circa 36 milioni.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 59,2 milioni (€ 72,3 milioni nel 2013/14). Rispetto al 30 giugno 2014, risulta in diminuzione a causa della perdita dell’esercizio, che l’Assemblea ha deciso di coprire con la riserva ex art. 4 L. 586/1996 per € 7.181.560 e per la parte residua con la Riserva Volontaria di utili per € 5.893.035,91.
Il Patrimonio Netto, essendo non negativo è conforme a quanto richiesto dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
I mezzi propri finanziano il 32,2% del totale delle attività, ma risultano di poco inferiori al valore netto dei diritti pluriennali, poiché il rapporto tra mezzi propri e diritti pluriennali è pari al 96,9%.

La struttura delle Passività.

Rispetto ad altri bilanci di squadre di calcio, quello del Napoli si differenzia per il fatto che espone la voce ratei e risconti passivi con un importo nullo (€ 48.116 nel 2013/14). Tuttavia, tra i debiti nella voce acconti, pari a € 2.055.068 (€ 298.507 nel 2013/14), sono evidenziate le fatturazioni anticipate di proventi la cui competenza economica ricade negli esercizi successivi.
Il totale dei debiti è pari a € 109,1 milioni (€ 126,6 milioni nel 2013/14) e risulta in diminuzione del 13,8%.
L’importo maggiore riguarda i debiti verso Enti Settore Specifico per € 71,9 milioni (€ 83,6 milioni nel 2013/14). Da sottolineare l’assenza di debiti bancari. Come debiti finanziari esistono solo debiti verso soci per finanziamenti infruttiferi per € 3,9 milioni. I debiti verso la controllante pari a € 4,58 milioni (€ 2,1 milioni nel 2013/14), riguardano per Euro 4.456.916 debiti verso Filmauro per IVA di Gruppo e per Euro 122.638 debiti commerciali.
I debiti verso fornitori aumentano da € 9,69 milioni a € 10,3 milioni. L’importo di Euro 793.681, riguarda debiti verso società controllate da Filmauro S.r.l..
Il residuo debito complessivo verso gli Agenti, comprensivo degli importi maturati e non corrisposti delle stagioni precedenti, è pari ad Euro 3.141.884.
I debiti finanziano circa il 59,3% dell’attivo.

La Posizione Finanziaria Netta.



Utilizzando il criterio del Fair Play Finanziario, alla posizione finanziaria netta che è positiva, bisogna aggiungere il saldo tra crediti e debiti con i club.
La posizione finanziaria netta è positiva per € 46 milioni (€ 38,26 milioni nel 2013/14), poiché le disponibilità liquide ammontano a € 49,94 milioni (€ 42,2 milioni nel 2013/14) e l’unico debito finanziario è un finanziamento soci di € 3,9 milioni.
I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 39,2 milioni (€ 57,8 milioni nel 2013/14). Il credito maggiore riguarda Cavani (PSG) per € 22.575.000 e Fernandez (Swansea) per € 5.500.00. Risulterebbe un credito verso la Sampdoria per Gabbiadini di € 4.687.500.
 I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 71,9 milioni (€ 83,6 milioni nel 2013/14). I debiti principali, al 30.06.2015,  riguardano: Higuain per € 17.575.000 col Real Madrid; Gabbiadini con la Sampdoria per € 9.375.000; Valdifiori con l’Empoli per € 5.600.000; Albiol col Real Madrid per € 5.200.000; Kalidou Kulibaly col Genk per € 5.092.000; De Guzman col Villareal per € 3.650.000; David Lopez Silva con l’Espanyol per € 3.325.000; Callejon col Real Madrid per € 2.900.000 e Reina col Bayern per € 2.375.000.
In sintesi, la posizione finanziaria netta è conforme a quanto auspicato dal regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.

I Debiti con dipendenti, fisco ed Enti Previdenziali.

I debiti verso il personale ammontano a circa € 12,2 milioni (€ 13,1 milioni nel 2013/14) e risultano in diminuzione di € 900 mila. Essi rappresentano circa il 14,3% del costo del personale.
I debiti per imposte differite iscritti tra i fondi rischi sono pari a circa € 14 milioni e rappresentano un debito tributario per “fiscalità latente” per differimento delle imposte dovute sulle plusvalenze realizzate.
I debiti tributari ammontano a € 3.533.509, di cui € 2.611.001 per ritenute d’acconto su retribuzioni di lavoro dipendente.
Gli amministratori hanno dichiarato che alla data di predisposizione del bilancio il Napoli non aveva debiti scaduti di natura tributaria e alla data di redazione della Relazione sulla Gestione non esistevano contenziosi di natura tributaria o di altro genere non definiti.
Anche per i debiti verso Istituti previdenziali, pari a € 281.346, gli Amministratori hanno scritto che “non si segnalano debiti scaduti e non pagati”.

Il Rendiconto Finanziario.

L’incremento di disponibilità liquide è stato pari a € 7.778.908. Tale incremento è stato determinato da flussi di cassa della gestione corrente positivi per € 36.275.870 e da flussi di cassa  generati dalla gestione degli investimenti che hanno assorbito € 28.496.962. 
Tra i flussi di cassa della gestione corrente risulta che l’autofinanziamento economico ha generato flussi per € 34.813.939 e la variazione nelle attività e passività correnti ha generato flussi per € 1.461.931. Sull’attività di investimento ha influito l’incremento netto dei diritti pluriennali prestazioni calciatori per € 28.071.823.
Il Cash Flow Scontato è utilizzato nelle valutazioni delle aziende. Nel caso del Napoli, perché si abbia un cash flow positivo, sembra necessario, come in effetti si è verificato, la presenza tra i proventi positivi di reddito dei ricavi da Champions League e/o delle plusvalenze.
Ipotizzare la presenza di ricavi da Champions League negli esercizi futuri potrebbe far oscillare la valutazione della società.

La Gestione Economica.

I costi della produzione sono maggiori rispetto al valore della produzione, determinando una differenza negativa per € 21,6 milioni.
Il valore della produzione, comprensivo delle plusvalenze, diminuisce del 39,5%, da € 237 milioni ad € 143,4 milioni; mentre i costi della produzione diminuiscono in misura meno che proporzionale del 18,8% da € 203,2 milioni ad € 165 milioni.
In sintesi il Napoli, nel 2014/15, ha speso più di quanto abbia guadagnato, forse perché, dal 2012-2013 ha adeguato il livello di alcuni costi al valore della produzione e non al valore del fatturato netto. Il grafico mostra come l’evoluzione dei costi, soprattutto dal 2012/13, si sia adeguata all’evoluzione del valore della produzione e non a quella del fatturato netto. Tuttavia, per competere ad un certo livello, alcuni costi, come quelli del personale, diventano “rigidi”, almeno nel breve termine.



Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del valore della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005, è del 26,1%, ciò significa che il valore della produzione dal 2005 è cresciuto in media del 26,1% circa all’anno. Tuttavia il CAGR del valore della produzione negli ultimi 5 anni è stato del 1,8%.



I costi della produzione, pari a € 165 milioni (€ 203,2 milioni nel 2013/14), rispetto all’anno precedente, diminuiscono del 18,8%. Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), dei costi della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 22,6%, mentre negli ultimi 5 anni è del 7,35%.



I Ricavi.

Il fatturato netto, con esclusione dei proventi rivenienti dalla cessione a titolo definitivo e temporanea dei calciatori, rappresenta l’ 87,7% del valore della produzione, mentre le plusvalenze e i ricavi da cessione temporanea calciatori rappresentano il 12,3% del valore della produzione.
I Ricavi da gare diminuiscono da € 21,6 milioni a € 14,1 milioni, registrando un decremento di 7,4 milioni di Euro, pari al 34,5%. L’incidenza di tale voce sul valore della produzione e pari al 9,9%.
Tale voce comprende i Ricavi da gare prima squadra in casa per € 9.697.899 (€ 15.038.318 nel 2013/14) e abbonamenti per € 3.481.105 (€ 5.329.606 nel 2013/14). In particolare, gli incassi da botteghino per le gare di campionato sono diminuiti del 17,4%, da € 6,86 milioni a € 5,66 milioni. I ricavi per le gare di Coppa Italia sono diminuiti da € 1.549.955 a € 789.185. Anche la percentuale spettante per le gare di Coppa Italia è diminuita da € 1.191.308 a € 189.137.
Le gare relative alle competizioni europee hanno apportato incassi per € 3.238.859 (€ 5.619.468 nel 2013/14). La capacità dello stadio San Paolo, ai fini dell’agibilità dell’impianto, è pari a 60.240 posti a sedere. L’anno 2011-2012 i ricavi da gare toccarono la cifra più alta negli ultimi 5 anni, pari a 25,1 milioni di Euro.
Per l’esercizio 2015/16, la campagna abbonamenti ha registrato la sottoscrizione di un numero complessivo di tessere di oltre 6 mila unità (8.429 unità nella stagione 2014/2015) con un decremento rispetto alla stagione 2014/15.  
I ricavi commerciali hanno registrato una flessione del 5,76%, passando da € 29,9 milioni a € 28,25 milioni. Essi incidono per il 18,6% sul valore della produzione.
I proventi da sponsorizzazioni ammontano a € 20.600.776 (€ 21.033.700, nel 2013/14), registrano una diminuzione di € 432 mila. Gli Sponsor ufficiali hanno contribuito con € 5.760.000 (€ 6.020.000 nel 2013/14). Il contributo dello Sponsor tecnico diminuisce da € 1.901.132 a € 1.566.949. Gli Sponsor istituzionali hanno contribuito con € 6,57 milioni (€ 6,28 milioni, nel 2013/14), i Partner commerciali con € 3,64 milioni e le Altre sponsorizzazioni con € 3,06 milioni.
Gli altri proventi pubblicitari ammontano a € 284.470 (€ 431.469  nel 2013/14) e si riferiscono a ricavi derivanti dalla vendita di spazi pubblicitari posizionati all’interno di prodotti editoriali e multimediali commercializzati nell’esercizio.
Nel bilancio 2014/15, i Proventi commerciali e royalties diminuiscono di 1.147.907 Euro, passando da € 8.519.483 a € 7.371.576. In particolare i proventi da licensing diminuiiscono da € 5.711.051 a € 5.288.407. Tale voce si riferisce a ricavi prodotti dallo sfruttamento del marchio “SSC Napoli”. I Proventi da merchandising risultano pari a € 1.761.497 (€ 2.370.055 nel 2013/14).
La voce “Proventi vari” ammonta a € 628.600 (€ 2.494.000  nel 2013/14) e riguarda i proventi radiofonici per € 300 mila e i proventi da sfruttamento dei diritti d'immagine per € 328.600 (€ 2.244.000 nel 2013/14).
I Proventi da cessioni diritti radiotelevisivi risultano pari a € 77.137.624, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 104.934.840. L’incidenza sul valore della produzione è del 53,8%. Mentre i diritti TV nazionali sono aumentati da € 58.077.441 a € 58.961.361, quelli relativi alle competizioni UEFA diminuiscono da € 40.198.392 a12.327.444, a causa della mancata partecipazione ai gironi della UEFA Champions League. I diritti Tv per le amichevoli hanno fruttato € 1.995.819 (€ 1.992.991  nel 2013/14). Gli altri proventi TV ammontano a € 4.653.000 (€ 4.666.016 nel 2013/14).
La dipendenza del fatturato netto dai diritti TV è del 62%.



Il Player Trading.



Nel corso degli anni il Napoli, ad eccezione del 2013-2014, non è riuscito a coprire con le plusvalenze il costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti. Nel 2014/15 la gestione del Player Trading è risultata negativa per € 41,7 milioni. Nel 2013-2014, grazie alla plusvalenza di Cavani, la gestione del Player Trading è risultata positiva per € 3,9 milioni.
Le Plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 11.885.912 (€ 69.389.422  nel 2013/14), determinate da un valore di cessione pari a 15.267.650 ed un valore contabile netto di 3.371.738. Tali proventi incidono solo per l’ 8,3% sul valore della produzione. La plusvalenza più elevata è stata di Euro 9.341.744 ed ha riguardato la cessione di Fernandez.
I Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori hanno contribuito con € 2.250.000 (€ 2.178.863  nel 2013/14). Il prestito di Vargas Eduardo al Queens Park Rangers ha fruttato € 1.000.000; il prestito di El Kaddouri al Torino ha comportato ricavi per € 1.250.000.
La voce relativa agli ammortamenti dei diritti alle prestazioni sportive pluriennali dei calciatori ammonta a € 49.797.563, mentre nel precedente esercizio era pari a € 59.309.111, evidenziando un decremento del 16%. Tuttavia rispetto al 2012-13, risultano comunque in notevole aumento, poiché erano pari a € 35.633.137.
Sono state effettuate svalutazioni per € 269.000 riguardanti: Britos.
Il Napoli ha speso € 1.319.000 (€ 3.693.000 nel 2013/14) per il prestito di calciatori e ha realizzato minusvalenze per € 139.055 (€ 1.693.239 nel 2013/14). La minusvalenza ha riguardato Rosati.
Gli altri oneri da gestione calciatori diminuiscono da € 4,1 milioni a € 394 mila.
I proventi da compartecipazioni pari a € 1.420.000 (€ 1.088.000 nel 2013/14), l’importo maggiore riguarda Frello Filho J. Luiz per € 1.000.000.
Gli oneri da compartecipazione sono pari a € 370.000 (€ 25.000 nel 2013/14), tra cui Luperto.

I Costi.

I costi del personale è diminuito solo del 4,5%, da € 89.159.806 a € 85.153.193. Il totale dei compensi corrisposti ai tesserati è pari a circa il 98% del totale dei compensi corrisposti al personale dipendente, come nel 2013/14. La voce salari e stipendi del personale tesserato è diminuita di € 4.079.950, da € 82,38 milioni a € 78,35 milioni. I compensi contrattuali allenatori aumentano da € 8.648.057 ad € 9.143.588 ed incidono per l’11,5% sul totale dei compensi corrisposti al personale dipendente. In tale voce dovrebbe essere compreso il costo di Benitez.
Il decremento dei costi del personale è dovuto soprattutto alla riduzione dei compensi contrattuali calciatori da € 65.324.298 ad € 61.244.348.
Gli altri costi del personale, pari a € 3.117.498, restano sostanzialmente stabili. Nel 2013/14 tali costi includevano gli oneri per transazioni con i calciatori per favorirne il trasferimento. Il numero medio dei dipendenti nel 2014/15 è stato di 89,51 (84,37 nel 2013/14), di cui 27,17 calciatori.
L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto, ai fini del Fair Play Finanziario, è del 67,7%, mentre, l’incidenza sul valore della produzione è del 59,4%.
Il “Costo del Fattore Lavoro”, considerato come aggregato degli ammortamenti e dei costi del personale incide per il 107,3% sul fatturato netto, per il 94,1% sul valore della produzione e rappresenta il 81,8% dei costi della produzione.
Gli ammortamenti e le svalutazioni totali diminuiscono del 22,8%.
Gli ammortamenti per “Concessioni, marchi, licenze e simili” ammontano a € 104.322 (€ 1.317.122 nel 2013/14), l’ammortamento per l’avviamento ammonta a € 153.846 (€ 1.953.846 nel 2013/14). Sono stati svalutati crediti iscritti nell'attivo circolante per € 3.021.725 (€ 4.131.234 nel 2013/14).
I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 3.613.725 (€ 3.982.500 nel 2013/14) e risultano in diminuzione del 9,3%. L’importo maggiore riguarda le locazioni operative per € 2,3 milioni, seguito dall’affitto campi sportivi e concessione uso stadio per € 828.724 (€ 1.112.807 nel 2013/14). Non figurano costi per diritti d’immagine calciatori, che nel 2013/14 erano pari a € 379.167 (€ 1.050.00 nel 2012/13).
I Costi per prestazioni di servizi ammontano a € 15.366.586 (€ 24.146.031, nel 2013/14). I costi specifici tecnici (scouting e gestione tecnica per la produzione TV), sono diminuiti da € 9.049.281 a € 5,7 milioni. Nella voce “Costi Specifici Tecnici” sono inclusi anche i compensi corrisposti agli agenti. Il totale dei compensi da corrispondere per il 2014/15 agli agenti è pari ad Euro 4.316.912 (Euro 7.500.909 nel 2013/14), di cui Euro 3.164.016  (Euro 3.706.517 nel 2013/14) già corrisposti.
Il compenso agli amministratori diminuisce da € 5.549.800 a € 1.025.300.



Le poste straordinarie.

La gestione straordinaria è positiva per € 5,5 milioni. Da evidenziare il “surplus” liquidato dalla UEFA per la ripartizione dei proventi da partecipazione alla UEFA Champions League della stagione precedente per Euro 5.632.290.

Il requisito del pareggio bilancio.

Il risultato prima delle imposte 2014/15 risulta negativo per € 14.874.942, quello 2013-2014 era positivo per € 36,2 milioni, quello per il 2012-2013 era positivo per € 14,3 milioni. Per quanto riguarda il requisito del pareggio di bilancio, imposto dal Fair play Finanziario il Napoli risulta rientrare nell’ambito della soglia di tolleranza. Inoltre, si deve considerare che il regolamento permette di escludere alcuni costi come quelli riguardanti il settore giovanile.
Secondo gli Amministratori, “il settore giovanile continua a rappresentare un asset ritenuto strategico ai fini della crescita del patrimonio aziendale, sul quale la società pone sempre di più una particolare attenzione per l'implementazione e lo sviluppo del potenziale sportivo della prima squadra”.

Conclusioni.

Nella Relazione sulla Gestione, gli Amministratori hanno scritto che per il bilancio 2015/16 “non può, cautelativamente, escludersi che l'andamento economico a fine periodo possa presentare una situazione di saldo negativo”.
Le strategie di crescita economica del Napoli restano invariate e punteranno sia allo sviluppo delle attività esistenti ma anche ad investire ulteriormente su settori capaci di generare proventi, “non ancora adeguatamente sviluppati o implementati”, come il merchandising e le "Academy". Come scritto nella Relazione sulla Gestione dell’esercizio precedente, il Napoli cercherà di rafforzare ulteriormente la prima squadra e il settore giovanile, mantenendo inalterata la filosofia dell’investimento capace di dare frutti nel tempo”.


sabato 12 dicembre 2015

Dybala porta in pareggio il bilancio del Palermo 2014/15.




Luca Marotta


La plusvalenza realizzata con la cessione di Dybala alla Juventus, avvenuta il 5 giugno 2015, ha permesso al Palermo di chiudere il bilancio di esercizio 2014/15  con un risultato sostanzialmente in pareggio. Infatti, il bilancio mostra un utile al netto delle imposte di Euro 296.885. L’esercizio precedente, riguardante il campionato disputato in Serie B, evidenziava una perdita al netto delle imposte di Euro 27.681.106.
La gestione economica del Palermo, essendo “teledipendente”, ha necessità delle plusvalenze realizzate attraverso la cessione dei suoi calciatori migliori come Dybala e, per l’estate 2016, molto probabilmente, non è da escludere che si renderà necessario procedere alla cessione di Vazquez.

La continuità aziendale.

La relazione della Società di Revisione Baker Tilly Recisa evidenzia un richiamo di informativa riguardante il fatto che “i contemporanei effetti del piano di riduzione dei costi, in particolare legati al parco giocatori, e dell’incremento dei ricavi previsto, consentiranno all'azienda di ripristinare l'equilibrio economico, patrimoniale e finanziario, che potrà beneficiare eventualmente anche della leva derivante dalla valorizzazione di giocatori per i quali la società ha già ricevuto richieste di mercato che consentiranno di generare importanti plusvalenze.”
Quanto scritto sopra, che è anche riportato nella Relazione sulla Gestione, ribadisce la società sta attuando una gestione che ha come obiettivo l’equilibrio economico basato sulla riduzione dei costi e l’incremento dei ricavi, in tal modo le eventuali plusvalenze realizzate costituiranno dei benefici aggiuntivi.

La società detiene una partecipazione di controllo nella società Mepal S.r.l. ed ha pertanto redatto il bilancio consolidato di Gruppo, secondo quanto richiesto dalla legge.

La struttura dello Stato patrimoniale.



I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono sul totale dell’attivo per il 20%. Le  immobilizzazioni finanziarie incidono sul totale dell’attivo per il 14,8%.
Il totale dell’attivo al 30/06/2015 ammonta a € 140,4 milioni (€ 121,16 milioni nel 2013/14) e registra un incremento del 15,9%. Le Immobilizzazioni immateriali pari a € 38,6 milioni (€ 57,1 milioni nel 2013/14), rappresentano il 27,5% delle attività. Tali immobilizzazioni comprendono anche il valore della Library relativa alle immagini di archivio acquistate dalla RAI, per un valore contabile netto di € 8.400.600. Il valore netto della voce relativa alla capitalizzazione dei costi del vivaio ammonta a € 2.133.822. Le “migliorie su beni di terzi”, pari a € 23.691 (€ 88.734 nel 2013/14), riguardano le spese capitalizzate per lo stadio di proprietà del Comune “Renzo Barbera” e per lo stadio “Tenente Onorato” dove si allena la prima squadra.
Le partecipazioni in imprese controllate riguardano la partecipazione totalitaria nella società “Mepal srl”, esposta per € 18.053.664. Tale società ha chiuso l’esercizio al 30/06/2014 con una perdita di € 30.848. La Mepal era stata costituita per la commercializzazione dei prodotti a marchio “Palermo Calcio” ed era stata posta in liquidazione il 14/02/2008, ma tale procedura fu revocata, al fine di utilizzare la stessa Mepal per il progetto del nuovo stadio. Il 26 giugno 2014 è stato deliberato un aumento del capitale sociale di Mepal da € 50 mila a € 100 mila e nello stesso atto è stato conferito da parte di US Città di Palermo SpA il ramo d’azienda contenente il contratto di locazione finanziaria con Unicredit Leasing SpA (ex Locat SpA) avente ad oggetto il marchio, il piano di merchandising e i contratti di licenza stipulati con  Flash Trading Group srl e Swan Co Srl; il tutto è stato valutato 17 milioni di Euro, utilizzando l’importo di € 16.950.000 come riserva da sovrapprezzo azioni.
La voce “Crediti verso imprese controllate” aumenta da € 753.174 a € 2.754.542 e concerne il credito verso la Mepal S.r.l. per finanziamenti infruttiferi.
La voce più importante dell’attivo circolante riguarda i crediti, che ammontano a € 58,2 milioni (€ 41,7 milioni nel 2013/14), con un incremento del 39,63%.
Le disponibilità liquide aumentano da € 1.252.177 a € 21.972.921.
I ratei e i risconti attivi aumentano di € 276 mila a € 561.624 e riguardano dei risconti attivi.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,08.
Infatti, l’equity ratio è molto basso ed è pari all' 8,02%. Il ricorso al capitale di terzi è eccessivo.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,087, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,646, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’indice di Copertura del Patrimonio Calciatori
L’indice di Copertura del Patrimonio Calciatori, dato dal rapporto tra mezzi propri e valore contabile netto dei diritti pluriennali, fornisce informazioni riguardanti la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Se è pari o superiore a 1, significa che i calciatori sono stati acquistati con mezzi propri, in caso contrario col ricorso al capitale di terzi. Nel caso in questione, tale indice è inferiore a 1, ed è pari a 0,40.

Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori netti sono pari a € 28,1 milioni, nel 2013/14 erano pari a € 46,7 milioni. La variazione diminutiva di € 18,6 milioni è stata determinata da investimenti per € 16,4 milioni, cessioni per un valore contabile netto di € 12,8 milioni e ammortamenti per € 22,2 milioni.
Tra gli acquisti spiccano: Gonzalez per € 3.584.853;  Goldaniga per € 3.000.000; Makienok per € 2.795.000 e Quaison per € 1.795.000.
Le cessioni di calciatori avvenute per l’importo complessivo di € 47.150.000, hanno comportato degli storni dei rispettivi valori contabili per € 12.845.801, questo significa che sono prevalse le plusvalenze per € 34.304.199. Le cessioni più importanti sono state: Dybala alla Juve per € 32.000.000; Hernandez all’Hull City per € 7.950.000 e Lafferty al Norwich per € 4.100.000.
Nel 2013-14, i crediti per compartecipazioni ex art. 102 bis N.O.I.F. pari a € 1.500.000 riguardavano Goldaniga (Juventus). Tale voce nel 2015/15 risulta azzerata.
I debiti per compartecipazioni ex art. 102 bis N.O.I.F. risultano azzerati.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo per € 11,26 milioni, mentre nel 2013/14 era positivo per € 10,97 milioni. I mezzi propri finanziano solo l’8% del totale dell’attivo.
La variazione in aumento di € 296.884 è dovuta all’utile netto d’esercizio 2014/15.
Gli amministratori hanno proposto di accantonare a riserva legale la somma di € 14.845 e la somma di € 182.040 a parziale copertura della perdita pregressa.
L’Assemblea dei Soci ha approvato la proposta.

Il Passivo.

I fondi per rischi e oneri risultano aumentati di € 5 milioni, da € 4.457.118 a € 9.488.497  e riguardano accantonamenti per controversie legali con fornitori per € 3.033.776; accantonamenti per contenzioso fiscale per € 1.446.756. A fronte dei rischi che potranno derivare dall’interpretazione delle norme legislative, “prudenzialmente”, il Palermo ha accantonato l’Irap sulle plusvalenze al fondo imposte. Nel dettaglio sono stati accantonati i seguenti importi comprensivi di interessi: IRAP 2014-15 per € 1.653.462; IRAP 2013-14 per € 378.302; IRAP 2012-13 per € 421.701; IRAP 2011-12 per € 1.354.154 e IRAP 2010-11 per € 1.199.946. 

Il totale dei debiti aumenta da € 100.108.954 a € 114.492.523 e finanzia l’81,5% dell’attivo.
La voce più importante riguarda i “Debiti verso banche” per € 45.825.105. Tale voce comprende i debiti verso società di factoring per € 39,3 milioni e un mutuo chirografario per € 6.525.002, contratto con Banca Nuova. I “Debiti verso Enti –Settore specifico” ammontano a € 20,86 milioni (€ 17 milioni nel 2013/14); mentre i debiti verso fornitori sono pari a € 28,1 milioni. I debiti tributari aumentano da 6,1 milioni di Euro a € 8 milioni. I debiti tributari comprendono imposte iscritte a ruolo per € 376.732; le ritenute IRPEF riguardanti le mensilità di maggio e giugno per € 5,23 milioni, versate nei mesi successivi; il debito mensile IVA di Giugno, versato a luglio e l’importo dilazionato in 20 rate del debito IVA di dicembre 2014 per € 2.155.726.  
La voce “Altri debiti”, pari a € 10.121.710, è costituita dai debiti per stipendi e collaborazioni e riguarda gli stipendi e dei compensi maturati nei mesi di maggio e di giugno, interamente pagati nei mesi successivi. Tale voce comprende anche delle indennità di risoluzione rateizzate.

I ratei e i risconti passivi diminuiscono da € 5,2 milioni a € 4,7 milioni. In particolare i risconti passivi aumentano da € 2,5 milioni a € 4,7 milioni, per la parziale fatturazione dei diritti TV 2015/16.

La posizione finanziaria netta.



L’indebitamento finanziario netto risulta pari a € 23,8 milioni (€ 28,4 milioni nel 2013/14) determinato da disponibilità liquide per € 21,9 milioni; debiti verso banche per € 45,8 milioni. Il debito per finanziamento soci del 2013/14 di € 3,5 milioni risulta rimborsato.
In considerazione di un EBITDA positivo per € 23.125.217 (€ - 2.755.985 nel 2013/14), l’indebitamento finanziario netto risulta essere sostenibile.
La voce “Crediti verso Enti –Settore specifico” è così composta: per € 47.190.000 da crediti verso le società calcistiche italiane; per € 657.876 da crediti verso le società calcistiche straniere; per € 10.792 da crediti verso la Lega in conto campionato. Il club maggiormente esposto è la Juventus, per € 38.000.000, di cui € 14 milioni entro il 30.06.2016 e tre rate da 8 milioni entro il 30.06.2019.
La voce “Debiti verso Enti –Settore specifico” è così composta: per € 14.800.208 da debiti verso le società calcistiche italiane; per € 6.007.627 da debiti verso le società calcistiche straniere ed € 61.546 verso la Lega. L’importo maggiore riguarda la Juventus per € 6.000.000, con scdeanza 30.06.2016; seguito dall’Albinoleffe per € 5.330.000.
Considerando anche i debiti e i crediti da calciomercato, la posizione finanziaria netta risulta positiva per € 3,1 milioni, ed è conforme a quanto auspicato dal Regolamento del Fair Play Finanziario.

La Gestione Economica.

Il valore della produzione è aumentato del 74,7% e ammonta a € 90,8 milioni. I Costi della produzione risultano aumentati in misura inferiore del 18,2%, passando da € 80,5 milioni a € 95,2 milioni. L’incremento delle plusvalenze ha fatto sì che lo squilibrio economico sia stato fortemente ridotto, determinando una differenza tra valore della produzione e costi della produzione negativa per € 4.341.543.



I Ricavi.

A causa della disputa del campionato di Serie A, i ricavi per diritti TV sono aumentati da € 432 mila a € 34,6 milioni ed incidono per il 68,7% sul fatturato netto e per il 38,1% sul valore della produzione. Si conferma la “teledipendenza” del Palermo.

L’Indice di “Efficienza Televisiva” della Rosa dei Calciatori.

L’efficienza televisiva della rosa dei calciatori può essere misurata dal rapporto tra ricavi TV e valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
Quanto maggiori sono i ricavi TV e quanto è minore il valore contabile della rosa, tanto maggiore sarà l’efficienza televisiva.
Nel caso specifico l’indice di efficienza televisiva è buono perché superiore a 1, essendo pari a 1,23 e quindi l’investimento nella Rosa Calciatori rende in misura maggiore rispetto allo stesso in termini di ricavi televisivi.

I ricavi da gare incidono solo per il 4,5% sul valore della produzione e per l’8,2% sul fatturato netto. Sono raddoppiati a € 4.104.517. I ricavi per abbonamenti sono aumentati da € 879.866 a € 1,93 milioni con 9.714 tessere vendute, mentre i ricavi da gare in casa sono stati pari a € 2.176.224. La Campagna abbonamenti 2015/2016 si è conclusa con la sottoscrizione di 10.023 tessere, con un ricavo di € 1.843.000.

I proventi commerciali registrano solo un’incidenza del 6,15% sul valore della produzione. In particolare, i proventi da sponsorizzazione aumentano da € 572 mila a € 2,85 milioni. I proventi pubblicitari ammontano a € 2.363.845; mentre i proventi commerciali e royalties risultano pari a € 360.844.

La voce ricavi e proventi diversi, pari a € 2.773.516, non comprende più la quota di competenza per la cessione del marchio, in quanto facente parte del conferimento a Mepal.

Il Player Trading.



Durante il 2014/15 l’attività di Player Trading è riuscita a coprire i costi annuali dei cartellini.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali aumentano del 135,6% a € 38.669.065 (€ 16.412.687 nel 2013/14). La plusvalenza maggiore è quella di Dybala (Juventus) pari a € 27.600.000, seguita da quella di Hernadez (Hull City) pari a € 7,3 milioni.
I ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori risultano pari a € 565 mila, di cui € 500 mila per Munoz.
Le minusvalenze per cessioni calciatori risultano pari a € 4.364.886. Le minusvalenze maggiori hanno riguardato: Sosa (Empoli) per € 1.170.000 e Mantovani per € 875.000.
I proventi da compartecipazione ex art 102 bis Noif sono stati pari a € 4.099.500 riguardano Della Rocca per € 3.499.500 e Viola per € 600.000.
Gli oneri da compartecipazione ex art 102 bis Noif ammontano a € 500 mila e riguardano Bellotti.
L’ammortamento della rosa calciatori ha registrato un decremento del 4,98% segnando la cifra di € 21.158.130.

I Costi.

Il costo con maggior incidenza sui costi della produzione, pari al 43,9%, è quello del personale, ammontante a € 41,8 milioni (€ 34,8 milioni nel 2013/14), con un incremento del 20,1% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza del costo del personale sul valore della produzione è del 46% e sul fatturato netto è dell’83%.
Il costo del personale tesserato ammonta a € 37.805.204. Il Costo del Lavoro Allargato dato dalla somma del costo del personale e ammortamenti calciatori in rapporto al fatturato netto è del 127%. Se si considerasse solo il personale tesserato calerebbe al 119,1%. In ogni caso per il costo del lavoro si spende in misura maggiore rispetto al fatturato netto, di conseguenza le plusvalenze diventano indispensabili.
Gli ammortamenti e le svalutazioni, in totale ammontano a € 23,6 milioni, con un decremento del 6,9%. Ovviamente gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 99.662, mentre gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a € 23.252.436, con un decremento del 4%.
I costi per servizi aumentano da € 6.278.785 a € 14.299.976, con un incremento del 144%, Tale voce comprende le “spese amministrative, pubblicitarie e generali”, che ammontano a € 11.348.201. Tale voce comprende il costo dei consulenti esterni per le operazioni di calciomercato. Come costo l’importo maggiore pari a € 4.milioni, riguarda i costi di mediazione riconosciuti a “Calcio Sudamerica LLC” per Dybala.
Complessivamente i compensi corrisposti agli agenti, sia quelli imputati a costo che quelli capitalizzati, sono stati pari a € 7.165.980.
I costi per godimento di beni di terzi pari a € 1.217.172, registrano un decremento del 72%, dovuto al fatto che non ricomprendono più i canoni di leasing relativi al marchio che sono stati trasferiti a Mepal; tuttavia, viene evidenziato un costo di 1 milione di Euro per l’utilizzo del marchio.
Gli oneri diversi di gestione, comprensivi delle minusvalenze, risultano pari a € 9.229.396 e risultano in aumento del 4,91%.
La differenza tra valore e costi di produzione risulta negativa per € 4,34 milioni, mentre nell’esercizio precedente era negativa per € 28,5 milioni.

La gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria, al netto dei proventi e degli oneri da compartecipazione, risulta negativa per € 2,6 milioni. I proventi finanziari sono trascurabili, essendo pari a € 51.138. Gli interessi passivi bancari risultano pari a € 1.248.324, mentre gli interessi diversi ammontano a € 1.075.561.

Il Break-even.

Il risultato prima delle imposte risulta negativo per € 3.277.560, nel 2013/14 era negativo per € 27.300.251; mentre nel 2012-13 era negativo per 18,7 milioni di Eruo. Il risultato aggregato supera abbondantemente la soglia di tolleranza del FFP di Euro 30 milioni.

Conclusioni.
Il bilancio d’esercizio 2014/15 evidenzia in sintesi la “teledipendenza “ del Palermo e la necessità di far ricorso alle plusvalenze attraverso la vendita dei suoi calciatori per cercare di raggiungere un equilibrio economico.
Tuttavia, occorre dire che dal 2013-14, il Palermo sta perseguendo l'obiettivo di ridurre la rosa del calciatori, con realizzo di plusvalenze, per contenere i costi per gli stipendi e gli ammortamenti, cercando di produrre effetti positivi sulla situazione finanziaria ed economica. Non dimenticando di investire nell’acquisizione di giovani talenti dai costi moderati.
Secondo gli Amministratori, l'esercizio 2015-2016 beneficerà dei risultati dell'efficientamento avviato nella stagione sportiva 2013-2014 e consolidatosi nel 2014-2015
Per la stagione 2015-2016 sono attesi ricavi in crescita grazie al beneficio derivante dai nuovi contratti di sfruttamento dei diritti televisivi stipulati dalla Lega Calcio con i broadcaster Sky e RT1 (Gruppo Mediaset), in crescita di circa il 15% rispetto all'anno precedente e destinati a crescere ulteriormente nei due esercizi successivi.
Sul fronte dei ricavi commerciali sono state avviate trattative per l'individuazione di sponsor.

Secondo gli amministratori l’effetto combinato della riduzione dei costi e dell'incremento dei ricavi previsto, consentiranno al Palermo di ripristinare l'equilibrio economico, patrimoniale e finanziario, che potrà beneficiare eventualmente anche della leva delle plusvalenze.

venerdì 27 novembre 2015

Bilancio Bayern 2014/15: EBITDA oltre 100 milioni e utile record.



Luca Marotta


Il 27 Novembre 2015, all’ “Audi Dome”‘ si è tenuta l’Assemblea della società ‘FC Bayern München AG’ riguardante, i risultati economici della stagione 2014/15.
Secondo Jan-Christian Dreesen, Vice Presidente di FC Bayern München AG il Bayern presenta dei risultati brillanti sia a livello sportivo che a livello economico. L’obiettivo di far crescere la forza finanziaria della società, in modo costante, ha la priorità, al fine di effettuare gli investimenti necessari nella squadra di calcio professionale, per continuare ad essere competitivi ai massimi livelli in Europa. Conseguire i massimi successi a livello sportivo unitamente al successo nel campo della solidità economica - è la stella polare di ‘FC Bayern München AG’.
Poiché il Bayern, rispetto agli altri Top club europei, presenta uno svantaggio competitivo per quanto riguarda i ricavi TV nazionali, si fa leva sui ricavi commerciali, che rappresentano la principale fonte di ricavo per il club bavarese.
L’esercizio 2014/15 si è caratterizzato per il conseguimento di ottimi risultati economici a livello di ricavi, comprensivi delle cessioni calciatori, col superamento della soglia dei 500 milioni, per la seconda volta consecutiva. Infatti, nel corso dell'ultimo esercizio, il Gruppo ha realizzato ricavi, comprensivi delle cessioni calciatori, pari a € 523.700.000 (€ 528.700.000 nel 2013/14), segnando un lieve  decremento dello 0,9%. Il lieve decremento si spiega con l’UEFA Supercup e la Coppa del Mondo FIFA per Club disputate nel 2013/14. L’utile consolidato di “FC Bayern Monaco AG”, al netto delle imposte, ha toccato la cifra record di € 23,8 milioni (€ 16,5 milioni nel 2013/14).
FC Bayern München AG distribuirà agli azionisti un dividendo di € 7.500.000 (25 centesimi per azione). Il dividendo precedente è stato di € 8.625.000, pari a 30 centesimi per azione. La decisione relativa alla distribuzione del dividendo dovrà essere presa, nel mese di gennaio 2016, dall'Assemblea Generale Annuale. Ciò significa che l’associazione “FC Bayern München eV” riceverà un dividendo pari a Euro 5,6 milioni (€ 6,75 milioni nel 2013/14).

Secondo gli Amministratori per l’esposizione dei numeri record sono stati decisivi i proventi derivanti dalle aree della sponsorizzazione e merchandising. I ricavi da sponsorizzazione e pubblicità sono risultati pari a a € 113.900.000, e i ricavi da merchandising a 101,7 milioni di Euro. Tuttavia, bisogna anche evidenziare che a contribuire all’aumento dell’utile rispetto al 2013/14 è stato soprattutto l’importo dei ricavi da cessioni calciatori, che è stato pari a 49,7 milioni di Euro (€ 41,2 milioni nel 2013/14). Nel 2013/14, l’aumento di capitale sottoscritto e versato da Allianz ha permesso di irrobustire ulteriormente la struttura patrimoniale e finanziaria del club e di estinguere anticipatamente il debito finanziario del Gruppo, contratto per la costruzione dello stadio.

Dal Punto di vista sportivo, per il Bayern München, l’esercizio 2014/15 si è chiuso con il conseguimento della vittoria della Bundesliga, la semifinale di UEFA Champions League e la semifinale in DFB Pokal.

Il Gruppo.

La squadra di calcio del Bayern München fa capo alla società “FC Bayern München AG”, che è una società per azioni controllata con una quota del 75% da un’associazione registrata (“Eingetragener Verein”) denominata “FC Bayern München eV”. Al 27 novembre 2015, tale associazione conta ben 270.329 soci; mentre, al 28 novembre 2014 erano 251.315 soci; al 30 giugno 2013, si contavano 233.427 soci e al 30 giugno 2012 i soci erano 195.689. Esistono anche 4030 Fan Club (3774 nel 2013/14). Adidas AG e Audi AG ed Allianz, che sono anche sponsor, detengono l’8,33% ciascuna.



La società è gestita col sistema dualistico, ossia con il Consiglio di Sorveglianza e il Consiglio di Gestione. Tra i componenti del Consiglio di Sorveglianza, che è organo di controllo, spiccano oltre Karl Hopfner (Presidente di ‘FC Bayern München eV’), come Presidente; Rupert Stadler di “Audi AG”, come Vicepresidente; Herbert Hainer di “adidas AG”, come Vicepresidente; Werner Zedelius di “Allianz Deutschland  AG”, come Vicepresidente; Timotheus Höttges di “Deutsche Telekom AG” come membro; Rudolf Schels (FC Bayern München eV senior vice-presidente), come membro; Theodor Weimer di “UniCredit Bank AG” , come membro; Edmund Stoiber, Ministro del Land Bavarese, come membro e Martin Winterkorn, come membro. Come si può notare, il Consiglio di Sorveglianza del Bayern è pieno di manager di famosi colossi aziendali, indicatore di ottime relazioni con gli sponsor e anche di trasparenza, considerate le funzioni che svolge il Consiglio di Sorveglianza nel sistema dualistico.
Del Consiglio di Gestione, KARL-HEINZ RUMMENIGGE è il Presidente e JAN-CHRISTIAN DREESEN è il vice-presidente. Matthias Sammer, Andreas Jung, Jörg Wacker sono consiglieri.

Il Valore di “FC Bayern München AG”

Il giorno 11 febbraio 2014, con un comunicato ufficiale, la società “FC Bayern München AG” ha annunciato l’ingresso nella compagine societaria del socio Allianz, mediante un aumento di capitale sociale riservato di € 2.500.000. La Compagnia di Assicurazione ha versato la cifra di € 110.000.000 per l’8.33% del capitale sociale. La stessa percentuale di Allianz è detenuta da Audi AG e Adidas AG. Dopo l’aumento del capitale la percentuale di controllo dell’Associazione registrata “FC Bayern München eV” è scesa al 75%. Il dato oggettivo è che, nel febbraio 2014, l’ 8,33% della società “FC Bayern München AG” è stato valutato € 110.000.000, pertanto, l'intera società è stata valutata realmente circa 1,32 miliardi di Euro.

Nella classifica della rivista Forbes “The World's Most Valuable Soccer Teams” (link: http://www.forbes.com/soccer-valuations/), il Bayern si colloca al quarto posto con un valore di 2,3 miliardi di dollari USA, dovuto alla sommatoria di ricavi da gare per $ 381 milioni; ricavi TV per $ 467 milioni; ricavi commerciali per $ 1.124 milioni e un valore del Brand per $ 375 milioni.
Nella classifica Brand Finance “Football 50 2015” (link: http://brandfinance.com/knowledge-centre/reports/brand-finance-football-50-2015/ ), il Bayern si colloca al secondo posto con un valore di 933 milioni di dollari USA. Tra gli elementi considerati figurano lo sponsor di maglia, con un valore annuo di 37,5 milioni di dollari USA e lo sponsor tecnico adidas, con un valore annuo di 67,3 milioni di dollari USA.

I Dati del Bilancio Consolidato.

I risultati del gruppo, al 30 giugno 2015, registrano una diminuzione dei ricavi lordi di 5 milioni di Euro, ossia dello 0,9%, a causa dell’UEFA Supercup e dlla Coppa del Mondo FIFA per club disputate nel 2013/14. Quindi, i ricavi, comprensivi dei proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori, si assestano alla cifra di € 523,7 milioni (€ 528,7 milioni nel 2013/14). Nel bilancio consolidato del Bayern, i proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori vengono inseriti tra i ricavi ordinari e sono considerati quali componenti del fatturato, mentre i relativi valori residui contabili vengono inseriti sotto la voce “altri costi di gestione”.



I ricavi consolidati, comprensivi di ricavi da cessioni calciatori, per la seconda volta nella storia del club, superano la soglia dei 500 milioni di Euro, confermando il Bayern a livello di club come Real Madrid, Manchester United e Barcellona. Il CAGR consolidato, ossia il tasso di crescita annuale composto del fatturato, degli ultimi 5 anni è pari al 9,78%.



Se non considerassimo i proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori pari a € 49,7 milioni (€ 41,2 milioni nel 2013/14), il fatturato netto risulterebbe inferiore ai 500 milioni, precisamente sarebbe uguale a 474 milioni di Euro.
I proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori dovrebbero riferirsi principalmente alla cessione di Toni Kroos al Real Madrid e a quella di Mario Mandzukic all’Atletico Madrid.
L’EBITDA consolidato, ossia il risultato d’esercizio calcolato prima di interessi, tasse e ammortamenti, è risultato pari a € 111,3 milioni, mentre nel 2013/14 era pari a € 98,7 milioni. Tale risultato per la prima volta nella storia del Bayern ha superato i 100 milioni ed ha registrato un incremento del 12,8%. L'utile consolidato al netto delle imposte ammonta a € 23,8 milioni, ed evidenzia un aumento di € 7,3 milioni pari al 44,2%.


E’ evidente che, dal punto di vista patrimoniale, i numeri del bilancio delineano un gruppo molto solido. Il totale delle attività diminuisce lievemente del 4,3%, da € 588,1 milioni a € 562,8. L’attivo è composto per il 67,84% da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni consolidate nette aumentano da € 376,4 milioni a € 381,8 milioni. Quelle immateriali aumentano del 4,7%, esponendo la cifra di € 121,2 milioni, mentre nel 2013/14 erano pari a € 115,8 milioni. Le immobilizzazioni materiali e finanziarie restano invariate a € 260,6 milioni (€ 260,6 milioni nel 2013/14). L’attivo circolante (rimanenze, crediti, disponibilità liquide) diminuisce di 30 milioni di Euro, da € 206,7 milioni a € 176,7 milioni, evidenziando un decremento del 14,5%. I ratei e i risconti attivi ammontano a € 1,8 milioni, nel 2013/14 erano pari a € 2,7 milioni.
Il patrimonio netto è positivo e ammonta a € 390,7 milioni (€ 375,5 milioni nel 2013/14). La variazione di € 15,2 milioni è dipesa dall’utile di esercizio pari a 23,8 milioni, dalla distribuzione di dividendi, nel corso dell’esercizio, per € 8,25 milioni. Rispetto al 2013/14 si è registrato un incremento del 4%. I mezzi propri finanziano il 69,4% delle attività e “coprono” il 102,3% delle immobilizzazioni. Gli accantonamenti a fondi rischi ammontano a € 34 milioni (€ 23,3 milioni nel 2013/14), i debiti del gruppo si riducono del 30%, da € 146,1 milioni a € 102,3 milioni e i ratei e i risconti passivi per ricavi anticipati registrano la cifra di € 35,8 milioni (€ 43,2 milioni nel 2013/14).
Negli anni precedenti i debiti bancari del gruppo, facevano capo esclusivamente ad Allianz Arena München Stadion GmbH. Tale indebitamento, grazie all’aumento di capitale, è stato estinto, come da dichiarazioni rilasciate alla stampa. Nel 2013/14 i debiti finanziari erano pari a € 34.423.500 (di cui € 4.509.000 entro l’esercizio successivo); nel 2012-13 erano pari a € 113.932.000 (54,31% dei debiti) e nel 2011-12 a € 118.440.500 (67,7% dei debiti).

Il Bilancio d’Esercizio.

Il bilancio d’esercizio di FC Bayern München AG mostra ricavi lordi, comprensivi di ricavi da cessioni calciatori, al livello record di € 485,6 milioni (€ 480 milioni nel 2013/14), con un incremento del 1,2%. Il CAGR, ossia il tasso di crescita annuale composto dei ricavi lordi, degli ultimi 5 anni è del 10,8%..
La composizione del fatturato risulta essere la seguente:
- Ricavi da gare per € 137,6 milioni (€ 140,8  milioni nel 2013/14). Tali proventi riguardano gli incassi delle partite casalinghe della Bundesliga, partite amichevoli, DFB-Pokal e UEFA Champions League. Tale voce incide per il 28,33% sul totale dei ricavi. Rispetto all’esercizio precedente si registra un decremento del 2,3%. Il comunicato stampa del Bayern riporta come proventi da competizioni UEFA Champions League l’importo di € 47,8 milioni (€ 52,8 milioni nel 2013/14). Il comunicato relativo alla distribuzione dei premi della sola UEFA Champions League attribuiva al Bayern per il 2014/15 la cifra di € 49.865.000 (€ 44.616.000 nel 2013/14).
- Ricavi da sponsorizzazioni e marketing per € 113,9 milioni (€ 117,7 milioni nel 2013/14). Tale voce incide per il 23,45% sul totale dei ricavi e risulta in diminuzione del 3,2% rispetto al 2013/14.
- Ricavi da diritti radiotelevisivi nazionali per € 58,3 milioni (€ 54,9 milioni nel 2013/14). Tale voce riguarda le partite di Bundesliga, Coppa di Germania e Amichevoli. Nello specifico, i ricavi derivanti dalla ripartizione dei diritti TV della Bundesliga ammontano a € 53,4 milioni (€ 46,9 milioni nel 2013/14). Tale voce incide solo per il 12% sul totale dei ricavi. L’esercizio precedente, si sono registrati proventi per diritti radiotelevisivi per un importo di € 54,9 milioni e pertanto si è avuto un incremento del 6,2%.
- Proventi da trasferimenti giocatori per € 49,7 milioni. Tale voce incide per il 10,23% sul totale dei ricavi ed ha registrato un incremento percentuale del 10,23%, poiché nell’esercizio precedente era pari a € 41,2 milioni. Tra i calciatori ceduti figurano: Toni Kroos (Real Madrid); Mario Mandzukic (Atlético de Madrid); Diego Contento (FC Girondins Bordeaux); Alessandro Schöpf (1. FC Norimberga).
- Proventi di merchandising per € 101,7 milioni. Tale voce incide per il 20,94% sul totale dei ricavi. L’esercizio precedente ammontava a 105,2 milioni di Euro e pertanto registra un decremento del 3,3%.
- Altri ricavi per € 24,5 milioni (tra cui: affitti e locazioni, New Media, indennità DFB per giocatori nazionali, ricavi FC Bayern II, squadre giovanili e femminili). Tale voce incide per il 5,04% sul totale dei ricavi. L’esercizio precedente tali proventi ammontavano a € 20,2 milioni e pertanto registrano un incremento del 21,3%.



Le spese per il personale ammontano complessivamente a € 227,3 milioni e rappresentano il 52,1% del fatturato netto, senza plusvalenze. Tali spese registrano un incremento del 5,7% rispetto ai 215 milioni di Euro del 2013/14. Da notare che l’incremento percentuale dei costi del personale non è di molto superiore all’aumento percentuale dei ricavi comprensivi di plusvalenze.
I costi per acquisti di materiale e servizi, al netto delle spese operative, ammontano a € 46,9 milioni e risultano in calo dell’ 1,7%, rispetto ai 47,7 milioni di Euro del 2013/14.
Gli altri costi operativi raggiungono la cifra di € 126,4 milioni (€ 133,9 milioni nel 2013/14), con un decremento del 5,6%.
L’EBITDA, ossia il risultato calcolato prima degli interessi, delle tasse e degli ammortamenti, risulta positivo per 85,1 milioni di Euro, con un incremento del 2,1% rispetto all’importo di 83,3 milioni di Euro dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2014.
Gli ammortamenti risultano in aumento del 20,3% e sono pari a € 64,5 milioni, di cui € 60,6 milioni per ammortamento rosa giocatori. Nell’esercizio precedente ammontavano a 53,6 milioni di Euro (di cui 49,7 per ammortamento immobilizzazioni immateriali).
La differenza tra proventi e oneri finanziari risulta positiva per € 0,5 milioni, mentre nell’esercizio precedente era positiva per 0,7 milioni di Euro.
Il risultato operativo di FC Bayern München AG risulta positivo per 21,1 milioni di Euro, in diminuzione di € 9,3 milioni rispetto al 2013/14.
Il risultato di competenza derivante dalla partecipazione nella società “Allianz Arena München Stadion GmbH” evidenzia un utile di € 8,6 milioni, mentre nel 2013/14 era negativo per 5 milioni di Euro.
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 22,1 milioni (€ 25,4 milioni nel 2013/14).
Le imposte sul reddito ammontano a 7 milioni di Euro, nell’esercizio precedente erano pari a 9 milioni di Euro.
FC Bayern Monaco AG evidenzia un utile al netto delle imposte per € 15,1 milioni di euro, in calo di 1,3 milioni di Euro rispetto al 30 giugno 2014, quando ha segnato la cifra di 16,4 milioni di Euro.


Per quanto riguarda lo stato patrimoniale, il totale delle attività ammonta a € 532,8 milioni e risulta in aumento di € 2,3 milioni.
Le immobilizzazioni nette totali aumentano del 10,5% da € 339,2 milioni a € 374,8 milioni. Quelle immateriali nette ammontano a € 121,1 milioni e registrano un incremento del 4,6% rispetto ai  115,8 milioni di euro del 2013/14. La voce che raggruppa le immobilizzazioni materiali e finanziarie ammonta a € 253,7 milioni (€ 223,4 milioni nel 2013/14) e segna un incremento del 13,6%.
I principali investimenti sul fronte calciatori hanno riguardato: Medhi Benatia (AS Roma) per € 26 milioni, oltre ad una parte variabile; Juan Bernat (Valencia CF); Xabi Alonso (Real Madrid); Pepe Reina (Liverpool); Sinan Kurt (Borussia Mönchengladbach II). Robert Lewandowski in scadenza di contratto col Borussia Dortmund è stato acquisito in modo gratuito.
L’attivo circolante complessivamente risulta pari a € 154 milioni, nel 2013/14 era pari a 186,9 milioni di Euro.
Il Patrimonio Netto della società FC Bayern München AG ammonta a € 411,5 milioni e risulta in aumento di € 6,5 milioni rispetto al valore del 30 giugno 2014. La variazione è dipesa dall’utile di esercizio pari a € 15,1 milioni, dalla distribuzione di dividendi per € 8,25 milioni, avvenuta nel corso dell’esercizio 2014/15. Il Patrimonio Netto determina un Equity ratio del 77,2% (76,3% nel 2013/14), che, a detta degli Amministratori, è un valore probabilmente unico nel mondo del calcio.
I fondi rischi risultano pari a € 31,6 milioni, mentre nel 2013/14 erano pari a 22 milioni di Euro.
L’ammontare dei debiti è pari a € 86,8 milioni e risulta diminuito di 11,5 milioni rispetto al 2013/14.
I risconti passivi per ricavi anticipati diminuiscono da € 5,2 milioni a € 2,9 milioni.
Il rapporto tra patrimonio netto e totale delle attività, pari al 77,2% (76,3% nel 2013/14), testimonia e conferma, ancora una volta, l’indipendenza finanziaria del club e la scarsa dipendenza dalle fluttuazioni del mercato.

Conclusioni.

Per quanto riguarda il Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario, il Bayern München è un club modello cui ispirarsi; in quanto sia a livello di bilancio consolidato, che a livello di bilancio societario mostra un patrimonio netto abbondantemente positivo, ha azzerato l’indebitamento finanziario, che, tra l’altro, riguardava esclusivamente l’investimento stadio, il rapporto tra costo del personale e ricavi è a livello ottimale, perché è nettamente inferiore al livello del 70%. Gli ultimi tre esercizi per il bilancio consolidato hanno registrato un risultato prima delle imposte positivo cumulato pari a 79,8 milioni di Euro, superando a pieni voti quanto stabilito dal regolamento UEFA. Lo stesso dicasi per il bilancio di esercizio del club, che da ormai undici esercizi consecutivi chiude con un risultato positivo al netto delle imposte e che evidenzia ingenti disponibilità liquide. Non è un caso che per il Bayern risulta facile acquistare calciatori con un costo del cartellino elevato.
I numeri del bilancio 2014/15, confermano che il Bayern è entrato in un circolo virtuoso, fatto di successi economici e sportivi, che agiscono sia come “causa”, che come “effetto” e che stanno elevando sempre più il club nell’elite del calcio che conta.  Tuttavia, l’importanza dei partner commerciali è fondamentale e strategica. L’apporto dei partner commerciali è stato determinante nei successi degli ultimi anni. Secondo Karl Heinz Rummenigge, che aspira ad ottenere risultati migliori, il Bayern ha bisogno di un forte sostegno da parte della DFL per quanto riguarda la commercializzazione dei diritti televisivi della Bundesliga, in tal modo si potrà conseguire una capacità migliore per competere con i club dei grandi campionati europei, che godono di diritti TV cospicui.

mercoledì 25 novembre 2015

Bilancio Everton 2014/15: in perdita nonostante il fatturato record.



Luca Marotta



Il fatturato, pari a £ 125.6 milioni (€ 175.5 milioni, ad un cambio 1€ = 0,7155 £), ha superato, per la seconda volta, la soglia di 100 milioni di sterline ed è risultato in crescita del 4,2 per cento; tuttavia,
l’esercizio 2014/15 evidenzia una perdita consolidato netta di £ 4,068,000 (€ 5,7 milioni); mentre l’esercizio precedente mostrava un utile di £ 28,3 milioni.

Dal punto di vista sportivo, l’Everton ha raggiunto l’undicesimo posto nella Barclays Premier League 2014/15 (5° nel 2013/14) e i sedicesimi in Europa League 2014/15. In Fa Cup è stato eliminato dal West Ham al terzo turno e in Capital One Cup ai sedicesimi dallo Swansea.

Per il presidente Bill Kenwright la stagione 2014/15 non è stata al livello delle aspettative.

Il Gruppo.

Il gruppo cui fa capo la squadra di calcio dell’Everton risulta composto da quattro società: Everton Football Club Company Limited, capogruppo controllante; Goodison Park Stadium Limited, controllata al 100%, che si occupa della gestione dello stadio; Everton Investments Limited, controllata al 100%, che si occupa dell’attività finanziaria; The Everton Ladies Football Club Limited controllata al 100% , che si occupa dell’attività della squadra di calcio femminile.

La continuità aziendale (“going concern”).

Gli Amministratori sono tenuti a redigere il bilancio secondo il principio della continuità aziendale, salvo che non sia opportuno presumere che il Gruppo non possa o non sia nelle condizioni di continuare la propria attività.
Secondo gli Amministratori il Gruppo è in grado di far fronte alle esigenze del capitale circolante “giorno per giorno” attraverso le proprie riserve di liquidità, i prestiti bancari e gli scoperti di conto corrente.
Gli Amministratori hanno affrontato il tema del rinnovo dei debiti finanziari e hanno individuato le possibili azioni “mitigatrici” per gestire eventuali deficit.
Dopo la chiusura dell’esercizio 2014/15, il Gruppo ha ottenuto un ulteriore finanziamento attraverso la “cartolarizzazione” dei futuri ricavi garantiti, come è prassi comune nel settore, e come ha fatto in passato. Questo finanziamento ha sostituito un prestito esistente di pari importo, ed è rimborsabile nel mese di agosto 2016. Per quanto riguarda lo scoperto di conto corrente che ha scadenza 31 luglio 2016, i tempi di scadenza permettono di concordare con le Banche delle adeguate strutture di finanziamento per la stagione successiva, considerando la performance in Premier League 2015/16 e il Player Trading di gennaio 2016 e dell’estate 2016. Il continuo confronto con le Banche ha fatto maturare negli Amministratori la convinzione che è intenzione delle banche quella di rinnovare al momento opportuno  i contratti di finanziamento anche per la stagione successiva. Tuttavia, gli Amministratori riconoscono la necessità di ulteriori confronti e discussioni con le stesse banche. Sulla base del dialogo in corso, gli Amministratori sono fiduciosi che le attuali strutture di finanziamento saranno rinnovate a un livello simile, o saranno sostituite da strutture di finanziamento equivalenti, per la stagione 2016/17 della Premier League.
Acquisita una ragionevole aspettativa che il Gruppo abbia adeguate risorse per continuare la sua operatività nel futuro, gli Amministratori hanno adottato il principio della continuità nella preparazione del bilancio di esercizio.
Nella Relazione della Società di Revisione Deloitte LLP non si è mosso alcun rilievo sulla questione della continuità aziendale ed è scritto che le informazioni fornite nella relazione sulla gestione sono coerenti con il bilancio.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.



Le passività (Liabilities) totale superano il valore totale delle attività.
Secondo gli amministratori bisogna evidenziare che le passività includono risconti passivi per abbonamenti per circa £ 12 milioni, che trattandosi di ricavi anticipati non necessitano di rimborso e, inoltre, ci sono debiti con scadenza oltre i 5 anni per £ 14,5 milioni.

Nel 2014/15 si è determinato un cash flow negativo, con assorbimento di disponibilità liquide per £ 12,27 milioni (nel 2013/14: riduzione di £ 20,5 milioni). In termini di flussi di cassa, si è verificato: un flusso di cassa positivo da attività operative per £ 10,87 milioni (2014: £ 28,3 milioni); un deflusso per esborsi netti per interessi per £ 4,2 milioni; un deflusso netto in uscita per investimenti per £ 9,8 milioni ( di cui £7,2 milioni per pagamenti acquisti calciatori) e deflussi di cassa da finanziamenti per £ 9 milioni, a causa dei rimborsi oltre ad un deflusso per le tasse di £ 14 mila.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è inferiore a 1, essendo pari a 0,82, ciò vuol dire che il valore dei beni del club non è sufficiente a pagare i debiti e occorre il sostegno dei soci. L’indice risulta in peggioramento rispetto al 2013/14, quando era pari a 0,87.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,36, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. L’indice risulta in peggioramento rispetto al 2013/14, quando era pari a 0,68.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è negativo essendo pari a -0,18. L’indice risulta in peggioramento rispetto al 2013/14, quando era pari a -0,13.
In effetti, anche l’equity ratio è negativo e il ricorso al capitale di terzi sembra eccessivo.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è negativo per £ 18,5 milioni. Il regolamento UEFA del Financial Fair Play, considera la regola del Patrimonio Netto non negativo come uno degli indicatori fondamentali, in particolare l’esistenza di un patrimonio netto negativo deteriorato è considerata come violazione del Regolamento stesso.
Nel caso specifico dell’Everton, il bilancio consolidato 2014/15 mostra un “deterioramento”, perché nel 2013/14 il Patrimonio Netto era negativo per £ 14,46 milioni. La variazione è dipesa dalla perdita dell’esercizio.
Il Patrimonio netto è negativo, a causa del riporto a nuovo delle perdite avvenuto nel corso degli anni. Per trovare il patrimonio netto esposto con un valore positivo bisogna risalire al 31/05/2005, anno caratterizzato dalla plusvalenza realizzata con la cessione di Rooney al Manchester United.

La Posizione Finanziaria Netta (“Net Debt”).



L'indebitamento finanziario netto è aumentato di £ 3,2 milioni, da £ 28,1 milioni a £ 31.3 milioni.
Tuttavia £ 14,5 milioni (£ 16 milioni nel 2013/14) risultano avere scadenza superiore ai cinque anni. I debiti finanziari con scadenza entro l’esercizio successivo sono pari a £ 20,1 milioni (£ 27,9 milioni nel 2013/14), quelli con scadenza oltre l’esercizio successivo ammontano a £ 19,7 milioni (£ 20,8 milioni nel 2013/14). I debiti per leasing finanziario risultano pari a £ 114 mila. Le attività finanziari sono pari a £ 2,8 milioni. Trattasi di investimenti in attività correnti, costituiti da depositi di liquidità vincolati per quattro mesi di £ 2.767.000.

L'indebitamento finanziario netto del Club è stato in media £ 40 milioni nel corso degli ultimi 6 anni. Gli amministratori lo considerano essere ben gestito, poiché il Club beneficia del continuo sostegno degli istituti di credito.

Il Valore della Rosa.



Il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammontano a £ 52,5 milioni (£ 34,2 milioni nel 2013/14). Durante il 2014/15 risultano effettuati investimenti per £ 38 milioni, cessioni per un valore contabile residuo di £ 154 mila e ammortamenti per £ 19,5 milioni.
Gli investimenti riguardano: Romelu Lukaku,Gareth Barry, Muhamed Besic e Brendan Galloway, cui si sono aggiunti i prestiti di Christian Atsu e Aaron Lennon.

Secondo gli Amministratori il valore contabile netto della rosa è inferiore al valore di mercato dei calciatori.

La Gestione Economica.



Il fatturato dell’Everton dal 2004, mostra un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 9,85%. Il tasso di crescita annuale composto degli ultimi cinque anni è dell’11,24%.



Il fatturato per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2015 ammonta a £ 125,6 milioni, mentre nell’esercizio precedente era pari a £ 120,5 milioni, registrando un incremento del 4,2%. Gli Amministratori hanno precisato che se fosse considerato il fatturato lordo delle attività in “outsourcing”, il fatturato si incrementerebbe di £ 8.2 milioni, raggiungendo la cifra di  £ 133,8 milioni (2014: £126,7 milioni). Le attività in “outsourcing” riguardano il retail ed il catering.
I ricavi da gare incidono per il 14,3% e sono pari a £ 17,9 milioni (€ 19,4 milioni), con un decremento del 7,42%. Se si considerasse il dato omogeneo riclassificato del bilancio 2013/14, pari a £ 16,797,000, si registrerebbe un incremento di £ 1,1 milioni.
Per quanto riguarda la Premier League, il dato sulle presenze medie è aumentato da 37.732.  a 38.406 spettatori. Il dato sulle presenze medie nel 2012/13 era di 36.356 spettatori; nel 2011/12 era di 33.209 spettatori; nel 2010/11 era pari a 36.067 spettatori; nel 2009/10 era pari a 36.729 spettatori e nel 2008/09 a 35.667. Gli abbonati sono stati 28.000, circa 4 mila in più rispetto al 2013/14. Il club ha anche beneficiato di incassi gare per la UEFA Europa League, dove il club ha raggiunto i sedicesimi. Il club è uscito al terzo turno sia nella Coppa di Lega che in FA Cup, mentre nel 2013/14 era stato eliminato al terzo turno della Coppa di Lega e ai quarti di finale in FA Cup.

I ricavi da Tv incidono per il 65,1% e ammontano a £ 81,7 milioni (£ 88,5 milioni nel 2013/14). Tali ricavi non dovrebbero includere i proventi da UEFA Europa League. Il dato omogeneo riclassificato per il 2013/14 ammonta a £ 84,756,000. Rispetto al dato omogeneo, tale voce di ricavo è scesa di £ 3,1 milioni, come conseguenza diretta dell’ 11° posto in Premier League (2014: 5 ° posto). Tale riduzione è stata limitata a causa della trasmissione di 17 partite in diretta televisiva (2014: 16 partite “live”). Nel 2014/15 l'Everton ha ricevuto il nono importo più alto della distribuzione dei diritti TV della Premier League (settimo nel 2013/14).
I ricavi da sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising incidono per l’ 8,3% e passano da £ 8,4 milioni a £ 10,4 milioni. Tra i partner principali figurano Chang e Kitbag e Umbro.
I ricavi da altre attività commerciali incidono per il 12,4% e sono pari a £ 15,6 milioni. Il dato omogeneo comparabile del 2013/14 ammonta a £ 10,522,000.  Tali ricavi dovrebbero includere e beneficiano anche della partecipazione alla UEFA Europa League. Il dato definitivo comunicato dall’UEFA per l’Europa League è di Euro 7.539.757, pari a circa 5,4 milioni di sterline.

Nella distribuzione del fatturato appare prevalente ‘incidenza dei ricavi televisivi.



Il Player Trading.



La gestione economica dell’Everton si basa molto sul Player Trading e in genere salvo eccezioni, con le plusvalenze riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori. Il 2014/15 il risultato economico della cessione dei calciatori non è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti, perché è diminuito di circa £ 25 milioni.
Inoltre, l’ammortamento dei calciatori, pari a 19,5 milioni risulta in aumento di circa £ 1 milione e rappresenta il 15,1% dei costi operativi.
L’eccedenza di plusvalenze è stata di £ 3,3 milioni; nel 20134 era pari a £ 28,2 milioni, grazie alla cessione di Marouane Fellaini al Manchester United.

I Costi del Personale.

Il costo del personale ammonta a £ 77,5 milioni (£ 69,3 milioni nel 2013/14). Tale costo rispetta quanto richiesto dal Financial Fair Play dell’UEFA, perché inferiore al 70% del fatturato netto, incidendo solo per il 61,7%. Il costo del personale rappresenta il 60% dei costi operativi, che ammontano a £ 129,13 milioni. L’incremento del 12% del costo del personale è dovuto essenzialmente agli investimenti effettuati nell’acquisto di calciatori.

I costi operativi risultano aumentati dell’ 11,97%, in misura superiore all’aumento del fatturato.

Per quanto riguarda la regola “Short Term Cost Control Measure” del Financial Fair Play della Premier League, i costi del personale (“wage costs”) superando £ 52 milioni non possono aumentare attingendo ai fondi provenienti dalla Premier League, come i diritti TV, se non nel limite di £ 4 milioni per il 2013/14; £ 8 milioni per il 2014/15 e £ 12 milioni per il 2015/16. La parte eccedente deve essere finanziata dall’incremento di altre fonti di ricavo.
L’incremento per il 2014/15 del costo complessivo del personale è stato di £ 8,18 milioni.

Il costo del fattore lavoro o costo del lavoro allargato, dato dalla somma di costo del personale e ammortamenti calciatori, è pari a £ 97 milioni (£ 87,8 milioni nel 2013/14) e incide per il 77,3% sul fatturato netto.

Gli altri costi operativi sono pari a £ 30,497,000 (£ 26,38 milioni nel 2013/14).

Il Punto di Pareggio.

Il risultato prima delle imposte risulta negativo per £ 4,05 milioni, mentre nell’esercizio precedente era positivo per £ 28,2 milioni. Nel 2012/13, il risultato prima delle imposte era negativo per £ 1,6 milioni .
Ai fini del calcolo del Break-even result del Financial Fair Play dell’UEFA, almeno per il periodo di transizione iniziale con le soglie di tolleranza non dovrebbero manifestarsi delle criticità.
Ai fini del “Financial Fair Play” il punto di maggior criticità riguarda il Patrimonio Netto negativo, che potrebbe comportare delle conseguenze anche sul tema della continuità aziendale (“going concern”). Tuttavia, grazie all’imponenza dei ricavi da diritti TV e alla regola “Short Term Cost Control Measure”, sembra che l’obiettivo dello stabile equilibrio economico possa essere facilmente raggiungibile.
Per quanta riguarda la regola “Long-Term Sustainability Regulation”che stabilisce che i Club della Premier League dalla stagione 2014/15 non devono più registrare perdite triennali aggregate superiori a £ 105 milioni, lo storico dei conti economici dell’Everton non evidenzia possibili pericoli.

Conclusioni.


Nonostante la perdita del 2014/15, la gestione dell’Everton appare sostanzialmente equilibrata, ma rivela che il club è abituato a far leva  sul player trading. Infatti, le plusvalenze sono state nettamente inferiori rispetto al 2013/14 ed il club ha risentito degli investimenti effettuati in calciatori sia in termini di costo del personale che di ammortamenti. Altro elemento che rivela la vocazione al player trading risiede nel fatto che l’Everton dà molta importanza al settore giovanile. Inoltre, secondo gli Amministratori il valore contabile netto della rosa è inferiore al valore di mercato dei calciatori. Tale frase è tipica dei club che fanno leva sul player trading per raggiungere l’equilibrio economico.