giovedì 23 marzo 2023

I Conti del Tottenham 2021/22: perdita di £ 50 milioni ed emissione di azioni di classe “A”.

 


Luca Marotta

jstargio@gmail.com

 

Il Gruppo, cui fa capo il club londinese del Tottenham Hotspur, ha chiuso l’esercizio 2021/22, registrando la terza perdita consecutiva consolidata dopo le imposte di £ 63.916.000, pari a circa 58,39 milioni di Euro al cambio del 30.06.2022 di 1 € = 0,85820 £.

L’esercizio precedente si era chiuso con una perdita di £ 83.801.000 ed aveva subito le conseguenze negative del perdurare della pandemia globale causata dalla COVID-19 e di conseguenza la stagione era stata giocata prevalentemente a porte chiuse, infatti 17 delle 19 partite casalinghe furono disputate a porte chiuse, mentre le restanti due con capacità limitata, con conseguente perdita dei ricavi delle partite.

La stagione 2021-22 ha visto il ritorno dei tifosi allo stadio ed è stata la prima stagione completa al “Tottenham Hotspur Stadium” con capacità utilizzabile pienamente. Tuttavia solo nella seconda metà della stagione si è assistito a un ritorno ai livelli di affluenza e di attività complessiva precedenti alla pandemia nelle varie aree di business.   

 

Il fatturato netto dell’esercizio 2021/22 ammonta a £ 443.415.000, pari a circa 516,68 milioni di Euro. Nell’esercizio precedente aveva raggiunto la cifra di £ 360.405.000.

L’aumento del fatturato è dovuto all’apertura dello stadio al pubblico. La stagione 2020-21 è stata condizionata dal protrarsi della pandemia globale causata dal COVID-19, e di conseguenza la stagione è stata giocata prevalentemente a porte chiuse con conseguente perdita di ricavi da matchday. Inoltre, i negozi al dettaglio furono chiusi, le visite allo stadio, le conferenze e gli eventi furono interrotti per un periodo compreso tra quattro e sei mesi, e nessuno dei concerti e degli eventi estivi previsti dal contratto ha potuto avere luogo.

 

L’indebitamento finanziario netto, è diminuito da £ 706.28 milioni a £ 626.1 milioni.

 

Dal punto di vista sportivo, la stagione della Premier League 2021/22 si è conclusa con il raggiungimento del quarto posto con 71 punti, assicurandosi la qualificazione alla Uefa Champions   League. La stagione della Premier League 2020/21, si è conclusa con il raggiungimento del settimo posto costo con 62 punti, assicurandosi la qualificazione all'Europa Conference League.

In FA Cup, il Tottenham è stato eliminato il 1° marzo 2022, agli ottavi dal Middlesbrough (agli ottavi di finale nel 2020/21); in “English Football League Cup 2021-22 ha perso in semifinale con il Chelsea (nel 2020/21: ha perso la finale con il Manchester City) in Champions League ha perso, gli ottavi di finale con la Dinamo di Zagabria (nel 2020/21: ottavi di finale di Champions League).

La squadra femminile si è classificata quinta nella Women's Super League.

La proprietà.

Il controllore in ultima istanza è la società “ENIC Sports and Development Holding Limited” registrata alle Bahamas, attraverso un trust discrezionale.

D Levy e alcuni membri della sua famiglia sono potenziali beneficiari di un trust discrezionale che detiene il 29,4% del capitale azionario di ENIC Sports and Development Holdings Limited inoltre J Lewis ha una partecipazione del 70,6% di ENIC Sports and Development Holdings Limited.

 

La continuità aziendale (Going Concern).

Al momento dell’approvazione del bilancio, gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la Società ‘Tottenham Hotspur Limited’ ed il Gruppo abbiano adeguate risorse per continuare l’attività operativa in un futuro prevedibile, pertanto hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio.

Il Consiglio di Amministrazione ha scritto che monitora costantemente l'esposizione del Gruppo a una serie di rischi e incertezze. Gli Amministratori ritengono che questi rischi e incertezze siano attenuati anche dalla natura robusta del business del Tottenham, con particolare riferimento dall'accordo TV della FA Premier League e dagli sponsor chiave.

Gli Amministratori hanno considerato anche l'aumento di capitale effettuato con successo e il rifinanziamento effettuato dal Gruppo nel periodo precedente (si vedano le note 15 e 16), nonché ai prestiti, agli scoperti e alle disponibilità liquide esistenti.

Il Consiglio di amministrazione è nelle condizioni di poter garantire un capitale circolante sufficiente per continuare a operare nel futuro prevedibile. In aggiunta, potrebbe ricorrere anche all'anticipo dei futuri flussi di cassa in entrata e/o il rinvio dei futuri flussi di cassa in uscita e la vendita di attività.

Gli Amministratori hanno considerato anche la lettera di sostegno finanziario da parte della capogruppo.

I Revisori contabili di Deloitte LLP, nelle Conclusioni riguardanti la continuità aziendale hanno concluso che l'uso da parte degli Amministratori del criterio della continuità aziendale nella preparazione del bilancio è appropriato; inoltre, sulla base del lavoro svolto, non hanno identificato alcuna incertezza significativa relativa a eventi o condizioni che, individualmente o collettivamente, possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo e della Capogruppo di continuare a operare come un'azienda in funzionamento per un periodo di almeno dodici mesi dalla data di approvazione del bilancio

Lo Stato Patrimoniale.

Il totale delle attività è aumentato del 6,7%, passando da £ 1,74 miliardi a £ 1,86 miliardi.

La struttura dell’attivo patrimoniale è composta per il 85,2% da attività non correnti.

Le immobilizzazioni materiali incidono sul totale dell’attivo per il 69,9% e quelle immateriali per il 15%, nel 2021/22 tra le attività non correnti figura la posta “trade receivable due after one year” relativa ai crediti per la cessione dei giocatori, con scadenza maggiore di un anno per £ 4.206.000, che incidono per lo.0,2% sul totale dell’attivo.

Il totale delle attività non correnti ammontante a £ 1,58 miliardi (£ 1,55 miliardi nel 2020/21), è aumentato del 2,07%.

L’attivo corrente, pari a £ 276,14 milioni, è caratterizzato dalla predominanza delle disponibilità liquide ammontanti a £ 226,5 milioni circa (£ 147,57 milioni circa nel 2020/21).

L’incremento dell’attivo è legato alla liquidità apportata dall’aumento di capitale.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è superiore a 1, essendo pari a 1,11.

Ciò vuol dire che il valore dei beni del club è sufficiente per pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,53, ciò vuol dire che l’attivo a breve non è sufficiente per pagare i debiti a breve.

Le attività correnti risultano pari a £ 276,14 milioni (£ 190,8 milioni nel 2020/21), hanno registrato un incremento di £ 85,3 milioni e non sono sufficienti a coprire il passivo corrente che ammonta a £ 517,67 milioni. Pertanto, il capitale circolante netto è negativo per £ 241,53 milioni. Tuttavia, tale dato include tra i debiti commerciali (“Trade and other payable”) anche i risconti passivi (“deferred income”) per £ 167,84 milioni (£ 157,62 milioni nel 2020/21).

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,11.

L’equity ratio è pari al 9,5%.

Il Patrimonio Netto.

L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”, al punto 69.01 richiede che il Patrimonio Netto del richiedente la licenza evidenziato nel proprio bilancio annuale o nel bilancio intermedio debba essere: positivo; oppure migliorato del 10% o più rispetto al 31 dicembre precedente. Al 30.06.2022, “Tottenham Hotspur Limited” non ha problemi per adempiere a questa regola.

Il Patrimonio Netto consolidato è positivo e ammonta a £ 177,24 milioni. La variazione negativa di £ 78,76 milioni, rispetto al dato dell’esercizio precedente, è dovuta alla perdita di esercizio pari a £ 50,12 milioni e a all’impatto dell'aumento di capitale per £ 28.646.000.

Il capitale sociale ammonta a £ 10,644,330. Il numero delle azioni ordinarie è di 212.886.618 del valore nominale di 5p.

La Delibera di emissione di Azioni di classe “A”.

Nell’esercizio 2021-22 la società “Tottenham Hotspur Limited” ha deliberato un aumento di capitale fino a £ 150 milioni da parte dell'azionista di maggioranza, ENIC Sports Inc ("ENIC"), tramite l'emissione di azioni ordinarie convertibili "A" e relativi warrant.

Tale operazione è un investimento che rappresenta un capitale permanente, senza alcun costo di interessi per il Club. In base all'accordo, ENIC ha sottoscritto nel maggio 2022 £ 100 milioni di azioni ordinarie di classe "A".

Le azioni di classe "A" sono convertibili in azioni ordinarie con un valore equo di £ 100 milioni in qualsiasi momento, a discrezione di ENIC, in base a una serie di variabili.

Le azioni ordinarie "A" sono una passività finanziaria nell'ambito dell'IFRS 9. La notifica di conversione delle azioni ordinarie di classe "A" è stata ricevuta nel giugno 2022. La conclusione della conversione e comporterà l'emissione di azioni ordinarie che entreranno a far parte del capitale sociale permanente del Club e saranno trattate come patrimonio netto, aumentando la partecipazione di ENIC all'86,58%.

L'investimento è riportato nel bilancio al netto di 1.636.000 sterline di commissioni. L'emissione di azioni ordinarie "A" ha conferito diritti di warrant per la sottoscrizione di azioni ordinarie del Club. Il diritto ai warrant è inizialmente limitato fino al 30 giugno 2023 in riferimento ai valori di mercato determinati in conformità allo strumento e successivamente è pari al 5% del capitale interamente diluito al momento dell'emissione, con un incremento successivo a partire dal 31 marzo 2025 dell'1,5% annuo, maturato per 10 anni dopo l'emissione. Sebbene questi warrant possano essere esercitati e convertiti, in modo simile alle azioni ordinarie "A", e diventare azioni ordinarie permanenti, la conversione avviene solo in caso di cambio di controllo o scadono dopo 50 anni dall'emissione. Sono valutate al valore FVTPL fino al loro esercizio o alla loro scadenza.

 

Alla data di chiusura del bilancio, il valore equo stimato dei warrant era di 28.646.000 sterline. Il calcolo del fair value dei warrant comprende una serie di ipotesi, per ognuna delle quali è stata valutata l'eventualità di variazioni ragionevolmente possibili di tali ipotesi. In base a questa valutazione, se si verificasse un aumento o una diminuzione del 5% delle ipotesi relative alla valutazione delle azioni della Società, e/o un aumento o una diminuzione di due anni della data di esercizio stimata dei warrant, questi ultimi potrebbero aumentare di valore di 20.150.000 sterline o diminuire di valore di 13.489.000 sterline.

 

Il valore a vita stimato attribuito ai warrant è trattato come una passività fino alla sua potenziale conversione in capitale permanente, anche se in sostanza fa parte della struttura del capitale permanente del Club.

 

Dopo la fine dell'anno è stata concordata tra gli azionisti la conversione delle azioni ordinarie "A", che saranno quindi convertite in azioni ordinarie.

 

Il Valore della Rosa.

Il valore della Rosa dei calciatori aumenta da £ 204,76 milioni a £ 278,37 milioni.

Nel corso dell'esercizio sono stati acquistati giocatori per un costo totale di £ 160,25 milioni (£ 109,7 milioni nel 2020/21), sono stati ceduti calciatori con un valore di libro pari a £ 5,57 milioni (£ 3,3 milioni nel 2020/21) e sono stati effettuati ammortamenti per £ 73,81 milioni (£ 79,23 milioni nel 2020/21).

Durante l’esercizio 2021/22, sono stati ceduti: J Foyth al Villarreal; J Hart al Celtic; M Sissoko al Watford; T Alderweireld all'Al-Duhail.

I calciatori acquistati sono stati: Bryan Gil (Siviglia FC); Emerson Royal( FC Barcellona); Rodrigo Bentancur (Juventus FC); Pape Matar Sarr (FC Metz).

I calciatori acquistati in prestito sono stati: Dejan Kulusevski (Juventus FC); C Romero e P Gollini dall'Atalanta.

I calciatori ceduti temporaneamente in prestito sono stati: Tanguy Ndombélé (Olympique Lione).

Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati ceduti: - C Carter-Vickers è stato ceduto al Celtic;

- S Bergwijn è stato ceduto all'Ajax; - J Clarke è stato ceduto al Sunderland;

I calciatori ceduti in prestito sono stati: - T Ndombele si è trasferito in prestito al Napoli; - S Reguilon si è trasferito in prestito all'Atletico Madrid; - H Winks si è trasferito in prestito al Sampdoria; D Udogie si è aggregato all'Udinese e - G Lo Celso si è trasferito in prestito al Villarreal;

I calciatori acquistati sono stati: C Romero dall'Atalanta; Perisic si è aggregato come libero professionista.

I calciatori acquistati in prestito sono stati: P Gollini dall'Atalanta.

Tali transazioni hanno comportato spese nette per circa £ 76.539.000, con passività potenziali per circa £ £ 15.757.000

Le Immobilizzazioni materiali.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali, durante il 2021/22, è diminuito da £ 1.343.093.000 a £ 1.300.890.000, con un costo storico di £ 1.588.043.000 e fondi ammortamento per £ 287.153.000.

L’importo del valore contabile netto delle immobilizzazioni materiali relative ai fabbricati risulta pari a £ 1.155.735.000.

L’importo delle immobilizzazioni materiali per i diritti d’uso delle attività risulta pari a £ 18.937.000.

L’importo delle immobilizzazioni materiali in corso di costruzione risulta pari a £ 30.625.000.

La Posizione Finanziaria Netta (Net Debt).

Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA – Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”) nell’allegato J al punto j.6.1 esplicita il concetto del “Rapporto di indebitamento sostenibile” (“Sustainable debt ratio”), ossia alla fine del periodo di riferimento, l'indebitamento netto del licenziatario (diminuito dell'importo direttamente attribuibile alla costruzione e/o modifica sostanziale dello stadio e/o di strutture di allenamento) deve essere inferiore a tre volte

- la media (positiva) degli utili del periodo di riferimento e di quello immediatamente precedente

Il CFCB, può considerare:

i. Grado di leva finanziaria – ossia, il livello di indebitamento netto rispetto ai ricavi e alle attività sottostanti;

ii. Redditività e copertura - il livello dei ricavi rispetto ai costi di servizio del debito netto;

iii. Adeguatezza dei flussi di cassa - ossia, la capacità di coprire gli interessi e il rimborso del capitale del debito netto.

 

Il Gruppo ha un debito netto di £ 626,1 milioni (2020/21: £ 706,3 milioni).

Le disponibilità liquide sono diminuite da £ 147,57 milioni a £ 226,5 milioni, segnando un incremento di circa £ 78,9 milioni.

L’indebitamento finanziario lordo è sostanzialmente “virtuoso”, essendo dovuto principalmente all’attività di investimento nelle infrastrutture.

I debiti bancari garantiti (“Bank loans – secured”) correnti, esposti in bilancio, al netto dei costi, ammontano complessivamente a £ 1.295.000 (£ 1.248.000 nel 2020/21).

I debiti bancari garantiti (“Bank loans – secured”) non correnti, esposti in bilancio, al netto dei costi, ammontano complessivamente a £ 851.307.000 (£ 852.602.000 nel 2020/21).

Al 30.06.2022, la linea di credito di Investec Bank, utilizzata per finanziare la costruzione del nuovo Centro Sportivo (Training Ground), e garantita dallo stesso, ammonta a 20.500.000 di sterline. La data di rimborso prevista era dicembre 2025. Il prestito prevedeva un tasso di interesse del 3,5% superiore al LIBOR a 3 mesi. Nel primo trimestre del 2022, il Gruppo ha trasformato il prestito bancario di 20.500.000 sterline a SONIA ( "SONIA " acronimo che sta per Sterling Overnight Interbank Average Rate), con un Credit Spread Adjustment dello 0,0326% su un periodo di interesse di un mese. Nessun altro termine è stato modificato nell'ambito della transizione. Il Gruppo ha contabilizzato il passaggio a SONIA utilizzando l'espediente pratico introdotto dagli emendamenti della Fase 2, che consente al Gruppo di cambiare la base per la determinazione dei flussi di cassa contrattuali in modo prospettico, rivedendo il tasso di interesse effettivo. Il prestito bancario è esposto in bilancio al netto di 77.000 sterline di costi associati all'accordo di prestito, che vengono ammortizzati nel corso della durata del prestito.

In data 20 settembre 2019, il Gruppo ha chiuso il rifinanziamento dei prestiti erogati a supporto della costruzione del “Tottenham Hotspur Stadium”. Il pacchetto di rifinanziamento dello stadio da £ 637.000.000 comprende: £ 525.000.000 riguardanti l'emissione di obbligazioni a lungo termine, collocate presso investitori statunitensi attraverso un collocamento privato, e altri £ 112.000.000 riguardanti un prestito della Bank of America Merrill Lynch, che hanno anche gestito il prestito.

Nel maggio 2020 il gruppo ha emesso Commercial Paper che sono stati acquistati dalla Bank of England come parte del “Covid Corporate Financing Facility" per £ 175.000.000. I Commercial Paper scadevano a marzo 2021, tuttavia il 12 marzo 2021 sono stati riemessi per altri 12 mesi.

Grazie ad una raccolta di fondi istituzionali, che il Gruppo ha completato per £ 250.000.000, nel giugno 2021, sono stati interamente rimborsati alla Banca d'Inghilterra i Commercial Paper. Oltre a rimborsare il prestito del “Covid Corporate Financing Facility” (CCFF), sono stati rimborsati anche 50.000.000 di sterline del prestito da Bank of America Merrill Lynch. La prima data di scadenza all'interno del pacchetto di rifinanziamento è gennaio 2029 e il pacchetto ha una scadenza media di 20,3 anni, con una cedola media ponderata del 2,80%, al netto dei costi di emissione del debito. Il nuovo debito, è esposto in bilancio al netto di 4.820.780 sterline di costi associati al finanziamento, che vengono ammortizzati nel corso della durata del prestito.

Il Gruppo ha una linea di credito revolving con HSBC Bank Plc di £ 50.000.000 che scade nel settembre 2024, anch'essa garantita dallo Stadio. Alla data del bilancio, non era utilizzata.

Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è a debito per circa £ 228,83 milioni.

I crediti commerciali per cessioni calciatori ammontano a £ 23,01 milioni (2020/21: £ 18,99 milioni).

I debiti commerciali a breve per cessioni calciatori ammontano a £ 251,8 milioni (2020/21: £ 56,0 milioni). I Debiti commerciali a lungo termine per l'acquisizione di calciatori sono pari a £ 136,39 milioni (£ 113,73 milioni nel 2020/21).

Il Tottenham non evidenzia debiti tributari e previdenziali non correnti

Nel caso del Tottenham, al 30.06.2022, emergono debiti finanziari per lo stadio e/o infrastrutture sportive, nello specifico stimabili in circa 602,6 milioni di sterline.

Le altre passività.

Le passività correnti ammontano a £ 517,7 milioni (€ 603,21milioni), mentre nel 2020/21 erano pari a £ 517,67 milioni.

Le passività non correnti ammontano a £ 1,16 miliardi (€ 1,36 miliardi), mentre nel 2020/21 erano pari a £ 1,15 miliardi.

I ratei passivi (“accruals”), iscritti nel passivo corrente, ammontano a £ 35,98 milioni; mentre, nel 2020/21 erano pari a £ 37,55 milioni. I ricavi anticipati (“deferred income”) relativi alla stagione 2021/22 ammontano a £ 167,84 milioni (£ 157,62 milioni nel 2020/21).

I ricavi anticipati (“deferred income”) non correnti ammontano a £ 81,1 milioni (£ 84,52 milioni nel 2020/21).

 

I debiti commerciali nel complesso sono pari a £ 259,9 milioni (£ 188,05 milioni nel 2020/21), di cui £ 123,57 milioni (£ 64,31 milioni nel 2020/21), hanno scadenza entro l’esercizio successivo.

La voce Altri debiti correnti diminuisce da £ 34,0 milioni a £ 33,15 milioni.

I debiti tributari e previdenziali correnti ammontano a £ 15,23 milioni, mentre nel 2020/21 erano pari a £ £ 28,32 milioni.

Le imposte differite (“deferred tax liabilities”) non correnti ammontano a £ 45.180.000 (£ 57.102.000 nel 2020/21).

I Flussi di Cassa.

La variazione delle disponibilità liquide ha registrato un incremento di £ 78,9 milioni.

La gestione operativa ha generato un flusso di cassa netto positivo per £ 83,6 milioni (2020/21: -£ 17,11 milioni).

L’attività di investimento ha assorbito un flusso di cassa per £ 100,65 milioni, mentre nel 2020/21 si era verificato un assorbimento per £ 83,74 milioni. Infatti, sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni materiali, che hanno drenato £ 33.291.000 (£ 33.382.000 nel 2020/21). Inoltre, il gruppo ha registrato un esborso di £ 91,96 milioni (2020/21: £ 78,94 milioni) per acquisire giocatori, mentre dalle vendite di calciatori ha ricevuto £ 23,61 milioni (2020/21: £ 23.57 milioni).

L’attività di finanziamento ha generato un flusso di cassa positivo per circa £ 95,97 milioni, mentre nel 2020/21 si è registrato un flusso di cassa netto positivo per £ £ 22,25 milioni.

Infatti, a causa dell’emissione delle azioni di classe “A”, il Gruppo ha visto affluire flussi monetari positivi per £ 97.475.000.

Nel 2020/21 figurano flussi di £ 248,75 milioni derivanti da prestiti.

Nel 2021/22 il Tottenham ha effettuato rimborso di prestiti per £ 1,5 milioni (£ 226,5 milioni nel 2020/21).

La Gestione Economica.

Il fatturato netto aumenta del 23%, da £ 360,4 milioni a £ 443,4 milioni.

Nella Nota integrativa del bilancio del Tottenham, il fatturato è suddiviso nel seguente modo: “Match receipts” per £ 106.142.000 (£ 1.900.000 nel 2020/21); UEFA Prize Money £ 10.172.000 (£ 23.635.000 nel 2020/21); “TV and Media” per £ 144.219.000 (£ 184.422.000 nel 2020/21) e “Commercial” per £ 183.495.000 (£ 151.915.000 nel 2020/21).

La componente straordinaria a £ 613.000.

 I ricavi da televisione e media sono diminuiti da £ 184,4 milioni a £ 144,2 milioni. La variazione dipende dal fatto che nell’esercizio precedente furono contabilizzate le partite della stagione 2019-20 rinviate all'esercizio 2020-21 a causa della modifica della durata della stagione sportiva e le conseguenti modifiche ai palinsesti televisivi.

La biglietteria per le partite della Premier League ha registrato incassi pari a £ 5,2 milioni, mentre nel 2020/21 erano pari a £ 0,3 milioni. La differenza rispetto al 2020/21 è dovuto al fatto che 17 delle 19 partite casalinghe del 2020/21 sono state giocate a porte chiuse e le restanti due con una capacità limitata.

I ricavi da competizione UEFA, compreso il botteghino ammontano a £ 10,17 milioni (£ 23,6 milioni nel 2020/21).

I ricavi delle competizioni di coppa nazionali son pari a £ 5,2 milioni (2020/21: £ 0,3m) avendo raggiunto il quinto turno della FA Cup (2020/21: quinto turno) e la semifinale di “English Football League Cup 2020-2021 (2020/21: finale).

I ricavi commerciali nel complesso sono pari a £ 183,49 milioni; infatti, i ricavi da sponsorizzazione sono state di £ 126,2 milioni (2020/21: £ 125,1 milioni) e i ricavi di merchandising sono stati pari a £ 25,4 milioni (2020/21: £ 22,5 milioni).  

I ricavi da sponsorizzazione sono aumentati a 126,2 milioni di sterline (2021: 114,0 milioni di sterline), grazie soprattutto alla partnership con il nostro partner per l'abbigliamento da allenamento Getir e a un anno di partnership completa con il nostro partner per le maniche Cinch, mentre i ricavi da merchandising sono stati di 25,4 milioni di sterline (2021: 22,5 milioni di sterline).

 

Le altre entrate hanno contribuito con £ 31,9 milioni (2020/21: £15,7 milioni). La variazione rispetto all’esercizio precedente è stata determinata dall'impatto del COVID-19 sulla capacità di ospitare eventi non calcistici, tour dello stadio lo skywalk e un tour pre-stagionale, così come il catering rnatchday_

 

Le spese operative prima del player trading (personale, svalutazioni immobilizzazioni materiali e altri costi) sono aumentate a £ 403,35 milioni (2020/21: £ 339,8 milioni).

La variazione è dipesa soprattutto dall’aumento delle spese operative matchday a causa della riapertura dello stadio alla presenza del pubblico.

Il costo del personale è pari a £ 209,18 milioni (£ 204,87 milioni nel 2020/21). Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto, è pari al 47,2%.  

Il numero medio dei dipendenti è aumentato da 672 a 719. Inoltre, si è ricorso all’utilizzo di 292 unità (nel 2020/21: 55), impiegate in modo temporaneo, per i match days.

La remunerazione complessiva aggregata degli Amministratori è stata di £ 6.773.000 (2020/21: £ 4.016.000). L'Amministratore più pagato ha ricevuto un compenso totale di £ 3.265.000 (2020/21: £ 2.698.000).

Le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali aumenta da £ 72,14 milioni a £ 72,28 milioni.

Gli altri costi operativi aumentano da £ 62,8 milioni a £ 121,89 milioni.

Gli ammortamenti e gli altri proventi e oneri per cessioni calciatori diminuiscono da £ 82,9 milioni a £ 79,89 milioni.

Il risultato del Player Trading è negativo per £ 60,74 milioni, nel 2020/21 era negativo per £ 63,95 milioni. Nel 2021/22, le plusvalenze non sono riuscite a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori. L’eccedenza di plusvalenza è pari a £ 19,2 milioni (£ 18,94 milioni nel 2020/21) e include la vendita di Juan Foyth al Villarreal e di Dele Alli all'Everton.

La Gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria è negativa per £ 40,6 milioni (-£ 36,8 milioni nel 2020/21). La variazione è dovuta all’aumento degli interessi figurativi IFRS. I costi finanziari risultano pari a £ 42,18 milioni (2020/21: £ 38,39 milioni), di cui gli interessi passivi risultano pari a £ 23,69 milioni (2020/21: £ 18,2 milioni).

La Gestione Finanziaria evidenzia una Perdita netta derivante da attività finanziarie obbligatoriamente valutate al FVTPL` £ 206.000 (£ 101 mila nel 2020/21)

L'importo rappresenta una perdita netta sugli investimenti in azioni quotate e comprende una diminuzione del fair value di £ 206.000 (2021: 101.000 sterline).

Gli Interessi passivi figurativi su pagamenti dilazionati per i diritti pluriennali dei calciatori risultano pari a £ 10.101.000 (£ 9.692.000 nel 2020/21); gli Interessi passivi figurativi su risconti passivi relativi a ricavi commerciali risultano pari a £ 6,350 milioni (£ 9,42 milioni nel 2020/21).

I proventi finanziari ammontano a £ 1,53 milioni (£ 1,58 milioni nel 2020/21).

Per quanto riguarda il pagamento degli Agenti, il sito web della FA (Link: https://www.thefa.com/news/2022/mar/25/publication-of-payments-and-transactions-300322) riporta come importo riguardante il periodo dal 1 febbraio 2021 al 1 febbraio 2022, riporta la cifra di £ 13.938.231.

Per il periodo dal 1 febbraio 2020 al 1 febbraio 2021, riporta la cifra di £ 16.520.177 (£12,499,074 dal 1-02-19 al 31-01-20).

Il Gruppo ha registrato una perdita al netto delle imposte di £ 50,12 milioni. Nell’esercizio precedente 2020-2021 la perdita al netto delle imposte di £ 83,8 milioni.

La regola della stabilità.

Nella sostanza per il principio cardine della stabilità, del nuovo Regolamento UEFA, è previsto, per la regola del pareggio di bilancio, uno scarto di Euro 60 milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle transazioni.

Il bilancio 2020-21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019-20, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019-2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

La UEFA stessa ha comunicato che ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo il bilancio 2019-2020 e 2020-2021

I nuovi requisiti di stabilità sono un'evoluzione dei requisiti del pareggio di bilancio (“Break-even rule”).

Il risultato prima imposte 2018-19 era positivo per £ 87,36 milioni.

Il risultato prima delle imposte 2019-20 era negativo per £ 67,72 milioni.

Il risultato prima delle imposte 2020-21 risulta negativo per £ 80,19 milioni.

Il risultato prima delle imposte 2021-22 risulta negativo per £ 61,33 milioni.

I costi per azioni di beneficenza e per azioni rivolte alla comunità locale dovrebbero essere esclusi. Nel 2021/22, il Gruppo ha effettuato donazioni in denaro di £ 453.000 a favore di enti di beneficenza internazionali, con sede nel Regno Unito e locali (2021: £ 156.364; 2020: £ 64.677; 2019: £ 196.613; 2018: £ 11.368). Il Gruppo, come l’esercizio precedente, ha continuato a fornire contributi per un valore superiore a 0,5 milioni di sterline annue alla Fondazione Tottenham Hotspur e continua a sottoscrivere le buone opere in corso di beneficenza. Inoltre, il Gruppo fornisce molti altri contributi dei cimeli del Tottenham Hotspur Football Club agli enti di beneficenza registrati locali, in particolare nei distretti di Haringey e Enfield e nei bacini adiacenti.

La somma algebrica dei risultati prima delle imposte degli esercizi 2018/19, 2019-20, 2020-21 e 2021-22 è negativa per £ 121,88 milioni. Tale somma algebrica contiene dei costi non rilevanti e dovrà essere depurata dall’impatto negativo del COVID,.

Conclusioni.

Gli Amministratori hanno scritto che il Club continua a rispettare e sostenere sia il Fair Play Finanziario dell’UEFA che quello della Premier League e che l'adesione del Gruppo alle regole del Financial Fair Play della UEFA e della Premier League garantisce una spesa sostenibile, responsabile e trasparente.

Inoltre hanno evidenziato che il modello di business per il futuro consente al Gruppo di dipendere meno dai ricavi del calcio.

 

domenica 26 febbraio 2023

Bilancio Napoli 2021/22: perdita di 51,9 milioni con indebitamento bancario garantio da SACE.

Luca Marotta

 jstargio@gmail.com

 Il bilancio al 30 giugno 2022 del Napoli si è chiuso con una perdita di € 51.952.201,73.

Nel 2021/22 il Napoli ha fatto ricorso all’indebitamento bancario sottoscrivendo due finanziamenti di UNICREDIT garantiti da SACE per un importo complessivo di 50 milioni di Euro.

L’esercizio precedente si era chiuso con una perdita di € 58.941.765 e nel 2019/20 si era registrata una perdita di € 18.971.803.

La perdita dell’esercizio 2021/22 costituisce la terza perdita consecutiva, che ha riguardato stagioni colpite dalla pandemia Covid-19.

I ricavi della produzione sono diminuiti del 22,8% e i costi della produzione sono aumentati del 21,4%.

Come l’esercizio precedente il costo del lavoro allargato (personale + ammortamenti) è stato superiore al fatturato netto, rendendo “vitale” il realizzo delle plusvalenze, che nel 2021/22 sono risultate insufficienti.

La strategia del Napoli, nell’ottica di una società commerciale, che si basa sul Player Trading, ha privilegia l’investimento in calciatori, per la successiva rivendita, trascurando l’investimento in infrastrutture sportive, basti pensare alla cifra investita in calciatori dal 2009/10 ha raggiunto la cifra di € 965 milioni.

Nel bilancio 2021/22 risulta contabilizzato valido per la stagione 2022/23 l’acquisto di Kvaratskhelia Khvicha dal  Sapekhburto K'Lubi Dinamo Batumi Ltd. per € 11.500.000.

Nel 2020/21 risultava come investimento l’acquisto dal LOSC Lille di Osimhen, con una parziale contropartita in calciatori del Napoli.

Il bilancio 2021/22, del Napoli mostra elevate disponibilità liquide per € 107.822.204, e il patrimonio netto risulta positivo ancor, grazie alla creazione della riserva di rivalutazione, determinata dalla rivalutazione del marchio.

Dal punto di vista sportivo, nella stagione sportiva 2021/22, il Napoli è giunto terzo in campionato, con 79 punti (5° con 77 punti nella stagione sportiva 2020/21).

In Coppa Italia ha perso agli ottavi con la Fiorentina (nel 2020/21 ha perso la semifinale con l’Atalanta).

Nella competizione UEFA Europa League 2021/22, il Napoli è stato eliminato negli spareggi dal Barcellona. Nella competizione UEFA Europa League 2020/21, il Napoli è stato eliminato ai sedicesimi dal Granada.

La continuità aziendale.

La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti attenzionati dall’ UEFA.

Gli amministratori hanno redatto il bilancio nella prospettiva della continuazione dell’attività.

La Società di Revisione Ria Grant Thornton S.p.A. è giunta ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale.

Per quanto riguarda la verifica del presupposto della continuità aziendale, nella Relazione del Collegio Sindacale, in base al principio di revisione 570, è scritto che l’operato della direzione è stato adeguato e “non foriero di criticità in un ragionevole orizzonte temporale di riferimento”, “anche alla luce delle problematiche del COVID-19 e senza che si sia reso necessario fare ricorso ai provvedimenti normativi adottati in materia di continuità. “

La struttura dell’attivo.

Il totale dell’attivo risulta diminuito ed ammonta € 355,18 milioni (€ 417,78 milioni nel 2020/21). Il 47,8% delle attività è costituito da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 389.428 (€ 473.911 nel 2020/21), e non includono infrastrutture sportive.

Tra le immobilizzazioni immateriali l’avviamento risulta completamente ammortizzato. L’avviamento aveva un costo storico di € 19.538.462. Negli esercizi precedenti, l’avviamento era stato iscritto, con il consenso del Collegio Sindacale, per l’ammontare effettivamente pagato a tale titolo nell’ambito dell’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. Il costo è stato ammortizzato considerando un periodo di recupero pari a dieci anni e l’ammortamento è stato completato il 30 giugno 2016.

La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”, compresa tra le immobilizzazioni immateriali, fu rivalutata. Il marchio al 30 giugno 2020 era pari a zero, dopo la rivalutazione effettuata nel 2021, il valore iscritto in bilancio al 30 giugno 2021 è stato pari ad euro 75.000.000.

Il 30 giugno 2022 tale voce è diminuita a € 71.250.000 a causa dell’ammortamento effettuato.

Nel 2019-20, tale voce risultava totalmente ammortizzata, con un costo storico di € 13.171.218 e riguardava l’acquisto dei marchi sociali, della denominazione e altri segni distintivi, dei trofei ed agli oneri accessori che hanno caratterizzato l’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A..

Gli amministratori rivalutarono il marchio SSCN, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 110 del D.L. 104/2020, convertito con modifiche nella L. 126/2020. Per stimare l’importo del valore economico del marchio secondo i principi di ragionevolezza, prudenza e dimostrabilità, fu conferito l’incarico a un professionista indipendente Docente Universitario, al fine di evitare rischi di sopravvalutazione con ingiustificato incremento di patrimonio netto.

La società si avvalse della facoltà prevista dalla norma anche dal punto di vista fiscale.

Gli amministratori accantonarono l’imposta sostitutiva del 3% del maggior valore iscritto in bilancio.

L’attivo circolante, pari a € 183.227.457 (€ 215.307.526 nel 2020/21) rappresenta circa il 51,6% dell’attivo e le notevoli disponibilità liquide, pari a € 107.822.204 (€ 95.758.050 nel 2020/21), incidono per il 30,4% sul totale dell’attivo. La parte non corrente dell’attivo circolante rappresentata a i Crediti verso enti-settore specifico oltre 12 mesi è di circa € 5.701.274 (€ 26.500.000 nel 2020/21), pertanto il capitale circolante netto è positivo per circa € 4,2 milioni (-€ 5,87 milioni nel 2020/21).

I crediti verso la controllante Filmauro S.r.l., pari a € 15.420.449 (€ 12.773.444nel 2020/21), riguardano prevalentemente il credito da consolidato fiscale per € 15.195.650.

I nuovi OIC hanno permesso di evidenziare i crediti verso società facenti capo alla stessa Capogruppo per Euro 195.613 (€ 192.310 nel 2020/21). Tali crediti riguardano Cinema Europa Srl per Euro 24.142; Olimpia 80 Immobiliare Srl per Euro 155.894; Auro Servizi Srl per Euro 13.416.

Il Valore della Rosa.

Nel bilancio gli Amministratori del Napoli hanno tenuto a precisare che l’elenco dei diritti riportato nel prospetto relative alle movimentazioni dei diritti alle prestazioni dei calciatori “si riferisce solo a quelli acquisiti a titolo oneroso”,

I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 97.746.501 (€ 126.093.178 nel 2020/21). Il decremento di € 27.865.937 è dovuto a investimenti per € 49,62 milioni, a cessioni per un valore contabile residuo di € 7,4 milioni, ammortamenti per € 70,58 milioni (€ 111,46 milioni nel 2020/21).

Dal 2009/10 risultano investimenti complessivi nell’acquisto di calciatori per circa € 965 milioni. Trattasi di un importo notevole, pari all’investimento in uno stadio moderno a livello dei grandi club europei.

Nel bilancio della S.S.C. Napoli S.p.A., a partire dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono ammortizzati “a quote decrescenti”. Pertanto la maggior parte dell’ammortamento è concentrato nel cosiddetto “periodo protetto”, che ha una durata di due anni per i calciatori acquistati con 28 anni compiuti, e di tre anni per i calciatori con meno di 28 anni all’atto della sottoscrizione del contratto. L’ammortamento “a quote decrescenti” permette di limitare l’esposizione in bilancio di ingenti minusvalenze, successivamente al termine del “periodo protetto”. 

Le aliquote evidenziate in bilancio risultano dalla seguente tabella:


Tra gli acquisti effettuati registrati nel bilancio 2021/22 spiccano: Zambo Anguissa Andrè Frank (Fulham Football Club Limited) per € 16.000.000 con data inizio primo contratto 01.07.2022; Olivera Miramontes Mathias (Getafe Club de Futbol) per € 16.500.000 con data inizio primo contratto 01.07.2022 e Kvaratskhelia Khvicha (Sapekhburto K'Lubi Dinamo Batumi Ltd) per € 11.500.000 con data inizio primo contratto 01.07.2022.

Tra le cessioni nella tabella delle movimentazioni dei diritti pluriennali spiccano: Ciciretti Amato (Pordenone Calcio S.r.l.); Manolas Konstantios (Olympiacos F.C.) e Milik Arkadiusz (Olympique de Marseille).

Al 30 giugno 2022 il calciatore col valore contabile residuo più elevato risulta Osimhen con € 22.907.045.

Dopo la chiusura dell’esercizio il Napoli ha effettuato l’acquisto di diritti pluriennali alle prestazioni calciatori per € 57 milioni e acquisizioni di prestiti per € 3,5 milioni.

Inoltre il club partenopeo ha effettuato delle cessioni a titolo definitivo realizzando plusvalenze per a Euro 68,8 milioni e cessioni temporanee per Euro 2,6 milioni realizzando plusvalenze complessive pari a Euro 68,8 milioni e cessioni temporanee per Euro 2,6 mln. Parallelamente, la Società ha concluso acquisizioni di diritti alle prestazioni di calciatori a titolo definitivo per Euro 57 milioni e acquisizioni temporanee per Euro 3,5 milioni.

Secondo gli Amministratori, come nell’esercizio precedente, “il settore giovanile continua a rappresentare un asset ritenuto strategico ai fini della crescita del patrimonio aziendale, sul quale la società pone sempre di più una particolare attenzione per l'implementazione e lo sviluppo del potenziale sportivo della prima squadra”.  In tale ottica sono stati destinati investimenti in linea con gli obiettivi.

Il Patrimonio Netto.

L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”, al punto 69.01 richiede che il Patrimonio Netto del richiedente la licenza evidenziato nel proprio bilancio annuale o nel bilancio intermedio debba essere: positivo; oppure migliorato del 10% o più rispetto al 31 dicembre precedente. Al 30.06.2022 SSC Napoli Spa non ha problemi per adempiere a questa regola.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 68.830.581 (€ 140.259.283 nel 2020/21). Rispetto al 30 giugno 2021, risulta diminuito di € 71,4 milioni, ossia del 50,8%.

La variazione è dovuta alle riserve di rivalutazione diminuite di € 19.477.500, e al risultato netto dell’esercizio, in perdita per € 51.951.202.

Da evidenziare che la società SSC Napoli Spa ha ritenuto di non procedere all’affrancamento fiscale del valore rivalutato, pertanto nel 2021/22, è stato rilevato lo storno del debito verso l’erario per l’imposta sostitutiva, iscritta al 30 giugno 2021. La Riserva di rivalutazione era stata costituita nel 2020/21 dal valore della rivalutazione del marchio SSCN per € 75.000.000 al netto dell’imposta sostitutiva del 3%.

Il capitale sociale pari a € 501.000 è interamente sottoscritto e versato ed è suddiviso in n. 501 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1.000 cadauna. La società Filmauro S.r.l. possiede n. 500 azioni e il Signor Aurelio De Laurentiis possiede n. 1 azione.

I mezzi propri finanziano il 19,4% del totale delle attività, ma risulta inferiore al valore netto dei diritti pluriennali.

La struttura delle Passività.

Fino al bilancio 2018/19, il bilancio del Napoli, rispetto ad altri bilanci di squadre di calcio, si differenziava per il fatto che esponeva la voce ratei e risconti passivi con un importo molto basso (€ 10.500 nel 2018-2019), in altre parole, non necessitava di finanziare le attività in corso, con i mezzi finanziari forniti dai ricavi della stagione sportiva successiva, come ad esempio una campagna abbonamenti anticipata

I debiti nella voce acconti, pari a € 1.486.933 (€ 9.871.478 nel 2020/21), sono evidenziate le fatturazioni anticipate di proventi la cui competenza economica ricade negli esercizi successivi. Tra cui, gli acconti per sponsorizzazioni e licenze della stagione 2022/2023 per Euro 1.485.000.

Il totale della voce “debiti” è pari a € 258.967.135 (€ 254.730.822 nel 2020/21) e risulta in aumento dell’1,7%.

L’importo maggiore riguarda i debiti verso Enti Settore Specifico per € 97.326.986 (per € 128.345.580 nel 2020/21).

Nel 2021/22 il Napoli ha sottoscritto con UNICREDIT due contratti di finanziamento, assistiti da garanzia rilasciata dalla SACE, di cui il primo per Euro 44.500.000, rimborsabili a far data dal 31 dicembre 2024 ed il secondo per Euro 5.500.000 rimborsabili a far data dal 31 marzo 2024.

Il primo finanziamento i 45.000.000 prevede un tasso fisso dello 0,75%; il secondo finanziamento di € 5.500.000 prevede un tasso fisso dello 0,75%.

Nel 2021-2022 i debiti bancari ammontano a € 51.970.131. L’ammontare in scadenza oltre 12 mesi, commissione SACE compresa, è pari a Euro 51.614.070

I debiti verso la controllante pari a € 861.712 (€ 6.724.933 nel 2020/21), riguardano per Euro 694.655 debiti verso Filmauro per Iva di Gruppo e per Euro 167.031 (€76.100 nel 2020/21) debiti commerciali ed € 26 (€ zero nel 2020/21) come debiti diversi.

I debiti verso fornitori ammontano ad € 42.278.897 (nel 2020/21: € 44.929.143), di cui € 18.787.165 verso fornitori nazionali.

I nuovi principi contabili OIC hanno permettono di evidenziare i debiti verso imprese sottoposte al controllo della controllante per Euro 780.800 (€268.227 nel 2020/21), di cui € 24.400 verso Cineservices srl e Auro Servizi S.r.l. per € 756.400.

I debiti finanziano circa il 72,9% dell’attivo (61% nel 2020/21).

Nel bilancio 2021/22 la voce ratei e risconti passivi è valorizzata per € 5.340 (€ 5.576.474 nel 2020/21).

La Posizione Finanziaria Netta.

Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA – Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”) nell’allegato J al punto j.6.1 esplicita il concetto del “Rapporto di indebitamento sostenibile” (“Sustainable debt ratio”), ossia alla fine del periodo di riferimento, l'indebitamento netto del licenziatario (diminuito dell'importo direttamente attribuibile alla costruzione e/o modifica sostanziale dello stadio e/o di strutture di allenamento) deve essere inferiore a tre volte

- la media (positiva) degli utili del periodo di riferimento e di quello immediatamente precedente

Il CFCB, può considerare:

i. Grado di leva finanziaria – ossia, il livello di indebitamento netto rispetto ai ricavi e alle attività sottostanti;

ii. Redditività e copertura - il livello dei ricavi rispetto ai costi di servizio del debito netto;

iii. Adeguatezza dei flussi di cassa - ossia, la capacità di coprire gli interessi e il rimborso del capitale del debito netto.

Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto

La posizione finanziaria netta è negativa per € 7.3 milioni (€ 95,76 milioni nel 2020/21).

Nel 2021/22 sono evidenziati, dopo molti anni, i debiti finanziari.

I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 34.274.78 (€73.332.496 nel 2020/21). Il maggior credito riguarda il Parma per Inglese per la cifra di Euro 9.000.000, seguito dal Torino per Verdi per la cifra di € 7.000.000 e la Roma per Diawara con € 4.800.000; Per le società estere, l’Olimyque Marseille per Milik deve ancora 500.000 di Eur; l’Olympiacos F.C. per Manolas Konstantinos deve € 1.200.000.

Mentre il credito verso LOSC Lille riguarda Manzi per € 11.752; Liguori per € 21.117 e Ciro Palmieri per € 17.456.

I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 97.326.986 (€ 128.345.580 nel 2020/21). Il maggior debito riguarda LOSC Lille per Osimhen per € 29.287.008; Fulham Football Club Limited per Zambo Anguissa Andrè Frank per € 16.171.518; FC Internazionale per Politano per € 9.250.00; AS Roma per Manolas per la cifra di Euro 6.800.000; Getafe Club de Futbol Olivera Miramontes Mathias per € 11.400.000; Sapekhburto K'Lubi Dinamo Batumi Ltd per Kvaratskhelia Khvicha per € 11.068.985.

Al 30.06.2022, il Napoli evidenzia debiti tributari non correnti per € 113.929 esigibili oltre l’esercizio successivo.

Tali importi, rappresentano la quota di ritenute operate sui redditi dei lavoratori dipendenti che l’art.97 del DL n.104/2020 convertito in Legge n.126/2020, “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia” ha permesso di rateizzare oltre l’esercizio successivo; pertanto, nel 2021/22, il club partenopeo non ha problemi per quanto riguarda il “net debt” ai fini del Fair Play Finanziario.

Al 30.06.2022, non emergono debiti finanziari per lo stadio e/o infrastrutture sportive.

I Debiti con dipendenti, fisco ed Enti Previdenziali.

I debiti verso il personaleper retribuzioni ammontano a circa € 10.231.209 (€12.687.143 2020/21). I debiti verso il personale per rateo 13° mensilità sono pari a € 57.160 (€ 48.696 nel 2020/21).

Esistono debiti verso il personale per competenze maturate e non liquidate per € 3.689.504 (€ 298.230 nel 2020/21).

I debiti per imposte differite iscritti tra i fondi rischi sono pari a circa € 24.540.018 (€ 13.172.416 nel 2020/21) e rappresentano un debito tributario per “fiscalità latente” per differimento delle imposte dovute sulle plusvalenze realizzate, per espressa previsione normativa.

I debiti tributari complessivi ammontano a € 44.824.575 (€46.894.959nel 2020/21), di cui le Ritenute su retribuzioni lavoratori. dipendenti e assimilati - rateizzate ammontano a € 44.056.233

Tra gli altri fondi e rischi pari a € 2.145. 373 figurano: Contenziosi personale dip. Per Euro 19.481; Contenziosi legali per Euro 1.440.480 e Rischi diversi per Euro 685.412.

Gli amministratori hanno dichiarato che non sussistono debiti scaduti e non pagati.

Il Napoli ha usufruito della possibilità, prevista dai provvedimenti legislativi assunti dal Governo in contrasto all’emergenza sanitaria Covid-19 per rateizzare.

Per il contenzioso civile gli amministratori hanno dichiarato che non possano derivare significative passività.

Anche per i debiti verso Istituti previdenziali, pari a € 3.126.865 (€ 2.111.896 nel 2020/21), gli Amministratori hanno scritto che non si segnalano debiti scaduti e non pagati

Grazie ai provvedimenti legislativi assunti dal Governo in contrasto all’emergenza sanitaria Covid-19, si è potuto diluire nel tempo i versamenti dei contributi previdenziali dovuti sui redditi dei lavoratori dipendenti.

LA QUESTIONE OSIMHEN

Nel Bilancio è scritto che sono in corso indagini della Procura della Repubblica legate al trasferimento nell’anno 2020, di Victor Osimhen dal Losc Lille, su impulso delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Giudiziario di Lille (Francia) a carico di persone legate alla precedente proprietà del Losc Lille.

La società ritiene, sulla base delle indicazioni fornite dai propri consulenti, che non sussistono, ad oggi, passività potenziali derivanti dal procedimento in corso.

Nello scambio con il club francese LOSC Lille fu acquistato Osimhen e furono ceduti Manzi Claudio, Orestīs Karnezīs; Palmieri Ciro per € 7.026.349 e Luigi Liguori per complessivi € 14.327.657 con plusvalenze per complessive per € 12.921.014.

In precedenza il Napoli acquistò Palmieri Ciro e Liguori Luigi a parametro zero.La cessione al Losc Lille permise di realizzare plusvalenze, precisamente Palmieri Ciro per € 7.026.349 e Liguori Luigi per euro 4.071.247

Orestīs Karnezīs fu cedeuto al LOSC Lille per € 5.128.205, con una plusvalenza di € 4.928.205.

Manzi Claudio fu ceduto al LOSC Lille per € 4.021.762 con una plusvalenza di € 4.021.562;

Il sito web Transfermarkt riporta anche la cessione di Luigi Liguori al LOSC Lille, il 20.09.2020, per € 4 milioni. Il sito web Transfermarkt riporta anche la cessione di Luigi Liguori al LOSC Lille, il 20.09.2020, per € 4 milioni.

Il sito web Transfermarkt riporta anche la cessione di Ciro Palmieri per       7,00 mln €.

Il Rendiconto Finanziario.


L’incremento di disponibilità liquide è stato pari a € 12,06 milioni. Tale incremento è stato determinato da flussi di cassa della gestione corrente positivi per € 21.806.352, da deflussi di cassa generati dalla gestione degli investimenti che hanno assorbito € 42.234.829 e da afflussi dell’attività di finanziamento per € 32.492.631. 

Tra i flussi di cassa della gestione corrente risulta che l’autofinanziamento economico ha generato flussi positivi per € 10.769.046 e le variazioni del capitale circolante netto hanno generato flussi negativi per € 9.183.391 e le altre rettifiche hanno generato flussi positivi per € 20.697.557.

Sull’attività di investimento ha influito l’incremento dei diritti pluriennali prestazioni calciatori che ha comportato deflussi di cassa pari a 52.389.540, finanziato in parte da disinvestimenti per € 10.156.540.

La Gestione Economica.

I costi della produzione, pari a 241.171.517 (€ 306.643.672 nel 2020/21), sono superiori rispetto al valore della produzione, che è pari a 175.995.109 (228.097.847 nel 2020/21), determinando una differenza negativa per € 65.176.408 (-€ 78.545.825 nel 2020/21; -€ 20.118.708 nel 2019/20).

Il valore della produzione, comprensivo delle plusvalenze, diminuisce del 22,8%; mentre i costi della produzione aumentano del 21,4%.

In sintesi, il Napoli, nel periodo 2021-22, ha speso in misura superiore rispetto a quanto abbia guadagnato, a causa della crescita dei costi della prosuzione superiore q quella dei ricavi

Nell’ultimo triennio si può affermare che l’impatto del Covid sul modello di gestione economica del Napoli è stato rilevante.

Il trend storico mostra che dal 2012-2013 al 2019-20 il Napoli aveva adeguato il livello di alcuni costi al valore della produzione e non al valore del fatturato netto. Nel 2016-2017, sembrava che il volume dei costi si fosse, invece, adeguato anche al livello del fatturato netto non considerando i proventi eccezionali contenuti nel valore della produzione, rappresentati dalle plusvalenze. Tuttavia alcuni costi si mostrano “rigidi” nella fase calante del rendimento sportivo, per via della durata pluriennale dei contratti, a meno che si proceda allo “smobilizzo”.  

Il grafico mostra e sembra rafforzare la considerazione fatta.  

Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del valore della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005, è del 17,61%, ciò significa che il valore della produzione dal 2005 è cresciuto in media del 19,41% circa all’anno. Il CAGR del valore della produzione negli ultimi 5 anni è negativo del 4%.

Occorre ribadire che per essere competitivi a certi livelli, alcuni costi, come quelli del personale, diventano “rigidi”, almeno nel breve termine.

I costi della produzione, pari a 241.171.517 (nel 2020/21: 306.643.672), rispetto all’anno precedente, aumentano del 21,4% circa.

A confermare la tesi della rigidità di alcuni costi, una volta raggiunti determinati livelli, è il fatto che i costi della produzione hanno seguito una fase di continua crescita tranne l’esercizio 2014/2015, in cui hanno registrato un rallentamento, per poi continuare ad aumentare negli esercizi successivi fino al 2021/22.

Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), dei costi della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 16,67%, mentre negli ultimi 5 anni è dell’ 1,9%.

Il principale costo della produzione è quello del personale. Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), del costo del personale, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 16,47%, mentre negli ultimi 5 anni è del 2%.

Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), degli ammortamenti, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 16,92%, mentre negli ultimi 5 anni è del 2,8%.

I Ricavi.

Il fatturato netto, con esclusione dei proventi rivenienti dalla cessione a titolo definitivo e temporanea dei calciatori, rappresenta l’87,2% (76,48% nel 2020/21) del valore della produzione, mentre le plusvalenze, i ricavi da cessione temporanea calciatori e gli altri proventi derivanti dalla gestione calciatori rappresentano il 7.27% (23,5% nel 2020/21) del valore della produzione.

I Ricavi da gare a causa della riapertura dello stadio sono aumentati di € 12.070.174, da € 39.148 a € 12.109.322. L’incidenza di tale voce sul valore della produzione e pari al 6,88%. Nell’esercizio precedente a causa della pandemia COVID, le competizioni si svolsero con gli stadi a “porte chiuse”. La voce relative alle Gare Campionato ammonta a € 9.981.410; Gare Coppe Internazionali a €2.005.582; Gare Coppa Italia 18.654 e Altre gare - amichevoli 62.598

Gli abbonamenti riportano ricavi per € 41.078.

Per l’esercizio 2021/22 non era stata avviata la campagna abbonamenti e, per il perdurare dell’emergenza COVID-19.

I ricavi commerciali hanno registrato complessivamente un decremento del 3,8%, passando da € 38,75 milioni a € 37,27 milioni. Tali ricavi incidono per il 21,7% sul valore della produzione.

I proventi da sponsorizzazioni ammontano a € 30.559.479 (€ 32.428.453 nel 2020/21), registrano un decremento di € 1.868.974 pari al 5,8%.

Nella ‘esercizio precedente tale voce aveva beneficiato dei ricavi correlati alle partite della stagione sportiva 2019-2020 disputate a luglio e agosto 2020, per l’importo di Euro 6.794.498.

Gli Sponsor ufficiali hanno contribuito con € 10.865.230 (€ 9.152.170 nel 2020/21). Il contributo dello Sponsor tecnico diminuisce da € 3.839.143 a € 100.000. Gli Sponsor istituzionali hanno contribuito con € 8.071.667 (€ 10.684.791 nel 2020/21), i Partner commerciali con € 3.625.781 (€ 3.065.009 nel 2020/21) e le Altre sponsorizzazioni con € 6.563.401 (€ 5.055.461 nel 2020/21). Nel 2021/22 figurano anche i “Regional Sponsor” con € 550.736 (€ 631.579 nel 2020/21).

Gli altri proventi pubblicitari registrano un incremento del 22,2% e ammontano a € 143.500 (€ 117.455 nel 2020/21) e si riferiscono a ricavi derivanti dalla vendita di spazi pubblicitari posizionati all’interno di prodotti editoriali e multimediali commercializzati nell’esercizio.

Nel bilancio 2021/22, i Proventi commerciali e royalties aumentano di 367.983 Euro, passando da € 6.200.590 a € 6.568.573. In particolare i proventi da licensing diminuiscono da € 2.731.040 a € 591.236. Tale voce si riferisce a ricavi prodotti dallo sfruttamento del marchio “SSC Napoli”. I Proventi da merchandising risultano pari a € 5.893.826 (€ 3.334.770 nel 2020/21).

La voce “Proventi vari” ammonta a € 1.877.250 (€ 1.583.008 nel 2020/21) e riguarda i proventi radiofonici per € 488.000 e i proventi da sfruttamento dei diritti d'immagine per € 1.389.250 (€ 997.903 nel 2020/21).

I Proventi da cessioni diritti radiotelevisivi, diminuiscono di € 33.847.949 e risultano pari a € 89.847.745, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 123.695.694. L’incidenza sul valore della produzione è del 51,1%. La diminuzione è stata del 27,4% per la contabilizzazione per competenza nel 2020-2021 delle partite del 2019-2020 spostate.

L’incidenza maggiore dell’esercizio precedente era una delle conseguenze della Pandemia COVID-19, dovuto alla disputa di 5 partite casalinghe della stagione sportiva 2019-2020 a luglio e agosto 2020 e contabilizzate per competenza nell’esercizio 2020-2021.

Nel 2019/20, tra i risconti passivi è stata allocata la cifra di € 22.874.786 per le partite della stagione sportiva 2020/2120 disputate a luglio e agosto 2020, precisamente € 19.383.910 per il campionato di Serie A ed € 3.490.875 per la Champions League.

I ricavi relativi alle competizioni UEFA aumentano di Euro 1.249.408, da € 17.797.225 a € 16.547.817.

I diritti TV nazionali diminuiscono di € 32.598.541, da € 100.466.140 a € 67.847.599.

I diritti Tv per le amichevoli hanno fruttato € 132.869 (€ 102.329 nel 2020/21). Gli altri proventi TV ammontano a € 5.000.000 (€ 5.350.000 nel 2020/21).

Il grafico seguente mostra la dipendenza del fatturato netto dai diritti TV che nel 2021/22 è del 58.5%. Dal 2010/11 è sempre stata superiore al 50%.


Il Player Trading.

Nel 2021/22 il risultato del Player Trading è negativo per 57,7 milioni di Euro, in altre parole, il risultato della gestione economica relativa ai trasferimenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori non è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti, che a partire dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, sono calcolati sulla base di piani di ammortamento a quote decrescenti, correlati all’intera durata contrattuale dei singoli rapporti.

Nel 2020-2021 la gestione del Player Trading è risultata negativa per 60,4 milioni di Euro.

Nel 2019-2020 la gestione del Player Trading è risultata negativa per 22,5 milioni.

Nel 2018-2019 la gestione del Player Trading è risultata positiva per € 10,12 milioni, grazie alla plusvalenza di Jorginho (€ 59.730.000) e Hamsik (€ 19.996.869).

 Duvan Zapata (€ 19.735.530).

Nel 2017-2018 la gestione del Player Trading è risultata negativa per € 33,35 milioni.

Nel 2016-2017 la gestione del Player Trading era risultata positiva per € 30,45 milioni, grazie alla plusvalenza di Higuain.

Nel 2015-2016 la gestione del Player Trading è risultata negativa per € 38,5 milioni.

Nel 2014-2015 la gestione del Player Trading è stata negativa per € 34,1 milioni.

Nel 2013-2014, grazie alla plusvalenza di Cavani, la gestione del Player Trading è risultata positiva per € 3,88 milioni.

Le Plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 10.792.854 (€ 48.743.167 nel 2020/21) e incidono sul valore della produzione per il 6,1%.

L’importo delle plusvalenze ha riguardato Tutino Gennaro, ceduto al Parma, con una plusvalenza di € 5.000.000; Machach Zinedine con una plusvalenza di € 1.000.000 oltre ai bonus maturati per Allan Marques Loureiro;Gaetano Gianluca ; Chiriches Vlad  Vinicius Carlos Luperto Sebastiano  

 Anastasio Armando; Sepe Luigi; Verdi Simone.

Sono stati rilevati Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori per un Totale di 8.656.540 (€ 4.817.629 nel 2020/21), riguardano: Arkadiusz K. MILIK (Olimpique de Marseille) per € 5.566.540 il premio sempre per Arkadiusz K. MILIK (Olimpique de Marseille) per € 2.500.000; Karim ZEDADKA (Royale Charleroi Sporting Club) per € 100.000; Gianluca GAETANO (U.S. Cremonese S.p.A.) per € 90.000; Amin YOUNES (Eintracht Frankfurt Fussball AG) per € 100.000; Sebastiano LUPERTO (Empoli FCB S.p.A.) per € 300.000.

La voce relativa agli ammortamenti dei diritti alle prestazioni sportive pluriennali dei calciatori ammonta a € 70.579.676, mentre nel precedente esercizio era pari a € 111.406.31, evidenziando un decremento del 36,6%. Gli ammortamenti, rispetto al 2012-2013, risultano comunque nettamente superiori, poiché, allora, erano pari a € 35.633.137.

I Costi.

I costi del personale sono diminuiti del 15,7%, da € 154.552.825 a 130.352.802. In nota integrativa è scritto che il totale dei compensi corrisposti ai tesserati è pari a circa il 96% del totale dei compensi corrisposti al personale dipendente.

La voce salari e stipendi del personale tesserato è diminuita di23.987.498 (+€ 12.965.938 nel 2020-21; -€ 6.893.333 nel 2019-20; +€ 16.715.615 nel 2018-19; +€ 18.092.640 nel 2017/18; + € 14.357.475 nel 2016-17), da € 149.384.990 a125.397.492.

I compensi contrattuali allenatori aumentano di € 2.296.837, da € 4.341.274 ad € 6.638.111 ed incidono per il 5,1% (2,8% nel 2020/21) sul costo totale del personale.

I compensi contrattuali calciatori diminuiscono di € 25.041.751, da 134.732.022 ad 109.690.271.

I compensi contrattuali calciatori ella parte variabile legata ai risultati sportivi, diminuiscono di € 2.429.961, da 6.018.133 ad 3.588.172.

Gli altri costi del personale, aumentano del 510,3%, da € 1.036.194 a € 553.451.  

Il numero medio dei dipendenti nel 2021/22 è stato di 113,49 (110,47 nel 2020/21), di cui 38,33 calciatori (35,08 nel 2020/21).

L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto, ai fini del Fair Play Finanziario, è del 84,9%, mentre, l’incidenza sul valore della produzione è del 76,48%.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.

Nell’effettuare la valutazione per una determinata stagione sportiva da disputarsi si considera per il Costo del Lavoro Allargato il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato.

Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.

Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore risulterebbe di 0,894.

Gli ammortamenti e le svalutazioni totali sono diminuiti del 33,9%.

I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 3.852.647 (€ 4.182.834 nel 2020/21).

L’importo maggiore riguarda le locazioni operative per 2.158.076 (€ 2.684.630 nel 2020/21), seguito dall’affitto centro tecnico, campi sportivi e concessione uso stadio per € 1.300.411 (€ 1.325.411 nel 2020/21).

I Costi per prestazioni di servizi registrano un decremento di circa il 25,3% (+4% nel 2020/21) ed ammontano a € 16.672.044 (€ 22.323.526 nel 2020/21).

Il decremento è stato causato soprattutto dal decremento dei costi specifici tecnici.

I costi specifici tecnici (scouting e gestione tecnica per la produzione TV), diminuiscono di 8.172.454 da € 12.915.28154 a € 4.742.827. Nella voce “Costi Specifici Tecnici”, in genere, sono inclusi anche i compensi corrisposti agli agenti, per consulenze tecnico sportive rese da terzi in fase di contrattualizzazione e costi per l’osservazione di calciatori.

Il compenso agli amministratori ammonta a 2.354.600 (2.250.600 nel 2020/21) e risulta aumentato.

La tabella seguente mostra l’evoluzione nel tempo del risultato di esercizio e del compenso agli amministratori, che complessivamente ha superato l’aggregato dei risultati netti di esercizio dal 2004/2005 che è negativo per € 1.093.163.


La regola della stabilità.

Nella sostanza per il principio cardine della stabilità, del nuovo Regolamento UEFA, è previsto, per la regola del pareggio di bilancio, uno scarto di Euro 60 milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle transazioni.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020-21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019-20, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019-2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

La UEFA stessa ha comunicato che ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo il bilancio 2019-2020 e 2020-2021

I nuovi requisiti di stabilità sono un'evoluzione dei requisiti del pareggio di bilancio (“Break-even rule”).

 

Il risultato prima delle imposte 2021-2022 risulta negativo per € 65.572.629.

Il risultato prima delle imposte 2020-2021 risulta negativo per € 77.948.091.

Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo per € 19.745.086.

Il risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta positivo per € 47.846.735.

In ogni caso, la somma algebrica dei risultati prima delle imposte per gli esercizi 2019, 2020, 2021 e 2022 risulta negativa € 115.419.071; pertanto, bisognerebbe approfondire l’entità dei costi non rilevanti e l’entità dell'impatto finanziario negativo del COVID-19.

Inoltre, si deve considerare che il regolamento permette di escludere alcuni costi come quelli riguardanti il settore giovanile.

Conclusioni.

Gli Amministratori ritengono che, “con riferimento all’evoluzione futura è possibile ritenere che, nonostante le gravi difficoltà del settore di appartenenza, la SSCN sarà comunque in grado di fronteggiare le necessità finanziarie che si potrebbero presentare nel corso dell’esercizio 2022/2023; ciò grazie alla corrente disponibilità di patrimonio e di risorse di cassa”.

Nel 2022/23 il Napoli disputerà la Uefa Champions League, gli amministratori hanno scritto che il Napoli punterà a rafforzare le iniziative rivolte al potenziamento della prima squadra e del settore giovanile, mantenendo inalterata la filosofia dell'investimento sostenibile capace di dare frutti nel tempo.

Gli Amministratori hanno scritto che “si può ragionevolmente ipotizzare che l’andamento economico della Società a fine periodo possa esprimere sostenibilità ed equilibrio garantendo pertanto l’integrità del patrimonio netto della stessa”.

In effetti per il 2022/23 la scelta tecnica di rinnovare l’organico, con la conseguente riduzione del costo del personale, appare vincente sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista economico