lunedì 21 agosto 2017

Brighton & Hove Albion Holdings Limited: i conti 2015/16




Luca Marotta


La società “BRIGHTON & HOVE ALBION HOLDINGS LIMITED” è la società holding del Gruppo cui fa capo il club di calcio inglese “BRIGHTON AND HOVE ALBION”, che sta disputando la Premier League 2017/18. Nel 2015/16 e nel 2016/17 ha partecipato alla Championship.

“BRIGHTON & HOVE ALBION HOLDINGS LIMITED” ha chiuso il bilancio consolidato, al 30 giugno 2016, con una perdita di d'esercizio pari a £ 25,863,500 (circa € 31,3 milioni Euro, ad un cambio al 30/06/2016 di 1£ = € 1,2099), che fa seguito ad una perdita, registrata nel 2014/15 di £ 10,424,557.

Il risultato netto dell’esercizio 2015/16 dipende principalmente dal fatto che vi è uno squilibrio economico nei conti dovuto ai costi del personale che superano il fatturato netto. Gli Amministratori hanno evidenziato che la perdita deriva direttamente dal continuo e crescente investimento nella squadra di calcio. Inoltre, non sono stati ceduti i calciatori più importanti.

Quanto descritto sopra spiega i principali motivi della perdita più elevata, dato che il costo del personale è aumentato di £ 6,7 milioni (+32,7%) da £ 20,6 milioni a £ 27,4 milioni, mentre l'ammortamento dei calciatori è aumentato anche di £ 1,4 milioni (+59,9%), da 2,4 milioni di sterline a 3,8 milioni di sterline. Inoltre, il non aver ceduto i calciatori importanti ha determinato che le plusvalenze derivanti dalle cessioni dei giocatori sono diminuite di 7,5 milioni di sterline da 8,7 milioni di sterline a soli 1,2 milioni di sterline.

Nell’esercizio 2015/16, il club ha visto un incremento del fatturato del 4,1%, da £ 23,68 milioni nel 2014/15 a £ 24,64 milioni nel 2015/16.

Dal punto di vista sportivo, durante la stagione sportiva 2015/16, il club di calcio inglese BRIGHTON & HOVE ALBION, si è classificato al terzo posto nel campionato di “Football League Championship”, con 89 punti, perdendo ai play-offs con lo Sheffield Wednesday. Nel 2014/15 è giunto 21° in Football League Championship con 47 punti.
Nel 2016/17, invece, raggiungendo il secondo posto con 93 punti ha conquistato il diritto a partecipare alla Premier League 2017/18.

Il Gruppo.

Nel bilancio è scritto che il controllore in ultima istanza è: “Anthony Grant "Tony" Bloom ” in virtù della sua quota del 93%. Tony Bloom, è il presidente ed il proprietario della squadra. Tony Bloom è diventato il presidente di Brighton & Hove Albion nel maggio 2009. Sul sito web del club è scritto che Tony Bloom ha finanziato personalmente la costruzione dell’ “American Express Community Stadium”, inaugurato nel 2011 e dell' “American Express Elite Football Performance Center”, inaugurato nel 2014.
Come società controllate risultano: The Community Stadium Limited, controllata al 100%, che si occupa della costruzione di strutture per l'utilizzo del club di calcio professionistico di Brighton and Hove Albion Football Club; Brighton and Hove Albion Football Club, controllata al 100%, club di calcio professionistico; Brighton and Hove Sports and Leisure Limited, controllata al 100%, inattiva; Albion Sports and Leisure Limited, controllata al 100%; inattiva; New Monks Farm Development Limited, controllata al 100%; società immobiliare.
Il 24 marzo 2016 la società ha acquisito l'intero capitale sociale di New Monks Farm Development Limited per un importo totale di £ 2.828.264.

Adozione degli FRS 102

I principi contabili applicati nel precedente esercizio non sono materialmente diverse dai principi contabili FRS 102, pertanto l’adozione degli FRS 102 e non ha avuto alcun impatto sul patrimonio netto o sul risultato economico.
L’importo di £ 1.073.317, che, nel 2014/15, erano rilevati come immobilizzazioni relative alla proprietà immobiliare, sono stati trattati come attività di investimento immobiliare in conformità con FRS102. L’importo di £ 218.656, che, nel 2014/15, era stato rilevato come immobilizzazioni e che riguardava lo sviluppo di New Monks Farm, è stato riclassificato nelle rimanenze.
Sono costi sostenuti in relazione alla costruzione di Hotel. Durante l'anno The Community Stadium Limited ha presentato un progetto per un hotel a 150 letti accanto all'American Express Community Stadium; ma, il permesso a costruire è stato rifiutato dal Consiglio Comunale.
Il finanziamento soci di £ 170.473.028 è stato riclassificato tra i debiti a breve termine.

La continuità aziendale.

I revisori di Mazars LLP hanno evidenziato che il gruppo presenta passività nette correnti pari a 159.970.745 sterline con un patrimonio netto negativo per 13.202.969 sterline. Il bilancio è stato redatto sul presupposto del principio della continuità aziendale e la validità di ciò dipende dalla capacità degli amministratori di generare sufficienti fondi aggiuntivi e dal continuo sostegno delle risorse finanziarie reperite. I revisori di Mazars LLP hanno evidenziato che i rendiconti non includono alcuna rettifica che risulterebbe dal mancato ottenimento di tali finanziamenti.
In estrema sintesi, la società dipende dal sostegno finanziario della proprietà.
Al 30 giugno 2016, l'importo dovuto al proprietario “A Bloom” da parte della società era di £ 170.473.028 (2015: £ 147.480.048).  
Per quanto riguarda il rischio legato il Financial Fair Play, gli Amministratori hanno scritto che i club hanno votato per aumentare il livello delle perdite consentite a 13 milioni di sterline con efficacia dall'inizio della stagione 2015/16. Sulla base della perdita operativa rettificata per gli ammortamenti e le spese ammissibili come l’investimento nell'Academy, il Club risulterebbe conforme nuovamente alle regole finanziarie della Lega Calcio per la stagione 2015/16.
Gli Amministratori hanno scritto che al 30 giugno 2016 la società ha registrato una perdita consolidata di £ 25.863.500, evidenziando passività correnti nette di £ 159.970.766. Il bilancio è stato predisposto sulla base del principio della continuità aziendale sulla base del fatto che il presidente del Gruppo che fa capo alla società holding, Brighton & Hove Albion Holdings Limited, ha dichiarato la volontà di sostenere la società fornendo adeguate risorse finanziarie per consentire al Gruppo di rispettare gli impegni assunti per un periodo di almeno dodici mesi dalla data del bilancio.

Le immobilizzazioni materiali.

Il valore contabile netto delle immobilizzazioni materiali è di £ 141.143.474. Nel 2014/15 il valore contabile netto delle immobilizzazioni materiali era pari a £ 145.018.969.
La voce terreni e fabbricati mostra un valore contabile netto di £ 136.809.412, con un costo lordo di £ 144.318.093 ed include il costo di £ 5.300.000 per la concessione in uso del terreno per 125 anni a partire dal 28 Agosto 2009. La voce impianti e attrezzature presenta un valore contabile netto di £ 3.033.848.
The Community Stadium Ltd, è la società controllata di Brighton & Hove Albion Holdings Ltd, che è proprietaria dello stadio “The American Express Community Stadium” e del centro sportivo “The American Express Elite Football Performance Center”.
Il 24 marzo 2016 Brighton & Hove Albion Holdings Ltd ha acquisito l'intero capitale sociale emesso di New Monks Farm Development Ltd, che possiede 140 ettari di terreno adiacente al American Express Elite Football Performance Center. Questa terra è utilizzabile per la costruzione di alloggi e per lo sviluppo commerciale.

Il Valore della Rosa.

Il Valore contabile netto della Rosa è aumentato di £ 5,35 milioni, da £ 2,94 milioni a £ 8,29 milioni. La variazione è dipesa da acquisti per £ 9,15 milioni, ammortamenti per £ 3,8 milioni e cessioni per un valore contabile netto nullo, perché totalmente ammortizzate.

 


I Crediti

I crediti complessivamente ammontano a £ 2.552.133 (£ 4.180.713 nel 2014/15), di cui crediti commerciali con scadenza entro l’esercizio successivo pari a £ 1.118.249 e risconti attivi per £ 1.284.463.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è negativo per £ 13,2 milioni (circa € 15,97 milioni). Nel 2014/15 era positivo per £ 1,66 milioni. La variazione negativa è dovuta alla perdita consolidata dell’esercizio, pari a £ 25.863.500 e all’aumento di capitale per £ 11.000.000.
Il capitale sociale è aumentato da £ 76.232.380 a £ 87.232.380.
Il capitale sociale è composto da n. 87.232.380 azioni del valore nominale di £ 1.
Il 20 luglio 2015, sono state emesse 11.000.000 azioni ordinarie di £ 1, allo stesso importo, mediante la capitalizzazione del prestito dei soci.
Il 27 luglio 2016, 8.000.000 azioni ordinarie di £ 1, alla pari. Mediante la conversione in capitale del prestito dei soci.




Le passività.

I debiti dovuti entro l’esercizio successivo ammontano complessivamente a £ 180.056.556 (£155.636.702nel 2014/15), pari a circa 217,8 milioni di Euro, e sono composti da: Altri prestiti per £ 140,902 (£140,902 nel 2014/15); debiti per garanzie erogabili per £ 40.000 (£ 40.000 nel 2014/15); debiti commerciali per £ 1,121,621 (£1,340,361 nel 2014/15); debiti previdenziali e tributari per £ 1,521,136 (£ 829,771nel 2014/15); Altri debiti per £ 170,622,121 (£147,671,323 nel 2014/15) risconti passivi per £ 3,068,385 (£ 3,149,645 nel 2014/15) e pagamenti ricevuti in acconto per £ 3,542,391 (£ 2,464,700 nel 2014/15).
Gli Altri debiti includono un prestito pari a £ 170.473.028 (30 giugno 2015 £ 147.480.048). In precedenza questo prestito era incluso nei debiti scadenti dopo più di un anno. Dopo aver esaminato questo aspetto e tenuto conto dei nuovi obblighi di segnalazione della FRS 102, il prestito è stato riclassificato come debito che scade entro un anno.
I Debiti esigibili dopo più di un anno ammontano complessivamente a £ 3.186.714 (£ 3.591.896 nel 2014) e sono composti da debiti commerciali per £ 1.760.000 (£ 1.800.000 nel 2014/15) e risconti passivi £ 1.426.714 (£ 1.791.896 nel 2014/15).

Il Rendiconto Finanziario.

  


La variazione delle disponibilità liquide è stata negativa per £ 2.623.107. Tale variazione è dipesa da flussi di cassa negativi generati dall’attività operativa per £ 26.602.433; da flussi di cassa negativi generati dall’attività di investimento per £ 9.971.472 e da flussi di cassa positivi generati dall’attività di finanziamento per £ 33.950.798, dovuti a finanziamenti soci.

Il Fatturato.

Il Fatturato è stato pari a £ 24.648.011 (circa € 29,8 milioni), con un incremento di £ 966.948, rispetto all’esercizio precedente. Quindi, c'è stato un aumento del 4,1%.

L’aumento è dovuto, principalmente a causa di un aumento dei contributi di TV e di lega, nonché ai ricavi di catering ed eventi.
I ricavi da biglietteria diminuiscono da £ 9.845.380 a £ 9.409.780 (circa € 11,4 milioni). La media spettatori diminuisce leggermente da 25.649 a 25.583.
I ricavi derivanti dalla Football League e dalla distribuzione centralizzata dei diritti aumentano da £ 4.557.250 a £ 5.469.021 (circa € 6,6 milioni).
Per quanto riguarda le sponsorizzazioni sono citati American Express e Nike. Per il servizio catering è citata Sodexo.




Il Costo del Personale.

Il costo del personale ammonta a £ 27,38 milioni, nel 2014/15 era pari a £ 20,64 milioni. L’incremento rispetto all’esercizio precedente è stato del 32,7%.
Il costo del personale supera il fatturato netto.
La media dei dipendenti è aumentata da 257 unità a 270 unità, di cui 73 calciatori.

Gli altri costi operativi.

Gli altri costi operativi hanno registrato un incremento da £ 14,95 milioni a £ 16 milioni.
Gli emolumenti concessi agli Amministratori ammontano a £ 862.373 (£ 838.096 nel 2014/15).
L’amministratore con il compenso più elevato riceve £ 578.213 (£ 558.177 nel 2014/15).
Gli altri ammortamenti aumentano da £ 4,89 milioni a £ 4,93 milioni.

Il Player Trading.

Il risultato complessivo del Player Trading è negativo per £ 2.637.000, nel 2014/15 era positivo per £ 6.326.000.
Il risultato economico della gestione dei trasferimenti dei calciatori è positivo per £ 1.160.000; nel 2014/15 era positivo per 8.701.000. Nel 2014/15 si verificarono le cessioni di Leonardo Ulloa al Leicester e William Buckley al Sunderland.

Gli ammortamenti calciatori sono stati pari a £ 3.796.610 (£ 2.374.586 nel 2014/15). L’aumento è dovuto agli investimenti effettuati nel 2015/16.

La Gestione finanziaria.

Il saldo della gestione finanziaria è positivo.

Gli interessi attivi del Gruppo ammontano a £ 25.461 (£ 14.506 nel 2014/15).

Conclusioni.

I conti 2015/16 sono caratterizzati principalmente dal fatto che vi è uno squilibrio economico nei conti, dovuto ai costi del personale che superano il fatturato netto, con ammortamenti calciatori in aumento, a causa degli investimenti effettuati per allestire una squadra competitiva.

Per il 2016/17, dal punto di vista sportivo, il club ha conseguito il diritto a partecipare alla Premier League 2017/18.


La Promozione in Premier League per la stagione sportiva 2017/18, certamente, comporterà un aumento esponenziale del fatturato.

venerdì 18 agosto 2017

The Huddersfield Town Association Football Club Limited: i conti 2015/16




Luca Marotta


La società “THE HUDDERSFIELD TOWN ASSOCIATION FOOTBALL CLUB LIMITED”, cui fa capo il club di calcio inglese “HUDDERSFIELD TOWN”, sta disputando la Premier League 2017/18. Nel 2015/16 e nel 2016/17 ha partecipato alla Championship.

“THE HUDDERSFIELD TOWN ASSOCIATION FOOTBALL CLUB LIMITED” ha chiuso il bilancio consolidato, al 30 giugno 2016, con una perdita di d'esercizio pari a £ 1,596,310 (circa € 2,83 milioni Euro, ad un cambio al 30/06/2016 di 1£ = € 1,2099), che fa seguito ad una perdita, registrata nel 2014/15 di £ 6,885,701.
La durata dell’esercizio 2015/2016 è stata di 13 mesi, dal 1 giugno 2015 al 30 giugno 2016; mentre, l’esercizio 2014/15 è stato di dodici mesi e si concluse al 31 maggio 2015.

Il risultato netto dell’esercizio 2015/16 dipende principalmente dal fatto che vi è uno squilibrio economico nei conti dovuto ai costi del personale che superano il fatturato netto, solo in parte contenuto dalle plusvalenze derivanti dalla vendita di calciatori.

Nell’esercizio 2015/16, il club ha visto un incremento del fatturato del 7,1%, da £ 10,5 milioni nel 2014/15 a £ 11,3 milioni nel 2015/16.

Dal punto di vista sportivo, durante la stagione sportiva 2015/16, il club di calcio inglese Huddersfield, si è classificato al diciannovesimo posto nel campionato di “Football League Championship”, con 51 punti, conquistando il diritto alla permanenza nel campionato. Nel 2014/15 è giunto 16° in Football League Championship con 55 punti.

Nel 2016/17, invece, raggiungendo il quinto posto con 81 punti ha conquistato il diritto a partecipare ai “play off”, che ha vinto battendo in finale ai rigori il Reading, acquisendo il diritto a partecipare alla Premier League 2017/18.
Gli Amministratori hanno evidenziato che la strategia complessiva del gruppo rimane invariata dal 2009 e continua a lavorare intorno a un quadro di cinque obiettivi chiave: ossia lavorare insieme per essere un club di calcio di successo, sostenibile e che sia finanziariamente affidabile, di cui essere orgogliosi. Questo approccio continua a essere supportato da 10 valori fondamentali, che rimangono al centro di tutto: .. "onestà .... integrità .... fiducia .... carattere .... impegno .... successo .... valore .... qualità .... orgoglio .... rispetto" ..
Per la stagione 2016/2017, il Consiglio di Amministrazione aveva pianificato vari cambiamenti per quanto riguarda il miglioramento della squadra, delle strutture del personale, oltre a miglioramenti delle strutture di formazione, con l’obiettivo di creare un club che "prospera" in Championship, piuttosto che "sopravvivere".  
Con il sostegno continuo e aggiuntivo degli azionisti e un aumento delle entrate derivanti dalla distribuzione centralizzata di EFL, il consiglio di Amministrazione si è posto l'obiettivo di allocare risorse per migliorare le prestazioni sul campo e tutto ciò che crea una cultura vincente al club.
Tale obiettivo, nel 2016/17, almeno al livello di risultati sportivi è stato conseguito.


Il Gruppo di appartenenza.

Nel bilancio è scritto che il controllore in ultima istanza è: “D Hoyle”.
Come società controllata risulta: “HUDDERSFIELD CANALSIDE LIMITED” e si occupa della gestione della struttura “ PPG Canalside”, che funge anche da centro sportivo, ma si occupa anche delle attività commerciali, ricreative e attività di ospitalità, e altre attività legate ai club sportivi.
Il sito di formazione, PPG Canalside, continua a servire non solo le attività di gioco del calcio professionistico e dell'Accademia, ma serve anche ai suoi membri e ai sostenitori di lunga data. Questa proposta unica consente al club, al suo staff e ai giocatori di collaborare con persone locali, famiglie e sostenitori in modo continuo e si rivela un luogo popolare per pranzi, incontri e eventi.
La Joint Venture è denominata: “Kirklees Stadium Development Limited” si occupa della gestione dello “John Smith's Stadium” e dell’area circostante. La quota di partecipazione è del 40%
Adozione degli FRS 102
L’esercizio 2015/16, è il primo esercizio in cui la società e il gruppo hanno presentato i propri risultati adottando i principi contabili FRS 102. L’ultimo bilancio redatto utilizzando i principi contabili UK GAAP è stato quello chiuso al 31 maggio 2015. La data di transizione ai principi contabili FRS 102 è stata il 1 ° giugno 2014. L’adeguamento ai nuovi principi contabili ha determinato un miglioramento del risultato netto dell’esercizio precedente di £ 167.100, da una perdita di £ 7.052.801 a un perdita di £ 6.885.701. Inoltre, è stato riclassificato il debito verso azionisti di £ 41.869.893 (2014 - £ 37.724.893) tra i finanziamenti esigibili entro un anno. Infatti, non esistono contratti che definiscono la data di rimborso, pertanto gli importi dovuti sono stati classificati come rimborsabili su richiesta.
La continuità aziendale.
La società dipende dal sostegno finanziario della proprietà.
Il debito verso parti correlate è di £ 41.959.893 (£ 41.381.954 nel 2014/15). Durante l’esercizio è stato convertito l’importo di £ 3.000.000 in capitale sociale, sono stati ottenuti nuovi prestiti per £ 7.282.531 e rimborsati (anche mediante la conversione in capitale) £ 3.704.592.
Per quanto riguarda il rischio legato al Financial Fair Play, la mancata conformità con quanto stabilito dall'EFL, esporrebbe il club al rischio di ammende o i embarghi per i trasferimenti dei calciatori, se ne occupano il consiglio di Amministrazione e il capo dell’Area finanze, sostenuti dai revisori, in stretto contatto con l'EFL per garantire la conformità.

Le immobilizzazioni materiali.

Il valore contabile netto delle immobilizzazioni materiali è di £ 5.133.954. Nel 2014/15 il valore contabile netto delle immobilizzazioni materiali era pari a £ 5.173.718.
La voce terreni e fabbricati mostra un valore contabile netto di £ 4.581.886. I beni in leasing ammontano a £ 395.416. La voce impianti e macchinari presenta un valore contabile netto di £ 98.571. Tra le immobilizzazioni materiali figura anche la voce relativa ai Trofei totalmente ammortizzata con un costo storico di £ 302.870. Le attrezzature informatiche espongono un valore contabile netto di £ 81.553.

“HUDDERSFIELD TOWN ASSOCIATION FOOTBALL CLUB LIMITED” paga l’affitto per poter giocare nello “John Smith's Stadium”, dove gioca anche la squadra di rugby della società “HUDDERSFIELD GIANTS LIMITED”

Il Valore della Rosa.

Il Valore contabile netto della Rosa è diminuito di £ 430 mila, da £ 2,68 milioni a £ 2,24 milioni. La variazione è dipesa da acquisti per £ 1,89 milioni, ammortamenti per £ 1,62 milioni e cessioni per un valore contabile netto di £ 703 mila.



Le Immobilizzazioni Finanziarie

Le Immobilizzazioni Finanziarie nette ammontano a £ 2.910.636 (£ 1.890.534 nel 2014/15). Il Gruppo controlla il 40% di “Kirklees Stadium Development Limited”. La società è contabilizzata come joint venture a causa dei termini dell'accordo contrattuale tra azionisti. In proporzione alle quote della partecipazione, gli utili meno le perdite della joint venture sono inclusi nel conto economico consolidato dalla data di acquisizione e fino alla data di vendita.
Le attività e le passività lorde sono incluse nel bilancio consolidato per la "quota parte" di pertinenza del gruppo.

I Crediti

I crediti complessivamente ammontano a £ 5.411.562 (£ 3.782.578 nel 2014/15), di cui crediti commerciali con scadenza oltre l’esercizio successivo pari a £ 1.535.907.
I crediti commerciali con scadenza entro l’esercizio successivo risultano pari a £ 3.290.618.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è negativo per £ 32,17 milioni. Nel 2014/15 era negativo per £ 33,57 milioni. La variazione migliorativa è dovuta alla perdita dell’esercizio, pari a £ 1.596.310 e all’aumento di capitale per £ 3.000.000.
Il capitale sociale è aumentato da £ 4.125.000 a £ 7.125.000.
Il capitale sociale è composto da n. 69.166.667 Ordinario del valore nominale di 10p; da n. 4.166.666 azioni ordinarie del valore nominale di 5p.
Durante l’esercizio 2015/16, sono state emesse 30.000.000 azioni ordinarie del valore nominale di 10p ciascuna interamente sottoscritte e versate, mediante conversione di un prestito.




Le passività.
I debiti dovuti entro l’esercizio successivo ammontano complessivamente a £ 48.133.311 (£ 46.992.910 nel 2014/15), pari a circa 58,2 milioni di Euro, e sono composti da: Altri prestiti per £ 42.535.148 (£ 41.951.844 nel 2014/15); debiti per acquisti in leasing per £ 10.132 (£ 11.049 nel 2014/15); debiti commerciali per £ 2.128.286 (£ 1.830.972 nel 2014/15); debiti previdenziali e tributari per £ 618.717 (£ 527.466 nel 2014/15); Altri debiti per £ 1.285.691 (£ 863.674 nel 2014/15) e risconti passivi per ricavi anticipati per abbonamenti per £ 1.555.337 (£ 1.807.905 nel 2014/15). Gli Altri debiti includono importi pari a £ 223.044 (2015 - £ 265.647) relativi alle prestazioni di fine rapporto.
I debiti con durata superiore all’esercizio successivo ammontano a £ 662.820 (£ 438.712 nel 2014/15) e sono composti da: Altri prestiti per £ 334.370 (£ 430.263 nel 2014/15); debiti per acquisti in leasing per £ 4.185 e debiti commerciali per £ 324.265.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato ammontano a £ 46.084.401 (£ 44.805.226 nel 2014/15).

Il Rendiconto Finanziario.




La variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per £ 563.260. Tale variazione è dipesa da flussi di cassa negativi generati dall’attività operativa per £ 7.542.134;; da flussi di cassa positivi generati dall’attività di investimento per £ 4.649.204 e da flussi di cassa positivi generati dall’attività di finanziamento per £ 3.456.190, dovuti anche all’aumento di capitale.

Il Fatturato.

Il Fatturato è stato pari a £ 11.291.300, con un incremento di £ 750.838, rispetto all’esercizio precedente. Quindi, c'è stato un aumento del 7,1%.

L’aumento è dovuto, principalmente a causa di un aumento dei contributi di TV e di lega, nonché un costante aumento dei ricavi commerciali.




Il Costo del Personale.

Il costo del personale ammonta a £ 12,54 milioni, nel 2014/15 era pari a £ 13,29 milioni. Il decremento rispetto all’esercizio precedente è stato del 5,6%.
Il costo del personale supera il fatturato netto.
La media dei dipendenti è aumentata da 239 unità a 240 unità, di cui 54 calciatori.

Gli altri costi operativi.

Gli altri costi operativi hanno registrato un incremento da £ 5,62 milioni a £ 7,1 milioni.
Gli altri ammortamenti aumentano da £ 137 mila a £ 232 mila.
L’affitto pagato per lo stadio e i negozi è stato pari a £ 919,115 (£ 827,123 nel 2014/15).

Il Player Trading.

Il risultato complessivo del Player Trading è positivo.
Il risultato economico della gestione dei trasferimenti dei calciatori è positivo per £ 6.907.553; nel 2014/15 era positivo per 1.791.767. Le plusvalenze sono state pari a £ 6.958.490; le minusvalenze sono state pari a £ 50.937.
Gli Amministratori hanno evidenziato che il trading di giocatori, da diversi anni, è stato fondamentale per il funzionamento del club.
Gli ammortamenti calciatori sono stati pari a £ 1.623.826 (£ 1.765.452 nel 2014/15).

Il risultato derivante dalle altre partecipazioni.

I proventi derivanti dalle partecipazioni in Joint Venture ammontano a £ 1.075.415, e sono determinati dalla differenza tra quota di competenza per l’avviamento negativo creatosi col consolidamento, pari a £ 1.087.543 e il risultato operativo di competenza della Joint Venture negativo per £ 12.128.

La Gestione finanziaria.

Il saldo della gestione finanziaria è negativo.

Gli interessi attivi del Gruppo ammontano a £ 112.189 (£ 17.703 nel 2014/15).
Gli interessi attivi della Joint Venture ammontano a £ 7.591 (£ 8.286 nel 2014/15).
Gli interessi passivi su prestiti del Gruppo ammontano a £ 16.597 (£ 17.703 nel 2014/15).
Gli interessi passivi della Joint Venture ammontano a £ 42.740 (£ 46.110 nel 2014/15).

Conclusioni.

I conti 2015/16 sono caratterizzati principalmente dal fatto che vi è uno squilibrio economico nei conti, dovuto ai costi del personale che superano il fatturato netto, solo in parte contenuto dalle plusvalenze derivanti dalla vendita di calciatori.

Per il 2016/17, dal punto di vista sportivo, il club è andato oltre l’obiettivo stabilito dagli Amministratori, che era quello di conquistare una permanenza agevole in Championship.

La Promozione in Premier League per la stagione sportiva 2017/18, certamente, comporterà un aumento esponenziale del fatturato.



venerdì 11 agosto 2017

Appunti sul Bilancio Consuntivo CONI 2016



Luca Marotta


Il bilancio consuntivo 2016 del CONI mostra un risultato positivo per € 263.056 (€ 661.752 nel 2015), con un risultato operativo positivo di € 1.793.000, pari allo 0,4% del valore della produzione. Nel 2015 il risultato operativo era negativo per € 545.309. Il patrimonio netto dell’Ente è positivo ed è pari a € 41,18 milioni (€ 40,9 milioni nel 2015).

L’Ente CONI.

In base a quanto sancito dall’articolo 1 comma 1 del Decreto Legislativo n. 242 del 23 luglio 1999, il CONI è un ente, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico sottoposto alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il CONI cura l'organizzazione ed il potenziamento dello sport nazionale, la lotta al doping, la promozione della diffusione della pratica sportiva e iniziative contro la discriminazione e la violenza nello sport. L’ordinamento sportivo è autonomo.
E’ stata costituita la CONI Servizi SPA, cui è stato trasferito il personale del CONI. Al 31.12.2016 il Costo del Personale della Coni Servizi SpA ammonta a Euro 39.852.000 (€ 38.245.000 nel 2015).

I rapporti tra il CONI e la CONI Servizi SpA sono disciplinati da un contratto di servizio annuale, con IVA indetraibile.
Le risorse per il finanziamento del CONI sono allocate al capitolo 1896 dello stato di previsione del MEF, nell’ambito della missione “Giovani e sport”, programma “Attività ricreative e sport”, azione “Investimenti e promozione per la pratica dello sport”.
Inoltre, l’ente fruisce di una quota delle entrate erariali e extraerariali derivanti dai giochi pubblici.
Il bilancio e la relazione della sua attività sono trasmessi annualmente alle Camere dal Dipartimento per gli affari regionali, il turismo e lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il controllo sulla gestione finanziaria dell’ente è effettuato dalla Corte dei conti.

La Gestione Economica.




Il totale del VALORE PRODUZIONE relativo all’anno 2016 è pari a 458,1 milioni di euro, in diminuzione del 6,63% rispetto al 2015; infatti, nel 2015 il totale del VALORE PRODUZIONE era pari a 429,6 milioni di euro, in diminuzione dell’1,81% rispetto al 2014.

Premesso che la principale fonte di reddito è il contributo dello Stato da cui tutto dipende, nel Conto Economico del Coni le fonti di reddito si possono ricondurre a tre voci principali, che sono i contributi, i ricavi dell’attività centrale e i ricavi dei Comitati Regionali.
I contributi per l’attività centrale rappresentano il 93,8% del Valore della Produzione; i ricavi dei Comitati Regionali rappresentano l’1.9% del valore della produzione e i ricavi dell’attività centrale il 4,2%.

All’interno della fonte di reddito dei contributi per l’attività centrale, la principale fonte di reddito è costituita dai Contributi da parte dello Stato, Enti Pubblici, CIO ed altri Enti per un totale di Euro 429.851.853 (€ 415.773.361 nel 2015) e risulta in aumento del 3,4% rispetto al 2015.
Nel dettaglio, i Contributi da parte dello Stato aumentano dell’1,12%, da € 410.887.898 a €
415.506.853; i Contributi da parte di Regioni, Comuni, Province ed altri Enti Pubblici e Privati aumentano di 8 milioni di Euro, da € 4.590.116 a € 12.686.127; i Contributi dal CIO, COE aumentano di 1,38 milioni di Euro, da € 275.347 a € 1.658.873; gli Altri contributi si azzerano da € 20.000 del 2015.

I contributi assegnati dallo Stato nel 2016 evidenziano un aumento di 4,6 milioni rispetto al 2015, dovuto principalmente alla presenza, solo nel 2016, di contributi integrativi per € 4,4 milioni assegnati dallo Stato con vincolo di destinazione, rispettivamente per € 2,4 milioni per le attività organizzative per il campionato preolimpico di basket e per il campionato mondiale di Rugby; € 2 milioni a sostegno alle attività per la candidatura ai giochi olimpici e paralimpici “Roma 2024”, a fronte dei costi effettivamente sostenuti sul progetto.


I contributi da parte di Enti Pubblici, pari a 12,7 milioni, accolgono i contributi assegnati al CONI per la realizzazione di progetti istituzionali, e riguardano principalmente: il contributo  per € 4,2 milioni maturato verso il MIUR per il progetto “Sport di classe”; il contributo  per € 3 milioni maturato verso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a supporto dell’organizzazione dei campionati mondiali di Pallavolo 2018; il contributo  per € 1,8 milioni maturato verso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero della Salute per il progetto “Coni Ragazzi”; il contributo  per € 1,5 milioni maturato verso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a supporto dell’organizzazione della Ryder Cup 2022; il contributo  per € 1,26 milioni quale quota di competenza dello stanziamento complessivo della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il progetto “Sport e Periferie”.
Nella sostanza, l’incremento di circa 8 milioni, della voce rispetto all’esercizio precedente è dovuto al maggior volume di attività e quindi un maggior contributo riconosciuto dal MIUR per il Progetto “Sport di Classe”, rispetto al 2015, oltre che alla contribuzione, presente nel 2016, ed assente nell’esercizio precedente, riconosciuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’organizzazione in Italia dei Mondiali pallavolo 2018 e la Ryder Cup 2022.

L’anno olimpico ha comportato un aumento dei contributi del CIO e del COE, da € 275 mila a € 1,66 milioni.

Gli altri contributi, si sono azzerati. Nel 2015 erano pari a € 20.000.

All’interno della fonte di reddito riguardante i ricavi da attività centrale prevalgono i ricavi commerciali con € 15,5 milioni (€ 6,7 milioni nel 2015), seguiti dai ricavi per gli organi di giustizia con € 100.800 e ricavi diversi con € 3.711.224.
I ricavi commerciali, pari ad € 15,5 milioni, sono costituiti per € 13,86 milioni dai corrispettivi per lo sfruttamento commerciale del marchio CONI, regolati in parte in denaro ed in parte in natura e, per 1,65 milioni di Euro dal corrispettivo riconosciuto dal CIO in relazione agli accordi aventi ad oggetto i programmi di marketing internazionale.

Il valore della produzione include anche i ricavi direttamente raccolti sul territorio dai Comitati Regionali del CONI, pari ad € 8,95 milioni (€ 6,88 milioni nel 2015).

I Costi.

Il totale dei costi della produzione è pari a € 456,3 milioni (€ 430,17 milioni nel 2015), ossia il 99,6% del valore della produzione. I costi della produzione risultano diminuiti del 6,1%; mente il valore della produzione è aumentato del 6,6%.
Si possono distinguere i costi per l’attività centrale, che rappresentano il 93,9% dei costi della produzione, dai costi per i comitati regionali, che ne rappresentano il 6,1%.

I costi per l’attività centrale, pari a € 428,6 milioni  (€ 413,7 milioni nel 2015), risultano articolati come segue: Costi per organi, Comitati e Commissioni per € 2.208.000 (€ 1,94 milioni nel 2015); Contributi per attività istituzionale  per € 278.626.981 (€ 266.606.042 nel 2015); Acquisto di beni e servizi  per € 142.300.153 (€ 131.592.031 nel 2015); Altri costi  per € 3.422.605  (€ 3.363.828 nel 2015); Ammortamenti / svalutazioni per € 972.907 (€ 643.158 nel 2015); Accantonamenti per rischi ed oneri  per € 1.259.330 (€ 9.552.591 nel 2015).

I Costi per gli Organi dell'Ente e Commissioni includono i costi di funzionamento degli Organi dell’Ente e delle altre commissioni (indennità, gettoni di presenza, spese di funzionamento, spese di rappresentanza, oneri previdenziali). Il Presidente è costato 262 mila Euro (€ 303 mila nel 2015); i due Vice Presidenti 99 mila Euro; il Segretario Generale 141 mila; il Vicario del Segretario Generale 21 mila Euro. La Giunta e Consiglio Nazionale costano 712 mila Euro. Gli Organi di Giustizia Sportiva ed altre commissioni costano € 600 mila. Il Collegio Revisori dei Conti è costato 29 mila Euro, di cui 13 il Presidente. Gli Oneri Previdenziali relativi per queste voci sono costati complessivamente 164 mila Euro.


I Contributi per attività istituzionale, incidono per il 61,1% sui costi della produzione e riguardano: Contributi alle Federazioni Sportive Nazionali per funzionamento ed attività sportiva per € 248.941.897 (€ 240.243.184 nel 2015); i Contributi Discipline Sportive Associate per € 3.729.500 (€ 3.368.700 nel 2015); i Contributi Enti Promozione Sportiva per € 15.698.024 (€ 15.245.033 nel 2015); i Contributi Forze Armate ed Associazioni Benemerite per € 3.114.042 (€ 3.952.387 nel 2015); Contributi vari per € 7.143.518 (€ 3.796.738 nel 2015).

Pertanto, i Contributi alle Federazioni Sportive Nazionali rappresentano il maggior costo sostenuto dal CONI, pari al 54,6% dei costi della produzione. I contributi diretti alle federazioni ammontano a 244,4 milioni di Euro e le altre prestazioni a beneficio delle Federazioni ammontano a Euro 4,5 milioni di Euro.

All'interno dei contributi diretti figurano i "Contributi a beneficio Atleti" pari a € 7.582.000 (€ 4,1 milioni nel 2015). Di cui Premi medaglie olimpiche per € 7,31 milioni, (zero nel 2015; € 750 mila nel 2014) e per il Club olimpico € 262.000 (€ 2.695.000 nel 2015).

La FIGC assorbe il contributo diretto maggiore pari a € 44.029.401 (€ 48.327.367 nel 2015), seguita da FIN con € 14.089.477(€ 12.927.046 nel 2015); FIDAL con € 11.159.152 (€ 10.820.446nel 2015); FIPAV con € 12.908.349 (€ 9.014.252 nel 2015); FIP con € 9.746.045; e FISI con € 9.365.853 (€ 8.490.068 nel 2015).

Il costo riconosciuto alla Federazione Medico Sportiva per svolgere, per conto del CONI, controlli antidoping sugli atleti delle diverse discipline sportive, nel 2016 è risultato pari a €
3.845.000 (€ 2.118.000 nel 2015).

I Contributi ai Gruppi Sportivi Militari ed ai Corpi Civili dello Stato ammontano a 2,5 milioni di Euro (€ 3,36 milioni nel2015).
I Contributi ai Gruppi Sportivi Militari e Civili riguardano per € 1.507.000 (€ 1.918.000 nel 2015) i Gruppi Militari, di cui il Contributo Attività Sportiva per € 1.364.000 (€ 1.287.000 nel 2015) e Convenzioni Impiantistica 143 mila (€ 631.000 nel 2015); ed € 1.025.000 i Gruppi Civili (€1.439.000 nel 2015).
Tra i Gruppi Militari figurano: la GUARDIA DI FINANZA con € 548.950; l’ ARMA CARABINIERI con €  209.275; l’ AERONAUTICA con € 273.747; l’ ESERCITO con € 388.475; la MARINA con € 86.850.
Tra i Gruppi Civili figurano: il CORPO FORESTALE DELLO STATO con € 168.600; la POLIZIA PENITENZIARA con € 197.550; i VIGILI DEL FUOCO con € 81.925; la POLIZIA DI STATO con € 576.485.

Il valore complessivo di tali contributi evidenzia un decremento del 24,6% rispetto al 2015, a causa soprattutto della componente "impiantistica", come conseguenza del minor valore di 825 mila Euro dei lavori e degli interventi realizzativi eseguiti nel 2016 rispetto al 2015.

Per quanto riguarda l'Acquisto di beni e servizi, pari a € 142.300.153 (€ 131.592.031 nel 2015), tale voce di costo comprende: il corrispettivo del contratto di servizio con Coni Servizi pari a € 119.833.878 (€ 123.989.676 nel 2015); altri costi per beni e servizi resi da Coni Servizi su richiesta dell’Ente ed al di fuori del perimetro del corrispettivo del contratto di servizio per € 5.557.332 (€ 6.948.866 nel 2015); altri costi per beni e servizi per € 16.908.944 (€ 653.490 nel 2015).
I costi per beni e servizi sono aumentati notevolmente e risultano composti da: costi per partecipazione "Giochi Olimpici e Paralimpici RIO 2016 per Euro 15,25 milioni; costi per progetto "Candidatura Giochi Olimpici e Paralimpici Roma 2024 per euro 1,21 milioni; Altri costi per Euro 430 mila e costi per progetto "Sport di Classe per Euro 19 mila. Pertanto, l’incremento di 16,25 milioni rispetto al 2015 è dovuto sostanzialmente ai costi connessi alla partecipazione ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Rio 2016. Tali costi sono stati sostenuti in parte “cash” e in parte “in natura” come “scambio merci”, in controprestazione nell’ambito di accordi commerciali per lo sfruttamento del marchio CONI - per Casa Italia e per la delegazione olimpica.

Il costo per il contratto di servizio con Coni Servizi include l’IVA non detraibile per il CONI per € 20.793.000 (€ 21.883.000 nel 2015).

L’impatto dei costi sostenuti per il progetto relativo alla candidatura olimpica “Roma 2024” emerge dalla seguente tabella riportata nel bilancio del CONI.




Dalla tabella di comprende che i costi sostenuti dal CONI, nel 2016, per “Roma 2024” sono stati pari ad Euro 9.798.000.

Gli ammortamenti e le svalutazioni, pari a 910 mila Euro, per € 643.158 riguardano il costo di acquisto del marchio CONI, per € 267.780 il macchinario di risonanza magnetica nucleare, acquistato in proprietà dal CONI ed in utilizzo presso l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport e per € 62.969, sono relative ai crediti iscritti nell’attivo circolante, principalmente connessi a contributi istituzionali da ricevere da terzi.

Gli accantonamenti per rischi ed oneri, pari a € 1.259.330 riguardano Cause legali in corso per € 879.435 e Rischi, oneri e spese future per € 379.895.

La gestione finanziaria netta è positiva per € 565 a causa di proventi finanziari pari a € 11.433 ed oneri finanziari pari ad Euro 10.868.

Le imposte sul reddito sono pari a € 1.530.534 (€ 1.312.000 nel 2015) e riguardano IRES per € 1.432.000 e IRAP per € 98.000.
Il risultato netto dell’esercizio è positivo per € 263.056; mentre nel 2015 era positivo per € 661.752.

Lo Stato Patrimoniale.

 


Per quanto riguarda lo Stato Patrimoniale il Totale delle Attività è pari a € 111.212.449 (€ 86.808.206 nel 2015) e risulta in aumento del 28,11%.
L’attivo circolante incide per il 92,8% sul totale dell’attivo; mentre il totale delle immobilizzazioni incide per il 6,7%.
Le immobilizzazioni materiali, pari a € 1.067.119 (€ 1.333.899 nel 2015), incidono solo per l’1%.
I crediti, pari a € 12,5 milioni (9,7 milioni nel 2015), risultano in aumento del 11,3% e incidono sul totale dell’attivo per l’11,3%.
Le Disponibilità Liquide sono pari a € 41.489.350 (€ 17.684.009 nel 2015), risultano in aumento di 23,8 milioni di Euro e incidono sull’attivo per il 37,3%.

Il PATRIMONIO NETTO è positivo ed è pari a € 41.177.046 (€ 40.913.989 nel 2015) e finanzia il 37% dell’attivo.
La variazione rispetto all’esercizio precedente è stata determinata dal risultato economico positivo dell’esercizio.
Il patrimonio netto può essere ripartito in patrimonio risalente alla gestione centrale per € 29,77 milioni ed alla gestione dei Comitati Regionali per € 11,41 milioni.

I Fondi per rischi ed oneri ammontano a € 8.022.792 (€ 14.025.275 nel 2015) e riguardano: Cause legali in corso per € 1,97 milioni; Rischi futuri per € 875mila (€7.931.160 nel 2015); Oneri futuri 5,18 milioni (€4.691.971 nel 2015). Il decremento è stato pari a € 6 milioni. La riduzione del fondo rischi futuri è stata causata, principalmente, dall’utilizzo del fondo per € 6,5 milioni, che era stato accantonato per il progetto di candidatura Roma 2024, la cui interruzione è avvenuta con la comunicazione del CONI al CIO nel mese di ottobre 2016, a seguito delle decisioni assunte in merito dall’Amministrazione di Roma Capitale.

Il totale delle passività, ossia del capitale di terzi, ammonta € 70.035.404 (€45.894.217 nel 2015).
Le passività, intese come capitale di terzi, riguardanti i comitati regionali sono pari a € 10,29 milioni (€4,44 milioni nel 2015).
I debiti ammontano a € 38.943.106 (€ 29.989.836 nel 2015) e finanziano il 35% dell’attivo. L’aumento è stato di 8,95 milioni, pari al 29,8%. L’incremento è dovuto principalmente alla voce debiti verso fornitori, pari a € 18.177.891, che registra un aumento di 7,23 milioni di Euro. I debiti verso fornitori comprendono le fatture ricevute e da ricevere relative sia alle attività della struttura centrale per 8,76 milioni di Euro, che a quella realizzata dai Comitati Regionali per Euro 9,42 milioni.

La nuova voce dello Stato Patrimoniale “anticipazioni ricevute”, pari ad Euro 22,8 milioni, riguarda la quota delle somme anticipate da terzi al CONI per progetti istituzionali, a fronte della quale non sono ancora state realizzate o completate alla data di chiusura del bilancio le relative attività progettuali da parte del CONI. L’importo principale concerne l’anticipazione ricevuta dalla Presidenza del Consiglio per il progetto “Sport e Periferie”.

Il Budget 2017

Il Budget 2017 è stato predisposto prima della finalizzazione dell'iter normativo di approvazione della legge di stabilità 2017 ed in funzione delle informazioni sull’importo del contributo dello Stato avute per le “vie brevi” dal MEF.

Il Budget 2017 prevede contributi dallo Stato per complessivi 411,6 milioni di Euro, di cui 4 milioni di Euro per il campionato mondiale maschile di pallavolo 2018 e 0,5 milioni di Euro per i campionati mondiali di ginnastica ritmica. Il Delta sull'anno precedente è negativo dello 0,9%.
Il valore del produzione previsto per il 2017 è di Euro 433.771.772.
I Costi della Produzione previsti per il 2017 ammontano a Euro 433.478.884.
Per il 2017 è previsto un risultato economico positivo per € 45.739.

Conclusioni.

In parole molto semplici si può affermare che il CONI riceve soldi dallo Stato, per perseguire le sue finalità, perché è un ente, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico sottoposto alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il MEF è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che praticamente determina ed elargisce i soldi.

Sul risultato hanno influito i costi per la partecipazione ai Giochi Olimpici e Paralimpici di RIO 2016. Inoltre, il bilancio del Coni evidenzia che, nel 2016, per la sola operazione di candidatura “ROMA 2024” sono stati sostenuti costi per 9,8 milioni di Euro, che ha trovato copertura parziale nell’accantonamento a fondo rischi, fatto nel 2015, di 6,5 milioni Euro.



domenica 6 agosto 2017

BREVI APPUNTI SUL RENDICONTO GENERALE DELLO STATO 2016






Luca Marotta                                                                                                       [vedi anche 2019]



Il Rendiconto generale dello Stato è articolato in due distinte parti: il conto del bilancio e il conto del patrimonio.

Il conto del bilancio dimostra i risultati della gestione del bilancio, per l’entrata e la spesa distintamente per capitoli, secondo la classificazione degli stati di previsione, con riferimento alla competenza alla cassa e ai residui;

Il conto del patrimonio comprende la dimostrazione dei risultati della gestione del patrimonio dello Stato, con riferimento alla consistenza ad inizio esercizio, alle variazioni verificatesi nel corso del medesimo ed alle risultanze contabili registrate alla chiusura dell’esercizio finanziario.

Le considerazioni che seguiranno si basano sulla relazione illustrativa al Disegno di Legge del Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2016, dalla quale soni stati ripresi grafici e tabelle.


Evoluzione Temporale

L’evoluzione temporale dal 2006 al 2016, evidenzia il continuo aumento delle entrate finali, al netto di accensione prestiti, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 3,9%. Lo stesso discorso vale per le entrate tributarie che evidenziano un CAGR, ossia una media annuale di crescita del 2,63%. In altre parole, ogni anno si aumentano le entrate tributare in media del 2,63%, per avere più risorse a disposizione per far fronte agli impegni.



Per quanto riguarda le Spese Finali, al netto delle spese per rimborsi prestiti, il 2016 evidenzia un importo inferiore rispetto al 2015, ma comunque superiore alle entrate. Anche il tasso di crescita annuale composto (CAGR), delle spese finali, nel periodo 2006-2016, è superiore a quello delle entrate finali essendo pari al 4,87%. In altre parole, ogni anno dal 2006 al 2016, le spese finali sono aumentate in media del 4,87%.

La differenza tra Entrate Finali, escluse le entrate da accensione prestiti, e Spese Finali, escluse le spese per rimborsi prestiti, determina il Saldo Netto da Finanziare.

Il saldo netto da finanziare, determinato dalla differenza tra le operazioni finali evidenzia la cifra di 11,1 miliardi di Euro, con un miglioramento di 27,8 miliardi di Euro, rispetto alle previsioni definitive e di 30,4 miliardi di Euro rispetto al 2015.

Il grafico mostra come dal 2013 al 2016, le spese finali, al netto delle spese per il debito pubblico, abbiano superato le entrate finali, al netto dell’accensione dei prestiti. Per quanto riguarda il saldo da finanziare l’importo maggiore riguarda il 2014. Importi positivi si registrano negli anni 2006, 2007; 2011, 2012. Invero, nel 2016 la forbice tra spese ed entrate finali sembra tendere a chiudersi.







Per quanto riguarda le operazioni complessive che considerano anche il ricorso all’accensione dei prestiti ed il rimborso delle passività finanziarie, nel 2016, rispetto alle previsioni definitive, sono state accertate maggiori entrate complessive, al lordo delle regolazioni contabili e debitorie, per Euro 16,2 miliardi e si sono impegnate minori spese, al lordo delle regolazioni contabili e debitorie, per 18,1 miliardi di Euro.
Il saldo tra entrate complessive di competenza e spese complessive di competenza è positivo per 57,5 miliardi di Euro. Infatti l’importo accertato per entrate da accensione prestiti è stato di 264,6 miliardi di Euro e l’importo impegnato per il rimborso prestiti è stato di 195,98 miliardi di Euro. La differenza è di 68,6 miliardi di Euro; pertanto, il saldo positivo delle operazioni complessive è dovuto essenzialmente dal maggior ricorso all’accensione di prestiti e quindi all’indebitamento.

L’avanzo primario di bilancio, pari al saldo netto da finanziare al netto della spesa per interessi, è risultato pari a 60,5 miliardi di Euro, pari al 3,6% del Pil, superiore di 27,5 miliardi rispetto a quello del 2015, con un miglioramento del 83,4%. Questo dato conferma che il costo del debito pubblico esercita un peso non indifferente sul bilancio dello Stato.

Il ricorso al mercato finanziario, pari al saldo contabile tra le entrate finali e le spese complessive, si attesta a 207,1 miliardi, con un miglioramento di 50,55 miliardi (19,6%) rispetto alle previsioni definitive, nel rispetto del limite massimo fissato dalla legge di stabilità per il 2016.

Le Entrate

Il totale delle entrate complessive di competenza, al lordo delle regolazioni contabili e debitorie, è stato di 845,9 miliardi di Euro, di cui 488,8 miliardi di Euro (57,8%) provenienti da entrate tributarie; 88,7 miliardi di Euro (10,5%) provenienti da entrate extra-tributarie; 3,8 miliardi di Euro (0,5%) provenienti da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali ed 264,6 miliardi di Euro (31,3%) provenienti da accensione prestiti.




L’incidenza delle entrate finali accertate in conto competenza a rendiconto sulle entrate complessive è del 68,7%.
L’incidenza delle entrate da accensione prestiti accertate in conto competenza a rendiconto sulle entrate complessive è del 31,3%. Poiché la maggior parte di tali risorse serve a far fronte al debito, si confermerebbe l'enorme peso del debito pubblico sul bilancio dello Stato. In altre parole ci si indebita per far fronte al debito pregresso.

Le Entrate Tributarie




Le entrate tributarie accertate nel 2016 risultano maggiori per circa 1 miliardo di Euro rispetto alle previsioni definitive. Tra le entrate tributarie quelle inerenti le imposte sui redditi incidono per il 38,9% sul totale delle stesse; mentre l’IVA incide per il 29,4%.
Rispetto alle previsioni definitive, l’IVA ha segnato un miglioramento di 2,6 miliardi di Euro.

Le Entrate Extratributarie



Le entrate extratributarie accertate nel 2016 risultano maggiori per circa 10,1 miliardi di Euro rispetto alle previsioni definitive. Tra le entrate extratributarie quelle inerenti Entrate derivanti dal controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti espongono l’importo maggiore pari a 27,6 miliardi di Euro, con maggiori entrate rispetto alle previsioni definitive di 9,6 miliardi di Euro.

Le Entrate da alienazioni e ammortamento dei beni patrimoniali



Le entrate da alienazione e ammortamento beni patrimoniali e riscossione crediti accertate nel 2016 risultano inferiori per circa 1,4 miliardi di Euro rispetto alle previsioni definitive. Tra le entrate da alienazione e ammortamento beni patrimoniali quelle inerenti le vendite di beni dello Stato ammontano a 955 milioni di Euro e le altre entrate in conto capitale a 2,8 miliardi di Euro.

Le entrate da accensione prestiti.

Le entrate da accensione prestiti accertate nel 2016 risultano maggiori per circa 6,5 miliardi di Euro rispetto alle previsioni definitive. Tali entrate riguardano la gestione del debito pubblico che ha fatto segnare entrate accertate per 264,6 miliardi di Euro.

LE SPESE

Il totale delle spese complessive, al lordo delle regolazioni contabili e debitorie, è stato di 788,4 miliardi di Euro, di cui 195,9 miliardi di Euro (26,4%) per rimborso di passività finanziarie; 89,8 miliardi di Euro (11,1%) per redditi da lavoro dipendente; 259,5 miliardi di Euro (31,4%) per trasferimenti correnti ad Amministrazioni Pubbliche ed 71,6 miliardi di Euro (9,6%) per interessi passivi su redditi da capitale.

SPESE PER MISSIONE

Dall’analisi delle spese per missione emerge che la missione che ha impegnato maggiori importi è quella del “debito pubblico” che ha assorbito il 31,8% del totale complessivo, con 266,8 miliardi di Euro, seguita dalle “relazioni finanziarie con le autonomie territoriali” con 114,4 miliardi di Euro, pari al 13,4% del totale complessivo. La missione “Difesa e sicurezza del territorio” ha impegnato 20,8 miliardi di Euro.

La missione “Immigrazione, accoglienza e tutela dei diritti” ha impegnato 3,28 miliardi di Euro, pari allo 0,4% del totale complessivo. Per la missione “Ricerca e innovazione” risultano impegni per 2,9 miliardi di Euro pari al 0,37% del totale complessivo. 
La Missione “Istruzione universitaria” ha impegnato 7,8 miliardi di Euro, pari allo 0,9% del totale complessivo.

Per la missione “Politiche previdenziali” risultano impegni per 86,7 miliardi di Euro pari all’11,01% del totale complessivo. Per la missione “Politiche economico-finanziarie e di bilancio” risultano impegni per          84,5 miliardi di Euro, pari al 10,72% del totale complessivo.
Per la missione “Istruzione scolastica” risultano impegni per 44,7 miliardi di Euro, pari al 5,67% del totale complessivo. Per la missione “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia” risultano impegni per 35 miliardi di Euro pari al 4,45% del totale complessivo.  



SPESE PER CATEGORIA ECONOMICA

Dall’analisi delle spese per categoria economica emerge che le spese correnti del Titolo I, pari a 549,6 miliardi di Euro, incidono per il 69,7% sul totale. In particolare le spese per redditi di lavoro dipendente, pari a 89,8 miliardi di Euro, incidono per l’11,4% sul totale. I Trasferimenti correnti ad Amministrazioni Pubbliche risultano pari a  259,5 miliardi di Euro ed incidono per il 32,9% sul totale. I Trasferimenti correnti ad Amministrazioni Centrali ammontano a 10,13 miliardi di Euro, con un’incidenza dell’1,3%; I Trasferimenti correnti ad Amministrazioni Locali ammontano a 127,4 miliardi di Euro, con un’incidenza del 16,2%; I Trasferimenti correnti ad Enti di previdenza ammontano a 121,9 miliardi di Euro, con un’incidenza del 15,5%.



Il TITOLO II- SPESE IN CONTO CAPITALE, pari a 42,8 miliardi di Euro, incide per il 5,4% sul totale.
Il TITOLO III- RIMBORSO PASSIVITA' FINANZIARIE, pari a 195,9 miliardi di Euro, incide per il 24,9% sul totale.

SPESA PER MINISTERO

L’analisi della spesa per Ministero mostra come il Ministero dell’Economia e delle Finanze sia il primo per la spesa corrente con 312,7 miliardi, pari al 56,9% della stessa, seguito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con 118,2 miliardi di Euro, pari al 21,5% della spesa corrente. Il ministero dell’Istruzione si colloca al terzo posto con 52,3 miliardi di Euro, pari a 9,5% della spesa corrente. Il Ministero dell’Interno con 24,3 miliardi di Euro, pari al 4,4% della spesa corrente totale, precede il Ministero della Difesa con 19,1 miliardi e il 3.5% della spesa corrente totale.



Per quanto riguarda la spesa in conto capitale al primo posto si trova sempre il Ministero dell’Economia e delle Finanze con 21,27 miliardi di Euro, pari al 49,7% della spesa in conto capitale complessiva. Al secondo posto figura il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con 7,36 miliardi di Euro, pari al 17,2% della spesa in conto capitale complessiva. Il ministero dello Sviluppo Economico è al terzo posto con 6,25 miliardi e con un’incidenza del 14,6%.
Il Ministero della Difesa evidenzia una spesa in conto capitale di 2,16 miliardi, con un’incidenza del 5,1%.

Per quanto riguarda il rimborso delle Passività finanziarie al primo posto si trova sempre il Ministero dell’Economia e delle Finanze con 195,6 miliardi di Euro, pari al 99,8% della spesa in conto capitale complessiva.

GESTIONE DEL PATRIMONIO

Il Conto generale del patrimonio per l’esercizio 2016 evidenzia un peggioramento patrimoniale di 39,55 miliardi di euro, poiché le passività risultano aumentate di 63,92 miliardi di Euro e le attività risultano aumentate di 24,37 miliardi di Euro.



L’eccedenza complessiva delle passività, al termine dell’esercizio, ammonta a 1.797.971 milioni di euro.

Le attività finanziarie presentano un aumento complessivo di 18,8 miliardi di euro, passando da 657.1 miliardi di euro a 675.9 miliardi di euro, mentre le passività finanziarie risultano incrementate di 63,9 miliardi di euro, passando da 2.721 miliardi di euro a 2.784,9 miliardi di euro.
In dettaglio, si rileva

LE ATTIVITA’

Le attività finanziarie ammontano a 675,9 miliardi di Euro e costituiscono il 38,5% del totale delle attività. Le attività finanziarie sono composte da: Azioni quotate per 8.8 miliardi di Euro; Azioni non quotate per 65,7 miliardi di Euro; Altre partecipazioni  per 189,7 miliardi di Euro; Quote dei fondi di investimento per 135 milioni di Euro; Crediti per 343,28 miliardi di Euro; Anticipazioni attive per 67;5 miliardi di Euro e Altri conti attivi 638 milioni di Euro.
Le Attività non finanziarie prodotte ammontano a 306.8 miliardi di Euro e incidono sul totale dell’attivo per il 31,1%.
Le Attività non finanziarie sono costituita da Capitale fisso per 131 miliardi di Euro; Scorte per 85 milioni di Euro e Oggetti di valore per 174, 9 miliardi di Euro.

Il Capitale fisso riguarda: Abitazioni per 1,15 miliardi di Euro; Fabbricati non residenziali per 35.2 miliardi di Euro; Beni immobili di valore culturale per 21,7 miliardi di Euro; Altre opere per 4 miliardi di Euro; Diritti reali di godimento su beni altrui per 114 milioni di Euro; Impianti, attrezzature e macchinari per 3,86 miliardi di Euro; Mobili e arredi per 636 milioni di Euro; Materiale bibliografico 66 milioni di Euro; Mezzi di trasporto per 2,25 miliardi di Euro: Armi e armamenti militari per 48,2 miliardi di Euro; Equipaggiamenti e vestiari per 10,8 miliardi di Euro ; Strumenti musicali per 3 milioni di Euro; Coltivazioni ed allevamenti per 3milioni di Euro; Altri beni materiali prodotti per 2,7 miliardi di Euro; Beni immateriali prodotti per 137 milioni di Euro.

Da evidenziare che le armi e gli armamenti militari costituiscono il 4,9% del patrimonio dello Stato Italiano.

Le Altre Attività non finanziarie non prodotte ammontano a 4.24 miliardi di Euro ed incidono per lo 0,4% sul totale dell’attivo. Tali attività riguardano Terreni per circa 4 miliardi di Euro e Giacimenti per 167 milioni di Euro.



LE PASSIVITA’

Le passività totali aumentano del 2,3%, da 2.721 miliardi di Euro a 2.785 miliardi di Euro. Nel 2012 le passività totali erano pari a 2.513 miliardi di Euro.
Le passività sono composte esclusivamente da Passività finanziarie.

A loro volta le Passività finanziarie sono composte da Debiti per 2.748 miliardi di Euro e Anticipazioni passive per 37 miliardi di Euro.

I Debiti risultano aumentati di 64,58 miliardi di Euro da 2.683 miliardi di Euro a 2.748 miliardi di Euro.
I debiti sono composti dal Debito fluttuante per 154,5 miliardi di Euro; Conti correnti per 306,28 miliardi di Euro; Incassi da regolare  per 4,6 miliardi di Euro; Altre gestioni per 144,8 miliardi di Euro; Residui passivi per134.423 miliardi di Euro; Debiti redimibili per 1.766 miliardi di Euro; Debiti diversi per 236.7 miliardi di Euro.



Raccordo

La variazione patrimoniale negativa di 39,55 miliardi di Euro è dovuta alla Variazione apportata al patrimonio dall'esercizio del bilancio per 57,51 miliardi di Euro (dovuta all’avanzo di gestione del 2016); alla Variazione negativa dipendente dalle operazioni patrimoniali con riflessi sul bilancio per 65,493 miliardi Euro e alla Variazione netta negativa verificatasi negli elementi patrimoniali per 31,566 miliardi di Euro.

Il peggioramento apportato al patrimonio dalla gestione del bilancio è dato dalla differenza tra entrate accertate con il bilancio, dedotti i riflessi patrimoniali, che ammontano ad un importo pari ad euro 578.973 milioni di euro e le spese impegnate, depurate dei movimenti patrimoniali, che ammontano ad un importo pari a 586.956 milioni di euro causando un peggioramento di 7.983 milioni di euro. Tale risultato si ottiene anche sommando l’avanzo di 57.510 milioni di euro con l’eccedenza delle entrate sulle spese per movimenti patrimoniali pari a 65.493 milioni di euro.

Al peggioramento apportato al patrimonio dalla gestione del bilancio di 7.983 milioni di euro bisogna aggiunge la Variazione netta negativa verificatasi negli elementi patrimoniali per 31.566 milioni di Euro, ottenendo il peggioramento patrimoniale complessivo di 39.550 milioni di euro.

Quindi, la gestione dell’esercizio finanziario 2016 ha prodotto un peggioramento patrimoniale complessivo di 39.550 milioni di euro, scaturito dalla differenza tra l’eccedenza passiva di 1.758.422 milioni di euro registrata al 31/12/2015 e l’eccedenza passiva registrata al 31/12/2016 di 1.797.971 milioni di euro.

Conclusioni

Per quanto riguarda la gestione patrimoniale risulterebbe che il disavanzo o deficit patrimoniale di 1.798 miliardi Euro sia dovuto ai debiti, ed in particolare ai debiti redimibili pari a 1.767 miliardi di Euro.
Per quanto riguarda il conto del bilancio risulterebbe che l’avanzo di 57,5 miliardi non è stato sufficiente a produrre effetti positivi sulla gestione patrimoniale.

Indubbiamente, il debito pubblico ha un peso rilevante sia nella gestione patrimoniale che nel conto del bilancio.