mercoledì 31 ottobre 2012

I conti del Valencia: debiti e ipoteche.



Luca Marotta

Il Valencia Club de Fútbol è stato costituito il 18 marzo 1919. Sino al 30 giugno 1992 aveva la forma giuridica di società sportiva con personalità giuridica senza scopo di lucro, successivamente, si è preceduto alla trasformazione del club in “Sociedad Anonima Deportiva”.
Il Valencia è controllato dalla “Fundacion Valencia Club de Fútbol de la Comunitad Valenciana”, che ne possiede il 70,06%. Le società controllate, rientranti nel perimetro di consolidamento, sono: Litoral del Este S.L.U., che si occupa della gestione immobiliare compresi gli impianti sportivi; Tiendas Oficiales VCF, S.L.U., che si occupa dei negozi e del merchandising.
Il Valencia ha chiuso l’ esercizio 2011/2012 con un utile netto consolidato di € 5,3 milioni, nonostante il costo del debito superiore a 16 milioni di euro.
Dal punto di vista sportivo, durante la stagione 2011/12, il Valencia ha conquistato il 3° posto nella Liga di Spagna e ha raggiunto le semifinali sia in Europa League che in Copa del Rey.
La continuità aziendale.
I revisori dei conti di EUDITA CJC Auditores S.L.P. nella loro relazione hanno evidenziato che la società controllante “Valencia Club de Fútbol S.A.D.” ha chiuso il suo bilancio d’esercizio con un patrimonio netto positivo per € 59,2 milioni e ricade nell’ipotesi prevista dall’articolo 327 della legge spagnola sulle Società di Capitale, ossia il Patrimonio Netto si è ridotto al di sotto dei 2/3 del capitale sociale, pertanto si ritrova nella condizione di dover ridurre il capitale sociale. Nonostante ciò, gli amministratori hanno redatto il bilancio consolidato sulla base del principio della continuità aziendale, perché è stato rinnovato il debito in scadenza di 25,6 milioni di euro con Banco de Valencia, quello di 200 milioni con Bankia ed è stata rinnovata la polizza di credito con la stessa Bankia per 19 milioni. Inoltre, si è proceduto a rinegoziare il debito con l’impresa costruttrice del nuovo stadio, UTA Bertolin-FCC, così come si è rinegoziato il prestito di 6 milioni di euro con l’impresa Fomento Urbano de Castellón. In particolare, è stato firmato un protocollo d’intesa, con scadenza 21 dicembre 2012, con Newcoval S.L. ( partecipata al 50 per cento da Bankia), che prevede delle operazioni di carattere immobiliare e finanziario per la costruzione del nuovo stadio. Tuttavia, tale protocollo è sottoposto a numerose condizioni sospensive, che alla data del bilancio si dovevano avverare.
Il capitale circolante netto, essendo negativo per 309,9 milioni, lancia segnali di allarme, ossia le attività a breve termine non sono sufficienti a pagare le passività a breve termine.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto consolidato è positivo per € 60,7 milioni. Rispetto all’esercizio precedente è aumentato di 5,1 milioni (+9,25%). La variazione è dovuta principalmente all’utile d’esercizio.
I mezzi propri finanziano il 13,2% dell’attivo e il 15,1% dell’attivo non corrente. Ma il dato preoccupante è che il 77% dell’attivo non corrente è finanziato dalle passività con scadenza entro l’esercizio successivo.
Impieghi €/000
Fonti €/000
Attivo Non Corrente
          400.914
Patrimonio Netto
            60.679
13%
Passivo Non Corrente
            30.266
7%
Passivo Corrente
          369.247
80%
Attivo Corrente
            59.278

L’indebitamento finanziario.
L’indebitamento finanziario netto è pari a 231,1 milioni e risulta in diminuzione di 7,5 milioni. Le disponibilità liquide sono aumentate di 8 milioni assestandosi a 11,2 milioni. I debiti con le banche sono ingenti e sono pari a 242,3 milioni di euro (241,8 nel 2010/11). La maggior parte riguarda quelli a breve termine che sono pari a 229,6 milioni ed è questo il dato che determina lo squilibrio finanziario: il debito a breve finanzia l’attivo non corrente. Infatti, tale debito è garantito, come già scritto, da ipoteca sugli immobili. Il tutto in un contesto economico generale in cui le banche hanno crisi di liquidità e il settore edilizio è stato colpito da una grave crisi, a causa anche della bolla speculativa creatasi. Inoltre, il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Ebitda è molto elevato, essendo superiore a 8.
I debiti verso enti sportivi ammontano a 34,5 milioni, di cui 20,4 milioni a breve. Nel 2010/11 ammontavano a 26,2 milioni. I crediti verso enti sportivi ammontano a 23,6 milioni (nel 2010/11: 14,5 milioni). Pertanto, l’indebitamento finanziario aumentato del saldo tra debiti e crediti verso enti sportivi supera di molto i ricavi, che è un dato giudicato negativamente ai fini del Fair Play Finanziario.
La situazione col Fisco.
Nell’attivo non corrente sono esposte imposte differite attive per € 39.384.559,39, di cui 36,4 milioni riguardano il diritto a compensare negli esercizi futuri le perdite fiscali pregresse.
I debiti verso il fisco, gli Enti Previdenziali e le Amministrazioni Pubbliche ammontano complessivamente a € 23.274.584,16. Da segnalare che la maggior parte riguarda i debiti per ritenute da versare, ammontanti a € 15.984.916,78.
I debiti col Personale
I debiti col personale ammontano a 41,1 milioni di euro e risultano aumentati di 19 milioni. Il rapporto tra debiti e costo del personale lascia intuire un ritardo nei pagamenti degli stipendi di almeno sei mesi. Se ciò fosse confermato sarebbe un dato negativo per il Fair Play Finanziario.
Le immobilizzazioni materiali.
Le immobilizzazioni materiali nette sono pari a € 287.922.396,60 e sono composte da: Stadio e impianti sportivi per € 113.007.606,62; Terreni e Fabbricati per € 38.784.378,48; Immobilizzazioni materiali in corso per € 132.962.933,63 e altre immobilizzazioni materiali per 3,1 milioni. Esse sono aumentate di 5,8 milioni (+2,07%) e la loro incidenza sul totale dell’attivo è molto elevata, essendo pari al 63%. Sugli immobili di proprietà esistono numerose ipoteche. Sull’immobile ubicato in Calle Pintor Sorolla n. 25 esiste un’ipoteca a favore di Bankia per € 1.161.765,64. Sull’immobile ubicato in Plaza del Valencia Club de Fútbol, n. 2 e 3 esiste una ipoteca favore di CaixaBank per € 1.168.127,28. Sui tereni su cui insiste lo stadio Mestalla c’è un’ipoteca a favore di Bancaja per 200 milioni di euro. Il prestito di 25,6 del Banco de Valencia è con garanzia ipotecaria sul terreni del Mestalla. Sulla “Ciudad deportiva de Parterna” insiste un’ipoteca dell’Agenzia delle Entrate Spagnole per € 7.149.000. Sull’immobile ubicato in Avenida de Suecia insiste un’ipoteca per € 563.378 a favore degli Enti di Previdenza e Sicurezza Sociale, per relativi pagamenti.
Il valore della rosa.
Il valore dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori ammonta a € 61.547.561,18, mentre il 2010/11 era pari a € 67.342.233,67. Ci sono stati acquisti per 42,9 milioni, cessioni per un valore contabile di 23 milioni e ammortamenti per 25,6 milioni. Gli acquisti più importanti riguardano: Daniel Parejo, Diego Alves, Pablo Daniel Piatti, Victor Ruiz e Antonio Barragan. Le cessioni più importanti sono state quella di Juan Mata al Chelsea e Mehmet Topal al Fenerbahçe. Attualmente, il sito Transfermarkt stima il valore della rosa in € 180 milioni.
I Ricavi.
Il fatturato consolidato, senza plusvalenze, nel 2011/12 è pari a € 119.629.573,76 e risulta in crescita del 2,43%. I ricavi TV per competizioni nazionali incidono per il 35,1% e sono pari a € 42 milioni, la stessa cifra del 2010/11. I ricavi da competizioni internazionali UEFA         incidono per il 20,9% e sono pari a € 24.995.379,37, con un decremento del 6,83%. La diminuzione è dovuta al fatto che nel 2010/11 il Valencia ha raggiunto gli ottavi di Champions League, mentre nel 2011/12 è stato eliminato nella fase a gironi e ha raggiunto solo le semifinali di Europa League. I ricavi da abbonamenti incidono per il 15,2% e ammontano a € 18,2 milioni, con un decremento del -14,58%. I ricavi da gare della Liga incidono per l’1,3% e sono pari a € 1.532.323,46, con un decremento del 4,61%. I ricavi da gare di Coppa nazionale incidono per l’1,1% assestandosi a € 1.278.021,79, con un aumento del 38,07%. I ricavi da tornei e amichevoli incidono per l’1,0%, essendo pari a € 1.156.405,75, con un decremento dell’1,70%. I ricavi da merchandising e vendita prodotti ufficiali incidono per il 4,1% e ammontano a € 4,8 milioni. I ricavi pubblicitari incidono per il 13,1% e ammontano a € 15,6 milioni, con un decremento del 13,53%. Gli Altri ricavi incidono per l’8,3% e risultano pari a € 9.958.171,89 e riguardano un'operazione immobiliare.
Le plusvalenze realizzate ammontano a € 23,7 milioni, mentre nell’esercizio precedente erano pari a 968 mila euro. Invece, nel 2009/10, le cessioni di Villa al Barcellona e Silva al Manchester City  ealtri hanno apportato più di 50 milioni di plusvalenze.
I Costi.
Nonostante si sia cercato di contenere il costo del personale e siano stati ceduti alcuni giocatori con stipendi elevati, le spese per il personale sono aumentate del 14,7% a 69,86 milioni, soprattutto a causa delle imposte sul reddito delle persone fisiche, che sono aumentate dal mese di gennaio 2012, e l’aumento delle tasse è andato a carico del club, poiché i contratti dei calciatori erano stati stipulati al netto, come di solito fanno i club di calcio. Il rapporto tra costo del personale e fatturato senza plusvalenze è al 58%.
Gli ammortamenti sono diminuiti da 31,8 a 27,4 milioni e gli ammortamenti dei calciatori sono stati pari 25,6 milioni
Gli oneri finanziari sono notevoli perché superano di poco i 16 milioni, mentre nell’esercizio precedente erano pari a 15,6 milioni.
Break-even result.
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 8,3 milioni, nel 2010/11 era positivo per 76 mila euro e anche il 2009/10 era positivo, grazie alle enormi plusvalenze.
Il Valencia ha chiuso l’ esercizio 2011/2012 con un utile netto consolidato di € 5,3 milioni. Il risultato positivo è dovuto principalmente alle plusvalenze derivanti dalle cessioni di Mata al Chelsea e di Mehemet Topal al Fenerbahçe. Senza le plusvalenze, e nonostante i ricavi da girone di Champions League e semifinale di Europa League, il risultato sarebbe stato negativo, a causa dell’incidenza del costo del debito.
Conclusioni.
Nella sostanza, dal punto di vista economico, il Valencia è stato “costretto” a raggiungere un certo equilibrio economico, procedendo, negli anni, alla vendita dei gioielli di famiglia come Villa, Silva e Mata. Resta il problema finanziario dell’enorme debito bancario a breve da coprire, in un contesto economico generale di crisi, che ha colpito le banche e l’edilizia. A ciò si aggiunge, come segnalato dai revisori, nel giudizio sulla continuità aziendale, il problema della riduzione del capitale che sarà discusso nell’Assemblea dei Soci convocata per il prossimo 9 novembre 2012 e l’urgente problema dell’operazione di estensione delle scadenze del debito bancario, legato ad un’operazione di natura immobiliare.

venerdì 26 ottobre 2012

Consolidato Arsenal 2011/12: utile da Player Trading.


Luca Marotta
jstargio@gmail.com


L’Arsenal fa parte di un gruppo con a capo la società Arsenal Holdings Plc, con sede nel Regno Unito; ma a sua volta è controllata dalla società KSE UK Inc., che ne possiede il 66,8%. Tale società, risulta registrata negli USA, precisamente nello Stato del Delaware, pertanto il controllore in ultima istanza è Enos Stanley "Stan" Kroenke, un “uomo d’affari” americano.
Il bilancio consolidato di Arsenal Holdings Plc al 31 maggio 2012, si è chiuso con  un utile netto di  £ 29,6 milioni (€ 36,9 milioni ad un cambio 1 € = 0,8024 £), in aumento di £ 17 milioni. Il fattore principale, che ha determinato l’utile è stato il risultato del Player Trading. La gestione immobiliare, nel 2011/12, ha contribuito in tono minore; infatti, ha registrato la vendita di 12 appartamenti (69 nel 2010/11) del complesso di Highbury Square. Dall’anno in cui sono iniziate le vendite, per tale complesso residenziale sono stati venduti ben 651 appartamenti su 655. Dopo la chiusura dell’esercizio è stata effettuata la vendita di altri tre alloggi e l’appartamento rimanente sarà trattenuto dal Gruppo Arsenal. Durante l’esercizio, sono proseguiti i lavori di costruzione e ristrutturazione di alcuni immobili di proprietà del Gruppo nelle strade immediatamente adiacenti a Highbury Square. Il primo blocco di otto appartamenti è stato ultimato ad aprile 2012 e posto in vendita.  A sud dell’Emirates Stadium si trova “Queensland Road”, destinata ad ospitare dei complessi residenziali, i cui lavori sono in corso da parte di Newlon Housing Trust, cui è stato venduto parte dello stesso sito nel febbraio 2010. Anche tali lavori sono continuati a progredire durante il 2011/12. L’area a nord-est dello stadio è stata oggetto di una permuta con Barratt, per la costruzione di tre torri, con alloggi destinati al mercato residenziale. I ricavi e i costi connessi al contratto Barratt saranno rilevati nel bilancio 2012/13. Esistono due siti rimanenti: Hornsey Road e Holloway Road, per i quali, unitamente alle autorità competenti di Islington, si stanno ancora verificando le possibilità di progettazione.
Il Patrimonio Netto.

Stato Patrimoniale in £000’s
Impieghi
Fonti
%
Capitale Investito Netto
   396,466
Patrimonio Netto
297,548
75%
Net Debt
98,918
25%
Totale
   396,466
Totale
396,466


Il patrimonio netto, che corrisponde ai “mezzi propri”, è positivo e ammonta a £ 297,5 milioni (€ 370,8 milioni). Rispetto all’esercizio precedente risulta un incremento di £ 29,6 milioni, dovuto all’utile conseguito. Essendo non negativo e in crescita, questo indicatore è conforme a quanto stabilito dal Regolamento del Fair Play Finanziario. Dal punto di vista strutturale, il patrimonio netto rappresenta il 38,9% del totale delle attività e finanzia il 75% del capitale investito netto. Il capitale circolante netto, ossia la differenza tra attivo corrente e passivo corrente, è positivo per £ 105,3 milioni (€ 131,2 milioni), con un incremento di £ 12 milioni rispetto al 2010/11.
L’Indebitamento Finanziario Netto.
La Posizione Finanziaria Netta del consolidato di Arsenal Holdings Plc è negativa per £ 98,9 milioni (€ 123,3 milioni). Nel 2010/11 si registrava un indebitamento finanziario netto leggermente inferiore e pari a £ 97,8 milioni. Le disponibilità liquide sono ingenti e sono pari a £ 153,6 milioni (€ 191,5 milioni) e rispetto all’esercizio precedente risultano diminuite di £ 6,6 milioni. Il debito finanziario lordo risulta diminuito di £ 5,5 milioni, assestandosi a £ 252,5 milioni (€314,7 milioni). Di questi solo £ 5,9 milioni hanno scadenza entro l’esercizio successivo.
I debiti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 23,6 milioni (£ 10,7 milioni nel 2010/11). Mentre i crediti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 16,5 milioni (£ 700 mila nel 2010/11).
In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, l’indebitamento di natura finanziaria, al netto delle disponibilità liquide, e comprensivo dei debiti e crediti da trasferimenti calciatori, non deve essere superiore ai ricavi comprensivi di plusvalenze. L’Arsenal rispetta questo parametro fondamentale, a maggior ragione perché trattasi di debito “virtuoso” per la costruzione dello stadio.
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto della rosa ammonta a £ 85,7 milioni (€ 106,8 milioni), mentre l’esercizio precedente era pari a £ 55,7 milioni (€ 69,4 milioni). L’incidenza sul totale dell’attivo non corrente è del 16,64%. La variazione è dipesa da acquisti per £ 78,3 milioni, cessioni per un valore contabile netto residuo di £ 6 milioni, ammortamenti per £ 36,8 milioni e svalutazioni per £ 5,5 milioni. Il valore contabile residuo basso dei calciatori ceduti ha permesso di realizzare un’eccedenza di plusvalenze per £ 65,5 milioni (€ 81,6 milioni). Il sito Transfermarkt stima il valore della rosa, attualmente, in £ 250 milioni.

Conto economico in £000’s
31/05/2012
31/05/2011
31/05/2010
31/05/2009
Biglietteria
       95,212
       93,108
       93,929
     100,086
TV e media
       84,701
       85,244
       84,584
       73,239
Merchandising
       18,303
       17,702
       12,613
       13,858
Commerciali
       34,212
       28,621
       31,360
       34,280
Ricavi settore immobiliare
         7,684
       30,282
     156,910
       88,287
Player trading
         2,901
            735
            460
         3,589
Totale fatturato
     243,013
     255,692
     379,856
     313,339
Costi operativi
-    259,337
-    233,786
-    344,305
-    274,826
Risultato operativo
-      16,324
       21,906
       35,551
       38,513
Proventi joint venture
            952
            822
            463
            455
Plus/minusvalenze calciatori
       65,456
         6,256
       38,137
       23,177
Ebit
       50,084
       28,984
       74,151
       62,145
Oneri finanziari netti
-      13,496
-      14,208
-      18,183
-      16,633
Risultato prima delle Imposte
       36,588
       14,776
       55,968
       45,512
Imposte sul Reddeito
-        6,995
-        2,143
         5,024
-      10,282
Risultato Netto
       29,593
       12,633
       60,992
       35,230

I Ricavi.
Il fatturato complessivo al netto della joint venture è stato di £ 243 milioni (€ 302,8 milioni), in diminuzione del 4,96% rispetto all’esercizio precedente. La flessione è dovuta al settore immobiliare, che evidenzia un fatturato di £ 7,7 milioni con un decremento di 22,6 milioni rispetto al 2010/11, che aveva registrato la vendita di 69 appartamenti del complesso residenziale di “Highbury Square.”, contro i 12 del 2011/12.
I ricavi senza plusvalenze del settore “Calcio” ammontano complessivamente a £ 235,3 milioni (€ 293,3 milioni), mentre nel 2010/11 erano pari a £ 225,4 milioni; pertanto, c’è stato un incremento del 4,4%. I ricavi da gare risultano pari £ 95,2 milioni (£ 93,1 nel 2010/11). I ricavi da diritti  tv ammontano a £ 84,7 milioni (£ 85,2 nel 2010/11). I ricavi da merchandising sono uguali a £ 18,3 milioni (£ 17,7 nel 2010/11). I ricavi commerciali registrano la cifra di £ 34,2 milioni (£ 28,6 nel 2010/11). I ricavi da prestiti calciatori aumentano a £ 2,9 milioni da 735 mila sterline del 2010/11.
L’Arsenal, per quanto riguarda il settore calcio, dipende per il 40,5% dai ricavi da gare e per il 36% dai ricavi TV.
Costo dei dipendenti.
Il costo del personale ammonta a £ 143,4 milioni (€ 178,8 milioni) e risulta aumentato del 15,3%, rispetto ai 124,4 milioni di sterline del 2010/11. L’incidenza sul fatturato netto del settore calcio è del 61% e se considerassimo anche le plusvalenze scenderebbe sotto il 50%, pertanto risulta conforme al regolamento del Fair Play Finanziario.
I costi operativi sono aumentati da 233,8 a 259,3 milioni di sterline, evidenziando un incremento dell’11%. Pertanto il risultato operativo è negativo per £ 16,3 milioni, mentre nel 2010/11 era positivo per £21,9 milioni.
Il Player Trading.
Il risultato da Player trading è determinato dalla differenza tra plusvalenze e minusvalenze, dagli ammortamenti sui diritti alle prestazioni dei calciatori, comprese eventuali perdite di valore, e dai ricavi per i calciatori in prestito. Nel 2011/12 il risultato da Player Trading è stato positivo per £ 26 milioni, nel 2010/11 era negativo per £ 14,7 milioni.
L’ammortamento dei giocatori è pari a £ 36,8 milioni, mentre nel 2010/11 era pari a £ 21,6 milioni, con un aumento del 69,9%. L'ammortamento dei giocatori è stato ampiamente compensato dai profitti sulla vendita di giocatori pari a £ 65,5 milioni (2011 - £ 6,3 milioni). Gli importi maggiori hanno riguardato le cessioni importanti di Cesc Fabregas, Samir Nasri e Gael Clichy.
La gestione finanziaria.
Gli oneri finanziari netti si sono ridotti a £ 13,5 milioni (nel 2011: £ 14,2 milioni). Nella sostanza, gli oneri finanziari derivano principalmente dal costo delle obbligazioni emesse per finanziare la costruzione dello stadio. Per tale motivo sono un costo virtuoso.
Breakeven Finanziario.
Al momento l’Arsenal non ha alcun problema a confrontarsi con il criterio del Breakeven Result” del Fair Play Finanziario e con le sue soglie di tolleranza. Il risultato prima delle imposte al 31 maggio 2012 è positivo per £ 36,6 milioni (€ 45,6 milioni), quello al 31 maggio 2011 era anch’esso positivo per £ 14,8 milioni. Se consideriamo l’utile netto, quello del 2011/12, risulta pari a £ 29,6 milioni (€ 36,9 milioni) ed è ormai il decimo risultato positivo consecutivo, per trovare un bilancio in perdita bisogna risalire all’ormai lontano 2001/02.
Conclusioni.
Molti sono i dati del bilancio consolidato da giudicare positivamente in ottica Fair Play Finanziario: dal Patrimonio Netto positivo, all’indebitamento finanziario inferiore ai ricavi e all’ottimo rapporto tra costo del personale e ricavi stessi, ma nonostante questi buoni risultati economici e finanziari, durante l’ultima campagna trasferimenti, l’Arsenal non è stato in grado di trattenere calciatori importanti come Van Persie.


lunedì 22 ottobre 2012

Bilancio consolidato 2011/12 S.S. Lazio S.p.A.: utile da imposte anticipate.



Luca Marotta
La S.S. Lazio SpA ha chiuso il bilancio consolidato, al 30 giugno 2012, con un utile di € 4,22 milioni, con un peggioramento rispetto al risultato della stagione precedente di € 5,76 milioni. Invero, il risultato prima delle imposte è negativo per € 3.462.975 e sono state rilevate imposte differite e anticipate positive per € 9.298.883, che hanno contribuito all’esposizione dell’utile netto consolidato. Tale risultato è anche dipeso dai minori proventi da cessione nella compravendita dei calciatori e da maggiori costi retributivi della rosa della prima squadra sia fissi che variabili, dipendenti dal raggiungimento di obiettivi sportivi.
Il Gruppo è sottoposto alla direzione e coordinamento della Lazio Events S.r.l., che è l’unico azionista con una partecipazione superiore al 2% del capitale sociale. Lazio Events S.r.l. possiede n. 45.408.929 azioni ordinarie corrispondenti al 67,035% del capitale sociale.
Rapporti con parti correlate.
Durante il 2011/12, il Gruppo ha intrattenuto rapporti con parti correlate, che hanno comportato il sostenimento di costi per € 1.518.000.Con la Roma Union Security S.r.l., sono stati sostenuti costi per 383 mila euro, riferiti sostanzialmente al servizio di vigilanza del centro sportivo di Formello. Con la Bona Dea (socio al 20% di Lazio Events S.r.l.) si sono registrati costi per 100 mila euro, relativi a servizi di manutenzione straordinaria. Con la Gasoltermica Laurentina S.p.A. i costi sono stati pari a 1,04 milioni, relativi alla manutenzione del centro sportivo di Formello e la gestione del magazzino merci della SS Lazio Marketing. Il rapporto con la Us Salernitana ha determinato un costo complessivo di 600 mila euro, dovuto all’utilizzo di una serie di diritti.
Da segnalare che la Lazio ha acquistato da Cirio Finanziaria in A.S. per 3 milioni il restante 51% della partecipata Cirio Lazio Immobiliare, controllandone così il 100%, pertanto a partire dalla stagione 2011/2012 tale partecipazione è inclusa integralmente nell’area di consolidamento. Cirio Lazio Immobiliare ha come unica attività la gestione di un immobile sito a Roma in Via Valenziani, del valore di circa € 21,9 milioni. Le finalità di tale operazione sono, principalmente, quelle di incrementare e diversificare, attraverso la locazione dell’immobile, le fonti di ricavo non dipendenti da risultati sportivi, nonché quello di incrementare la capacità patrimoniale del Gruppo, facilitandone l'accesso al credito. L'uscita finanziaria relativa all'acquisto della controllata Cirio Lazio Immobiliare è stata pari a € 6.353.000 al netto della cassa acquisita pari a 99 mila euro. In data 17 luglio 2012, la S.S. Lazio S.p.A. ha venduto il 100% delle quote della Cirio Lazio Immobiliare S.r.l. alla controllata S.S. Lazio M&C. S.p.A. per un importo di € 13.661.000, pari al valore di carico della stessa.
L’Indebitamento Fiscale
I revisori di PricewaterhouseCoopers Spa al quinto punto, lettera a), della relazione al bilancio consolidato del 30 giugno 2012, ricordano che nel corso dell'esercizio 2004/05 1a SS Lazio SpA ha stipulato con l'Agenzia delle Entrate un atto di transazione con rateizzazione del debito tributario relativo a IRPEF e IVA dovute a tutto il 31 dicembre 2004. Al 30 giugno 2012, 1a SS Lazio SpA ha provveduto al regolare versamento delle rate previste ed il debito residuo ammonta a 66 milioni di Euro (68,3 nel 2010/11). L’importo complessivo dovuto era di 108,78 milioni (140 milioni con gli interessi). Gli stessi revisori hanno riportato l’affermazione dei Consiglieri di Gestione, i quali ritengono che la SS Lazio SpA sia in grado di far fronte agli impegni finanziari derivanti dalla dilazione concessa dal fisco.
L’importo dei debiti tributari allocato tra le passività non correnti è di 62,6 milioni (64,9 nel 2010/11) e rappresenta il 65% delle passività non correnti (71% nel 2010/11) e il 37% di tutte le passività (42% nel 2010/11). Il totale dei debiti tributari (correnti e non correnti), pari a 70,9 milioni (71,4 nel 2010/11), “finanzia” il 38% delle attività. Tali debiti non essendo scaduti, in quanto oggetto, per la maggior parte, di transazione, e non rientrando nel calcolo dell’indebitamento finanziario non rilevano ai fini del Fair Play Finanziario.
Le problematiche fiscali, almeno di natura interpretativa, continuano a caratterizzare anche l’attuale gestione. I revisori hanno evidenziato, sempre al punto 5, lettera b), che la SS Lazio SpA, aderendo all'impostazione fornita dalla Lega Nazionale Professionisti, nonostante l’orientamento contrario espresso dall'Agenzia delle Entrate, ritiene di non dover assoggettare a tassazione ai fini IRAP le plusvalenze generate dalla cessione dei calciatori. Per questo motivo, la SS Lazio SpA ha ricevuto alcuni avvisi di accertamento e cartelle di pagamento da parte dell'Agenzia delle Entrate. Su tali avvisi, sono stati accolti i relativi ricorsi, ma tali sentenze non sono ancora passate in giudicato. I Revisori hanno evidenziato che la SS Lazio SpA, in forza delle sentenze e del parere di un professionista, non ha provveduto ad effettuare accantonamenti per un rischio quantificabile in 8,6 milioni di euro.
L’Indebitamento Finanziario.
L’indebitamento finanziario netto si decrementa di € 8,98 milioni, essendo pari a € 27.684.
Tale indebitamento essendo quasi nullo è fonte di finanziamento del capitale investito netto solamente per lo 0,2%. I debiti finanziari lordi sono rappresentati essenzialmente dai debiti verso altri finanziatori a breve, che ammontano a € 9.537.298, con un decremento di 3,7 milioni rispetto al 2010/11. Tale voce include l’esposizione verso Unicredit Factoring, per la cessione di diversi diritti televisivi relativi sia al saldo della stagione 2011/12 e sia all’anticipo della stagione 2012/13.
Le disponibilità liquide ammontano a € 10.159.614 e risultano in aumento rispetto all’esercizio precedente di 5,2 milioni. I crediti verso enti-settore specifico a breve termine ammontano a 13,1 milioni (16,4 nel 2010/11). I Debiti verso enti settore specifico ammontano complessivamente a 25,8 milioni (20,5 nel 2010/11). L’importo con scadenza oltre i 12 mesi è di 9,4 milioni.
L’esiguo indebitamento finanziario netto aumentato del saldo tra debiti e crediti verso squadre di calcio, non supera il valore dei ricavi, comprensivi di plusvalenze, pertanto è conforme a quanto stabilito dal Regolamento sul Fair Play Finanziario.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto al 30 giugno 2012 risulta essere positivo per Euro 14,66 milioni. Al 30 giugno 2011 era ugualmente positivo, ma per 10,5 milioni. La variazione è stata causata dall’utile dell’esercizio. Essendo non negativo ed in crescita rispetto all’esercizio precedente tale indicatore è conforme a quanto stabilito dal Regolamento sul Fair Play Finanziario. I “mezzi propri” finanziano il 7,9% di tutte le attività (6,35% nel 2010/11) e il 99,8% del capitale investito netto. Tra le riserve che compongono il Patrimonio netto consolidato spicca la “Riserva da prima applicazione IAS”, che risulta negativa per 69.213.891 euro.
Gli Altri Debiti.
La voce “Altri Debiti” è aumentata, rispetto al 30 giugno 2011, di 2,2 milioni, ed ammonta a 17,2 milioni. Nel bilancio si legge che tale aumento dipende principalmente dall’aumento dei debiti verso il personale dovuto sia alla quota fissa che variabile delle retribuzioni dei tesserati, in parte compensata dalla diminuzione dei debiti per intermediari. I debiti verso tesserati e dipendenti sono aumentati da 6,6 milioni a 11,8 milioni. I debiti verso intermediari diminuiscono da 7 a 4,1 milioni. I debiti verso tesserati sono principalmente costituiti: dagli stipendi del mese di giugno dei calciatori di prima squadra pagabili entro il 30 settembre 2012, pari a Euro 1.720 migliaia, al netto di imposte; da premi individuali a tesserati pagabili entro il 30 settembre 2012, pari a Euro 8.443 migliaia, al lordo di imposte. Tali dati sono in linea con la normativa del Fair Play Finanziario.
Il Valore della Rosa.
Il valore dei diritti alle prestazioni sportive diminuisce da 51,5 a 47,1 milioni. La variazione negativa è principalmente imputabile all’acquisto dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori per 20,4 milioni (Marchetti, Cisse, Konko, Lulic), mitigato dalle vendite dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori per un valore contabile netto di 4,7 milioni (Lichsteiner e Cisse) e dalla svalutazione di diritti e dalla quota di ammortamento del periodo per un importo di 20,6 milioni.
Secondo il sito Transfermarkt la rosa della Lazio, attualmente, vale circa 126 milioni di euro.
I Terreni e i fabbricati.
Tale voce ammonta a 57,4 milioni. Dal 2011/12 si è aggiunto l’investimento immobiliare. Il centro sportivo di Formello, è valutato in bilancio per € 35,5 milioni ed è gravato da ipoteca legale iscritta in data 31 marzo 2004 dal Concessionario del servizio della riscossione della Provincia di Roma. Tale garanzia rimarrà operativa sino alla definitiva esecuzione della transazione con l’Agenzia delle Entrate. L’investimento immobiliare si riferisce all’immobile sito in via Valenziani a Roma, gestito dalla Cirio Lazio Immobiliare e attualmente in leasing con scadenza novembre 2012. Al 30.06.2012 i canoni di leasing da corrispondere entro l'anno ammontano complessivamente a Euro 1.647 migliaia, di cui Euro 301 migliaia relativi alle ultime rate in scadenza e Euro 1.347 migliaia relativi alla quota di riscatto. L’asset è stato iscritto al fair value.
I Ricavi.
Il totale dei ricavi ammonta a 95,5 milioni (93,7 milioni nel 2010/11) e risulta in aumento del 2%.

 Ricavi
30/06/2012
30/06/2011
30/06/2010
Ricavi da Gare
9.553.785
8.205.556
9.999.266
Ricavi TV
54.981.051
51.083.466
45.462.399
Ricavi Commerciali
16.614.810
15.681.964
33.846.584
Ricavi da Gestione Calciatori
14.359.645
18.699.385
9.193.594
Totale
95.509.291
93.670.371
98.501.843





I Ricavi da gare aumentano a 9,6 milioni, con una variazione positiva di 1,3 milioni circa. Tale incremento è dipeso principalmente dalla voce abbonamenti. L’incidenza dei ricavi da gare sul totale dei ricavi è del 10%.
I Ricavi da diritti televisivi e proventi media sono aumentati a 54,9 milioni, con una variazione positiva di 3,9 milioni, causata principalmente dalla partecipazione alla Europa League.
I Ricavi da sponsorizzazione e pubblicità sono aumentati a 13,3 milioni (12,1 nel 2010/11), con una variazione positiva del 10,10% e un’incidenza del 14%. Tale incremento è dipeso principalmente dai premi riconosciuti dalla Puma per l’accesso e superamento del girone di Europa League. In particolare, i ricavi per le sponsorizzazioni ammontano a 4,2 milioni e sono principalmente rappresentati dai ricavi del contratto con la Puma Italia S.r.l.. I proventi pubblicitari ammontano a 8,5 milioni e sono dovuti principalmente ai proventi derivanti dal contratto stipulato con la Infront Italy S.r.l., per 7,3 milioni.
I Ricavi da gestione diritti calciatori risultano pari a 14,3 milioni, con un decremento rispetto alla stagione precedente di 4,3 milioni e con un’incidenza sul totale dei ricavi del 15% circa. Tale variazione è dipesa, principalmente, dalle minori plusvalenze per la cessione dei diritti alle prestazioni sportive, tra cui spiccano le plusvalenze, per Euro 9,3 milioni, relativa a Lichsteiner ceduto alla Juventus per 10 milioni di euro.
La voce “Altri Ricavi” è pari a 2,7 milioni (2,25 nel 2010/11) con un incremento rispetto alla stagione precedente di 473 mila euro. Tale voce comprende le transazioni con i creditori per 1,1 milioni e altri ricavi come i ricavi da scuola calcio pari a 283 mila euro.
I ricavi da merchandising sono pari a € 1.223.218 e segnano un decremento di circa 151 mila euro, causato principalmente dalla diminuzione delle vendite dei negozi. La politica commerciale dei negozi in franchising ha privilegiato l’acquisto diretto presso i fornitori, per ridurre i rischi di incasso.
In definitiva, i ricavi della Lazio dipendono in gran parte dai ricavi per la vendita dei diritti TV.
Incidenza % Ricavi sul totale
30/06/2012
30/06/2011
30/06/2010
Ricavi da Gare
10,0%
8,8%
10,15%
Ricavi TV
57,6%
54,5%
46,15%
Ricavi Commerciali
17,4%
16,7%
34,4%
Ricavi da Gestione Calciatori
15,0%
20,0%
9,3%
I costi.
Il costo del personale, che al 30 giugno 2011 ammontava ad € 39,3 milioni, è aumentato ad € 54.471.308. L’incidenza sul totale dei ricavi è del 57% (42% nel 2010/11) e rientra ampiamente nel limite massimo del 70% stabilito dal Fair Play Finanziario. Il personale in forza al 30.06.12 risulta composto da 158 unità (161 nel 2010/11) di cui 42 Calciatori (48 nel 2010/11) e ben 61 Allenatori (59 nel 2010/11).
Gli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni sono pari a 21,5 milioni (20,6 nel 2010/11). La quota di ammortamento sui diritti alle prestazioni sportive aumenta da 18,2 a 20,6 milioni.
Il Centro Sportivo di Formello comporta una quota di ammortamento di 774 mila euro.
L’incidenza del costo di gestione del personale (salari + ammortamenti) sui ricavi è di poco superiore al 79% (61% nel 2010/11), che segna un sensibile aumento, superando la soglia del 70%, limite massimo per le gestioni eccellenti.
Gli oneri per godimento di beni di terzi ammontano a circa 3,5 milioni (3,2 ne 2010/11)  e sono principalmente costituiti dall’affitto dello stadio Olimpico per 2,9 milioni. Fra i debiti verso fornitori nazionali, figura quello verso il CONI per 373 mila euro per l’utilizzo dello stadio Olimpico. Da notare che, in virtù del contratto di fitto stadio, il Coni beneficia di biglietti omaggio.
Le spese per omaggi biglietteria, sono pari a 305 mila euro e sono allocate all’interno della voce spese pubblicitarie, che sono pari a € 3.668.216. Tale voce comprende anche i costi di produzione audiovisiva e distribuzione delle immagini del campionato di serie A, per 958 mila euro.
Il “Breakeven Finanziario”.
Il bilancio consolidato 2011/12 espone un risultato prima delle imposte negativo per € 3.462.975, mentre al 30 giugno 2011 era positivo per 18.130.578. Considerato che anche al 30 giugno 2009 si era registrato un risultato positivo per 4,5 milioni, si può affermare che si è in presenza di una gestione economica molto attenta e non sembrano essere presenti criticità significative in termini di Fair Play Finanziario.
Le Imposte.
Mentre le imposte correnti evidenziano un saldo negativo di € 1.614.354, le imposte differite e anticipate espongono un saldo positivo di € 9.298.883. In effetti, le attività fiscali differite al 30 giugno 2012, pari ad € 14.460.576 si sono incrementate di € 9.043.235. Tali imposte anticipate sono correlate a perdite fiscali pregresse, ritenute recuperabili in base alla miglior valutazione attuale.
L’ammontare residuo delle perdite fiscali esistenti al 30 giugno 2012, per le quali non si è provveduto ad effettuare alcun stanziamento positivo a conto economico, è pari a € 29.261.000.
Sono state rilasciate imposte differite precedentemente accantonate per € 255.648.
Conclusioni.
Secondo gli amministratori, l’andamento sostanzialmente equilibrato della gestione 2011/12, l’accesso alla fase a gironi di Europa League, la possibilità di lottare per i primi posti in campionato con i conseguenti maggiori ricavi da biglietteria, sono tutti elementi che lasciano ragionevolmente presumere la capacità di ottenere risultati futuri tali da porre la società in grado di adempiere a tutti gli impegni finanziari previsti. L’equilibrio gestionale emerge anche dallo storico. L’utile consolidato netto del 2011/12 è stato di € 4.221.554, mentre il bilancio al 30 giugno 2011 si è chiuso con un utile netto di € 9.982.408, quello al 30 giugno 2010 aveva registrato una perdita consolidata di € 1.692.751. Comunque sia il risultato al 30 giugno 2009 che quello al 30 giugno 2008 erano entrambi positivi rispettivamente per 12,05 e 13,76 milioni. In considerazione dell’attenta gestione dei costi, tra cui quello del personale, e dell’ampio periodo temporale concesso per onorare il debito fiscale, la SS Lazio Spa non dovrebbe avere problemi a rispettare la soglia di tolleranza del Breakeven e gli altri indicatori del Fair Play Finanziario. Da considerare molto importante anche la patrimonializzazione dell’attivo con l’acquisizione dell’immobile di via Valenziani a Roma.