mercoledì 25 maggio 2011

Consolidato Gruppo Milan 2010: “la necessità di ridurre il monte stipendi”

Luca Marotta Mercoledì 25 Maggio 2011 22:20
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Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 del Gruppo che fa capo ad A.C. Milan S.p.A. conferma il permanere di alcune criticità in tema di “fair play finanziario”, già evidenziate nel consolidato al 31 dicembre 2009. Il patrimonio netto consolidato, oltre ad essere negativo, peggiora a causa della perdita di 69,8 milioni, registrata il 31.12.2010; l’indebitamento finanziario netto supera il valore della produzione e il costo del personale è oltre il 70% dei ricavi. Si aggiunga che negli ultimi tre esercizi l’ammontare complessivo delle perdite consolidate ammonta a 146,4 milioni di euro, cifra nettamente superiore alla soglia più elevata del “break even” del fair play finanziario (45 milioni per il periodo 2013/14-2014/15 e 30 milioni nel triennio successivo).
Come già evidenziato nell’esercizio precedente, nel punto 4 della Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato del Gruppo Milan, si mette in rilievo che, per quanto riguarda la continuità aziendale, essa è garantita dall’Azionista Fininvest S.p.A., “che ha assunto l’impegno a fornire un adeguato supporto finanziario” per almeno un anno dal 31/12/2010. Pertanto, la gestione del Gruppo Milan continua ad aver bisogno del suo “mecenate” e sembrerebbe ancora lontana dall’obiettivo di essere una gestione “virtuosa”, che produce utili e si “autofinanzia”.
Il patrimonio netto consolidato del Gruppo Milan al 31 dicembre 2010 risulta negativo per 96,7 milioni di euro. In quattro esercizi il valore negativo del patrimonio netto è raddoppiato: infatti, nel 2007, risultava negativo per 47,5 milioni. Ricordiamo che la presenza di un patrimonio netto negativo è uno degli indicatori fondamentali del Fair Play Finanziario, e determina la presenza di una situazione da “warning”. La società controllante “Fininvest S.p.a.”, nel corso dei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2011, ha effettuato versamenti in conto capitale per complessivi euro 38.120.800,80.
Come giustamente ha ricordato Adriano Galliani nel corso dell’assemblea che ha approvato il bilancio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 è stato redatto come previsto dal manuale delle licenze UEFA. Aggiungiamo che è il bilancio che viene considerato dal regolamento del Fair Play Finanziario, nel caso dei gruppi. Durante la stessa assemblea, Galliani ha dichiarato e messo per iscritto che la riduzione del monte stipendi è una necessità che deriva dalle regole del Fair Play Finanziario e la società si regolerà di conseguenza.
Il valore della produzione consolidato è stato di 253,2 milioni, registrando un decremento del 17,62% rispetto al 2009. Tale decremento è stato causato soprattutto dalla riduzione del 65,51% delle plusvalenze da cessione diritti pluriennali prestazioni calciatori, che variano da 74 a 25,5 milioni. Il Gruppo Milan ha realizzato la maggior parte delle plusvalenze col Genoa Cricket and F.C., precisamente: Oduamadi ceduto per 7 milioni con plusvalenza di € 6.867.000; Beretta ceduto per 8 milioni con plusvalenza di 6,6 milioni; Zigoni ceduto per 7,5 milioni con plusvalenza di 6,5 milioni; Strasser ceduto per 4,5 milioni con plusvalenza di 4,4 milioni. Per quanto riguarda Borriello risulta ceduto alla A.S. Roma per 10 milioni con una plusvalenza di € 3.750.000. Anche i proventi da cessione diritti tv contribuiscono al calo del valore della produzione, riducendosi a 109,6 milioni da 116,5 milioni, con una variazione negativa del 5,91%, a causa della negoziazione dei diritti in forma centralizzata a partire dalla stagione 2010/2011. Da segnalare che la voce “Proventi vari”, si riduce a 1,6 milioni da 20,5 milioni, a causa della cessione della “Library Milan” effettuata nel 2009. In controtendenza troviamo i proventi commerciali pari a 34,9 milioni, che segnano un aumento del 26,89%, e i proventi da sponsorizzazioni ammontanti a 31,7 milioni, con un incremento dell’8%. Tra gli sponsor più importanti, lo sponsor Emirates ha contribuito con 5,9 milioni; BETandWin con 6 milioni e Adidas con 14,9 milioni. I ricavi da gare ammontano a 29,5 milioni. La voce del valore di produzione “incremento immobilizzazioni per capitalizzazione costi del vivaio”, che non dovrebbe essere considerata come “ricavo rilevante” ai fini del fair play finanziario, ammonta a 7,6 milioni (6,1 milioni nel 2009). I ricavi e proventi diversi pari a 12 milioni, comprendono delle plusvalenze per 4,7 milioni di euro realizzate in relazione alla vendita di sei appartamenti di Milan Real Estate S.p.A. ad un prezzo complessivo di 9,1 milioni di Euro.
I costi della produzione ammontano complessivamente a 330,4 milioni di Euro e fanno registrare un incremento di 27,6 milioni (+9,11%) rispetto al 2009.
Il costo del personale è aumentato da 178,8 milioni a 192,8 milioni, con un incremento del 7,83%. Il rapporto tra costo del personale e valore della produzione risulta pari al 76,15% ed è al di sopra del limite stabilito dal fair play (70%). L’incremento verificatosi è stato causato dai maggiori premi erogati, nonché dai maggiori compensi contrattuali erogati per effetto dei nuovi investimenti effettuati nel corso della campagna trasferimenti estiva 2010/11 (Ibrahimovic, Robinho ecc.).
Gli ammortamenti complessivi calcolati sono stati pari a 59,2 milioni di euro. L’incremento di 12,7 milioni è stato causato, oltre che dai maggiori ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori per gli investimenti relativi alla campagna trasferimenti 2010/11, anche dalla svalutazione di € 4.462.500 derivante dalla cessione del giocatore Ronaldinho. L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali ammonta a 50,4 milioni (40,6 nel 2009) e sono compresivi di 42,7 milioni riguardanti i diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori. La somma del costo del personale con l’ammortamento dei calciatori incide per il 93% sul valore della produzione, e rappresenta un dato che impone dei correttivi, se si decidesse un giorno di attuare una gestione che si autofinanzi. Si aggiunga che, escludendo le plusvalenze, la percentuale di cui sopra supererebbe il 100%.
Gli oneri diversi di gestione ammontano a 17,5 milioni (17,9 nel 2009). La voce costi per acquisizioni temporanee di calciatori nel 2010 diminuisce da 5 milioni a 3,9 milioni e riguarda quasi esclusivamente Beckham. Le minusvalenze realizzate ammontano a 1,5 milioni, soprattutto a causa della cessione allo Schalke 04 di Huntelaar per 12 milioni, che ha comportato una minusvalenza di 1,3 milioni.
La differenza tra valore della produzione e costi della produzione risulta negativa per 77,2 milioni, nel 2009 era positiva per 4,5 milioni. La gestione finanziaria è negativa per 8,1 milioni, in peggioramento di 5,1 milioni. Le imposte sul reddito espongono un risultato positivo di 15,7 milioni anche a causa dell’adesione al consolidato fiscale, che ha generato un effetto positivo di 15,1 milioni. La perdita consolidata netta è stata di 69,8 milioni.
Le immobilizzazioni immateriali sono aumentate a 170,3 milioni da 156,1 milioni del 2009. L’incremento maggiore ha riguardato i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, che sono passati da 97,9 milioni del 2009 a 110,7 milioni del 2010. Al 31.12.2010, il valore contabile netto di Ibrahimovic è di 21 milioni, essendo stato acquistato il 30/08/2010 a 24 milioni; Robinho ha un valore contabile netto di € 16.625.000 con un costo storico di 19 milioni (acquistato il 31/08/2010); Boateng (acquistato il 23/08/2010) figura con un valore contabile di € 9.107.500 con un valore d’acquisto di 10,5 milioni. Importante è stato il prezzo di acquisto di Papastathopoulos, pari 14 milioni, e che figura con un valore contabile netto di 12,6 milioni.
La voce “concessioni, licenze, marchi e diritti simili” ammonta a 37,5 milioni. Per i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati investiti 83,7 milioni di euro: sono stati ceduti calciatori con un valore contabile netto di 23,5 milioni e sono stati calcolati ammortamenti per 47,3 milioni di euro.
Le immobilizzazioni materiali ammontano a 21,3 milioni in diminuzione di 5,4 milioni di euro rispetto al 2009, a causa della cessione di sei appartamenti.
Le immobilizzazioni finanziarie sono passate da 4,9 milioni a 19,2 milioni, soprattutto a causa delle compartecipazioni con Genoa Cricket and F.C., registrate dopo la cessione formale dei giocatori, che determina plusvalenza o minusvalenza, a seconda dei casi. Infatti, la compartecipazione di Beretta è esposta per 4 milioni, quella di Oduamadi per 3,5 milioni, Strasser per € 2.250.000, Zigoni per € 3.750.000.
L’attivo circolante è diminuito da 198,2 milioni a 164,3 milioni. In particolare i crediti sono diminuiti a 161,9 milioni. L’importo maggiore dei crediti riguarda i crediti verso enti settore specifico per 53,8 milioni, che comprendono il credito verso il Real Madrid per la cessione di Kakà, esposto per 27 milioni di euro (47 nel 2009). Altro importo notevole è rappresentato dai crediti per imposte anticipate, per 41,7 milioni. Tra questi crediti 36,7 milioni riguardano le rettifiche di consolidamento dovute allo storno di operazioni aventi per oggetto plusvalenze infragruppo.
Le disponibilità liquide sono pari a 2,4 milioni e risultano sostanzialmente invariate. I ratei e risconti attivi al 31/12/10 ammontano a 5,7 milioni (8,1 milioni nel 2009). Il totale delle attività ammonta a 380,9 milioni, mentre nel 2009 era pari a 394,1 milioni.
L’indebitamento finanziario netto del Gruppo Milan ammonta a 296 milioni e risulta in diminuzione dell’1,63% rispetto ai 300,9 milioni del 2009. Nel 2010 l’indebitamento risulta superiore al valore della produzione, non risultando conforme al fair play finanziario, determinando una situazione da “warning”. L’esposizione di tale cifra è dovuta ai debiti finanziari, pari a circa 298,4 milioni di euro, diminuiti delle disponibilità liquide. I debiti finanziari comprendono i debiti verso le banche per 147,3 milioni e i debiti verso altri finanziatori per 151,1 milioni. Rispetto al 2009 è venuta meno la voce debiti verso soci per finanziamento per 14,8 milioni, essendo stati convertiti in versamento in conto capitale per copertura perdite. Questa conversione è avvenuta anche per adeguarsi alla normativa in tema di campagna trasferimenti (articolo 90 comma 4 delle NOIF), che impone il rispetto di specifici indicatori. I debiti verso le banche sono diminuiti di 23,4 milioni e i debiti verso altri finanziatori sono aumentati di 33,4 milioni. L’importo elevato dei debiti verso le banche dimostra il permanere di una facilità di accesso al credito da parte del club milanese, anche se nella nota integrativa si afferma che tale saldo è dovuto alla “normale operatività con il sistema bancario”. L’importo dei debiti verso altri finanziatori riguarda per 144,87 milioni i debiti verso società di factoring per anticipazioni (110,5 nel 2009), per 5,8 milioni debiti verso società di leasing per acquisto di immobili, per 272 mila euro debiti verso società di leasing per acquisto del pullman ufficiale e per 194 mila euro debiti per mutuo con l’Istituto del Credito Sportivo.
I debiti bancari e i debiti verso altri finanziatori rappresentano il 78,45% del totale delle attività (73,18% nel 2009), questo significa che per ogni 100 euro investiti nel Gruppo Milan, 78 provengono dal sistema creditizio.
I debiti verso fornitori ammontano a 15,2 milioni (53,5 nel 2009) e registrano un decremento di 38,3 milioni. Esistono debiti verso la controllante Fininvest spa ammontanti a circa 2,6 milioni di euro per il sistema centralizzato dell’IVA di gruppo. I debiti tributari, scadenti nel 2010, ammontano a 14,3 milioni (21,7 nel 2009) e sono stati regolarmente versati alla scadenza come quelli previdenziali (783 mila euro).
L’importo maggiore dei debiti da compartecipazione riguarda Boateng per € 5.250.000. Per quanto riguarda i debiti verso le società di calcio, pari a 44,2 milioni, l’importo maggiore riguarda i 24 milioni dovuti al Barcellona per la valorizzazione del diritto di opzione, già esercitato, per l’acquisto definitivo di Zlatan Ibrahimovic. Altro debito rilevante è quello verso il Manchester City per 13,5 milioni relativo all’acquisto di Robinho.
I debiti verso tesserati e dipendenti ammontano a 16,7 milioni di euro (18,8 nel 2008) e si riferiscono a mensilità saldate nei primi mesi del 2011. Come previsto anche dal regolamento del fair play finanziario.
I ratei e risconti passivi registrano un aumento notevole del 146% passando da 27,3 milioni del 2009 a 67,2 milioni del 2010 e riguardano prevalentemente ricavi anticipati per cessione diritti televisivi e per abbonamenti.
Da segnalare che, nel mese di dicembre 2010, A.C. Milan S.p.A. ha ricevuto, da parte dell’Agenzia delle Entrate, tre avvisi di accertamenti e un atto di contestazione per l’anno 2005. Il 16 febbraio 2011 la società ha presentato istanza di adesione, ma in bilancio non è stato effettuato alcun accantonamento a causa dell’indeterminatezza delle riprese.
In conclusione il Gruppo Milan ha presentato per il 2010 un bilancio consolidato con un patrimonio netto negativo per 96,6 milioni, un indebitamento finanziario netto pari a 296 milioni ed un capitale investito netto pari a 199,4 milioni di euro. Come fatto scrivere da Galliani, il Milan si ritroverà, a breve, nella necessità di ridurre i costi del personale, considerando come elemento favorevole che nel bilancio al 31 dicembre risultavano 8 giocatori aventi come scadenza di contratto la data del 30 giugno 2011, compreso Ronaldinho, che ha già lasciato il Milan, e 6 giocatori con scadenza 30/06/2012.

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