mercoledì 17 febbraio 2016

Bilancio Atletico Madrid 2014/15: utile di 13,1 milioni, grazie a Wanda.



Luca Marotta


L’esercizio 2014/15 ha visto il conseguimento di un utile netto di circa € 13,1 milioni e di un fatturato netto record di 175,1 milioni di Euro.
All’esposizione dell’utile in bilancio ha contribuito con 12 milioni di Euro, il contributo ricevuto dal socio Wanda Madrid Investment, S.L. per l’Academia.
Secondo gli Amministratori la Stagione sportiva 2014/15, può definirsi buona, perché l’acquisizione del diritto a partecipare alla UEFA Champions League, è un obiettivo strategico del club.
Dal punto di vista sportivo, l’Atletico di Madrid è stato eliminato ai quarti di finale di UEFA Champions League 2014/15, ad opera del Real Madrid. Nella Liga Spagnola si è classificato al terzo posto, acquisendo il diritto a partecipare alla fase a gironi della Champions League 2015/16. Per quanto riguarda la “Copa de Su Majestad el Rey”, l’’Atletico è stato eliminato in semifinale dal Barcellona.
In definitiva, i buoni risultati sportivi hanno comportato ricavi per vendite e prestazioni di servizi in lieve calo dell’1,19%, compensati dal raddoppio degli altri ricavi.
I pilastri della gestione sportiva dell’Atletico Madrid sono tre: rinnovo e ritocco degli ingaggi solo ai calciatori, che sono considerati essenziali per mantenere il livello competitivo; cura e integrazione in prima squadra dei giovani chiamati dal settore giovanile e ingaggio di calciatori di livello nazionale e internazionale, con un livello di investimento sostenibile, in grado di mantenere e incrementare il livello competitivo della prima squadra.

L’Assetto societario.

La società “Club Atlético de Madrid SAD” è stata costituita il 30 giugno 1992, a seguito della trasformazione del “Club Atlético de Madrid”, ai sensi della “Ley del Deporte”. 
Al 30 giugno 2015, il capitale sociale ammontava a € 30.885.047,50 ed è diviso in 3.633.535 azioni del valore nominale di Euro 8,50.
Al 30 giugno 2015, Don Miguel Ángel Gil Marín possedeva 1.773.476 azioni pari al 48,81% del capitale sociale. In forma diretta controllava il 3,51% ed in forma indiretta attraverso la società "Holding de Inversiones Atléticas, S.A." deteneva il 45,30%. Don Enrique Cerezo Torres è proprietario di 650.224 azioni pari al 17,90%  del capitale sociale. In forma diretta controlla il 3,07% e in forma indiretta il 14,83% attraverso la società "Video Mercury Films, S.A.".
Come conseguenza dell’ultimo aumento di capitale, WANDA MADRID INVESTMENT, SL è proprietaria di 726.707 azioni rappresentative del 20% del capitale sociale.

La continuità aziendale.

I revisori della società EUDITA ALL Auditores 1986, S.A.P., nella loro relazione hanno evidenziato un rilievo e alcuni richiami di informativa.
I revisori hanno evidenziato che la Suprema Corte nel mese novembre 2014, ha posto fine all’annosa controversia riguardante la pianificazione urbanistica per l'area nord della città di Alcorcon ed ha di fatto reso ineseguibili alcune opere, che avevano generato dei benefici per la vendita di immobilizzazioni. L'impossibilità di esecuzione di tali contratti ha comportato la rilevazione di una perdita pari a € 72.691.000 imputata direttamente a riserva e il calo del saldo di tutti i saldi relativi questa operazione e non sono stati variati i numeri coinvolti nelle informazioni comparative.
I revisori hanno richiamato l’attenzione sul fatto che sono ancora aperti degli accertamenti tributari relativi a varie imposte. In aggiunta hanno evidenziato che nel bilancio figurano crediti per imposta differite attive per l’importo di € 52.674.732,94 (€ 54,7 milioni nel 2013/14), mentre figurano debiti per imposte differite per € 5.843.425,86 (€ 29,4 milioni nel 2013/14). Il realizzo delle attività per imposte differite, per la parte eccedente i debiti per imposte differite, è condizionato dalla capacità della società di produrre imponibile fiscale negli esercizi futuri.
Infine, la società di revisione ritiene incerto, ovvero non determinato con precisione l’accantonamento di 20,5 milioni per coprire i costi a carico dell’Atletico Madrid per il progetto di sviluppo urbano dello stadio.

La struttura dello stato patrimoniale.



L’attivo è diminuito di € 19,9 milioni, assestandosi a 544,4 milioni. L’attivo non corrente incide sul totale dell’attivo per l’82,7%. I diritti alle prestazioni sportive dei giocatori incidono per il 15,9% e ammontano a € 86,3 milioni.
Nelle immobilizzazioni immateriali figurano anche la voce “Derechos sobre inversiones realizadas en terrenos o instalaciones cedidos", per l’importo di € 10,1 milioni. Tale voce riguarda sono investimenti effettuati dalla Società su terreni ottenuti con concessioni amministrative. In particolare, figura un terreno concesso alla “Fundación Atlético de Madrid” per € 5,6 milioni e i diritti sui terreni del nuovo stadio per € 4,5 milioni, non ancora ammortizzati.
Le immobilizzazioni materiali incidono per il 12,5% sul totale dell’attivo, essendo pari a € 67,98 milioni (€ 52,2  milioni nl 2013/14). L’aumento del 30,2% è dovuto all’incremento della voce immobilizzazioni in corso e acconti che è passata da € 50,3 milioni a € 66,7 milioni, di cui € 66.400.512,88 per il nuovo stadio. Il valore contabile netto della voce “Stadio e impianti sportivi” è € 605.262,80, con un costo storico di € 39,75 milioni.
L’importo maggiore delle attività è rappresentato dai crediti verso terzi a lungo termine, pari a € 207.449.742,65 (€ 218.016.063,26 nel 2013/14). Trattasi di crediti, riguardanti principalmente i proventi da cessioni immobiliari, relativi al contratto del 30 giugno 2010 (Stadio e impianti sportivi). La variazione è dovuta da un lato agli interessi e dall’altro dalla compensazione delle opere ricevute in relazione alla costruzione del nuovo stadio.
Al 31.12.2014, tra i crediti a breve termine residuava un importo notevole pari a € 94 milioni, relativo ad operazioni immobiliari, in particolare la vendita di terreni e fabbricati associati al centro sportivo. Una sentenza della Suprema Corte del novembre 2014, ha di fatto reso ineseguibili alcune opere, che avevano generato dei benefici per la vendita di immobilizzazioni. L'impossibilità di esecuzione di tali contratti ha comportato la rilevazione di una perdita pari a € 98.193.000 Euro (€ 72.691.000, una volta compensate dell'effetto fiscale), imputata direttamente a riserva e il calo del saldo di tutti i saldi relativi questa operazione.
Il patrimonio netto finanzia solo il 4,26% dell’attivo e per il restante 95,74% si ricorre ai debiti. Il totale delle passività, sia correnti, che non correnti, è diminuito di € 18,76 milioni assestandosi a € 521,2 milioni (€ 540 milioni nel 2013/14). Le passività correnti ammontano a € 268,3 milioni (€ 278,2 milioni nel 2013/14), rappresentano il 51,3% delle passività e “finanziano” il 49,28% delle attività. Le passività a lungo termine ammontano a € 252,9 milioni (€ 261,7 milioni nel 2013/14), rappresentano il 48,53% delle passività e “finanziano” il 46,5% delle attività.
Il capitale circolante netto, dato dalla differenza tra attività e passività a breve termine, è negativo per € 174,1 milioni (-€ 111 milioni nel 2013/14).

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,044, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, così come valorizzato nel bilancio, è di poco sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,35, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Tuttavia, come evidenziato dagli amministratori, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 29,7 milioni, ma anche, con l’esclusione dei ratei e risconti passivi, l’indice di solvibilità corrente sarebbe inferiore a 1, poiché il miglioramento sarebbe in termini millesimali.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento e consente di determinare quante volte il capitale proprio è superiore rispetto al capitale di terzi finanziatori. Quanto più l’azienda è indebitata, tanto più è esposta a rischi e tanto più importante diventa importante la redditività per affrontare la situazione debitoria. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1.
Nel caso dell’Atletico Madrid, l’indice di indebitamento è pari a 0,0445 e segnala il netto prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.

Il ROI (Return on investment).

Il ROI, che misura la redditività del capitale investito, deve essere quanto più possibile alto e indica l’efficienza economica della gestione caratteristica.
Nel caso dell’Atletico Madrid, nel 2014/15, aumenta dal 3,4% al 7,23%. Tale indicatore deve essere confrontato con il costo medio del denaro. In sintesi, l’indebitamento conviene se il ROI è maggiore rispetto ai tassi pagati sui finanziamenti contratti, altrimenti sorgono squilibri.

Il Valore della Rosa.



I diritti alle prestazioni sportive dei giocatori incidono per il 10,5% sul totale dell’attivo e ammontano a € 86,3 milioni (€ 59,4 milioni nel 2013/14). Il valore lordo è di € 133,1 milioni.
La variazione rispetto al 2013/14 è stata di € 26,7 milioni ed è stata determinata da investimenti per € 111,1 milioni, cessioni per un valore residuo di € 48,69 milioni, svalutazioni per € 475 mila e ammortamenti per € 35,1 milioni.
Tra le attività correnti figura la posta: “attività non correnti detenute per la vendita”, pari a € 8.688.871,03 (€ 4.886.843,60  nel 2013/14), che riguarda il valore contabile netto dei diritti di acquisizione di giocatori, che sono stati ceduti tra la data di chiusura dell'esercizio e la data di redazione dei conti annuali.
Al 30 giugno 2015, risultavano 14 calciatori di proprietà al 100%, con un valore contabile netto di 65,6 milioni; n. 3 calciatori in comproprietà con altri club, con un valore contabile netto di 10,16 milioni; n. 3 calciatori in comproprietà con altri enti, con un valore contabile netto di 10,56 milioni



Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 23,2 milioni, mentre nel 2013/14 era positivo per € 24,4 milioni. La variazione diminutiva è dovuta alla riduzione delle riserve per 72,5 milioni, a causa dell’imputazione a riserva delle perdite relativa alla sentenza di cui si è detto; all’utile d’esercizio 2014/15 pari a € 13,1 milioni, all’aumento del capitale sociale da Euro 20.592.168 a Euro 30.885.047,50, alla riserva da sovrapprezzo azioni per € 45.107.518,20 e a un versamento in conto capitale di WANDA per 3 milioni di Euro.
Il 30 giugno 2014, è stato deliberato un aumento di capitale pari a Euro 4.114.501,50, mediante l’emissione di 484.059 azioni con un valore nominale di 8,5 Euro ed un sovrapprezzo di € 13 per azione. L’aumento di capitale deliberato, ha comportato l’aumento del capitale sociale di 4.114.501,50 e l’evidenziazione della riserva da sovrapprezzo azioni per € 6.292.767.
Il 23 febbraio 2015 è stato deliberato un altro aumento di capitale pari a Euro 6.375.000, mediante l’emissione di 750.000 azioni con un valore nominale di 8,5 Euro ed un sovrapprezzo di 53,4 Euro.
L’aumento di capitale deliberato, ha comportato la sottoscrizione di n. 726.868 azioni a un prezzo di 61,9 euro per azione, di cui Euro 53,4 euro a titolo di sovrapprezzo di emissione. Wanda Madrid Investment, S.L. ne ha sottoscritto e versato 726.707 nuove azioni, per un esborso complessivo di 44.983.163,30 euro.
Come conseguenza nel bilancio 2014/15 figura la riserva da sovrapprezzo emissione per € 45.107.518,20 e il capitale sociale è aumentato a € 30.885.047,50.

L’importo negativo delle altre riserve aumenta da - 6.292.767 Euro a - 78.983.368,54 Euro.
Il Patrimonio Netto, essendo non negativo, è conforme a quanto stabilito dal regolamento sul Fair Play Finanziario. Tuttavia, il Patrimonio Netto copre solo il 4,26% delle attività totali, sintomo di sottocapitalizzazione e carenza di autonomia finanziaria, nel senso che si fa massiccio ricorso al capitale di terzi. Non a caso il capitale circolante netto, come detto sopra, è negativo.

La Posizione Finanziaria Netta.



L’indebitamento finanziario netto ammonta a € 44,15 milioni e risulta in aumento di € 8,72 milioni rispetto ai 35,43 milioni di Euro del 2013/14.
I debiti finanziari riguardano: i debiti verso enti creditizi per € 69,8 milioni (€ 47,9 milioni nel 2013/14) e i prestiti obbligazionari per € 66.978,80. Le disponibilità liquide ammontano a € 25,75 milioni (€12,55 milioni nel 2013/14).
Dei debiti verso enti creditizi 8,86 milioni riguardano lo sconto di effetti. A garanzia del debito bancario figurano le seguenti garanzie con i relativi importi: € 15,6 milioni da abbonamenti da incassare; € 10 milioni da garanzie prestate dai soci; € 24,9 milioni per ricavi dai ricavi per competizioni europee della stagione successiva; € 3,7 milioni da contratti di sponsorizzazioni e € 6,8 milioni da cessioni di credito.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è negativo per € 12,22 milioni. I debiti per la compravendita dei calciatori aumentano a € 70,63 milioni da € 39,5 milioni. I crediti per compravendita calciatori aumentano a € 58,4 milioni da € 47,3 milioni.
L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 56,37 milioni risulta inferiore al volume dei ricavi ed è conforme a quanto auspicato dalla normativa.

L’indebitamento finanziario netto ai fini del Regolamento del Controllo Economico della LNFP risulta  pari a € 251,86 milioni (€ 169,28 nel 2013/14 e € 86,8 milioni nel 2012/13) risulta superiore al volume dei ricavi rilevanti che è pari a € 223,7 milioni (€ 196.778.000 nel 2013/14 ed € 144.270.000 nel 2012/13).

I debiti verso il personale e la Pubblica Amministrazione.

I debiti totale verso il personale ammonta a € 72,1 milioni (€ 79,7 milioni nel 2013/14), segnando un decremento del 9,5%. Tali debiti riguardano i debiti verso il personale sportivo pari a € 72,1 milioni (€ 79,1 milioni nel 2013/14). Il rapporto tra debiti verso il personale e costo del personale è molto elevato essendo pari al 68,6% (70,5% nel 2013/14). Il debito verso i calciatori della prima squadra è diminuito da € 73,2 milioni a € 68,8 milioni. Il saldo del debito verso i calciatori della prima squadra alla chiusura di ogni esercizio è significativo, perché la liquidazione di una parte importante delle remunerazioni della stagione sportiva viene effettuata a inizio dell’esercizio successivo.
I debiti verso il personale “finanziano” il 13,2% di tutte le attività.

Il bilancio dell’Atletico Madrid, nel corso degli anni, è stato caratterizzato da un enorme indebitamento verso l’Erario. Il bilancio dell’esercizio 2014/15 segna un abbattimento del 43,7% del debito discale, rispetto all’esercizio precedente.
  


I debiti verso l’Erario, gli Enti Previdenziali e Pubblici, ammontano complessivamente a € 84,2 milioni (€ 158 milioni nel 2013/14), di cui € 7,1 milioni a breve termine (€ 39,1 milioni nel 2013/14); € 77,1 milioni a lungo termine (€ 89,5 milioni nel 2013/14) e 5,8 milioni per imposte differite (€ 29,4 milioni nel 2013/14). L’importo residuo, al 30/06/2015, dei debiti tributari rateizzati è di € 70,98 milioni (€ 117,6 milioni nel 2013/14). L’importo degli interessi sui debiti tributari rateizzati è di € 10 milioni (€ 13,5 milioni nel 2013/14). L’importo dell’IVA rateizzata, esclusi gli interessi, è di € 5,5 milioni.
Bisogna evidenziare che nel complesso i debiti verso la Pubblica Amministrazione “finanziano” il 15,5% dell’attivo.
Per quanto riguarda la situazione dei crediti verso l’Erario, per € 52,7 milioni, i revisori hanno evidenziato che la realizzazione dei crediti per imposte differite, eccedenti i debiti per imposte differite, dipenderà dalla capacità di generare utili nel futuro.

I Ricavi.



Il fatturato netto riclassificato, includendo gli altri ricavi operativi ed escludendo le plusvalenze, per l’anno 2014/15 segna la cifra di € 175,1 milioni, mentre nel 2013/14 era pari a € 169,9 milioni.
In definitiva, si è registrato un incremento di 5,2 milioni, pari al 3,09%, che ha permesso di evidenziare una fatturato record, nella storia dell’Atletico Madrid.

Il Grafico sottostante mostra l’evoluzione del fatturato netto dal 2010.



Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del fatturato netto degli ultimi sei anni è del 5,85%.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi per l’anno 2014/15 ammontano a € 162,8 milioni (€ 160,8 milioni nel 2013/14), mentre gli altri ricavi della gestione operativa ammontano a € 14.2 milioni (€ 7 milioni nel 2013/14).
I ricavi legati all’attività sportiva ammontano a € 62.398.202,66 (€ 68.156.719,88 nel 2013/14) ed incidono per il per il 38,8% sui ricavi delle vendite (esclusi gli altri ricavi della gestione operativa). Tra i “ricavi sportivi” sono inclusi: i ricavi da gare di campionato per € 6.463.047,77 (€ 6.767.311,74, nel 2013/14); i ricavi da gare di Coppa Nazionale per € 1.748.585,13 (€ 1.021.658,67, nel 2013/14); i ricavi della SuperCoppa di Spagna per € 1.599.792,98 (€ 1.418.101,24, nel 2013/14); i ricavi da competizioni internazionali per € 50,4 milioni (€ 56,7 milioni, nel 2013/14), i ricavi per amichevoli per € 1,9 milioni (€ 3,6 milioni nel 2013/14) e altri ricavi per € 258 mila. La presenza media alle partite casalinghe è cresciuta del 9% rispetto alla stagione precedente e il tasso di occupazione si è attestato intorno all'80%. Il 62% delle vendite dei biglietti è fatto e su Internet (44% nel sito web del club e il 18% tra Ticketmaster e Entradas.com).
I ricavi da abbonamenti e soci incidono per il 13,6% sui ricavi delle vendite e sono pari a € 21.957.960,73 (€ 18.543.804,62 nel 2013/14). L’Atletico Madrid ha potuto contare sul record storico del numero dei soci pari a 78.097, tra abbonati (47.890) e non abbonati. Le prospettive per il 2015/16 sono superiori a 80 mila soci tra abbonati e non.
I ricavi per cessione diritti audiovisivi nazionali ammontano a € 41,66 milioni (€ 45,9 milioni nel 2013/14). Tali ricavi incidono per il 25,9% sui ricavi delle vendite (esclusi gli altri ricavi della gestione operativa).
I ricavi commerciali e pubblicitari incidono per il 21,7% sui ricavi delle vendite e ammontano a € 34,87 milioni (€ 30,2 milioni nel 2013/14), con un incremento del 15,48% rispetto al 2013/14. In particolare, i ricavi da sponsorizzazione e pubblicità aumentano da € 24,6 milioni a € 27,1 milioni; i ricavi del merchandising aumentano da € 4.478.969,44 a € 5.278.489,78 e gli altri ricavi commerciali da € 1.077.552,02 a € 2.442.822,88.
Il rinnovo del contratto con Nike fino alla stagione sportiva 2025/26, garantisce ricavi minimi garanti per 92 milioni di Euro.
E’ stato firmato un nuovo contratto di sponsorizzazione, per le prossime quattro stagioni, con la multinazionale PLUS500 per un totale di 42,5 milioni di euro. Questa società è stata in seguito acquisita dal colosso PlayTech, leader mondiale per il software del gioco d'azzardo on-line.
I Ricavi per la vendita diretta (Retail) attraverso i negozi ufficiali e il negozio online sono aumentati di oltre il 17% rispetto alla stagione della finale di Champions League.

Gli altri ricavi operativi comprendono anche i contributi e le donazioni ricevute.

Il Player trading.



Il risultato del Player trading è negativo per € 5,37 milioni e non riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori.
L’ammortamento della rosa calciatori è aumentato da € 16,9 milioni a € 35,1 milioni. Il saldo tra plusvalenze e minusvalenze è positivo per € 33,28 milioni, in aumento di 11,32 milioni rispetto ai 21,96 milioni di Euro del 2013/14.
E’ impressionante la costanza con la quale l’Atletico Madrid produce plusvalenze, grazie ai campioni come Aguero, Falcao e da ultimo Diego Costa e Filipe Luis, ceduti al Chelsea nel 2014/15.
Tra gli acquisti più onerosi che hanno fatto aumentare gli ammortamenti figurano: Antoine Griezmann (Real Sociedad); Mario Mandzukic (FC Bayern Monaco); Jan Oblak (Benfica Lisbona) e Alessio Cerci (Torino).

Il Costo del personale.

Il costo del personale diminuisce a € 105 milioni da € 112,9 milioni con un decremento del 7% rispetto al 2013/14. Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto riclassificato, senza plusvalenze, è del 60% (66,5% nel 2013/14). Tale dato è conforme a quanto auspicato dal Fair Play Finanziario.
Il costo del personale tesserato ammonta a 89,3 milioni di Euro (€ 100,9 milioni nel 2013/14).

IL COSTO DEL LAVORO ALLARGATO
Il costo del fattore lavoro allargato dato dalla somma del costo del personale e dal costo degli ammortamenti è pari a € 140,1 milioni e incide sui ricavi al netto delle plusvalenze per l’80%.

Secondo il criterio esposto in bilancio, che considera anche altre voci, il costo del fattore lavoro della rosa sportiva ammonta a € 127,4 milioni (€ 122,8 milioni nel 2013/14).

Il numero medio dei dipendenti è stato di 327, di cui 48 giocatori professionisti, 5 dirigenti e 139 impiegati amministrativi. Alla fine dell’esercizio ne risultavano 392.

Il Costo degli Agenti.

Il costo degli agenti allocato tra i costi per servizi esterni ammonta  a € 4.636.000, nel 2013/14 era pari a € 4.054.000.

Altri costi.

I costi per l’approvvigionamento di forniture e servizi ammontano a € 7,1 milioni (€ 7,1 milioni nel 2013/14). Tali costi riguardano il materiale sportivo per € 933.881,47 (€ 929.461,88 nel 2013/14), il costo del lavoro di imprese esterne per € 3,4 milioni (€ 3,1 milioni nel 2013/14), gli altri consumi e costi esterni per circa € 4 milioni (€ 2,9 milioni nel 2013/14).
I costi di gestione pari a € 35,57 milioni (€ 33,7 milioni nel 2013/14), comprendono i costi per servizi esterni pari a € 23,97 milioni.

La Gestione Finanziaria.

Il risultato della gestione finanziaria è negativo per 21,1 milioni d Euro. Pesano molto gli oneri finanziari per debiti verso terzi pari a circa € 20,6 milioni (€ 20,6 milioni 2013/14). Si pensi che nel 2010/11 erano pari a € 40.610.848,49. Nel 2013/14 il risultato della gestione finanziaria era negativo per € 17,1 milioni.

La Gestione Straordinaria.

La Gestione straordinaria è positiva per 16,8 milioni. WANDA MADRID INVESTMENT, SL ha elargito un contributo volontario di 15 milioni di Euro finalizzato all’Academia. Il 20% è stato allocato come contributo in conto capitale e la parte restante di 12 milioni di Euro, come componente positivo di reddito.
Inoltre, si sono registrati dei proventi per 6,87 milioni di Euro per una sentenza in tema di diritti audiovisivi.

Il requisito del pareggio di bilancio.

Il risultato prima delle imposte è positivo per € 18,97 milioni. Nel 2013/14 era positivo per € 2,3 milioni e nel 2012/13 era sempre positivo per € 386.958,91.
La somma algebrica dei risultati prima delle imposte degli ultimi tre esercizi evidenzia un dato positivo di € 21,6 milioni.

Il Fair Play Finanziario Spagnolo.

In base a quanto stabilito dal Regolamento di Controllo Economico della LFP l’Atletico Madrid presenta un debito finanziario netto di 251,86 milioni di Euro (€ 169,28 milioni nel 2013/14) e ricavi rilevanti per 223,7 milioni di Euro (€ 196,78 milioni nel 2013/14).
Il Regolamento richiede che il rapporto tra il totale del Debito Netto e i Ricavi rilevanti non deve essere superiore a 1.
Il peggioramento del debito finanziario netto è dovuto alla sentenza.

Conclusioni.

Determinante per l’entità dell’utile, appare il contributo elargito da Wanda imputato a conto economico per 12 milioni di Euro.
Il peso fiscale sul bilancio dell’Atletico Madrid, continua a ridursi, ma resta ancora molto pesante e per essere onorato sottrae importanti risorse. Gli ottimi risultati sportivi, hanno contribuito ad alleviare il peso, ma il valore aggiunto prodotto deve far fronte al costo del personale. Il problema resta il debito verso il Fisco Spagnolo, che seppur rateizzato, ha delle scadenze di un certo importo, che vanno onorate.
Altro interrogativo è la mole del debito verso il personale, in considerazione della “prassi” di liquidarlo, per la maggior parte, dopo la chiusura dell’esercizio.
Come punto di forza sembrerebbe che la gestione sportiva stia conseguendo con costanza sia risultati sportivi eccellenti, che ottime plusvalenze.

Secondo gli Amministratori, la promulgazione del regio decreto relativo alla commercializzazione centralizzata dei diritti televisivi, permetterà al club nella prossima stagione, di conseguire quasi il doppio dei ricavi relativi ai diritti televisivi del campionato e della Copa del Rey. Inoltre, gli Amministratori hanno evidenziato che la costruzione del nuovo stadio avanza speditamente. Il completamento della costruzione è previsto per la primavera del 2017, in modo che il club possa iniziare la stagione 2017/2018 nel nuovo stadio.

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