domenica 4 febbraio 2018

Consolidato Inter 2016-17: perdita di 24,5 milioni, con l'obiettivo dell'equilibrio economico-finanziario.


Luca Marotta


Il bilancio consolidato del Gruppo che fa capo a FC Internazionale Milano SpA, al 30 giugno 2017, evidenzia una perdita consolidata netta di Euro 24.576.123, in parte influenzata dagli ammortamenti aumentati di 35 milioni di Euro.

L’esercizio 2016/17 è il primo esercizio la cui gestione è imputabile completamente alla nuova proprietà, che il 28 giugno 2016 è passata al nuovo socio cinese “Suning Holdings Group Co.”, tramite la società “Great Horizon S.à r.l.”.
Nella Nota integrativa è ben evidenziata l’importanza del Nuovo Azionista di maggioranza Suning, che “ha portato nuove risorse finanziarie derivanti dall’aumento di capitale (incluso sovrapprezzo) per Euro 142 milioni e dalla concessione di finanziamenti Soci per un totale di Euro 298 milioni, di cui Euro 40 milioni corrisposti in data 29 giugno 2016, Euro 177 milioni corrisposti nell’esercizio e Euro 81 milioni nei mesi di luglio e agosto 2017. Le nuove risorse finanziarie sono state impiegate: i) per Euro 131,6 milioni circa per rimborsare i finanziamenti verso ISC e gli interessi maturati sui finanziamenti stessi, ii) per Euro 9,2 milioni per rimborsare alcune posizioni debitorie connesse a contratti di factoring e iii) per la restante parte per finanziare l’attività corrente e le campagne acquisti e trasferimenti.”

Per il Nuovo Azionista di maggioranza resta fondamentale l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario. Si potrebbe affermare, che per il raggiungimento di tale obiettivo il Gruppo ha fatto ricorso ai ricavi realizzati con parti correlate, per circa 57 milioni di Euro.

Dal punto di vista sportivo la stagione sportiva 2016-2017 è iniziata con la conduzione tecnica di Roberto Mancini, che è stato sostituito da Frank De Boer, che a sua volta è stato sostituito con Stefano Pioli. Il campionato di Serie A 2016-2017 si è concluso con il raggiungimento del settimo posto in classifica senza alcuna qualificazione alle competizioni europee. Anche con Pioli si è proceduto alla risoluzione contrattuale a causa della mancata qualificazione alle competizioni UEFA.

Il Problema del Fair Play Finanziario.

In data 8 maggio 2015, a seguito della verifica del Club Financial Control Body dell’UEFA, FC Internazionale Milano SpA ha stipulato un Settlement Agreement.
L’atto di transazione concordato con il Club Financial Control Body dell’UEFA ha la durata di 4 stagioni sportive: 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019.
Per quanto riguarda il contenuto, il Settlement Agreement ha previsto per i singoli esercizi, oltre alla capacità di operare in continuità aziendale, il raggiungimento di un break-even deficit per l'esercizio 2015/2016 non superiore a Euro 30 milioni e per l'esercizio 2016/2017 una situazione di pareggio.
L’Inter ha subito restrizioni all’utilizzo di calciatori nelle competizioni europee, che hanno determinato, nella stagione 2016/17, l’esclusione di alcuni calciatori acquistati nella sessione di mercato estiva 2016 dalla competizione Uefa Europa League.
La Società, inoltre, per gli esercizi 2015/2016 e 2016/2017 ha subito delle restrizioni in termini di costi per salari e stipendi e limitazioni relative ad ammortamenti/svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Tale ultima circostanza spiegherebbe il ricorso massiccio alle svalutazioni nel 2014/15 e il ricorso alla formula dell’acquisizione in prestito di molti calciatori.
In base a tale accordo, nel 2014/15, è già stata comminata una sanzione di Euro 6 milioni, ed una ulteriore potenziale sanzione di Euro 14 milioni sottoposta a condizione sospensiva.
Nello specifico Euro 7 milioni nell'esercizio 2015/2016 in caso di break-even deficit patrimoniale compreso tra Euro 30 milioni (limite massimo stabilito dal CFCB) ed Euro 40 milioni e ulteriori Euro 7 milioni nell'esercizio 2016/2017 in caso di break-even deficit compreso tra zero milioni e Euro 10 milioni. Le eventuali penalità saranno trattenute dalla U.E.F.A. a scomputo dei premi riconosciuti per la partecipazione della prima squadra della società alle competizioni europee.
Il superamento dei limiti di break-even deficit patrimoniale di Euro 10 milioni nell’esercizio 2016-2017 comporterebbe la necessità di rinegoziare il Settlement Agreement con effetti sanzionatori non determinabili, prima del termine della negoziazione. Nel caso in cui i requisiti finanziari e i limiti ai costi per salari, stipendi e ammortamenti non fossero rispettati, i vincoli derivanti dall’accordo con CFBC in termini di numero di calciatori impiegabili nelle competizioni europee verranno applicati anche per le stagioni 2017/2018 e 2018/2019.
La perdita del bilancio considerata è quella prima delle imposte depurata dalle spese del settore giovanile e del costo relativo agli altri ammortamenti.
Il bilancio 2015/16 è risultato conforme dopo che la U.E.F.A., attraverso il Club Financial Control Body, ha analizzando il break-even deficit, la plusvalenza di Kovacic è stata decisiva.
Il Gruppo sarà tenuto al rispetto del break even e quindi al raggiungere il pareggio di bilancio anche nella stagione 2017-2018, alla luce del risultato raggiunto al 30 giugno 2017 e dei flussi economico-finanziari futuri previsti nel business plan il Gruppo conferma come non probabile il rischio di mancato rispetto dei requisiti fissati per il FFP. Pertanto, gli Amministratori non hanno proceduto ad effettuare alcun accantonamento, con riferimento alle sanzioni sottoposte a condizione sospensiva, nel bilancio consolidato al 30 giugno 2017.

La Struttura del Gruppo

Gli azionisti del Gruppo F.C. Internazionale Milano al 30 giugno 2017, risultavano i seguenti:
Great Horizon S. à r.l., con il 68,55%;
International Sport Capital S.p A, con il 31,05%
Minoranze con lo 0,4%.

L’area di consolidamento al 30 giugno 2017 comprende quindi, come società Capogruppo la società F.C. Internazionale Milano Spa; INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.R.L. al 100%; INTER BRAND S.R.L. al 100%; INTER FUTURA S.R.L. al 100% e M-I Stadio S.r.l. (consolidata con “equity method”) al 50%.
Il capitale di INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.R.L.è detenuto al *55,61% direttamente dalla Capogruppo FC Internazionale Milano SpA e al 44.39% è detenuto indirettamente tramite da Inter Brand S.r.l.
Altre due società, denominate “Shanghai Inter Brand Trading Co., Ltd.” e “Inter Brand China Co., Ltd. in liquidazione”, che erano controllate da “Inter Brand S.r.l.”, non sono state consolidate in quanto non rappresentano più un investimento durevole per il Gruppo.

Il Gruppo Suning è una multinazionale cinese che opera nel mercato al dettaglio dell’elettronica di consumo ed era già presente nel settore calcio in Cina in quanto era proprietario del club “Jiangsu Suning Football Club”, militante nella Super League cinese.

La continuità aziendale (“Going Concern”).

La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare gli impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.

Gli Amministratori hanno evidenziato che il Nuovo Azionista di maggioranza ha garantito la continuità aziendale rendendo disponibili risorse ricorrendo al prestito di somme di denaro, tramite il finanziamento soci.
L’Azionista di maggioranza ha riconfermato l’impegno a supportare finanziariamente, patrimonialmente ed economicamente la Capogruppo e il Gruppo nel prevedibile futuro dei prossimi 12 mesi. Tale supporto si è concretizzato anche tramite “la concessione su base esclusiva di determinati diritti in relazione alla denominazione dei centri sportivi della Capogruppo, alle divise di allenamento dei giocatori, di co-branding e sfruttamento commerciali”.
Quanto sopra ha consentito “agli Amministratori di considerare rispettato il presupposto della continuità aziendale, nonostante la perdita conseguita e le risultanze dei dati previsionali per la chiusura dell’esercizio al 30 giugno 2018”, determinata anche dai “significativi investimenti effettuati nelle precedenti sessioni di mercato”, ma coerente con il rispetto delle regole della “Financial Fair Play Rule”.

La Riclassificazione del bilancio 2015-16 in base ai nuovi principi contabili nazionali

Per quanto riguarda i bilanci delle società di calcio, il D.lgs 139/2015 ha interessato principalmente il regime della Capitalizzazione dei Costi del Vivaio. In base alle disposizione del nuovo OIC 24 i costi di ricerca non possono più essere capitalizzati.

Pertanto, la FIGC nella “Raccomandazione contabile n. 2 – Capitalizzazione dei costi del vivaio” per definire i costi del settore qualificabili tra i costi di sviluppo suscettibili di capitalizzazione, raccomanda che l’eventuale rilevazione quali costi di sviluppo è ammessa solo nel caso in cui gli oneri siano esclusivamente preordinati alla gestione, promozione e sviluppo futuro del settore giovanile.
Nel caso del’l’Inter, quanto sopra ha determinato un effetto negativo sul Patrimonio netto al 1° gennaio 2016 di circa 4 milioni di Euro.

Infatti, la riclassificazione del bilancio 2015/16 ha determinato la riduzione della voce “B.I.7 Capitalizzazione costi vivaio” di Euro 4.032.315, da Euro 9.585.535 a Euro 5.553.221; pertanto, il totale dell’attivo è diminuito di pari importo.
Tale variazione ha determinato un effetto di pari importo sul Patrimonio Netto al 30.06.2016 dovuto all’evidenziazione della “Riserva transitoria D.lgs139/2015” per Euro 2.328.626 e il peggioramento della Perdita d'esercizio di pertinenza del Gruppo per Euro 1.703.689.
Per quanto sopra il Conto Economico ha registrato una riduzione di componenti positivi per Euro 2.129.611 per quanto riguarda la voce “A.4 Capitalizzazione costi vivaio”; e una riduzione di componenti negativi di reddito per Euro 425.922 per quanto riguarda la voce “B.10.a Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali”; mentre, gli importi relativi ai proventi e oneri straordinari sono stati riclassificati nelle voci “A.5.l altri ricavi e proventi diversi” e “B.14.g altri oneri diversi e sopravvenienze passive” rispettivamente per Euro 558.623 ed Euro 6.580.327.
Inoltre sono state rideterminate maggiori imposte correnti per Euro 1.377.

Il Patrimonio Netto.

L’Assemblea Straordinaria di F.C. Internazionale Milano SpA del 28 giugno 2016, aveva sancito l’ingresso del nuovo socio cinese “Suning Holdings Group Co.”, tramite la società “Great Horizon S. à r.l.”, mediante la sottoscrizione di un aumento di capitale, che ha comportato l’emissione di n. 3.263.021.485 nuove azioni ordinarie, che hanno determinato un aumento nominale del capitale sociale di Euro 4.195.313,34 e un sovrapprezzo di Euro 137.804.686,66, per un totale aumento di capitale Euro 142.000.000. Al 30.06.2017, risulta un peggioramento della situazione patrimoniale.




Il Patrimonio Netto del bilancio Consolidato di F.C. Internazionale Milano S.p.A. al 30 giugno 2017, è negativo per € 83,4 milioni; mentre al 30 giugno 2016 era negativo per 58,8 milioni nella situazione riclassificata in base ai nuovi principi contabili e negativo per 54,8 milioni in base alla redazione originale del bilancio. Al 30 giugno 2015, il Patrimonio Netto Consolidato era negativo per € 137,2 milioni.
La composizione, al 30 giugno 2017, del patrimonio netto consolidato era la seguente: capitale sociale pari ad € 19.195.313; Riserva da sovrapprezzo azioni per € 109.494.270; Perdite portate a nuovo per € 187.527.597 e perdita dell’esercizio per € 24.576.123.
L’ammontare al 30 giugno 2017 della “Riserva transitoria D.lgs139/2015”, perché tale riserva è stata riclassificata tra la Riserva sovrapprezzo azioni. Per quanto riguarda la Riserva sovrapprezzo azioni, pari a circa pari a Euro 109,5 milioni è stato utilizzato l’importo di 69,5 milioni di Euro per la copertura della perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2016.
La variazione negativa, tra il patrimonio netto al 30.06.2017 e il patrimonio netto al 30.06.2016 riclassificato è dovuta alla perdita dell’esercizio.
La riclassificazione in base ai nuovi principi contabili al 30.06.2016, come detto, ha comportato una variazione negativa per Euro 4.032.315, a causa dell’evidenziazione della “Riserva transitoria D.lgs139/2015” negativa per Euro 2.328.626 e il peggioramento della Perdita d'esercizio di pertinenza del Gruppo per Euro 1.703.689.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 0,88, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore esposto non sarebbe sufficiente a far fronte alle passività, e che è necessario il supporto della proprietà.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,81.

L’Indebitamento Finanziario Netto.

Per il regolamento del Fair Play Finanziario l’indebitamento di natura finanziaria al netto delle disponibilità, unitamente al saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori, non deve essere superiore ai ricavi.



Le disponibilità liquide sono pari a € 14.757.875, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 32.314.363.
I debiti verso soci per finanziamenti pari a Euro 221,1 milioni (€ 40 milioni nel 2015/16), di cui Euro 217 milioni riguardano la quota capitale del versamenti a titolo di finanziamento fruttifero sottoscritti con la nuova società controllante Great Horizon S.à.r.l..
Nel 2016/17, sono stati concessi ulteriori finanziamenti per 177 milioni di Euro. Tale finanziamento matura interessi ad un tasso del 6,5% annuo (7,7% fino al 28 febbraio 2017), che prevedono tutti la liquidazione degli interessi con cadenza trimestrale come deliberato in data 27 giugno 2017 dal Consiglio di Amministrazione della Società. Il rimborso della quota capitale dei suddetti finanziamenti è interamente previsto entro il 28 giugno 2019.
Gli oneri finanziari su debiti finanziari verso controllanti nel 2016/17 ammontano a € 13.259.000 nel 2016 (€ 9.770.000 nel 2015/16), di cui € 5,7 milioni per interessi pagati dalla Capogruppo.
Nella nota integrativa è segnalato che nel mese di Luglio, Agosto e Settembre 2017 sono stati ricevute ulteriori quote di finanziamento per complessivi Euro 81 milioni. Dopo tali ulteriori finanziamenti, il totale del debito verso soci per finanziamenti ha toccato un valore pari a Euro 298 milioni, al netto degli interessi.

I debiti bancari ammontano a 208 milioni di Euro (€ 220 milioni nel 2015/16), di cui € 12 milioni a breve termine; mentre i debiti verso banche con scadenza oltre l’esercizio successivo ammontano a Euro 196 milioni. Non figurano debiti verso banche con scadenza superiore a 5 anni.
I debiti verso banche riguardano l’operazione di rifinanziamento del debito effettuata con Goldman Sachs del 2014-2015. Per i debiti bancari, non esistono scadenze superiori ai 5 anni.
Gli interessi applicati sul finanziamento di Goldman Sachs sono ad un tasso variabile pari all’Euribor a 3 mesi oltre uno spread del 5,5%.
Il piano di rimborso stabilito è il seguente:
- 1 rata da 1 milione di Euro entro il 30 giugno 2015 (regolarmente pagata);
- 15 rate trimestrali da 3 milioni di Euro ciascuna dal 30.09.2015 al 30.03.2019 per un totale di Euro 45 milioni (il piano risulta rispettato);
- 1 rata finale per 184 milioni di Euro entro il 30 giugno 2019.
Inoltre, il Finanziamento della Goldman Sachs prevede il rispetto di due parametri finanziari (covenants): il Debt Service Cover Ratio e il Pro-forma Debt Service Cover Ratio. 
Il “Debt Service Cover Ratio” è dato dal rapporto tra i flussi di cassa netti da gestione operativa e la somma tra oneri finanziari iscritti nel bilancio e i pagamenti di capitale avvenuti nei 12 mesi precedenti la data di calcolo. 
Il “Pro-Forma Debt Service Cover Ratio” viene calcolato utilizzando i medesimi fattori, utilizzando i valori stimati del budget - per i 12 mesi successivi alla data di calcolo.
Tali parametri sono calcolati trimestralmente a partire dal 30 settembre 2014 sul bilancio d’esercizio di Inter Media e devono risultare in valori superiori o uguali a 1,5.

Gli Azionisti hanno la possibilità di effettuare versamenti in capitale per incrementare i flussi di cassa operativi e per essere conformi al parametro. Nella Nota Integrativa è scritto che “Tale possibilità è concessa per una sola volta nel caso in cui la prima squadra della Controllante rimanga in serie A mentre è estendibile a 3 volte qualora la medesima retroceda in una serie minore” e che “sulla base dei calcoli effettuati i covenants al 30 giugno 2017 risultano rispettati” e si prevede che verranno rispettati anche con riferimento alle prossime scadenze nell’orizzonte temporale dei prossimi 12 mesi, “tenuto conto dell’impegno al sostegno finanziario della Controllante da parte del Nuovo Azionista di maggioranza”. Le rate in scadenza nel periodo sono state regolarmente pagate.

I debiti verso altri finanziatori non sono presenti, nel 2015/16 erano pari a 9,9 milioni di Eur, ed erano relativi a operazioni di Factoring relative agli incassi da biglietteria previsti per le partite di Campionato Serie A della stagione 2016/2017; agi incassi della Tournée estiva svoltasi nel mese di luglio 2016 negli USA ed agli incassi derivanti dalla campagna abbonamenti per la stagione 2016/2017 iniziata nel mese di Aprile 2016.
I crediti verso enti settore specifico ammontano a € 91,4 milioni (€ 49,1 milioni nel 2015/16). Gli importi maggiori riguardano: U.C. SAMPDORIA S. p. A. per € 16,8 milioni; SUNDERLAND AFC, LTD per € 10.758.000; A.S.  ROMA S.p.A. per € 8.591.000; € SEVILLA FUTBOL CLUB SAD per € 6.519.000; BOLOGNA F.C. S.p.A. per € 5.565.000 e ATALANTA BERGAMASCA CALCIO S.p.A. per € 5.034.000.

I crediti verso società nazionali sono regolati presso la stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni debitorie, per un ammontare pari a Euro 53.526.000.

I Debiti verso enti settore specifico ammontano a € 112,57 milioni e riguardano i rapporti con enti e società del settore e mostrano un incremento di € 1,1 milioni rispetto al 2015/16.  
Nello specifico, i debiti verso società calcistiche nazionali ammontano a € 53,46 milioni. Gli importi maggiori riguardano: ATALANTA BERGAMASCA CALCIO S.p.A. per € 19.318.000; SOCIETA' SPORTITA LAZIO S.p.A. per € 15.335.000; U.C. SAMPDORIA SPA per € 6 milioni; A.S. ROMA SPA per € 5,2 milioni; GENOA CRICKET & FOOTBALL CLUB S.p.A. per € 3.106.000 e DELFINO PESCARA 1936 S. p. A. per € 2.669.000.
I debiti verso società calcistiche estere ammontano a € 31,2 milioni. Gli importi principali riguardano: MANCHESTER CITY FOOTBALL CLUB Ltd per € 9.263.000; CLUB ATLETICO DE MADRID per € 5.363.000; FC BAYERN MUNCHEN AG per € 5.321.000; WOLFSBURG per € 5.000.000; GRANADA CLUB DE FUTBOL S.A.D. per € 2.910.000; GNK DINAMO per € 2.017.000 e NEWCASTLE UNITED FOOTBALL COMPANY per € 1.137.000.
I debiti verso società nazionali sono regolati presso la stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni creditorie, per un ammontare pari a Euro 53.371.000.

Nel 2016/17, il debito finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario risulta superiore sia al fatturato netto che al valore della produzione.

Gli altri debiti.

In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, le società di calcio richiedenti la Licenza UEFA, non devono avere debiti scaduti verso i club, i dipendenti e/o le autorità sociali o fiscali, a meno che tali debiti siano oggetto di contenzioso, con valide argomentazioni a supporto.

La voce “debiti” iscritta nello stato patrimoniale è aumentata da € 488,8 milioni a € 637,6 milioni, di cui € 208 milioni per Debiti bancari, € 221 milioni per debiti verso soci, € 64,5 milioni per debiti verso fornitori, € 115,56 milioni per debiti verso enti settore specifico.
Tra i debiti verso fornitori si segnalano i debiti verso agenti Fifa per € 24,7 milioni (€ 28,8 milioni nel 2015-16; € 28,2 milioni nel 2014-15) ed i debiti verso il Comune di Milano per € 19,87 milioni (€ 18,9 milioni nel 2015/16) riferiti ai corrispettivi per affitto dello stadio da utilizzare a compensazione con le migliorie effettuate dalla Capogruppo, che figurano nella voce “Immobilizzazioni immateriali”.

I debiti verso il personale, diminuiscono da € 14 milioni a € 11,7 milioni. Un dato da considerare “fisiologico”, che dovrebbe far supporre la puntualità nei pagamenti e rientrante nei canoni del Fair Play Finanziario.

I debiti tributari passano da € 15,3 milioni a € 14,76 milioni. I debiti per IRPEF su lavoro dipendente ammontano a € 9,4 milioni (€ 8,8 milioni nel 2015/16) e si riferiscono alle retribuzioni di maggio e giugno e sono stati pagati nei mesi di luglio e agosto.

I Fondi per rischi e oneri diminuiscono da Euro 7 milioni a Euro 1,88 milioni a seguito di utilizzi per Euro 6.048.000 e accantonamenti dell'esercizio per € 888.000.  Gli utilizzi riguardano per Euro 5,1 milioni l’allineamento al Patrimonio Netto del valore della partecipazione della collegata Mi-Stadio al 30 giugno 2016 e per Euro 0,9 milioni l’utilizzo per il pagamento di importi connessi al ricevimento di cartelle esattoriali per accertamenti fiscali.

Il Rendiconto Finanziario.

Le variazioni di Disponibilità liquide risultano negative per € 17.556.488. Tale variazione negativa è dipesa dal flusso generato dall’attività reddituale, che ha drenato 28,2 milioni di Euro; dal flusso generato dall’attività di investimento, che è stato negativo per € 144.712.821 e dal flusso generato dall’attività di finanziamento, che ha determinato flussi positivi per € 155.403.957.



Il rendiconto finanziario rivela il ruolo importante della proprietà nel sostenere finanziariamente la società. L’apporto derivante dal finanziamento soci è stato di 177 milioni di Euro, nell’esercizio precedente è stato di 40 milioni di Euro a titolo di finanziamento soci e di 142 milioni di Euro a titolo di Aumento di capitale incluso il sovrapprezzo azioni.

Il Valore della Rosa.




Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 219 milioni (€161 milioni nel 2015/16). La variazione è dovuta ad investimenti per € 144,7 milioni (€ 142,5 milioni nel 2015/16), cessioni per un valore contabile netto di € 11,6 milioni (€ 51,98 milioni nel 2015/16) ed ammortamenti per 74,1 milioni (€ 38,9 milioni nel 2015/16) e svalutazioni per € 777 mila (€ 324 mila nel 2015/16).

Tra i principali calciatori acquistati figurano: Naval Da Costa Eduardo Joao Mario (Sporting C.P.) per € 43.774.974; Barbosa Almeida Gabriel ((Santos FC) per € 33.127.843; Gagliardini Roberto (Atalanta) per € 22.328.627; Candreva Antonio (SS Lazio) per Euro 20.769.751; Ansaldi Cristian (Genoa) per € 9.503.748 e Caprari Gianluca (Delfino Pescara) per € 5.379.642.

Al 30.06.2017, tra i calciatori con valore contabile residuo più elevato, spiccano: Joao Mario con € 36.153.328; Barbosa Almeida Gabriel con € 27.359.965; Kondogbia con € 25.810.875, con un costo storico di 40,9 milioni di Euro e Gagliardini Roberto con € 20.416.662.

La campagna trasferimenti estiva del mese di giugno 2017 è stata caratterizzata principalmente dalle seguenti cessioni: Gianluca Caprari, Fabio Eguelfi, Ever Banega, Andreaw Gravillon, Federico Dimarco, Senna Miangue, Gyamfi Bright.

La cessione di Caprari Gianluca ha permesso di realizzare una plusvalenza di € 9.333.764; quella di Banega € 3.892.124,45; quella di Eguelfi Fabio € 4.810.628; Gravillon Andreaw Rayan € 3.338.350; Dimarco Federico € 3.277.656; Miangue Senna € 2.818.250 e quella di Gyamfi Bright (Benevento Calcio) € 189.452.

Le Altre Immobilizzazioni.

I "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" espongono un valore contabile netto residuo di Euro 87.825 e riguardano principalmente i diritti di immagine (foto e video) dei progetti Intercampus nel mondo, nonché il corrispettivo pagato per il documentario sulla carriera in nerazzurro di Javier Zanetti.
La voce "Concessioni, licenze e marchi", pari ad Euro 98.187.358, riguarda essenzialmente l'allocazione al marchio FC Inter del disavanzo da fusione emerso nel bilancio consolidato al 30 giugno 2007 per effetto della fusione inversa di Inter Capital S.r.l. in F.C. Internazionale Milano S.p.A.. Nella Nota integrativa è scritto che “nell'allocazione del suddetto disavanzo ci si è avvalsi dei riferimenti valutativi raccolti all'atto della cessione del marchio F.C. Internazionale Milano S.p.A. a Inter Brand S.r.l.”. Nello specifico, al 30 giugno 2017, il marchio “FC Inter” espone un valore netto residuo pari a € 71,29 milioni, ammortizzato in 20 anni con decorrenza dal 5 giugno 2014. L’importo residuo della voce 'Concessioni, licenze e marchi" di € 26,24 milioni, riguarda il valore netto residuo del costo di acquisto a titolo definitivo dell'archivio Rai (libreria storica, materiali e diritti) a far data dal 30 giugno 2011, nonché della quota di archivio delle autoproduzioni del canale tematico Inter Channel dal 2000 al 2008. Tale importo è ammortizzato in 30 anni con decorrenza dal 1° luglio 2011.
Gli Amministratori hanno proceduto sottoposto le immobilizzazioni immateriali, con l’ausilio di un esperto indipendente ad effettuare un test di impairment al 30 giugno 2017.

Le “Altre immobilizzazioni immateriali”, pari a Euro 6.215.168, si riferiscono principalmente per 5.43 milioni alle spese sostenute per la sottoscrizione del finanziamento “Goldam Sachs” (prevalentemente consulenze legali e bank fees) oltre a migliorie su immobili di terzi.

Le immobilizzazioni materiali sono pari a 18,23 milioni di Euro e riguardano principalmente la voce “centro sportivo” per 12,38 milioni di Euro e il terreno “La Pinetina” è esposto per € 4,39 milioni. Il “Centro Sportivo Suning in memoria di Angelo Moratti” di Appiano Gentile, determina dei ricavi per i diritti di “naming rights” rinvenienti dalla nuova proprietà cinese Suning.


La Gestione Economica.

Il valore della produzione consolidato 2016/17 risulta in aumento del 31,8% rispetto al dato 2015/16 riclassificato e ammonta ad Euro 318,2 milioni. Il dato riclassificato 2015/16, pari a € 239,8 milioni, risulta inferiore al dato originale, che era pari € 241,4 milioni, a causa della diminuzione dello storno della capitalizzazione dei costi del vivaio.

Il fatturato netto, senza plusvalenze, prestiti e capitalizzazione costi vivaio aumenta da € 197,73 milioni a € 263,65 milioni.
Secondo la classifica “Football Money League 2018”, l’Inter si colloca al quindicesimo posto con un fatturato netto di € 262,1 milioni, di cui € 28,4 milioni per ricavi “Match Day”; € 103,6 milioni per ricavi “Broadcast” ed € 130,1 milioni per ricavi “Commercial”.
I costi della produzione aumentano del 13,4%, da € 266,4 milioni a € 302,15 milioni. Il 50,1% di tali costi è rappresentato dal costo del personale e il 24,5% dall’ammortamento della rosa calciatori.
Un dato importante è che la differenza tra ricavi e costi della produzione risulta positiva per 16 milioni di Euro circa.



I Ricavi.

I ricavi derivanti dalla cessione dei diritti radiotelevisivi nazionali risultano pari a € 76,1 milioni (€ 79 milioni nel 2015/16). A differenza della stagione precedente sono presenti i diritti TV per le competizioni europee, che ammontano a € 7.647.083.

Nel Conto economico consolidato dell’Inter, nei ricavi da gare, tra gli altri ricavi, sono allocati i proventi relativi ai diritti d’archivio RAI-Infront, risultano pari a 10,56 milioni di Euro (€ 10,56 milioni nel 2015/16) e i ricavi da Inter Channel per € 4.109.000 (€ 3.790.000 nel 2015/16).

I ricavi commerciali, risultano in forte aumento, da € 47 milioni a € 110,4 milioni. Tali ricavi comprendono i proventi commerciali e royalties per € 2.056.672 (€2.155.721 nel 2015/16); e i Proventi da sponsorizzazioni per Euro 18.542.000 (30.200.000 nel 2015/16), di cui Euro 9.167.000 per lo Sponsor Ufficiale Pirelli ed Euro 9.375.000 dallo sponsor tecnico NIKE. Nel Conto economico consolidato dell’Inter, nei ricavi da gare, tra gli altri ricavi, è allocata la voce “Sponsorship Infront” che nella sostanza riguarda ricavi da concessione di spazi promo pubblicitari, che è aumentata da Euro 14.794.000 a Euro 14.962.000, a causa dell’aumento del minimo garantito del contratto con “Infront Italy srl” e la voce “Sponsorship Regional”, che ha registrato un impressionante aumento da € 351.000  a € 74.808.000, a causa dei nuovi accordi commerciali stipulati nel corso dell’esercizio.Infatti nella Relazione sulla Gestione è scritto che “Fc Internazionale Milano SpA” e “Inter Media and Communication S.r.l.”, nel corso dell’esercizio hanno sottoscritto un accordo di consulenza in esclusiva con una società cinese, non rientrante nel perimetro di consolidamento dell’azionista di riferimento, per creare opportunità commerciali, come nuove sponsorizzazioni in territori come la Cina, Malesia, Singapore, Indonesia, Giappone e Corea.

I ricavi da gare, aumentano da € 26,3 milioni a 27,9 milioni di Euro. Tali ricavi incidono per l’8,79% sul valore della produzione. Gli abbonamenti sono aumentati del 6,6%, da € 7,6 milioni a 8,1 milioni di Euro. La campagna abbonamenti per la stagione sportiva 2016-2017 ha registrato la sottoscrizione di 27.126 abbonamenti (27.800 abbonamenti nel 2015/16).
I ricavi da Coppe Internazionali, aumentano a € 7.647.083; gli incassi da gare di campionato in casa ammontano a € 14,72 milioni (€ 13,23 milioni nel 2015/16) e quelli per le gare di TIM Cup a € 744 mila. I ricavi da tornei e amichevoli, passano da 4,2 milioni di Euro a € 3,92 milioni; I ricavi da gare per le Gare Coppe Internazionali sono stati pari ad Euro 498 mila.
I contributi in conto esercizio pari a € 5.128.148 (€ 4.385.744 nel 2015-16), nella tabella sopra classificati tra gli altri ricavi, riguardano principalmente i contributi della Lega legati ai premi della Tim Cup e ai ricavi collettivi esclusi i diritti audiovisivi.

La voce del Conto Economico “Altri ricavi e proventi diversi”, ammontante a Euro 20.430.885, riguarda sopravvenienze attive e insussistenze del passivo per 2,46 milioni di Euro (€ 18,3 milioni nel 2015/16); il contributo di Euro 885 migliaia erogato dalla UEFA per la partecipazione dei calciatori della Prima Squadra ai campionati Europei 2016 giocati in Francia;   i ricavi da Inter Academies per Euro 10,16 milioni; proventi dovuti principalmente al contratto sottoscritto durante l’esercizio, a valoro di mercato, con la Controllante “Suning Sports International Limited” per la condivisione del personale tecnico e professionale (know-how) per 3 milioni di Euro; quote promo-pubblicitarie palchi e sky box per 1.85 milioni di Euro; servizi a collegate per 1,26 milioni di Euro e proventi relativi al ritiro estivo della prima squadra per 550 mila Euro. 

La società continua ad investire nel vivaio, infatti, i costi del vivaio capitalizzati ammontano ad € 4.997.763 (€ 2.967.747 dato riclassificato 2015/16; € 5.097.358 dato originale 2015/16). Tra i costi capitalizzati figurano: Compensi e premi allenatori per € 1.998.000 (€ 1.745.000 nel 2015/16); Inps – Enpals – allenatori per € 364.000 (€ 419.000 nel 2015/16); Indennità fine carriera allenatori per € 69.000 (€ 93.000 nel 2015/16); Assistenza sanitaria per € 517.000 (€ 57.000 nel 2015/16);
Utilizzo impianti per € 1.290.000; Vitto e alloggio gare per € 222.000; Gestione pensionato                             532.000 (€ 639.000 nel 2015/16); Assicurazione infortuni e patrimonio per € 6.000 (€ 14.000 nel 2015/16).

Il Player Trading.


Il Player Trading dell’Inter nel 2016/17 segna un risultato negativo. La differenza tra plusvalenze e minusvalenze non riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori rappresentato dagli ammortamenti.
Le plusvalenze risultano pari a € 44.502.242 (€ 34.092.618 nel 2015/16) e hanno un’incidenza sul valore della produzione del 13,98%. Il calciatore che ha determinato la maggiore plusvalenza pari a
€ 9,33 milioni è stato Caprari Gianluca ceduto alla Sampdoria per 15 milioni di Euro. Le altre plusvalenze hanno riguardato: Nunes Jesus Juan (Roma) per € 6,8 milioni; Eguelfi Fabio (Atalanta) per € 4,8 milioni; Biraghi Cristiano (Delfino Pescara) per € 4,5 milioni; Laxalt Diego (Genoa) per € 4,34 milioni; Banega Ever (Siviglia) per € 3,89 milioni; Gravillon Andreaw (Benevento) per € 3,34 milioni; Dimarco Feder ico (Sion) per € 3,28 milioni; Miangue Senna Cagliari per € 2,82 milioni e Bessa Daniel (Hellas Ver ona) per € 1,16 milioni.
Le minusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni calciatori risultano pari ad Euro 212.705 (€2.484.897 nel 2015/16).
I costi per l'acquisizione temporanea delle prestazioni dei calciatori, pari a € 368.795 (€ 10.562.609 nel 2015/16), sono relativi ai calciatori Awua dallo Spezia, Vaghi dalla Cremonese, Ndiaye dal Renate e Rivas Vindel dal Prato.

Per quanto riguarda, le cessioni di calciatori a titolo temporaneo, ammontanti a € 2.100.000 (€ 1.339.245 nel 2015/16) riguardano principalmente: Nunes Juan Jesus e Longo Samuele.

Gli altri oneri da gestione calciatori, pari a Euro 522.047, sono principalmente relativi ai contributi di solidarietà maturati nell’esercizio relativi alle operazioni di mercato con club internazionali.

Gli altri proventi da gestione calciatori, pari a Euro 2.964.197 (€ 3.697.907 nel 2015/16), sono principalmente relativi per Euro 2,95 milioni ai premi diversi da campagna trasferimento calciatori maturati per 9 mila Euro per proventi federali legati alla partecipazione dei calciatori della Prima Squadra nelle partite della Nazionale Italiana.

Gli ammortamenti della rosa calciatori, sono aumentati di 35,14 milioni, da € 38,9 milioni a € 74,1 milioni.

I Costi della Produzione.

Il costo dei dipendenti, al 30 giugno 2017 in rapporto al valore della produzione incide per il 47,5%, ma se considerassimo il fatturato netto la percentuale aumenterebbe al 57,4%. Il costo del personale risultante dal bilancio consolidato è pari a € 151,26 milioni (€ 124,23 milioni nel 2015/16) e risulta in aumento del 21,8%. Il costo totale del personale tesserato è aumentato da € 106,78 milioni a € 129,42 milioni. I compensi contrattuali dei calciatori sono aumentati da € 77,6 milioni a € 95,26 milioni, quelli per gli allenatori e i tecnici passano da € 13,45 milioni a € 12,45milioni, mentre i Premi rendimento diminuiscono da € 5,15 milioni a € 5,26 milioni. I diritti di immagine ammontano a € 4.502.000 (€ 3.423.000 nel 2015/16).

Il numero di calciatori è aumentato da 75 a 79. Il totale dei dipendenti è aumentato da 271 a 326.

Gli ammortamenti e le svalutazioni sono pari a € 85.634.391 (€ 50.372.661 nel 2014-15; € 50.798.583 dato originale 2015/16), di cui € 74.091.006 per ammortamenti rosa calciatori ed € 3,17 milioni per l’ammortamento relativo alla capitalizzazione dei costi vivaio. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano ad € 964 mila (€ 868 mila nel 2015/16).
I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 8.236.954 (€ 8.250.640 nel 2015/16). L’importo maggiore dei costi per godimento dei beni di terzi, riguarda la concessione d’uso dello Stadio per Euro 4.568.000 (€ 4.659.000 nel 2015/16).
I costi per prestazioni di servizi diminuiscono da € 48,35 milioni a € 45,99 milioni. Tali costi comprendono anche i costi specifici tecnici diminuiti da € 9,42 milioni a € 5,81 milioni. Tale decremento è dovuto al minor impatto dei costi accessori per la campagna trasferimenti, che riguardano principalmente i compensi per Agenti FIFA, che sono aumentati da € 7,9 milioni a € 4,4 milioni. I costi per l’attività sportiva ammontano a € 6,85 milioni (€ 6,9 milioni nel 2015/16) e comprendono i costi per allenamenti e ritiri pari a Euro 2.214.000 (€ 2.127.000 nel 2015/16), per il ritiro estivo di Brunico. Tra le spese amministrative spiccano i servizi da collegate pari a € 5,1 milioni (€ 4,64 milioni nel 2015/16) e riguardano i servizi di gestione dello Stadio riaddebitati, in base a contratto, da Mi-Stadio. Il costo dei consulenti esterni è aumentato da € 4,12 milioni a € 5,46 milioni. Il compenso agli amministratori è diminuito a € 495.000. La partecipazione alla fase a gironi della competizione U.E.F.A. Europa League ha determinato un lieve aumento dei “Costi per vitto, alloggio, locomozione” e “Servizio biglietteria, controllo ingressi”, rispettivamente a € 2,73 milioni e a € 1,93 milioni.
Gli accantonamenti per rischi, diminuiscono da € 3,2 milioni a € 588 mila e riguardano l’accantonamento effettuato per una causa di lavoro, per il pagamento di una penale relativa ad un recesso contrattuale.
Gli oneri diversi di gestione, pari a € 8,81 milioni (€ 30,62 milioni dato riclassificati; € 24 milioni nel 2015/16 dato originale), comprendono le spese varie organizzazione gare pari a € 2,39 milioni.

La gestione finanziaria.

La gestione finanziaria netta, compresa la svalutazione partecipazioni, è negativa per € 32,57 milioni. Gli oneri finanziari pari a € 33 milioni, riguardano interessi passivi su debiti verso banche per circa € 12.525.000, interessi passivi su debiti verso soci per € 13.259.000 e ammortamento oneri finanziari finanziamento Goldman Sachs per 2.716.000.
La svalutazione partecipazione è pari a € 354.717 e si riferisce a MI-Stadio srl.

Rapporti con parti correlate

I rapporti con le parti correlate appaiono molto importanti e riguardano essenzialmente l’attività di finanziamento e sponsorizzazione da parte del Nuovo Azionista di maggioranza (Great Horizon S.à.r.l. e Jiangsu Suning Sports Industry Co., Ltd.) nei confronti del Gruppo.
Il Gruppo che fa capo a FC Internazionale Milano SpA ha percepito ricavi per Euro 57.688.044, pari al 19,1% del Valore della produzione e sostenuto costi per Euro 18.896.502.
Inoltre, figurano crediti per un totale di Euro 29.310.155 e debiti per un totale di Euro 223.140.607
Gli Amministratori hanno scritto che “tutte le transazioni con parti correlate sono state effettuate a normali condizioni di mercato”.
Con la società “Jiangsu Suning Sports Industry Co., Ltd.”, sono stati intrattenuti rapporti commerciali, che hanno permesso di percepire come ricavi la cifra di Euro 44.103.629 ed esporre crediti per Euro 27.558.719.
Con la società “Suning Sports International Ltd.”, sono stati intrattenuti rapporti commerciali, che hanno permesso di percepire come ricavi la cifra di Euro 11.500.000
Con la società “Great Horizon S.à.r.l.” figura un debito di natura finanziaria per Euro 221.077.511 e sono stati sostenuti costi per Euro 13.258.594.

Conclusioni.

Il Nuovo Azionista di maggioranza cinese garantisce la continuità aziendale, sia dal punto di vista finanziario che dal punto di vista economico. In effetti, da giugno 2016 al mese di agosto 2017, il Nuovo Azionista di maggioranza ha immesso quasi 440 milioni di Euro tra “equity” e prestiti fruttiferi, oltre al pagamento delle azioni acquistate dagli azionisti. I dati previsionali per la chiusura dell’esercizio al 30 giugno 2018, evidenziano un perdita con assorbimento di cassa a livello finanziario, causata anche dai “significativi investimenti effettuati nelle precedenti sessioni di mercato”, ma coerente con il rispetto delle regole della “Financial Fair Play Rule”.

Gli Amministratori hanno scritto nella Relazione sulla Gestione che la missione del nuovo Azionista di maggioranza, in continuità con il precedente, punta a rendere il Gruppo FC Inter come uno tra i più importanti club calcistici al mondo, attraverso il raggiungimento di importanti risultati sportivi, aumentando la presenza commerciale globale e “implementando e mantenendo una rigorosa disciplina finanziaria (con l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario), anche alla luce della normativa sul fair-play finanziario”.


Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, gli Amministratori hanno scritto che “l’andamento complessivo potrà essere influenzato dall’effetto economico di operazioni patrimoniali straordinarie quali la cessione delle prestazioni di calciatori nonché dallo sviluppo di nuove sponsorizzazioni regional e global, consentendo di rispettare le condizioni definite nell’accordo sul Financial Fair Play”. Gli obiettivi sportivi per il 2017/2018 mirano al “mantenimento della rosa della Prima Squadra a livelli competitivi per tutte le competizioni cui la medesima partecipa”.

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