domenica 10 febbraio 2019

Consolidato Arsenal 2017/18: l’ultimo bilancio di Gazidis con il 16° utile consecutivo.


Luca Marotta


La società “Arsenal Holdings Limited” ha chiuso il bilancio consolidato al 31 maggio 2018 con un fatturato consolidato di £ 403,3 milioni (€ 459,9 milioni, ad un cambio, al 31.05.2018, di 1 EUR = 0,8768 GBP) e un utile netto di £ 56,5 milioni (€ 64,5 milioni). Nel 2016/17 il fatturato era pari a £ 423,9 milioni e l’utile netto era di £ 35,3 milioni. Il decremento è dovuto al settore sportivo a causa della partecipazione alla UEFA Europa League, in luogo della più redditizia UEFA Champions League.
Anche escludendo dal fatturato complessivo, quello del settore immobiliare, l’Arsenal si colloca nella fascia dei club che superano la soglia dei 400 milioni di Euro di fatturato.
Il Consolidato 2017/18 reca come “Directors”: Sir Chips Keswick, K.J. Friar OBE, Lord Harris of Peckham, E.S. Kroenke, J.W. Kroenke; inoltre, è specificato che I.E. Gazidis è stato consigliere di Amministrazione fino alla data delle sue dimissioni il 31 ottobre 2018.  Lo “Strategic Report” e il “Directors’ Report” riportano la data del 29 novembre 2018.

Il fatturato complessivo del Gruppo segna un decremento di £ 20,7 milioni (-4,9%), l’utile netto segna un incremento di £ 21,3 milioni. Il Settore sportivo, a livello di Gruppo, ha contribuito con un fatturato netto, comprensivo dei prestiti calciatori, di £ 388,2 milioni (€ 442,7 milioni) ed un risultato prima delle imposte positivo per £ 64,8 milioni (£ 44,4 milioni nel 2016/17).

Dal punto di vista gestionale, l’Arsenal evidenzia una struttura diversificata ed equilibrata dei ricavi. I ricavi del settore immobiliare, nel tempo, sono serviti a cofinanziare la costruzione dello Stadio. Nel 2017/18 l’attività di Player trading ha registrato un risultato positivo prima degli oneri finanziari di £ 30,6 milioni.

Dal punto di vista sportivo, nella stagione 2017/18, dopo 19 volte consecutive non ha partecipato alla UEFA Champions League, ma ha disputato l’UEFA Europa League. L’Arsenal ha conseguito il sesto posto in Premier League con 63 punti (5° con 75 punti nel 2016/17) e la qualificazione per l’UEFA Europa League 2018/19; è stato eliminato al terzo turno della FA Cup 2017/18, dal Nottingham Forest; ha perso in finale di Coppa di Lega (English Football League Cup), col Manchester City ed è stato eliminato in semifinale di UEFA Europa League dall’Atletico Madrid.

La Strategia di Gruppo e il “cerchio virtuoso”.

Il Gruppo è principalmente impegnato nella gestione della squadra di calcio professionista che gioca in Premier League ed è stato anche coinvolto in una serie di progetti immobiliari associati al trasferimento del club da Highbury all'Emirates Stadium.
Gli Amministratori, in questi anni, hanno cercato di creare una base finanziaria solida, che permettesse di finanziare la costruzione dello Stadio e il ritorno al successo sportivo.
La strategia a lungo termine è quella di perseguire uno sviluppo sostenibile autosufficiente dal punto di vista economico al fine di conseguire risultati sportivi che determinino l’affermarsi dell'Arsenal Football Club, come squadra di calcio, sia sulla scena nazionale che su quella internazionale.
I fondi generati dal business sono messi a disposizione per ulteriori investimenti nel Club, con l'obiettivo di raggiungere un maggiore livello di successo sul campo che si traduca in ultima analisi, nella conquista di trofei.
In linea di massima ed in estrema sintesi il cerchio virtuoso della strategia dell’Arsenal è riassumibile nel fatto che gli investimenti nella prima squadra, con l’acquisto di calciatori, dovrebbero determinare i successi in campo sportivo, che a loro volta alimentano la base dei tifosi e simpatizzanti, che costituiscono la potenziale clientela, che alimenta i ricavi commerciali e quelli da “match day”. Ovviamente con l’aumento dei ricavi si generano profitti che vengono reinvestiti nella prima squadra. Così il cerchio dell’autofinanziamento è chiuso.

Nei bilanci degli esercizi precedenti era riportata la seguente figura che riassume il tutto


Il Gruppo.

L’Arsenal fa parte di un Gruppo con a capo la società Arsenal Holdings Limited, con sede nel Regno Unito. Arsenal Holdings Limited è, a sua volta, controllata dalla società KSE UK Inc., che ne possiede il 100%, in quanto ha acquistato la parte rimanente della azioni possedute, che nell’esercizio precedente corrispondevano al 67,05%.
Tale società, risulta registrata negli USA, nello Stato del Delaware, e fa capo a Enos Stanley "Stan" Kroenke, che pertanto è il controllore in ultima istanza del Gruppo.

Le società controllate dal Gruppo sono 19 e si occupano di diverse attività.
The Arsenal Football Club plc si occupa del club di calcio maschile; la società Arsenal Women Football Club Limited si occupa del club di calcio femminile. Ci sono 2 società che si occupano di operazioni immobiliari: Ashburton Trading Limited e Highbury Holdings Limited.
Ben 5 società risultano non operative e n. 3 società risultano registrate fuori dalla Gran Bretagna precisamente: AOH-USA, LLC, registrata negli USA, controllata al 100%, che si occupa di gestione dati; Arsenal Overseas Limited, registrata nell’isola di Jersey, controllata al 100% che si occupa delle operazioni di vendita al dettaglio, Arsenal Football Club Asia PTE Limited, registrata a Singapore, controllata al 100%, che si occupa di Commercial operations.

La Continuità aziendale.

Secondo gli Amministratori, il Gruppo dovrebbe essere in grado di operare all'interno del livello delle sue attuali risorse finanziarie e linee di credito.
Gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che il Gruppo abbia adeguate risorse per continuare la propria operatività per il prossimo futuro, pertanto il bilancio è stato redatto in base al presupposto della continuità aziendale.

Nel paragrafo relativo ai Rischi e alle incertezze si fa cenno alla “Brexit”. Il gruppo sta monitorando l'impatto della decisione del Regno Unito di lasciare l'Unione europea. A breve termine questo ha visto il valore della sterlina indebolirsi contro l'Euro; da un lato, aumentando il costo dei trasferimenti dei giocatori dall'UE e, dall’altro, aumentando il valore in sterline dei premi delle competizioni Europe distribuiti in Euro dall’UEFA. Il rischio più significativo per il Gruppo sembra essere quello che si verifichi una crisi economica nel Regno Unito che influenzi i ricavi dei biglietti e / o il valore dei diritti di trasmissione TV e / o di sponsorizzazione.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’attivo è aumentato da £ 884,34 milioni a £ 1,03 miliardi. Pertanto supera la cifra di 1,17 miliardi di Euro. Le immobilizzazioni materiali incidono su tutto l’attivo per il 41,28% e le disponibilità liquide per il 22,48%.



L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso dell’Arsenal, l’indice di indebitamento è pari a 0,69, che segnala il prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,69, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti. Tra questi beni è compresa la voce terreni e fabbricati, inclusiva dello stadio con un valore contabile netto pari a £ 351,296,000, circa il 34,1% dell’attivo.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 1,46, ciò vuol dire che l’attivo a breve è in grado di pagare i debiti a breve. Infatti, il capitale circolante netto è positivo per la cifra di £ 113,89 milioni.
In genere, la presenza di un capitale circolante netto positivo è indicatore della buona salute finanziaria di cui gode la società. Si pensi al valore delle disponibilità liquide pari a. £ 231,3 milioni (€ 263,85 milioni).

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto, che corrisponde ai “mezzi propri”, è positivo e ammonta a £ 419,9 milioni (€ 478,9 milioni). L’esercizio precedente era pari a £ 363,4 milioni e pertanto risulta un incremento di £ 56,5 milioni, dovuto all’utile conseguito nell’esercizio.

Il Patrimonio Netto, essendo non negativo e in crescita, risulta conforme a quanto stabilito dal Regolamento del Fair Play Finanziario.

Dal punto di vista strutturale, il rapporto tra patrimonio netto e totale delle attività è pari al 40,8%. Il Patrimonio Netto finanzia interamente il capitale investito netto. Il capitale circolante netto, ossia la differenza tra attivo corrente e passivo corrente, è positivo per £ 113,9 milioni (€ 129,9 milioni), con un incremento di £ 62,1 milioni rispetto al 2016/17.

L’Indebitamento Finanziario Netto.



La Posizione Finanziaria Netta del consolidato di Arsenal Holdings Limited è positiva per £ 14,77 milioni (€ 16,8 milioni). Le disponibilità liquide sono ingenti e sono pari a £ 231,3 milioni (€ 263,85 milioni) e rispetto all’esercizio precedente risultano aumentate di £ 51,23 milioni.

Il debito finanziario lordo ammonta a £ 216,57 milioni (€ 247 milioni). Di questi, solo £ 8,5 milioni, hanno la scadenza entro l’esercizio successivo.

I debiti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 100,2 milioni (£ 47,4 milioni nel 2016/17). Mentre i crediti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 61,5 milioni (£ 4,7 milioni nel 2016/17).

Risulta esserci un fondo rischi per i trasferimenti calciatori. Al 31.05.2018, tale fondo ammonta a £ 24,056,000 (£ 20,493,000 nel 2016/17). Il fondo Trasferimenti si riferisce principalmente alle spese di trasferimento, supplementari e probabili, dovute a bonus legati al raggiungimento di un determinato numero di presenze. Durante il 2017/18, sono stati fatti nuovi accantonamenti per £ 12,9 milioni. Inoltre £ 4,9 milioni di fondi già accantonati sono stati riclassificati come debiti e £ 4,4 milioni sono stati cancellati in quanto non più necessari.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto.
L’Arsenal rispetta questo parametro.
Per quanto riguarda la voce “Other tax and social security” è presente tra i debiti a breve termine per l’importo di £ 30,645,000 (£ 19,940,000 nel 2016/17).

Il Valore della Rosa.



Il valore contabile netto della rosa ammonta a £ 238,2 milioni (€ 271,2 milioni); mentre, l’esercizio precedente era pari a £ 182 milioni. L’incidenza sul totale dell’attivo non corrente è del 23,2%. La variazione è dipesa da acquisti per £ 165,8 milioni (£ 113,9 milioni nel 2016/17), cessioni per un valore contabile netto residuo di £ 17,8 milioni (£ 762 mila nel 2016/17), ammortamenti per £ 85,8 milioni (£ 77,1 milioni nel 2016/17).
Tra gli investimenti in calciatori effettuati, figurano: l’acquisto di Pierre-Emerick Aubameyang (Borussia Dortmund); Alexandre Lacazette (Olympique Lione); Henrikh Mkhitaryan (Manchester United) e altri.


Da quando Stanley Kroenke è diventato maggior azionista (dalla stagione 2011/12), sono stati investiti 630,3 milioni di sterline nell’acquisto di calciatori.

Il rapporto tra Patrimonio Netto e Valore Rosa Calciatori è di 1,8, pertanto il valore della rosa calciatori è ampiamente coperto dai “mezzi propri”.

Dopo la chiusura del bilancio, per l'Arsenal Football Club plc, la campagna trasferimenti ha determinato un saldo a debito di £ 61,4 milioni, nel periodo precedente, il saldo a credito era di £ 15 milioni. Questi trasferimenti saranno contabilizzati nell'esercizio 2018/2019.

La Gestione Economica.

Il fatturato complessivo del Gruppo, al netto della joint venture, aumenta da £ 423,9 milioni a £ 403,3 milioni. Il decremento registrato è stato del 4,88% ed è dovuto principalmente ai ricavi media, che sono diminuiti di £ 18,5 milioni, per la mancata partecipazione alla UEFA Champions League. Il settore immobiliare evidenzia un fatturato di £ 15 milioni con una variazione positiva di £ 13,9 milioni rispetto al 2016/17.



Il Settore Immobiliare.

L'attività nel business immobiliare del Gruppo, da alcuni anni, è ad un livello contenuto, rispetto alla fase iniziale. Durante l'anno il Gruppo ha venduto una proprietà, accanto alla stazione della metropolitana di Holloway Road vicino all’Emirates Stadium, che era una delle due rimanenti aree sviluppo immobiliare. L’altra area di sviluppo rimante è quella di Hornsey Road.

Il fatturato relativo al settore immobiliare aumenta di £ 13,88 milioni, precisamente da £ 1,16 milioni a £ 15,038,000 (€ 17,15 milioni).  I costi operativi del settore immobiliare diminuiscono da £ 1,26 milioni a £ 15 milioni. Il risultato operativo è di £ 5,177,000 (€ 5,9 milioni).

Il risultato del settore immobiliare prima delle imposte è aumentato da £ 205 mila a £ 5,304,000.

Il rapporto Pre Tax Profit e Turnover è del 35,5% circa. Questo significa che ogni 100 Sterline fatturate se ne sono guadagnate circa 35,5. Se si analizzano i dati dall’inizio di tale attività emerge chiaramente come il settore immobiliare abbia contribuito positivamente alla copertura finanziaria per la costruzione dello stadio.

In diciassette anni, dal 2001/02 al 2017/18, il Settore Immobiliare dell’Arsenal ha fatturato 481,9 milioni di Sterline e ha contribuito positivamente alla redditività del Gruppo con 74,5 milioni di Sterline.



Il Settore Sportivo.

Il fatturato imputabile alla gestione sportiva, comprensivo dei ricavi per i prestiti dei calciatori, risulta in diminuzione del’’8,18%, da £ 422,8 milioni a £ 388,2 milioni (€ 442,78 milioni).
L’Arsenal, per quanto riguarda il settore calcio, evidenzia un fatturato netto, senza ricavi da cessioni temporanee calciatori, che dipende per il 46,7% dai ricavi TV, per il 27,7% dai ricavi commerciali e per il 25,6% dai ricavi da gare.

L’evoluzione della ripartizione del turnover del settore sportivo negli ultimi undici anni vede l’incremento dell’incidenza dei ricavi TV, grazie ai contratti firmati ed un incidenza dei ricavi commerciali che ha superato costantemente il 25% dal 2012/13.



I ricavi da gare risultano pari a £ 98,9 milioni (£ 99,9 milioni nel 2016/17).
La media dei biglietti venduti è stata di 58.012 (2017: 59.886; 2016: 59.834; 2015: 59.930; 2014: 59.790) per 26 patite casalinghe.
I ricavi da diritti tv ammontano a £ 180,1 milioni (£ 198,64 milioni nel 2016/17), registrando un decremento di £ 18,5 milioni. I ricavi di "Broadcasting" della UEFA Europa League, dal comunicato UEFA 2017/18, ammontano a Euro 37.779.447. Per il 2016/17 il comunicato UEFA, per la ripartizione dei proventi della Champions League 2016/17, riportava Euro 64,573,000 per la Champions League 2016/17.
I ricavi commerciali diminuiscono complessivamente del 8,8% da £ 117,2 milioni del 2016/17 a £ 106,9 milioni. Si pensi che nel 2011/12 ammontavano a £ 52,5 milioni.  

Emirates e PUMA sono delle partnership assicurate per il lungo termine. Il contratto di sponsorizzazione con “Emirates Airlines”, stipulato nel 2012/2013, riportava un importo complessivo di £ 150 milioni, che doveva essere ripartito sulla durata del contratto. Il contratto di “naming rights” con “Emirates Airlines” scadrà nel 2028, mentre quello riguardante la sponsorizzazione della maglia scadrà nel 2018/19. Nel Luglio 2014, è iniziata la partnership con PUMA. L'accordo con PUMA rappresentava il più importante accordo di partnership nella storia dell'Arsenal e di PUMA.  Il Club ha annunciato un'estensione della sua partnership con Emirates a partire dalla stagione 2019/20 e la firma di una partnership con lo sponsor tecnico Adidas che inizierà anche per la stagione 2019/20.

Il Player Trading.



Il risultato della gestione “Player trading” è determinato dalla differenza tra plusvalenze e minusvalenze, dagli ammortamenti sui diritti alle prestazioni dei calciatori, comprese eventuali perdite di valore, e dai ricavi per i calciatori in prestito. Il risultato di tale gestione è positivo per £ 30,6 milioni. Invece, nel 2016/17, il risultato è stato negativo per £ 63,4 milioni.
L’ammortamento dei giocatori è pari a £ 85,8 milioni, mentre nel 2016/17 era pari a £ 77,1 milioni, con un incremento dell’11,26%. L’incremento registrato è dovuto all’investimento in calciatori per circa £ 165,3 milioni per gli acquisti di Pierre-Emerick Aubameyang (Borussia Dortmund); Alexandre Lacazette (Olympique Lione); Henrikh Mkhitaryan (Manchester United) e altri.

Nell’esercizio 2017/18, l'ammortamento dei giocatori è stato ampiamente compensato dai profitti sulla vendita di giocatori pari a £ 120 milioni (nel 2016/17: £ 6,76 milioni) e dai ricavi derivanti dalle cessioni temporanee, pari a £ 2,3 milioni.  Nel 2017/18, dopo alcuni anni di profitti piuttosto bassi derivanti dalle cessioni dei giocatori, si è registrato un notevole incremento dovuto alla vendita di numerosi giocatori tra cui Walcott, Giroud, Coquelin, Sanchez e Oxlade-Chamberlain.

Dal 2005/06 al 2017/18, l’Arsenal ha registrato profitti sulla vendita dei calciatori per £ 408,8 milioni, con una media di£ 31,4 milioni.

Costo dei dipendenti.

Il costo del personale continua ad essere di gran lunga la più importante voce di costo e ammonta a £ 240 milioni (€ 273,8 milioni), con un incremento del 20,4%, a causa di costi straordinari per £ 16,8 milioni relativi al cambio del “First Team Management”, ossia dell’allenatore e dello staff.

. I costi complessivi del personale, esclusi i costi eccezionali, sono cresciuti a £ 223,3 milioni (2017 - £ 199,4 milioni) a causa degli investimenti effettuati nell’acquisto di nuovi giocatori.
Dal 31/05/2011 il costo del personale è aumentato di £ 115,6 milioni, da £ 124,4 milioni a £ 240 milioni.

L’incidenza sul fatturato del settore calcio, senza Player Trading, è del 61,8% (47,95% nel 2016/17).
La media del numero dei dipendenti, durante il 2017/18, è stata di 733 (2016/17: 695), di cui: 77 “Playing staff”; 106 “Training staff”; 430 Administrative staff e 120 “Ground staff”.
In aggiunta, sono stati utilizzati in media circa 840 “temporary staff” nei giorni di “match days” (2016/17: 800).

Il Consiglio di Amministrazione è costato £ 3.434.000 (£ 3,362,000 nel 2016/17; £ 3,384,000 nel 2015/16). La maggior parte del costo si riferisce al solo Gazidis, che è costato £ 2,658,000 (£ 2,598,000 nel 2016/17; £ 2,648,000 nel 2015/16).

Gli Altri costi operativi, che comprendono tutti i costi diretti e indiretti e le spese generali relative alle operazioni del settore calcio del Club e ai ricavi ammontano a £ 88,044,000 (£ 79,4 milioni nel 2016/17). Tali costi includono anche oneri straordinari.

L’incidenza del “Fattore Lavoro Sportivo”.

Il Costo del “Fattore Lavoro Sportivo”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti dei calciatori, rapportato al fatturato netto sportivo incide per il 84,4% (66,5% nel 2016/17).

La gestione finanziaria.

I proventi da joint venture ammontano a £ 940,000 (£ 598,000 nel 2016/17).
Gli oneri finanziari netti sono stati influenzato da un movimento positivo di 3,3 milioni di sterline (negativo per 2,0 milioni di sterline nel 2016/17) nel valore di mercato dello Interest rate swap di Stadium Finance del Gruppo.
Gli oneri finanziari netti, esclusi i proventi da joint venture, diminuiscono da £ 14,74 milioni a £ 8,76 milioni.
Nel dettaglio, gli oneri finanziari lordi, pari a £ 12,5 milioni, riguardano: interessi passivi bancari per £ 2 mila; interessi passivi su obbligazioni a tasso variabile e fisso per £ 11.257.000; altri oneri per £ 444 mila; e i costi per finanziamenti a lungo termine per £ 794 mila.
La Variazione del fair value degli strumenti finanziari risulta positiva per £ 3,285,000 (negativa per £ 2,019,000 nel 2016/17).
I proventi finanziari sono pari a 448 mila sterline (£ 372 mila nel 2016/17).

Il Breakeven Result.

Al momento, l’Arsenal non ha alcun problema a confrontarsi con il criterio del “Breakeven Result” del Fair Play Finanziario e con le sue soglie di tolleranza.
Il risultato prima delle imposte del Gruppo al 31 maggio 2018 è positivo per £ 70.214.000 (€ 80,1 milioni). Anche nei precedenti due esercizi il risultato prima delle imposte era positivo. Al 31 maggio 2017era positivo per £ 44.607.000 e al 31 maggio 2016 era positivo per £ £ 2,867,000.
In chiave Financial Fair Play, per l’Arsenal bisogna considerare solo la Gestione Sportiva, che mostra comunque risultati ampiamente positivi.
L’utile netto del 2017/18, risulta pari a £ 56.554.000 (£ 35.286.000 nel 2016/17) ed è ormai il sedicesimo risultato positivo consecutivo; per trovare un bilancio in perdita bisogna risalire all’ormai lontano 2001/02.

Il Valore.

Secondo la classifica “Brand Finance Football 50 2018” l’Arsenal si colloca al’ottavo posto con 1.083 milioni di USD di valore di brand (941 milioni di USD nella classifica precedente).
Nella classifica di “Forbes”, pubblicata nel 2018, l’Arsenal si colloca al sesto posto e vale 2.238 milioni di USD (1.932 milioni di USD nella classifica precedente).


Conclusioni.

Per quanto riguarda l’esercizio 2017/18 ha inciso la mancata partecipazione alla UEFA Champions League e gli investimenti effettuati per l’acquisto di calciatori che hanno fatto aumentare il costo del lavore. In ogni caso, molti restano i dati del bilancio consolidato da giudicare positivamente in ottica Fair Play Finanziario.
Nell’ultima classifica di fatturato “Deloitte Football Money League 2019” l’Arsenal è scesa di tre posizioni dal sesto a nono posto con 439,2 milino di Euro di fatturato sportivo netto.
In questi anni, sembrerebbe che la gestione dell’Arsenal, col discorso legato allo stadio, abbia considerato il perseguimento della solidità economica-patrimoniale e finanziaria come la premessa del successo sportivo. Tuttavia, nel 2017/18, l’Arsenal non parteciperà alla UEFA Champions League, dopo avervi partecipato per 19 anni consecutivi.

Per quanto riguarda la stagione 2018/19, l’Arsenal ha superato la fase a gironi della UEFA Europa League e ha continuato a investire nell’acquisto dei calciatori, aumentando il costo del personale. La Premier League ha confermato la maggior parte dei dettagli associati contrato relativo alla cessione centralizzata dei diritti TV per il 2019/20 - 2021/22. Tale contratto dovrebbe comportare un generale e modesto aumento rispetto ai livelli attuali, subordinatamente alla performance sportiva.

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