Luca Marotta
L’esercizio 2012/13 ha visto il conseguimento di un utile
netto di circa € 2 milioni e soprattutto il successo dell’Atletico Madrid nella
“Copa de Su Majestad el Rey”, battendo il Real Madrid, nella “UEFA Supercup”,
battendo il Chelsea, l’acquisizione del diritto di partecipare alla UEFA
Chanmpions League 2013/14. In pratica sono stati raggiunti tutti gli obiettivi
prefissati.
Il valore della rosa dei calciatori è fondamentale per far
fronte al debito del club. Tuttavia, anche per quanto riguarda i
disinvestimenti si cerca di salvaguardare la competitività dell’organico.
I pilastri della gestione sportiva dell’Atletico Madrid sono
tre: rinnovo e ritocco degli ingaggi solo ai calciatori con rendimento
consolidato in prima squadra; rinnovo e ritocco degli ingaggi solo ai giovani
chiamati in prima squadra e ingaggio di calciatori di livello internazionale,
con un livello di investimento sostenibile.
Inoltre, la Liga, nell’ambito della procedura del controllo
a priori dei bilanci preventivi, ha imposto un limite al costo dei calciatori,
stabilendo come limite massimo la differenza tra il totale dei ricavi e i
restanti costi generali del club. Tale limite rientra nell’ottica di generare
un business sostenibile in grado di far fronte alla massa debitoria. Ai fini
della sostenibilità del business del calcio spagnolo risulteranno fondamentale
due obiettivi prefissati dalla Liga, riguardante la commercializzazione e la
ripartizione dei diritti televisivi. Un ruolo molto attivo nell’elaborazione
delle norme, è stato svolto da un dirigente dell’Atletico Madrid.
Sul fronte commerciale, in tempi di grandi difficoltà per la
ricerca di sponsor, l’Atletico è riuscito a trovare come main sponsor uno
partner istituzionale come lo Stato dell’Azerbajan ed è alla ricerca di altri
partner. Inoltre, l’Atletico ha stipulato accordi con altri club stranieri, per
sviluppare congiuntamente iniziative nell’abito del sociale, del marketing,
della comunicazione e nell’ambito sportivo.
Sul fronte degli investimenti patrimoniali la costruzione
del nuovo Stadio prosegue.
Per il 2013/14, è previsto un utile di € 978 mila, con
ricavi delle vendite pari a € 126,2 milioni e altri ricavi operativi per € 2,1
milioni. L’aumento previsto del fatturato si basa sull’aumento dei ricavi da
gare da € 36,3 milioni a € 57 milioni, mentre i ricavi commerciali previsti per
il 2013/14 ammonterebbero a € 26,5 milioni.
L’Assetto societario.
La società “Club Atlético de Madrid SAD” è stata costituita
il 30 giugno 1992, a
seguito della trasformazione del “Club Atlético de Madrid”, ai sensi della “Ley
del Deporte”. Durante il 2011/12, sono
aumentate le percentuali di controllo dei due principali azionisti.
Don Miguel Ángel Gil Marín è il proprietario del 60,71% (60,27%
nel 2011/12) del capitale sociale. In forma diretta controlla il 4,08 (3,64% nel
2011/12) ed in forma indiretta attraverso la società "Holding de
Inversiones Atléticas, S.A." detiene il 56,63%. Don Enrique Cerezo Torres
è proprietario del 21,88% (21,60% nel 2011/12) del capitale sociale. In forma
diretta controlla il 3,69% e in forma indiretta il 18,19% (17,90% nel 2011/12) attraverso
la società "Video Mercury Films, S.A.".
“Club Atlético de Madrid SAD”, a sua volta, detiene il 2,5%
della società "Madrid Deporte Audiovisual, S.A.". Il rapporto con
tale società ha determinato costi per € 1 milione e ricavi per € 40 milioni.
La continuità
aziendale degli Amministratori e i numerosi richiami dei revisori.
Il bilancio 2012/13 presenta un
patrimonio netto positivo pari a € 32,2 milioni e un capitale circolante netto
negativo per € 170,5 milioni, nel 2011/12 il patrimonio netto era positivo per €
31,2 milioni e il capitale circolante era negativo per € 146,9 milioni.
Secondo gli amministratori, il deficit
di capitale circolante netto, ossia la differenza negativa tra attività e
passività a breve termine, è dovuto in parte agli investimenti in giocatori,
effettuato nelle ultime stagioni per migliorare le prestazioni sportive, con
l'obiettivo di partecipare alle competizioni europee, e in secondo luogo, alle
caratteristiche proprie dell'attività svolta. Sempre secondo gli
amministratori, tale situazione non rappresenta un impedimento per la
continuità aziendale ed è comune alla stragrande maggioranza delle società di
calcio. Per questo motivo il Consiglio di Amministrazione ha applicato il principio
di continuità aziendale. Tra i fattori che diminuiscono la portata di un
capitale circolante netto negativo, gli Amministratori evidenziano la presenza
nel passivo a breve dei risconti passivi per ricavi anticipati, pari a € 31
milioni (€ 23,1 milioni nel 2011/12), che non rappresentano debiti finanziari
da pagare; la partecipazione alle competizioni europee,
con le implicazioni economiche che questo comporta ed infine la
materializzazione dei progetti per la costruzione del nuovo stadio di Madrid e
la nuova “Ciudad Deportiva”, che consentirà un significativo aumento dei
ricavi. In ogni caso l’azionista di maggioranza e i membri de Consiglio di
Amministrazione hanno manifestato la volontà di prestare garanzie per far
fronte a deficit di tesoreria.
I revisori della società EUDITA ALL Auditores 1986, S.A.P., nella
loro relazione hanno evidenziato alcuni richiami di informativa.
Al punto 2 della relazione, i revisori hanno mosso dei
rilievi riguardanti l’esposizione di proventi, a seguito di contratti per
cessioni immobiliari sottoposti a condizione sospensiva. Nell’esercizio
2005/06, tali proventi ammontavano a 46,3 milioni, nel 2007/2008 a 57,8 milioni
e nel 2008/09 a 10,1 milioni. Secondo i revisori, la condizione sospensiva
riguardava l’approvazione di un piano urbanistico, prevista per la fine
dell’anno 2011 e, solo nel mese di giugno 2011, è stato stipulato un accordo
con cui si sopprimeva tale clausola, dando efficacia all’accordo. Tuttavia,
persisteva un’altra condizione, ancora pendente. Per tale motivo, la società di
revisione ha mosso un rilievo relativo al bilancio 2011/12.
Al punto 3 della relazione, i revisori hanno rilevato che
per quanto riguarda il rimborso di alcune quote di capitale relative ad un
aumento di capitale deliberato nel 2002/03, oggetto di contenzioso, non è stato
effettuato alcun accantonamento per il rischio di rimborso.
Al punto 5 della relazione, i revisori hanno richiamato
l’attenzione su una sentenza che ha reso nulle due delibere di aumento di
capitale del 2003, la prima riguardante una compensazione di crediti per € 22,3
milioni e la seconda una sottoscrizione per € 13,9 milioni. Contro tale
sentenza è stato proposto ricorso, e i revisori si sono limitati solo a
richiamare l’attenzione perché l’esito della vicenda è incerto.
Al punto 6 della relazione, i revisori hanno richiamato
l’attenzione sul fatto che sono ancora aperti gli accertamenti tributari
relativi alle imposte degli ultimi quattro anni. In aggiunta hanno evidenziato
che nel bilancio figurano crediti per imposta differite attive per l’importo di
€ 51,6 milioni (€ 48,4 milioni nel 2011/12), mentre figurano debiti per imposte
differite per € 26,8 milioni. Il realizzo delle attività per imposte differite
è condizionato dalla capacità della società di produrre imponibile fiscale
negli esercizi futuri.
Infine al punto 7 della relazione, la società di revisione
ritiene incerto, ovvero non determinato con precisione l’accantonamento di 20,5
milioni per coprire i costi a carico dell’Atletico Madrid per il progetto di
sviluppo urbano dello stadio.
La struttura dello
stato patrimoniale.
L’attivo è aumentato di € 6 milioni, assestandosi a 576,1
milioni. Il 70% è rappresentato da attività a lungo termine. I diritti alle
prestazioni sportive dei giocatori incidono per il 10% e ammontano a € 58,7.
Nelle immobilizzazioni immateriali figurano anche i diritti
su investimenti realizzati su terreni ceduti, pari a € 5,1 milioni, riguardanti
un terreno ceduto alla “Fundación
Atlético de Madrid”, che vengono ammortizzati al 5% e i diritti sugli
investimenti del nuovo stadio per € 4,5 milioni, non ancora ammortizzati.
Le immobilizzazioni materiali incidono solo per il 6%,
essendo pari a € 35,8 milioni (€ 20,6 milioni nl 2011/12). L’aumento del 73,75%
è dovuto all’incremento della voce immobilizzazioni in corso e acconti che è
passata da € 18,6 milioni a € 34 milioni. Il
valore contabile netto della voce “Stadio e impianti sportivi” è €
1.045.555,99, con un costo storico di € 39,2 milioni.
L’importo maggiore delle attività è rappresentato dai
crediti commerciali verso terzi a lungo termine, pari a € 236.364.569,77 (€
243.829.160,05 nel 2011/12). Trattasi di crediti commerciali, riguardanti principalmente
i proventi da cessioni immobiliari, relativi al contratto del 30 giugno 2010
(Stadio e impianti sportivi). La variazione è dovuta da un lato agli interessi
e dall’altro dalla compensazione delle opere ricevute in relazione alla
costruzione del nuovo stadio.
Anche tra i crediti a breve termine residua un importo
notevole per € 82,5 milioni, sempre legato ad operazioni immobiliari, in
particolare la vendita di terreni e fabbricati associati al centro sportivo.
Il patrimonio netto finanzia solo il 5,8% dell’attivo e per
il restante 94,2% si ricorre ai debiti. Il totale delle passività, sia correnti
che non correnti, è aumentato di € 4,2 milioni assestandosi a € 542,9 milioni
(€ 538,7 milioni nel 2011/12). Le passività correnti ammontano a € 344,1
milioni (€ 291,8 milioni nel 2011/12), rappresentano il 63% delle passività e
“finanziano” il 60% delle attività. Le passività a lungo termine ammontano a € 198,8 milioni (€ 246,8 milioni
nel 2011/12), rappresentano il 37% delle passività e “finanziano” il 35% delle
attività.
Il capitale circolante netto, dato dalla differenza tra
attività e passività a breve termine, è negativo per € 170,5 milioni (-€ 146,9
milioni nel 2011/12). In altre parole, i debiti a breve termine sono praticamente
quasi il doppio dei crediti a breve termine.
Il Valore della Rosa.
I diritti alle prestazioni sportive dei giocatori incidono
per il 10% sul totale dell’attivo e ammontano a € 58,7 milioni (€79,1 milioni nel
2011/12). Il valore lordo è di € 109,2 milioni.
La variazione rispetto al 2011/12 è stata di € 20,4 milioni
ed è stata determinata da investimenti per € 32 milioni, cessioni per un valore
residuo di € 28,2 milioni e ammortamenti per € 24,2 milioni.
Tra
le attività correnti figura la posta: “attività non correnti detenute per la
vendita”, pari a € 770.000 (€ 1,9 milioni nel 2011/12), che riguarda il valore
contabile netto dei diritti di acquisizione di giocatori, che sono stati ceduti
tra la data di chiusura dell'esercizio e la data di redazione dei conti
annuali.
Pertanto,
il valore della rosa al 30 giugno 2013 è di € 59,4 milioni.
Al
30 giugno 2013, i valori di mercato dei calciatori risultavano nettamente
superiori ai valori contabili del bilancio.
Si
pensi che attualmente il sito Transfermarkt stima il valore della rosa
dell’Atletico Madrid in € 272.000.000 e il pezzo pregiato è Diego Costa, valutato
€ 30.000.000 e che è in rosa dal 2010/11.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 33,2 milioni,
mentre nel 2011/12 era positivo per € 31,2 milioni. La variazione è dovuta
essenzialmente all’utile d’esercizio 2012/13 pari a € 2 milioni.
Essendo non negativo è conforme a quanto stabilito dal
regolamento sul Fair Play Finanziario. Tuttavia, il Patrimonio Netto copre solo
il 5,8% delle attività totali, sintomo di sottocapitalizzazione e carenza di
autonomia finanziaria, nel senso che si fa massiccio ricorso al capitale di
terzi. Non a caso il capitale circolante netto, come detto sopra, è negativo.
L’indebitamento
finanziario netto ammonta a € 37,4 milioni e risulta in leggero aumento rispetto
ai 37,2 milioni di Euro del 2011/12.
I
debiti finanziari riguardano: i debiti verso enti creditizi per € 39,3 milioni
(€ 38,4 milioni nel 2011/12) e i prestiti obbligazionari per € 66.978,80. Le
disponibilità liquide ammontano a € 1.960.443,5 (€ 1,3 milioni nel 2011/12).
Il
saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è positivo per €
16,3 milioni (€ 901 mila nel 2011/12). I debiti per la compravendita dei
calciatori diminuiscono da € 62,6
a € 58 milioni. I crediti per compravendita calciatori
aumentano da € 63,5 milioni a € 74,4 milioni.
L’indebitamento
finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 21,1 milioni
risulta inferiore al volume dei ricavi ed è conforme a quanto auspicato dalla
normativa.
I debiti verso il
personale e la
Pubblica Amministrazione.
I debiti verso il personale ammontano a € 44,5 milioni (€
52,5 milioni nel 2011/12), segnando un decremento del 16,1%. La maggior parte
riguarda i debiti verso il personale sportivo pari a € 43,8 milioni (€ 52
milioni nel 2011/12). Il rapporto tra debiti verso il personale e costo del
personale è molto elevato essendo pari al 69,8% (72% nel 2011/12) e rappresenta
un segnale di probabile ritardo nei pagamenti. I debiti verso il personale
“finanziano” il 7,7% di tutte le attività. Nel bilancio è scritto che il saldo
del debito verso i calciatori della prima squadra è significativo alla chiusura
di ogni esercizio, perché la liquidazione di una parte importante delle
remunerazioni della stagione sportiva viene effettuata a inizio dell’esercizio
successivo.
Il bilancio dell’Atletico Madrid è caratterizzato da un
enorme indebitamento verso l’Erario.
I debiti verso l’Erario, gli Enti Previdenziali e Pubblici,
ammontano complessivamente a € 200,2 milioni (€ 206,2 milioni nel 2011/12), di
cui € 61,5 milioni a breve termine (€ 61,5 milioni nel 2011/12). I debiti
accantonati, nel 2011/12, per verbali di
accertamento sono stati rateizzati. L’importo residuo, al 30/06/2013, dei
debiti tributari rateizzati è di € 167,1 milioni (€ 52,1 milioni nel 2011/12).
L’importo degli interessi rateizzati è di € 12,9 milioni (€ 5,2 milioni nel
2011/12). L’importo dell’IVA rateizzata, esclusi gli interessi, è di € 24,3
milioni (€ 13,3 milioni nel 2011/12).
In base agli accordi con l’Agenzia delle Entrate Spagnola,
durante il 2013/14, l’Atletico Madrid deve versare ben 58 milioni di Euro. Alla
data di redazione del bilancio 2012/13, ne sono stati versati già 42,5 milioni
di Euro.
Bisogna evidenziare che nel complesso i debiti verso la Pubblica Amministrazione
“finanziano” il 35% dell’attivo.
Per quanto riguarda la situazione dei crediti verso
l’Erario, per € 51,6 milioni, ma i revisori hanno evidenziato che la
realizzazione dei crediti per imposte differite, dipenderà dalla capacità di
generare utili nel futuro.
I Ricavi.
Il fatturato netto riclassificato, includendo gli altri
ricavi operativi ed escludendo le plusvalenze, per l’anno 2012/13 segna la
cifra di € 120 milioni, mentre nel 2011/12 era pari a € 107,9 milioni.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi per
l’anno 2012/13 ammontano a € 106,6 milioni (€ 100,9 milioni nel 2011/12),
mentre gli altri ricavi della gestione operativa ammontano a € 13,4 milioni (€
7 milioni nel 2011/12).
I ricavi legati all’attività sportiva ammontano a €
18.157.603,05 (€ 23,2 milioni nel 2011/12) ed incidono per il 17% sui ricavi
delle vendite. Tra i “ricavi sportivi” sono ricompresi: i ricavi da gare di
campionato per € 4.968.951,15 (€ 5,4 milioni, nel 2011/12); i ricavi da gare di
Coppa Nazionale per € 3.925.180,79 (€ 109.997,46, nel 2011/12); i ricavi da
competizioni internazionali per € 7,3 milioni (€ 15,7 milioni, nel 2011/12) e i
ricavi per amichevoli per € 1,9 milioni.
I ricavi da abbonamenti e soci incidono per il 17% sui
ricavi delle vendite e sono pari a € 18.159.267,69, di cui € 13,3 milioni per
abbonamenti.
I ricavi per cessione diritti audiovisivi ammontano a € 45,6
milioni (€ 38.9 milioni nel 2011/12). Tali ricavi incidono per il 42,8% sui
ricavi delle vendite.
I ricavi commerciali e pubblicitari incidono per il 23,1%
sui ricavi delle vendite e ammontano a € 24,6 milioni, con un incremento del 24,8%
rispetto al 2010/11. Soprattutto a causa della diminuzione dei ricavi da
pubblicità che diminuiscono da € 19,5 milioni a € 15,8 milioni.
Gli altri ricavi operativi comprendono i contributi e le
donazioni ricevute. In particolare, il contributo ricevuto dal “Consejo
Superior de Deportes”, in virtù di una convenzione con la Liga, per
l’adeguamento dello Stadio “Cerro del Espino” alla normativa UEFA, è stato
contabilizzato, al netto delle imposte, per € 198.053,06, mentre il contributo
ricevuto per l’”Estadio Madrid” è stato contabilizzato, al netto delle imposte,
per € 8.987.720,49.
Il Player trading.
Il risultato del Player trading è negativo per € 8,1 milioni
e non riesce a coprire del tutto il costo annuale dei cartellini dei
calciatori.
L’ammortamento della rosa calciatori ammonta a € 24,2
milioni (€ 26,2 milioni nel 2011/12), perciò si è verificato un decremento del 7,6%.
Il saldo tra plusvalenze e minusvalenze è positivo per € 16,1 milioni, ma in
calo rispetto ai € 36 milioni del 2011/12.
Il costo del
personale.
Il costo del personale ammonta a € 63,8 milioni e risulta in
diminuzione di € 9,6 milioni, ossia del 13,1% rispetto ai € 73,4 milioni del 2011/12.
Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto riclassificato, senza
plusvalenze, è del 53,2%. Tale dato è conforme a quanto auspicato dal Fair Play
Finanziario. Rimane il discorso della liquidazione della maggior parte delle remunerazioni
del personale rinviato a dopo la chiusura del bilancio.
Il Costo degli Agenti.
Il costo degli agenti allocato tra i costi per servizi
esterni ammonta a € 2.943.000, nel
2011/12 era pari a € 4.026.000.
La Gestione
Finanziaria.
Sul conto economico pesano molto gli oneri finanziari per
debiti verso terzi pari a circa € 19 milioni (€ 20 milioni 2011/12). Nel
2010/11 erano pari a € 40.610.848,49. L’entità è tale che il risultato della
gestione finanziaria è negativo per € 17,1 milioni, nel 2011/12 era negativo
per € 14,1 milioni.
Il requisito del
pareggio di bilancio.
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 386.958,91
(€ 93.478,64 nel 2011/12).
La somma algebrica dei risultati prima delle imposte degli
ultimi due esercizi evidenzia un dato positivo di € 480 mila.
Conclusioni.
Il bilancio dell’Atletico Madrid, avendo instaurato una
politica gestionale improntata all’equilibrio economico, mentre in chiave di
Break-Even Result, potrebbe superare ampiamente i paletti del Regolamento del
Fair Play Finanziario, lascia degli interrogativi aperti per quanto riguarda il
debito verso il Fisco Spagnolo, che seppur rateizzato, ha delle scadenze di un
certo importo. Altro interrogativo è la mole del debito verso il personale, in
considerazione della “prassi” di liquidarlo, per la maggior parte, dopo la
chiusura dell’esercizio.
Quindi, l’enorme peso dell’indebitamento fiscale alla lunga potrebbe rappresentare un
problema. E' bene ricordare che nel settembre 2012, secondo alcune fonti giornalistiche,
l’Atletico Madrid, fresco vincitore dell'Europa League e della Supercoppa
europea, avrebbe corso il rischio di vedersi congelati dalla UEFA i premi. Il
club sarebbe stato uno tra i 23 caduti sotto indagine per ritardi nei
pagamenti.
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