sabato 7 novembre 2015

I Ricavi UEFA 2015/16 portano in utile il bilancio 2014/15 della LAZIO.



Luca Marotta


La S.S. Lazio SpA ha chiuso il bilancio consolidato, al 30 giugno 2015, con un utile di 5.812.193. Il risultato è in peggioramento rispetto all’utile di € 7.068.790 della stagione precedente.
Per l’esposizione del risultato positivo appaiono decisivi i ricavi televisivi per la partecipazione alle competizioni UEFA passati da € 4.031.981 a € 22.329.997. Invero, anche i ricavi da L.N.P sono aumentati da € 7.034.238 a € 15.173.702. Tuttavia, per l’esposizione dell’utile sembrano decisivi i 20,99 milioni di ricavi per le competizioni UEFA 2015/16.
La S.S. Lazio SpA rileva i ricavi “ai sensi del Principio contabile IAS 18 (Revenues – Ricavi), quando
è probabile che i benefici economici derivanti dalle operazioni di prestazione dei servizi affluiranno all’entità e il loro ammontare può essere attendibilmente valutato”. Occorre evidenziare che anche le società Juventus F.C. SpA e AS Roma SpA, essendo quotate in borsa, adottano gli IAS, ma non hanno rilevato nei bilanci 2014/15 i ricavi già maturati relativi alle competizioni UEFA 2015/16.
Mentre il Patrimonio Netto Consolidato del Gruppo SS Lazio è pari a € 21.544.400, il Patrimonio Netto esposto nel bilancio di Esercizio 2014/15 di  SS Lazio è pari a € 78.593.183.
Il Gruppo è sottoposto alla direzione e coordinamento della Lazio Events S.r.l., che è l’unico azionista con una partecipazione superiore al 2% del capitale sociale. Lazio Events S.r.l. possiede n. 45.408.929 azioni ordinarie corrispondenti al 67,035% del capitale sociale.


La Capitalizzazione di Borsa.

Considerando la Capitalizzazione di Borsa, come valore puramente indicativo della società, si può notare come dal 2013, tale valore sia oscillato tra i 26 milioni di Euro del 20 marzo 2013 e i 70 milioni di Euro del 16 ottobre.



Per quanto riguarda il 2015, il valore della capitalizzazione di Borsa di S.S. Lazio è oscillato tra i 32,6 milioni di Euro del 13 gennaio 2015 e i 62,99 milioni di Euro del 13 aprile 2015.
Il grafico seguente mostra l’andamento del titolo da novembre 2014 a novembre 2015.



Grafico tratto da: http://www.borsaitaliana.it/

Rapporti con parti correlate.

Durante il 2014/15, il Gruppo ha intrattenuto rapporti con parti correlate, che hanno comportato il sostenimento di costi per € 5,1 milioni (€9,42 milioni nel 2013/14) e pagamento di acconti su lavori per € 1,64 milioni.



Con la società Roma Union Security, sono stati sostenuti costi per € 630 mila (€ 550 mila nel 2013/14) e figurano debiti per circa € 10 mila, riferiti sostanzialmente al servizio di vigilanza del centro sportivo di Formello.
Con la Gasoltermica Laurentina S.p.A. i costi sono stati pari a € 0,84 milioni (€ 1,71 milioni nel 2013/14), mentre i debiti ammontano a circa 90 mila Euro, e sono relativi alla manutenzione del centro sportivo di Formello e alla gestione del magazzino merci della SS Lazio Marketing.
Il rapporto con la Us Salernitana ha determinato un costo complessivo di € 1,45 milioni (€ 1,45 milioni nel 2013/14) e un debito di 510 mila Euro, per l’utilizzo di diritti commerciali e pubblicitari.
Con la Bona Dea (socio al 20% di Lazio Events S.r.l.) si sono registrati costi per € 200 mila (€ 1 milioni nel 2013/14), per servizi di assistenza alle procedure di amministrazione del personale.
Con la società Omnia Service, sono stati sostenuti costi per € 1,05 mila (€ 610 mila nel 2013/14), per il servizio di mensa sia giornaliero che in occasione dei ritiri per i tesserati presso il centro Sportivo di Formello.
Con la società Linda, sono stati sostenuti costi per € 0,54 milioni (€ 1,8 milioni nel 2013/14), a fronte servizi di assistenza ai sistemi informatici, processi organizzativi e logistici aziendali e magazzino area tecnica.
Con la società Snam Lazio Sud sono stati sostenuti costi per € 0,39 milioni (€ 2,3 milioni nel 2013/14), per  servizi di assistenza gestionale e sono stati pagati acconti su lavori per Euro 1,64 milioni.

La continuità aziendale.

Il Regolamento del Fair Play Finanziario richiede che il bilancio consolidato sia certificato da un revisore esterno, e non presenti eccezioni relative alla continuità aziendale (‘going concern’).
Per Continuità Aziendale si può intendere la capacità di onorare gli impegni, ovvero l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo.
Come fatto nell’esercizio precedente, la Società di Revisione PricewaterhouseCoopers Spa, nella sua Relazione, al punto 4, ha riportato un richiamo di informativa, riguardante il fatto che la SS Lazio SpA, aderendo all'impostazione fornita dalla Lega Nazionale Professionisti, nonostante l’orientamento contrario espresso dall'Agenzia delle Entrate, ritiene di non dover assoggettare a tassazione ai fini IRAP le plusvalenze generate dalla cessione dei calciatori. Per questo motivo, la SS Lazio SpA ha ricevuto alcuni avvisi di accertamento e cartelle di pagamento da parte dell'Agenzia delle Entrate. Su tali avvisi, sono stati accolti i relativi ricorsi, ma tali sentenze non sono ancora passate in giudicato. I Revisori hanno evidenziato che la SS Lazio SpA, in forza delle sentenze e del parere di un professionista, non ha provveduto ad effettuare accantonamenti.

Comunque, come fatto nell’esercizio precedente, gli Amministratori hanno scritto che il bilancio consolidato è stato redatto sul presupposto della continuità aziendale, “in quanto vi è la ragionevole aspettativa che la SS Lazio continuerà la sua attività operativa in un futuro prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai 12 mesi)”.

La struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’attivo è aumentato di € 2,5 milioni, da € 174,9 milioni a € 177,4 milioni. E’ presente una forte incidenza sull’attivo per il 33,3% della voce terreni e fabbricati. Il  valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, incide per il 21,2%.  Il capitale circolante netto è negativo per 25,5 milioni di Euro. Il capitale investito netto pari a € 39,50 milioni (€ 32,58 milioni nel 2013/14) è finanziato per il 54,54% dal Patrimonio Netto e per il 45,46% dall’Indebitamento Finanziario Netto.



L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,14.
Infatti, l’equity ratio è pari al 12,1%. Il ricorso al capitale di terzi, anche grazie alla rateizzazione tributaria, prevale di molto sull’apporto dei mezzi propri.
L’indice di indebitamento potrebbe essere un nuovo parametro da considerare in chiave modifica del Regolamento del Fair Play Finanziario, se si adottasse il principio di favorire la capitalizzazione dei club con i mezzi propri, evitando il ricorso all’indebitamento.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,14, ciò vuol dire che, in base alle valutazioni effettuate degli elementi dell’attivo, il club possiede dei beni il cui valore sarebbe sufficiente a pagare i debiti.

I Terreni e i fabbricati.

La voce complessiva, composta da terreni e fabbricati strumentali e investimenti immobiliari, ammonta a € 59.015.914 (€ 58,1 milioni nel 2013/14). I terreni e fabbricati strumentali, corrispondenti al centro sportivo di Formello, sono esposti in bilancio per € 37,1 milioni (€ 36,2 milioni nel 2013/14), l’incremento è dovuto al progetto Academy.  Il l centro sportivo è gravato da ipoteca legale iscritta in data 31 marzo 2004 dal Concessionario del servizio della riscossione della Provincia di Roma. Tale garanzia rimarrà operativa sino alla definitiva esecuzione della transazione con l’Agenzia delle Entrate. Gli investimenti immobiliari riguardano l’immobile sito in via Valenziani a Roma, che è stato valutato in base al fair value per € 21.900.000. Si tratta di un immobile di proprietà della società "Cirio Lazio Immobiliare S.r.l.”, che ha come unica attività la gestione di tale immobile, in leasing finanziario, diviso in tre fabbricati di circa 2.920 mq complessivi e suddivisi in circa 2.259 mq con destinazione uffici, circa 179 mq a destinazione negozi, circa 394 mq per uso terrazzi e circa 88 mq adibiti ad altre aree depositi. Il prezzo di valutazione al metro quadro complessivo sarebbe di 7.500 €/mq.

Il Valore della Rosa.

Il valore dei diritti alle prestazioni sportive, comprensivi dei costi di intermediazione capitalizzati, aumenta da € 35,9 milioni a € 37,6 milioni. La variazione positiva di € 1,7 milioni circa è dipesa dall’acquisto dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori per € 15,3 milioni, dalla quota di ammortamento del periodo per un importo di € 13,5 milioni e da svalutazioni per circa 94 mila Euro.
Tra i calciatori acquistati figurano: De Vrij per € 6.986.227,27 dal Feyenoord, Djordjevic per € 1.798.759,19 come costo di intermediazione e Parolo per € 4.454.257,63 dal Parma.
Al 30 giugno 2015, i calciatori col valore contabile residuo più elevato sono: De Vrij per € 5,4, Biglia con € 5,16 milioni; Anderson con € 5,3 milioni e Zarate con € 4.043.318,73.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto al 30 giugno 2015 risulta essere positivo per € 21,5 milioni. Al 30 giugno 2014 era ugualmente positivo, ma per € 15,7 milioni. La variazione è stata causata essenzialmente dal risultato dell’esercizio.
Essendo non negativo risulta conforme a quanto stabilito dal Regolamento sul Fair Play Finanziario. I “mezzi propri” finanziano il 12,1% di tutte le attività (9% nel 2013/14). Tra le riserve che compongono il Patrimonio netto consolidato spicca la “Riserva da prima applicazione IAS”, che risulta negativa per € 69.317.566.

L’Indebitamento Finanziario.

L’indebitamento finanziario netto aumenta da € 16.859.000 a € 17.957.000. A determinare l’aumento dell’indebitamento è stata soprattutto la diminuzione delle disponibilità liquide.



I debiti finanziari non correnti al 30 giugno 2015 sono pari ad Euro 7,15 milioni e si riferiscono all’importo oltre i 12 mesi del debito per l’erogazione da parte dell’Istituto per il Credito Sportivo di € 8,1 milioni a seguito della stipula di un mutuo quindicinale al tasso fisso del 6% sull’immobile di Via Valenziani, che risidua per Euro 6.999.000.
I debiti finanziari a breve ammontano, al 30 giugno 2015, a Euro 2,05 milioni, i debiti verso altri finanziatori a breve ammontano a € 11,7 milioni. Tale voce include sia l’esposizione verso Unicredit Factoring per la cessione dei crediti relativi ai diritti televisivi della stagione 14/15, sia l’importo entro i 12 mesi del debito per il mutuo quindicinale.
Le disponibilità liquide ammontano a € 2.940.539 (€ 3.958.477  nel 2013/14) e risultano in diminuzione rispetto all’esercizio precedente di € 1 milione circa. I crediti verso LNP, pari a € 3.379.000 (€ 1.800.000 nel 2013/14) riguardano: il saldo del conto trasferimenti; la cessione del diritto di accesso al segnale del Campionato di Serie A e Tim Cup e il diritto alla partecipazione della SuperCoppa.
I crediti verso enti-settore specifico ammontano a € 28,9 milioni (€ 24,8 milioni nel 2013/14).  La cifra risente dell’allocazione dei crediti verso la UEFA per le competizioni 2015/16 per € 20.990.000. L’importo del credito verso l’UEFA è così composto: Euro 3 milioni per l’eliminazione dai play-off della Champions League; Euro 11 milioni quale quota di market-pool spettante per la partecipazione al preliminare della Champions League; Euro 2,40 milioni per aver conseguito il diritto di accedere al group stage della Europa League; Euro 4,59 milioni quale quota spettante alla Società del primo 50% del market pool della Europa League spettante alle tre società italiane. I Crediti Verso Società Calcistiche ammontano a € 4.330.000 (€ 22.569.000 nel 2013/14) di cui € 814 mila verso società estere.
I Debiti verso enti settore specifico ammontano complessivamente a € 15,26 milioni (€ 21,86 milioni nel 2013/14). L’importo con scadenza oltre i 12 mesi è di € 7,1 milioni (€ 7,6 milioni nel 2013/14).
L’indebitamento finanziario netto aumentato del saldo tra debiti e crediti verso Enti Settore Specifico, che negli anni precedenti per la maggior parte riguardavano squadre di calcio, non supera in ogni caso il valore del fatturato netto, pertanto è conforme a quanto auspicato dal Regolamento sul Fair Play Finanziario.

L’Indebitamento Fiscale.

E’ bene sempre ricordare che nel corso dell'esercizio 2004/05 1a SS Lazio SpA ha stipulato con l'Agenzia delle Entrate un atto di transazione con rateizzazione del debito tributario relativo a IRPEF e IVA dovute a tutto il 31 dicembre 2004. Al 30 giugno 2015, 1a SS Lazio SpA ha provveduto al regolare versamento delle rate previste ed il debito residuo ammonta a € 55.508.000, di cui € 3,8 milioni entro l’esercizio successivo. L’importo complessivo dovuto era di 108,78 milioni (Oltre 140 milioni di Euro con gli interessi e le sanzioni). Secondo i Consiglieri di Gestione, la SS Lazio SpA è in grado di far fronte agli impegni finanziari derivanti dalla dilazione concessa dal fisco.



Le prime dieci rate delle 23 previste, sono state pagate entro i termini richiesti. Gli importi dovuti sono garantiti dalla cessione prosolvendo dei crediti rivenienti dagli incassi da biglietteria.

L’importo dei debiti tributari allocato tra le passività non correnti è di € 51.705.097 (€ 55.874.984 nel 2013/14) e finanzia il 29,2% dell’attivo. Il totale dei debiti tributari, sia correnti che non correnti, pari a € 59,5 milioni (€ 59,9 milioni nel 2013/14), “finanzia” il 33,55% delle attività. Tali debiti, pur riferendosi a esercizi precedenti, non sono da considerarsi “debiti scaduti” in quanto oggetto, per la maggior parte, di transazione, e perciò non rilevano ai fini del Fair Play Finanziario.
Le problematiche fiscali, almeno di natura interpretativa, continuano a caratterizzare anche l’attuale gestione. Come già scritto, i revisori hanno evidenziato, la problematica della tassazione ai fini IRAP delle plusvalenze generate dalla cessione dei calciatori e dei contenziosi in essere.

Gli Altri Debiti.

La voce “Altri Debiti” è leggermente aumentata, rispetto al 30 giugno 2014, di € 526 mila, ed ammonta a € 22.032.554. Nel bilancio si legge che tale variazione dipende principalmente dall’è imputabile all’incremento dei debiti verso intermediari.
I debiti verso tesserati e dipendenti sono diminuiti da € 13 milioni a € 11.949.000. I debiti verso intermediari aumentano da € 7,24 milioni a € 8,94 milioni, di cui € 5,49 milioni condizionati e € 3,45 milioni non condizionati.
Per quanto riguarda i debiti verso intermediari “condizionati”, l’unica variabile prevista nei contratti condizionati è quella legata alla presenza del giocatore di riferimento nell’organico della S.S. Lazio S.p.A..
I debiti verso tesserati sono principalmente costituiti: dagli stipendi del mese di giugno dei calciatori della prima squadra pagabili entro il 30 settembre 2015, pari a € 4.080.000, al lordo di imposte; da premi individuali a tesserati pagabili entro il 30 settembre 2015, pari a € 6.502.000, al lordo di imposte.
Per quanto riguarda le passività potenziali, la SS Lazio ha evidenziato che nei mesi di dicembre 2012 e ottobre 2014 sono stati notificati due decreti ingiuntivi per un importo complessivo di Euro 3,2 milioni, a fronte delle competenze richieste da un intermediario.
Nel corso del 2013/14 è stata emessa sentenza di primo grado avversa alla SS Lazio, la società ha successivamente proposto opposizione in secondo grado. Sulla base del parere del legale della Società, il rischio di soccombenza finale è valutato ancora solo come possibile, perciò non si è provveduto ad effettuare accantonamenti a tale titolo.
Nel mese di settembre 2014 è stato notificato un ricorso avverso il licenziamento di un tesserato del settore tecnico per Euro 1,1 milioni. Tenuto conto della proposta transattiva formulata dal Giudice e sulla base del parere del legale della Società, il rischio è stato quantificato in una somma massima di circa Euro 300 mila; la Società ha provveduto ad effettuare accantonamenti a tale titolo.

I Ricavi.

Il totale dei ricavi, compresa la gestione economica dei diritti alle prestazioni dei calciatori, ammonta a € 110,9 milioni (€ 107,5 milioni nel 2013/14) e risulta in aumento del 3,1%.



I Ricavi da gare aumentano da € 7,3 milioni a € 9,7 milioni, con una variazione positiva di € 2,4 milioni circa.
SS Lazio contabilizza i ricavi da gare in base all’effettivo svolgimento della gara. L’incremento registrato è dipeso dall’ottimo andamento della squadra sia in campionato che in coppa Italia Tim. Infatti, i ricavi da abbonamenti sono diminuiti da € 3.039.000 a € 1.910.000. L’incidenza dei ricavi da gare sul totale dei ricavi è del 8,7%.
I Ricavi da diritti televisivi e proventi media sono aumentati del 49,82%, da € 56,3 milioni a € 84,3 milioni con una variazione positiva di € 28 milioni, causata principalmente dai ricavi per le competizioni europee. I ricavi televisivi relativi al campionato sono aumentati da € 45,2 milioni a € 46,8 milioni. I ricavi riconosciuti dalla Lega Calcio sui vari diritti negoziati a livello centrale, sono pari a € 7.092.000 (€ 6,15 milioni nel 2013/14). La partecipazione alla Coppa Italia ha fruttato Euro 1.889.000 (€ 476.000 nel 2013/14) e il diritto a partecipare alla Supercoppa, Euro 1.485.000.
La S.S. Lazio S.p.A. ha contabilizzato ricavi da diritti televisivi da partecipazioni a competizioni UEFA  per Euro 22,33 milioni, di cui Euro 20.990.000 relativi alle competizioni 2015/16. Precisamente, la Lazio ha contabilizzato: Euro 3 milioni per l’eliminazione dai play-off della Champions League; Euro 11 milioni quale quota di market-pool spettante per la partecipazione al preliminare della Champions League; Euro 2,40 milioni per aver conseguito il diritto di accedere al group stage della Europa League; Euro 4,59 milioni quale quota spettante alla Società del primo 50% del market pool della Europa League spettante alle tre società italiane; Euro 1,34 milioni da conguagli di diritti UEFA Europa League, incassati nella stagione 2014/2015, relativi alla stagione 2013-2014.
Nel comunicato stampa ex art. 114 co.5 D.Lgs.58-1998 del 28 ottobre 2015 SS Lazio SpA ha precisato che ha iscritto nei bilanci in oggetto i citati ricavi, perché il trattamento contabile adottato “è in linea con lo IAS 18, in quanto la società ha maturato definitivamente, alla data del 30 giugno 2015, un diritto a ricevere somme per il solo fatto di essere stata ammessa alle competizioni europee, diritto che non è condizionato, né correlato all’esito delle partite che si svolgeranno nell’ambito delle competizioni europee 2015-2016, bensì ai risultati conseguiti nel campionato domestico 2014/2015”. Inoltre, il diritto a ricevere gli importi contabilizzati è incondizionato e, in base al principio della correlazione tra costi e ricavi riportato dalla IAS 18, la SS Lazio ha iscritto anche gli oneri rivenienti dai bonus riconosciuti ai calciatori.
I Ricavi da sponsorizzazione e pubblicità sono diminuiti a € 8,8 milioni (€ 11,8 milioni nel 2013/14), con una variazione negativa del 25,1% e un’incidenza del 7,94% sui ricavi totali. I ricavi per le sponsorizzazioni ammontano a € 1.287.000 e sono principalmente rappresentati dai ricavi del contratto con la Macron S.p.A. per la sponsorizzazione tecnica. I proventi pubblicitari ammontano a € 5,4 milioni e sono dovuti principalmente ai proventi derivanti dal contratto stipulato con la Infront Italy S.r.l., per € 4.393.000. I canoni per licenza, marchi e brevetti ammontano ad € 2.125.000 e riguardano essenzialmente le royalties derivanti dal contratto stipulato con la Macron S.p.A., per € 1.571.000.
Il motivo della riduzione della voce di ricavo per Euro 2.970.000 è da ricercare soprattutto nei minori introiti rivenienti dal contratto con la Infront Italy S.r.l..

I Ricavi da gestione diritti calciatori risultano pari a € 551 mila (€ 23,4 milioni nel 2013/14), con un decremento rispetto alla stagione precedente di € 22,9 milioni e con un’incidenza sul totale dei ricavi dello 0,5% circa. Tale variazione è dipesa, principalmente, dall’assenza di plusvalenze per la cessione dei diritti alle prestazioni sportive. Le plusvalenze, nel 2013/14, erano pari a € 22.985.000. Le Cessioni temporanee risultano pari a € 537.000 e hanno riguardato il contributo ricevuto dalla F.I.F.A. per i giocatori della S.S. Lazio utilizzati dalle rispettive nazionali nel mondiale Brasiliano.

La voce “Altri Ricavi” è pari a € 5,99 milioni (€ 7,7 milioni nel 2013/14) con un decremento rispetto alla stagione precedente di € 1,7 milioni. A differenza del 2013/14, mancano i contributi in conto esercizio LNP che ammontavano € 2.632.000, a causa della mancata partecipazione alla Europa League 2014/2015. Le transazioni con i creditori sono pari a € 500.000 e i ricavi da scuola calcio sono pari a 291 mila Euro.

I ricavi da merchandising sono pari a € 1,44 milioni e segnano un incremento di circa 495 mila Euro, causato maggiore fatturato dei negozi imputabile principalmente alle vendite della maglia celebrativa..

In definitiva, i ricavi della Lazio dipendono in gran parte dai ricavi per la vendita dei diritti TV, che incidono per il 76%.

Anche l’evoluzione storica del fatturato netto dimostra come la Lazio dipenda dai diritti TV e non sia riuscita a “spiccare il volo”, soprattutto a causa dei ricavi da gare molto bassi e anche a causa di ricavi commerciali non esaltanti, per la mancanza di un “main sponsor”. Tali voci di ricavo risentono, molto probabilmente, del rapporto esistente con la tifoseria.



I costi.

Il costo del personale aumenta da € 52,5 milioni a € 60,9 milioni. L’incremento è dovuto per € 4,5 milioni alle retribuzioni fisse dei calciatori e, per € 3,2 milioni alle retribuzioni variabili. L’incidenza sul fatturato netto è del 55,25%, quella sul totale dei ricavi è del 54,92%. Entrambe risultano inferiori al 70%. Il costo per calciatori e tecnici è stato di 58,8 milioni di Euro. La Quota variabile legata ai risultati sportivi aumenta a 6,7 milioni da € 3.5 milioni. Il personale in forza al 30.06.15 risulta composto da 171 unità (164 nel 2013/14) di cui 45 Calciatori (49 nel 2013/14) e 58 Allenatori (58 nel 2013/14).
Gli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni sono pari a € 14,51 milioni (€ 14,66 milioni nel 2013/14). La quota di ammortamento sui diritti alle prestazioni sportive dei calciatori diminuisce da € 13,7 milioni a € 13,5 milioni.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono pari a € 924 mila. Il Centro Sportivo di Formello comporta una quota di ammortamento di € 772 mila.
Il costo del lavoro allargato (salari + ammortamenti) sui ricavi è del 67,08% e sarebbe del 65,17 ove si considerassero solo i calciatori e i tecnici.
Gli accantonamenti e altre svalutazioni sono positive per € 2 mila a causa dello storno del fondo rischi precedentemente accantonato per sanzioni tributarie relative al condono 2004 oramai prescritto.
Gli oneri per godimento di beni di terzi ammontano a circa € 3,5 milioni e sono principalmente costituiti dall’affitto dello stadio Olimpico per € 2.957.000. Fra i debiti verso fornitori nazionali, figura quello verso il CONI per € 367.000, inoltre esistono debiti verso il CONI per fatture da ricevere per € 887.000. Tali debiti si riferiscono all’utilizzo dello stadio Olimpico. Da notare che, in virtù del contratto di fitto stadio, il Coni beneficia di biglietti omaggio.
Le spese per omaggi biglietteria, sono pari a 69 mila euro e sono allocate all’interno della voce spese pubblicitarie, che complessivamente sono pari a € 4,5 milioni. Tale voce comprende anche i costi di produzione audiovisiva e distribuzione delle immagini del campionato di serie A e Coppa Italia TIM , per Euro 1.042.000.
I costi per servizi risultano pari a € 15 milioni (€ 21,3 milioni nel 2013/14). All’interno di tale voce, i Costi per intermediazione tesserati diminuiscono del 32,94%, da € 2.457.000 a € 1.648.000. Le spese amministrative risultano diminuite da € 10,5 milioni a € 5,4 milioni e per la maggior parte riguardano spese per consulenze e prestazioni di servizio.

Il “Breakeven Result”.

Il bilancio consolidato 2014/15 espone un risultato prima delle imposte positivo per Euro 8.311.309 quello del 2013/14 era positivo per Euro 8.828.674, mentre quello del 2012/13 era negativo per € 8.843.475. Il risultato aggregato dei tre esercizi è comunque inferiore alla perdita tollerata dal Regolamento del Fair Play Finanziario.
Il risultato netto 2014/15 evidenzia un utile consolidato netto di Euro 5.812.193, mentre nel 2013/14 era esposta  un utile di € 7.068.190.

Conclusioni.

Rimane la sensazione che l’esercizio 2014/15 si sarebbe chiuso con una perdita rilevante, se non si fossero contabilizzati i ricavi già maturati relativi alle competizioni UEFA 2015/16. Da notare che le altre due società quotate in borsa contabilizzano in modo differente i ricavi UEFA già maturati relativi alla stagione sportiva successiva. Altro elemento caratterizzante il bilancio è la forte dipendenza dai diritti televisivi. 
Secondo quanto scritto dagli amministratori, come nell’esercizio precedente, per il prossimo esercizio è ragionevole aspettarsi il conseguimento degli obiettivi prefissati e l’adempimento relativo agli impegni finanziari assunti, grazie all’affermarsi di giovani calciatori, al settore giovanile, alla ristrutturazione della rosa della prima squadra e alle norme nazionali entrate in vigore che prevedono una rosa massima di 25 elementi
per la prima squadra.


4 commenti:

Panca93 ha detto...

Mi riesce a spiegare perchè alla lazio sono dovuti 11 milioni come market pool della CL? Con la nuova distribuzione dei ricavi di quest'anno alla squadra eliminata nei preliminari non spetterebbe il 10% della prima metà del market pool che dovrebbe essere, per quanto riguarda l'italia, di circa 5-5,5 milioni? Grazie.

Appunti di Luca Marotta ha detto...

Il testo in inglese, da quello che ho capito, parla di 10% del Market Pool "sic et simpliciter". "Each time that a club of an association represented by one or more clubs in the UEFA Champions League group stage is eliminated in the play-offs, 10% of the respective association’s market pool share will be allocated to the eliminated club." (link: http://www.uefa.org/mediaservices/mediareleases/newsid=2229945.html). A conforto di tale interpretazione, la Lazio ha calcolato il 10% su 110 milioni di Market Pool, che come noto per il triennio 2015/16 - 2017/18 è aumentato notevolmente per l'Italia.

Ll ha detto...

Gentile Luca,
Siamo un gruppo di studenti Bocconi alle prese con il caso Lazio: secondo lei di quei 22.33 milioni contabilizzati in anticipo, quanti effettivamente potevano essere iscritti? Noi abbiamo pensato che in base allo IAS 10 possano essere contabilizzati solo quelli relativi alla champions league in quanto il presupposto per la contabilizzazione (terzo posto in campionato) si è effettivamente verificato prima della chiusura dell'esercizio. Mentre i ricavi per Europa league hanno come presupposto la perdita della partita del 26 agosto contro il Bayer Leverkusen e pertanto la fattispecie si è verificata post chiusura del bilancio.
Grazie.

Appunti di Luca Marotta ha detto...

La 'Comissão do Mercado de Valores Mobiliários' (CNMV) ossia la CONSOB Portoghese, ha fatto cambiare la politica contabile del Porto, che seguiva lo stesso criterio della Lazio.
Tuttavia, se il Porto avesse continuato a seguire il criterio contabile utilizzato dalla Lazio, nel bilancio 2015/16 avrebbe contabilizzato solo 2 milioni di Euro in più, e non avrebbe contabilizzato i ricavi da Champions League, frutto del superamento del turno preliminare, per aver sconfitto la Roma.
Allego quanto scritto nel bilancio del Porto.
Nel bilancio della Lazio non si fa menzione dell'esito dei chiarimenti richiesti dalla Consob italiana, che invece erano menzionati nella semestrale al 31.12.2015.
In considerazione di quanto sopra, ritengo corretta la Vs. osservazione. Nel senso che il premio per l'Europa League era "condizionato" dall'esito di un evento dell'esercizio successivo.
Ritengo che l'intervento della Consob Portoghese, e della Consob Italiana vadano letti nel senso che i proventi UEFA debbano essere contabilizzati nell'esercizio in cui si disputi la competizione. Non a caso il Porto adesso segue questo metodo.
Evidentemente la Consob Portoghese è risultata più "incisiva" rispetto a quella italiana.
Invero, Lotito non è nuovo a libere interpretazioni. Un anno fu costretto a redigere due volte il bilancio per aver contabilizzato in anticipo la plusvalenza di Kozak.
Se non ricordo male, sia nel caso Kozak, che nel caso proventi UEFA, c'era in ballo la situazione prevista dall'articolo 2446 CC.