giovedì 12 settembre 2019

I conti del primo semestre 2019 della Ferrari




Luca Marotta


La semestrale 2019 di “Ferrari N.V.”  rispetto al primo semestre del 2018, evidenzia che sono aumentate le consegne del 15%, è aumentato il fatturato dello 10,8%, l’EBITDA è aumentato dell’8,7%  e l’utile consolidato netto del 17,8%.

Dal 4 gennaio del 2016, la società “Ferrari N.V.” è quotata sul mercato MTA gestito da Borsa Italiana.

Dal 21 ottobre del 2015, la società “Ferrari N.V.” è quotata alla Borsa di New York.
“Ferrari NV” è la ridenominazione di “New Business Netherlands NV”, che è stata creata il 24 maggio 2013, come società controllata da FCA e come società holding del gruppo Ferrari in possesso del 100% di Ferrari SpA. Tale società è stata utilizzata come veicolo di diritto olandese per rendere possibile l’IPO. Prima dell’IPO, “Ferrari NV” era controllata al 90% da FCA e al 10% da Piero Ferrari.

L'immagine del marchio Ferrari dipende in parte dal successo del team di corse di Formula 1.

La Strategia

La strategia societaria si concentra sull'efficienza dei costi e mira a conseguire una crescita redditizia perseguendo le seguenti strategie.

• Crescita controllata
• Introduzioni e miglioramenti periodici di nuovi modelli
• Perseguire l'eccellenza nelle corse
• Crescita controllata nelle categorie di lusso e lifestyle adiacenti

Bisogna considerare che una strategia basata su un a basso volume di modelli venduti, può limitare i potenziali profitti e, al contrario, se i volumi aumentassero, l'esclusività del marchio potrebbe essere erosa.

La semestrale 2019.

Nello specifico, dai dati contabili della semestrale del 2019, Ferrari mostra un fatturato netto nel primo semestre di 1,92 miliardi di Euro, in aumento del 10,8% rispetto ai 1,74 miliardi della prima semestrale del 2018.



Per quanto riguarda l’EBIT, ossia il risultato prima degli interessi e delle imposte, registra l’importo di 471 milioni di Euro, in aumento del 10% rispetto all’Ebit della prima semestrale 2018.
Il Risultato netto è pari a 364 milioni Euro in aumento di 55 milioni di Euro in confronto all’analogo periodo dell’esercizio precedente.

Le consegne, effettuate nel primo semestre dell’esercizio 2019, ammontano a 5281 modelli, mentre quelle della prima semestrale 2018 erano pari a 4591.

Per quanto riguarda tutto il 2018, Ferrari ha fatto registrare Consegne per 9251 unità, mentre nel 2017 erano state registrate consegne per 8398 unità, con un incremento di 853 unità.
I Ricavi netti di Ferrari nel 2018 sono stati pari a 3.420 milioni di Euro, mentre nel 2017 erano stati pari a 3.417 milioni di Euro con un incremento di 3 milioni di Euro.
L’EBIT del 2018 era pari a 827 milioni di Euro, mentre nel 2017 era pari a 775 milioni di Euro con un incremento di 52 milioni di Euro.

L’Utile della gestione ordinaria è stato di 787 milioni di Euro, mentre nel 2017 era di 537 milioni di Euro, con un incremento di 249 milioni di Euro.

Il Fatturato

Il ricavi di Ferrari dipendono da quattro fonti di ricavo.
La prima fonte riguarda la vendita di automobili e pezzi di ricambio. Nel primo semestre per tale voce risultano ricavi per € 1,5 miliardi, con un incremento del 17,1% rispetto al primo semestre 2018.
La seconda fonte riguarda la vendita di motori. Tale voce include i ricavi netti generati dalla vendita di motori a Maserati per l'uso nelle loro auto e i ricavi generati dal noleggio di motori ad altri team di Formula 1. Nel primo semestre per tale voce risultano ricavi per € 111 milioni, con un decremento del 29,3% rispetto al primo semestre 2018.
La terza fonte riguarda le sponsorizzazioni e i ricavi relativi al marchio. Tale fonte include i ricavi netti del team di corse di Formula 1 attraverso accordi di sponsorizzazione e la quota dei ricavi commerciali del Campionato mondiale di Formula 1 e dei ricavi netti generati attraverso il marchio Ferrari, inclusi ricavi da merchandising, licenze e royalty. Nel primo semestre per tale voce risultano ricavi per € 259 milioni, con un incremento del 2,8% rispetto al primo semestre 2018. L'aumento è principalmente attribuibile ai cambi in valuta estera, nonché ai maggiori ricavi derivanti dalle attività di corsa di Formula 1.
La quarta fonte riguarda gli altri ricavi. Nel primo semestre per tale voce risultano ricavi per € 53 milioni, con un incremento del 15,2% rispetto al primo semestre 2018.



Nel 2018, i ricavi da Automobili e parti di ricambio, pari ad Euro 2,53 miliardi, hanno registrato un incremento del 3,2% rispetto al 2017. L’aumento dei volumi delle consegne ha contribuito al tale incremento.
I ricavi da Motori, pari ad Euro 284 milioni, hanno registrato un decremento del 28,4%, e riguardano principalmente le vendite di motori a Maserati e ad altri team di Formula 1.
I ricavi da Sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio, che includono i ricavi netti del team corse di Formula 1, attraverso accordi di sponsorizzazione e la quota dei ricavi commerciali del Campionato mondiale di Formula 1, e i ricavi netti generati attraverso il marchio Ferrari, inclusi i ricavi da merchandising, licenze e royalty; risultano pari ad Euro 506 milioni, in aumento del 14,5%. Tali ricavi nel 2017 erano pari a 494 milioni di Euro; nel 2016 erano pari a 488 milioni di Euro; nel 2015 erano pari a 441 milioni di Euro e nel 2014 erano pari a 417 milioni di Euro.

I rapporti con le società correlate.

I rapporti con le società del Gruppo FCA, nei primi sei mesi del 2019, hanno generato ricavi netti per € 80,8 milioni, costi per € 25,54 milioni e oneri finanziari netti per € 903 mila.
I rapporti con le società correlate, nei primi sei mesi del 2019, hanno generato ricavi netti per € 81,12 milioni, costi per € 32,43 milioni e oneri finanziari netti per € 919 mila.
Tra i ricavi netti realizzati con le società del Gruppo FCA spiccano i ricavi con Maserati per € 74,6 milioni (€121,7 milioni nei primi sei mesi 2018). Tra i costi spiccano quelli sostenuti con Magneti Marelli per € 10,44 milioni.
Per quanto riguarda le transazioni con società del Gruppo Exor, i costi sono relativi al noleggio di camion utilizzati dalla Squadra Corse di Formula 1; mentre i ricavi riguardano la sponsorizzazione da Iveco S.p.A.
Le transazioni con altre parti correlate concernono: l’l'acquisto di componenti per auto da corsa di Formula 1 da COXA S.p.A., controllati da Piero Ferrari; servizi di consulenza forniti da HPE S.r.l., controllata da Piero Ferrari; accordo di sponsorizzazione relativo alle attività di Formula 1 con Ferretti S.p.A .; vendita di automobili a determinati membri del Consiglio di amministrazione di Ferrari N.V. ed Exor.

Le Consegne

Le consegne effettuate nel primo semestre del 2019 risultano pari a 5281; mentre, nel primo semestre del 2018 sono state pari a 4591; pertanto, si è registrato un aumento del 15% circa.   
Dal punto di vista geografico la zona EMEA, che comprende: Germania, Regno Unito, Francia, Svizzera, Italia, Middle East (United Arab Emirates, Saudi Arabia, Bahrain, Lebanon, Qatar, Oman e Kuwait) e Altri paesi dell’area EMEA come Africa e altri mercati Europei non identificati separatamente, assorbe il 45,5%.



Le consegne effettuate nel 2018 risultano pari a 9251; mentre, nel 2017 sono state pari a 8398; pertanto, si è registrato un aumento del 10,2% circa.  Il CAGR degli ultimi 5 anni è del 6,26%. Nel 2016 le consegne erano pari a 8.014 modelli; nel 2015 ammontavano a 7.664 modelli
Dal punto di vista geografico 5 nazioni Europee (Germania, Regno Unito, Francia, Svizzera e Italia) hanno assorbito il 32,9% del fatturato 2018 e il 31,6% del fatturato 2017. Le stesse nel 2016 ne assorbivano il 30,5% e nel 2015 ne assorbivano il 29,1%.
La zona delle Americhe ha assorbito il 32,4% del fatturato, mentre nel del 2017 ne assorbiva il 33,5%. China, Hong Kong e Taiwan il 7,5% (7,3% nel 2017).  

I Costi.

Nel primo semestre del 2019, il costo del venduto pari a 941.922.000 Euro risulta aumentato del’14,6%., con un’incidenza sui ricavi netti del 49%. Nel 2018, il costo del venduto pari a 1,62 miliardi di Euro risultava diminuito dell’1,7%. Tali costi riguardano consistente principalmente nel costo di materiali, componenti e spese di manodopera relative alla produzione e distribuzione di auto e pezzi di ricambio, inclusi i motori venduti a Maserati e i motori noleggiati ad altri team di Formula 1. I costi rimanenti includono principalmente gli ammortamenti, i costi assicurativi e di trasporto. Il costo del venduto include anche la garanzia e costi relativi al prodotto, che sono stimati e registrati al momento della spedizione dell'auto. Gli interessi e altri oneri finanziari da attività di servizi finanziari inclusi nel costo delle vendite per i sei mesi chiusi al 30 giugno 2019 e 2018 ammontano rispettivamente a 24.458.000 Euro e 14.580.000 Euro.

I costi di vendita, generali e amministrativi per i tre mesi chiusi al 30 giugno 2019 sono stati di 90 milioni di euro, con un incremento di 3 milioni di euro, ovvero del 4,1 percento, rispetto agli 87 milioni di euro dei tre mesi chiusi al 30 giugno 2018. In percentuale del netto i ricavi, i costi di vendita, generali e amministrativi sono stati del 9,2 percento per i tre mesi chiusi al 30 giugno 2019 rispetto al 9,6 percento per i tre mesi chiusi al 30 giugno 2018.
L'aumento dei costi di vendita, generali e amministrativi è stato principalmente a supporto della crescita organica del business

I costi di ricerca e sviluppo, non capitalizzati, bel primo semestre 2019 sono stati pari a € 355 milioni e risultano in aumento di € 16 milioni (+4,8%), rispetto ai primi sei mesi del 2018. Nei primi sei mesi del 2019, i costi di ricerca e sviluppo incidono sui ricavi netti per il 18,4%; mentre, nei primi sei mesi del 2018 incidevano per il 19,5%.
L'incremento di 16 milioni di euro dei costi di ricerca e sviluppo nel periodo è dovuto per € 9 milioni all'aumento dei costi di ricerca e sviluppo spesati nel periodo, che ammontano a € 294 milioni, e, per € 7 milioni, al maggiore ammortamento dei costi di sviluppo capitalizzati, che ammontano a € 61 milioni.

Nel primo semestre del 2019, l’EBIT, ossia il risultato prima degli interessi e delle tasse, registra l’importo positivo di 471 milioni di Euro, in aumento di 43 milioni di Euro (+10%) rispetto all’EBIT del primo semestre dell’esercizio precedente.
Nell’esercizio 2018, per quanto riguarda l’EBIT, risulta un importo positivo di 827 milioni di Euro, in aumento di 51 milioni di Euro (+6,6%) rispetto all’EBIT dell’esercizio 2017.

Nel primo semestre del 2019, la gestione finanziaria risulta negativa per 16 milioni di Euro, segnando un peggioramento dell’87,3% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, a causa dei costi netti di copertura e perdite su cambi.
Nel 2018, la gestione finanziaria, risultava negativa per 24 milioni di Euro circa.

Nel primo semestre del 2019, il risultato prima delle imposte è positivo per 455 milioni di Euro in aumento di 35 milioni rispetto all’EBT del primo semestre dell’esercizio precedente.
Nel 2018, il risultato prima delle imposte è positivo per € 803 milioni; nel 2017 era positivo per € 746 milioni. Nel 2064 era positivo per € 567 milioni.

Nel settembre 2018 è stato firmato un accordo con l'Agenzia delle Entrate italiana in relazione al regime fiscale della Patent Box per gli anni dal 2015 al 2019,
Pertanto, le imposte sul reddito sono state notevolmente ridotte nel 2018.
E’ stata sottoposta all'Agenzia delle Entrate italiana in relazione al regime fiscale della Patent Box per il periodo dal 2020 al 2024, un altro accordo che prevede un beneficio fiscale per le società che generano reddito attraverso l'uso diretto di diritti d'autore, brevetti, design e know-how durante quel periodo.

Nel primo semestre del 2019, il risultato netto è positivo per 364 milioni in aumento del % rispetto all’analogo periodo dell’esercizio 2017.
Nel 2018, il risultato netto risultava positivo per 787 milioni di Euro e segnava un aumento di 249 milioni di Euro rispetto al 2017 (+46,4%).

Per quanto riguarda l’utile per azione al 30 giugno 2019, risulta pari 1,92, considerando l’importo attribuibile ai soci della controllante pari a 361 milioni e il numero medio ponderato delle azioni ordinari pari a 187.544.000

Lo Stato Patrimoniale

Il totale dell’attivo, al 30.06.2019, ammonta a 5,28 miliardi di Euro. Al 30.06.2018 ammontava a 4,38 miliardi e al 31.12.2018 risultava pari a 4,85 miliardi.
Le attività non correnti, pari a 2,6 miliardi di Euro, rappresentano il 49,3% dell’attivo. L’avviamento pari a 785 milioni di Euro incide sul totale dell’attivo per il 14,9%.
Le rimanenze al 30.06.2019, risultano pari a € 400.939.000, con un’incidenza sul totale dell’attivo del 7,6%. Le rimanenze al 31.12.2018, risultavano pari a € 391.064.000, con un’incidenza sul totale dell’attivo dell’8,1%.
Il livello delle rimanenze è mantenuto ad un livello sufficiente di materie prime e componenti per garantire la continuità delle linee di produzione. La produzione di una autovettura richiede in genere tra 30 e 45 giorni, a seconda del livello di automazione della relativa linea di produzione, e l'auto viene generalmente spedita ai rivenditori da tre a sei giorni dopo il completamento della produzione. Tuttavia, al fine di garantire tempestività consegne, per alcune regioni si depositano in magazzino per periodi di tempo più lunghi. La tendenza, salvo anticipi ricevuti dai clienti per alcuni modelli, è quella di incassare dai clienti prima del pagamento dei fornitori delle materie prime e dei componenti utilizzati nella produzione delle auto.

Le disponibilità liquide pari a 881 milioni di Euro rappresentano il 16,7% dell’attivo.
Le immobilizzazioni immateriali, al 30.06.2019, ammontano a 736 milioni di Euro e incidono sull’ attivo per il 13,9. Sono stati effettuati investimenti per € 158.612.000 rispetto al 31.12.2018 consistenti in costi di sviluppo acquisiti esternamente e generati internamente per modelli nuovi ed esistenti; rettifiche per € 851.000; ammortamenti per € 67.487.000.  
Gli investimenti, in ricerca e sviluppo sono, tra gli altri fattori, influenzati dai tempi e dal numero di lanci di nuovi modelli. I costi di sviluppo, così come gli altri investimenti nelle spese in conto capitale, raggiungono in genere il picco nei periodi in cui si sviluppano un numero significativo di nuovi modelli per rinnovare o espandere la gamma di prodotti. I costi di ricerca e sviluppo sono influenzati anche dalla tempistica dei costi di ricerca per le attività di Formula 1, per le quali le spese sono generalmente più elevate nel primo e nell'ultimo trimestre dell'anno.



I crediti commerciali al 30.06.2019 ammontano a € 211.399.000 ed incidono per il 4,4% sul totale dell’attivo. Tali crediti figurano nell’attivo corrente. I crediti commerciali al 31.12.2018 ammontavano a € 243.977.000. La media dei giorni per incassare i crediti per le vendite di auto, generalmente è tra i 30 e 40 giorni dopo la spedizione dell'auto (tranne quando fornisce il finanziamento del rivenditore o si ricorre al factoring).

I debiti commerciali al 30.06.2019 ammontano a € 686.327.000 ed finanziano per il 13,5% del totale dell’attivo. I debiti commerciali al 31.12.2018 ammontavano a € 653.751.000. I debiti commerciali, generalmente, sono pagati tra i 60 e 90 giorni dopo aver ricevuto le materie prime o i componenti richiesti.

Il Patrimonio netto al 30.06.2019 risulta positivo per 1,38 miliardi e finanzia il 26,2% dell’attivo. Il Patrimonio netto al 31.12.2018 risultava positivo per 1,35 miliardi e finanziava il 27,9% dell’attivo.

Vi è un programma pluriennale di riacquisto di azioni. Il giorno 1 luglio 2019 la Società ha annunciato il completamento della prima tranche da Euro 150 milioni e l'avvio di una seconda tranche da Euro 200 milioni da portare a termine entro il 27 dicembre 2019.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale risulta superiore ad 1 ed è pari a 1,36 (1,39 al 31/12/2018), ciò vuol dire che la società possiede dei beni il cui valore è in grado di pagare i debiti.

L’Indebitamento.

L’indebitamento industriale netto corrisponde all’indebitamento netto totale diminuito dell’indebitamento finanziario netto delle attività di servizi finanziari.
L'indebitamento industriale netto al 30 giugno 2019 è pari a Euro 353 milioni, rispetto a Euro 370 milioni al 31 dicembre 2018 e a Euro 472 milioni al 30 giugno 2018.
L’indebitamento netto totale finanzia il  38,8% del totale dell’attivo.
Al 31 dicembre 2018, l’indebitamento finanziario netto totale era pari a 1,13 miliardi di Euro (1,16 miliardi di Euro nel 2017), mentre il Net Industrial Debt è pari a 370 milioni di Euro (473 milioni di Euro nel 2017).



Al 30 giugno 2019, la liquidità ammonta a 881 milioni di Euro; mentre, al 31 dicembre 2018, la liquidità era pari a 794 milioni di Euro. Al 30 giugno 2019, i debiti finanziari con le terze parti ammontano a 2 miliardi di Euro; mentre, al 31 dicembre 2018, i debiti finanziari con le terze parti ammontavano a 1,93 miliardi di Euro.
Al 30 giugno 2019, i debiti verso le Banche ammontano a € 34 milioni; i debiti obbligazionari ammontano a € 1.195.000.000 e gli atri debiti a € 26 milioni.
Nel dettaglio i debiti verso le Banche, al 31 Dicembre 2018, ammontano a € 36 milioni (€ 38 milioni al 31 Dicembre 2017); i debiti obbligazionari ammontano a € 1.198.109.000 e gli atri debiti a € 10.493.000 (€ 18.329.000 nel 2017).

Il Rendiconto Finanziario.

Nel primo semestre del 2019, la variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per 88 milioni di Euro.



Il flusso di cassa generato dall’attività operativa è stato positivo per circa 671 milioni di Euro. Il flusso di cassa assorbito dall’attività di investimento è stato negativo per Euro 307 milioni. Gli investimenti in immobilizzazioni immateriali hanno assorbito € 158.612.000. Il flusso di cassa assorbito dall’attività di finanziamento è stato negativo per Euro 277 milioni. I dividendi pagati ai proprietari delle società controllanti sono stati pari a € 181.112.000; i dividendi pagati ai soci terzi sono stati pari a € 2.120.000. 
Le differenze di cambio hanno determinato un effetto positivo sui flussi di cambio per circa € 261 mila.

Nell’esercizio 2018, la variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per 146 milioni di Euro.
Il flusso di cassa generato dall’attività operativa è stato positivo per circa 934 milioni di Euro. Il flusso di cassa assorbito dall’attività di investimento è stato negativo per Euro 637 milioni. Il flusso di cassa assorbito dall’attività di finanziamento è stato negativo per Euro 152 milioni.
Le differenze di cambio hanno determinato un effetto positivo sui flussi di cambio per circa 1 milione di Euro.

Conclusioni.

Dai dati della prima semestrale 2019, emergerebbe il profilo di una società solida e profittevole, che investe anche in ricerca e innovazione per il miglioramento dei suoi prodotti,

In effetti nei report pubblicati è scritto che la Ferrari è tra i marchi di lusso leader a livello mondiale focalizzata sulla progettazione, ingegneria, produzione e vendita delle auto sportive di lusso più riconoscibili al mondo. La strategia societaria si concentra sul mantenimento della posizione di leader nel mercato delle auto sportive di lusso, migliorando e proteggendo il valore e l'esclusività del marchio Ferrari. Le spese in ricerca e sviluppo in conto capitale sono aumentate significativamente nel 2018 e si prevede che continueranno ad aumentare nel 2019 per promuovere gli investimenti nella tecnologia ibrida e supportare l'espansione della gamma di prodotti.

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