domenica 3 ottobre 2021

Bilancio Juve 2020/21: perdita di € 209,9 milioni, con minori ricavi per € 92,7 milioni e minori proventi da gestione diritti da calciatori per € 128,8 milioni.

 

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Anche nel 2020/21, la crisi sanitaria legata al COVID-19, ha continuato a condizionare la gestione economica della Juventus e con i suoi effetti economici negativi, ha “spezzato le ali” al progetto di crescita legato ad un aumento dei ricavi a seguito dell’investimento Ronaldo. I ricavi non sono bastati a coprire i costi. Tra i ricavi, negli ultimi esercizi, svolgevano un ruolo rilevante le plusvalenze, che hanno subito un crollo anche a causa della Pandemia COVID-19, oltre ai ricavi da gare che si sono praticamente azzerati. Sempre a causa della Pandemia COVID-19, i Ricavi da vendite di prodotti e licenze hanno subito una riduzione invece di “decollare”. Tra i costi, quello di Cristiano Ronaldo, tra stipendio e ammortamenti è rimasto invariato. 


La situazione costringe il Consiglio di Amministrazione a richiedere agli azioni un aumento di capitale fino a massimi 400 milioni di Euro, dopo che era già stato richiesto un aumento due anni fa di circa 300 milioni di Euro. La situazione costringe il Consiglio di Amministrazione a richiedere agli azioni un aumento di capitale fino a massimi 400 milioni di Euro, dopo che era già stato richiesto un aumento due anni fa di circa 300 milioni di Euro.

Per l’esercizio 2020/21 la Juventus ha redatto il bilancio consolidato, poiché il 3 luglio 2020 Juventus ha acquistato l’intero capitale sociale della società B&W Nest S.r.l., che gestisce il “J Hotel”. Nell’esercizio 2020/2021, la Juventus ha registrato una perdita consolidata di € 209,9 milioni, mentre il bilancio di esercizio 2019/20 era stato chiuso con una perdita di € 89,7 milioni.

Il continuo permanere dell’impatto negativo del COVID-19 ha provocato l’aumento della perdita, che è stata determinata da minori ricavi ordinari per € 92,7 milioni, perché sono mancati i ricavi da stadio, e minori proventi da gestione diritti da calciatori per € 128,8 milioni, per la minore liquidità del calciomercato, ad esclusione degli sceicchi.

In particolare, la disputa delle partite a porte chiuse senza spettatori, ha determinato minori ricavi da gare per € 41.448.808 e minori ricavi da vendite di prodotti e licenze per € 6.421.861.

Si sono registrati minori proventi da gestione diritti da calciatori per € 128,8 milioni. La riduzione dei proventi da gestione diritti da calciatori è anche dovuta alla carenza di liquidità nel calciomercato ed ha manifestato il “rovescio della medaglia” di una gestione che si affidava anche a tali proventi, come ha fatto la Juventus negli ultimi esercizi.

L’aumento dei ricavi per diritti radiotelevisivi per € 68,9 milioni, è dovuto per € 63 milioni al maggior numero di partite disputate, a causa dello spostamento di alcune gare del 2019/20. I ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità, sono aumentati. L’aumentato dei ricavi dell’e-commerce, ha in parte compensato il calo dei ricavi del canale dei negozi fisici.

In ogni caso, ai fini del Fair Play Finanziario, il bilancio 2020/21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019/20, a causa della Pandemia Covid-19, che ha causato la riduzione dei ricavi da gare oltre al prolungamento della Stagione Sportiva 2019/2020 terminata nel mese di Agosto 2020, con la disputa delle partite senza spettatori.

La UEFA stessa ha comunicato che ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo il bilancio 2019/20 e 2020/21: “the reporting periods ending in 2020 and 2021 which will be considered as one single reporting period (considered as reporting period T)”.

 Nel 2020/21, i ricavi operativi lordi, su cui incidono per l’8,93% (30% nel 2019/20), i proventi da gestione calciatori raggiungono la cifra di € 480,7 milioni (€ 573,4 milioni nel 2019/20; € 621,4 milioni nel 2018/19). Di fatto, fino al 2019/20, i proventi da gestione calciatori erano una componente importante dei ricavi operativi lordi per raggiungere l’equilibrio economico.

Non a caso, la gestione economica della Juventus, negli esercizi precedenti era stata caratterizzata dall’approccio dinamico alle campagne trasferimenti calciatori per cogliere opportunità di valorizzazione e di investimento, che era una condizione fondamentale ai fini del Consolidamento dell’equilibrio economico e finanziario, che rientrava tra gli obiettivi strategici e operativi del Piano per la gestione e lo sviluppo della Società.

Mentre i ricavi operativi diminuiscono del 16,2%, i costi operativi, in controtendenza, sono aumentati dell’8,5%.  I costi operativi sono aumentati di € 35,2 milioni, soprattutto a causa dell’aumento del costo del personale tesserato, perché nel 2019/20, a causa del contesto pandemico sono state effettuate rinegoziazioni individuali con il personale tesserato. L’incremento del costo del personale tesserato è stato del 15%. L’incremento degli ammortamenti e accantonamenti è stato di 2,2 milioni.

Invero, sull’aumento degli ammortamenti e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ha giocato un ruolo importante l’impairment su Cristiano Ronaldo di 14 milioni, ceduto il 31 agosto 2021 al Manchester United, a cui si deve aggiungere l'operazione del riscatto di Romero da parte dell’Atalanta, perfezionata il 6 agosto 2021, che ha comportato la svalutazione per € 4,8 milioni.

Continua a valere l’ipotesi, che i costi del personale e gli ammortamenti erano stati parametrati in funzione di un obiettivo superiore al raggiungimento dei quarti nella UEFA Champions League. Il fatto che gli ultimi due esercizi, non siano stati superati gli ottavi di UEFA Champions League, ha contribuito ad aumentare le perdite.

Come altri club, la Juventus ha investito molto nel parco calciatori, che sono fondamentali per il successo sportivo e di conseguenza per il futuro del club. Tuttavia tali investimenti determinano e rappresentano anche i costi principali del club. Inoltre, nel caso dei migliori giocatori, che sono spesso rappresentati da agenti “aggressivi”, i costi sono elevati.

Di conseguenza, l'aumento dei costi dei calciatori rende difficile per i club raggiungere livelli di redditività stabili, anche in considerazione dell'imprevedibilità dei risultati sportivi.

Il bilancio 2020/21 di Juventus Football Club S.p.A. mostra un risultato d’esercizio, al netto delle imposte, negativo per Euro 209.885.432. Nell’esercizio 2019/20, il risultato d’esercizio, al netto delle imposte, era negativo per Euro 89.682.106, nel 2018/19 era negativo per Euro 39.895.794.

Sul risultato netto, grava anche il peso delle imposte, pari a circa € 2,08 milioni, poiché il risultato prima delle imposte dell’esercizio 2020/21, risulta negativo per € 207.800.171 (-€ 81.657.094 nel 2019/20; -€ 26.897.835 nel 2018/19).

Anche il risultato economico complessivo è negativo per € 210.765.764, a causa dei componenti iscritti a riserva da cash flow hedge per € 1.070, alle Perdite iscritte a riserva da prima applicazione IFRS16 per € 16.891 e ai componenti iscritti a riserva da fair value attività finanziarie per € 862.371.

Al 30.06.2021, il patrimonio netto è positivo per 28.438.822 (239.204.587 nel 2019/20; € 31.242.712 nel 2018/19; € 72.044.071 nel 2017/18; € 93.773.793 nel 2016/17) e l’indebitamento finanziario netto aumenta di € 4 milioni, da € 385,2 milioni a € 389,2 milioni, di cui € 343,1 milioni non corrente.

Dal punto di vista sportivo, la stagione sportiva 2020/21 della Juventus, è stata segnata dall’eliminazione agli ottavi di Champions League ad opera del Porto.

La Juventus ha vinto la Coppa Italia 2020/21, battendo l’Atalanta per 2 a 1. La Juventus ha vinto anche la Supercoppa Italiana a Reggio Emilia con il Napoli per 2-0.

La stagione sportiva 2019/20 della Juventus, è stata segnata dalla sospensione delle competizioni, ed è terminata il 3 Agosto 2020, con l’eliminazione agli ottavi di Champions League ad opera dell’Olympique Lyonnais.

La Serie A 2019/20 è terminata il 01.08.2020 ed ha visto la Juventus vincere per la nona volta consecutiva il campionato italiano di Serie A, la sconfitta in finale della Coppa Italia, ai rigori, ad opera del Napoli. La Juventus ha perso la Supercoppa Italiana con la Lazio.

Continuità aziendale

Nell’esercizio 2020-2021, la pandemia da Covid-19 ha continuato a determinare un difficile contesto economico e finanziario generale; tuttavia gli amministratori hanno valutato che non sussistono significative incertezze relativamente all’utilizzo del presupposto della continuità aziendale e vi sono gli elementi che consentono al Gruppo di proseguire l’attività operativa nei dodici mesi successivi dalla data di riferimento del bilancio. A supporto di quanto detto sopra, gli Amministratori hanno considerato i principali indicatori economici, patrimoniali e finanziari contenuti nella revisione del Piano di sviluppo 2019/24 approvata in data 30 giugno 2021 dal Consiglio di Amministrazione.

Le stime quantitative del Piano di sviluppo 2019/24 aggiornato evidenziano che nel 2021/2022 si prevedono un flusso di cassa negativo e una perdita d’esercizio coperti dalla disponibilità di linee di credito non utilizzate alla data del 30 giugno 2021 (pari ad Euro 335,9 milioni) e dai positivi effetti dell’aumento di capitale in opzione fino ad Euro 400 milioni che sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea straordinaria del 29 ottobre 2021.

Il 27 agosto 2021 l’azionista di maggioranza, EXOR N.V., ha effettuato un versamento in conto futuro aumento di capitale per complessivi Euro 75 milioni.

Il Valore della Juventus.

Al 30.06.2021, EXOR N.V. l’azionista di maggioranza di Juventus Football Club, col 63,77%, riporta un valore di libro della partecipazione in Juventus Football Club un valore pari a € 31milioni e un valore ai prezzi di mercato pari a € 612 milioni (727 milioni USD).

Il valore complessivo ai prezzi di mercato della Juventus al 30.06.2021 è di circa 959,69 milioni di Euro.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale delle attività risulta diminuito del 22,9%, assestandosi a 907 milioni di Euro (€1,19 miliardi di Euro nel 2019/20).

La presenza dello stadio di proprietà e altre infrastrutture sportive rende la struttura del bilancio della Juventus, rispetto a quella di altri club italiani, più vicina agli standard degli altri club europei. Il peso sul totale dell’attivo della voce “Terreni e fabbricati”, al netto degli ammortamenti, è del 15,7% circa.

Il peso dei diritti pluriennali sul totale dell’Attivo è del 47,5% (43,2% nel 2019/20).

La voce terreni e fabbricati aumenta del 3,2%, da € 138.517.513 a142.917.525.

Tali attività riguardano:

- lo Juventus Training Center di Vinovo;

- lo Stadio;

- lo Juventus Museum;

- lo Juventus Megastore.

Per quanto riguarda la suddivisione degli importi contabili emergono i seguenti valori: i terreni del Centro Sportivo di Vinovo (“Juventus Training Center”) per € 5 milioni; I terreni adiacenti il Centro Sportivo per € 10.800.000; i fabbricati del Centro Sportivo di Vinovo (“Juventus Training Center”) per € 14.409.000; lo Stadio “Allianz Stadium”, lo “Juventus Museum” e lo “Juventus Megastore” per un valore contabile netto complessivo di € 94.281.000.

I Diritti d’uso IFRS 16 evidenziano un valore contabile netto di euro 18.428.000 e riguardano la contabilizzazione dei contratti di affitto della sede sociale e del centro sportivo di allenamento della Continassa, nonché agli altri immobili adibiti a negozi ed uffici.

Le Altre attività materiali, pari a € 20.171.580, hanno subito l’applicazione del principio IFRS 16 con l’evidenziazione di Diritti d’Uso IFRS 16 con un valore lordo di Euro 4.094.000 ed un valore contabile netto di Euro 1.178.000.

L’attivo corrente, comprensivo degli anticipi a fornitori correnti, risulta inferiore al passivo corrente, comprensivo degli anticipi da clienti correnti, di € 179,9 milioni (-€ 168,1 milioni nel 2019/20), conseguenza, molto probabilmente, degli investimenti realizzati nel corso degli anni.

Il capitale investito netto, pari a € 417,6 milioni, risulta diminuito di 206,7 milioni di Euro circa.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale risulta diminuito ed è pari a 1,032 (1,255 nel 2019/20), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,51 (0,61 nel 2019/20), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

Tuttavia nel caso in questione i debiti a breve comprendono anticipi da clienti correnti per € 22.158.693.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, è l’indicatore più importante del Fair Play Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.

Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,51, inferiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,8. Tuttavia bisognerà verificare se l’indicatore di liquidità calcolato secondo quanto previsto dall’art. 85 delle N.O.I.F., al 31 marzo 2021, per la sessione di mercato estiva, e al 30 settembre 2021, per la sessione di mercato invernale, rispetti la misura minima di 0,8.

Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima si potrebbe colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano potrebbe ridurre l’importo da colmare di 2/3.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio netto al 30 giugno 2021 è positivo per € 28.438.822 (€ 239.204.587 nel 2019/20) e finanzia il 3,1% dell’attivo (20,3% nel 2019/20).

La variazione negativa di € 210.765.765, rispetto al patrimonio netto del 30 giugno 2020, è dovuta sostanzialmente alla perdita netta dell’esercizio registrata -€ 209.885.432 e alla variazione negativa della “Riserva da fair value attività finanziarie” per € 862.371; variazione negativa della “Riserva da cash flow hedge”, per € 1.070 e all’esposizione della “Riserva da prima applicazione IFRS” per l’importo negativo di €16.891.

Il Patrimonio Netto, essendo positivo, è conforme a quanto stabilito dal regolamento del Fair Play Finanziario.

Al 30 giugno 2021, il capitale sociale della società bianconera, interamente sottoscritto e versato, ammonta a € 11.406.987 ed è costituito da n. 1.330.251.988 azioni ordinarie senza valore nominale.

Il Patrimonio Netto finanzia il 6,38% del Capitale Investito Netto, pari a € 417,66 milioni, il restante 93,2% è finanziato dall’indebitamento finanziario netto.

Il 25 agosto 2021, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la proposta di aumento di capitale sociale a pagamento fino a massimi €400 milioni, incluso l’eventuale sovrapprezzo e ha deliberato di convocare l’Assemblea degli Azionisti il 29 ottobre 2021.

L’Aumento di Capitale consentirà di far fronte agli impatti economici e patrimoniali della pandemia da Covid-19 e permetterà di rafforzare la struttura patrimoniale della Società e riequilibrare le fonti di finanziamento a supporto del raggiungimento degli obiettivi strategici del Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/24:

Gli obiettivi strategici del Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/24, sono i seguenti:

1) consolidamento dell’equilibrio economico e finanziario;

2) mantenimento della competitività sportiva;

3) incremento della visibilità del brand Juventus.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è pari a 0,032 (0,255 nel 2019/20).

Il che sta a significare che il capitale di terzi prevale sui mezzi propri.

Infatti, anche l’equity ratio è pari solo al 3,1%.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.

I debiti riclassificati iscritti in bilancio al 30.06.2021 ammontano a € 827,17 milioni, da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2018 della FIGC), mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 558,53 milioni.

Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,161, inferiore alla soglia massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,2. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per l’iscrizione 2021/22.

E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Indebitamento, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 1,2, sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più importante.

La Posizione Finanziaria Netta.

L’indebitamento finanziario netto, al 30 giugno 2021 è pari a € 389,2 milioni ed è in aumento dell’1,05% rispetto ai 365,34 milioni del 30 giugno 2020; ai 463,5 milioni del 30 giugno 2019.e ai 309,8 milioni del 30 giugno 2018. Il 30 giugno 2017 era pari a € 162,5 milioni

A seguito dell’acquisizione della B&W Nest S.r.l., l’indebitamento finanziario netto, si è incrementato di € 16,9 milioni (di cui € 14,7 milioni riferibili all’applicazione del principio contabile IFRS 16 sui contratti di affitto e noleggio correlati all’attività operativa dell’hotel).

Il totale lordo dei debiti finanziari aumenta da € 396 milioni del 30/06/2020 a € 399,7 milioni del 30 giugno 2021, di cui € 56,67 milioni a breve termine (€€ 134,4 milioni nel 2019/20).

I debiti verso le società di factoring aumentano da € 82,9 a € 96,5 milioni.

Rispetto al 30 giugno 2020, il debito verso l’Istituto per il Credito Sportivo diminuisce da € 24,3 milioni a € 17,3 milioni. Trattasi di un debito “virtuoso” e la rata classificata tra i debiti a breve è di € 7 milioni. I debiti verso le banche aumentano da € 100,3 milioni a € 85,7 milioni, di cui € 41,2 milioni a breve termine.

Al 30.06.2021 sono esposti Debiti finanziari verso obbligazionisti per € 176 milioni, di cui € 2.1 milioni a breve termine e relativi al rateo interessi maturato. Trattasi di un prestito obbligazionario non convertibile emesso il 13 febbraio 2019, con scadenza 19 febbraio 2024, con quotazione sul mercato MTF Global Exchange Market di Euronext Dublin. L’emissione ha avuto “lo scopo di dotare la Società di risorse finanziarie per la propria attività ottimizzando la struttura e la scadenza del debito”.

Al 30 giugno 2021, la Società dispone di linee di credito bancarie per € 573,1 milioni, utilizzate per complessivi € 237,2 milioni, che riguardano anticipazioni su contratti e crediti commerciali per € 96,4 milioni; finanziamenti per € 60,6 milioni; fideiussioni rilasciate a favore di terzi per € 55,1 milioni a e scoperti di conti correnti per € 25,1 milioni.

Le Disponibilità liquide aumentano da € 5.917.079 milioni a € 10.533.461.

Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è negativo per € 123,48 milioni (€ 4,5 milioni al 30/06/20).

I Crediti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti sono pari a € 141,54 milioni (€ 296,19 milioni, al 30/06/20) di cui € 97.952.739, entro l’esercizio successivo.

I Debiti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti risultano pari a € 265,03 milioni (€ 300,69 milioni, al 30/06/20).

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco

Non essendoci debiti fiscali e previdenziali non correnti, il net debt ai fini del Fair Play Finanziario risulta superiore al fatturato netto e non risulterebbe conforme a quanto auspicato dal regolamento.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.

Nel caso della Juventus, al 30.06.2021, figurano debiti verso l’Istituto per il Credito sportivo per l’importo di 17,6 milioni di Euro, che dovrebbero essere considerati, ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt”.

Altre Passività

L’importo relativo alle altre passività ammonta a € 137,04 milioni, di cui € 114.471.181 sono relativi alla quota corrente.

Tra le altre passività correnti figurano “Debiti per retribuzioni dovute a dipendenti ed assimilati” per € 18,42 milioni, che si riferiscono alle retribuzioni del mese di giugno 2021 e ai premi variabili maturati.

I Debiti per oneri accessori relativi alla campagna trasferimenti ammontano complessivamente a € 44.680.000 di cui € 40.022.000 come quota corrente. Tale voce comprende i debiti per compensi riconosciuti ad agenti FIFA.

Nelle altre passività sono compresi i debiti tributari, pari complessivamente a € 47.962.000 di cui € 17.440.000 non correnti. Tali debiti riguardano i debiti verso l’Erario per ritenute addizionali regionali e comunali (€ 21.760 migliaia), per ritenute da versare e per la liquidazione IVA del mese di febbraio 2020, i cui termini di versamento sono stati posticipati ai sensi dell’art.97 del D.L. n.104 del 14 agosto 2020 (€ 6.114 migliaia correnti e € 3.057 migliaia non correnti), per ritenute e contributi da versare e per la liquidazione IVA dei mesi di dicembre 2020 e gennaio 2021, i cui termini di versamento sono stati posticipati ai sensi dell’art.1, c. 36-37 della Legge n.178 del 30/12/2020 ( 1.996 migliaia correnti e € 14.383 migliaia non correnti) nonché per la liquidazione IVA del mese di giugno 2021 (€ 539 migliaia). 

Il Rendiconto Finanziario.

Il rendiconto finanziario illustra i flussi di cassa generati dall’attività operativa, di investimento e finanziaria.

In sintesi, i flussi generati dalla gestione operativa sono stati positivi per € 42,02 milioni, i flussi legati all’attività di investimento sono stati negativi per € 12,53 milioni; mentre i flussi di cassa generati dall’attività di finanziamento sono stati negativi per 17,21 milioni, a causa di rimborso finanziamenti per € 41.351.763. Pertanto, il flusso di cassa generato durante l’esercizio è stato negativo per € 12.285.048.

Per quanto riguarda l’attività di investimento, gli investimenti in diritti pluriennali calciatori hanno determinato l’assorbimento di flussi per € 121.602.235 (€ 349.467.075 nel 2019/20), compensati in parte da cessioni per diritti calciatori, che hanno determinato flussi positivi per € 31.388.877 (€ 239.961.439 nel 2019/20).

I crediti per cessione diritti pluriennali prestazioni calciatori sono diminuiti, determinando flussi positivi, per € 163.785.713, mentre i debiti per acquisto diritti pluriennali prestazioni calciatori sono diminuiti, determinando flussi negativi, per € 40.200.296.

Per la Acquisizioni e/o cessioni temporanee di diritti pluriennali prestazioni calciatori si è verificato un flusso negativo per € 9.427.914. Per gli Oneri accessori non capitalizzati su acquisizioni di diritti pluriennali prestazioni calciatori si è verificato un flusso negativo di € 16.687.928. La variazione dei debiti per oneri accessori su diritti pluriennali prestazioni calciatori ha determinato un flusso negativo 13.790.808.

Quindi, nell’esercizio 2020/21, l’assorbimento netto determinato dall’attività di “Calciomercato”, che rientra nell’attività di investimento è stato di € 65,34 milioni netti.

Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, spiccano come flussi positivi: Aumento (diminuzione) degli utilizzi di linee committed per € 25.000.000; Aumento (diminuzione) degli utilizzi di linee di factoring 13.800.106. Come flussi negativi emergono: Rimborso finanziamenti per € 41.351.763; Rimborso debiti IFRS 16 per € 6.789.932; Interessi su finanziamenti per € 7.987.954 e Altri interessi passivi per € 2.850.653.

Il Valore della Rosa.

Al 30 giugno 2021, il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori (Prima Squadra: Under 23; Altri professionisti; Giovani di serie; Calciatrici) ammonta a € 431.551.996 e rispetto al 30 giugno 2020 risulta diminuito di € 76,87 milioni.

Il Costo storico della Rosa è di € 936.825.0008 e il relativo fondo di ammortamento ammonta a Euro 505.273.000, con un valore contabile di € 431.551.996.  Per quanto riguarda la prima squadra il costo storico della Rosa è di € 617.944.000, con un fondo ammortamento di € 348.928.000 ed un valore netto contabile di € 269.016.000.


L’incremento è dipeso dagli investimenti della Campagna Trasferimenti 2020/21, per € 121,6 milioni, da cessioni per un valore contabile netto di € 1 milione e ammortamenti per € 177,3 milioni e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive di calciatori € 20,1 milioni.

Il calciatore della prima squadra col valore contabile residuo più elevato è Ramos De Oliveira Arthur Henrique con € 60.833.000 (costo storico € 71.620 000),  acquistato il 29/6/2020, seguito da De Ligt Matthijs  con € 51.882.000 (costo storico € 85.701.000 ); Kulusevski Dejan con € 25.216.000 (costo storico € 35.438.000), acquistato il 2 gennaio 2020; Da Silva Danilo Luiz € 22.783.000 (costo storico € 30.378.000); Cristiano Ronaldo con € 14.509.000 (costo storico € 115.822.000), Bonucci Leonardo con € 16.774.000 (costo storico €  34.946.000); Bernardeschi Federico con € 7.882.000 (costo storico € 39.411.000); Lobo Silva Alex Sandro con € 5.129.000 (costo storico € 28.125.000); Bentancur Colman Rodrigo con € 7.229.000 (costo storico € 15.722.000); e Cuadrado Bello Jan Guillermo con € 2.319.000 (costo storico € 20.490.000).

Per Chiesa Federico nato il 25/10/97, risulta Data inizio primo contratto: 05/10/20; Costo storico € 12.621.000, con valore contabile netto € 7.258.000.

Tra gli “altri professionisti”, che sono i calciatori ceduti in prestito figurano: De Sciglio Mattia con € 2.428.000 (costo storico € 12.141.000); Costa de Souza (Douglas Costa) con € 10.971.000 (costo storico € 44.616.000); Mandragora Rolando con € 12.720.000 (costo storico € 15.087.000); Pellegrini Luca con € 13.978.000; (costo storico € 22.853.000); Romero Cristian con € 15.624.000 (costo storico € 28.310.000); Pjaca Marko con € 7.303.000 (costo storico € 29.473.000) e Perin Mattia con € 4.272.000 (costo storico € 15.656.000).

Le cessioni a titolo definitivo della Campagna Trasferimenti 2020/2021 hanno comportato plusvalenze nette per € 30,5 milioni e le cessioni temporanee nette hanno determinato proventi netti per € 6,27 milioni.

L’impegno finanziario netto complessivo, ripartito in cinque esercizi, è stato pari a € 88,7 milioni, inclusi gli oneri accessori, nonché gli oneri e i proventi finanziari impliciti su incassi e pagamenti dilazionati.

L’ultima Campagna Trasferimenti quella 2021/22 - prima fase, nei mesi di luglio e agosto 2021,  ha comportato tra gli acquisti definitivi: Kean Moise Boity  (Everton Football Club) per € 35.000.000 con un valore IFRS da ammortizzare di 33.475.000; Locatelli Manuel (US Sassuolo Calcio) per € 25.000.000 con un valore IFRS da ammortizzare di 24.853.000; Pinto Ramos Kaio Jorge (Santos Futebol Clube) 1.500.000 con un valore IFRS da ammortizzare 5.321.000 e Ihattaren Mohamed Amine (PSV Eindoven) con un valore IFRS per i Bonus di € 1.891.000.

Tra le Cessioni definitive figura Dos Santos Aveiro Cristiano Ronaldo (Manchester United) per € 15.000.000 con un valore IFRS di € 14.509.000; Romero Cristian (Atalanta BC) per € 16.000.000, con Prezzo attualizzato di € 16.000.000.

Le Partecipazioni

Al 30 giugno 2021, le Partecipazioni ammontano a € 2.276.265 (€ 234.262 nel 2019/20) e riguardano per 2 milioni di Euro la partecipazione del 9,1% detenuta da Juventus nella società spagnola European Super League Company, S.L.; per € 54 mila la partecipazione detenuta in joint venture da Juventus nella società J Medical S.r.l.; per € 180 mila la partecipazione del 40%, detenuta da Juventus nella società Tobeez F&B Italia S.r.l., il cui capitale sociale è pari a € 30 mila e per 40 mila il 20%, della società WeArena Torino S.r.l, il cui capitale sociale è pari a € 200 migliaia. La partecipazione è valutata con il metodo del patrimonio netto; per € 2 mila il 15%, deella società Plan B S.r.l Società Benefit, il cui capitale sociale è pari a € 10 mila.

La partecipazione è valutata con il metodo del patrimonio netto e tiene conto della quota parte delle perdite del periodo pari a € 192 migliaia (iscritta a conto economico nella voce “Quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture” con contropartita fondo copertura perdite imprese partecipate.

J Medical S.r.l. è una società a controllo congiunto (joint-venture) di Juventus e Santa Clara S.r.l e svolge l’attività di centro poliambulatoriale, diagnostico, fisioterapico e di medicina sportiva.

“Plan B S.r.l. Società Benefit” è una Società, in fase di start-up ed è una società benefit volta anche a sostenere progetti sociali e che produce e commercializza articoli di abbigliamento sostenibili.

La Gestione economica.

La gestione economica del 2020/2021, come nel precedente esercizio, non risulta equilibrata, perché i costi superano i ricavi determinando anche un lieve aumento dell’indebitamento.

IMPATTO SUI RICAVI DELLE MISURE PER CONTRASTARE LA PANDEMIA

Le misure restrittive adottate dalle Autorità, da un lato non hanno permesso di disputare le partite con la presenza del pubblico, , ad eccezione della partita del 20 settembre 2020 (Juventus - Sampdoria), giocata in casa con la presenza di mille spettatori invitati, con la conseguente riduzione dei ricavi da gare dall’altro lato non hanno consentito, a fai alterna,  l’apertura al pubblico continua  anche del museo e dei negozi, con conseguente impatto negativo sui ricavi da visitatori e da merchandising.

Nel progetto di crescita della Juventus i ricavi da Stadio sono molto importanti in funzione dell’investimento effettuato.

La sospensione delle gare del 2019/20 e il successivo rinvio, nei mesi di luglio e agosto 2020, ha determinando il riconoscimento dei rispettivi ricavi da diritti televisivi nell’esercizio 2020/21 determinando l’aumento nel bilancio.

I Ricavi operativi lordi del 2020/21 ammontano a480.711.754, nel 2019/20 ammontavano a573.424.092, mentre nel 2018/19, esercizio senza COVID, erano pari a 621.456.394. La variazione in diminuzione è stata di € 92,7 milioni (-16,2%; -7,7% nel 2019/20).

Il decremento è stato determinato soprattutto dai proventi per gestione calciatori che sono diminuiti di € 128.841.516; dai Ricavi da vendite di prodotti e licenze che hanno segnato un decremento di € 6.421.861, e dai Ricavi da gare, che sono diminuiti di € 41.448.808.

Di contro si è verificato un incremento dei ricavi per Diritti radiotelevisivi e proventi media, per la cifra di € 68.931.766 e un aumento dei Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità per Euro 16.346.868, grazie allo spostamento di alcune partite del 2019/20.

La Pandemia ha anche generato maggiori costi riguardanti la sicurezza sanitaria e i dispositivi di protezione oltre alla sanificazione degli ambienti.

I Costi operativi sono aumentati in misura percentuale inferiore a quella dei ricavi, ossia del 7,77%, invece la voce riguardante gli Ammortamenti, accantonamenti e utilizzi di fondi è aumentata dell’ 1%.


Il fatturato netto è aumentato da € 401,4 milioni a € 437,5 milioni. L’incremento è stato del 9%, grazie all’incremento dei ricavi TV, che sono aumentati del 41,43%, perché comprendono le partite della stagione sportiva precedente, che sono state spostate, nei mesi di luglio e agosto 2021. Per quanto riguarda i ricavi commerciali risulta un aumento del 6,15%, perché i ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità, aumentano del 12,6%, nonché l’aumento dei ricavi dell’e-commerce, che in parte compensa l’inevitabile calo dei ricavi del canale dei negozi fisici.

I Proventi da cessioni diritti media, nel complesso, aumentano del 41,4%, da € 166.378.556 a € 235.310.322. In particolare, i Proventi da competizioni UEFA aumentano di € 11,27 milioni (14,61%), da a € 77.126.000 a88.398.000, per effetto dello svolgimento nel mese di agosto della gara di ritorno col Porto degli ottavi di finale della UEFA Champions League 2019/2020.  I proventi da media nazionali aumentano di € 56.440.000, variando da € 88.488.000 a 144.928.000, a causa del maggior numero di partite disputate nell’esercizio 2020/2021, per effetto delle partite disputata a luglio e agosto 2020, a causa della pandemia COVID 19. I Proventi da produzioni e accesso al segnale diritti media aumentano da € 765.000a € 1.984.000.

I Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità, incidono per il 12,6% sui ricavi operativi lordi, aumentano di € 16.346.868, da € 129.560.768 a € 145.907.636, soprattutto a causa dell’incremento, del corrispettivo di alcuni contratti di sponsorizzazione on essere e dell’ingresso di nuovi sponsor.

I Ricavi da vendite di prodotti e licenze diminuiscono del 5,53%, da € 31.725.193 a25.303.332. Tali ricavi comprendono la gestione diretta delle attività di vendita e licenza di prodotti ufficiali, nonché dall’organizzazione delle attività delle Juventus Accademy e hanno sofferto della chiusura dello Stadio per ragioni legate alla pandemia, con una riduzione di € 6.421.861.

La tabella seguente, che mostra l’evoluzione nel tempo della distribuzione del fatturato netto, evidenzia come già dal 2017/18 sia aumentata l’incidenza dei ricavi commerciali, soprattutto a causa della scelta di internalizzare l’attività di merchandising e dal 2019/20 ha potuto beneficiare dell’incremento FCA/Jeep.

Nel dettaglio, rispetto al 2019/20, a causa della pandemia COVID, i Ricavi da gare diminuiscono dell’ 84,2%, da € 49.200.379 a € 7.751.571. Nel 2020/21 è stata disputata solo la prima partita della stagione sportiva con mille spettatori.

I proventi da gestione diritti calciatori, incidono per il 8,98% (30% nel 2019/20) sui ricavi operativi lordi, aumentano di 128,84 milioni di Euro, da € 172.020.621 a43.179.105. Tale voce comprende plusvalenze complessive per 29.943.000 (€166.184.000; € 126.580.000 nel 2019/20), in forte calo di € 136.241.000.

I maggiori importi delle Plusvalenze hanno riguardato: Portanova Manolo (Genoa Cricket and Football Club S.p.A.) per € 9.470.000; Tongya Heubang (Olympique de Marseille Sasp) per € 7.791.000; Petrelli Elia (Genoa Cricket and Football Club S.p.A.) per € 7.474.000; Monzialo Kevin (F.C. Lugano SA) per € 2.322.000 e Ahamada Naouirou (VfB Stuttgart 1893 AG) per € 1.461.000.

A pagina 32 della Relazione Finanziaria è riportato quanto segue:

Procedimento ispettivo avviato dalla Consob

Con lettera in data 12 luglio 2021, la Consob ha avviato nei confronti della Società una verifica ispettiva, attualmente in corso, ai sensi dell’art. 115, comma 1, lett. c), del TUF avente ad oggetto l’acquisizione, da parte dell’Autorità, di documentazione ed elementi informativi relativi ai proventi derivanti dalla gestione dei diritti dei calciatori.”

I Ricavi per cessione temporanea diritti calciatori risultano pari a € 6.268.000 (€ 875.000 nel 2019/20). Gli importi principali riguardano: Rugani Daniele (Stade Rennais F.C.) per € 2.400.000; Ramos De Oliveira Melo Arthur Henrique (F.C. Barcellona) per € 1.656.000; Romero Cristian (Atalanta B.C. S.p.A.) per € 900; Rugani Daniele (Cagliari Calcio S.p.A.) per € 800.000; e Mandragora Rolando/Torino F.C. S.p.A. per € 432.000.

Altri ricavi da gestione calciatori per bonus, premi di rendimento e contributi di solidarietà sono stati pari a € 6.079.000, di cui € 1.960.000 per bonus Romero Cristian (Atalanta B.C. S.p.A.); € 750.000 per bonus ricevuto dal Bayern per Costa de Souza (Douglas Costa); € 522.000 per bonus Perin Mattia (Genoa Cricket and F.C.); € 500.000 per bonus Moise Kean Bioty (The Everton F.C.); € 502.000 per contributo solidarietà Morata Alvaro (Club Atletico de Madrid).

Gli altri ricavi diminuiscono del 5,2%, da € 24.538.574 a € 23.259.788. Sostanzialmente la riduzione di Euro 1.279.000 è dovuta agli effetti economici della diffusione della pandemia da Covid-19, che ha determinato, a fasi alterne, la chiusura al pubblico del Museo e dell’Allianz Stadium.

Le sopravvenienze attive, pari a € 6.436.000, includono i premi addizionali distribuiti a consuntivo dalla UEFA per la partecipazione alla UEFA Champions League della stagione precedente. I proventi per iniziative commerciali come “Accendi una Stella”, “Membership”, lo Stadium Tour, il Museo e il “Camp” diminuiscono da € 12.046.000 a € 2.595.000. I Proventi da Lega Nazionale Professionisti Serie A diminuiscono da € 1.814.000 a € 1.814.000. I Proventi da attività “no match day” e altri proventi stadio diminuiscono da € 2.628.000 a € 725.000. I Contributi da UEFA per convocazioni calciatori in Nazionale ammontano a E uro 1.810.000.

Tra gli altri ricavi e proventi è evidenziata la voce “Servizi alberghieri” per Euro 1.441.000. Tale voce non era presente nel 2019/20 e riguarda le attività svolte dal J Hotel. Ovviamente, la pandemia da Covid-19 ha condizionato fortemente l’entità dei ricavi.

I Costi operativi, esclusi gli ammortamenti e comprendendo gli oneri della gestione economica dei calciatori, sono pari a € 448.369.892 (€ 414.123.111, nel 2019/20). La variazione in aumento è stata di € 34.246.781, ossia del 8,5%, in misura superiore al decremento percentuale dei ricavi operativi lordi che è stato del 16,2%. In altre parole i ricavi diminuiscono, mentre i costi aumentano.

Principalmente a causa dell’aumento dei costi del personale tesserato.

I costi relativi al personale tesserato aumentano di 38,9 milioni, ossia del 15%, da € 259,2 milioni a € 298,2 milioni, l’incidenza sul fatturato netto è del 68,2% (64,6% nel 2019/20), inferiore a quanto auspicato dal Fair Play Finanziario. Le retribuzioni sono diminuite di 1,88 milioni, da € 222,78 milioni a € 220,9 milioni. I premi variabili sono aumentati di € 15,87 milioni, da € 25.6 milioni a € 41.49 milioni. Sono stati sostenuti maggiori oneri sostenuti per incentivazione all’esodo per € 10.893.000; maggiori compensi a calciatori temporaneamente trasferiti per € 9.135.000.

Sono stati evidenziati “altri compensi straordinari corrisposti a tesserati” per € 4.837.000.

Il Numero medio personale tesserato è diminuito di 7 unità da 180 a 173: Calciatori da 84 a 79; Allenatori 53 come nel 2019/20; Altro personale tecnico da 43 a 41.

Il costo del personale non tesserato diminuisce di € 365,7 mila, da € 25,06 milioni a € 24,7 milioni. Il decremento è dovuto soprattutto a minori Premi variabili diminuiti di € 1.398.000.

Nel complesso il Costo del Personale ammonta a € 322,9 milioni (€284,3 milioni nel 2019/20) e l’incidenza sul fatturato netto è del 73,8% (70,8% nel 2019/20), comunque sostanzialmente in linea con quanto auspicato dal Fair Play Finanziario. L’incidenza del costo del personale sui ricavi operativi lordi è più bassa e risulta pari al 67,2% (49,6% nel 2019/20) a causa delle plusvalenze.

Il grafico seguente riguardante l’evoluzione del fatturato netto e del costo del lavoro allargato, inteso come somma del costo del personale e degli ammortamenti calciatori, mostra come dal 2012/13 al 2017/18 il fatturato netto abbia superato sempre il costo del lavoro allargato; mentre dal 2019/20 il Costo del Lavoro Allargato ha superato il fatturato netto.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.

Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.

Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,932 tale valore sarebbe al di sopra del valore soglia previsto dalla FIGC per la Serie A per la stagione sportiva 2020/21, la cui soglia è di 0,80. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per il 2020/21.

E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Costo del Lavoro Allargato, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 0,8, sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più importante.

Per quanto riguarda l’altro Personale, durante il 2020/21, era composto in media da 270 unità lavorative (270 nel 2019/20), di cui 13 dirigenti. Il personale impiegatizio, diminuisce da n. 208 a n. 194.

Gli Oneri da gestione diritti calciatori aumentano da € 31.123.416 a 37.328.857. La maggior parte riguarda gli Oneri accessori su diritti pluriennali calciatori e tesserati non capitalizzati, pari a € 16.688.000 (€26.084.000 nel 2019/20) e riguardano principalmente le commissioni per gli agenti di Ramsey Aaron James per € 3.000.000; l’allenatore Sarri Maurizio per € 2.249.000; Lobo Silva Alex Sandro per € 1.850.000 e Higuain Gonzalo per € 1.425.000.

Gli Oneri per acquisto temporaneo diritti calciatori aumentano da € 96.000 a € 15.697.000. Il dettaglio della voce riguarda: Morata Martin Alvaro Borja/Club Atletico De Madrid Sad 10.000.000; Pjanic Miralem/F.C. Barcelona per € 2.903.000; MC Kennie Weston James Earl/F.C. Gelsenkirchen-Schalke 04 E V. per € 2.662.000; Mosti Nicola/A.C. Monza S.p.A. per € 50.000; Muratore Simone/Atalanta B.C. S.p.A. per € 34.000; Compagnon Mattia/Udinese Calcio S.p.A. per € 25.000; Bucosse Matteo/U.S. Tolentino 1919 S.s.d.a.r.l. per € 15.000; Loria Leonardo/A.C. Pisa 1909 S.s.a.r.l. per € 8.000.

Gli Altri oneri ammontano a € 4.748.000 e si riferiscono principalmente al bonus al Paris Saint-Germain di € 1.900.000 per Matuidi Blaise; all’ Onere per risoluzione contrattuale di Mandragora Rolando/Udinese Calcio S.p.A. per € 1.484.000; al Bonus per Portanova Manolo/S.S. Lazio S.p.A.  per € 921.000; e al contributo solidarietà Morata Martin Alvaro Borja/Ca Atletico De Madrid  per € 159.000

Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, compresa la svalutazione di Ronaldo aumentano da € 193.475.910 a € 197.437.118. In particolare, gli ammortamenti aumentano di € 10.741.000, a € 177.317.000 (€ 166.576.000 nel 2019/20), e risultano effettuate svalutazioni per € 20.120.000 (€ 26.875.000 nel 2019/20), di cui € 14.446.000 per Cristiano Ronaldo e € 5.210.000 per Romero Cristian. L’ammortamento del cartellino di Cristiano Ronaldo risulta pari a € 28.956.000.  L’ammortamento del cartellino di De Ligt Matthijs risulta pari a € 17.294.000. L’ammortamento del cartellino di Bernardeschi risulta pari a € 7.882.000. Da Silva Danilo Luiz ha inciso come costo per ammortamento per € 7.595.000. L’ammortamento del cartellino di Ramos De Oliveira Mel o Arthur Henrique risulta pari a €   15.208.000, quello di Dybala € 5.552.000 e quello di Kulusevski  Dejan  € 6.304.000. Tra i calciatori in prestito per Douglas Costa, in prestito al Bayern Munich, sono stati calcolati ammortamenti per € 10.971.000, per Pellegrini Luca un ammortamento di € 3.494.000; per Mattia Perin € 4.272.000; per Mattia De Sciglio € 2.428.000 e per Romero Cristian € 5.209.000. In totale, i calciatori ceduti in temporanea hanno determinato costi per ammortamenti pari a € 45.175.000 e quelli della prima squadra € 116.736.000.

La voce Accantonamenti, svalutazioni e rilasci di fondi risulta diminuita di € 3.872.980 da 15.468.313 a11.595.333. Tale voce inserita nella gestione straordinaria della tabella, comprende: Accantonamenti fondo rischi e oneri diversi per € 19.573.000 (€ 8.851.000 nel 2019/20); Accantonamento fondo svalutazione crediti per € 356 mila (€ 5.732.000 nel 2019/20); Rilascio fondo rischi e oneri diversi con effetto positivo di € 7.528.000, svalutazione dei prodotti destinati alla vendita ammonta a € 265.000 e si riferisce a merce obsoleta.

Gli Accantonamenti fondo rischi e oneri diversi si riferiscono, per la maggior parte al costo correlato all’esonero degli staff tecnici.

Le spese per servizi esterni diminuiscono del 10,6%, da € 71.126.279 a € 63.582.421. In particolare, le Spese di trasporto, soggiorno e ristorazione diminuiscono di 6,85 milioni, da € 12,23 milioni a € 5.370.000. Le Spese di sicurezza e accoglienza diminuiscono da € 3.231.000 a € 1.893.000. Le spese di manutenzione, aumentano da € 8.361.000 a € 9.382.000.

Gli “Emolumenti a CdA e Organi Sociali” aumentano da € 1.327.000 a € 1.355.000.

Le “Consulenze” aumentano di € 781.000, da € 8.135.000 a € 8.916.000.

I costi per Stampati e spedizioni aumentano di € 3.000 da € 2.247.000 a € 2.250.000. I Compensi a consulenti sportivi aumentano da € 2.335.000 a € 2.754.000.

I “Canoni e affitti” diminuiscono di 2.055.000 da € 3.132.000 a € 1.077.000.

Il risultato operativo (EBIT) è negativo per € 195.836.582 e risulta in netto peggioramento rispetto al risultato operativo del 2019/20 che era negativo per € 67.060.716 e anche rispetto a quello del 2018/19 che era negativo per € 15.329.297.

Nel 2017/18 che era negativo per € 1.434.058.

I Proventi finanziari ammontano a € 5.420.514 (€ 4.217.342 nel 2019/20) e sono composti da: Proventi finanziari da attualizzazioni per € 4.300.000 (€ 4.120.000 nel 2019/20); Interessi attivi per € 790 mila e Altri per € 331.000.

Gli oneri finanziari risultano pari a € 16.617.595 (€ 17.706.544 nel 2019/20) e riguardano: Interessi passivi e commissioni per € 4.952.000 (€ 6.393.000 nel 2019/20); Interessi passivi su prestito obbligazionario per € 6.104.000; Oneri finanziari da attualizzazioni per € 5.010.000; Oneri finanziari da diritto d'uso IFRS 16 per € 331.000 (€ 289.000 nel 2019/20); e Altri oneri per € 221.000.

Il Punto di Pareggio.

Premesso che ai fini dell’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo l’esercizio 2020/21 e 2020/21, il risultato prima delle imposte è negativo per € 207.800.172. Nel 2019/20 era negativo per € 81.657.094.  Nel 2018/19 era negativo per € 26.897.835, nel 2017/18 era negativo per € 10.022.550.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Inoltre, ai fini del calcolo e del rispetto dei limiti del “break-even” del Fair Play Finanziario, nella determinazione del “break-even result” non si considereranno oltre i soli elementi come: gli altri ammortamenti; plusvalenze e minusvalenze determinate da attività fisse che non siano i calciatori; gli oneri finanziari determinati da investimenti “virtuosi”; le spese per il settore giovanile e femminile.

Dopo il calcolo delle imposte, il risultato netto dell’esercizio 2020/21 è negativo per 209.513.750. Nel 2019/20 era negativo per 89.682.106. Nell’esercizio 2018/19 era negativo per 39.895.794.

A livello di risultato netto il trend in peggioramento, ha determinato la necessità del ricorso a 2 aumenti di capitale: il primo, concluso il 2 gennaio 2020 con l’integrale sottoscrizione dell’offerta, per un controvalore complessivo pari a € 299.911.355,04; il secondo il 25 agosto 2021, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la proposta di aumento di capitale sociale a pagamento fino a massimi €400 milioni. .

Il risultato del conto economico complessivo è negativo per Euro 210.210.896 in quanto tiene conto di Altri Utili (Perdite) iscritti a riserva da cash flow hedge per l’importo negativo di € 1.070 e Altri Utili (Perdite) iscritti a riserva da fair value attività finanziarie per l’importo negativo di € 862.371.

L’Aumento di capitale precedente.

Il 2 gennaio 2020 terminarono le operazioni di aumento di capitale precedente, per un controvalore complessivo pari a € 299.911.355,04. Nell’ambito delle azioni previste dal Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/2020 – 2023/2024, che delinea le linee strategiche ed operative per la gestione e lo sviluppo della Società, era previsto che tale aumento era principalmente finalizzato a finanziare gli investimenti per la competitività sportiva, sostenere la strategia commerciale per l’incremento dei ricavi e della visibilità del brand Juventus nei mercati internazionali e a rafforzare la struttura patrimoniale della Società.

La proposta di Aumento di capitale di Agosto 2021.

Il 25 agosto 2021, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la proposta si aumento di capitale, che sarà esaminata dall’Assemblea straordinaria, fino a massimi Euro 400 milioni.

La proposta di Aumento di capitale di Agosto 2021 mira innanzitutto al rafforzamento patrimoniale e si inserisce nel contesto delle misure atte a far fronte agli effetti negativi della pandemia da Covid-19, oltre a contribuire all’equilibrio delle fonti di finanziamento e ripristinare le condizioni d’investimento a supporto del raggiungimento degli obiettivi strategici del Piano di sviluppo.

Conclusioni

Nell’esercizio 2020/2021 l’indebitamento finanziario netto è lievemente aumentato rispetto al 2019/20, per effetto del consolidamento della società B&W Nest S.r.l.,

Gli Amministratori prevedono per il 2021/22 un risultato negativo e l’andamento economico del Gruppo è atteso in sensibile miglioramento dall’esercizio 2022/2023, ipotizzando lo scenario della sostanziale normalizzazione del contesto economico generale a partire dal secondo semestre 2022, che dovrebbe render efficaci le azioni di razionalizzazione costi e di recupero ricavi impostate nel 2020/21 con efficacia nel medio periodo.


1 commento:

cmn ha detto...

TOT 1° S TOT ANNO
17/18 -114425929 -259003044
18/19 -154169492 -327751391
19/20 -184129728 -284339057
20/21 -195323324 -322893423
Come si vede sono sempre più del doppio del primo semestre (ci sono i premi e altro), salvo nel 2019/20 (90 mln relazione Exor) e però anche nel 2020-21 ne mancano circa 70