sabato 14 maggio 2022

Bilancio Torino 2021: quarta perdita consecutiva.

 


Luca Marotta

jstargio@gmail.com

 

Il bilancio dell’esercizio 2021 della società FC Torino Spa, si è chiuso con una perdita di Euro 37.795.590, che costituisce la quarta perdita consecutiva, dopo che l’esercizio 2020 si era chiuso con una perdita di 19.069.954; perdita di 13.971.466 nel 2019 e perdita di € 12.361807 nel 2018.

Dal 2013 al 2017, grazie alle plusvalenze la società FC Torino Spa aveva evidenziato risultati positivi: nel 2017, l’utile, al netto delle imposte era pari ad Euro 37.242.636, che seguiva il risultato positivo del 2016, pari ad Euro 1.391.789; quello del 2015 pari a 9,5 milioni di Euro, quello del 2014, che era pari a 10,6 milioni di Euro e quello del 2013, che ammontava a € 1.070.775.

Il risultato negativo del 2021, è dovuto essenzialmente all’aumento dei costi della produzione avvenuta in misura più che proporzionale (25,6%) rispetto all’aumento del valore della produzione (3,9%).

Come nell’esercizio 2020, l'esercizio 2021 ha subito gli effetti negativi della pandemia da Covid 19. In particolare, il campionato di Serie A 2020/2021, è stato disputato con gli stadi a porte chiuse senza la presenza di spettatori e il campionato 2021/2022 ha visto forti limitazioni alla presenza di spettatori.

La conseguenza della disputa delle partite a porte chiuse o con capienza ridotta è stata il crollo dei ricavi da stadio rispetto al periodo ante-pandemia in particolare i ricavi derivanti dalla vendita di biglietti, abbonamenti e servizi di ospitalità.

I ricavi commerciali riguardanti sponsorizzazioni e i ricavi pubblicitari hanno subito una flessione dovuta ad una generale debolezza del mercato pubblicitario.

La pandemia Covid 19 ha provocato una crisi di liquidità nel settore calcistico che ha determinato la riduzione delle capacità di spesa ed investimento dei club di calcio. Per questo motivo il valore di mercato dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori ha registrato un calo.

Per quanto riguarda il conto economico dell'esercizio 2021 differisce da quello dell’esercizio 2020, poiché, la stagione sportiva 2019/2020 è stata estesa dal 30 giugno 2020 al 31 agosto 2020 e, pertanto, si è verificato lo slittamento dell'inizio della stagione sportiva 2020/2021 dal 1 luglio 2020 al l settembre 2020.

La durata della stagione sportiva 2020/2021 è stata di soli 10 mesi (dal 1 settembre[LM1]  2020 al 30 giugno 2021), di cui solo 4 mesi di competenza dell'esercizio 2020 e 6 mesi di competenza dell'esercizio 2021, circostanza che ha determinato il differimento di una quota dei ricavi e dei costi della stagione sportiva 2020/2021 dall'esercizio 2020 all'esercizio 2021.Tutti i ricavi ed i costi sono stati rilevati a conto economico in proporzione al tempo lungo il periodo di durata del relativo contratto tra cui, i ricavi derivanti dei diritti TV, i ricavi da sponsorizzazione ed i costi del personale.

La pandemia Covid 19 ha comportato “una generale flessione del valore di mercato dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori con la conseguente difficoltà a realizzare proventi dalla loro cessione”.

Dal lato dei costi della produzione si è verificata l’aumento del 34,9% del costo del personale e l’aumento degli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori (+2,9%), a causa degli investimenti effettuati nella rosa calciatori negli ultimi esercizi.

Indibbiamente l’accensione dei finanziamenti di Euro ha consentito di fronteggiare alla flessione dei ricavi a causa del Covid-19, risatbilendo un sostanziale equilibrio tra attività correnti e passività correnti.

Dal 2012 e fino al 2019, la proprietà del Torino aveva instaurato una gestione che cercava di autofinanziarsi, grazie alla vendita dei calciatori. Tuttavia, dal 2018, le plusvalenze sono risultate insufficienti, per raggiungere una situazione di equilibrio economico, per quanto riguarda la gestione corrente, anche a causa dell’aumento dei costi soprattutto quello del personale.

Anche nel 2021, il grafico sull’evoluzione del fatturato netto e del Costo del personale, mostra in tutta evidenza l’impatto negativo degli effetti della pandemia Covid-19.

Invero, dal 2012 al 2020 il costo del personale si collocava al di sotto del fatturato netto, tuttavia a negli ultimi esercizi sono aumentati gli ammortamenti dei calciatori, a causa degli investimenti effettuati, determinando un costo del personale “allargato”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti calciatori, superiore al fatturato netto.

In ogni caso negli esercizi precedenti si deve comunque considerare ed evidenziare il grosso peso che hanno avuto le plusvalenze nel determinare i risultati positivi; come anche l’aumento dei diritti TV nazionali.

Oltre ai mancati ricavi determinati dalla pandemia Covid-19, nelle ultime stagioni dal punto di vista sportivo è mancata la partecipazione alle competizioni europee, che avrebbe potuto fornire degli importanti ricavi aggiuntivi.

Dal punto di vista sportivo l’anno solare 2021 racchiude il secondo semestre della stagione sportiva 2019/2020 e il primo semestre della stagione sportiva 2020/21.

La stagione sportiva 2019/20 si è conclusa con il Torino con il sedicesimo posto della classifica della Serie A. Il Torino è stato eliminato agli quarti di Coppa Italia dal Milan.

Nella stagione sportiva 2020/21 il Torino si è classificato diciassettesimo nella classifica della Serie A. Il Torino è stato eliminato agli ottavi di Coppa Italia dal Milan.

Negli ultimi esercizi, sul fronte della guida tecnica, sembra che ci sia un po’ di turbolenza. Infatti, nel gennaio 2018 Walter Mazzarri è subentrato a Mihajlovic esonerato e, a sua volta, nel febbraio 2020 Walter Mazzarri è stato esonerato, e gli è subentrato Longo. La stagione 2020/21 è iniziata col tecnico Marco Giampaolo che è stato esonerato il 18 gennaio 2021, Davide Nicola è subentrato non venendo però confermato a fine stagione. La stagione 2021/22 è iniziata col tecnico Juric.

Il Gruppo.

“TORINO FOOTBALL CLUB S.P.A.” non detiene partecipazioni in società controllate e, per questo motivo, non redige il bilancio consolidato ed è controllata direttamente dalla società “U. T. Communications S.p.A.” con sede legale in Milano, Via Montenapoleone, 8, che redige il bilancio consolidato del Gruppo U.T. Communications.

Dal bilancio emergono rapporti con parti correlate, che sono: Cairo RCS Media S.p.A.; “Cairo Communication S.p.A.”, LA7 e U.T. Communications.

Dal primo gennaio 2021 la società “Cairo Pubblicità S.p.A.” ha conferito il ramo di azienda relativo all'attività di raccolta pubblicitaria in una nuova società denominata “CairoRcs Media S.p.A.”, società indirettamente controllata dalla controllante U.T. Communications S.p.A.

La continuità aziendale.

La relazione della società di revisione “Ria Grant Thornton S.p.A.” contiene un richiamo informativa riguardo alla rivalutazione dei beni effettuata nel bilancio d’esercizio 2020 perché che la società ha revocato la rivalutazione ai soli effetti fiscali; comunque il giudizio non è espresso con rilievi in relazione a tale aspetto.

Nella relazione della società di revisione è scritto: “siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale”.

In base a quanto evidenziato dagli amministratori, il Torino mostra una gestione corrente, al netto della gestione calciatori con un risultato prima delle imposte negativo per € 21.946.000 (negativo per € 12.606.000 nel 2020) e una gestione calciatori con un risultato prima delle imposte negativo per € 27.104.000 (- € 11.964.000 nel 2020). Tale ultima gestione ha beneficiato di plusvalenze per 8,84 milioni di Euro (€ 19,47 milioni nel 2020).

Nel 2021 figura uno squilibrio economico nella gestione corrente; e per la gestione calciatori, l’EBITDA positivo della gestione calciatori, è stato travolto dagli ammortamenti determinati dagli investimenti effettuati nell’acquisto di calciatori negli esercizi precedenti.

Per una gestione che si è autofinanziata bisogna risalire al 2017.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’attivo è diminuito di Euro 61.549.840, da € 209.759.166 a € 148.209.326. Il 74% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni (64% nel 2020).

I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, rappresentano il 46,65% (53,8% nel 2020) delle immobilizzazioni e ammontano a € 51.146.806 (€ 72.282.052, nel 2020).

Le disponibilità liquide, pari a € 3.861.302, incidono sull’attivo per il 13,3%.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,16 (0,53 nel 2020).

L’incidenza dei mezzi propri nel finanziamento delle attività, rappresentata dall’equity ratio è pari al 13,7%.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,16 (1,53 nel 2020), ciò vuol dire che, grazie alla rivalutazione effettuata, il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per € 20.351.787 (€ 72.986.507 nel 2020). La variazione in diminuzione è dovuta principalmente alla perdita di esercizio pari a € 37.189.229 e all’effetto revoca della rivalutazione per € 14.839.130.

I mezzi propri finanziano il 13,7% (34,8% nel 2020) degli impieghi e questo significa che l’attivo è finanziato col capitale di terzi per il 86,3%.

La Società ha optato per revocare gli effetti fiscali della rivalutazione dell'insieme dei marchi registrati dal Torino FC effettuata nel 2020 ai sensi dall'art. 110 del D. Lgs. n. 104 del 2020. Tale opzione ha determinato un decremento di Euro 14,8 milioni della riserva di rivalutazione iscritta nel patrimonio netto.

Indice di Copertura del Patrimonio Calciatori.

Tale indice fornisce informazioni circa la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Nonostante la rivalutazione dei beni effettuata nel 2020, che ha permesso di iscrivere una riserva nel patrimonio netto ridottasi nel 2021 a 23,9 milioni di euro (€ 57,8 milioni nel 2020), il patrimonio netto non è sufficiente per coprire da solo il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.

Di conseguenza il valore dei Diritti Pluriennali è finanziato prevalentemente ricorrendo al patrimonio di terzi.

Il capitale circolante netto negativo per 56,27 milioni di Euro, comprende ratei e risconti passivi per € 6.475.106.

Secondo il calcolo degli Amministratori il capitale circolante netto risulta negativo per € 45.883.000.

L’indebitamento finanziario.

Nel 2021 l’indebitamento finanziario ammonta a 26,14 milioni di Euro.

Praticamente dal 2014 al 2019, l’indebitamento finanziario era stato azzerato, evidenziando una posizione finanziaria netta positiva.

Come nel 2020, i debiti verso banche ammontano a € 30.000.000. Riguardano un contratto di finanziamento di 15 milioni, sottoscritto il 12 marzo 2021, con MPS Capital Service con scadenza al 12 marzo 2025; e un contratto di finanziamento di 15 milioni, sottoscritto il 23 dicembre 2020 con Ubi Banca, Banco BPM, Istituto per il Credito Sportivo e MPS Capital Service con scadenza al 30 settembre 2025;

Tale finanziamento è garantito nella misura del 90% da parte di Sace in conformità a quanto previsto dal come previsto nel Decreto Legge Liquidità n. 23 dell’8 aprile 2021 convertito, con modificazioni, dalla Legge 5 giugno 2021 n.40 per aver introdotto misure urgenti per favorire l’accesso al credito alle imprese.

Inoltre, i contratti di finanziamento sono garantiti da fideiussioni a prima richiesta rilasciate dalla controllante U.T. Communications.

Entrambi i contratti di finanziamento prevedono un unico covenant finanziario rappresentato dal c.d. Indicatore di Liquidità.

I valori dell'Indicatore di Liquidità, utilizzato come “covenant”. risultanti dalle ultime quattro rilevazioni trimestrali sono i seguenti:

31 marzo 2021:           0,870   > 0,7;

30 giugno 2021          0,709   >0,7;

30 settembre 2021      0,702   > 0,7;

31 dicembre 2021       0,429   < 0,7.

Il 30 marzo 2022, è stato sottoscritto con Banco BPM e con l'istituto per il Credito Sportivo un nuovo contratto di finanziamento a lungo termine per Euro 20 milioni complessivi.

I finanziamenti ricevuti prevedono come convenant l’indicatore di liquidità (Attività Correnti/Passività correnti) che ha come limite 0,7. Il 31/12/2021 risulta un Indicatore di liquidità (Liquidità differite + immediate) / Passività correnti pari a 0,429.

Non esistono debiti verso altri finanziatori. Le disponibilità liquide risultano pari a € 3.861.302 (€ 27,8 milioni nel 2020), pertanto si ha una posizione finanziaria netta negativa per € 26,14 milioni. Nel 2020 posizione finanziaria netta era negativa per € 2,18 milioni; nel 2019 era positiva per € 2,1 milioni di Euro; nel 2018 era positiva per € 5,9 milioni di Euro; nel 2017 era positiva per 18,9 milioni di Euro nel 2016 era positiva per 6,53 milioni di Euro; nel 2015 era positiva per 7,7 milioni di Euro e nel 2014 per 11,2 milioni di Euro.

Oltre al fatto che la posizione finanziaria netta è negativa, bisogna evidenziare che anche il Margine Operativo Lordo (EBITDA), è negativo per € 14,3 milioni (+€ 7,13 nel 2020), anche perché la gestione calciatori è risultata negativa per € 19,54 milioni, con un margine operativo lordo negativo per € 30.003.000. L’EBITDA 2021, essendo negativo, non è risultato sufficiente per far fronte agli ammortamenti, alla gestione finanziaria e alle imposte.

I crediti verso società calcistiche diminuiscono di € 14.68 milioni e ammontano a € 9.712.000 (€ 24.393.000 nel 2020), di cui crediti per trasferimenti internazionali di calciatori per Euro 2.857.000 e crediti per trasferimenti nazionali per Euro 6.907.000. In bilancio il valore dei crediti pluriennali è attualizzato e sono iscritti ad un valore inferiore di Euro 52 mila rispetto al valore nominale.

I debiti verso squadre di calcio diminuiscono di € 7.992.000 e sono pari a € 33,47 milioni (€ 41,46 milioni nel 2020), di cui Euro 19.023.000 riguardano i Debiti per trasferimenti nazionali.

I debiti che riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco, nel caso del Torino sono dovuti all’ effetto dei piani di rateizzazione previsti dalla normativa per fronteggiare gli effetti negativi del Covid-19 (D. Lgs. N. 104 del 14 agosto 2021 e dal D. Lgs N. 178 del 30 dicembre 2021) che ha comportato rateizzazioni complessive per Euro 1.856.985, che potrebbero non essere considerati ai fini della nozione di Net Debt del Regolamento del Financial Fair Play Edition 2018.

Il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato risulta negativo per € 23,76 milioni (-€ 17,1 milioni nel 2020), come detto i debiti tributari non correnti ammontano a Euro 1.856.985 (€ 9.163.380 nel 2020), la posizione finanziaria netta ai fini del Financial Fair Play, è negativa per € 51,92 milioni (-€ 28,58 milioni nel 2020), comunque, al di sotto dell’importo del fatturato netto.

Il Regolamento del Financial Fair Play Edition 2018 ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso del Torino, al 31.12.2021, sono assenti debiti per la costruzione di un nuovo stadio.

Il Rendiconto Finanziario

La variazione delle disponibilità liquide è risultata negativa per € 23,96 milioni.

I flussi di cassa derivanti dalla Gestione Operativa corrente sono stati negativi per Euro 28,41 milioni (€4,74 milioni nel 2020); il flusso di cassa dell’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO è risultato positivo per Euro 4.447.000; mentre, il flusso di cassa dell’attività di finanziamento non ha generato flussi di cassa.

Da evidenziare che il flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto è negativo per € 20.586.000 nel 2020 era negativo per € 11.485.000. Questo sta a significare che l’attività calcistica ha bruciato cassa non potendo godere dei ricavi da stadio.

Altri Debiti.

I debiti tributari aumentano da € 15.165.492 a € 15.702.730.

Tali debiti finanziano il 10,6% dell’attivo. Tali debiti riguardano: Debiti verso Erario per ritenute dipendenti per € 14,89 milioni; Debiti verso Erario per IVA per € 783 mila e Altri debiti tributari per € 28 mila.

I debiti verso il personale sono pari a € 10.516.000 (€ 12.243.000 nel 2020) e incidono solo per il 13,68% sul costo del personale. I debiti verso il personale per Euro 10,13 milioni, riguardano le mensilità di novembre e dicembre 2021 dei calciatori e tecnici della prima squadra; i premi contrattuali maturati al 31 dicembre 2021, liquidabili unitamente alla mensilità di giugno 2022 e i debiti riguardanti gli accordi di incentivazione all'esodo. Tali debiti finanziano il 7,1% dell’attivo.

I fondi rischi e oneri futuri ammontano a € 17.305.864 (€ 5.088.855 nel 2020). La maggior parte dell’importo riguarda il fondo imposte differite pari a € 15.703.255 (€ 3.324.616 nel 2020), riconducibile alle differenze temporali di imposizione fiscale relative alle plusvalenze ai fini IRES.

La voce “altri fondi per rischi e oneri”, pari ad € 1,6 milioni diminuisce di € 161 mila e riguarda: il fondo rischi per l’eventuale insolvenza dei clienti della concessionaria CairoRcs Media e; i fondi a copertura di altri rischi contrattuali relativi alla gestione calciatori.

Il Valore della Rosa.

Il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è diminuito di 21,1 milioni di Euro, da € 72.282.052 a € 51.146.806.


Durante il 2021 sono stati effettuati investimenti per 17,8 milioni (€ 16,6 milioni nel 2020), cessioni con un valore residuo contabile netto di € 8,96 milioni (€ 4,17 milioni nel 2020) e ammortamenti per € 30,0 milioni (€ 29,14 milioni nel 2020).

Gli incrementi riguardano: Antonio Sanabria (Real Betis) per € 6.523.000; David Zima (Slavia Praha) per € 5.374.000; Karol Linetty (Sampdoria) per € 1.150.000; Magnus Varming (Lingby) per € 944 mila e Samuele Verdi per € 3 milioni.

Le cessioni hanno riguardato principalmente: Soualiho Meité con € 4.610.000 e Lyanco per € 2.984.000.

Al 31/12/2021 il calciatore col valore contabile residuo più elevato è Simone Verdi con € 10.158.000; seguito da Karol Linetty con € 5.734.000.

Dal 2009 al 2021 sono stati investiti complessivamente € 288,56 milioni con una media annuale di € 24.05 milioni.

La Gestione Economica.

La Gestione Economica mostra un incremento del valore della produzione di 3,16 milioni, pari al 3,9%. Tale variazione è dovuta essenzialmente all’aumento dei proventi televisivi di Euro 10,15 milioni.

Il valore della produzione, è aumentato da € 80,56 milioni a € 83,72 milioni.

I costi della produzione aumentano in misura più che proporzionale, del 25,6%, da € 105,14 milioni a € 132,07 milioni.


I ricavi.

Se si considerasse il fatturato netto, senza la gestione economica dei calciatori, si otterrebbe un incremento del fatturato netto del 22,8%.

I ricavi da gare pari a € 1.400.812, hanno sofferto, sia nel 2021 sia nel 2020, a causa dei provvedimenti adottati per contrastare la diffusione della pandemia da Covid 19. Tali provvedimenti non hanno consentito per l'intera stagione 2020/2021 la disputa delle gare ufficiali con la presenza di spettatori ed hanno imposto e per la stagione sportiva 2021/2022 hanno imposto significative limitazioni alla capienza degli stadi. Nel 2019, ultimo anno “normale” tali ricavi ammontavano ad Euro 6,7 milioni (Euro 6 milioni nel 2018).

I ricavi commerciali, considerando le royalties, sono aumentati da € 8,48 milioni a € 11,16 milioni.

I ricavi da sponsor aumentano del 33,2%, da € 6.435.000 a € 8.571.226. I Proventi pubblicitari generati dalla Concessionaria Cairo Pubblicità, derivanti dalla retrocessione dell’85%, sono aumentati da € 1.772.000 a € 2.281.911.

I ricavi da diritti Tv nazionali sono aumentati di € 10.25 milioni (+23,3%), da € 44.065.000 a € 54.314.348.

La gestione corrente del Torino è “teledipendente”. Nel 2020 e nel 2021, a causa del Covid-19, tale dipendenza si è accentuata, e spiega l’ipersensibilità della proprietà del Torino verso questo tematiche.

Il grafico seguente, riguardante l’evoluzione nel tempo della distribuzione del fatturato netto, evidenzia dal 2012 la dipendenza del fatturato netto del Torino dai diritti televisivi.

La dipendenza dai ricavi TV, spiega perché per il Torino il tema dei diritti televisivi è un tema molto sensibile.

Il Player Trading.

Il risultato del player trading, durante il 2021, ha evidenziato un risultato negativo di € 21,5 milioni, mentre, nel 2020 ha generato un risultato negativo di € 9,49 milioni. L’ultimo risultato positivo risale al 2017 quando era positivo per € 56,8 milioni.

Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 8.838.201 (€ 19,5 milioni nel 2020; € 11,86 milioni nel 2019; € 15,33 milioni nel 2018; € 71,2 milioni nel 2017; € 9,98 milioni nel 2016; €17,8 milioni nel 2015 ed € 31,9 milioni nel 2014) e si riferiscono principalmente alle plusvalenze realizzate con le cessioni di Evangelista Lyanco (Euro 3,6 milioni), Lukas Boyé (Euro 2,3 milioni), Souliho Meité (Euro 0,8 milioni) e Michael Onisa (Euro 0,4 milioni) e ai premi di rendimento maturati nell'esercizio per complessivi Euro 1,7 milioni relativi alle cessioni a titolo definitivo dei calciatori Alfred Uomis, Marco Benassi, Bruno Peres e Alexandro Berenguer.

I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a € 1.852.000 (€ 1.352.000 nel 2020) e riguardano principalmente Ola Aina e Souliho Meité nel corso della stagione sportiva 2020/2021.

Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori, allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano a circa € 999.484 (€ 450 mila nel 2020).

I costi relativi alle acquisizioni di calciatori in prestito ammontano a € 3,36 milioni (€ 1,16 milioni nel 2020). Tali costi si riferiscono per la stagione 2021/2022, ai trasferimenti temporanei del calciatore Rolando Mandrtagora e Josep Brekalo e per la stagione 2020/2021 ai calciatori Federico Bonazzoli e Amer Gojak.

Gli ammortamenti della rosa calciatori risultano aumentare del 2,9%, da € 29.144.000 a € 30.003.000 ed incidono sui costi della produzione per il 35,8%.

I Costi.

I costi del personale aumentano da € 56,98 milioni a € 76,88 milioni.

I costi del personale incidono sul valore della produzione per il 91,84%, mentre, incidono sul fatturato netto per il 105,6%, sovrastandolo. Tali costi rappresentano il 58,2% dei costi della produzione.

Il personale in forza al 31 dicembre 2021 era di 180 unità (166 nel 2020), di cui 29 calciatori di prima squadra (27 nel 2020).

I salari stipendi e premi ammontano ad Euro 54.100.000 (€ 54.100.000 nel 2020).

I costi per servizi sono aumentati di € 1.880.779, da € 10.525.922 a € 12.406.701. All’interno di tali costi sono compresi i costi specifici tecnici per € 3.602.000 (€ 2.471.000 nel 2020) che riguardano le consulenze tecnico sportive durante le campagne trasferimenti. I Costi gestione impianti sportivi ed eventi aumentano a € 2.469.000 (€ 2.163.000 nel 2020), tali costi includono: i costi per la manutenzione ordinaria, per i servizi di guardiania, di pulizia e di manutenzione dei manti erbosi ed i costi di utenza relativi allo Stadio Olimpico Grande Torino e allo Stadio Filadelfia e i costi di gestione legati agli eventi sportivi come l’emissione biglietti, il servizio di accoglienza e la sicurezza, oltre agli allestimenti ed i costi di catering a servizio delle aree hospitality.

Le spese amministrative pubblicitarie e generali ammontano a € 1.508.000 (€ 1.152.000 nel 2020) e comprendono le provvigioni per gli accordi pubblicitari segnalati da Cairo Pubblicità per € 103 mila e il corrispettivo dei servizi amministrativi di Cairo ommunication S.p.A. per € 103 mila. Le spese assicurative e previdenziali pari a Euro 1.044.000 (€ 1.324.000 nel 2020) si riferiscono soprattutto ai premi pagati per assicura il patrimonio calciatori.

L’ammontare dei compensi corrisposti nell’esercizio 2021 ad agenti sportivi ammonta ad Euro 3.492.000 (€ 3.461.000 nel 2020).

Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a complessivi € 30,08 milioni (€ 29,96 milioni nel 2020) aumentano di € 4,1 milioni. Tali costi rappresentano il 22% dei costi della produzione.

I costi per godimento beni di terzi includono gli affitti per campi sportivi per € 777.000 (€ 759.000 nel 2020).  

Il punto di pareggio.

Ai fini del Fair Play Finanziario, il bilancio 2021 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2020 e 2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Il risultato prima delle imposte, aggregato relativo agli esercizi 2018, 2019, 2020 e 2021, è negativo per € 105,4 milioni.


Con una politica gestionale attenta al contenimento dei costi, dal 2013 al 2017 il Torino ha raggiunto il punto di pareggio. Dal 2019 a causa del calo delle plusvalenze e dell’aumento del costo del personale e degli ammortamenti si è interrotta la serie positiva. Nel 2020 e 2021 si sono aggiunti gli effetti negativi della pandemia.

Il consolidato fiscale e le imposte.

FC Torino Spa aderisce al consolidato fiscale, che vede nella veste di consolidante UT Communications Spa. La società consolidante determina una base imponibile unica per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, e beneficia della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in una unica dichiarazione.

Se la società Torino Football Club Spa trasferisce un reddito imponibile rileva un debito verso la controllante consolidante U.T. Communications S.p.A., pari all’IRES da versare.

Se la società Torino Football Club Spa trasferisce una perdita fiscale rileva un credito verso la controllante consolidante U.T. Communications S.p.A., pari all’IRES sulla parte di perdita contrattualmente conferita a livello di Gruppo. In altre parole, l’IRES calcolata sul reddito imponibile di UT Communications Spa, “abbattuto” dalla perdita fiscale di FC Torino Spa, diventa un debito di UT Communications Spa nei confronti di Torino Football Club Spa.

Per quanto riguarda le società partecipate che aderiscono al consolidato fiscale, se tali società trasferiscono a U.T. Communications S.p.A. un reddito imponibile iscrivono un componente negativo nella sezione delle imposte e un debito verso la controllante per consolidato fiscale, se invece trasferiscono una perdita fiscale iscrivono un componente positivo nella sezione delle imposte e un credito verso la controllante per consolidato fiscale.

Le imposte sul reddito evidenziano un importo positivo complessivo di € 11,25 milioni (+€ 5,5 milioni nel 2020), di cui un saldo positivo di € 7.051.289 (€ 1.209.531 nel 2020) per imposte correnti ed un saldo positivo per € 4.203.242 (€ 4.290.082 nel 2020) per imposte anticipate e differite.

Il fondo per imposte differite, allocato tra le passività, è aumentato da € 3.324.616 a € 15.703.255. I crediti per imposte anticipate ammontano a € 711.351 (€ 756.446 nel 2020) e sono ritenuti recuperabili.

I crediti verso la controllante U.T. Communications ammontano al 31 dicembre 2021 ad € 10.711.360 (€ 2.647.695 nel 2020), e riguardano crediti derivanti dalla partecipazione al consolidato fiscale della controllante. In considerazione dei tempi di incasso previsti, è stato classificato tra i crediti esigibili oltre l’esercizio successivo, l’importo di € 8.236.539 (€ zero nel 2020).

I rapporti con parti correlate.

Nella relazione sulla gestione è scritto che le operazioni con le parti correlate sono stati effettuati a valori di costo o di mercato. I ricavi con le parti correlate rappresentano il 2,7% del valore della produzione (2,3% nel 2020) mentre i costi con parti correlate rappresentano lo 0,2% dei costi della produzione (lo 0,3% nel 2020). Nel 2020, l’incidenza dei ricavi con parti correlate sul valore della produzione è stata pari al 2,3%.

“CairoRcs Media S.p.A.”, controllata da Cairo Communications Spa, ha stipulato un accordo di concessione per la vendita di spazi pubblicitari a bordo campo e di pacchetti di sponsorizzazione promo-pubblicitaria. Per effetto di tale contratto nel 2021 sono state riconosciute al Torino quote per Euro 2.281.911. Tali ricavi retrocessi al Torino rappresentano l’85% di quanto incassato da “CairoRcs Media S.p.A.. A livello di costi, Cairo RCS Media percepisce l’importo delle commissioni del 2% per le segnalazioni che abbiano dato origine a contratti conclusi direttamente dal Torino. Tale importo per il 2021 è stato di € 103 mila e la differenza del 15% del ricavo non retrocesso, figura come costo nel bilancio del Torino. Al 31.12.2021, i debiti commerciali con Cairo RCS Media ammontano a 143 mila Euro e crediti commerciali per € 391.000.

Inoltre, esiste un accordo tra la Cairo Communication S.p.A. ed il Torino F.C. per la erogazione di servizi amministrativi quali la tenuta della contabilità, che prevede un corrispettivo annuale di Euro 100 mila uguale a quello dell’esercizio precedente. Nei confronti di Cairo Communication S.p.A. figurano debiti commerciali per Euro 61 mila.

La società controllante U.T. Communications S.p.A. ha riaddebitato costi al Torino per € 87 mila; figurano debiti commerciali per Euro 273 mila e Crediti da consolidato fiscale per € 10.711.360 (€ 2.648.000 nel 2020).

La società controllata dalla controllante U.T. Communications S.p.A. “La7” figura come parte correlata. Con “La7”, figurano Crediti commerciali per € 42 mila e Debiti commerciali per € 63 mila.

Conclusioni.

La quarta perdita consecutiva, determinata anche da risultati sportivi poco brillanti, che hanno causato il continuo avvicendamento degli allenatori, impone di definire una strategia sportiva vincente.

Per mitigare gli effetti negativi del Covid-19, si è ricorso anche il 30 marzo 2022 a un nuovo contratto di finanziamento a lungo termine per Euro 20 milioni complessivi, che ha anche permesso di ripristinare un sostanziale equilibrio tra attività correnti e passività correnti.



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