Luca Marotta
jstargio@gmail.com
Come previsto la partecipazione alla UEFA Champions League
2019/2020, ha concesso l’opportunità di aumentare i ricavi.
L’Atalanta ha chiuso il bilancio consolidato dell’esercizio 2019,
evidenziando un utile, al netto
delle imposte, di Euro 26.497.451 ed
un risultato prima delle imposte positivo per Euro 40.088.373.
Il 31.12.2019 l’Atalanta ha raggiunto un nuovo record storico per il Valore della
Produzione che supera la
cifra di 188 milioni di Euro. Il Patrimonio
netto consolidato risulta positivo per €
77.822.921 e finanzia il 34,8%
dell’attivo, che contiene anche lo stadio di proprietà e il Centro Sportivo; la
voce “Terreni e Fabbricati” mostra un valore contabile netto pari a Euro
36.971.603.
Nel 2018, l’utile, al netto delle imposte, era di Euro 23.958.355.
I brillanti risultati sportivi conseguiti hanno permesso alla
società di cogliere l’opportunità di operare in modo da “poter rafforzare la
propria struttura, l’organizzazione e il proprio organico in funzione delle
finalità e degli obiettivi aziendali/sportivi”. In effetti una delle
conseguenza è stata la decisione dello Stadio di proprietà.
Nel bilancio 2019, oltre che i
diritti TV, continuano ad avere un peso importante le plusvalenze, che evidenziano un importo di € 38,75 milioni (€
24,23 milioni nel 2018; € 46,68 milioni nel 2017; € 22,47 milioni nel 2016; €
23,27 milioni nel 2015, € 14,22 milioni nel 2014 e € 14,7 milioni nel 2013).
L’Atalanta presta molta attenzione all’investimento nel
settore giovanile, considerato come tradizionale punto di forza della società e
l’esistenza di plusvalenze latenti molto importanti negli ultimi bilanci, che
successivamente sono state realizzate, ne è la conferma evidente.
Dal punto di vista
sportivo, il bilancio 2019 di Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A.
riguarda la seconda parte della stagione sportiva 2018/19 e la prima parte della
stagione sportiva 2019/20, entrambe disputate in Serie A col conseguimento del
diritto a partecipare alla UEFA Champions League e per quanto riguarda la
stagione 2019/20 il diritto a partecipare alla UEFA Champions League, per il
secondo esercizio consecutivo.
La stagione sportiva 2018/19 è finita col
raggiungimento del terzo posto in
classifica, che ha determinato anche l’acquisizione del diritto a partecipare
alla UEFA Champions League 2019/20. In Coppa Italia l’Atalanta il 16.05.2019 ha
disputato la finale contro la Lazio vincitrice del trofeo.
In Europa League, l’Atalanta è stata eliminata nei play-offs.
La stagione sportiva 2019/20 è finita col
raggiungimento del terzo posto in
classifica, che ha determinato anche l’acquisizione del diritto a partecipare
alla UEFA Champions League 2019/20. In Coppa
Italia l’Atalanta è stata eliminata agli ottavi di finale dalla Fiorentina, il 15 gennaio 2020.
In UEFA Champions League 2019/20, l’Atalanta ha raggiunto i
quarti.
Secondo gli Amministratori i buoni risultati sportivi, con
la partecipazione alle competizioni europee, hanno “risvegliato uno
straordinario interesse per la squadra sia da parte della tifoseria che da
parte del mercato” che sempre più dimostra di apprezzare l’organico della
squadra.
L’apprezzamento del mercato verso i calciatori dell’Atalanta
si sta riflettendo nei risultati economici e finanziari.
Il Gruppo.
La
società Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. consolida il suo bilancio di
esercizio in quello della società controllante Odissea srl; tuttavia, redige il
bilancio consolidato come richiesto dal Manuale Licenze UEFA art 14.4.4 e
dall’art. 85 delle NOIF, nel cui perimetro rientra esclusivamente la società
controllata Stadio Atalanta S.r.l..
La società Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. è una società
soggetta ad attività di direzione e coordinamento di Odissea S.r.l., ma è
controllata indirettamente attraverso la società “La Dea S.r.l.”.
Il bilancio 2019 di Odissea S.r.l si era chiuso con un utile
di € 7.270.990 e con un patrimonio netto di € 407.641.448, che finanzia il 69,7%
dell’attivo, pari a € 584.641.777.
La società Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. ha costituito
in data 11 aprile 2017, con un
capitale iniziale di Euro 100.000, e controlla al 100% la società “Stadio Atalanta s.r.l.”, che dal 10
maggio 2017 è risultata aggiudicataria, al prezzo di 8.608.600 Euro, del Bando
d’Asta Pubblica per l’aggiudicazione dello Stadio Atleti Azzurri d’Italia del
Comune di Bergamo. L’atto di compravendita dello stadio è datato 08/08/2017 con
efficacia 17/10/2017.
Per l’acquisto dello stadio e la ristrutturazione dello
Stadio di Bergamo, la società controllata “Stadio Atalanta S.r.l.” ha ottenuto
un finanziamento concesso in pool da Unione di Banche Italiane S.p.A. e
Istituto per il Credito Sportivo. La Società “Atalanta Bergamasca Calcio
S.p.A.” ha costituito pegno a favore del pool che ha concesso il finanziamento,
sulle quote di partecipazione del capitale sociale della controllata. Inoltre,
sempre in relazione a tale contratto di finanziamento, la Società “Atalanta
Bergamasca Calcio S.p.A.” si è costituita garante di “Stadio Atalanta S.r.l.” a
favore dei Creditori Garantiti per un importo massimo garantito di €
25.625.000.
I rapporti con parti
correlate.
“Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A.”, in qualità di
consolidata, aderisce al regime di consolidato fiscale nazionale del Gruppo
facente capo a Odissea S.r.l.. Nel bilancio consolidato di “Atalanta Bergamasca
Calcio S.p.A.” al 31.12.2019, figurano oneri da adesione al regime di
consolidato fiscale per € 6.710.851; nel 2018 figuravano oneri da adesione al
regime di consolidato fiscale per € 8.059.694. I crediti verso la società
controllante Odissea S.r.l. risultano pari a € 1.574.124 e sono crediti
derivanti principalmente dall'adesione al regime del consolidato fiscale.
Con le parti correlate e la controllante, al 31 dicembre 2019,
risultano crediti per € 1.667.486, debiti per € 357.469, ricavi per € 322.411 e
costi per € 7.354.441.
L’importo maggiore per quanto riguarda i debiti è quello
verso la società “Percassi Management srl per € 116.789 (di natura
commerciale), seguito da “Odissea srl” per € 66.197 (di cui 66.319 per ragioni
di natura finanziaria); mentre, come componenti negativi di reddito il rapporto
con la società “Odissea srl”, ha determinato costi per € 6.899.547, prevalentemente
per ragioni fiscali.
Le garanzie rilasciate dalla controllante indiretta Odissea
S.r.l. a favore di istituti di credito nell’interesse di “Atalanta Bergamasca
Calcio S.p.A.” ammontano a complessivi € 5.250.000 e bell’interesse di “Stadio Atalanta s.r.l.” ammontano a €
24.724.391.
La continuità
aziendale.
La società di revisione Fidital Revisione Srl, nella sua
relazione non ha fatto richiami o rilievi e ha giudicato appropriato l’utilizzo
del presupposto della continuità aziendale.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il totale dell’attivo è aumentato del 27,6%, da € 174,98
milioni a € 223,34 milioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori, pari a € 94.372.831, incidono per il 42,25% sul totale dell’attivo;
le immobilizzazioni materiali nette per il 19,1%, grazie alle presenza della
voce terreni e fabbricati per € 36,97 milioni.
Le immobilizzazioni materiali nette risultano pari a Euro
42.661.485 e risultano effettuati investimenti sullo Stadio di Bergamo per €
17.524.205.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,535 (0,416 nel 2019) ed è
migliorato notevolmente.
Infatti, l’equity ratio è aumentato dal 29,4% al 34,8%. Il
ricorso al capitale di terzi è comunque prevalente, incidendo per il 65,2%
sul finanziamento dell’attivo.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 1,53 (1,42 nel 2019), ciò vuol dire che,
in base ai criteri di valutazione adottati nella redazione del bilancio, il
club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,68 (0,62 nel 2019), ciò vuol dire che, in base
ai criteri di valutazione adottati nella redazione del bilancio, l’attivo a breve
non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
Tuttavia,
nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 22.598.557,
di cui € 16.132.111 per Proventi televisivi.
Il totale delle passività correnti del Club, con esclusione
dei ratei e risconti passivi, raggiunge la cifra di 65,5 milioni di Euro,
comunque superiore al totale delle attività correnti.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,87, ed è conforme a quanto richiesto,
perché superiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che
è di 0,7.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto consolidato risulta positivo per € 77.822.911,
nel 2018 era positivo per € 51.381.819. La variazione positiva di € 26.441.451 è
imputabile all’utile di esercizio per € 26.497.451 e all’aumento del valore
negativo della “riserva OCI – derivati”
per € 56 mila.
I mezzi propri finanziano il 34,8% (29,4% nel 2018) delle
attività e l’82,5% dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori (61,7%
nel 2018). Per la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi.
Il Capitale sociale ammonta a € 4.893.750.
L’indebitamento
finanziario.

La posizione finanziaria netta risulta negativa per € 9,1
milioni (-€ 7,1 milioni nel 2018) ed è abbondantemente inferiore al fatturato
netto.
L’EBITDA del bilancio 2019 è positivo per € 77.392.677 (€77.392.677
nel 2018). Il rapporto NET DEBT / EBITDA, che esprime la misura temporale in
anni del tempo occorrente per restituire il debito finanziario è pari a 0,12 (0,09
nel 2018).
I debiti verso le banche aumentano di € 4.549.675, da €
15.804.689 a € 20.314.364, di cui € 19.282.310 (€ 14.755.859 nel 2018) con
scadenza oltre l’esercizio successivo.
I debiti verso banche, pari a complessive € 20.314.364, si
riferiscono per intero alle quote da rimborsare agli istituti finanziari a
fronte della stipula di mutui e finanziamenti.
L’esposizione per i tre mutui stipulati col Credito Sportivo
ammonta complessivamente ad Euro 10.140.614. L’esposizione per il Mutuo UBI –
ICS, considerandolo al costo ammortizzato è di Euro 10.290.991.
I crediti da calciomercato ammontano complessivamente a € 40,25
milioni di Euro; di cui € 39.882.446 verso le società calcistiche di Lega. Tra
i crediti verso clienti, sono allocati i crediti derivanti da trasferimenti
esteri per € 363.782
I Debiti verso enti - Settore specifico al 31
dicembre 2019 ammontano ad € 17.511.468 e riguardano l'importo di € 10.400.835,
di cui € 5.674.843 esigibile oltre l'esercizio successivo, che si riferisce a
debiti verso società calcistiche per trasferimenti internazionali per € 477.435;
mentre, i debiti per trasferimenti avvenuti con società calcistiche italiane pari
a € 9.923.400, inoltre, tra i debiti verso fornitori debiti verso società
calcistiche per fatture ricevute figurano € 32.130.007.
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le
rateizzazioni pluriennali col fisco, che nel caso dell’Atalanta sono assenti.
Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato risulta negativo
per circa € 2,28 milioni e l’indebitamento finanziario valutato ai fini del
Fair Play Finanziario, resta al di sotto del fatturato netto, essendoci debiti
tributari non correnti di importo molto basso, la posizione finanziaria netta
ai fini del Financial Fair Play, è negativa per € 11,4 milioni.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione. Nel
caso dell’Atalanta, al 31.12.2019, sono presenti debiti per la ristrutturazione
del centro sportivo e i debiti per la ristrutturazione dello stadio e il
finanziamento concesso in pool da Unione di Banche Italiane S.p.A. e Istituto
per il Credito Sportivo (di seguito ("Creditori Garantiti") alla
controllata Stadio Atalanta S.r.l. per l'acquisto e la ristrutturazione dello
Stadio di Bergamo.
L’ Indicatore di
Indebitamento della FIGC.
Indicatore
di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento
della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre
esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il
raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore
della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità
dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2019 ammontano a € 106,33 milioni, da tale aggregato
deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18
dicembre 2019 della FIGC), mentre il valore della produzione medio degli
ultimi tre anni è pari a € 160,85
milioni.
Pertanto
il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre
esercizi è pari a 0,33, comunque
inferiore alla soglia massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A
che è di 1,2.
Gli Altri debiti.
I
debiti tributari sono pari a € 7.004.746 (€ 4.111.460 nel 2018) e finanziano il
3,14% delle attività. Tali debiti comprendono i debiti verso l’Erario per
ritenute tesserati e dipendenti effettuate che ammontano a € 5.490.394 (€
2.850.228 nel 2018), che riguardano le normali mensilità liquidate a dicembre 2019
e gennaio 2020 e gli incentivi liquidati a dicembre 2019.
Gli
altri debiti ammontano a € 21.365.389 e finanziano il 9,57% dell’attivo. Tali
debiti comprendono i debiti verso il personale per € 10.058.049 (€ 4.321.201
nel 2018), di cui debiti per premi a tesserati
per € 7.159.857 (€ 2.551.133 nel 2018), debito per la mensilità di dicembre 2019
pagato a gennaio 2020 per € 2.898.692 (€ 1.770.068 nel 2018).
I debiti verso gli agenti dei calciatori figurano tra gli
“altri debiti” e ammontano a € 6.187.504 (€ 6.681.439 nel 2018). Tuttavia per
tale voce figura in aggiunta anche un importo di € 2.735.406 allocato tra i
“debiti verso fornitori” per € 241.500. In considerazione di ciò l’incidenza
dei debiti verso agenti è pari a circa il 7% del valore globale della Rosa
Il totale dei Fondi rischi e oneri aumenta da € 13.603.337 a
€ 16.250.224 e riguarda principalmente il Fondo per imposte differite. Durante
l’esercizio 2019 sono stati accantonati fondi per imposte differite per € 2.566.854.
Esiste il Fondo per strumenti finanziari derivati per Euro
122.260. Tale fondo include la valorizzazione Mark to Market del derivato di
copertura dell’oscillazione del tasso di interesse sul finanziamento
riguardante lo Stadio di Bergamo. Il tipo del derivato è “Interest Rate Swap”
con importo nozionale di Euro 3.500.000 pari al 70% della linea di
acquisizione.
Per i contenziosi potenziali esiste un fondo dell’importo
pari a 719.763, con un accantonamento fatto nel 2019 per Euro 93.632. Tale
fondo riguarda contenziosi fiscali.
Il Valore della Rosa
dei calciatori.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni
dei calciatori ammonta a € 94.372.831 e rappresentano il 42,25% dell’attivo. La
variazione in aumento è stata di € 11,1 milioni.
Nel 2019, tra gli investimenti fatti figurano: Luis Muriel per
€ 20.143.250; Malinovskyi per € 13.608.714
e Burgio per € 1.500.000.
Nel 2018, il
valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori
ammontava a € 83.253.511 e incideva per il 48,99% sul totale dell’attivo. La
variazione in diminuzione era stata di € 383 mila.
Nel 2017, il valore contabile netto dei diritti pluriennali
alle prestazioni dei calciatori ammontava a € 83.636.770 e rappresentava il 56,89%
dell’attivo.
La variazione in aumento è stata di € 41,27 milioni.
Le Infrastrutture
sportive.
Le Infrastrutture
sportive allocate tra le immobilizzazioni materiali lo stadio di proprietà
della società “Stadio Atalanta srl” denominato “Stadio Atleti Azzurri
d’Italia”, e il Centro Sportivo Bortolotti.
La voce terreni e fabbricati espone un valore contabile residuo
di € 36.971.603 (€ 20.238.784 nel 2018).
Gli investimenti effettuati nel 2019 per lo stadio ammontano
a € 17.524.205, con un ammortametno di periodo per € 1.501.245.
Le immobilizzazioni materiali in corso risultano pari a € 153.368.
Nel corso del 2019 è stata inaugurata la nuova Curva Nord,
con la partita Atalanta-Lecce del 6 ottobre 2019.
E risultava ancora in corso di definizione con il Comune di
Bergamo l’iter autorizzativo della Fase 2 per la ristrutturazione della Tribuna
UBI.
Il Rendiconto Finanziario
Dal Rendiconto Finanziario Consolidato si evince che la
variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per € 1,92 milioni e
che essa è dipesa soprattutto dal flusso di cassa generato dalla gestione
operativa che è stato positivo per € 24,33 milioni, a causa del flusso positivo
prima delle variazioni di capitale circolante netto per 39,2 milioni di Euro.
Il Flusso finanziario dell'attività di investimento è stato
negativo per € 26,37 milioni, con Investimenti in immobilizzazioni immateriali
che hanno drenato € 52.647.035 ed entrate da realizzo disinvestimenti in
immobilizzazioni immateriali che hanno apportato flussi per € 44.701.200.
Il Flusso finanziario dell'attività di finanziamento è stato
positivo per € 3,95 milioni a causa di Accensione finanziamenti per € 3.953.884.
La Gestione
Economica.
Il valore della produzione, soprattutto grazie all’incremento
di 35,9 milioni dei ricavi TV e dei ricavi da gare per circa 6 milioni di Euro,
è aumentato del 21,1% da € 155,7 milioni a € 188,62 milioni.
I costi della produzione sono aumentati del 23,7%, in misura
leggermente più che proporzionale rispetto al valore della produzione,
precisamente da € 119,44 milioni a € 147,69 milioni.
La differenza tra valore della produzione e costi della
produzione è in miglioramento di 28,5 milioni di Euro, perché è positiva per € 40.926.629,
mentre nel 2018 era positiva per € 36.315.508.
I ricavi.
Il fatturato al netto
delle plusvalenze e di altri proventi riguardanti il Player Trading e dello
storno dei costi del vivaio, ammonta alla cifra record di € 139,95 milioni.
I proventi televisivi “stimati” conseguiti
nell'esercizio 2020 ammontano a circa € 89.803.554, contro € 53.886.846 conseguiti
nel 2018. Nel 2019, tali proventi comprendono
anche i proventi da competizioni europee, pari a € 30.927.177 (€ 6.163.352 nel 2018),
tali proventi sono relativi al conguaglio per € 1.261.977 della UEFA Europa
League 2019 /2020 e della fase a gironi della UEFA Champions League 2019/2020
(€ 29.665.200).
I diritti non audiovisivi “stimati”,
per la disputa del campionato di Serie A, risultano pari a € 4.344.551 (€
1.746.433 nel 2018).
I ricavi da gare
sono pari a € 13,5 milioni (€ 8 milioni nel 2018). In particolare gli
abbonamenti aumentano da € € 3.031.395 a € 3.558.151, anche perché il numero
delle tessere sottoscritte è aumentato a 15.674 a 16.627. I ricavi da gare di
campionato aumentano da € 1.230.842 a € 1.342.599. Nel 2019 i ricavi da gare
internazionali ammontano a € 3.988.036 (€ 917.377 nel 2018).
Nei risconti passivi figurano risconti passivi per Quota
Abbonamenti per € 3.301.226 (€ 1.793.390 nel 2018).
I ricavi da
sponsorizzazioni ammontano a € 18.333.293 (€ 14.958.661 nel 2018). Tali
ricavi includono i ricavi di tutte le iniziative poste in essere
(sponsorizzazione prima squadra, settore giovanile,
football camp, e altro). Nei risconti passivi figurano risconti passivi per
Contratti di sponsorizzazione e pubblicità per € 1.384.524.
Il grafico relativo all’evoluzione della distribuzione
percentuale nel tempo del fatturato netto dell’Atalanta, mostra la
“teledipendenza” dell’Atalanta, almeno per quanto riguarda il fatturato netto.
La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresenta
uno storno di costi, è stata effettuata per € 2.875.337 (€ 2.689.378 nel 2019).
Il Player Trading.
L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2019,
considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato di poco
negativo di circa € 524 mila (+€ 28,47 milioni nel 2018).
Nel 2019 si è interrotta la serie di risultati
positivi della gestione del Player Trading che durava dal 2012.
Le plusvalenze da
cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 38.753.413 (€
24.231.467 nel 2018) e riguardano: Kessie per € 17.275.728, Cristante per € 11.897.908
e Petagna per € 8.891.792.
I proventi da cessione temporanea
calciatori ammontano a € 6.740.273 (€ 13.476.965 nel 2018) e riguardano:
Cristante per € 2.500.000, Mancini per € 1.000.000, Petagna per € 800.000,
Mattiello per € 800.000, Cornelius per € 831.000, Tumminiello per € 267.000, Radunovic
per € 22.273 e Cali per € 5.000.
Gli altri proventi da gestione calciatori
pari a € 7.623.164, riguardano premi di rendimento e valorizzazione che riguardano: Cristante
per € 2.000.000, Petagna per € 1.900.000, Bastoni
per € 1.000.000, Gagliardini per € 1.000.000, Tumminiello per € 500.000.
Le minusvalenze da
cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risultanopari a € 306.111.
I costi per trasferimenti temporanei di
calciatori ammontano a € 10.292.384 (€ 5.436.843 nel 2018) e sono
relativi principalmente a Zapata per € 7.500.000, Varnier per €
1.500.000, Pasalic per € 1.265.111, Caia per € 22.273.
Gli altri oneri di gestione calciatori riguardano oneri da
campagna trasferimenti come alcune sell on fee passive: € 3.420.357 per
Cristante; € 400.000 per Petagna.
Gli
ammortamenti della rosa calciatori ammontano a € 31.346.324 (€ 30.658.632
nel 2018).
Le
operazioni di mercato dei diritti alle prestazioni
dei calciatori della Campagna
trasferimenti invernale di gennaio 2020 hanno comportato un miglioramento
economico prevalentemente derivante dalla rilevazione della plusvalenza di Kulusevki, ceduto alla Juventus per € 35
milioni, e un peggioramento dei flussi finanziari di circa € 5,5 milioni
nel primo semestre 2020, comunque compensato dal superamento della fase a
gironi di Champions League.
I costi.
I costi del personale aumentano del 39,4%, da € 49,52 milioni
a € 69,04 milioni e incidono per il 49,3% sul
fatturato netto e rappresentano 46,75% dei costi della produzione.
Nella Relazione sulla Gestione è scritto che il costo del
personale tesserato è stato di 64,26 milioni di Euro e quello del personale non
tesserato è stato di 4,78 milioni di Euro.
Gli
amministratori hanno evidenziato che il costo totale del personale dell'anno 2019
è influenzato da minori incentivi all'esodo per € 1.993.325 (€ 2.159.801 al 31
dicembre 2018) e da maggiori Premi
Individuali per complessivi € 17.642.923 (€ 6.265.092 al 31 dicembre 2018)
riferiti per € 5.943.836 alla Stagione Sportiva 18/19 e per € 11.699.087 alla
Stagione Sportiva 19/20.
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,67
tale valore risulta al di sotto del limite richiesto dalla FIGC per la Serie A
la cui soglia è di 0,8.
Soprattutto a causa del fatto che l’aumento del costo del
personale (+39,4%) risulta avvenuto in misura meno che proporzionale rispetto
al fatturato netto (+66%), il rapporto tra costo del personale e fatturato
netto è diminuito, dal 58,8% al 49,33%.
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a € 36,46 milioni (€
36,33 milioni nel 2018) rappresentano il 30,7% dei costi della produzione.
I
costi per servizi ammontano a € 20.637.986 (€ 18.409.517 nel 2018) e
comprendono i compensi a terzi pari ad € 5.985.205, che a loro volta
comprendono tra l'altro le collaborazioni con consulenti e con procuratori
sportivi per € 3.109.922 e compensi riconosciuti all'organo amministrativo per
€ 788.000.
I
costi di locazione degli impianti sportivi, per € 1.104.545, per l'anno 2019, di
cui € 848.870 hanno riguardato lo
Stadio Meazza di Milano per le partite di Uefa Champions League.
Il punto di pareggio.
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 40.088.373;
mentre, nel 2018 era positivo per € 35,29 milioni e nel 2017 era positivo per €
40,3 milioni.
Il risultato aggregato degli ultimi tre bilanci è positivo
per circa 115,6 milioni di Euro. Si può affermare che la gestione economica,
dal punto di vista del Fair Play Finanziario rispetta l’obiettivo del pareggio,
tenuto anche conto che non bisogna considerare dei costi “virtuosi”.
Conclusioni.
In estrema sintesi, il bilancio relativo all’anno solare 2019
si è chiuso con un risultato positivo soprattutto grazie ai ricavi TV, che,
come previsto, sono aumentati per la partecipazione alla Champions League
2019/2020 oltre ai ricavi derivanti dalla gestione calciatori che sono stati molto
importanti.
Di fatto, i risultati sportivi del 2019/20 avevano permesso
l’acquisizione del diritto a partecipare alla UEFA Champions League 2020/2021,
con la possibilità di stabilizzare l’aumento dei ricavi del 2019; tuttavia, l’esercizio
2020 sarà influenzato dalla sospensione dei campionati, con ripresa senza
pubblico.Per l’evoluzione prevedibile della gestione, gli Amministratori stanno
seguendo con molta attenzione gli sviluppi della diffusione Covid-19, adottando
tutte le necessarie misure di prevenzione.