Luca
Marotta
Il “Real Club Deportivo Espanyol de Barcelona” fu costituito
il 20 ottobre 1900 come associazione di diritto privato e successivamente in
base a quanto stabilito dalla Legge dello Sport del 1990, il 29 giugno 1992 si
trasformò in “Sociedad Anónima Deportiva”.
Il bilancio chiuso al 30 giugno 2012, mostra un utile netto
di 201 mila Euro ed un’apparente situazione di equilibrio economico, sulla quale
pesano alcuni rilievi mossi dai Revisori Contabili. Altro punto di domanda per
il futuro riguarda la fiducia degli Amministratori di realizzare delle
plusvalenze notevoli legate ad un progetto immobiliare, che bisognerà valutare
attentamente alla luce della crisi del settore dell’edilizia che ha colpito la
Spagna.
Se si volesse confrontare l’Espanyol con l’altro club di
Barcellona sulla base dei ricavi, per giudicare il successo del business, il
confronto sarebbe inesorabile, perché l’Espanyol produce ricavi, comprese le
plusvalenze, per circa un ottavo di quelli del Fútbol Club Barcelona. Senza
plusvalenze saremmo a circa un decimo.
La Stagione Sportiva 2011/12, cui si riferisce il bilancio
preso in considerazione, si è conclusa con il conseguimento del 14° posto nella
Liga e la stagione appena conclusa è terminata con il 13° posto.
La Continuità
Aziendale (going concern).
I revisori di “Tax and Auditing Consultants S.L.” nella loro
relazione al bilancio chiuso al 30 giugno 2012, al punto 2, hanno messo in
rilievo che non si è proceduto ad alcuna svalutazione delle attività
finanziarie. Nonostante non siano state fornite documentazioni sufficienti a
supporto dell’operato. I revisori hanno rilevato che a fronte di avvisi di
liquidazione imposte comprensivi di interessi per un importo complessivo di €
17.410.000, non è stato fatto alcun accantonamento, essendo stato proposto
ricorso ed essendo gli Amministratori fiduciosi sul buon esito degli stessi. La
registrazione di tali accantonamenti avrebbe comportato una diminuzione di
17,41 milioni del Patrimonio Netto. Inoltre, i pagamenti effettuati, a fronte
di tali avvisi, per un importo di € 12.225.000 sono stati allocati tra i
crediti dell’attivo.
Altro rilievo fatto dai revisori riguarda la
capitalizzazione dei costi di formazione del settore giovanile per un importo
annuo di € 7.973.000 (5.305.000 nel 2010/11), che l’interpretazione della
normativa spagnola non permetterebbe.
I Revisori Contabili hanno richiamato l’attenzione sul fatto
che il capitale circolante netto è negativo e che gli Amministratori hanno
applicato ugualmente il principio della continuità aziendale. In effetti, il
bilancio al 30 giugno 2012 mostra un capitale circolante netto negativo di €
43,2 milioni. Secondo gli Amministratori i fattori mitiganti consisterebbero
nel fatto che nel capitale circolante netto negativo sono compresi risconti
passivi per € 13,7 milioni, che non comportano obblighi finanziari futuri,
poiché trattasi delle riscossioni anticipate di abbonamenti e diritti TV della
stagione sportiva seguente. Inoltre nel valore dei terreni della “Ciutat
Esportiva” e nel valore contabile residuo della rosa dei calciatori, si celano
delle plusvalenze latenti senza contare la valutazione del "naming
right". Tuttavia, il Consiglio di Amministrazione della Società ha
impiantato un modello di gestione con l'obiettivo di ottenere un riequilibrio
patrimoniale e finanziario nei prossimi anni che si basa su un incremento delle
entrate ed una politica di riduzione di costi.
Il Patrimonio Netto
Al 30 giugno 2012, il patrimonio netto risulta positivo per
€ 12,4 milioni. Nel 2010/11 era positivo per € 12,6 milioni.
Il Fair Play Finanziario richiede che non vi sia un
patrimonio netto negativo in peggioramento.
Nel caso dell’Espanyol la previsione normativa è rispettata.
L’equity ratio è pari al 6%. Questo vuol dire che i mezzi
propri finanziano solo il 6% dell’attivo complessivo e solo il 7,9% dell’attivo
non corrente. Quindi, per la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi,
per lo più debiti bancari e tributari.
La Posizione
Finanziaria Netta
La posizione Finanziaria Netta è negativa. I debiti bancari
pari a € 54,7 milioni, di cui € 8,7 milioni a breve termine, finanziano il 25%
delle attività. Gli altri debiti riguardano prestiti ipotecari. Il saldo tra
debiti e crediti da calciomercato è sostanzialmente in pareggio.
Ai fini del Fair Play Finanziario è auspicabile che l’indebitamento
di natura finanziaria al netto della liquidità, aumentato del saldo tra crediti
e debiti per la compravendita calciatori non sia superiore ai ricavi
comprensivi di plusvalenze. Nel caso dell’Espanyol risulta di poco superiore.
Debiti scaduti con
dipendenti, fisco altri club
Il debito nei confronti del personale ammonta a € 13,2
milioni. Il rapporto tra tale importo e il costo del personale fa presumere 5
mesi di ritardo nei pagamenti degli stipendi. I debiti verso il personale
finanziano il 6% dell’attivo.
Il debito complessivo verso gli Enti Pubblici, compreso il
Fisco ammonta a € 52 milioni e finanzia il 24% dell’attivo. Il debito è
praticamente tutto fiscale ad eccezione di € 2,4 milioni, che riguardano debiti
di natura previdenziale. L’Espanyol ha ottenuto da parte dell’Agenzia delle
Entrate la rateizzazione dei debiti tributari. Al 30 giugno 2012 l’importo
rateizzato ammontava a € 44.499.518,49, da pagare entro il 2016/17.
A ciò si dovrebbero aggiungere gli accertamenti fiscali per
gli anni dal 1992 al 1999, che hanno determinato avvisi di liquidazione imposte
per € 14,1 milioni. Considerando gli interessi, i provvedimenti delle Autorità
Fiscali ammontano a € 17.410.000. Avverso tali avvisi di liquidazione è stato
proposto ricorso. L’Espanyol ha comunque proceduto al pagamento di circa €
12.250.000, annotando il relativo importo tra i crediti. Per la parte restante
è stata ottenuta la sospensione del pagamento con delle garanzie ipotecarie.
La Società ritiene di poter ottenere delle favorevoli
risoluzioni per i procedimenti in corso, che permetteranno di ottenere un
annullamento giurisdizionale degli avvisi di liquidazione o una significativa
riduzione e pertanto non è stato necessario includere nessun accantonamento a
fondo rischi. La registrazione di tali accantonamenti avrebbe comportato una
diminuzione di 17,41 milioni del patrimonio netto della Società.
Altri Contenziosi.
Al 30 giugno 2012 esistono dei contenziosi riguardanti
l’acquisto, il pagamento e la risoluzione contrattuale di alcuni calciatori.
Inoltre esistono dei contenziosi con dei fornitori, il principale dei quali riguarda
l’importo reclamato da “FCC Construcciones y Copisa” per € 2,144,375.94 oltre interessi e spese.
L’Espanyol, da parte sua, si è insinuato nel passivo
fallimentare del Real Racing Club de Santander, S.A.D per vedere riconosciuto
l’importo del suo credito di € 217.017,24. Inoltre, ha in atto un contenzioso
col Club Panionos PAE per il saldo di € 150.000 relativo alla cessione del
calciatore D. Lorenzo “Sito” Riera.
Il Valore della
Rosa.
Il valore contabile netto della rosa al 30 giugno 2012
ammonta a € 37,5 milioni. La variazione rispetto all’esercizio precedente è
stata negativa per 6,5 milioni ed è dipesa da investimenti per € 16,4 milioni,
cessioni per un valore contabile residuo di € 10,9 milioni e ammortamenti per €
12 milioni. Durante l’esercizio si è proceduto alla capitalizzazioni di costi
per i calciatori del “fútbol base” per un importo di € 7.973.700,19 (€
5.304.969,07 nel 2010/11).
Le strutture
sportive.
Dal bilancio al 30 giugno 2012 risultano immobilizzazioni
materiali nette per € 118 milioni, pari a circa il 53% dell’attivo.
Le voci principali riguardano i terreni per € 16 milioni, i
fabbricati per € 10,4 milioni, gli impianti sportivi per € 62,4 milioni e le
immobilizzazioni in corso per 27,7 milioni.
Nel bilancio si accenna al progetto “Ciutat Esportiva”, che
prevede la possibilità di edificare 22 mila metri quadrati destinando il 75%
alla costruzione di abitazioni, con l’impegno da parte dell’Espanyol, di
mantenere i suoi attuali impianti sportivi, per uso sportivo, per un periodo
non inferiore a 40 anni. Secondo gli Amministratori i terreni della “Ciutat
Esportiva” contengono plusvalenze latenti per almeno 30 milioni di Euro.
Per quanto riguarda il Nuovo Stadio costruito, alla chiusura
dell'esercizio 2011/12, il saldo ancora da pagare ammontava a € 15.141.785,80.
Sulle proprietà immobiliari dell’Espanyol gravano dei pesi,
consistenti in ipoteche a beneficio di Enti Creditizi, a garanzia dei crediti
ottenuti, e a beneficio dello Stato in relazione a vari debiti tributari
La Gestione
Economica.
La gestione economica, se non si considerasse la “Spada di
Damocle” dei contenziosi tributari, sembrerebbe in apparente equilibrio.
I ricavi dipendono principalmente (35%) dai diritti TV pari
a € 19,9 milioni. I ricavi da gare ammontano a € 13,3 milioni (23,3%), di cui €
11 milioni per abbonamenti. Le plusvalenze sono pari a € 8,7 milioni. I ricavi
commerciali incidono per il 14%.
Il costo dei dipendenti ammonta a € 29,4 milioni ed incide
sul totale dei ricavi per il 51,5%. In base alla normativa del Fair Play
Finanziario è auspicabile che il costo del personale non superi il 70% dei
ricavi.
L’ammortamento della rosa calciatori è pari a € 12 milioni.
La gestione finanziaria è negativa per € 4,9 milioni ed il
risultato prima delle imposte è positivo per 204 mila Euro. L’utile netto
esposto è di 201 mila Euro, mentre nel 2010/11 era stata esposta una perdita di
939 mila euro.
L’Espanyol ed il Fair
Play Finanziario.
L’Espanyol non dovrebbe temere la regola del “Breakeven
Result” ovvero l’indicatore n. 3 del Regolamento UEFA sul Financial Fair Play,
quanto prestare attenzione all’indicatore n. 4 “Overdue payables” relativo ai
debiti scaduti, soprattutto verso il Fisco e all’indicatore n. 1 sul “Going
Concern” ossia relativo ai rilievi dei revisori contabili sul principio della
continuità aziendale.
Per quanto riguarda le nuove regole del Fair Play
Finanziario Spagnolo, che impongono un rapporto tra Patrimonio Netto e
Fatturato superiore al 30% per la “Liga BBVA o in alternativa gli utili devono
essere almeno pari al 3% del Fatturato ed un rapporto tra le Passività
esigibili con scadenza inferiore a due anni, diminuite delle disponibilità
liquide o equivalenti, e Fatturato non superiore a 1,25 per la Liga BBVA,
l’Espanyol dovrà prestare massima attenzione all’indebitamento.
Nessun commento:
Posta un commento