Luca Marotta
Il Bilancio consolidato al 30 giugno 2014 di AS Roma Spa si
è chiuso con una perdita netta di € 38,55 milioni (€ -40,1 milioni nel 2012/13)
ed il Patrimonio Netto risulta negativo per € 81,3 milioni (€ -66 milioni nel
2012/13).
Il Patrimonio Netto negativo deteriorato e il “Break-Even
result” relativo ai bilanci 2013/14, 2012/13 e 2011/12, costituiscono delle
problematiche in chiave “Fair Play Finanziario”. Infatti, il Regolamento UEFA, all’articolo
62, comma 3, individua questi aspetti come indicatori fondamentali.
Il fatto che AS Roma non sia in regola con i parametri del
Fair Play Finanziario è stato evidenziato anche nel prospetto informativo
dell’Aumento di Capitale.
I buoni risultati sportivi del 2013/14 hanno avuto effetti
positivi sull’andamento dei ricavi da biglietteria e dei ricavi TV della Serie
A e della Tim Cup. I bonus riconosciuti ai tesserati e società di calcio hanno
comportato un impatto economico negativo sul bilancio 2013/14, mentre gli
effetti positivi derivanti dalla partecipazione alla Champions League
ricadranno nel bilancio dell’esercizio 2014/2015.
Nel caso “AS Roma” sembra molto evidente come il risultato
sportivo influenzi quello economico. Forse non è un caso che, per attenuare
tale dipendenza, la Proprietà Americana punti molto sui ricavi commerciali e
sul nuovo Stadio.
Per le ambizioni da “Top Club”, bisogna approfondire quanto
affermato dagli Amministratori in tema di continuità aziendale, in merito al
valore di mercato della Rosa Calciatori, che è tipico dei Club che puntano su
una gestione economica basata sul “Player Trading”.
La Capitalizzazione di Borsa, può essere considerata come un
valore indicativo della società e si ottiene moltiplicando il numero delle
azioni per la quotazione. Le azioni A.S. Roma S.p.A. sono quotate al Mercato
Telematico Azionario della Borsa Italiana.
Durante il 2013/2014, il valore di borsa del titolo ha
subito forte oscillazioni. La capitalizzazione di borsa al 02/10/2014 superava
i 267 milioni di Euro, ma pochi mesi prima era inferiore di 200 milioni di Euro.
La continuità
aziendale.
Il Regolamento del Fair Play Finanziario richiede che il bilancio
consolidato sia certificato da un revisore esterno, e non presenti eccezioni
relative alla continuità aziendale (‘going concern’).
Per Continuità Aziendale si può intendere la capacità di
onorare gli impegni, ovvero l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo.
La Società di Revisione BDO, nella sua Relazione, non ha
rilevato nulla sul tema della continuità aziendale.
Comunque, gli Amministratori hanno evidenziato che “qualora
la Società non fosse in grado di reperire, attraverso l’indebitamento, le
risorse necessarie, al fine di far fronte al proprio fabbisogno finanziario può
comunque fare affidamento al valore dei suoi asset aziendali, ed in particolare
sui diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori, il cui valore
di mercato complessivo, superiore al valore contabile, rappresenta una solida
base di sicurezza”.
Pertanto, la società ed il Gruppo sono stati considerati in
una situazione di continuità aziendale e su tale presupposto è stata redatto il
bilancio.
Il Patrimonio Netto.
Uno degli indicatori del Regolamento UEFA sul Fair Play
Finanziario riguarda il Patrimonio Netto, che non deve essere negativo e qualora
lo fosse non dovrebbe evidenziare una situazione di deterioramento. Per quanto
riguarda il bilancio consolidato 30 giugno 2014, il Patrimonio netto,
comprensivo delle interessenze dei terzi, è negativo € 81,3 milioni. Oltre ad
essere negativo presenta una situazione di deterioramento rispetto al 2012/13;
infatti, nel 2012/13 era negativo per 66 milioni di euro, nel 2011/12 era
negativo per 52,5 milioni di euro e nel 2010/11 era negativo per 44 milioni di
euro. Appare evidente che il trend è quello di un Patrimonio Netto negativo in
peggioramento.
Per quanto riguarda il 2012/13, la variazione negativa è
stata di € 15,3 milioni ed è stata causata dalla perdita di esercizio di € 38.558.000,
compensata in parte dal versamento in conto futuro aumento di capitale di 23,5 milioni,
effettuato durante l’esercizio da Neep Roma Holding SpA.
In totale, risulta che Neep Roma Holding SpA, al 30 giugno 2014 ha già versato in
conto futuro aumento di capitale l’importo complessivo di 100 milioni di Euro.
Dopo il 30 giugno 2014, si è conclusa la vicenda
dell’aumento del Capitale Sociale di AS Roma.
L’aumento del Capitale Sociale prevedeva l’emissione di n. 265.046.592
e ne sono state sottoscritte 260.449.250, pari al 98,27%. I diritti di opzione
non esercitati sono stati collocati in borsa.
In un comunicato del 21 luglio 2014, AS Roma ha annunciato
che l’azionista di maggioranza NEEP Roma Holding S.p.A. ha sottoscritto
integralmente la quota di sua competenza, rappresentata da n. 206.837.424 Nuove
Azioni, pari al 78,0% del totale delle Nuove Azioni offerte, per complessivi
77.977.708,8 Euro, già precedentemente versati attraverso un versamento in conto
futuro aumento di capitale.
Inoltre, dopo il collocamento dei Diritti di opzione non
esercitati, che davano diritto alla sottoscrizione di complessive n. 4.597.342
Nuove Azioni, NEEP Roma Holding S.p.A. ne ha sottoscritte altre 4.000.000. Pertanto,
NEEP Roma Holding S.p.A. risulta detenere il 79,044% del Capitale Sociale.
L’Offerta si è conclusa quindi con l’integrale
sottoscrizione delle n. 265.046.592 nuove Azioni, per un controvalore totale di
Euro 99.922.565,18.
Tenendo ferma l’ipotesi che NEEP Roma Holding S.p.A abbia
sottoscritto l’aumento di capitale utilizzando il versamento in conto futuro
aumento di capitale già effettuato e risultante nel bilancio al 30 giugno 2014,
si potrebbe ipotizzare che, a seguito dell’operazione aumento capitale il
Patrimonio Netto sia migliorato di 20,4 milioni circa.
L’Indebitamento
Finanziario Netto.
In base all’art. 62 del Regolamento del Fair Play
Finanziario, la U.E.F.A. può richiedere maggiori informazioni economiche e
finanziarie e chiarimenti ai club che presentano un indebitamento finanziario
(inclusi i crediti/debiti verso società calcistiche per la campagna
trasferimenti) superiore ai ricavi.
l’indebitamento finanziario netto, derivante dalla
differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide, aumentato del saldo
tra crediti e debiti da calciomercato non deve superare il totale dei ricavi.
L’indebitamento finanziario lordo è così composto: 72
milioni di Euro (€ 39,1 milioni nel 2012/13), come debito verso Unicredit
Factoring, per anticipazioni sui diritti audiovisivi e crediti verso società di
calcio; interessi relativi al prestito “Term Loan”, per 0,6 milioni di euro, e
al prestito “Vendor Loan”, per 2,8 milioni di euro; 30 milioni di Euro, come
debiti verso ‘ASR TD SPV LLC’ (€ 31,2 milioni nel 2012/13), relativi al
finanziamento “Term Loan”; 20 milioni di Euro, come debiti verso ‘ASR TD SPV
LLC’, per il finanziamento nella forma di “Vendor Loan” (€ 21,9 milioni nel
2012/13); debiti verso Neep Roma Holding S.p.A., per 10 milioni di Euro, per
Versamenti a titolo di finanziamento da questa effettuati nell’esercizio; e
anticipazioni finanziarie erogate da Istituti di Factoring, per 1,5 milioni di
Euro, a valere su maturandi crediti verso società di calcio.
Da evidenziare che oltre la metà (55,1%) dell’indebitamento
finanziario lordo è a breve termine, essendo pari a € 75,4 milioni.
Il giorno 1 Agosto 2013, Unicredit S.p.A. e Roma 2000 Srl
hanno ceduto “pro soluto” i loro crediti alla società ASR TD SPV LLC, di cui
ultimo beneficiario è James Pallotta.
Quindi, dal 1 Agosto 2013, una buona parte del debito di AS
Roma è nei confronti del suo Presidente.
Alla posizione finanziaria netta bisogna aggiungere il saldo
tra debiti e crediti verso squadre di calcio, che, rispettivamente, sono debiti
e crediti di funzionamento.
Il saldo è a credito per € 4.357.000; mentre, nel 2012/13
era a debito per 16,4 milioni di Euro.
I debiti per Trasferimenti Italia ammontano a € 35.949.000 (
€ 47.711.000 nel 212/13); il Saldo netto per i Trasferimenti estero è a credito
per € 24.472.000 (credito di € 2.376.000 nel 2012/13); i Crediti per
trasferimenti Italia sono pari a € 15.834.000 (€ 28.930.000 nel 2012/13).
La posizione finanziaria netta negativa aumentata del saldo a
credito verso squadre di calcio ammonta a 127,7 milioni di Euro (€ -104,9
milioni nel 2012/13) e risulta inferiore ai ricavi di esercizio. Il problema
dell’indebitamento sorge se lo poniamo in relazione all’EBITDA, che è positivo solo
per € 1.625.000 (negativo nel 2012/13 per € 2.702.000). In altre parole, la
differenza tra ricavi e costi operativi, senza considerare gli ammortamenti,
non riesce a generare un margine di utile necessario a pagare l’indebitamento,
in tempi ragionevoli, di qui la necessità dell’intervento dei soci.
Altri Debiti.
I debiti tributari risultano pari a € 7,3 milioni, di cui €
5.874.000 per IRPEF corrente per ritenute su emolumenti. Gli Amministratori
hanno scritto che non risultano debiti tributari scaduti alla data di redazione
della relazione annuale.
I debiti verso il personale risultano in diminuzione da 17
milioni di euro a 10,9 milioni di euro. Gli emolumenti dovuti al personale
tesserato sono pari a € 8.761.000 (€15,8 milioni nel 2012/13), per le mensilità
relative a giugno 2014 oltre ai premi, interamente corrisposti per la maggior
parte a Luglio. Gli emolumenti dovuti al personale dirigente e dipendente sono
pari a € 2.344.000 (€ 1,2 milioni nel 2012/13) e sono relativi alla mensilità
di giugno, a residue ferie maturate e a quota parte della 13^.
Esistono dei contenziosi importanti come quello con ‘BASIC
ITALIA’.
AS Roma S.p.A. e Soccer S.a.s. di Brand Management S.r.l.
sono state citate in giudizio da BASIC Italia per il risarcimento del danno
correlato al presunto inadempimento del contratto di sponsorizzazione tecnica
sottoscritto il 12 giugno 2010 per un importo significativo, che leggendo il
Prospetto Informativo relativo all’Aumento di Capitale dovrebbe ammontare a
circa € 62 milioni.
AS Roma e la controllata Soccer S.a.S. si sono costituite
contestando le domande di Basic Italia, chiedendo altresì la risoluzione del
suddetto contratto per fatto e colpa grave di Basic con contestuale richiesta di
condanna al risarcimento danni per complessivi euro 100 milioni in favore di AS
Roma, nonché di complessivi euro 35 milioni in favore di Soccer S.a.S., oltre
interessi e rivalutazione. Alla data di redazione della Relazione Annuale sul
Bilancio, il procedimento si trova alla stato iniziale e secondo gli
Amministratori non è possibile effettuare una previsione sul possibile esito
della controversia.
Il Valore della Rosa
Il valore netto dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori ammonta a € 89.156.000, nel 2012/13 era pari a € 78.748.000.
La variazione è stata causata da investimenti per € 82.817.000
(€ 47,8 milioni nel 2012/13); da cessioni per un valore contabile netto € 44.618.000
(€ 21,4 milioni nel 2012/13) ed un valore di cessione per € 96.332.000 e da
ammortamenti per € 27.791.000 (€ 30,6 milioni nel 2012/13).
Dal punto di vista finanziario gli investimenti nella rosa
calciatori al netto dei disinvestimenti hanno inciso sui flussi di cassa per un
importo pari a € 20.866.000.
Tra gli investimenti effettuati risultano capitalizzati 6,7
milioni (€ 2,5 milioni nel 2012/13) per oneri accessori di diretta imputazione.
Gli Amministratori hanno ribadito che il valore di mercato
dei diritti pluriennali dei calciatori, è superiore al valore contabile.
In effetti Benatia, che al 30 giugno 2014, aveva un valore
residuo contabile di € 10.871.000 ed è stato ceduto al Bayern a fronte di un
corrispettivo fisso di € 26 milioni, con bonus fino ad un massimo di € 4
milioni.
Al 30 giugno 2014, tra i calciatori col valore residuo
contabile più elevato spicca Strootman e Nainggolan, riscattato dopo il
prestito.
I Ricavi.
I Ricavi consolidati, al netto dei risultati della gestione
operativa del parco calciatori, sono pari a € 128.447.000 (€ 124.659.000 nel 2012/13) e segnano un incremento del 3%.
I ricavi della Roma, come la maggior parte delle squadre
italiane, dipendono principalmente dai diritti TV, che risultano pari a € 68.694.000
(€ 66.014.000 nel 2012/13) ed incidono per il 53,5%, con un incremento di € 2.680.000.
I ricavi da gare aumentano del 10%, precisamente di € 2,1
milioni, segnando la cifra di € 23.384.000. Tali ricavi incidono sul fatturato
per il 18,2%. L’incremento dei ricavi da gare è dipeso anche d alla piena
operatività delle aree destinate alla Corporate hospitality, realizzate grazie
agli investimenti effettuati dal CONI ed alla collaborazione della controllata
Soccer SAS.
Gli abbonamenti 2013/14 sono diminuiti da € 8,3 milioni a € 7,6
milioni. Nel 2013/14 gli abbonati sono stati pari a 23.872 (25.946 nel 2012/13).
La Tim Cup ha permesso di incassare € 2.766.000 (€ 1.963.000 nel 2012/13),
invece le amichevoli hanno permesso di ricavare 1.081.000 (€ 1.321.000 nel
2012/13).
I ricavi da sponsorizzazioni ammontano a € 6.822.000 (€ 12.660.000
nel 2012/13) e hanno un’incidenza del 5,3% con una variazione negativa del 46%.
Nike ha contribuito per € 6.421.000, mentre SKY ha contribuito per 400 mila
Euro, per l’esposizione del marchio SKY sulle maglie della prima squadra nelle
ultime due gare del Campionato e per le iniziative commerciali legate al
ritorno del club in Champions League.
Nel dettaglio l’importo ricevuto da NIKE riguarda il bonus
riconosciuto alla sottoscrizione del contratto, per € 6 milioni e per € 421
mila la quota parte del provento minimo garantito, maturato tra la data di
decorrenza del contratto di sponsorizzazione (1° giugno 2014) e la chiusura
dell’esercizio 30 giugno 2014, ossia di un mese.
Nell’esercizio 2012/13 lo sponsor ufficiale “WIND” ha
contribuito con € 6 milioni, mentre la sponsorizzazione tecnica “Basic Italia –
Kappa” ha contribuito con 6,7 milioni.
I proventi pubblicitari risultano in aumento di € 762.000 e ammontano
a € 8.711.000. L’incidenza sul fatturato è del 6,8%.
Gli Altri ricavi delle Vendite e delle prestazioni, risultano
pari a € 5.965.000 (€ 4.971.000nel 2012/2013) ed incidono per il 4,6% sui
Ricavi consolidati. Tali ricavi riguardano il merchandising e licensing della
Soccer SAS e registrano un incremento di € 994 mila. Tale incremento dovrebbe essere
il frutto sia delle politiche commerciali attuate che del buon andamento
sportivo. L’effetto combinato ha determinato un incremento delle vendite dei
prodotti a marchio AS Roma.
In particolare i Ricavi da vendite AS Roma Store sono
aumentati a € 2.038.000 da € 1.565.000; Ricavi per royalties sono aumentati a €
2.177.000 da € 1.465.000; i Ricavi vendite e – commerce aumentati a € 709.000
da € 333.000.
Gli altri proventi aumentano da €11,8 milioni a €
14.871.000. Tale voce include indennizzi assicurativi infortuni calciatori per
€ 1,5 milioni (€ 4,2 milioni nel 2012/13) e l’utilizzo fondo rischi per 6
milioni di Euro, che non era presente nel 2012/13 ed è relativo ad eventi straordinari che hanno
generato effetti economici positivi come di seguito dettagliato: per € 2,6
milioni, alla transazione di alcuni contenziosi legali; per € 2,8 milioni,
all’adeguamento del fondo rischi per vertenze in corso, sulla base di pareri
legali aggiornati in virtù del positivo andamento dei relativi contenziosi e,
per € 563 mila, alla sopravvenuta insussistenza di accantonamenti operati in
esercizi precedenti.
La Gestione Economica
del Parco Calciatori.
Le Minusvalenze ammontano a 4,3 milioni di Euro (1,5 milioni
nel 2012/13). La cessione di Burdisso ha comportato una minusvalenza di € 877
mila.
I proventi relativi ai prestiti ammontano a 700 mila Euro.
Gli oneri per l’acquisizione temporanea di calciatori
ammontano a € 5.675.000 (€ 12,8 milioni nel 2012/13) e riguardano
principalmente i calciatori Nainggolan, Bastos, Toloi e Tibolla.
I Costi.
I Costi Operativi consolidati al 30 giugno 2014, sono pari a
€ 157,5 milioni (€ 138,3 milioni nel 2012/13) e segnano un incremento del 13,9%
circa.
In base all’art. 62 del Regolamento del Fair Play
Finanziario, la U.E.F.A. può richiedere maggiori informazioni economiche e
finanziarie e chiarimenti ai club che presentano un costo del personale
tesserato (rappresentato da stipendi e ammortamenti) superiore al 70% dei
ricavi.
Il costo del personale ammonta a € 107.591.000 (€ 94.231.000
nel 2012/13) ed incide per l’ 83,8% sui ricavi operativi. Il costo del
Personale tesserato ammonta a € 98.060.000 (€ 87.639.000 nel 2012/13) ed incide
per il 76,3% sui ricavi operativi.
Nell’esercizio sono stati effettuati Ammortamenti
consolidati per € 28.872.000 (€ 32.315.000 nel 2012/13), di cui € 27.791.000 (€ 30,6 milioni nel 2012/13) riferiti a
diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori.
L’incidenza degli ammortamenti dei diritti pluriennali alle
prestazioni sportive dei calciatori sul fatturato è del 21,6%.
Le Spese per godimento beni di terzi ammontano a € 7.599.000
(€ 7.954.000 nel 2012/2013), e riguardano sostanzialmente l’affitto dello
Stadio Olimpico per € 3.040.000 (€ 3.018.000 nel 2012/13), risultano in lieve
crescita, sostanzialmente per l’adeguamento Istat; i Canoni di locazione della
Palazzina Bonifati, presso lo Stadio Olimpico, destinata ad attività
commerciali in occasione delle partite casalinghe, per 340 migliaia di euro
(335 migliaia di euro, al 30 giugno 2013);
l’affitto di Trigoria, riconosciuto ad A.S. Roma Real
Estate, per € 2.700.000 (€ 3.241.000 nel 2012/2013), in diminuzione di € 541
mila a causa del rinnovato contratto di locazione, che prevede la riduzione da €
3,7 milioni a € 2,7 milioni. Il nuovo contratto
scadrà il 31 dicembre 2018, con facoltà di tacito rinnovo per un ulteriore
periodo di sei anni.
I costi specifici tecnici, pari a € 5 milioni (€ 4.434.000
nel 2012/13), comprendono i costi per consulenze tecnico-sportive e
collaborazioni tecniche, per € 2.014.000 (€ 1.770.000 nel 2012/13).
Le spese generali ed amministrative, risultano aumentate da
€ 10.061.000 a
€ 11.411.000, di cui € 1.236.000 per
Emolumenti al Consiglio di Amministrazione (€ 652 mila nel 2012/13).
La Gestione finanziaria è negativa per € 7 milioni, nel
2012/13 era negativa per € 1,7 milioni. Gli oneri finanziari aumentano da € 5,4
milioni a € 6,3 milioni, anche per il maggior ricorso al factoring.
Il Break-even result.
Il bilancio consolidato 2013/14 unitamente a quello relativo
al 2012/13 e 2011/12 costituisce bilancio oggetto del secondo periodo di
monitoraggio ai fini del Fair Play Finanziario.
Il risultato prima delle imposte è negativo per €
35.059.000, nel 2012/13 era negativo per € 36,7 milioni e nel 2011/12 era
sempre negativo per € 54,8 milioni. Il risultato aggregato del secondo periodo
di monitoraggio è negativo per € 126,6 milioni e supera la soglia di tolleranza
dei 45 milioni di Euro.
La considerazione dei costi non rilevanti, come gli
ammortamenti diversi da quelli per i diritti pluriennali e le spese per il
settore giovanile, con un valore di stima di circa 16 milioni per il triennio, potrebbero
far scendere il break-even result a 110 milioni. Appare necessario il ricorso
alla clausola contenuta nell’allegato XI comma 2 del Regolamento che permette di non
considerare, solo per il bilancio 2011/12, il costo dei calciatori sotto
contratto al 1° giugno 2010, stimabile in circa 35 milioni. Tuttavia, la soglia
di tolleranza dei 45 milioni di Euro di deficit “tollerato” resta abbastanza
lontana.
Il fatto che AS Roma non sia in regola con i parametri
stabiliti dal Regolamento del Fair Play Finanziario è stato evidenziato nel
Prospetto Informativo relativo all’Aumento del Capitale Sociale.
Infatti nel Prospetto è stato scritto:
“Alla Data del Prospetto, l’Emittente non risulta in linea
con i parametri stabiliti dal Fair play finanziario in quanto:
- il risultato aggregato su base consolidata dei tre anni
2011/2012, 2012/2013 e 2013/2014, non rispetterà la soglia, pari ad un risultato
negativo complessivamente non superiore a 5 milioni di euro, ovvero a 45
milioni di euro in caso di ricapitalizzazione, definita per il rispetto della
‘Break-Even Rule’.
- presenta un patrimonio netto consolidato è negativo.”
In linea teorica AS Roma potrebbe essere passibile di una
delle seguenti sanzioni:
-
avvertimento;
-
ammonizione;
-
ammenda;
-
punti di penalizzazione;
-
ritenzione dei proventi derivanti dalla
partecipazione alle competizioni UEFA;
-
limitazione per i club all’iscrizione del numero dei
giocatori nelle liste di partecipazione alle competizioni UEFA;
-
squalifica e/o esclusione dalle competizioni UEFA;
-
revoca dei titoli conseguiti.
Per il primo periodo di monitoraggio sono stati raggiunti
degli “accordi” che hanno previsto oltre a sanzioni in denaro, di cui una parte
“condizionata”, anche la limitazione all’iscrizione del numero dei giocatori
nelle liste di partecipazione alle competizioni UEFA e l’obbligo del pareggio
di bilancio da conseguire in determinati esercizi.
Il 25 settembre 2014 si è appreso che il Club Financial
Control Body dell’UEFA ha avviato indagini formali su AS Roma perché ha
evidenziato un break-even deficit oltre la soglia sulla base dei periodi
contabili relativi al 2012 e 2013.
AS Roma dovrà presentare le informazioni di monitoraggio
aggiuntive nei mesi di ottobre e novembre 2014.
Il Nuovo Stadio.
Per quanto riguarda il nuovo stadio, gli Amministratori
hanno scritto che in data 5 settembre 2014, la Giunta del Comune di Roma ha
dato il via libera alla delibera che prevede il riconoscimento di pubblico
interesse per il progetto preliminare-studio di fattibilità riguardante
l’impianto sportivo dove giocherà l’A.S. Roma.
La delibera pone a carico del proponente, che non coincide
con l’AS Roma, degli interventi di interesse pubblico per 195,25 milioni di
Euro al servizio di tutta l’area e non solo dello stadio (a fronte di un totale
di 320 milioni di interventi di interesse generale).
Quindi oltre al costo di costruzione dello stadio il
proponente dovrà sopportare il costo delle opere di interesse pubblico, che
sembra molto ingente.
La delibera prevede inoltre che l’accordo trentennale tra la
società sportiva e il proponente, condizione richiesta dalla “Legge sugli
stadi”, sia indissolubile, pena la decadenza dei benefici della legge e la
corresponsione per intero degli oneri previsti dalla normativa nazionale e
locale. A ulteriore garanzia del rapporto tra proponente e A.S. Roma è previsto
il diritto di prelazione di quest’ultima, in caso di vendita degli impianti.
Il progetto sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio
Comunale, che sarà chiamato a deliberare in via definitiva per il
riconoscimento del pubblico interesse dell’opera.
Conclusioni.
Per il 2014/15, grazie al secondo posto in Campionato l’AS
Roma ha conquistato l’accesso diretto alla Champions League e grazie
all’eliminazione del Napoli potrà contare, ipotizzando uno scenario
pessimistico, su almeno 40 milioni di ricavi aggiuntivi, come minimo, cui
bisogna aggiungere i ricavi del botteghino.
Anche nella prima fase del calcio mercato 2014/15, il modo
di affrontare tali problematiche è stato quello di ricorrere in modo proficuo
alla vendita di alcuni “gioielli” di famiglia come Benatia. La sottoscrizione
di nuovi contratti commerciali entrerà a pieno regime durante il 2014/15,
considerando che anche i ricavi da biglietteria e ricavi derivanti da attività
commerciali sono previsti in aumento, gli Amministratori per il 2014/15
prevedono che il risultato economico dell’esercizio rappresenterà un sostanziale
miglioramento rispetto a quanto registrato al 30 giugno 2014, e riuscirà a far
fronte al costo del personale e degli ammortamenti per gli investimenti in
calciatori effettuati nella sessione di mercato estiva.
Nel breve periodo i risultati economici di AS Roma
dipenderanno dai risultati sportivi, pertanto rimane fondamentale poter
percepire i ricavi che garantisce la Champions League.
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