Luca Marotta
Il
bilancio consolidato 2013/14 di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” si è
chiuso con una perdita al netto delle imposte pari a Euro 40.717.918. A seguito
di tale perdita il patrimonio netto è diventato negativo ed è stato necessario
il ricorso ad un aumento di capitale e ad una successiva OPA, da parte della
Persona giuridica di diritto privato e di pubblica utilità che controlla la
società quotata in Borsa.
Una
delle possibili cause della perdita è da ricercare nel drastico crollo del
risultato economico relativo alla cessione dei calciatori diminuito da € 76,4
milioni a € 23,9 milioni. Tenuto conto che la continuità aziendale si basa in
parte sulle plusvalenze. Il risultato di tale particolare gestione è stato il
peggiore negli ultimi sette anni.
Negli
ultimi sette anni (dal 2007/08 al 2013/14), il Porto ha realizzato circa € 272
milioni di eccedenze di plusvalenze, con una media annua di € 38,8 milioni.
Il ricorso
al Player Trading è dovuto al fatto che le plusvalenze generano liquidità
effettiva, che serve a pagare il debito finanziario del club, anche perché le
banche accettano, a garanzia del finanziamento concesso, i diritti economici
sulle cessioni dei calciatori, come confermato nel rinnovo con rinegoziazione
dei prestiti bancari, nel mese di settembre 2014.
Il
realizzo delle plusvalenze, come evidenziato dai revisori contabili, è anche
uno degli elementi alla base della continuità aziendale.
Tele
politica gestionale è soprattutto influenzata dal ruolo svolto dalle “Third
Party Ownership” (TPO).
Il Gruppo.
Il controllore di ultima istanza
della società quotata in Borsa “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” è “Futebol
Clube do Porto”, che secondo il diritto commerciale Portoghese è “Persona
giuridica di diritto privato e di pubblica utilità”.
Le società incluse nel bilancio
consolidato di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.”, sono sei. “Futebol
Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” si occupa della partecipazione a competizioni
sportive professionistiche e dell’organizzazione di spettacoli sportivi. Tale
società è la capogruppo che controlla le altre cinque.
“PortoComercial – Sociedade de
Comercialização, Licenciamento e Sponsorização, S.A.”, si occupa della
commercializzazione dei diritti di immagine, delle sponsorizzazioni, del
merchandising e licensing. Tale società è controllata al 93,5%.
“F.C.Porto Multimédia - Edições
Multimédia, S.A.”, si occupa del settore mass-media. Tale società è controllata
al 70%.
“PortoEstádio – Gestão e Exploração
de Equipamentos Desportivos, S.A.”, si occupa della gestione e del
funzionamento degli impianti sportivi. Tale società è controllata al 100%.
“PortoSeguro – Sociedade Mediadora
de Seguros do Porto, Lda.” si occupa dell’attività finanziaria. Tale società è
controllata al 90%.
“Dragon Tour,
Agência de Viagens, S.A.” si occupa dell’organizzazione e vendita di viaggi e
pacchetti turistici.
Tale società è controllata al 93,5%.
La società “Futebol Clube do Porto - Futebol SAD “ è quotata
in Borsa all’Euronext di Lisbona.
Il Porto capitalizza in borsa un
valore di 8,55 milioni Euro considerando solo 15 milioni di azioni circolanti e
il valore di € 0,57.
Tale valore non considera le
7.500.000 di azioni privilegiate senza diritto di voto.
Durante il 2014 il valore minimo
dell’azione è stao di 0,370 e il valore
massimo di 0,820.
Fonte: http://www.bolsadelisboa.com.pt/pt-pt/products/equities/PTFCP0AM0008-XLIS/quotes
La continuità aziendale.
La società
Deloitte & Associados, SROC S.A. ha certificato il bilancio e ha rilevato
che il patrimonio netto è negativo per 33.067.340 Euro. Per tale motivo, gli
Amministratori hanno proposto nell'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 2
ottobre 2014, un aumento di capitale sociale per un importo di 37,5 milioni di
euro, tuttavia in base a quanto scritto dalla Società di Revisione ci si
ritroverebbe ancora nella situazione di perdita di oltre la metà del capitale
sociale, disciplinata dal Codice delle Società Commerciali Portoghese (“Artigo 35.º Perda de metade do capital” e
“Artigo 171.º Menções em actos externos”).
Come
evidenziato dagli Amministratori, la decisione circa l’adeguatezza patrimoniale
della società è di competenza dell’Assemblea dei soci.
Inoltre, i revisori hanno anche rilevato
che il capitale circolante netto, ossia la differenza tra crediti e debiti a
breve, è negativo. I Revisori hanno evidenziato che la continuità aziendale del
Porto, fa anche affidamento sul mantenimento del sostegno finanziario da parte
delle istituzioni finanziarie, e sul successo delle future operazioni, come la
vendita dei diritti alle prestazioni dei calciatori, da cui derivano le
plusvalenze, come è accaduto negli anni precedenti.
In sintesi, la
continuità aziendale del Porto dipende anche dalle plusvalenze.
Lo Stato Patrimoniale.
L’attivo presenta un totale di 200.395.932
Euro, mentre nel 2012/13 era pari a 227.852.575.
Il totale delle passività
(liabilities) è aumentato da € 220,2 milioni a € 233,5 milioni.
Il valore della rosa incide
sull’attivo per il 30,7%.
Il valore delle immobilizzazioni
materiali pari a € 1.197.406, incide sull’attivo per lo 0,6%.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina
l’indice di solvibilità totale. Un club è
solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti.
Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel
caso in questione, l’indice di solvibilità totale è inferiore a 1, essendo pari
a 0,86, ciò vuol dire che il valore dei beni del club non è sufficiente a
pagare i debiti e occorre il sostegno dei soci.
In
effetti, il 2 ottobre 2014 si è proceduto ad un aumento di capitale.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in
questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,53, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a
breve.
Tale
indice risulta in peggioramento rispetto al 2012/13, quando era pari a 0,68.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è negativo essendo pari a -0.14.
Tale
indice risulta in peggioramento rispetto al 2012/13, quando era positivo ed era
pari a 0,03.
Anche l’equity ratio è negativo e il ricorso al capitale di
terzi sembra eccessivo.
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile della rosa è
esposto nelle attività non correnti per € 61,5 milioni (€ 76,2 milioni nel
2012/13) e rappresenta il 30,7% dell’attivo. La variazione negativa di € 14,7
milioni, rispetto al 30 giugno 2013, è dovuta ad investimenti per € 18,8
milioni, cessioni per un valore residuo contabile di € 6,3 milioni, ammortamenti
per € 26,4 milioni, rettifiche di valore per € 760 mila.
Al 30 giugno 2014, risultano 45
calciatori, di cui 10 calciatori con un valore residuo superiore ai 2 milioni
di Euro, 7 calciatori con un valore compreso tra 1 e 2 milioni di Euro e 28
calciatori con un valore residuo inferiore al milione di Euro. Gli acquisti più
importanti effettuati durante il 2013/14 sono riportati, con le relative
percentuali, nella tabella seguente.
Da notare che i calciatori vengono
inseriti nel conteggio in base alla percentuale di possesso dei diritti economici
sugli stessi, che non sempre coincide col 100%.
Al 30 giugno 2014, Danilo, Jackson
Martinez, Alex Sandro Igor Lichnoski e Hector Quiñones erano posseduti al 100%,
mentre Mangala era posseduto al 56,7% e Diego Reyes figura con una percentuale
di possesso del 47,5%.
Nella
voce “altri creditori”, pari a € 10.027.940, sono evidenziati gli importi
spettanti a "terzi" (TPO), in regime di partecipazione economica. Per
il 25% Walter da Silva, Pearl Design Holding Ltd. vanta un credito da
compartecipazione di € 2.125.000. Doyen Sports Investments Ltd. vanta un
credito da compartecipazione di € 2.352.941 per Defour e di € 2.647.059 per
Mangala. Goog for Sports Ltd. vanta
un credito da compartecipazione di € 1.500.000, per l’importo da ricevere dal
Chelsea per la cessione di Christian Atsu.
Le cessioni più importanti sono
rilevabili dalla tabella seguente.
I calciatori i cui diritti sportivi
siano stati ceduti in maniera definitiva, trattenendo una parte dei diritti
economici, vengono iscritti nella voce dell’attivo corrente “Altre attività
finanziarie”. Il valore di tale voce allocata nell’attivo corrente ammonta a € 720.999
(€2.246.568 nel 2012/13) e riguarda principalmente i diritti economici sulle
cessioni dei seguenti calciatori:
Calciatore
|
%
|
Valore
|
Prediger
|
50%
|
664.950
|
Souza
|
25%
|
658.333
|
Soares
|
70%
|
448.000
|
Dopo la chiusura dell’esercizio, sono stati acquistati i diritti
pluriennali alle prestazioni sportive per 5 anni e il 60% dei diritti economici
del calciatore Adrian Lopez del Club Atlético Madrid per 11 milioni di euro; i
diritti pluriennali alle prestazioni sportive per 5 stagioni e il 100% dei
diritti economici del giocatore Brahimi dal Granada Club de Fútbol per 6,5
milioni di Euro; e successiva alienazione, dell'80% dei diritti economici del
giocatore per l'importo di € 5.000.000, a Doyen Sports Investments Limited; i
diritti pluriennali alle prestazioni sportive per 4 stagioni e il 30% dei
diritti economici del giocatore Vincent Aboubakar da FC Lorient per 3.000.000
euro; i diritti pluriennali alle prestazioni sportive per 4 stagioni e il 100%
dei diritti economici del giocatore Martins Indi del Feyenord da 7,7 milioni di
euro.
Per quanto riguarda le cessioni
successive al 30 giugno 2014, è stato ceduto Steven Defour, per € 6.000.000
oltre bonus e il Eliakim Mangala, a 30,5 milioni di valore di Euro, per il
quale il Porto possedeva il 56,67% dei diritti economici.
E’ stato rinnovato il contratto di
Jackson Martínez Valencia, fino al 30 giugno 2017, fissando la clausola di rescissione
a 35 milioni di euro.
I Crediti.
La prima voce per importanza
dell’attivo è rappresentata dai crediti verso i clienti con un valore
complessivo di € 75,7 milioni (€ 88,9 milioni nel 2012/13) ed un’incidenza
sull’attivo del 37,8%.
L’importo dei crediti verso clienti
non correnti è di € 11,2 milioni (€ 24,8 milioni nel 2012/13), mentre l’importo
a breve termine è di € 64,5 milioni (€ 64,1 milioni nel 2012/13).
I crediti verso clienti includono anche
quelli relativi alle cessioni dei calciatori, che ammontano a € 40,3 milioni (€
57,8 milioni nel 2012/13). I maggiori importi riguardano: € 11.000.000 verso il
Club Valencia CF per Otamendi; € 10 milioni verso lo Zenit St Petersburg per
Hulk; € 7,5 milioni verso il Manchester City per Fernando; € 3.875.803 verso l’ Atlético de
Madrid per Falcao e Ruben Micael; € 2.125.000 verso Fluminense FC per Walter, €
1.661.788 verso Olympique Lyon perLisandro Lopez, Cissokho, € 1.500.000 verso Chelsea
FC per Atsu e € 1.058.000 verso Kasimpasa per André Castro.
Lo Stadio.
FC Porto SAD utilizza lo Stadio
Drago. Lo stadio ’“Estadio do Dragão” formalmente è di proprietà di
“Euroantas”. Il 7 luglio 2003, fu raggiunto con “Euroantas” per la costruzione,
il finanziamento e la gestione dello stadio. Tale accordo configurava un
contratto di locazione operativa per 30 anni.
Nell’ambito di questo accordo, era
previsto il pagamento anticipato degli ultimi 15 canoni, dal 2018 in poi, per
la cifra di € 14.963.937. Tale importo figura in bilancio nella voce
"Altre attività non correnti". Per i primi quindici anni, il canone
di locazione doveva essere pari al costo per il servizio del debito annuale che
sopporta Euroantas e per i successivi quindici anni, un importo inferiore,
indicizzato ad un determinato parametro.
Il Patrimonio Netto.
Il
patrimonio netto è negativo per € 33,1 milioni, comprese le interessenze dei
terzi. Essendo negativo non è conforme a quanto stabilito dal Financial Fair Play.
Inoltre
risulta deteriorato rispetto al 2012/13, quando era positivo per € 7,6 milioni.
Tuttavia, già
nel 2012/13 era evidente che il Gruppo fosse “sottocapitalizzato”, in quanto il
patrimonio netto finanziava solo il 3,3% dell’attivo e il 10% del valore
contabile della rosa dei giocatori.
La
variazione rispetto all’esercizio precedente è dovuta alla perdita dell’esercizio
di € 40,7 milioni.
Il 2 ottobre 2014, l’assemblea
generale degli azionisti ha deliberato l'aumento di capitale sociale per un importo
di 37,5 milioni di Euro, con l’emissione di 7.500.000 azioni privilegiate senza
diritto di voto, sottoscritte da Futebol Clube do Porto.
Tale aumento mira anche a soddisfare uno dei requisiti richiesti dal Regolamento del fair
play finanziario dell’UEFA.
Nella stessa assemblea è stata deliberata
l’acquisizione del 50% delle azioni di “EuroAntas
– Promoção e Gestão de Empreendimentos Imobiliários, S.A.”. Euroantas è una
società il cui asset principale è lo Stadio Dragao. In base ad una perizia
indipendente, è stato fissato un valore della società per 110.120.750 Euro,
nettamente superiore a quello offerto da Futebol Clube do Porto.
Il 31 ottobre 2014 è stato effettuato l’aumento di capitale mediante
emissione di azioni privilegiate senza diritto di voto per un importo di €
37.500.000, portando il capitale sociale a € 112.500.000
L’aumento di capitale è stato sottoscritto dall’azionista “Futebol
Clube do Porto” e pagato con il conferimento del 50% delle azioni di “EuroAntas
– Promoção e Gestão de Empreendimentos Imobiliários, S.A.”.
Successivamente, “Futebol Clube do Porto” ha lanciato
un'offerta pubblica di acquisto
obbligatoria per le azioni di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” al di € 0,65 per azione.
Il 22 dicembre
2014, sono stati pubblicati i risultati dell’Offerta Pubblica di Acquisto di
azioni da parte di Futebol Clube do Porto su n. 2.720.767 azioni di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” e
per quanto riguarda i diritti di voto (con esclusione delle azioni
privilegiate) la compagine sociale è risultata la seguente: Futebol Clube do
Porto, controlla direttamente e indirettamente il 63,71% dei diritti di
voto;António Luís Oliveira controlla direttamente e indirettamente l’ 11,01%
dei diritti di voto; Joaquim Francisco Alves Ferreira de Oliveira controlla
indirettamente il 10,01% dei diritti di voto; il flottante è sceso al 15,27%.
L’Indebitamento Finanziario.
L’indebitamento finanziario del
Porto era già notevole e nel 2013/14 è aumentato. I debiti bancari sono pari a
€ 90,15 milioni e risultano in aumento di € 33,9 milioni. I debiti bancari
finanziano il 28,64% dell’attivo. I prestiti obbligazionari, pari a € 48,9
milioni (€ 39,1 milioni nel 2012/13), finanziano il 24,4% delle attività e sono
in aumento del 25,1%. Considerando le disponibilità liquide che sono pari a €
14,9 milioni (€ 17,8 milioni nel 2012/13), si ottiene un indebitamento
finanziario netto pari a 124,2 milioni, in aumento del 60,1%.
Il rapporto tra indebitamento
finanziario netto e EBITDA, che indica in quanto tempo si riesce a pagare il
passivo finanziario, peggiora di molto passando da 1,33 a 68,32. Nel 2012 era
pari a 7,86 e nel 2011 era pari a 2,06.
L’indebitamento ai fini del
Financial Fair Play considera anche il saldo tra crediti e debiti per la
compravendita calciatori. Il Regolamento auspica che l’indebitamento
finanziario netto risulti inferiore al fatturato.
I debiti per la compravendita di
calciatori ammontano a € 25,5 milioni (€ 60,1 milioni nel 2012/13), pertanto il
saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori sarebbe positivo per
€ 14,8 milioni e l’indebitamento finanziario netto ai fini del Financial Fair
Play sarebbe pari a €109,4 milioni e superiore al fatturato netto.
I
debiti sono stati contratti per l’acquisto dei seguenti calciatori: “passes”
referentes aos jogadores Iturbe, Fernando, Kayembe, James Rodriguez, Herrera,
Ghilas, Igor Lichnovski e Quinterno. Il dettaglio dei creditori per trasferimento
calciatori, riguarda sia club di calcio che TPO: Pencilhill per € 5.400.000;
Onsoccer International, S.A. per € 2.500.000; Danubio Finanzierungsleistungen
und Marketing GMBH per € 2.065.000; Gol Football Luxembourg per € 2.000.000;
Promotora del Club Pachuca SA de CV per € 2.000.000; Universidade do Chile
1.837.000; Moreirense Futebol Clube, SAD per € 1.675.000; Delfino Pescara per €
1.110.800; MHD, S.A. per € 586.874; MS Entertainmnet Law-Melanie Schärrer per €
586.874; Soccer Invest Fund per € 550.000; DNN Lda. Per € 500.000; Cluj per €
380.000; River Lane Youyh Club per € 375.000; Estoril - SAD per € 207.500;
Gestifute, S.A. per € 134.000.
Nella voce “altre passività” sono
inclusi anche i debiti per le provvigioni non ancora fatturate dei procuratori
che ammontano a circa € 9,7 milioni.
I Flussi di cassa.
Le disponibilità liquide sono diminuite da € 17,8 milioni a € 14,9
milioni. Il decremento di € 2,8 milioni è dipeso da deflussi di cassa derivanti
dall’attività operativa per € 41,4 milioni, da flussi di cassa positivi
derivanti dall’attività di investimento per € 3,6 milioni e da flussi positivi derivanti
dall’attività di finanziamento per € 34,9 milioni.
L’attività di disinvestimento di immobilizzazioni, ossia di calciatori,
ha fruttato entrate liquide per € 71,2 milioni. Per quanto riguarda l’attività
di finanziamento, sono stati ottenuti prestiti
per € 96,9 milioni.
Debiti fiscali e contenziosi.
Per quanto riguarda il Fisco, il
club aveva ricevuto nel corso degli anni diverse ispezioni fiscali, con
relative richieste da parte dell’Amministrazione Tributaria di versamenti
aggiuntivi sia per IVA che per imposte sul reddito. A fronte di tali richieste,
che sono sfociate in contenziosi, il Porto aveva accantonato, nel corso degli
anni, in apposito fondo rischi, la cifra di € 1.514.094, che era considerata
sufficiente dagli Amministratori.
Nel corso del 2013/14 a seguito
della possibilità concessa ai contribuenti di regolarizzare le posizioni
fiscali entro il 31/12/2013, il Porto ha versato la cifra di € 4.227.685,
utilizzando la riserva accantonata di € 1.514.094.
Gli Amministratori hanno affermato
che il Porto alla data del bilancio non aveva contenziosi in atto con possibili
liquidazioni pendenti.
Esiste anche un contenzioso civile
riguardante la controllata PortoEstádio. Per tale contenzioso, risulta
accantonato l’importo di 410 mila euro.
I Ricavi.
Il fatturato senza plusvalenze è
stato pari a € 72,6 milioni (€ 78,4 milioni nel 2012/13), con un decremento del
7,4% rispetto all’esercizio precedente.
I ricavi da Biglietteria
diminuiscono da € 6,5 milioni a € 6,2 milioni e mostrano un’incidenza del 5,1%
sul fatturato netto.
I
Proventi UEFA, che incidono per il 13,2% sul fatturato netto, sono pari a € 9,5
milioni (€ 20,4 milioni nel 2012/13) e registrano un decremento del 53,2%,
dovuto al mancato accesso agli ottavi di Champions League. Il Porto
contabilizza il premio fisso per l’UEFA Champions League nell'esercizio in cui
è garantito l'accesso. Pertanto il premio fisso 2013/14 di € 8.600.000 è stato
contabilizzato nel 2012/13, e nel 2013/14 sono stati contabilizzati solo €
2.100.000 per il diritto di competere nel turno preliminare di UEFA Champions
League 2014/2015.
Gli Altri ricavi sportivi ammontano
a € 2,4 milioni (€ 1,1 milioni nel 2012/13).
I Diritti TV, incidono per il 21,9%
e sono pari a 15,9 milioni, con un incremento del 20,8%.
I ricavi derivanti dalla pubblicità
e dalle sponsorizzazioni ammontano a € 13,59 milioni (+4% sul 2012/13) ed
incidono per il 18,7%.
I ricavi da Merchandising risultano
pari a € 3,7 milioni (+33,5% sul 2012/13) ed incidono per il 5,1% sul
fatturato.
I ricavi da Corporate Hospitality diminuiscono
da € 15,2 milioni a € 14,3 milioni ed incidono per il 19,8%.
I ricavi per altre prestazioni di
servizio risultano pari a € 4,9 milioni e sono in riduzione del 3,3%.
Gli altri proventi, aumentano da €
1,1 mila a € 1,9 milioni.
I Costi.
Il costo del personale pari a €
48,9 milioni (€ 54 milioni nel 2012/13) risulta in diminuzione del 9,6% ed
incide sul fatturato senza plusvalenze per il 67,3%, nei limiti di quanto
auspicato dal Regolamento del Financial Fair Play.
Il costo del personale rappresenta
il 51,4% dei costi totali.
Le spese per servizi ammontano a €
42 milioni (€ 37,5 milioni nel 2012/13) e risultano in aumento del 12,1%. Tali
spese comprendono le spese per Corporate Hospitality che ammontano a € 12,3
milioni (€ 12,7 milioni nel 2012/13) e i costi per “Trabalhos especializados” per
€ 10,9 milioni (€ 6,9 milioni nel 2012/13) riguardanti costi per ricerca di
mercato, consulenze giuridiche e altre consulenze.
Il Player Trading.
Nel 2013/14 il risultato economico
della cessione dei calciatori non è riuscito a coprire del tutto il costo degli
ammortamenti dei calciatori per € 3,2 milioni. Negli ultimi sei anni, comunque,
la somma algebrica è positiva per € 67,4 milioni, che sta a indicare che il
Porto è riuscito a pagare ampiamente il costo annuale dei cartellini dei
calciatori con l’eccedenza delle plusvalenze derivante dalle cessione degli
stessi.
L’ammortamento della rosa
calciatori ammonta a € 27,1 milioni (€ 26,5 nel 2012/13) milioni e risulta in aumento
del 2,3%.
La gestione economica relativa alla
cessione dei calciatori espone un saldo positivo dovuto all’eccedenza di
plusvalenze per € 26,5 milioni (€ 76,4 milioni nel 2012/13).
Gli importi maggiori sono stati: Otamendi
(7.974.000 Euro), Fernando (5.298.000 Euro), Iturbe (4.736.000 Euro), Christian
Atsu (1.991.000 Euro) e André Castro (1.654.000 Euro).
Il “Breakeven Result”.
Il risultato prima delle imposte è negativo
per € 34,48 milioni. Nel 2012/13 era positivo per € 20,9 milioni, mentre nel
2011/12 era negativo per 34,7 milioni. L’aggregato dei risultati rima delle
imposte prima degli ultimi tre esercizi è negativo per 51,3 milioni.
Ovviamente, da tale risultato bisognerebbe togliere i costi virtuosi, come le
spese per il settore giovanile, gli altri ammortamenti.
Molto probabilmente, per quanto
riguarda il “Break-even Rule”, il Porto dovrebbe rientrare nei limiti stabiliti
dal Fair Play Finanziario, che permette una soglia negativa di 45 milioni di
perdita aggregata.
L’EBIT è negativo per € 25,8
milioni. Nel 2012/13 era positivo per € 31,8 milioni. La gestione finanziaria è
negativa per € 11,7 milioni (-€ 10,9 milioni nel 2012/13). Gli oneri finanziari
risultano pari a € 12,7 milioni (-1,2%). I proventi finanziari ammontano a € 2,6
milioni (-32%) e i risultati relativi alle partecipazioni sono negativi per €
1,5 milioni, in miglioramento di € 215 mila.
Il risultato consolidato netto è negativo per € 40,7 milioni, Nel
2012/13 era positivo per € 20,3 milioni
e nel 2011/12 era negativo per € 35,9 milioni.
Conclusioni.
Nel 2013/14, a seguito del crollo
delle plusvalenze, sono emersi gli effetti di una gestione economica
squilibrata, che affida la continuità aziendale alle plusvalenze.
Quindi, non sono bastate le ottime
relazioni con le cosiddette TPO e l’aver un rapporto privilegiato con alcune
società di agenti di molto importanti.
Tuttavia, l’importanza del Player
Trading è enorme, perché che nel mese di settembre 2014, sono stati rinegoziati
dei prestiti bancari e tra le condizioni poste figura anche il fatto che
qualora il Porto cedesse Danilo o Jackson Martinez, l’importo incassato dovrà
essere destinato per rimborsare in tutto o in parte il prestito bancario ricevuto.
Per il 2014/15, bisognerà
considerare la plusvalenza di Mangala ed un miglior andamento in Europa.
Infatti, per quanto riguarda la Champions League 2014/15 il Porto ha superato
la fase a gironi e parteciperà agli ottavi. Sicuramente i proventi 2014/15
saranno maggiori rispetto al 2013/14.
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