lunedì 17 agosto 2020

Bilancio UC Sampdoria 2019: 13 milioni di Perdita, nonostante 52,3 milioni di plusvalenze.

 


Luca Marotta

 jstargio@gmail.com

 Nell’esercizio 2019 “U.C. Sampdoria Spa” ha evidenziato una perdita netta di per € 13.064.222, nonostante le plusvalenze pari a € 52.344.935; mentre nel 2018 era evidenziato un utile netto di € 12.052.939 soprattutto a causa delle plusvalenze realizzate, pari a € 55.528.000, il risultato economico di “U.C. Sampdoria Spa” ha evidenziato un risultato negativo netto di € 13.064.222 (+€ 12.052.939 nel 2018; +€ 9.286.928 nel 2017).

 L’esercizio 2019 è stato caratterizzato dall’aumento dei costi in controtendenza alla diminuzione dei ricavi. In particolare, il costo del personale, ha segnato un aumento del 12,6% e l’ammortamento della rosa calciatori ha segnato un aumento del 45% , mentre il valore della produzione è diminuito del 9%.

Il bilancio 2019 è stato predisposto oltre i termini ordinari poiché la Società ha deciso di avvalersi della possibilità prevista dall’articolo 106 del D.L. n. 18/2020 (Decreto “Cura Italia”) e successivamente confermata D.L. 8 aprile 2020, n. 23 (Decreto “Liquidità”, convertito in Legge n.27 del 24 aprile 2020) di approvare il bilancio nel termine allargato dei 180 giorni derogando a quanto previsto dall’articolo 2364, comma 2, cod. civ., tenuto conto delle difficoltà, incertezze e problematiche conseguenti all’emergenza sanitaria per la diffusione del coronavirus c.d. “Covid-19”.

Dal punto di vista sportivo, il bilancio al 31 dicembre 2019 di “U.C. Sampdoria Spa” riepiloga i risultati sportivi della seconda parte della stagione sportiva 2018/19 e della prima parte della stagione 2019/2020.

La stagione sportiva 2018/19 si è conclusa col nono posto in Serie A, con 53 punti, conseguendo la permanenza in Serie A anche per il 2019/20 e il raggiungimento degli ottavi di Coppa Italia.

La stagione sportiva 2019/20, relativa al campionato di serie A successivo, è terminata col quindicesimo posto con 45 punti e l’eliminazione al quarto turno.

Il bilancio al 31.12.2019 è stato redatto nella previsione di concludere il campionato della stagione sportiva 2019/2020 al sedicesimo posto.

Gli amministratori hanno evidenziato che la stagione sportiva 2018/19 e 2019/20 ha registrato un aumento del costo del personale anche a causa dell’esonero di Eusebio Di Francesco e del suo staff, la cui risoluzione contrattuale ha avuto un impatto economico negativo di circa Euro 3,3 milioni, cui bisogna aggiungere il costo della nuova guida tecnica Claudio Ranieri.

 

La Proprietà della Società.

 

“U.C. SAMPDORIA S.P.A.” risulta come Società sottoposta a direzione e coordinamento “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”, che ne detiene il controllo possedendone il 99,96% del capitale sociale.

 

A sua volta, la società “Sport Spettacolo Holding S.r.l.” è controllata al 100% dalla società “HOLDING MAX S.r.l.”. La società “HOLDING MAX S.r.l.” è controllata all’80% da Vanessa Ferrero, al 15,24% da Giorgio Ferrero e al 4,76% da “Unione Fiduciaria S.p.A.”.

 La società “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” detiene il 50% della società “Luigi Ferraris S.r.l.”; l’altro 50% è di proprietà del Genoa CFC. La società Luigi Ferraris S.r.l, in data 25 luglio 2016 ha ottenuto il rilascio da parte del Comune di Genova della concessione per l’utilizzo dello stadio Luigi Ferraris. La Sampdoria e il Genoa CFC, in data 1° agosto 2016, hanno stipulato un contratto di subconcessione dell’impianto per un costo complessivo di Euro 900 mila ad anno.

 In base ai dati riferiti al 31.12.2018, “SPORT SPETTACOLO HOLDING S.r.l.”, ha un Capitale sociale di € 950.000, un Totale attivo di € 56.061.657, Ricavi per € 4.995.498 ed un Patrimonio Netto positivo per € 39.314.115.

 Tra U.C. Sampdoria S.p.A. e la controllante Sport Spettacolo Holding S.r.l. esistono rapporti relativi al contratto di locazione degli uffici sede sociale al costo di € 119 mila. Il contratto è stato stipulato a condizioni di mercato. Nel 2019 è stato rinnovato il contratto per l’utilizzo del marchio “Sampdoria”, per la stagione sportiva 2019/2020 direttamente tra U.C. Sampdoria e la controllante “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”, che risulta contrattualmente titolare dei diritti di utilizzazione del marchio “Sampdoria. Il corrispettivo è invariato e risulta pari a 3 milioni.

“U.C. SAMPDORIA S.P.A.” ha sostenuto costi per circa Euro 117 mila, per prestazioni di servizi ricevuti dalla società controllante per attività di supporto amministrativo nonché servizi di coordinamento della segreteria di presidenza fino al mese di luglio 2019. Di contro la Società ha prestato servizi contabili alla società controllante per un importo di € 11 mila.

Anche per l’esercizio 2019, “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” risulta in regime di “Consolidato Fiscale Nazionale” con la controllante “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”.

 

Nella Relazione sulla Gestione è scritto che la società Holding Max S.r.l., controllante di Sport Spettacolo Holding S.r.l., detiene l’intero capitale sociale della Eleven Finance S.r.l., società che opera nel settore cinematografico ed immobiliare. Come l’esercizio precedente, la Eleven Finance, nel corso del 2019, ha continuato a svolgere il proprio incarico di coordinamento e gestione delle attività di finanziamento progettazione, attuazione e sviluppo delle iniziative immobiliari in essere nel Comune di Bogliasco.

“Sport Spettacolo Holding S.r.l.” possiede il 100% della società SSD FUTBOLCLUB SRL UNIPERSONALE che ha un capitale sociale di € 10.000; un totale attivo pari € 103.403; ricavi per € 252.953 e un Patrimonio Netto di € 18.868. Il bacino di utenza di SSD Futbolclub S.r.l. è nella città di Roma. Il 1° luglio 2019 è stato rinnovato l’accordo di affiliazione tecnica per la stagione 2019/2020 con contributo annuale pari a Euro 150 mila destinato dalla Sampdoria alla parte correlata SSD Futbolclub per la promozione delle attività sportive del proprio centro tecnico.

La continuità aziendale.

Per quanto riguarda l’applicazione dell'art. 7 del D.L. 8 aprile 2020, n.23 e incertezze significative relative alla continuità aziendale, la società di Revisione Baker Tilly ha richiamato l'attenzione su quanto riportato dagli amministratori nella nota integrativa dove viene evidenziato che “a causa degli effetti dirompenti dell'epidemia di Covid-19, il bilancio d'esercizio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale anche tenendo conto della deroga prevista dall'art. 7 del D.L. 8 aprile 2020 n. 23 (attualmente in corso di conversione in legge)” e ai fini dell'esercizio di tale deroga, gli Amministratori hanno affermato di aver valutato, sulla base delle informazioni disponibili alla data del 31 dicembre 2019, sussistente il presupposto della continuità aziendale a tale data, pertanto tale valutazione, non tiene conto degli eventi occorsi in data successiva al 31 dicembre 2019, in considerazione delle significative incertezze presenti nel settore del calcio, dipendenti da uno scenario le cui variabili sono ancora non definite e suscettibili di imprevedibili cambiamenti.

 

Alla data di redazione del bilancio, gli amministratori hanno aggiornato la valutazione della sussistenza della continuità aziendale e sono giunti alla conclusione che l’applicazione del presupposto della continuità aziendale è ancora appropriato, tuttavia esistono significative incertezze, che dipendono da uno scenario, causato dall’emergenza COVI-19, le cui variabili sono indefinite e suscettibili di imprevedibili cambiamenti.

Come l’esercizio precedente gli Amministratori hanno “confermato l’esistenza delle condizioni finanziarie e patrimoniali per la prosecuzione dell’attività futura ed il conseguente mantenimento della continuità aziendale, attraverso le azioni e gli interventi già riflessi nel Budget approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 giugno 2019 così come integrato e modificato dal Piano approvato dal Consiglio di Amministrazione del 27 maggio 2020”. E’ stata presa in considerazione la possibilità concessa dalla deroga dell’art 7 Decreto “Liquidità”, che disciplina l’eccezionalità dell’impatto della pandemia da Covid-19 sulla stabilità finanziaria delle aziende. Tale norma consente, in presenza di determinate condizioni, di derogare alle disposizioni relative alla prospettiva della continuità aziendale, ma obbliga l’organo amministrativo a fornire le dovute informazioni nella Nota integrativa e nella Relazione sulla gestione.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’Attivo è aumentato del 14,5% da € 224,69 milioni a € 257,28 milioni.

Le Immobilizzazioni materiali risultano aumentate da € 11.766.161a € 16.912.812. La voce che ha manifestato un maggiore incremento è Immobilizzazioni in corso e acconti aumentata da € 511.807 a € 5.879.338. La voce relativa ai terreni e fabbricati è diminuita da € 10.708.887 a € 10.469.953, per gli ammortamenti di € 396 mila.

I Terreni e Fabbricati riguardano: un immobile acquisito per la residenza del settore giovanile Casa Samp per un valore netto contabile di Euro 5,9 milioni; degli immobili siti in Bogliasco (GE) destinati ad uso foresterie per un valore netto contabile di Euro 1,7 milioni; le relative aree edificabili, per un valore forfetario di circa Euro 2,8 milioni.

 La voce immobilizzazioni in corso al 31 dicembre 2019 concerne principalmente il complesso immobiliare “Casa 1” e “Casa 2”, destinato ad accogliere i nuovi uffici della società, nel sito del Comune di Bogliasco acquisito in data 23 gennaio 2019 per un valore di Euro 4,7 milioni, anche tramite accollo di mutuo edilizio fondiario precedentemente in capo al costruttore e le capitalizzazioni di diversi lavori di interni per circa 800 mila Euro.


L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,14 (0,25 nel 2018).

Infatti, l’equity ratio è pari a 12,4% (20% nel 2018). Il ricorso al capitale di terzi è comunque prevalente.

 L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,14 (1,25 nel 2018), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti, anche se il 42,3% è rappresentato dal valore contabile netto dei calciatori.

 L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,613 (0,62 nel 2018), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

Anche non considerando nelle passività a breve i ratei e i risconti passivi, che sono paria ad € 31.375.150 (€ 26.140.978 nel 2018), l’indice resterebbe al di sotto di 1.

 Grado Copertura Patrimonio Calciatori

Indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari a 0,294 (0,522 nel 2018). Pertanto, l’investimento in Diritti Pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta finanziato anche con capitale di terzi.

 L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

 Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.

Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,688, ed è conforme a quanto richiesto, perché superiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,7.

 RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI

Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura?

Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 27% (30,7% nel 2018), pertanto ogni 100 Euro investiti se ne incassano 27, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, in circa 3 anni e due mesi.

 

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI

Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.

Considerando come reddito operativo l’EBIT, che è positivo per € 11,69 milioni circa, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del calcolo degli interessi e delle tasse, circa 4,9 Euro.

 Il Patrimonio Netto.

 Il patrimonio netto è positivo per € 31.939.780 (€ 45.004.002 nel 2018) e finanzia il 12,4% dell’attivo. La variazione in diminuzione di € 13 milioni è dovuta all’evidenziazione della perdita d’esercizio per € 13.064.222.

Il patrimonio netto essendo positivo è conforme a quanto richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario dell’UEFA.

L’indebitamento finanziario.

 Il debito finanziario lordo aumenta da € 25,84 milioni a € 52,26 milioni.

I debiti bancari sono aumentati da € 9.188.859 a € 12.944.559 e riguardano: scoperti di conto corrente per € 12 mila (€ 31 mila nel 2018); Quote a breve di finanziamenti per € 686.000 oltre a Quote a lungo di finanziamenti per € 12.246.592. Le quote a lungo termine dei debiti per finanziamenti ricevuti riguardano: il mutuo fondiario dell’importo di € 4,9 milioni, concesso inizialmente in data 6 aprile 2016 dall’Istituto per il Credito Sportivo per €5,6 milioni, per l’acquisto del complesso immobiliare sito nel Comune di Bogliasco, da destinare a residenza dei giocatori del settore giovanile nell’ambito del progetto “Accademia del Calcio U.C. Sampdoria S.p.A.” (“Casa Samp”). Tale mutuo rappresenta il 70% del costo complessivo dell’investimento; la cifra di € 3,3 milioni circa, riguarda la parziale erogazione, al 31.12.2019, del mutuo fondiario di Euro 4,6 milioni concesso in data 23 febbraio 2018 dall'Istituto per il Credito Sportivo, pari a circa il 60% del costo complessivo dell'investimento per costruzione delle nuove palazzine multi-servizi per la prima squadra che per il settore giovanile, con durata 20 anni con restituzione prevista del capitale oltre interessi in 40 rate semestrali posticipate; la cifra di € 1,5 milioni concerne l'accollo della quota del mutuo edilizio fondiario con Banca Carige (precedentemente concesso al costruttore Nuova Alga Bogliasco S.r.l. e stipulato in data 22/02/2011 con durata 15 anni più preammortamento) contestuale all'acquisizione, in data 5 giugno 2018, degli immobili (appartamenti e box) siti in Bogliasco (GE) destinati principalmente ad uso foresterie con relativa garanzia ipotecaria sugli stessi ed Euro 3,2 milioni per l’accollo del mutuo edilizio fondiario con Banca Carige, concesso in precedenza al costruttore Nuova Alga Bogliasco S.r.l. e stipulato in data 22/02/2011 con durata 15 anni con preammortamento contestuale all’acquisizione data 23 gennaio 2019 del complesso immobiliare sito nel Comune di Bogliasco – denominato anche “Casa 1” e “Casa 2” - da destinare ad accogliere i nuovi uffici della Società. 

I Debiti verso altri finanziatori sono aumentati di 22,67 milioni di Euro, da € 16.650.922 a € 39.322.327. Tale importo comprende: Anticipazioni da parte di Macquarie Bank International per € 12,5 milioni (€ 6,8 milioni nel 2018), a fronte dei crediti verso club stranieri; Anticipazioni da parte di Flatex Bank per Euro 21,4 milioni per la cessione alla società Olympique Lyonnais del giocatore Andersene la cessione di Kownacki al Fortuna

Dusseldorf avvenuta nella campagna estiva 2019; anticipazioni da parte di Bper Factor per Euro 1,4 milioni, peri la cessione del credito verso Società A.S. Roma per il “premio di rendimento” maturato nell'ambito della cessione temporanea annuale con obbligo di riscatto del calciatore Patrick Schick sottoscritta nella campagna estiva 2017.

Come nel 2018 figurano cessioni di crediti commerciali vs broadcasters per € 1,9 milioni. L’anticipazione finanziaria è stata ottenuta dal factor Banca Sistema Factor.

Considerando le disponibilità liquide pari a € 5.004.152 (€ 3.856.659 nel 2018), si ha un indebitamento finanziario netto pari a € 47,26 milioni inferiore al valore della produzione e al fatturato netto.

I crediti verso società di calcio risultano pari a € 74,25 milioni. Il maggior credito riguarda quello verso AS Roma per Patrick Schick per € 23.500.000, seguito dal credito verso OLYMPIQUE LYONNAIS per ANDERSEN JOACHIM CHRISTIAN per € 16.000.000.

I debiti verso altri club per operazioni di calciomercato sono pari a € 83,24 milioni (€ 75,94 milioni nel 2018). Il club italiano con cui la Sampdoria è maggiormente indebita è la Juventus con 17.000.000 Euro, per Audero.

Il debito verso l’Inter per Caprari G. è pari a € 2 milioni; per D’Amico Felice a € 400.000.

Il debito verso l’Udinese per Jankto è pari a € 9.100.000; Il debito verso il Napoli per Zapata è di € 3.400.000.

Il club straniero con cui la Sampdoria è maggiormente indebitata è il VALENCIA CF per Murillo per l’importo di Euro 11.700.000.

 

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco, che nel caso in questione sono presenti debiti tributari non correnti per Euro 351 mila, riguardanti la parte non corrente del debito di Euro 458 migliaia (17 rate trimestrali residue), che deriva dall’adesione alla “pace fiscale” ed è sorto a seguito del rilascio del fondo rischi stanziato negli esercizi precedenti al netto delle somme già corrisposte all’Agenzia in pendenza di giudizio a titolo di riscossione provvisoria.

 

Poiché il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato risulta negativo per circa € 8,99 milioni (-€ 2 milioni nel 2018), considerando i debiti tributari non correnti, la posizione finanziaria netta ai fini del Financial Fair Play, è negativa per circa € 56,6 milioni.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso della Sampdoria, al 31.12.2019, potrebbe essere considerato il debito per del complesso immobiliare sito nel Comune di Bogliasco.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.

I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2019 ammontano a € 176,22 milioni, da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2019 della FIGC), mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 128,7 milioni.

Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 0,41, comunque inferiore alla soglia massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,2.

 LA SOSTENIBILITA’ DEL DEBITO

Il giudizio sulla sostenibilità del debito deve tener conto che il Margine operativo lordo (Ebitda), determinato dagli Amministratori, è positivo per € 29.378.000. Pertanto la gestione economica ha generato dei flussi di cassa positivi. Il rapporto tra debito finanziario netto/EBITDA è 1,61 (0,39 nel 2018), che significa che il debito finanziario netto è sostenibile.

Il calcolo degli amministratori dall’EBITDA esclude anche minusvalenze per e incentivi all'esodo.

 IL RENDICONTO FINANZIARIO

 

 

Il rendiconto finanziario dimostra che la variazione positiva di disponibilità liquide per € 1.147.493 è dipesa da flussi di liquidità negativi generati dalla gestione operativa per € 6.025.058 (di cui un flusso negativo per € 18.791.589 derivanti dall’autofinanziamento economico); da flussi positivi di liquidità generati dalla gestione relativa ai finanziamenti per € 26.427.105; da flussi negativi di liquidità generati dalla gestione degli investimenti per € 19.254.555.

Gli Investimenti in diritti pluriennali prestazioni calciatori hanno drenato € 68.519.911; i disinvestimenti che hanno determinato il realizzo di diritti pluriennali prestazioni calciatori hanno determinato flussi positivi per Euro 59.317.362; quelli in Immobilizzazioni materiali hanno drenato € 5.542.982.

Dal punto di vista dell’attività finanziaria si sono generati dei flussi per altri finanziamenti per € 22.671.405 e flussi positivi per € 3.755.700 derivanti dall’incremento dei debiti a breve verso banche.

 Gli altri debiti.

 I debiti tributari risultano aumentati del 19,4%, da € 5.531.886 a € 6.005.663. L’importo principale riguarda i debiti per ritenute su lavoro dipendente, relative alle retribuzioni dei tesserati di novembre e dicembre 2019, che sono state corrisposte nei mesi di Gennaio e Febbraio 2020 e dei dipendenti del mese di dicembre 2019, pari a € 4,57 milioni (€ 4,72 milioni nel 2018). I debiti per ritenute d’acconto su lavoro dipendente sono stati pagati dopo il 31 dicembre 2020, in base al pagamento delle retribuzioni.

I debiti verso i dipendenti aumentano da € 9.285.000 a € 10.366.000 e si riferiscono ai tesserati per le mensilità di novembre e dicembre 2019 per Euro 5.028.000, oltre ai premi per Euro 1.934.000 e altri debiti verso il personale dipendente per Euro 3,4 milioni, comprensivi degli incentivi all’esodo a favore di tesserati ceduti a titolo definitivo.

Nella nota integrativa è specificato che gli stipendi sono stati pagati puntualmente, nel rispetto delle norme federali.  

I debiti verso istituti previdenziali pari a € 318.267 (€ 251.481 nel 2018) sono stati pagati nel mese di gennaio 2020.

I debiti verso agenti e intermediari dei calciatori, allocati tra i debiti verso fornitori, ammontano a € 13.664.000 (€ 9.982.000 nel 2018; € 7.578.000 nel 2017; € 4.879.000 nel 2016; € 3.147.000 nel 2015 ed € 1.126.000 nel 2014).

 Il Valore della Rosa.

 

 

I diritti pluriennali alle prestazioni calciatori espongono un valore di € 108.756.243 (€ 86,19 milioni nel 2018), evidenziando un aumento del 35,9%. La variazione positiva di € 22,56 milioni è dovuta ad investimenti per € 86,19 milioni (€ 54,76 milioni nel 2018), cessioni con un valore contabile residuo di € 9,9 milioni (€ 7,11 milioni nel 2018), ammortamenti e svalutazioni per € 36 milioni (circa € 24,86 milioni nel 2018).

 Durante il 2019, gli acquisti col valore più elevato sono stati: Audero (Juventus) per € 20.000.000; Murillo (Valencia) per € 13.286.764; GABBIADINI Manolo (Southampton) per € 11.910.600 e DEPAOLI F. (Chievo) per € 4.500.000.

 Per quanto riguarda le cessioni, si è registrato un incasso complessivo di € 59.317.362 (€ 62.149.836 nel 2018), che ha determinato plusvalenze per € 52.344.935 (€ 55.528.147 nel 2018) e minusvalenze per € 2.936.203.

Tra i calciatori ceduti spiccano: Praet (Leicester) per € 19.165.362; Andersen (Olympique Lyonnais) per € 24.000.000 e KOWNACKI D.I. (FORTUNA DUSSELDORF) per € 6.752.000

 Dopo la chiusura dell’esercizio, si è verificato quanto segue: l’Atalanta ha esercitato in anticipo l’opzione di acquisto definitivo del calciatore Zapata Duvan, per un valore di Euro 12 milioni. La cessione definitiva del calciatore Vrioni Giacomo per circa Euro 4 milioni alla società Juventus F.C.; la cessione temporanea annuale con diritto di opzione del calciatore Caprari Gianluca per circa Euro 2,1 milioni alla società Parma Calcio.

 Per quanto riguarda le acquisizioni, si è fatto ricorso ai prestiti come Askildsen Kristoffer dalla società Stabæk Footbal; prestito gratuito con obbligo e diritto di riscatto (valore complessivo dell’operazione di Euro 2,5 milioni); Tonelli Lorenzo dalla società S.S.C. Napoli prestito gratuito con obbligo di riscatto condizionato; Yoshida Maya dalla società inglese Southampton F.C. prestito gratuito; La Gumina Antonino dalla società Empoli F.C. prestito gratuito biennale con obbligo di riscatto per  un valore dell’operazione circa Euro 5,5 milioni e infine Damsgaard Mikkel Krough dalla società F.C. Nordsjaelland preliminare di acquisto per la stagione sportiva 2020/2021 per un valore dell’operazione di circa Euro 6,5 milioni.

 La Gestione Economica.

 Nel 2019, il valore della produzione diminuisce del 9% da € 141,77 milioni a € 129,03 milioni.

I costi della produzione, pari a € 140.714.855 (€ 120.080.089 nel 2018), risultano aumentati del 17,2%.

Pertanto, a causa dell’aumento dei costi e la riduzione dei ricavi si è determinata una situazione di squilibrio economico, poiché la differenza tra valore e costi della produzione evidenzia un risultato negativo per € 11.688.578, mentre nel 2018 era positivo per € 21.693.479.

Dal grafico seguente, che mostra l’evoluzione del rapporto tra fatturato netto e costo del personale, emerge come dal 2015 il fatturato netto risulta superiore al costo del personale.

I Ricavi.

Il valore della produzione risulta in diminuzione del 9%, soprattutto a causa della diminuzione degli altri proventi da calciatori, che sono diminuiti di 13 milioni di Euro.

 

Bisogna evidenziare che nel 2019 si registra un fatturato netto, senza plusvalenze e ricavi da player trading, sostanzialmente stabile (+0,5%).

Occorre anche dire che per quanto riguarda il fatturato netto, la Sampdoria è una società “teledipendente”. Il grafico riguardante l’evoluzione della ripartizione del fatturato netto.

 

I ricavi da gare sono aumentati del 16%, da € 4.286.344 a € 4.973.668. Gli abbonamenti sono variati di poco da € 3.030.000 a € 3.006.000.

Gli abbonamenti sottoscritti per la stagione sportiva 2019/2020 sono stati n. 17.031 per un incasso lordo di Euro 3,3 milioni ed un ricavo netto di Euro 2,9 milioni. Nella stagione sportiva 2018/2019 erano stati sottoscritti complessivamente n. 17.056 abbonamenti per un incasso lordo di Euro 3,4 milioni ed un ricavo netto di Euro 3 milioni. Occorre dire che gli abbonamenti stagionali, incassati in anticipo rispetto alla stagione di competenza, sono riscontati secondo competenza temporale utilizzando il criterio dell’effettivo momento dello svolgimento della prestazione.

 

I proventi radiotelevisivi sono aumentati dello 0,5%, da € 47,46 milioni a € 47,69 milioni. Tali proventi incidono per il 37% sul valore della produzione e per il 73,3% sul fatturato netto.

I proventi da sponsor risultano pari a € 2.839.000 (€ 3.215.000 nel 2018), di cui € 568 mila dagli sponsor ufficiali. Lo Sponsor tecnico ha contribuito con € 1.533.000 (€ 1.960.000 nel 2018). L’importo residuo di € 738 mila si riferisce ai rapporti che determinano proventi relativi a tutte le altre sponsorizzazioni che la Società ha contrattualizzato.

I proventi pubblicitari ammontano a € 4.230.000; mentre, nel 2018 erano pari a € 3.964.000. I proventi pubblicitari della Sampdoria dipendono dal contratto firmato con l’advisor commerciale Infront Italy, per € 4 milioni.

I contributi federali, diminuiscono da € 3.733.000 a € 2.584.000 e riguardano: per € 777 mila la quota di contributo di solidarietà Uefa Champions League; Euro 289 mila per la quota spettante dalla partecipazione della Società agli ottavi di finale della Tim Cup; Euro 180 mila per la quota spettante sulle gare disputate dai tesserati della Società con le rappresentative nazionali nell’esercizio 2019;  per € 1,338  milione i proventi collettivi non audiovisivi nei confronti della Lega Nazionale Professionisti relativi alle stagioni sportive disputate nell'esercizio.

 Il Player Trading.

 

 Il risultato del Player Trading è positivo per circa € 17,88 milioni. Nel precedente esercizio era positivo per circa € 45 milioni. Nel 2019, come nell’esercizio precedente, nel 2017 e nel 2016, il risultato della gestione economica dei calciatori è riuscito a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti.

Gli Altri proventi da gestione calciatori ammontano a Euro 3.893.000 (€ 16.915.000 nel 2018; € 12.925.000 nel 2018). Tali proventi accolgono i bonus per la vendita di calciatori, nonché i proventi maturati per Contributo solidarietà Fifa e Indennizzi formazione Fifa o a percentuali sulle successive rivendite di calciatori trasferiti.

 Le plusvalenze incidono per il 40,6% sul valore della produzione e ammontano a € 52.344.935 (€ 55.528.147 nel 2018).  Le principali plusvalenze hanno riguardato: ANDERSEN JOACHIM CHRISTIAN (OLYMPIQUE LYONNAIS) per € 22.748.588; Praet (LEICESTER CITY FC) per € 16.711.227,38; KOWNACKI D.I. (DUSSELDORFER TURN- UND SPORTVEREIN FORTUNA 1895) per € 4.214.146.

I Ricavi da cessioni temporanea, risultano pari a € 5,6 milioni, la principale cessione temporanea riguarda ZAPATA BANGUERO D. E. (ATALANTA BC) per € 5.069.000.

Le minusvalenze risultano pari a € 2.936.203. La principale minusvalenza è stata quella determinata da PIRES RIBERIO J.R. (CRUZEIRO E. C.) per € 1.880.903.

I costi per acquisizioni temporanee dei calciatori ammontano a € 2.907.000 (€ 2.775.000 nel 2018). Il costo maggiore riguarda DOS SANTOS TAVARES C. E. J. (SAO PAULO FC) per € 534 mila.

L’ammortamento della rosa calciatori è stato pari a € 36.047.000 (€ 24.864.060 nel 2018).

I Costi.

Il costo del personale, pari a € 60.969.598 (€ 54.141.836 nel 2018), risulta aumentato del 12,6% ed incide sul fatturato netto, senza player trading, per il 93,7%, mentre incide sul valore della produzione per il 47,3%, grazie alle plusvalenze. Il costo del personale è aumentato in controtendenza rispetto alla diminuzione del valore della produzione e risulta “sostenibile”, solo grazie alle plusvalenze. L’aumento del fatturato netto è stato dello 0,5%, soprattutto grazie all’aumento dei ricavi da gare del 16%.

Il costo del personale tesserato è aumentato da € 49.434.000 a € 57.560.000; mentre, il costo degli altri dipendenti è diminuito da € 4,71 milioni a € 3,41 milioni.

Il numero degli allenatori mediamente in forza al club, durante il 2019, è stato di 64, mentre il numero dei calciatori è aumentato da 50 a 51.

La risoluzione contrattuale con l’allenatore Di Francesco e il suo staff ha avuto un impatto economico negativo di circa 3,3 milioni di Euro

 

Nelle spese per servizi, pari a € 21.212.420 (€ 21.134.000 nel 2018), sono ricomprese le spese per agenti e intermediari pari a € 10.511.000 (€ 11.579.000 nel 2018). Le spese Amministrative, pubblicitarie e generali ammontano a € 6.430.000, di cui a favore Sport Spettacolo Holding S.r.l. € 170 mila.

I costi per godimento beni di terzi, pari a € 4.668.000 (€ 4.840.000 nel 2018), comprendono: il canone per la concessione di utilizzo del marchio Sampdoria, per € 3 milioni in forza del contratto con la controllante Sport Spettacolo Holding S.r.l. e i Costi campi sportivi per € 1.078.000 (€ 1.286.000 nel 2018) comprensivi dei diritti di utilizzo dello Stadio per € 951.000.

 L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.

Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.

Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,778 tale valore sarebbe entro il limite richiesto dalla FIGC per la Serie A la cui soglia è di 0,8.

 

Il punto di pareggio.

 Il risultato prima delle imposte, aggregato relativo agli esercizi 2017, 2018 e 2019, è positivo per € 14,9 milioni. Occorre dire che tale risultato è anche comprensivo dello storno dei costi per il Vivaio, il cui dato aggregato è di circa 6 milioni di Euro, mentre il dato aggregato degli ammortamenti non rilevanti è trascurabile.

La soglia di tolleranza stabilita dal Regolamento UEFA del Fair Play Finanziario, per il periodo di monitoraggio 2017-2018-2019 è di € 30 milioni.

 Conclusioni.

 In sintesi, si potrebbe affermare che negli esercizi precedenti, grazie alle plusvalenze la Sampdoria era riuscita a raggiungere le condizioni di equilibrio economico. L’esercizio 2019 è stato caratterizzato dall’aumento dei costi in controtendenza alla diminuzione dei ricavi. In particolare, il costo del personale, ha segnato un aumento del 12,6% e l’ammortamento della rosa calciatori ha segnato un aumento del 45% , mentre il valore della produzione è diminuito del 9%.

La presenza della voce terreni e fabbricati è un segnale di voler puntare rafforzamento patrimoniale del club, dotandolo di strutture di proprietà; come scritto dagli Amministratori l’esercizio precedente, il progetto “Casa Samp” “ribadisce nei fatti la centralità dello sviluppo del settore giovanile nelle strategie dell’attuale proprietà”.

Per l’esercizio 2020 peseranno i negativi effetti generati dalla pandemia, si pensi ai Ricavi da biglietteria e correlati ricavi da “match day” che, verranno meno in considerazione degli incontri disputati a porte chiuse, e che l’adozione di tale misura, potrebbe ritenersi probabile anche per l’inizio della stagione calcistica 2020/2021.

I diritti televisivi restano comunque fondamentali per il bilancio della Sampdoria.

Da segnalare che nel bilancio della Sampdoria è evidenziato più volte il ricorso ai provvedimenti del Governo Conte per fronteggiare gli effetti della pandemia COVID-19, come il Decreto “Liquidità”. Infatti per quanto riguarda le incertezze ed i potenziali scenari negativi della pandemia che delineano uno scenario di tensioni finanziarie nel medio periodo hanno scritto: “Per fronteggiare questo scenario, la Società coadiuvata dalla Ernst & Young, si è tempestivamente attivata allo scopo di accedere agli strumenti finanziari di contrasto della crisi finanziaria previsti dal Decreto c.d. “Liquidità” in materia di finanziamenti di medio/lungo termine incentrati in sostanza sulla possibilità di ottenere finanziamenti assistiti da garanzia SACE o del Fondo di Garanzia Centrale.”