Luca Marotta
Come facilmente previsto nel precedente articolo sul
bilancio dell’Udinese, la squadra friulana ha chiuso il bilancio al 30.06.2012
con un utile netto di € 8.782.162, che migliora il risultato netto del 2010/11
positivo per € 2.897.161. La causa di questi ottimi risultati risiede
principalmente nelle plusvalenze. Nel 2011/12 si sono registrate importanti
plusvalenze riguardanti: Sanchez, ceduto al Barcellona; Zapata, ceduto al
Villareal e Inler riscattato dal Napoli.
Il paragone dell’attività della società Udinese Calcio Spa
con l’attività di una fabbrica rende perfettamente l’idea della filosofia
gestionale del club friulano. Potremmo affermare che l’Udinese non fa altro che
comprare materia prima (calciatori semisconosciuti), per trasformarla in
prodotti finiti (calciatori apprezzati) e successivamente rivenderli
(calciomercato), conseguendo un valore aggiunto (plusvalenza). Un argomento a
sostegno di questa tesi risiede nell’elevato importo dei costi specifici
tecnici. Tali costi comprendono i costi per scouting, osservazione calciatori e
consulenze tecnico sportive, che hanno permesso di rendere costante la
produzione di plusvalenze.
Dal punto di vista sportivo, questa filosofia gestionale ha
costretto ad affrontare alcuni impegni internazionali senza gli artefici
dell’importante traguardo conseguito, causa cessione per plusvalenza. Tuttavia
l’Udinese è un club che supera ampiamente l’esame Fair Play Finanziario.
Nel prossimo futuro, il progetto “Nuovo Stadio Friuli”
potrebbe dare una nuova impronta alla filosofia gestionale, con l’aumento dei
ricavi da stadio.
Il Progetto Nuovo
Stadio.
Nel mese di luglio 2012, l’Udinese ha vinto la gara
d’appalto per l’assegnazione del diritto superficie per 99 anni dello Stadio
Friuli e l’autorizzazione alla ristrutturazione dello stadio per un importo di
€ 21,5 milioni. Lo sviluppo del progetto è stato completato e la posa della
prima pietra è prevista nell’estate 2013. L’investimento previsto è di € 25
milioni, per uno stadio da 25.100 posti a sedere, totalmente coperti.
La continuità
aziendale.
La valutazione delle voci del bilancio è stata fatta nella
prospettiva della continuità dell’attività e non è stato mosso alcun rilievo da
parte della società di revisione Fausto Vittucci & C. Sas di Roma.
Pertanto, dai dati di bilancio, come richiesto dal Regolamento sul Fair Play
Finanziario, la società Udinese Calcio Spa risulterebbe in grado di far fronte
ed onorare gli impegni finanziari anche nel futuro. La proprietà della società
fa capo per il 98,35% alla Gesapar
S.A., con sede in Lussemburgo, che al 30 giugno 2011 risulta avere un
patrimonio netto di € 15.596.958, con un capitale sociale € 9.300.000, composto
da 124.000 azioni.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto è conforme a quanto stabilito dal
regolamento sul Fair Play Finanziario, poiché oltre ad essere positivo per €
49.429.156 (€ 40.936.708 nel 2010/11), risulta in aumento del 20,75%. La
variazione è dovuta essenzialmente al conseguimento dell’utile d’esercizio.
Per quanto riguarda la destinazione dell’utile 2011/12 di €
8.782.162,47 è stata approvata la
proposta di destinare a Riserva per il settore giovanile, come previsto dallo
statuto sociale, € 878.216,25 e il residuo di € 7.903.946,22 a
Riserva Straordinaria. L’utile 2010/11 di € 2.897.161 è stato accantonato a
Riserva per il settore giovanile, per € 289.716 e per il residuo di € 2.607.445 a Riserva
Straordinaria. I mezzi propri finanziano il 28,7 % dell’attivo.
Le Passività.
Il capitale di terzi, pari a € 123,1 milioni, finanzia il
71,3% dell’attivo. Le passività correnti sono pari a € 100.285.364 (€
101.395.372 nel 2010/11) e si riducono dell’1,09%, mentre le passività
consolidate non correnti sono pari a € 22.803.343 (€ 18.690.394 nel 2010/11) e
aumentano del 22,01%.
Le passività non correnti riguardano prevalentemente i fondi
per imposte differite, che ammontano a € 22,4 milioni e sono prevalentemente originati
dalla tassazione differita delle plusvalenze.
I debiti rappresentano il 67% delle passività (83% nel
2010/11) e finanziano il 48% dell’attivo.
Il totale dei debiti è di € 82,2 milioni (€ 99,9 milioni nel
2010/11) e risulta diminuito del 17,8%.
I debiti sono composti da: debiti verso banche per € 6,2
milioni; debiti verso fornitori per € 15,4 milioni; debiti tributari per € 1,7
milioni; debiti previdenziali per € 254.838; altri debiti per € 32,1 milioni;
debiti per compartecipazioni per € 3,6 milioni e debiti verso enti settore
specifico per € 22,8 milioni.
Nella nota integrativa è specificato che i contributi e le
ritenute effettuate vengono versate nei termini di legge. Anche per il
pagamento degli stipendi l’Udinese è puntuale: non ha debiti con i tesserati
per compensi da corrispondere. Il debito verso il personale residuo è
trascurabile e ammonta a € 299.272 e riguarda compensi di giugno pagati a
luglio e l’accantonamento al fondo ferie non godute. Sono dati in linea col
Fair Play Finanziario.
Se considerassimo come debiti finanziari i debiti verso le
banche, i debiti di factoring e anche la voce “obbligazionisti c/rimborso
custode giudiziale” si avrebbe un indebitamento finanziario che al netto delle
disponibilità liquide ammonterebbe a € 23,2 milioni ed evidenzierebbe una
riduzione di € 16,6 milioni.
I debiti verso le banche ammontano a € 6.196.183 e aumentano
di € 2,8 milioni rispetto al 2010/11.
In compenso, si è ridotto il ricorso al factoring. Il debito
verso Unicredit Factoring diminuisce da € 30,8 milioni a € 21,4 milioni. La
voce “obbligazionisti c/rimborso custode giudiziale”, compresa tra gli altri
debiti, ammonta € 5,7 milioni ed è legata ad una vicenda giudiziaria.
Le disponibilità liquide aumentano da € 1,9 milioni a € 10,1
milioni.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita
calciatori è positivo per 50,2 milioni. Infatti, i crediti verso enti del
settore specifico aumentano a € 73 milioni da € 58 milioni e i debiti verso
enti del settore specifico diminuiscono a € 22,8 milioni da € 32,3 milioni.
Ai fini del Fair Play Finanziario si avrebbe una posizione
finanziaria netta positiva, pertanto, conforme a quanto richiesto dal
Regolamento.
Le Attività.
Il totale delle attività è aumentato del 7,14%, passando da
€ 161 milioni a € 172,5 milioni, ma il valore delle immobilizzazioni è
diminuito del 9,39%, assestandosi a € 73,9 milioni. L’attivo corrente, che
rappresenta il 56,6% delle attività, aumenta da 77,9 a 97,6 milioni di euro,
grazie soprattutto all’aumento delle disponibilità liquide, aumentate di € 8
milioni.
Le immobilizzazioni immateriali nette, pari a € 71,7
milioni, rappresentano il 41,5% dell’attivo. Le immobilizzazioni materiali,
pari a 2,2 milioni, registrano un incremento del 69,9%, riconducibile, come nel
2010/11, al rinnovamento e all’implementazione del parco attrezzature sanitarie
e sportive. Le immobilizzazioni in corso e acconti diminuiscono da € 15,1
milioni a € 9 milioni.
Le immobilizzazioni finanziarie pari a € 914.052, comprendono
una partecipazione di € 313 nella BCC di Manzano.
La voce “concessioni, licenze, marchi e diritti simili”
ammonta a € 14,7 milioni (€15,9 milioni nel 2010/11). Il valore netto, al 30
giugno 2012, della voce “Marchi e brevetti” ammonta a € 14.670.750, mentre il
valore lordo è pari a € 22.007.689. Durante l’esercizio 2005/2006 il marchio di
Udinese Calcio Spa è stato oggetto di rivalutazione per 22 milioni, in
relazione alla stima dei ricavi potenziali ad esso correlati e sulla base di
una perizia asseverata da due professori universitari.
Il Valore della Rosa.
Il valore netto dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori, al 30 giugno 2012, è di € 46,3 milioni, mentre, al 30 giugno 2011,
era pari a 48,4 milioni. Essi rappresentano il 61,9% del totale delle
immobilizzazioni e il 26,8% del totale dell’attivo. La diminuzione di € 2,1
milioni è stata causata da investimenti per € 26,1 milioni, cessioni per un
valore residuo di € 10,2 milioni e ammortamenti per € 18 milioni. Negli ultimi
quattro esercizi l’Udinese ha investito nell’acquisto di calciatori € 105,8
milioni.
Le compartecipazioni ex art 102 NOIF sono iscritte nelle
attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni e sono pari a € 500
(€€ 3.151.000 nel 2010/11) e riguardano Koprivec (Perugia).
I debiti per compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF sono
pari a € 3,6 milioni e riguardano Rossigni (Sampdoria), Angella (Empoli) e Mori
(Empoli).
Di conseguenza potremmo stimare il valore della rosa al 30
giugno 2012 per € 42,7 milioni.
Il Player Trading.
Nei bilanci dei club inglesi è evidenziata la gestione del
“player trading”, che tiene conto dei ricavi da prestiti calciatori, del costo
annuale dei cartellini e del saldo tra plusvalenze e minusvalenze. Applicando
lo stesso criterio, nel caso del bilancio dell’Udinese, si nota che il “player
trading” funge da traino all’intera attività dell’Udinese.
Bisogna anche evidenziare, che per ottenere tali risultati,
l’Udinese sopporta dei costi, definiti “costi specifici tecnici”. Nel 2011/12,
i costi specifici tecnici sono esplosi a € 21.543.844, mentre nel 2010/11 erano
pari a 15,2 milioni e nel 2009/10 ammontavano a € 13,1 milioni. L’Udinese ha
corrisposto agli agenti € 1.448.988.
I Ricavi
L’Udinese Calcio Spa non annota nel valore della produzione
i proventi derivanti dal realizzo delle plusvalenze sulla cessione dei diritti
alle prestazioni pluriennali dei calciatori, ma li espone nella gestione
straordinaria.
Il valore della produzione è aumentato del 16,44%, passando
da € 54.477.455 a
€ 63.435.707.
I proventi televisivi ammontano a € 35.813.972, mentre nell’esercizio
precedente erano pari a € 34.499.448. L’incremento è stato del 3,81% e
l’incidenza sul valore della produzione è del 56%.
I ricavi da gare, pari a circa € 5 milioni, sono aumentati
del 35% e incidono per l’8% sul totale dei ricavi ordinari. L’aumento è dovuto
alla partecipazione alle competizioni internazionali.
I Proventi da sponsorizzazioni e cartellonistica ammontano a
€ 4.992.636, mentre nel 2010/11 erano pari a € 4.809.253. Tali proventi si
riferiscono, per € 1 milione allo Sponsor Ufficiale e per € 1 milione allo
Sponsor Tecnico e per € 2.992.636 ai contratti con Sponsor istituzionali,
Fornitori ufficiali e tecnici, Partner commerciali e ai proventi relativi alla
cartellonistica pubblicitaria all’interno dello stadio per le partite
casalinghe della prima squadra. I proventi pubblicitari vari ammontano a € 1,9
milioni (€ 2,1 milioni nel 2010/11).
I Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori incidono
solo per l’1%.
La voce “Altri ricavi su cessione calciatori” è aumentata a
€ 4,5 milioni da € 2,4 milioni.
I proventi da Lega sono sostanzialmente stabili, variando da
€ 2.383.716 del 2010/11 a € 2.466.498.
I Costi ordinari.
Si è verificato un incremento del 19,45% nei costi di
produzione, che sono aumentati da € 76,3 milioni a € 91,2 milioni. Il 37% dei
costi della produzione è rappresentato dai costi del personale, il 35% dai
costi per servizi e il 22% dagli ammortamenti.
L’aumento dei costi è stato di € 14,8 milioni e i costi per
servizi sono aumentati di € 7,7 milioni e i costi del personale di € 6,6
milioni.
Costo dei dipendenti
I costi per il personale risultano aumentati del 21,54% e
ammontano a € 34,1 milioni (€ 28 milioni nel 2010/11). Tali costi incidono per
il 54% sul valore della produzione, che è privo di plusvalenze. Ove
considerassimo anche le plusvalenze, l’incidenza del costo del personale si ridurrebbe
al di sotto del 30%. Tenuto conto che il Regolamento sul Fair Play Finanziario,
tollera un’incidenza del 70%, l’Udinese risulta essere società virtuosa nella
gestione dei costi del personale.
L’ammortamento della rosa calciatori ammonta a 18 milioni e il
costo di gestione del personale salirebbe all’82% del valore della produzione
senza plusvalenze e al 43% con le plusvalenze.
Il Pareggio di
bilancio.
Grazie soprattutto all’apporto della gestione straordinaria
il bilancio al 30 giugno 2012 registra un risultato prima delle imposte
positivo per € 13.845.782, che è il doppio di quello del 2010/11.
L’Udinese rientra ampiamente nei parametri del Fair Play
Finanziario e anche per il 2012/13 si prevedono risultati positivi.
L’esercizio 2012/13: un
bilancio sicuramente positivo.
Secondo gli amministratori, anche per il 2012/13 si può
prevedere un bilancio positivo, poiché aumenteranno gli introiti da proventi
televisivi e le plusvalenze realizzate con la campagna trasferimenti
dell’estate 2012 hanno raggiunto un importo già pari a quello realizzato
durante tutta la stagione 2011/12.
Secondo gli amministratori le cessioni di Isla, Asamoah e
Handanovic, hanno permesso di realizzare cospicui ricavi che hanno comunque
permesso di rinforzare l’organico con degli ottimi nuovi acquisti, soprattutto
giovani e la prima squadra è rimasta assolutamente competitiva. Sul fronte TV, il
9 luglio 2012 è stata costituita Udinese TV Trading & Energy Srl, partecipata
al 100%, avente come oggetto sociale le attività di emittente televisiva
commerciale, attività di web tv – iptv.
La campagna abbonamenti 2012/13 si è conclusa con un totale
di 15.282 abbonamenti (13.796 nel 2011/12), per un incasso di oltre 2,3 milioni
al lordo di IVA (2,2 nel 2010/11).
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