Luca Marotta
Il
bilancio 2011/12 di A.C. Siena S.p.A. si è chiuso con un utile di € 1,8
milioni, che migliora nettamente la perdita rilevante del 2010/11 di €
20.448.709. Il risultato positivo è attribuibile ai proventi straordinari per
la cessione del ramo aziendale costituito dai marchi sociali e ai proventi per
la cessione dei diritti TV. Come nell’esercizio precedente il rapporto con
Monte Paschi ha svolto un ruolo fondamentale. La perdita del 2010/11 era dovuta
principalmente alla disputa del campionato di serie B e al conseguente venir
meno dei diritti TV.
Per i prossimi esercizi si profilano alcune problematiche i
cui esiti dovranno essere seguiti attentamente. Il primo problema è l’andamento
sportivo. Per una squadra di calcio italiana è “vitale” la partecipazione al
campionato di “Serie A” per i proventi televisivi. Nel campionato 2012/13, il
Siena ha dovuto subire una penalizzazione di 6 punti, a seguito di
patteggiamento, che si sta rivelando “pesante” da sopportare. Il secondo
problema è quello della sponsorizzazione. Gli amministratori hanno scritto
nella loro relazione che è indispensabile una valutazione circa la concreta
possibilità di poter continuare, in futuro, a contare sulle risorse finora
erogate dal Monte dei Paschi, il cui contratto di sponsorizzazione scadrà
nell’esercizio 2012/2013.
Il Rapporto con Monte Paschi.
Anche per il 2011/12, è stata confermata l’importanza del
rapporto con Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., che è lo Sponsor Ufficiale
di A.C. Siena S.p.A.. I corrispettivi erogati dallo Sponsor Ufficiale nel
2011/12, come nel 2010/11, ammontano a € 8 milioni, di cui € 900 mila a titolo
di premio per i risultati sportivi raggiunti, ossia la permanenza in Serie A.
La partecipazione al campionato di Serie A 2011/12 ha
permesso di ridurre l’incidenza percentuale della sponsorizzazione sul valore
della produzione dal 26,4% al 15,3%. Ciò è stato possibile grazie ai proventi
da cessione diritti TV aumentati a € 21,9 milioni da € 606.420 del 2010/11. E’
un dato che da solo spiega la differenza tra Serie A e Serie B. Il Gruppo MPS,
oltre a rivestire il fondamentale ruolo di “Sponsor Ufficiale”, riveste anche il ruolo di “finanziatore”, poiché
permette l’utilizzo di scoperti temporanei sui conti correnti e anticipa le
fatture, con operazioni di factoring.
I “Debiti verso banche”, ammontanti a € 3.062.068, si
riferiscono scoperti di conto corrente, presso Banca MPS e, in minima parte, a
debiti per prestiti finalizzati contratti con l’istituto Santander Consumer
Bank. I “Debiti verso altri finanziatori”, pari a € 6.954.195, si riferiscono
ad anticipi di fatture da parte di MPS Leasing & Factoring S.p.A.
Nell’operazione straordinaria relativa alla cessione del
ramo d’azienda contenente i marchi, il Monte Paschi ha svolto il ruolo di
“soggetto finanziatore”.
Nel 2011/12 è stato ceduto il ramo d’azienda composto dai
marchi “A.C. Siena” ed “A.C. Siena Robur 1904” , dai relativi diritti di sfruttamento
economico e da contratti promo – pubblicitari connessi alla valorizzazione dei
marchi. I motivi che hanno determinato tale operazione, che anche altri club
italiani hanno fatto, sono due: l’acquisizione di maggiore liquidità; la
valorizzazione dei marchi. I soggetti coinvolti sono stati: la controllante
Progetto Siena S.p.A., proprietaria dei marchi sociali riacquistati dalla
controllata A.C. Siena S.p.A.; A.C. Siena S.p.A., in veste di cedente; B. &
W. Communication S.r.l. (parte correlata), in veste di società cessionaria; Banca
Monte dei Paschi di Siena S.p.A., nel ruolo di soggetto finanziatore
dell’operazione. L’operazione si è svolta primariamente attraverso il
riacquisto della proprietà dei marchi sociali dalla controllante Progetto Siena
S.p.A. mediante esercizio del diritto d’opzione per € 15 mila oltre IVA e si è
proceduto anche al trasferimento del “Contratto di collaborazione nella
promozione e merchandising” con Monte Paschi. Successivamente, si è conferito
l’incarico per la stima del valore del ramo d’azienda, per determinarne il
prezzo.
La stipula del contratto di cessione di ramo d’azienda con B.
& W. Communication S.r.l. è avvenuta in data 29/12/2011, per € 25,1 milioni
ed è stata sottoposta a condizione sospensiva, ossia l’ottenimento del
finanziamento. La stipula del contratto di finanziamento a lungo termine tra la
società B. & W. Communication S.r.l. e l’Istituto Monte dei Paschi di Siena
S.p.A. è avvenuta in data 09/02/2012, pertanto, è venuta a cessare la
condizione sospensiva. Sempre in data 09/02/2012 è stato sottoscritto con B.
& W. Communication S.r.l. un contratto di licenza di uso di marchio di
durata ventennale.
Per l’uso del marchio, il Siena si è impegnato a
corrispondere un corrispettivo pari ad € 1.500.000 per il 2012, € 1.400.000 per
il 2013, € 1.000.000 all’anno fino alla scadenza del contratto.
Tale operazione ha permesso, nell’esercizio 2010/11, di
evidenziare anche imposte differite attive
per € 5.350.000, rilevando un credito di pari importo verso
la controllante.
La continuità
aziendale.
Il Collegio Sindacale, nella funzione affidatagli di
revisione legale dei conti, ha rilevato che il conseguimento dell’utile
d’esercizio è determinato dalla realizzazione della plusvalenza di € 25.085.174
derivante dall’operazione straordinaria di cessione di ramo d’azienda, oltre
che dalla realizzazione di Plusvalenze da cessione di Calciatori per €
11.938.027.
Per quanto riguarda la contabilizzazione delle imposte
differite attive, su perdite fiscali utilizzabili in compensazione per
complessivi € 5.350.000 iscritti nel bilancio precedente, il Collegio ha preso
atto che poiché le previsioni reddituali, che hanno determinato la rilevazione
contabile, siano state solo in parte confermate, l’Organo Amministrativo ha
stornato il credito residuo. Pertanto, alla data del 30/06/2012, non risultano
iscritti crediti verso la controllante per imposte differite attive su perdite
fiscali da utilizzare in compensazione.
Per l’esistenza di contenziosi con alcuni fornitori, il Collegio
Sindacale ha raccomandato di monitorare costantemente l’andamento della
gestione finanziaria, con particolare riferimento all’evoluzione delle suddette
posizioni in contenzioso.
Il Collegio Sindacale ha invitato il socio a valutare
l’opportunità di rimborsare i crediti vantati nei confronti della Controllante
oppure di intervenire a mezzo di ulteriori apporti di capitale, a causa del
perdurare di una situazione di tensione finanziaria connessa alla complessiva
esposizione debitoria.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per € 2.318.187,
nell’esercizio precedente era negativo per € 2.829.062. La variazione è stata
determinata dalle seguenti operazioni: il versamento in conto futuro aumento di
capitale, effettuato il 14/07/2011, per € 3.330.000; dall’azzeramento e
ricostituzione del capitale sociale, deciso dall’assemblea straordinaria del
28/10/2011; dall’utile di esercizio 2011/12.
I mezzi propri finanziano solo il 2,5% del totale
dell’attivo, pari a € 92,7 milioni, per la parte restante si fa ricorso al
capitale di terzi.
La posizione finanziaria netta, in senso stretto, ossia
quella derivante dalla differenza tra debiti finanziari e disponibilità
liquide, è negativa per € 8,8 milioni, ma inferiore al valore della produzione.
Tuttavia l’EBITDA è negativo per circa € 3,5 milioni, e una componente
importante del valore della produzione sono le plusvalenze per la cessione dei
calciatori, i diritti TV e la sponsorizzazione Monte Paschi. Nella Relazione
sulla Gestione è considerata una posizione finanziaria netta con i crediti per
compartecipazione ex art. 102 bis NOIF, pari a € 5.150.000 ma non i relativi
debiti, pari a € 6.318.000.
I debiti bancari ammontano a € 3.062.068 (€ 2.622.833 nel
2010/11) e si riferiscono a scoperti temporanei con Banca MPS e, in minima
parte, a prestiti finalizzati contratti con l’istituto Santander Consumer Bank.
I debiti verso altri finanziatori, pari a € 6.954.195 12 ( € 12.604.063 nel
2010/11), riguardano anticipi di fatture richiesti e ottenuti da MPS Leasing
& Factoring S.p.A..
Le disponibilità liquide ammontano a € 1.188.632 (€ 1.492.147
ne. 2010/11).
Anche il saldo tra crediti e debiti verso squadre di calcio
è negativo per € 5,7 milioni. I crediti verso enti del settore ammontano a €
31,8 milioni, invece, i debiti verso enti del settore ammontano a € 37,5
milioni.
I Debiti.
I Debiti tributari e previdenziali ammontano a € 6.851.490,
mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 6.710.539.
I debiti tributari risultano pari a € 6.400.595 (€ 6,2
milioni nel 2010/11) riguardano solo le passività per imposte certe e
determinate. In tale voce sono iscritti oltre ai debiti per IRAP relativi al
periodo d’imposta 2011/2012 pari ad € 765.258; anche debiti derivanti da atti
di accertamento per IRAP pari ad Euro 24.682 relativi ad esercizi precedenti;
debiti per omessi versamenti IVA pari ad Euro 5.211.209 relativi al periodo dal
01/01/2011 al 30/06/2012; Debiti
derivanti da atti di accertamento per IVA pari ad € 63.879 relativi ad esercizi
precedenti; Debiti per ritenute IRPEF
operate pari ad € 45.208; sanzioni ed interessi maturati su tutti i suddetti
debiti tributari alla data del 31.12.2011 per complessivi € 290.359.
I debiti verso il personale ammontano a € 10.079.036 e
rappresentano il 26,5% del costo del personale, che indica la presenza
di alcune mensilità da pagare.
I debiti verso fornitori ammontano a € 13.692.329 (€ 13,1
milioni nel 2010/11) e risultano in aumento del 4,7%. Gli amministratori nella
Relazione sulla gestione hanno evidenziato che alcuni fornitori
(prevalentemente “ereditati” dalle precedenti gestioni) hanno avviato, nei
confronti del Siena, procedimenti legali, a fronte del mancato incasso di
corrispettivi.
Il Siena è impegnato, tramite i propri legali, a definire le posizioni
in contenzioso.
Il regolamento del Fair Play Finanziario, richiede che non
vi siano debiti scaduti non pagati.
La struttura dell’Attivo.
La struttura dell’attivo del bilancio del Siena è composta
per il 47% da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali pari a 215 mila
euro sono trascurabili, perché il Siena non ha né lo stadio, né il centro
sportivo di proprietà. I costi del vivaio capitalizzati netti ammontano a € 5,2
milioni e aumentano di € 1,1 milioni rispetto al 2010/11.
I crediti dell’attivo circolante, pari a € 41,7, milioni rappresentano
il 45% dell’attivo patrimoniale. Nel 2010/11 erano pari a € 38,7 milioni. I
“Crediti verso clienti” aventi scadenza oltre 5 anni, pari ad € 3.290.000, sono
relativi al saldo dell’operazione di cessione del ramo aziendale, che sarà
saldato in tre rate annuali entro la data di chiusura dell’esercizio 2020/2021
ed i due esercizi successivi. I crediti verso controllanti pari ad € 2.013.297
sono crediti di natura commerciale, per € 794.709 e di natura finanziaria per
la parte restante.
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori ammonta a € 35.404.221 (€ 31,6 milioni nel 2010/11).
Si è registrato un incremento di € 4,8 milioni. La variazione è dovuta ad
investimenti per € 23,6 milioni; a cessioni per un valore residuo di € 5,6
milioni e ammortamenti per € 14,2 milioni. Il calciatore col valore contabile
netto più elevato è D’Agostino con € 3.773.260, acquistato per di € 5 milioni,
seguito da Paolucci con € 3.606.850, acquistato per € 7.350.000.
I crediti per le compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF, aumentano
a € 5.150.000 da € 425 mila. Esse rappresentano il valore delle partecipazioni
al 50% ai Diritti alle prestazioni dei calciatori e riguardano principalmente
Rossi Andrea col Parma per € 1,8 milioni, Iacobucci Alessandro col Parma per €
1,7 milioni e Pacini Giuseppe col Parma per € 500.000. I debiti per le
compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF, pari a € 6.318.000 riguardano
principalmente: Galuppo Alberto col Parma per € 1,7 milioni; Coppola Manuel col
Parma per € 1,6 milioni, Doumbia Abdou col Parma per € 500 mila e Mattia Destro
col Genoa per € 1,3 milioni. Al 30 giugno 2012, il valore contabile potenziale
della rosa del Siena è di € 34,2 milioni. Attualmente, secondo il sito
“Transfermarkt” la rosa del Siena ha un valore di mercato di € 30.800.000.
Il Player Trading.
La seconda voce per importanza del valore della produzione,
dopo i diritti TV, riguarda le plusvalenze pari a € 11.938.027 (€ 9.656.236 nel
2010/11). Le principali plusvalenze hanno riguardato calciatori ceduti al
Parma: Andrea Rossi ceduto per € 3,6 milioni con un plusvalenza di € 3.592.198;
Iacobucci Alessandro ceduto per € 3,4 milioni con un plusvalenza di €
3.394.779; Pacini Giuseppe ceduto per € 1 milione con plusvalenza di pari
importo. Da segnalare, inoltre, anche la cessione di Spinazzola Leonardo alla
Juventus F.C. S.p.A. per € 800.000 e con plusvalenza di pari importo, mentre
Brienza è stato ceduto al Palermo per € 1,4 milioni con una plusvalenza di €
1.124.049.
Le minusvalenze sono state pari a € 2,9 milioni (€ 1,6
milioni nel 2010/11). L’importo maggiore ha riguardato la cessione di Sansone
Gianluca, ceduto al Sassuolo per € 850.000 e con una minusvalenza di € 752.466.
Sono stati spesi € 2.135.000 (€ 994 mila nel 2010/11) per
l’acquisizione temporanea di calciatori, tra cui spicca Mattia Destro dal Genoa
per € 1,5 milioni.
I proventi da compartecipazione pari a € 3.125.000 riguardano
D’Agostino per € 2,5 milioni e Bolzoni per € 625.000.
I Ricavi.
Il valore della produzione è aumentato di circa 22 milioni
di euro ed ammonta a € 52,3 milioni.
Praticamente la variazione è dovuta esclusivamente ai ricavi per
cessione diritti TV che sono aumentati da € 606 mila a € 22 milioni. I diritti
TV hanno inciso per il 42% sul totale del valore della produzione, Mentre le
plusvalenze per cessioni calciatori incido per il 23% e i ricavi da
sponsorizzazioni pari a complessivi € 9.389.680 incidono per il 18%. I ricavi
da gare, pari a € 2,2 milioni incidono solo per il 4%, ma risultano aumentati
del 149%.
Il valore della produzione comprende anche una voce che
rappresenta uno storno di costi, che è la capitalizzazione dei costi del
vivaio. Tale voce è pari a € 3.356.676 (€ 2.125.329 nel 2010/11).
I Costi.
I costi della produzione ammontano a € 72,4 milioni e rispetto
all’esercizio precedente risultano aumentati del 23%. Il costo del personale,
pari € 38 milioni (€ 28.969.058 nel 2010/11) incide per il 52,5% sui costi
della produzione. Il rapporto tra costo del personale e valore della produzione
è pari al 72,6%, superiore al limite massimo del Fair Play Finanziario. Il
passaggio dalla Serie B alla Serie A, ha comportato un aumento del 31,2% nel
costo del personale.
L’ammortamento della rosa calciatori, pari a € 14.221.164, rappresenta
il 19,6% dei costi della produzione ed incide per il 27,2% sul valore della
produzione.
Tra i costi per godimento beni di terzi che ammontano ad €
1.277.487 sono compresi: la licenza d’uso marchi per € 653.375 e il costi per
affitto e manutenzione dei campi sportivi per € 239.033
Il pareggio di
bilancio.
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 5,4
milioni, mentre nell’esercizio precedente era negativo per € 25,7 milioni. Al
netto delle imposte sul reddito, pari a € 3,6 milioni, è stato conseguito un
utile netto d’esercizio per € 1.817.248.
Come scritto dagli amministratori, l’andamento economico
nella stagione 2012/13 sarà influenzato in misura rilevante dal perseguimento
dell’obiettivo “salvezza”.
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