Luca Marotta
Il bilancio 2012/13 della società di calcio “Bologna
Football Club 1909 SPA” si è chiuso con una perdita di € 3.976.046, nonostante
la plusvalenza di 11,8 milioni di Euro realizzata con la cessione di Gaston
Ramirez al Southampton. Tuttavia, l’obiettivo prefissato della permanenza nel
Campionato di Serie A è stato raggiunto. Per il 2013/14 è prevista un’ulteriore
perdita di 2 milioni di Euro, anche perché la plusvalenza di 5,5 milioni, realizzata
con la cessione di Taider, non sposta gli equilibri.
Gli Azionisti.
Il capitale sociale è rappresentato da n. 18.880.710 azioni,
di cui n. 18.000.000 sono detenute dalla società “Bologna 2010 Spa”, pari al
95,3%. Le azioni rimanenti, pari al 4,7% del capitale sociale, sono detenute da
alcune associazioni come: Associazione Futuro Rossoblu (n. 487.537 azioni), Associazione
Professional Club Rossoblu (n. 185.100 azioni), Associazione Artigiani Rossoblu
(n. 121.173 azioni), Associazione Commercianti Rossoblu (n. 86.900 azioni).
Il 18 dicembre 2012, tra gli azionisti della controllante
figuravano: Guaraldi col 18,9%, Futurfin Srl col 31,7%, Segafredo Zanetti col
21,3% e Morandi Gian Luigi col 4,6%.
Al 30 giugno 2012, società “Bologna 2010 Spa” aveva un
capitale sociale di € 18.744.407 e un patrimonio netto consolidato di €
11.579.214.
La continuità
aziendale.
La continuità aziendale deve intendersi come attitudine
dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e
quindi di onorare gli impegni finanziari nel futuro. La continuità aziendale è
uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
Al fine di individuare i fabbisogni necessari per operare in
regime di continuità aziendale, gli Amministratori hanno redatto il budget
2013/14. Per il 2013/2014, gli Amministratori hanno previsto una perdita di 2
milioni di Euro, con una riduzione del valore della produzione di 6 milioni, a
causa del minor importo derivante dalle plusvalenze. La previsione di contenimento
dei costi complessivi è di circa 1,8 milioni, nonostante il fatto che tale
previsione contempli anche la riduzione dei costi del personale per circa 6
milioni di Euro.
Dal punto di vista finanziario, i punti critici,
rappresentati dal pagamento degli stipendi nei mesi di novembre, febbraio e
maggio, dovrebbero essere superati con le anticipazioni dei diritti TV per i
pagamenti del mese di novembre 2013, mentre per i pagamenti di febbraio si
dovrebbe far fronte con altre anticipazioni e con le operazioni del “Calciomercato”
di gennaio. Per far fronte alle scadenze di maggio, il Bologna dovrebbe
procedere ad alcune ripianificazioni di debiti esistenti e anticipare parte dei
diritti TV 2014/2015.
In ogni caso la società controllante ha assicurato il suo
impegno nel caso in cui alcune assunzioni previste nel piano non si verifichino
e risulti necessario ricercare nuova finanza.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto al 30 giugno 2013 risultava positivo per
€ 9,3 milioni, mentre nell’esercizio precedente era pari a € 12,8 milioni.
La
variazione negativa pari a € 3,5 milioni è dovuta alla perdita dell’esercizio e
a un versamento conto futuro aumento capitale per € 520.000.
Nell’assemblea ordinaria dei soci si è deciso di coprire la
perdita 2012/13 di € 3.976.046 insieme alla perdita 2011/12 di € 6.189.530 con
l’utilizzo della riserva esistente di € 109.715 e con la riduzione del capitale
sociale, da determinare in assemblea straordinaria.
I mezzi propri finanziano solo l'11% delle attività.
Nel corso dell’esercizio 2012/13, l’indebitamento
finanziario è aumentato. La posizione finanziaria netta risulta negativa per
9,8 milioni di Euro, nel 2011/12 era positiva per 1,1 milioni di Euro.
I debiti verso banche aumentano di Euro 6.101.121 rispetto
all’esercizio precedente, assestandosi a € 10.488.015. I debiti verso banche a
breve termine, pari a € 10.192.493, riguardano per la maggior parte il debito
verso Unicredit Factoring per € 7.610.836 relativo alla “fattorizzazione” dei
contratti RTI e RAI sui diritti televisivi e debiti verso IFIS per € 2.409.556
per anticipo fatture relativi ad anticipi su crediti relativi al
c/trasferimenti Lega. Esiste anche un debito relativo a un mutuo contratto con
Emilbanca per l’acquisizione degli immobili siti in Bologna via S.Stefano.
Le disponibilità liquide risultano pari a € 629 mila, mentre
nel 2011/12 erano pari a 5,5 milioni di Euro. La variazione diminutiva delle
disponibilità liquide, pari a € 4.872.886, è stata determinata dal flusso
negativo di cassa generato dall’attività di investimento per € 19,1 milioni,
dal flusso di cassa positivo per € 6,6 milioni determinato dall’aumento
dell’indebitamento bancario e dal flusso di cassa positivo generato dalla
gestione corrente per € 7,7 milioni.
I crediti verso enti settore specifico ammontano a € 14,2 milioni (€ 22,8 milioni nel 2011/12) e riguardano: i crediti verso club stranieri, per € 2,1 milioni; i crediti verso società di calcio nazionali da regolare nella stagione 2014-2015, per € 7.530.000; i crediti verso società di calcio nazionali da regolare nella stagione 2015-2016, per € 3.465.000.
I debiti verso enti settore specifico risultano pari a € 16,1 milioni (€ 28,4 milioni nel 2011/12) e riguardano: i debiti verso società di calcio estere per € 3.380.789; i debiti verso Società di calcio italiane per l’acquisizione di calciatori esigibili nella stagione 2014-2015 per € 9.265.000; i debiti v/Società di calcio italiane per l’acquisizione di calciatori esigibili nella stagione 2015-2016 per € 3.465.000.
I crediti verso enti settore specifico ammontano a € 14,2 milioni (€ 22,8 milioni nel 2011/12) e riguardano: i crediti verso club stranieri, per € 2,1 milioni; i crediti verso società di calcio nazionali da regolare nella stagione 2014-2015, per € 7.530.000; i crediti verso società di calcio nazionali da regolare nella stagione 2015-2016, per € 3.465.000.
I debiti verso enti settore specifico risultano pari a € 16,1 milioni (€ 28,4 milioni nel 2011/12) e riguardano: i debiti verso società di calcio estere per € 3.380.789; i debiti verso Società di calcio italiane per l’acquisizione di calciatori esigibili nella stagione 2014-2015 per € 9.265.000; i debiti v/Società di calcio italiane per l’acquisizione di calciatori esigibili nella stagione 2015-2016 per € 3.465.000.
In base a quanto auspicato dal regolamento sul Fair Play
Finanziario, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2013, nonostante
risulti in forte aumento, resta comunque inferiore al valore della produzione.
Gli Altri debiti.
Il Bologna evidenzia un debito fiscale rateizzato. Infatti,
nel corso dell’esercizio 2010-11, l’Agenzia delle Entrate di Bologna ha concesso
la rateizzazione delle imposte derivanti dalle ritenute di acconto non versate.
Tale rateazione si compone di n. 20 rate trimestrali, in pagamento regolare dal
12 maggio 2011.
Il saldo, al 30 giugno 2013, dei Debiti tributari ammonta
a € 16.499.348. La voce accoglie
principalmente l’IVA da versare per € 7,2 milioni; le ritenute operate su
stipendi e compensi corrisposti a collaboratori coordinati e continuativi per
complessivi € 3,6 milioni circa; il debito IRAP relativo all’esercizio corrente
per € 2,2 milioni; le imposte di competenza dell’esercizio 2010-11 rateizzate
per € 2,3 milioni.
Gli Altri debiti
ammontano a € 6.119.143, mentre il saldo
al 30 giugno 2012 era paria a € 6.308.826. Tra gli altri debiti, con scadenza inferiore a dodici
mesi, spiccano i debiti verso tesserati per € 2.211.696; i debiti verso
personale dipendente, collaboratori, allenatori per la terza categoria per € 113.945; i debiti verso tesserati per incentivazione
all’esodo per € 297.387; i debiti verso dirigenti per € 23.931; i debiti verso
tesserati per premi maturati per € 2.429.367; i debiti verso tesserati per
indennizzi per € 816.624 e i debiti diversi per € 226.193.
Il Valore della Rosa.
Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori, compresi quelli del settore giovanile, aumenta da € 47,3 a € 48,7
milioni. La variazione è dovuta ad investimenti per € 20.7 milioni, cessioni
dal valore residuo di € 7 milioni, Svalutazioni per € 117 mila e ammortamenti
per € 16,9 milioni.
Al 30 giugno 2013, il calciatore col valore residuo
contabile più elevato risulta essere Robert Acquafresca con € 4.069.638 (costo
storico € 5 milioni), seguito da Taider con € 3.608.323 ( costo storico di €
4,7 milioni) e Sorensen con € 3.486.048. Diamanti ha un valore residuo
contabile di € 2.720.464 (costo storico € 3.790.000).
Per il bilancio 2013/14, bisogna evidenziare che la cessione
di Taider all’Inter avvenuta per 11 milioni di Euro, ha permesso di realizzare
una plusvalenza di € 5,5 milioni, perché il calciatore è stato dovuto prima
riscattare dalla compartecipazione ed il riscatto ha determinato un aumento del
valore residuo che ha fatto diminuire la plusvalenza.
Tra le immobilizzazioni finanziarie, sono allocati i crediti
per le compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF per € 7.250.000, tra cui spiccano
Della Rocca Francesco in compartecipazione col Palermo per € 3.500.000,
Ingegneri Andrea col Cesena per € 1.250.000 e Capello Alessandro con
l’Internazionale per € 2.500.000.
I debiti per compartecipazioni risultano pari a € 8,2
milioni. Le principali riguardano Sorensen Frederik in compartecipazione con la
Juventus per € 2.500.000 e Krhin Renè con l’Inter per € 2.000.000.
Le Immobilizzazioni
Materiali.
Le Immobilizzazioni materiali aumentano da € 433.054 a €
2.360.943 e sono costituite da: Terreni e fabbricati per € 2.181.601 (€ 280.166
nel 2011/12); Impianti e macchinari per € 26.346 (€ 46.978 nel 2011/12);
Attrezzature industriali e commerciali per € 144.088 (€ 88.751 nel 2011/12);
Altri beni per € 8.908 (€ 17.159 nel 2011/12).
L’incremento della voce “terreni e fabbricati” è dovuto
all’acquisto, nel luglio 2012, di un terreno agricolo destinato alla costruzione
del nuovo Centro Sportivo sito nel Comune di Granarolo dell’Emilia. Tra i
proprietari del terreno figurava un componente del Consiglio di Amministrazione,
tuttavia, il prezzo di acquisto è stato stimato in base ad una perizia che lo
ha giudicato conforme alle normali condizioni di mercato.
Le immobilizzazioni materiali rappresentano solo il 2,7%
dell’attivo.
La Gestione
Economica.
Rispetto all’esercizio precedente, il Valore della
produzione pari a € 69,6 milioni è diminuito del 2,2%, mentre i costi della
produzione, pari a € 76 milioni, sono aumentati del 4,4%.
I ricavi.
I ricavi da gare restano sostanzialmente stabili a € 4,3
milioni. Tuttavia gli abbonamenti hanno mostrato un calo di € 128 mila.
I ricavi per cessioni diritti radiotelevisivi, pari a €
30.381.255, aumentano di € 293.028. Nel 2009/10 il Bologna poteva disporre di
una cifra nettamente inferiore, pari a 23,5 milioni. L’incidenza percentuale
dei ricavi TV sul fatturato netto è preponderante, essendo pari al 66,5%.
I ricavi commerciali diminuiscono a € 6,7 milioni da € 8,6
milioni. I ricavi da sponsorizzazioni risultano pari a € 3.561.929 ed incidono
per l’8% sul fatturato netto. Gli Sponsor Ufficiali contribuiscono complessivamente
per € 1,1 milioni, di cui € 0,8 provengono da “NGM”. Lo Sponsor Tecnico “Macron”
contribuisce per € 1.234.542 e gli Sponsor istituzionali contribuiscono per €
1.227.338. I Proventi pubblicitari, che incidono per il 6% sul fatturato netto,
ammontano a € 2.963.647 e riguardano principalmente i ricavi relativi ai cartelloni
pubblicitari. I ricavi derivanti dall’attività di merchandising e di licensing,
si riducono di € 1.639.972 rispetto al precedente esercizio e ammontano a € 227.525,
incidendo solo per lo 0,5% sul fatturato netto.
Gli altri ricavi risultano pari a € 4,2 milioni e riguardano
sopravvenienze attive, indennizzi assicurativi ricevuti a seguito di infortuni
occorsi ai calciatori, contributi federali e altre voci.
Il Player Trading.
Negli ultimi due esercizi si registra un risultato positivo
del Player Trading, anche perché tale attività diventa molto importante per i
club che non hanno ricavi da gare e commerciali con una incidenza percentuale
rilevante. In genere tali club dipendono dai diritti TV e dalle plusvalenze.
Le Plusvalenze da cessione dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori, realizzate nel corso dell’esercizio, ammontano a €
20.759.710. Le plusvalenze più importanti hanno riguardato: Ramirez Pereyra
Gaston ceduto al Southampton per € 14.000.000 e con una plusvalenza di € 11.786.973;
Capello Alessandro ceduto all’Internazionale per € 5 milioni e con una
plusvalenza di € 4.999.999; Ingegneri Andrea ceduto al Cesena per € 2.500.000
con una plusvalenza di € 2.470.999; Gillet ceduto al Torino per € 2 milioni,
con plusvalenza di € 835.072 e Finocchio Francesco ceduto al Parma per € 2
milioni, con plusvalenza di € 666.667.
I costi per acquisizione temporanea dei calciatori pari a €
1.628.789, si riferiscono principalmente al prestito dal Genoa di Gilardino per
€ 1.300.000.
La principale minusvalenza ha riguardato Portanova per €
813.061.
Gli ammortamenti della rosa calciatori risultano pari a €
16,9 milioni, in aumento del 3,8% rispetto al 2011/12.
I Costi.
Il Costo per il personale ammonta a € 39.073.991 e risulta
aumentato di € 3.185.500 rispetto all’esercizio precedente. Il costo del
personale incide sul fatturato netto per l’86%, mentre incide sul valore della
produzione per il 56,2% e sul costo della produzione per il 51,4%.
Nei costi per prestazioni di servizi, pari a € 7.514.250, sono compresi i costi specifici tecnici per € 590.000. I Costi specifici tecnici sono relativi a consulenze tecnico-sportive prestate in fase di acquisizione dei calciatori e costi per l’osservazione dei calciatori.
Nei costi per prestazioni di servizi, pari a € 7.514.250, sono compresi i costi specifici tecnici per € 590.000. I Costi specifici tecnici sono relativi a consulenze tecnico-sportive prestate in fase di acquisizione dei calciatori e costi per l’osservazione dei calciatori.
I Costi per godimento di beni di terzi, pari ad Euro
1.976.317, evidenziano un decremento di € 50.438 rispetto al 2011/12. Tale voce
riguarda i canoni di concessione dello Stadio Renato Dall’Ara e di locazione
degli impianti sportivi utilizzati per gli allenamenti, nonché le relative
manutenzioni.
I Costi per acquisto materiale di consumo e di merci, pari a
€ 1.644.313, registra un incremento di € 456.644 rispetto al 2011/12. Tale
conto riguarda essenzialmente spese sostenute per l’acquisto di indumenti
sportivi per l’allenamento nonché delle divise ufficiali fornite dallo Sponsor Tecnico.
Gli ammortamenti e le svalutazioni complessivi risultano
pari a € 19 milioni in linea col 2011/12.
Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 2,6 milioni, mentre nel 2011/12 era negativo per € 4,3 milioni. Da alcuni anni, la chiusura in perdita, anche considerando il Budget 2013/14, sembra una caratteristica costante del bilancio del Bologna.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 2,6 milioni, mentre nel 2011/12 era negativo per € 4,3 milioni. Da alcuni anni, la chiusura in perdita, anche considerando il Budget 2013/14, sembra una caratteristica costante del bilancio del Bologna.
Conclusioni.
Per il Bologna, si può parlare di un modello di business che
dipende prevalentemente dai diritti TV. Per questo motivo, l’obiettivo della
permanenza in serie A diventa fondamentale e “vitale”.
Inoltre, la costante chiusura in perdita dei bilanci è sintomo di una gestione economica non equilibrata, che genera i suoi effetti sia sulla situazione finanziaria che su quella patrimoniale.
Inoltre, la costante chiusura in perdita dei bilanci è sintomo di una gestione economica non equilibrata, che genera i suoi effetti sia sulla situazione finanziaria che su quella patrimoniale.
Non a caso gli amministratori confidano di superare i punti
critici del 2013/14, anticipando i ricavi TV del 2014/15.
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