Luca Marotta
La società “S.S.C. Napoli S.p.A.” ha chiuso il bilancio 2012/13
con un utile di € 8 milioni in diminuzione di 6,7 milioni di Euro. La mancata
partecipazione alla Champions League 2012/2013 e l’aumento del costo del
personale ha certamente condizionato il risultato d’esercizio rispetto all’anno
precedente. Il conseguimento dell’utile di esercizio è stato possibile grazie
alla plusvalenza record derivante dalla cessione di Lavezzi al Paris Saint
Germain. Anche per il 2013/14 si potrebbe ragionevolmente ipotizzare un
risultato positivo, grazie alla plusvalenza record di Cavani e ai ricavi della
Champions League, ma per il futuro bisognerà risolvere il problema della
crescita dimensionale del club a tutti i livelli, che passa anche dal problema
della mancanza di infrastrutture sportive di proprietà, a livello dei grandi
club europei.
La continuità
aziendale.
La continuità aziendale deve intendersi come attitudine
dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e
quindi di onorare impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine del
Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
Gli amministratori hanno redatto il bilancio in base al
principio della continuità aziendale. La Società di Revisione Baker Tilly
Revisa S.p.A. ha certificato il bilancio e non ha mosso alcun rilievo al
riguardo. Per quanto riguarda la verifica del presupposto della continuità
aziendale, nella Relazione del Collegio Sindacale è scritto che “l’operato
della direzione è stato adeguato e non foriero di criticità in un ragionevole
orizzonte temporale di riferimento.”
In sintesi S.S.C. Napoli S.p.A. è in grado di far fronte nel
futuro agli impegni finanziari presi, anche perché è una società che produce
utili da sette esercizi consecutivi e non è indebitata dal punto di vista finanziario.
Rapporti infragruppo
e parti correlate.
Il Collegio Sindacale ha scritto che le operazioni
infragruppo e con parti correlate sono state giudicate congrue e rispondenti
all’interesse della Società. Nel bilancio è ribadito che le operazioni poste in
essere con le citate Società del Gruppo di appartenenza sono state concluse in base
a normali condizioni di mercato.
Dal punto di vista economico, tali rapporti hanno generato
un saldo negativo per € 285.737. La Filamuro Srl ha riaddebitato commissioni
fideiussorie per € 186.243, spese telefoniche per € 48.647 ed ha percepito
“Management fee” per € 60.000, poiché, relativamente all’area gestionale
amministrazione e finanza, il Napoli si avvale delle prestazioni lavorative di
alcuni dirigenti della capogruppo sulla base di un contratto di “management fee”.
La Filmauro srl ha invece pagato sponsorizzazioni per €
75.000. Nel complesso il rapporto con la Filmauro Srl ha generato un saldo
negativo per € 185.731.
L’outsourcing dei servizi amministrativi ha generato costi
per € 105.000, di cui € 80 mila da parte di Auro servizi srl ed € 25.000 da
parte di Cineservices srl, poiché relativamente agli adempimenti amministrativi,
fiscali e di gestione del personale, la
società si avvale delle prestazioni fornite dalle società Auro Servizi S.r.l. e
Cineservices S.r.l., controllate dalla Filmauro S.r.l. rispettivamente al 99% e
60%.
Dal punto di vista finanziario, il saldo debitorio
complessivo è di € 6.335.030. La maggior parte deriva dal rapporto con la
controllante per via dell’adesione al consolidato fiscale.
Il saldo debitorio complessivo verso Filmauro Srl è di €
5.978.054. Esistono debiti per finanziamenti infruttiferi soci per € 3.911.200.
La struttura
dell’attivo.
Il totale dell’attivo diminuisce a € 136,7 milioni da €
138,2 milioni. Il 40% delle attività è costituito da immobilizzazioni. Le
immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 376 mila (€ 385
mila nel 2011/12), e non includono infrastrutture sportive. Tale particolare,
può dare argomentazioni a sostegno della tesi che afferma che le squadre
italiane, in passato (soprattutto negli anni ‘90), godevano di un vantaggio
competitivo, perché non investivano nelle infrastrutture sportive di proprietà,
ma solo nella rosa dei calciatori. Nel corso degli anni, si è dimostrato che
chi ha investito nelle infrastrutture sportive, adottando una strategia di lungo
periodo, ha colto risultati importanti a livello europeo. A giudizio di chi
scrive, l’investimento in infrastrutture sportive è una scelta strategica
importante, soprattutto uno stadio di proprietà che possa garantire ricavi per
almeno un terzo o almeno un quarto del fatturato netto, nell’ottica di un
business sostenibile.
Tra le immobilizzazioni immateriali è esposto l’avviamento
per un valore contabile netto di € 2.261.539 (€ 4.215.385 nel 2011/12), con un
costo storico di 19,5 milioni. L’avviamento è stato iscritto, con il consenso
del Collegio Sindacale, per l’ammontare effettivamente pagato a tale titolo
nell’ambito dell’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio
Napoli S.p.A. Il costo è stato ammortizzato considerando un periodo di recupero
pari a dieci anni.
La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”,
compresa tra le immobilizzazioni immateriali, ammonta a € 1.525.803 (€
2.843.545 nel 2011/12), con un costo storico di € 13.172.768 e riguarda
l’acquisto dei marchi sociali, della denominazione e altri segni distintivi,
dei trofei ed agli oneri accessori che hanno caratterizzato l’acquisto del ramo
d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. nonché all’acquisto di
licenze d’uso di software standardizzato.
L’attivo circolante rappresenta circa il 60% dell’attivo e
le notevoli disponibilità liquide, pari a € 27,2 milioni (€ 26,7 milioni nel
2011/12), incidono per il 19,9% sul totale dell’attivo. La parte non corrente
dell’attivo circolante è di circa 13,3 milioni, pertanto il capitale circolante
netto è positivo per € 3,9 milioni.
Il Valore della Rosa.
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono
pari a € 49,5 milioni (€ 48,2 milioni nel 2011/12). L’incremento di € 1,3 milioni
è dovuto a investimenti per € 39,6 milioni, a cessioni per un valore contabile residuo
di € 2,7 milioni, ammortamenti per € 35,6 milioni (€ 27,6 milioni nel 2011/12).
Negli ultimi 4 anni risultano investimenti complessivi per € 167,3 milioni.
Nel bilancio della S.S.C. Napoli S.p.A., a partire
dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, i diritti pluriennali alle prestazioni
dei calciatori sono ammortizzati “a quote decrescenti”. Pertanto la maggior
parte dell’ammortamento è concentrato nel cosiddetto “periodo protetto”, che ha
una durata di due anni per i calciatori acquistati con 28 anni compiuti, e di
tre anni per i calciatori con meno di 28 anni all’atto della sottoscrizione del
contratto. L’ammortamento “a quote decrescenti” permette di limitare
l’esposizione in bilancio di ingenti minusvalenze, successivamente al termine
del “periodo protetto”.
Tra gli acquisti effettuati nel 2012/13 spiccano: Valon Behrami (Fiorentina) per € 7.250.000, Edu
Vargas (Club Futbol Profesionale Universidad de Chile) per € 6.071.531, Gamberini
(Fiorentina) per € 2.500.000, Dries Mertens (PSV) per € 9.480.000 e Armero
(Udinese) per € 2 milioni (già in prestito e acquisito in compartecipazione).
Mertens risulta in organico dal 24 giugno 2013 e perciò non è stato
ammortizzato.
Tra le cessioni spiccano: Lavezzi per Ruiz Torres Victor, ceduto
per € 28.947.368 al PSG, con un valore contabile di € 314.766 e una plusvalenza
di € 28.632602; Santacroce ceduto al Parma per € 1,8 milioni e una plusvalenza
di € 1,7 milioni.
I crediti da compartecipazioni ex articolo 102 NOIF
ammontano a € 100.500.
I debiti da compartecipazioni ex articolo 102 NOIF ammontano
a € 1.000.000 e riguardano la compartecipazione di Pablo Armero con l’Udinese.
Al 30 giugno 2013 il valore contabile residuo di Cavani era
di € 3.600.000. Quindi la plusvalenza realizzata vale circa un terzo del valore
della produzione 2012/13.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 52,1 milioni (€
44.025.810 nel 2011/12). Rispetto al 30 giugno 2012, risulta in aumento a causa
dell’utile dell’esercizio, che l’Assemblea ha deciso di non distribuire e
accantonare a riserva. Essendo non
negativo è conforme a quanto richiesto dal Regolamento UEFA sul Fair Play
Finanziario.
I mezzi propri finanziano il 38% del totale delle attività e
risultano superiori al valore netto dei diritti pluriennali.
La struttura delle Passività.
Rispetto ad altri bilanci di squadre di calcio, quello del
Napoli si differenzia per il fatto che espone la voce ratei e risconti passivi
con un importo moto basso pari a 698 mila Euro. L’importo maggiore di tale voce
riguarda ricavi anticipati per cessione temporanea calciatori. Tuttavia, tra i
debiti nella voce acconti, pari a € 394.187 (€ 12,4 milioni nel 2011/12), sono
evidenziate le fatturazioni anticipate.
Il totale dei debiti è pari a € 82,9 milioni (€93,1 milioni nel
2011/12) e risulta in diminuzione dell’ 11%.
L’importo maggiore riguarda i debiti verso Enti Settore
Specifico per € 42,9 milioni (€ 43,3 milioni nel 2011/12). Da sottolineare
l’assenza di debiti bancari. Come debiti finanziari esistono solo debiti verso
soci per finanziamenti infruttiferi per € 3,9 milioni) I debiti verso la
controllante pari a € 4,9 milioni (€ 12,3 milioni nel 2011/12), sono dovuti
principalmente al meccanismo del consolidato fiscale. I debiti verso fornitori
aumentano da € 7,6 milioni a € 10,4 milioni.
I debiti finanziano circa il 60% dell’attivo.
Utilizzando il criterio del Fair Play Finanziario, alla
posizione finanziaria netta che è positiva, bisogna aggiungere il saldo tra
crediti e debiti con i club.
La posizione finanziaria netta è positiva per € 23,3 milioni
(€ 22,8 milioni nel 2011/12), poiché le disponibilità liquide ammontano a €
27,2 milioni (€ 26,7 milioni nel 2011/12) e l’unico debito finanziario è un
finanziamento soci di € 3,9 milioni.
I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 29,9
milioni. Il credito maggiore riguarda Lavezzi per € 16,6 milioni.
I debiti verso Enti
settore specifico ammontano a € 42,8 milioni. Da evidenziare che esiste ancora
un debito residuo verso il Palermo per Cavani pari a € 4 milioni di cui € 2,8
milioni con scadenza 31 dicembre 2013 e € 1,2 milioni con scadenza 31 marzo
2014.
In sintesi, la posizione finanziaria netta è conforme a
quanto stabilito dal regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
I Debiti scaduti con
dipendenti, fisco altri club.
I debiti verso il personale ammontano a circa € 13,7 milioni
(€ 7 milioni nel 2011/12) e risultano in aumento di 6,7 milioni. Essi
rappresentano circa il 20,5% del costo del personale.
Gli amministratori hanno dichiarato che alla data di predisposizione del bilancio il Napoli non aveva debiti scaduti di natura tributaria e alla data di redazione della Relazione sulla Gestione degli Amministratori non esistevano contenziosi di natura tributaria non definiti.
Nella Nota Integrativa è riportato che in data 8 ottobre
2012, si è verificato un accesso della Guardia di Finanza finalizzato
all’acquisizione di documentazione relativa ai contratti di cessione e
acquisizione di alcuni calciatori. Alla data di chiusura del bilancio, la
società non ha ricevuto notizie circa l’esito dell’accesso effettuato. In data
25 giugno 2013, si è verificato un accesso del Nucleo di Polizia Tributaria
finalizzato all’acquisizione di documentazione relativa ai contratti di alcuni
calciatori ex art. 248 CP.
La Gestione
Economica.
La Gestione Economica è equilibrata, perché i costi sono
inferiori ai ricavi. Il 2012/13 segna il primo anno, a partire dal 2005, in cui
il valore della produzione non aumenta nonostante l’enorme plusvalenza
realizzata con la cessione di Lavezzi, pari a circa 28 milioni di Euro.
Il valore della produzione ammonta a € 151,9 milioni (€
155,9 milioni nel 2011/12) e registra un decremento del 2,6%. Il tasso di
crescita annuale composto (CAGR), calcolato dal 30 giugno 2005, è del 33,6%,
ciò significa che il fatturato dal 2005 è cresciuto in media del 33,6% circa
all’anno. Tuttavia il valore della produzione negli ultimi 5 anni è stato
del 7,02%.
I
costi della produzione, pari a € 142,5 milioni (€ 129.683.970 nel 2011/12),
aumentano del 9,9%. Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), calcolato dal
30 giugno 2005 è del 26,2%, mentre negli ultimi 5 anni è del 10,1%. Secondo gli
amministratori, l’incremento generalizzato nei costi della produzione è
riconducibile “all’ulteriore implementazione della struttura operativa ed al
rafforzamento perseguito dalla società nel settore tecnico sportivo”.
I Ricavi.
Il fatturato netto, con esclusione dei proventi rivenienti
dalla cessione a titolo definitivo e temporanea dei calciatori, rappresenta il
76,65% del valore della produzione, mentre le plusvalenze e i ricavi da
cessione temporanea calciatori rappresenta il 23,35% del valore della
produzione.
I Ricavi da gare diminuiscono a € 15,1 milioni da € 25,1
milioni, registrando una diminuzione di 10 milioni di Euro, pari al 39,7%.
L’incidenza di tale voce sul valore della produzione e pari al 9,96%.
Tale voce è composta da Ricavi da gare prima squadra in casa
per € 10.926.090 (€ 17.472.338 nel 2011/12) e abbonamenti per € 4.208.042 (€
6.342.793 nel 2010/11). Le gare di Europa League hanno apportato incassi per €
678.911. Nel 2011/12, le gare di UEFA Champions League apportarono incassi per
€ 8.249.429. La capacità dello stadio San Paolo, ai fini dell’agibilità
dell’impianto, è pari a 60.240 posti a sedere. Gli incassi per le partite
esterne di Coppa Italia hanno contribuito solo per € 63.394 (€ 1,3 milioni nel
2011/12).
I ricavi commerciali hanno registrato una flessione del 5,7%,
passando da € 32,3 milioni a € 30,5 milioni. Essi incidono per il 20% sul
valore della produzione.
I proventi da sponsorizzazioni ammontano a € 22,1 milioni,
nel 2011/12 erano pari a € 26.699.223, registrano una diminuzione di € 4,6
milioni. Gli Sponsor ufficiali hanno contribuito con € 8 milioni (€ 7.750.000 nel
2011/12). Il contributo dello Sponsor tecnico diminuisce da € 6.668.760 da € 1.690.726.
Gli Sponsor istituzionali hanno contribuito con € 5,9 milioni (€ 6,5 milioni,
nel 2011/12), i Partner commerciali con € 3,4 milioni e le Altre
sponsorizzazioni con € 3,1 milioni.
Gli altri proventi pubblicitari ammontano a € 218 mila (€ 432
mila nel 2011/12) e si riferiscono a ricavi derivanti dalla vendita di spazi
pubblicitari posizionati all’interno di prodotti editoriali e multimediali
commercializzati nell’esercizio.
I Proventi commerciali e royalties si incrementano di 2,9
milioni di Euro, raggiungendo la cifra di € 8.171.201. In particolare i
proventi da licensing aumentano da € 3,7 milioni a € 5.981.504. Tale voce si
riferisce a ricavi prodotti dallo sfruttamento del marchio “SSC Napoli”. I
Proventi da merchandising risultano pari a € 1.870.411 (€ 1.192.862 nel 2011/12).
La voce “Proventi vari” ammonta a € 709 mila e riguarda i
proventi radiofonici per € 481 mila e i proventi da sfruttamento dei diritti d'immagine
per € 228 mila.
I Proventi da cessioni diritti radiotelevisivi risultano
pari a € 65,4 milioni, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 85,8
milioni. L’incidenza sul valore della produzione è del 43%. Mentre i diritti TV
nazionali sono aumentati da € 54,2 milioni a € 57,2 milioni, quelli relativi
alle competizioni UEFA diminuiscono da € 29.128.000 a €
6,9 milioni, a causa della partecipazione all’Europa League. I diritti
Tv per le amichevoli hanno fruttato € 1,3 milioni.
La partecipazione alla Supercoppa Italiana, disputata a
Pechino ha determinato un ricavo di € 1.621.846.
Il Player Trading.
Nel corso degli anni il Napoli non è riuscito a coprire il
costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti
con le plusvalenze. Nel 2012/13, grazie alla plusvalenza di Lavezzi, la gestione del Player Trading segna il
miglior risultato.
Le Plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori
ammontano a € 31.633.702 (€ 5.016.973 nel 2011/12). Tali proventi incidono solo
per il 20,8% sul valore della produzione.
I Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori hanno
contribuito con € 3,8 milioni (€ 600.000 nel 2011/12). Il prestito di Gargano
all’Inter ha fruttato € 1.250.000. Gli altri ricavi da gestione calciatori diminuiscono
a € 28 mila da € 1.454.654.
La
voce relativa agli ammortamenti dei diritti alle prestazioni sportive
pluriennali dei calciatori ammonta a € 35,6 milioni, mentre nel precedente
esercizio era pari a € 27.659.371, evidebziando un aumento del 28,8%. Tale voce
rappresenta l’89,4% degli ammortamenti totali.
Il Napoli ha speso € 6,6 milioni per il prestito di
calciatori e ha realizzato minusvalenze per 2,3 milioni di Euro, causate dalle
cessioni di Medina Miranda e Mazzarani.
I proventi da compartecipazioni pari a € 3,8 milioni
riguardano i calciatori Dumitru per € 1 milione, Mazzarani e Medina Miranda
(Udinese) entrambi per € 999.750 e El Kaddouri per € 700.000.
Gli oneri da compartecipazione sono pari a € 1,9 milioni.
L’importo maggiore riguarda Santacroce per € 900 mila.
I Costi.
I costi del personale aumentano di 9 milioni di Euro a €
66,9 milioni, segnando un incremento percentuale del 15,6%. Il totale dei
compensi corrisposti ai tesserati è pari al 98% del totale dei compensi
corrisposti al personale dipendente. Il costo del personale tesserato è
aumentato del 20,5%. L’incremento dei costi del personale è dovuto agli
ulteriori investimenti nella rosa calciatori, agli aumenti contrattuali
concessi per alcuni calciatori e alla
maturazione di componenti variabili delle retribuzioni.
L’incidenza del costo del personale sul valore della
produzione, ai fini del Fair Play Finanziario, è da elogio, essendo pari al
44%.
La gestione complessiva del personale (stipendi e
ammortamento cartellini) si mantiene entro livelli di buona gestione, incidendo
solo per il 67,5% sul valore della produzione.
Gli ammortamenti e le svalutazioni totali aumentano del 26,2%.
L’aggregato degli ammortamenti e dei costi del personale incide per il 74,9%
sui costi della produzione.
Gli ammortamenti per “Concessioni, marchi, licenze e simili”
ammontano a € 1.317.742, l’ammortamento per l’avviamento ammonta a € 1.953.846.
Sono stati svalutati crediti iscritti nell'attivo circolante per € 285.642.
I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 3,8
milioni (€ 4 milioni nel 2011/12) e risultano in diminuzione del 4,8%.
L’importo maggiore riguarda le locazioni operative per € 1,55 milioni, seguito dai
diritti d’immagine calciatori per € 1.050.00 e dall’affitto campi sportivi e
concessione uso stadio per € 826.611 (€ 938.358 nel 2011/12).
I Costi per prestazioni di servizi ammontano a € 16.567.553
(€ 16.490.874, nel 2011/12). I costi specifici tecnici (scouting e gestione
tecnica per la produzione TV), sono diminuiti da € 4,9 milioni a € 3,5 milioni.
Nella voce “Costi
Specifici Tecnici” sono ricompresi anche i compensi corrisposti agli
agenti. Il totale dei
compensi da corrispondere per il 2012/13 agli agenti è pari ad Euro 2.612.693,
di cui Euro 1.812.026 già corrisposti. Una parte di tali compensi pari a € 680
mila è stata capitalizzata, la restante è stata allocata tra i “Costi Specifici
Tecnici”.
Il compenso agli amministratori aumenta di un milione di
Euro da € 4.081.800 a € 5.081.800.
Le poste
straordinarie.
Un contributo importante all’evidenziazione del risultato
positivo è giunto anche dall’evidenziazione di poste straordinarie. Il saldo
positivo di tali poste ammonta a € 2,4 milioni ed è stato determinato in gran
parte dall’accoglimento dell’istanza di rimborso IRES, che ha permesso di
esporre un provento straordinario di € 2.711.227.
Il requisito del
pareggio bilancio.
“S.S.C. Napoli S.p.A.”
rispetta pienamente il requisito del pareggio di bilancio, imposto dal Fair
play Finanziario. Il risultato prima delle imposte 2011/12 è positivo per €
26,3 milioni e quello per il 2012/13 è positivo per € 14,3 milioni. In
considerazione della plusvalenza di Cavani e dei ricavi Champions League, è
ragionevole prevedere anche per il 2013/14 un risultato positivo.
Conclusioni.
Il 2013/14 si prefigura come una stagione decisiva per il
salto di qualità dimensionale del club partenopeo. Da un lato il valore della
produzione toccherà un livello record “storico”, perché bisogna considerare
come minimo una sessantina di milioni per la plusvalenza di Cavani e almeno una
quarantina di milioni dalla Champions League, senza contare gli incassi. Tali
voci potrebbero produrre un incremento di almeno 60 milioni nel valore della
produzione, ed è ragionevole ipotizzare un valore della produzione 2013/14 che
superi abbondantemente i 200 milioni.
In contrapposizione a questo dato, ci sarà l’impatto in
termini di costi per il personale e gli ammortamenti a quote decrescenti degli
ingenti investimenti effettuati: Higuain, Callejon, Albiol. Mertens sarà
ammortizzato a partire dal 2013/14. Inoltre, bisognerà considerare l’impatto di
alcuni rinnovi contrattuali, come quello di Zuniga e l’ingaggio di Benitez e
del suo staff.
Ad esempio, se si ipotizzasse l’acquisto di Higuain avvenuto
per 35 milioni e con un ingaggio netto di 5 milioni per 5 anni, l’ex
centravanti del Real Madrid inciderà in termini di costi sul bilancio 2013/14
per circa 24 milioni (14 milioni di ammortamento decrescente e 10 milioni come
costo lordo dell’ingaggio).
Da quanto sopra è possibile ipotizzare un ulteriore incremento
dei costi della produzione. Il mantenimento di tale livello di costi della
produzione determina anche la necessità di stabilizzare il livello dei ricavi
su livelli adeguati, rendendo necessario la conquista di obiettivi sportivi in
linea con la struttura dei costi.
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