Luca Marotta
Al 30 giugno 2013, il Gruppo, cui fa capo il club londinese
del Tottenham Hotspur, ha registrato un utile consolidato dopo le imposte di £ 1,5
milioni, mentre nel 2011/2012 fu evidenziata una perdita di £ 4,3 milioni.
I ricavi dell’esercizio 2012/13 sono stati pari a £ 147,4
milioni, nel 2011/12 erano pari a £ 144,2 milioni e si è registrato un
risultato operativo, con esclusione delle attività di ‘Football Trading’,
positivo per £ 10,5 milioni (£ 14,2 milioni, nel 2011/12).
Nella classifica “Football Money League” della Deloitte,
relativa alla stagione 2012/13, il Tottenham è posizionato al 14° posto con 172
milioni di Euro di fatturato netto, utilizzando il cambio £ 1 = € 1,1668.
Per quanto riguarda il nuovo stadio, Northumberland Project
Development, il Consiglio di Amministrazione è soddisfatto della determinazione
del livello di finanziamento necessario e che può essere ottenuto.
La proprietà.
Sempre al 30 giugno 2013, la società ‘Enic International
Limited’, registrata alle Bahamas, deteneva 182.111.021 azioni ordinarie, pari
all'85,46% di ‘Tottenham Hotspur Limited’.
La ‘Enic International Limited’ è di proprietà al 70,59% di
Joe Lewis, residente nelle Bahamas, mentre il presidente Daniel Levy e alcuni
membri della sua famiglia, tramite un trust,controllano l'altro 29,41%.
La continuità
aziendale.
Al momento dell’approvazione del bilancio, gli
Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la Società ‘Tottenham Hotspur
Limited’ ed il Gruppo abbiano adeguate risorse per continuare l’attività
operativa in un futuro prevedibile, pertanto hanno adottato il presupposto
della continuità aziendale nella redazione del bilancio. Gli Amministratori
degli “Spurs” ritengono che il business del Gruppo abbia solide basi e che avrà
un capitale circolante sufficiente per il prossimo futuro. Di conseguenza, la
società ha risorse adeguate per continuare la sua attività operativa per il
prossimo futuro.
Il Consiglio di Amministrazione ha scritto che monitora
costantemente l'esposizione del Gruppo a una serie di rischi e incertezze, tra
cui l’andamento sportivo della Prima Squadra e il connesso livello di spesa, la
situazione economica generale e la necessità di eventuali supporti finanziari
aggiuntivi per il finanziamento del progetto del nuovo stadio. Gli
Amministratori ritengono che questi rischi e incertezze siano attenuati anche dalla
natura robusta del business del Tottenham, con particolare riferimento ai
diritti TV garantiti dalla partecipazione alla FA Premier League.
Lo Stato
Patrimoniale.
Il totale delle attività è diminuito del 3,3%, passando da £
281,7 milioni a £ 272,4 milioni. La struttura dell’attivo patrimoniale è
composta per l’88,9% da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali
incidono per il 62% e quelle immateriali per il 26,9%.
Il totale delle attività non correnti ammontante a £ 242,2
milioni (£ 244,6 milioni nel 2011/12), segna un decremento dell’1%.
Le attività correnti risultano pari a £ 30,2 milioni (£ 37
milioni nel 2011/12) , registrando un decremento del 18,4% e sono insufficienti
a coprire il passivo corrente che ammonta a £ 122,5 milioni (£ 124,7 milioni nel
2011/12). Pertanto, il capitale circolante netto è negativo per £ 92,3 milioni,
mentre nel 2011/12 era negativo per £ 87,7 milioni. Tuttavia, tale dato include
anche risconti passivi per £ 44,4 milioni (£ 51,7 milioni nel 2011/12).
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto consolidato è positivo e ammonta a £ 78,4
milioni (£ 76,9 milioni nel 2011/12). La
variazione positiva di £ 1,5 milioni, rispetto all’esercizio precedente, è
dovuta all’utile di esercizio pari a £ 1,5 milioni.
I mezzi propri finanziano il 28,8% delle attività.
Il Patrimonio Netto essendo positivo è conforme a quanto
richiesto dal regolamento del Financial Fair Play.
L’indebitamento finanziario netto consolidato ammonta a £
54,8 milioni (£ 70,1 milioni nel 2011/12) e registra una diminuzione di £ 15,3
milioni rispetto all’esercizio precedente. La variazione è dovuta
principalmente alla diminuzione del debito bancario per infrastrutture. Le
disponibilità liquide sono passate da £ 15,7 milioni a £ 3,2 milioni, segnando
un decremento del 79,6%.
Una parte dell’indebitamento finanziario lordo è “virtuoso”,
essendo dovuto all’attività di investimento nelle infrastrutture.
I debiti bancari, esposti in bilancio, al netto dei costi,
ammontano complessivamente a £ 36 milioni di cui £ 21 milioni con scadenza
entro l’esercizio successivo. Al 30 giugno 2012, i debiti bancari, al netto dei
costi, ammontavano a £ 62,2 milioni.
Tra i debiti bancari a breve termine è compreso un prestito
garantito di £ 20 milioni di HSBC Bank. Tale prestito è garantito dalle
attività del Gruppo.
Esiste anche un prestito bancario di £ 1.241.000, acceso nel
settembre 2004 e garantito da una garanzia generica sul patrimonio del Gruppo e
su taluni immobili di proprietà, rimborsabile in 23 anni, con rate trimestrali
iniziate. Gli interessi sono addebitati trimestralmente sulla quantità residua
da rimborsare. Tale prestito è riportato in bilancio al netto di £ 14.000, riguardanti
i costi del prestito che vengono ammortizzati lungo la durata dello stesso.
Un prestito di £ 16.000.000 da parte di Investec Bank, è
stato usato per finanziare la costruzione del nuovo Centro Sportivo (Training
Ground), ed è garantito dallo stesso. Alla data del 30 giugno 2013 residuava la
cifra di £ 15.000.000, rimborsabile in 5 anni. Tale prestito bancario è esposto
in bilancio al netto di £ 177.000, relativi ai costi di concessione del
prestito, che vengono ammortizzati lungo la durata del prestito.
Il Gruppo detiene tra le passività dei titoli di debito
garantiti (loan notes) derivanti da due emissioni. La prima di £ 10.000.000,
della durata di 20 anni dal settembre 2003, è stata effettuata nel novembre
2002, la seconda di £ 20.000.000, della durata di 16 anni dal settembre 2007, è
stata effettuata nel novembre 2006. Il prestito di £ 20 milioni è garantito dal
“White Hart Lane Stadium” e dalle future entrate per biglietti e ospitalità
aziendale. Di questi prestiti, al 30/06/2013, in bilancio residuano £ 21.769.000,
cui bisognerebbe aggiungere £ 194 mila di costi da ammortizzare per la durata
degli stessi.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita
calciatori è a debito per circa £ 24,5 milioni (-£ 8,1 milioni nel 2012).
I crediti commerciali per cessioni calciatori ammontano a £ 9.885.000
(2012: £ 7.483.000).
I debiti commerciali a breve per cessioni calciatori
ammontano a £ 20.862.000 (2012: £ 13.274.000). I Debiti commerciali a lungo
termine per l'acquisizione di calciatori sono pari a £ 13.672.000 (£ 2.290.000
nel 2012).
Considerando insieme l’indebitamento finanziario netto con
il saldo debitorio da compravendita calciatori si ha un’esposizione debitoria
pari a £ 79,4 milioni (£ 78,2 milioni nel 2011/12), in linea col limite del
Fair Play Finanziario, essendo inferiore al fatturato netto.
I Flussi di Cassa.
La variazione delle disponibilità liquide ha registrato un
decremento di £ 12,5 milioni
La gestione operativa ha generato un flusso di cassa netto
positivo per £ 7,1 milioni (2012: £ 22,2 milioni).
L’attività di investimento ha determinato un flusso di cassa
netto positivo per £ 8,2 milioni, mentre nel 2011/12 era negativo per £ 35,1
milioni. Infatti sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni
materiali per £ 21,2 milioni (£ 47,7 milioni nel 2011/12) e smobilizzi per £ 26
milioni (£ 6,1 milioni nel 2011/12). Inoltre, il gruppo ha registrato un
esborso di £ 42,6 milioni (2012: £ 27,2 milioni) per acquisire giocatori,
mentre dalle vendite di calciatori ha ricevuto £ 46 milioni (2012: £ 33,6
milioni).
L’attività di finanziamento ha generato deflusso di cassa
per circa £ 27,8 milioni, mentre nel 2011/12 si è registrato un flusso di cassa
netto positivo per £ 8 milioni. Infatti, durante il 2012/13, il Gruppo ha
rimborsato prestiti per £ 27,8 milioni (2012: £ 6,1 milioni).
Il Valore della Rosa.
Mentre nel 2011/12 si è registrato un drastico ridimensionamento
della Rosa dei calciatori, in termini di valore monetario, nel 2012/13 le
immobilizzazioni immateriali aumentano da £ 57,9 milioni a £ 73,2 milioni.
Nel corso dell'esercizio sono stati acquistati giocatori per
un costo totale di £ 61,7 milioni (£ 10,5 milioni nel 2011/12), sono stati
ceduti calciatori con un valore di libro pari a £ 19,7 milioni (£ 24,5 milioni
nel 2011/12) e sono stati effettuati ammortamenti per £ 26,8 milioni (£ 29,3
milioni nel 2011/12).
Durante l’esercizio 2012/13, sono stati ceduti: Luka Modric
al Real Madrid; Rafael van der Vaart all’Amburgo; Nico Kranjcar alla Dinamo
Kiev, Steven Pienaar all’Everton; Sebastien Bassong al Norwich e Button al Charlton
Athletic. Il valore complessivo incassato è stato di £ 46 milioni (£ 33,7
milioni nel 2011/12), che ha permesso di realizzare plusvalenze per £ 26,3
milioni (£ 9,2 milioni nel 2011/12).
Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati acquistati: Paulinho
dal Corinthians; Soldado dal Valencia; Lamela dalla Roma; Capote dal Toulouse;
Chiriches dalla Steaua Bucarest; Chadli dal Twente; Eriksen dall’Ajax. Tali
acquisti sono stati anche finanziati dalla cessione record di Gareth Bale al
Real Madrid, che darà luogo ad una mega-plusvalenza per il 2013/14.
Sull’esercizio 2013/14 peserà negativamente l’esonero di Andre Villas-Boas.
Le Infrastrutture.
La novità per quanto riguarda le infrastrutture è l’entrata
in funzione del nuovo Centro Sportivo di allenamento. Pertanto, dalla voce “immobilizzazioni
materiali in corso di costruzione” è stato trasferito l’importo di £ 57.555.000
alla voce “terreni e fabbricati”, mentre è stato trasferito l’importo di £
2.976.000 alla voce impianti e attrezzature. Quindi, dal 2012/13, la voce
“immobilizzazioni materiali in corso di costruzione” riguarda solo l’investimento
nel progetto del nuovo stadio di Northumberland (NDP).
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali,
durante il 2012/13, è diminuito da £ 186,7 milioni a £ 168,9 milioni. L’importo
delle immobilizzazioni materiali in corso di costruzione è sceso a £ 64,8
milioni (£ 132,1 milioni nel 2011/12), ed è comprensivo di terreni, fabbricati
e spese di progettazione. Queste ultime sono arrivate alla cifra di £ 34.915.000.
Secondo il parere degli Amministratori , il valore corrente
di mercato dei terreni e fabbricati è in
linea con il valore di bilancio.
Il fatturato netto aumenta del 2,24% a £ 147,4 milioni, da £
144,2 milioni del 2011/12. Il record storico fu registrato nel 2010/11 grazie
al raggiungimento dei quarti in Champions League.
Deloitte riclassifica il fatturato del Tottenham nella
“Football Money League” nel seguente modo: ‘Matchday’ per £ 40,2 (€ 46,9
milioni); ‘Broadcasting’ per £ 62,3 milioni (€ 72,7 milioni); ‘Commercial’ per
£ 44,9 milioni (€ 52,4 milioni).
Nella Nota Integrativa il fatturato è suddiviso nel seguente
modo: “Match receipts” per £ 33.491.000; “TV and Media” per £ 57.347.000 e
“Commercial” per £ 56.554.000.
La biglietteria per le partite della Premier League ha
registrato incassi pari a £ 22,2 milioni, mentre nel 2011/12 erano pari a £ 21,4
milioni. Lo Stadio ha continuato a registrare il “tutto esaurito” per tutte le
gare casalinghe di Premier League. I ricavi da competizione UEFA, compreso il
botteghino, a causa del raggiungimento dei quarti di UEFA Europa League, ammontano
a £ 10,4 milioni. I ricavi da Coppe Nazionali ammontano a £ 0,9 milioni.
I ricavi per diritti audiovisivi sono diminuiti a £ 57,3
milioni, registrando un decremento del 3,16% (nel 2011/12: £ 59,2 milioni). In
campionato è stato raggiunto il quinto posto (quarto posto nel 2011/12).
L’incidenza di tali ricavi sul fatturato è del 38,9%.
I proventi da sponsorizzazioni e da “Corporate Hospitality”
sono aumentati a £ 37,3 milioni; nel 2011/12 ammontavano a £ 35,1 milioni.
L’incremento è stato del 6%. I ricavi da merchandising sono aumentati del 5% a
£ 9,7 milioni (nel 2011/12: £ 9,2 milioni).
Dal 2005/2006, il CAGR relativo al fatturato è del 10,31%.
Il costo del personale è pari a £ 96,1 milioni (£ 90,2
milioni nel 2011/12). Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto, è
leggermente aumentato, passando dal 62,58% al 65,2%. Tale indicatore è ben al
di sotto del limite massimo auspicato dal Fair Play Finanziario, che è pari al
70%.
Il risultato del Player Trading è positivo per £ 962 mila,
nel 2011/12 era negativo per £ 15,8 milioni. Nel 2012/13, le plusvalenze realizzate
sono riuscite a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori.
La gestione finanziaria è negativa per £ 7,8 milioni, nel
2011/12 era negativa per £ 5,7 milioni. I costi finanziari sono aumentati da £
5,8 milioni a £ 8,2 milioni. I proventi finanziari sono aumentati da £ 127 mila
a £ 458 mila.
Per quanto riguarda il pagamento degli Agenti, nel sito
internet del club, è specificato che nel periodo 1° ottobre 2012 al 30
settembre 2013 il totale netto corrisposto è stato di £ 9.787.676.
Il “Breakeven
Rule”
Il Tottenham non ha problemi per quanto riguarda l’obiettivo
del pareggio di bilancio, considerando anche le varie soglie di tolleranza del
Fair Play Finanziario.
Il risultato prima delle tasse, 2012/13 è positivo per £ 3,7
milioni e quello del 2011/12, che è negativo per £ 7,3 milioni, andrebbe
depurato dei costi “virtuosi” come i costi relativi alle infrastrutture.
Conclusioni.
Il consolidato 2012/13 di “Tottenham Hotspur Limited”
presenta dei risultati in linea con i parametri del Fair Play Finanziario.
Innanzitutto, il Break-even Rule è ampiamente rispettato, il patrimonio netto è
positivo e il rapporto tra costo del personale e ricavi rientra ampiamente nei
limiti previsti dal Financial Fair Play: Inoltre, l’indebitamento finanziario
netto, considerando anche il saldo tra debiti e crediti da calciomercato, è
inferiore ai ricavi.
Se si confermasse l’ipotesi gestionale degli amministratori,
che punta su uno stadio nuovo con una capacità maggiore rispetto ai 36.230
spettatori del White Hart Lane, per
ottenere maggiori entrate, si profilerebbe un futuro da grande club europeo.
Infatti, il Tottenham non riesce a soddisfare la richiesta di biglietti da
parte dei suoi tifosi. Per quanto, riguarda il bilancio 2013/14, è facile
prevedere un ottimo risultato, grazie alla plusvalenza per la cessione di Bale
al Real Madrid.
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