domenica 8 febbraio 2015

Bilancio Chelsea 2013/14: utile per £ 18,4 milioni, con ricavi TV, commerciali e plusvalenze record.



Luca Marotta


Il comunicato stampa che ha annunciato i risultati economici e finanziari del Chelsea, relativi alla stagione 2013/14 (vedasi: http://www.chelseafc.com/news/latest-news/2014/11/chelsea-fc-announces-annual-profit.html), ha fatto riferimento al consolidato di Chelsea FC plc, che si analizzerà di seguito.

“Chelsea FC plc” è una società “sub-holding” del gruppo cui fa capo il “Chelsea Football Club”. Il gruppo ha come holding “Fordstam Limited” e come controllore di ultima istanza Roman Abramovich.
Chelsea FC plc, ha chiuso il bilancio consolidato, al 30 giugno 2014, con un risultato netto positivo pari a £ 18,4 milioni, pari a circa € 22 milioni (cambio: £1 =  €1,1958), mentre nel 2012/13 si era registrata una perdita di £ 49.440.000 e nel 2011/12 era evidenziato un utile netto di £ 1.378.000.

Il nuovo accordo per i diritti radiotelevisivi della FAPL ha contribuito in modo significativo all’esposizione del risultato positivo come hanno fatto del resto anche i proventi commerciali.
Invero, anche le plusvalenze, sono state determinanti, soprattutto quella derivante dalla cessione di David Luiz al PSG.

Per quanto riguarda l'introduzione delle regole UEFA sul fair play finanziario, gli Amministratori hanno dichiarato che rappresenta una sfida importante. La squadra di calcio ha bisogno di coniugare il successo sportivo sul campo con i dettami di questo nuovo regime.
Secondo gli Amministratori, il Chelsea sarà in regola anche per il secondo periodo di monitoraggio ai fini del Financial Fair Play.
In effetti, la simulazione elaborata alla fine del presente scritto confermerebbe l’affermazione degli Amministratori del Chelsea, che potranno comunque far ricorso alla clausola dell’esclusione degli ingaggi in essere al 1 giugno 2010 per il risultato del 2011/12.
Grazie al supporto della proprietà, l’indebitamento finanziario netto è assente, il Patrimonio Netto è positivo, ma la continuità aziendale continua ad essere garantita dall’azionista di riferimento.

Tra le curiosità bisogna segnalare che nella sezione relativa alle operazioni con le parti correlate è segnalato l’acquisto di “corporate hospitality box”, da parte di Roman Abramovich è in diminuzione essendo pari a £ 1 milione, mentre nel 2012/13 era pari a £ 2.038.000, e nel 2011/12 aveva speso £ 3.000.000.

Dal punto di vista sportivo, il 2013/14 il Chelsea è stato semifinalista di Champions League (2013: vincitore Europa League), è giunto terzo in Premier League (2013: terzo posto) e in FA Cup ha raggiunto il 5° turno (2013: semi-finalista).


La continuità aziendale.

Gli Amministratori hanno scritto che “Chelsea FC plc” fa affidamento sul continuo supporto finanziario della capogruppo “Fordstam Limited”. La società ha ricevuto conferma dalla capogruppo, che verranno forniti fondi sufficienti per finanziare l'attività per il prossimo futuro. Pertanto, gli Amministratori, nella preparazione del bilancio, hanno adottato il principio della continuità aziendale.
Invero, durante il 2013/14, la capogruppo “Fordstam Limited”, supportata dal proprietario finale, Mr Roman Abramovich, ha sottoscritto un aumento di capitale di n. 2.700.000 azioni del valore nominale di £ 0,01 al prezzo di £ 20. L’apporto della proprietà è stato di £ 54.000.000 (£ 85.000.000 nel 2012/13).

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per £ 370,6 milioni (€ 443,2 milioni) ed in aumento rispetto al dato dell’esercizio precedente, che era positivo per £ 298,9 milioni. La variazione di £ 71,5 milioni è dovuta, come già scritto, principalmente a causa di un’operazione di aumento di capitale per circa £ 54 milioni, derivante dal collocamento di 2.700.000 azioni a £ 20, che ha determinato un aumento del capitale sociale per £ 27.000 e un aumento della riserva da sovrapprezzo azioni per £ 53.973.000. Ovviamente sulla variazione ha esercitato i suoi effetti anche l’utile di esercizio pari a £ 18,4 milioni. Il Patrimonio Netto finanzia il 64,7% dell’attivo.



L’indebitamento.

Il bilancio consolidato al 30 giugno 2014, mostra una posizione finanziaria netta positiva per £ 25 milioni (€ 29,9 milioni). Determinata da disponibilità liquide per £ 19,9 milioni (€ 23,8 milioni) e crediti verso controllate per £ 5 milioni. Non esistono debiti finanziari.
Se considerassimo la struttura del gruppo fino al livello di “Chelsea FC plc”, potremmo affermare che l’assenza di debiti finanziari è frutto della scelta, di finanziarsi con apporti di capitale, tuttavia nella controllante “Fordstam Limited”, almeno fino al 2012/13, l’azionista ha preferito rimanere “creditore del gruppo” per i finanziamenti necessari agli apporti di capitale da destinare alle società controllate.
Nel 2011/12 la posizione finanziaria netta era positiva per £ 18.146.000.
L’entità dell’indebitamento finanziario netto, cui bisogna aggiungere il saldo tra debiti e crediti da calciomercato, è conforme al regolamento del Fair Play Finanziario in quanto inferiore ai ricavi.
I debiti con durata inferiore all’esercizio successivo ammontano a £ 169,5 milioni, mentre nel  2012/13 erano pari a £ 154,3 milioni. Questi debiti comprendono i ricavi anticipati per abbonamenti relativi alla stagione 2014/15 per l’importo di £ 41,8 milioni (£ 35,1 milioni nel 2012/13).
I debiti commerciali nel complesso sono pari a £ 103,9 milioni (£ 80,6 milioni nel 2012/13), di cui £ 71,1 milioni, hanno scadenza entro l’esercizio successivo.
I debiti tributari e previdenziali ammontano a £ 13,9 milioni, mentre nel 2012/13 erano pari a £ 14,9  milioni.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 1,83.
Infatti, l’equity ratio è molto alto ed è pari a 64,7%. Il ricorso al capitale di terzi è inferiore all’apporto di mezzi propri.

La struttura dell’attivo patrimoniale.

Il totale dell’attivo ammonta a £ 573,1 milioni (£ 482,3 milioni nel 2012/13) e risulta in aumento del 18,8%.
Al 30 giugno 2014, le attività non correnti rappresentano il 72,3% (78,2%  nel 2012/13) del totale dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 414 milioni (£ 377 milioni nel 2012/13).
Si è verificato un incremento del 9,8%.
Le immobilizzazioni immateriali nette, rappresentano il 40,2% dell’attivo e risultano diminuite da £ 195,7 milioni a £ 230,2 milioni. La voce avviamento ammonta a £ 636 mila (£ 729 mila nel 2012/13), al netto del fondo ammortamento di224 £  mila. L’evidenziazione dell’avviamento fu dovuta all’acquisizione del 31 gennaio 2012 del 100% di Chelsea Digital Media Limited.
Le immobilizzazioni materiali, rappresentano il 32,1% dell’attivo e ammontano a £ 183,8 milioni; nel 2012/13 erano pari a £ 181,3 milioni. La maggior parte degli investimenti effettuati sono stati spesi per il miglioramento delle strutture dello Stamford Bridge e del campo di allenamento a Cobham. Come nel 2012/13, sono stati capitalizzati costi finanziari per £ 2.003.000.
Le attività correnti rappresentano il 27,7% dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 159 milioni, con un incremento del 51% rispetto all’esercizio precedente.
Le disponibilità liquide diminuiscono da £ 26,1 milioni a £ 19,9 milioni.

Il Valore della Rosa.

Al 30 giugno 2014, il valore contabile netto della rosa calciatori ammonta a £ 225,9 milioni (€ 270 milioni) e risulta in aumento di £ 30,9 milioni. La variazione è stata causata da investimenti per £ 152,7 milioni, cessioni per un valore netto contabile residuo di £ 30,5 milioni, ammortamenti per £ 72,3 milioni e svalutazioni per £ 18,9 milioni.



In base ad una valutazione effettuata, la rosa del Chelsea al 30 giugno 2014 avrebbe un valore di mercato pari a £ 352.950.000 (£ 272,2 milioni al 30.06.2013 e £ 278.5 milioni al 30.06.2012).

Il Fatturato.



Il fatturato consolidato netto, per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2014, risulta pari a £ 319,8 milioni. Il fatturato netto del 2012/13 era pari a £ 255,8 milioni. L’aumento del fatturato, rispetto all’esercizio precedente, è stato di £ 64 milioni, ossia del 25,1%.
I Ricavi Media, come per tutti i club della Premier League, aumentano. Precisamente, l’aumento è stato del 7,5% da £ 105,4 milioni a £ 139,8 milioni (€ 167,2 milioni). La differenza è dovuta principalmente all’aumento dei diritti TV della FAPL.
I ricavi commerciali aumentano da £ 79,6 milioni a £ 108,9 milioni. Nel 2013/14 sono stati raggiunti accordi per nuove partnership con Rotary, Hackett, Coral, William Lawson’s, Indosat e Guangzhou R&F Football Club.
I ricavi da gare (“match day”) aumentano da £ 70,693,000 a £ 71,019,000.
La media spettatori del 2013/14 è stata di 40.979, mentre nel 2012/13 era di 40.072 e nel 2011/12 era di 40.344.
Il settore dei ricavi da match day è rimasto praticamente invariato (+0,46%). Non vi era alcuna possibilità di una crescita significativa, perché i prezzi praticati sono stati come quelli del 2011/12.



Le Spese operative.

Le spese operative ordinarie ammontano complessivamente a £ 349,2 milioni (£ 317 milioni nel 2012/13) e registrano un incremento di £ 32,1 milioni pari al 10,1%.
Sono evidenziati componenti straordinari di reddito operativo per circa £ 16,8 milioni (£ 3.983.000 nel 2012/13).
Tra gli altri costi operativi si segnala l’ammortamento delle immobilizzazioni dei costi di registrazione dei calciatori ammontante a £ 72,4 milioni (£ 58,8 milioni nel 2012/13), in aumento del 23,1%. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato di 8,3 milioni di sterline (£ 8 milioni nel 2012/13). L’ammortamento dell’avviamento è stato pari a £ 93 mila.

Il Costo del Personale.

Il costo del personale ammonta a £ 190,6 milioni e registra un incremento del 7,9% rispetto ai 176,6 milioni di sterline del 2012/13. L’incidenza del costo del personale sul fatturato, senza plusvalenze, è pari al 59,6% (69% nel 2012/13), nel limite del 70%, auspicato dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario. Il costo del personale riguarda 669 unità (629 nel 2012/13) di cui 89 appartenenti alla gestione sportiva (giocatori e staff compreso).
Nel 2013/14, il costo del personale comprende anche un componente positivo straordinario di £ 2.132.000.
Per quanto riguarda la regola sul contenimento dei costi del personale della Premier League, che stabiliva che l’incremento per il 2013/14, non poteva superare £ 4 milioni se non attingendo ai fondi diversi da quelli provenienti dalla Premier League, ossia i diritti TV; occorre evidenziare che i ricavi commerciali risultano aumentati di £ 29,3 milioni e che il Chelsea dovrebbe risultare in linea con quanto richiesto dalla regola.

Il “Costo del Fattore Lavoro”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della rosa calciatori, è pari a £ 262,9 milioni.
Il “Costo del Fattore Lavoro” incide sul fatturato netto per l’82,2%. Quindi ogni 100 sterline che si fatturano, ne vengono destinate 82,2 al personale.

Player Trading.



La differenza tra plusvalenze e minusvalenze realizzate con le cessioni di calciatori è positiva per £ 65,1 milioni (£ 14,5 milioni, nel 2012/13).

Questo risultato positivo è dovuto principalmente alle cessioni del difensore David Luiz al Paris Saint Germain, del centrocampista Juan Mata al Manchester United e di Kevin De Bruyne al Wolfsburg.
Nel 2012/13 furono ceduti: Daniel Sturridge al  Liverpool e Raul Meireles al Fenerbahce.
L’importo realizzato con le plusvalenze non è sufficiente a coprire gli ammortamenti pari a £ 72,4 milioni e pertanto la gestione del “player trading è in perdita per £ 7,3 milioni, anche se in netto miglioramento rispetto al 2012/13.

Il “Break-even result”.



Al 30 giugno 2014, il risultato prima delle imposte è positivo per £ 18.906.000; mentre al 30 giugno 2013, il risultato prima delle imposte era negativo per £ 50.712.000, mentre, al 30 giugno 2012, era esposto un risultato positivo consolidato di £ 1.378.000.
Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non quello alla data di chiusura del bilancio.
Il Chelsea dovrebbe rispettare, quanto stabilito dal Financial Fair Play. In ogni caso può ricorrere alla clausola dell’esclusione dal bilancio 2011/12 degli stipendi, relativi ai contratti in essere al 1 giugno 2010.
Si potrebbe stimare l’importo di tale clausola in 69 milioni di sterline, pari a circa 81,2 milioni di Euro al cambio medio del periodo di 1 £ = € 1,1773, considerando i seguenti calciatori: Petr Čech; Branislav Ivanović; Ashley Cole; Michael Essien;Frank Lampard; Didier Drogba; Mikel John Obi;Florent Malouda; José Bosingwa; Paulo Ferreira;Salomon Kalou; Ross Turnbull; Daniel Sturridge;John Terry; Hilário; Nicolas Anelka.
In linea teorica, il Chelsea potrebbe chiudere l’esercizio 2014/15 con una per di € 25 milioni.

Conclusioni.


Secondo gli Amministratori, gli ultimi risultati finanziari combinati con quelli dei due anni precedenti portano ad affermare che per il secondo periodo di monitoraggio del Financial Fair Play il Chelsea risulterà ampiamente entro i limiti stabiliti dalla UEFA. Tra l’altro, anche per il primo periodo di monitoraggio, è risultato che il Chelsea ha rispettato i criteri del Financial Fair Play.

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