Luca Marotta
Secondo gli Amministratori della società “Hellas Verona
Football Club S.p.A.”, l’operazione di cessione del marchio alla società
“Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”, avvenuta “a normali
condizioni di mercato”, ha rappresentato un’operazione “di forte impatto
economico patrimoniale e finanziario”.
La variante sul tema “cessione marchio”, che ha visto di
recente protagoniste il Siena, il Bari e il Parma, è l’ingresso successivo nel
capitale della cessionaria da parte della società cedente il marchio, che
utilizza il credito sorto dall’operazione per sottoscrivere l’aumento di
capitale.
Il bilancio 2013/14 di “Hellas Verona Football Club S.p.A.” ha
evidenziato un utile netto di € 5,3 milioni, mentre nell’esercizio precedente
si era registrata una perdita netta di € 5,3 milioni.
Appare decisiva la plusvalenza derivante dalla cessione del
marchio per 15,9 milioni di Euro.
Inoltre, mentre il bilancio 2013/14 riguarda il campionato
di Serie A, il bilancio 2012/13 si riferiva alla stagione sportiva disputata in
serie B e culminata con la promozione in serie A, al secondo anno dopo il
ritorno in serie B.
La differenza principale tra i due bilanci riguarda i ricavi
per i diritti TV.
La Società.
“Hellas Verona Football Club
S.p.A.” è controllata
dalla società “HV7 S.r.l.”, ma non è soggetta ad attività di direzione e
coordinamento da parte dell’unico azionista. La società intrattiene con “HV7 S.r.l.” un
contratto relativo all’utilizzo della sede sociale, ad un canone, per i primi
tre anni, pari a € 78 mila, al netto della rivalutazione ISTAT.
A partire dall’esercizio 2012-2013 “Hellas Verona Football
Club S.p.A.” ha esercitato l’opzione per l’adesione al consolidato fiscale, in
qualità di soggetto consolidato, con la società “Seven 23 S.r.l.” in qualità di consolidante.
Con la correlata “Hellas Verona Marketing &
Communication S.r.l.”, “Hellas Verona Football Club S.p.A.” intrattiene un
contratto di servizi commerciali, marketing e comunicazione. Tale rapporto è
stato ridefinito anche perché durante il 2013/14 si è verificata l’operazione
“cessione marchio”.
La Continuità
Aziendale (going concern).
La società di Revisione, nella sua Relazione, ha evidenziato
il fatto che il conto economico e lo stato patrimoniale sono influenzati dai
proventi straordinari per Euro 15.985 migliaia relativi all’operazione di
cessione del marchio Hellas Verona alla società correlata Hellas Marketing
& Communication Srl oltre che dagli effetti fiscali relativi alle imposte
differite passive per Euro 3.517 migliaia.
Lo Stato
Patrimoniale.
Il totale dell’Attivo, ossia il totale dei mezzi a
disposizione, è aumentato da € 19,1 milioni a € 66,4 milioni. L’aumento
riflette soprattutto il potenziamento dei diritti pluriennali alle prestazioni
dei calciatori aumentati da € 5,8 milioni a € 22,7 milioni e l’evidenziazione
della Library che ha fatto aumentare i diritti di brevetto e dell’utilizzazione
delle opere dell’ingegno da € 25 mila a € 4,2 milioni. Le immobilizzazioni
immateriali incidono per il 41,3% sull’attivo. I crediti sono aumentati da €
11,7 milioni a € 32,6 milioni e rappresentano il 49,16% dell’attivo. La
principale voce dei crediti riguarda i crediti verso le imprese collegate,
ossia “Hellas Marketing & Communication Srl”, pari a € 17,4 milioni.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina
l’indice di solvibilità totale. Una società è
solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel
caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,13, ciò vuol dire
che, adottando il principio di continuità aziendale, al 30.06.2014, il club
possedeva dei beni il cui valore era sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in
questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,68, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe sufficiente per pagare i
debiti a breve termine.
Anche
non considerando i ratei e i risconti passivi, pari a € 4.176.552, l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a
breve.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,13.
Infatti, l’equity ratio, ossia l’indice di autonomia
patrimoniale, è molto basso ed è pari a 11,5%. Il ricorso al capitale di terzi
risulta eccessivo, perché pari all’89,5%.
Tuttavia, la voce di debito più rilevante è verso la società
controllante HV7 srl, per € 14,5 milioni, pari al 21,9% dell’attivo e al 31,3%
dei debiti, riguardante principalmente un’anticipazione finanziaria per la
campagna trasferimenti per circa € 14 milioni. Nella sostanza tale prestito è
servito per il riscatto del calciatore Iturbe, che è stato successivamente
venduto all’AS Roma.
SOSTENIBILITA’ DEL PASSIVO
A fronte di un totale delle passività, intese come
“liabilities” pari a € 58,7 milioni, si contrappone un EBITDA di € 5.895.564,
ed il rapporto tra il totale lordo delle passività e l’EBITDA sarebbe pari a
9,96. In altri, termini la gestione economica, da sola senza l’ausilio dei
valori dell’attivo, impiegherebbe 9,96 anni per pagare il totale delle
passività.
Mentre se si considerasse il totale delle passività al netto
dell’attivo circolante e dei ratei e risconti attivi, il rapporto in questione
diminuirebbe a 4,17 e se si escludesse, per ipotesi di eventuale
capitalizzazione, il “prestito Iturbe”, il rapporto sarebbe addirittura pari a
1,71.
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori rappresenta il 34,25% del totale dell’attivo.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori aumenta da € 5,8 milioni a €
22,7 milioni. La variazione è dovuta ad investimenti per € 23,7 milioni (€ 7,8
milioni nel 2012/13), a cessioni per un valore contabile residuo di € 3,2
milioni (€ 284 mila nel 2012/13), ad ammortamenti per € 3,2 milioni (€ 722 mila
nel 2012/13) e svalutazioni per € 383 mila.
L’acquisto più oneroso è stato il “riscatto” di Iturbe dal
Porto per € 15 milioni, seguito da Gonzalez (Penarol) per € 2,4 milioni e Christodoulopoulos
per € 1,8 milioni dal Bologna.
Tra le cessioni con l’importo più rilevante spicca: Jorginho
al Napoli per € 9 milioni con una plusvalenza di € 8.990.217.
I crediti per compartecipazione ex art. 102 bis NOIF
ammontano a € 4,5 milioni (€ 375 mila nel 2012/13) e riguardano principalmente
Jorginho (Napoli) per € 4,5 milioni.
I debiti per compartecipazione ex art. 102 bis NOIF
ammontano a € 625 mila (€ 2,77 milioni nel 2012/13) e riguardano solo 2
calciatori. L’importo maggiore riguarda Bianchetti (Inter) per € 350 mila.
Al 30 giugno 2014, il valore contabile teorico della rosa
ammonta a circa € 26,6 milioni.
Il Grado Copertura Patrimonio Calciatori con i mezzi
propri.
Il Grado Copertura Patrimonio Calciatori indica la
capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi
Propri. E’ auspicabile che tale rapporto sia almeno pari a 1. Nel caso in
questione il rapporto tra mezzi propri e diritti pluriennali alle prestazioni
dei calciatori è pari a 0,34, tuttavia se escludessimo l’operazione Iturbe, per
la quale è intervenuta la controllante con un prestito “ad hoc”, il rapporto in
questione sarebbe pari a 1.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 7,6 milioni.
Rispetto al 2012/13 si è verificata un incremento di € 5,3 milioni, pari all’utile
dell’esercizio.
I mezzi propri finanziano solo l’11,5% dell’attivo.
Tuttavia, essendo positivo, il Patrimonio Netto è conforme a
quanto richiesto dall’indicatore 2) del Fair Play Finanziario.
La Posizione
Finanziaria Netta.
L’indebitamento di natura finanziaria 2013/14 al netto delle
disponibilità liquide è aumentato da € 1,2 milioni a € 18,6 milioni. Tuttavia,
la maggior parte del debito finanziario è costituito da debiti verso la
controllante, per l’importo di 14,5 milioni di Euro, di cui Euro 14 milioni
riguardanti un prestito, erogato il 26 maggio 2014, quale anticipazione per la
campagna trasferimenti. Tale prestito deve essere rimborsato il 31 marzo 2015.
Nell’esercizio 2012/13, grazie anche alla completa
esecuzione dell’aumento del capitale sociale da € 120.000 ad € 3.000.000 la
Società aveva mantenuto un livello di indebitamento finanziario abbastanza
contenuto.
I debiti bancari diminuiscono da € 1,5 milioni a € 275 mila.
Tali debiti riguardano un mutuo con Unicredit per un importo
residuo di € 275 mila e scadenza 31/12/2016.
Le disponibilità liquide risultano in aumento da € 377 mila a
€ 1,2 milioni.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita
calciatori è negativo per € 3,8 milioni (-€ 1,9 milioni nel 2012/13). I crediti
verso enti settore specifico ammontano a circa € 8,7 milioni. L’importo
maggiore riguarda il credito verso il Napoli di € 3 milioni per Jorginho.
I debiti verso enti settore specifico ammontano a € 12,5 milioni
(€ 4,9 milioni nel 2012/13). L’importo maggiore riguarda la Lega Nazionale
Professionisti per € 7,1 milioni.
I diritti TV 2014/15 sono stati anticipati, in quota parte
per € 5 milioni circa, perché Hellas Verona ha definito con MPS leasing e
factoring un contratto di factoring per i diritti televisivi di Serie A.
Ovviamente, tali debiti sono “autoliquidanti” e hanno di
fatto “drenato” parte della liquidità 2014/15, per l’esercizio 2013/14.
Altri debiti.
I debiti tributari ammontano a € 2,2 milioni (€ 243 mila nel
2012/13), di cui € 1,6 milioni per IRAP corrente, e i debiti verso Istituiti
previdenziali risultano pari a € 260 mila (€ 271 mila nel 2012/13). Nella Nota
Integrativa è specificato l’adempimento degli obblighi nel mese di competenza.
I debiti verso i propri Dipendenti ammontano a € 6.590.000 (€
3.192.000 nel 2012/13) e si riferiscono alle mensilità di maggio e giugno 2014
oltre ai premi maturati. Nella Nota Integrativa è specificato il puntuale
pagamento alle scadenze.
I debiti verso dipendenti rappresentano circa il 22,6% del
costo del personale.
Il fondo rischi e oneri aumenta da € 509 mila a € 7.634.614,
soprattutto a causa dell’accantonamento al fondo imposte differite per € 5,5
milioni ed ad un accantonamento generico prudenziale per € 2 milioni. Il contenzioso
con tre ex allenatori tesserati nel 2008 e un ex dirigente del 2012, è stato
definito con un accordo, resta da definire una questione riguardante
l’applicazione delle norme sugli steward, per la quale risulta un accostamento
di € 301 mila.
La Gestione
Economica.
Il valore della produzione è
aumentato di 39 milioni di Euro, da € 14,1 milioni a € 53,6 milioni, per effetto soprattutto dei maggiori
ricavi per la cessione dei diritti TV, che aumentano di 22 milioni di Euro,
grazie alla Seria A. Invero, anche le plusvalenze hanno contribuito con un
incremento di 9,5 milioni.
Tuttavia, i costi della produzione restano superiori, perché sono
aumentati, anche se in misura meno che proporzionale, da € 20,9 milioni a € 54
milioni, a causa soprattutto dell’incremento del costo del personale da € 12,7
milioni a € 29,1 milioni. La differenza tra valore e costi della produzione è negativa
per € 401.093, mentre nell’esercizio precedente era negativa per € 6,8 milioni.
I Ricavi
Il fatturato, al netto delle plusvalenze realizzate, degli
altri ricavi da Player Trading e degli storni dei costi per il vivaio, risulta
aumentato da € 13,3 milioni a € 42,7 milioni.
Il motivo dell’incremento, risiede nel fatto che il bilancio
2013/14 registra un incremento nei ricavi TV, a seguito della partecipazione al
campionato di Serie A.
Infatti, i diritti TV aumentano da € 785 mila a €
22.823.000.
I ricavi commerciali pari a € 3,6 milioni (€ 4,5 milioni nel
2012/13), riguardano proventi da sponsorizzazioni per € 1.615.000 (€ 1.123.000
nel 2012/13), proventi pubblicitari per € 1.819.000 (€ 3.081.000 nel 2012/13) e
proventi commerciali e royalties per € 153 mila (€ 303 mila nel 2012/13). Gli
sponsor ufficiali (Agsm Verona Spa, Leaderform Spa, Antress Industry SpA,
Franklin & Marshall) hanno contribuito con € 1.450.000 (€ 860.000 nel
2012/13). Lo sponsor tecnico Nike ha
contribuito con € 165 mila (€ 363.000 con Asics nel 2012/13).
I ricavi da gare aumentano da € 3,2 milioni a € 5,3 milioni,
a causa soprattutto dell’aumento dei ricavi per abbonamenti che aumentatano da
€ 2 milioni a € 3,5 milioni. La campagna abbonamenti relativa alla stagione
sportiva 2013/14 ha visto la sottoscrizione di n. 16.129 abbonamenti (n. 11.564
nel 2012/13).
Mentre, la campagna abbonamenti 2014/15 ha registrato la
sottoscrizione di n. 14.107 abbonamenti per un incasso lordo di Euro 3,955
milioni.
Secondo gli Amministratori, il numero di abbonamenti, pone
la società Hellas Verona tra le prime in Italia.
Tra i ricavi e proventi diversi pari a € 4,9 milioni, figura
l’accordo transattivo con la RAI per € 3,5 milioni.
Infatti, come fatto da altre società, Hellas Verona ha
raggiunto un accordo transattivo con la RAI, in forza del quale la “RAI” ha
riconosciuto ad Hellas Verona la titolarità della “library archivio immagini”
ed Hellas Verona ha attribuito a “RAI” alcuni diritti di sfruttamento
dell’archivio.
Il fatto che Hellas Verona, sia divenuta titolare della
“library” ha permesso di raggiungere un accordo con “Infront” per l’utilizzo e
lo sfruttamento dell’archivio, che ha fruttato € 650 mila.
Altra conseguenza dell’accordo è l’evidenziazione tra le
immobilizzazioni immateriali dei diritti relativi all’archivio per € 4,3
milioni.
Il Player Trading.
Il risultato economico delle operazioni di mercato, ossia i
ricavi e le plusvalenze al netto delle minusvalenze e dei costi legati al
trasferimento dei calciatori, non è riuscito a coprire il costo degli
ammortamenti dei calciatori.
Le plusvalenze realizzate sono pari a € 10,2 milioni (€ 746
mila nel 2012/13).
La plusvalenza più importante è stata quella legata alla
cessione del calciatore Jorginho, che è stato ceduto al Napoli per € 9 milioni e
che ha determinato una plusvalenza di € 8.990.000. Le altre plusvalenze riguardano
la cessione dei calciatori Albertazzi (Milan) per € 669 mila e Rivas (Spezia)
per € 500 mila.
Le minusvalenze sono state rilevate solo per € 30 mila.
I proventi derivanti dalla risoluzione dei contratti di
compartecipazione sono stati pari a € 878 mila.
Gli oneri derivanti dalla risoluzione dei contratti di
compartecipazione sono stati pari a € 125 mila.
Gli ammortamenti dei calciatori sono aumentati da € 722 mila
a € 3,2 milioni.
Il prestito di Iturbe è costato € 307 mila.
Il 16 luglio 2014, AS Roma Spa ha comunicato di aver
acquistato a titolo definitivo il calciatore Iturbe per la cifra di € 22
milioni oltre a 2,5 milioni di bonus legati al conseguimento di alcuni
risultati. Tale operazioni frutterà per Hellas Verona una plusvalenza almeno di
€ 7 milioni, che sarà evidenziata nel bilancio 2014/15.
I Costi.
Il costo del personale, pari a € 29,1 milioni (€ 12,7
milioni nel 2012/13), risulta aumentato del 129,9%, evidentemente per la partecipazione
al campionato si Serie A.
L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto è stata
del 68,2% circa.
Il Regolamento del Fair Play Finanziario auspica che tale
rapporto sia inferiore al 70%.
Gli ammortamenti e le svalutazioni complessive sono pari a €
3.995.057 (€ 832 mila nel 2012/13), di cui € 3,2 milioni per ammortamento
calciatori, € 270 mila per ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali
ed Euro 383 mila per svalutazione di 5 calciatori.
Tale voce incide per il 7,4% sui costi della produzione.
Risulta accantonamenti al fondo rischi per € 2,3 milioni, di
cui € 2 milioni di natura “prudenziale”.
Le spese per servizi aumentano di circa € 5,5 milioni da € 3,7
milioni a € 9,2 milioni. I costi per le competenze dei procuratori aumentano da
€ 232 mila a € 2 milioni. I costi amministrativi e generali ammontano a € 2,7
milioni, di cui € 500 mila per i servizi resi da HV7 srl.
Non avendo infrastrutture sportive di proprietà, Hellas
Verona paga € 690 mila per l’affitto di impianti sportivi comunali, € 268 mila
per l’affitto di campi sportivi ed € 142 mila per l’affitto di altri locali (di
cui € 82 mila verso HV7 srl).
Per quanto riguarda la gestione finanziaria, gli interessi
passivi verso altri finanziatori sono aumentati da € 13 mila a € 320 mila, per
il maggior ricorso al factoring.
La gestione straordinaria è positiva per € 15,7 milioni,
perché beneficia della plusvalenza relativa alla cessione del marchio per €
15.985.000. Tale plusvalenza ha determinato l’accantonamento di imposte
differite per € 3,5 milioni.
Il Consolidato
Fiscale e le operazioni con parti correlate.
Per quanto riguarda la gestione tributaria, poiché Hellas ha
aderito al consolidato fiscale, ha registrato dei componenti negativi per
imposte anticipate per l’importo di € 2.896.211 (€ 2.018.114 nel 2012/13), che
rappresentano il risultato dell’importo fiscale trasferito alla consolidante.
A causa dell’IRAP di competenza dell’esercizio, pari a €
1.799.017 (€ 185 mila nel 2012/13) e delle imposte differite, pari a €
5.494.558, l’impatto negativo della gestione tributaria ammonta a € 10,2
milioni esercitando il suo effetto sul risultato prima delle imposte che era
pari a € 15.466.546, determinando un utile netto di € 5.276.760.
HV7 srl ha prestato in data 26 maggio 2014 la cifra di 14
milioni per l’operazione Iturbe, ha inciso sui costi per € 82 mila per
l’affitto della sede sociale e per € 500 mila per i servizi amministrativi.
Durante il 2013/14, precisamente nel mese di dicembre 2013,
si è proceduto alla cessione del marchio “Verona” per lo sfruttamento
commerciale, marketing e comunicazione, alla società correlata “Hellas Verona
Marketing & Communication S.r.l.”, preservando l’esclusiva titolarità del
marchio ai fini del c.d. “titolo sportivo” in capo ad “Hellas Verona Football
Club S.p.A.”.
Tale cessione è avvenuta per l’importo di € 16 milioni (da pagarsi
ratealmente entro il 30 giugno 2017).
Nella sostanza tale cessione ha determinato una plusvalenza tale
da comportare l’utilizzo delle imposte differite attive iscritte nel bilancio
dell’esercizio al 30 giugno 2013.
Nel corso del 2013/14 la società correlata ha già pagato la
cifra di Euro 750 mila.
Nella relazione sulla gestione si legge che Hellas Verona
interverrà nell’aumento di capitale della correlata “Hellas Verona Marketing
& Communication S.r.l.”, utilizzando il credito sorto dall’operazione di
cessione del marchio.
Prospettive 2014/15.
La partecipazione al campionato di Serie A per il 2014/15
permette di prevedere una gestione economica-finanziaria il continuità con il
2013/14.
La plusvalenza di Iturbe di almeno 7 milioni, il prestito di
Romulo alla Juventus, permetteranno di avere proventi economici da
trasferimento calciatori, in linea col 2013/14.
La campagna trasferimenti luglio-agosto 2014, chiusa con un
saldo finanziario positivo per € 21.307.817, ha determinato cessioni per € 34,6
milioni e acquisizioni per € 13,3 milioni, con costi per assistenza trattative
per € 4,685 milioni.
Ovviamente, anche l’importo dei diritti TV caratterizzerà
positivamente il bilancio 2014/15.
Inoltre, la campagna abbonamenti 2014/15 ha confermato,
sostanzialmente, il buon rapporto di fidelizzazione dei tifosi dell’Hellas
Verona, che risultano tra le prime tifoserie in Italia.
Tuttavia, bisogna evidenziare che nel bilancio 2014/15 non
figureranno la plusvalenza da cessione marchio e i proventi relativi all’accordo
transattivi con la RAI, pertanto spetterà alle capacità gestionali degli
Amministratori quella di mantenere i costi in linea con i componenti positivi
di reddito.
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