Luca Marotta
I conti 2013/14 del Paris Saint-Germain evidenziano una
“modesta” perdita di 302 mila Euro, grazie all’enorme incremento del fatturato.
Che beneficia di enormi “contribuzioni” / sponsorizzazioni e, seppur in misura
nettamente inferiore, anche della partecipazione alla Champions League.
Il dati dell’esercizio precedente evidenziavano una perdita
di Euro 3,5 milioni, che già beneficiava di enormi “contribuzioni” /
sponsorizzazioni e dei ricavi da Champions League.
Nel 2011/12 la perdita fu limitata a 5,4 milioni di Euro, grazie
alla retroattività della “contribuzione” / sponsorizzazione, con l’Autorità del
Turismo del Qatar, di cui si è discusso molto, in particolare della sua
conformità al Regolamento del Fair Play Finanziario.
Il Paris Saint-Germain Football SASP è una società per
azioni sportiva professionistica, con un Capitale di 4.000.000 di Euro, in
precedenza il Capitale era di 893.195,6 di Euro, poiché, in data 12 marzo 2013,
si è verificato un aumento di capitale. La società di calcio parigina è
controllata da Qatar Sports Investments. Il Presidente del consiglio di
Amministrazione è A.Al-Khelaifi, il Direttore generale delegato è Jean-Claude
Blanc. Nel consiglio di Amministrazione figurano: Sophie FERLET; Adel MUSTAFAWI;
Mohammad AL-SUBAIE; Yousif AL OBAIDLI.
Di seguito si farà riferimento ai dati forniti dalla
“DIRECTION NATIONALE DU CONTRÔLE DE GESTION” della Ligue de Football
Professionnel, che non sono altro che i dati “aggregati” di “Paris
Saint-Germain Football SASP”, PSG Merchandising e “Association Paris
Saint-Germain FC”, che ha per oggetto la gestione del settore amatoriale del
club. L’utilizzo del termine “dati aggregati”, è giustificato dal fatto che non
si è in presenza di un vero e proprio bilancio consolidato. Tuttavia, la D.N .C.G. valuta i “dati
aggregati” del bilancio della SASP con quello dell’Association e di PSG
Merchandising, che sono pubblicati e accessibili a tutti e in forma sintetica.
L’esercizio 2013/14 rappresenta la terza gestione a regime imputabile
agli sceicchi.
Dal punto di vista sportivo l’esercizio 2013/14 è stato
caratterizzato dal secondo successo consecutivo in “Ligue 1” , dal successo nella coppa di
Lega e dal raggiungimento dei quarti di finale di Champions League per la
seconda stagione consecutiva.
L’accordo con il CFCB
dell’UEFA.
Il 16 maggio 2014 è stato raggiunto un accordo con il Club
Financial Control Body dell’UEFA.
Nella sostanza, tale accordo prevede i seguenti punti:
-
per il 2014/15 la possibilità di un break-even deficit
al Massimo di 30 milioni di Euro;
-
pareggio di bilancio per il 2015/16;
-
il contratto tra PSG e l'Autorità del Turismo del Qatar
è stato valutato considerando un fair value, per un importo significativamente
inferiore a quello attribuito dal club;
-
PSG ha accettato che il costo del personale non può
essere aumentato nel corso dei prossimi due esercizi (2015 e 2016);
-
PSG ha accettato una limitazione del numero di
giocatori da includere nella lista "A" ai fini della partecipazione alle
competizioni UEFA. In particolare, per la stagione 2014/15 PSG ha potuto
registrare solo 21 giocatori nella lista "A", al posto del potenziale
massimo di 25. E una volta raggiunto il pareggio PSG potrà gradualmente
registrare i giocatori nel limite massimo previsto;
-
PSG ha accettato di limitare in modo significativo la
spesa nel mercato dei trasferimenti per le stagioni 2014/2015 e 2015/2016. PSG ha
accettato inoltre una limitazione calcolata sul numero di nuove registrazioni che
si possono inserire nei Lista "A" ai fini della partecipazione alle
competizioni UEFA. Il calcolo si basa sul saldo netto dei trasferimenti in
entrata e uscita, in ogni finestra di mercato dei periodi di validità
dell’accordo;
-
PSG si è impegnato a pagare un importo totale di 60
milioni di Euro che sarà trattenuto sui ricavi per la partecipazione a competizioni UEFA a partire
dalla stagione 2013/14. Tuttavia, l’importo di 40 milioni di Euro è sottoposto
alla condizione che il PSG soddisfi le misure operative e finanziarie
concordate con il CFCB della UEFA.
Per la verifica del rispetto dell’accordo, il PSG si è
impegnato a fornire al CFCB una relazione semestrale attestante il rispetto
delle condizioni concordate.
Nel
caso in cui il PSG non rispettasse uno dei termini di questo accordo,
l’investigatore capo del “Club Finamcial Control Body” dell’UEFA rinvierà la
causa alla Camera arbitrale, come previsto dall'art. 15 comma 4 delle norme procedurali: “If a
defendant fails to comply with the terms of a settlement agreement, the CFCB
chief investigator shall refer the case to the adjudicatory chamber”.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto, al 30 giugno 2014 è positivo per Euro 43,6
milioni; mentre, al 30 giugno 2013, era positivo
per € 37 milioni e al 30 giugno 2012, era negativo per € 2.815.000. Il
regolamento UEFA del Financial Fair Play, considera la regola del Patrimonio
Netto non negativo come uno degli indicatori fondamentali; in particolare
l’esistenza di un patrimonio netto negativo deteriorato è considerata come
violazione del Regolamento stesso. Il PSG non ha problemi sotto questo punto di
vista.
Considerando il finanziamento soci, la posizione finanziaria
netta risulta positiva per Euro 2,1 milioni, mentre nel 2012/13 era positiva
per Euro 17,5 milioni. Nel 2011/12 era negativa per € 128,7 milioni. Il
finanziamento soci (“Comptes courants d’actionnaires”) aumenta da € 22,4
milioni a € 46 milioni. I prestiti effettuati dai soci finanziano solo il 7,2%
dell’attivo (il 5,4% nel 2012/13). I debiti finanziari sono pari a 1,1 milioni di
Euro (zero nel 2012/13). Le disponibilità liquide aumentano a € 49,3 milioni da
€ 39,9 milioni del 2012/13.
Ai fini del Financial Fair Play bisogna considerare anche il
saldo tra debiti e crediti per la compravendita di calciatori. Tale saldo è negativo
per 148,5 milioni di Euro, mentre nel 2012/13 era negativo per € 89,2 milioni.
I debiti per l’acquisto di calciatori ammontano a circa € 150,6 milioni (€ 89,2
milioni nel 2012/13). I crediti per le cessioni dei calciatori ammontano a € 2,1
milioni (€ 50 mila nel 2012/13).
Quindi, considerando i debiti verso i soci e il saldo tra
crediti e debiti per la compravendita di calciatori, l’indebitamento finanziario
resta inferiore al fatturato netto, anche non considerando gli “altri ricavi”.
Il Valore della Rosa.
Le immobilizzazioni immateriali relative ai diritti
pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 276,1 milioni (€
181,2 milioni nel 2012/13). E’ un valore che tiene conto della campagna
trasferimenti dell’estate 2013/14: Edinson Cavani (SSC Napoli); Marquinhos (AS
Roma); Lucas Digne (LOSC Lille) e della relativa seconda sessione invernale con
Yohan Cabaye (Newcastle United).
L’incidenza sul totale dell’attivo, che è pari a € 634,6
milioni (€ 416,8 milioni nel 2012/13), è del 43,5% (43,5% nel 2012/13).
Il Conto Economico.
Anche nel 2013/14, nonostante l’incremento del 18,7%, il
fatturato netto è aumentato in misura percentuale inferiore all’aumento dei
costi operativi, che è stato del 21,7%.
Il Fatturato.
Il fatturato, con esclusione delle plusvalenze, raggiunge la
cifra record di 474,2 milioni di Euro (€
399,6 milioni nel 2012/13). Anche, secondo la classifica della Deloitte
“Football Money League” il fatturato è stato pari a Euro 474,2 milioni (€ 398,8
milioni nel 2012/13). In ogni caso il fatturato supera la soglia dei 400
milioni di Euro, già superata, da alcuni anni, da club come Real Madrid,
Barcellona, Bayern Munchen e Manchester United. Al
30/06/2013, il fatturato era pari a € 399,6 milioni. Al 30/06/2012, il
fatturato segnava la cifra di € 222.387.000, mentre al 30/06/2011 era pari a € 100,9
milioni.
I ricavi da cessione diritti audiovisivi risultano pari a € 85,9
milioni (€ 90,9 milioni nel 2012/13), con un’incidenza del 18,1% (22,7% nel 2012/13).
Il decremento è stato di 5 milioni di Euro. La partecipazione alla UEFA
Champions League ha determinato, a
titolo provvisorio, dei ricavi per Euro 54.417.000 (€ 44.690.000 nel 2012/13).
Si pensi che nel 2011/12, i ricavi da competizioni europee furono pari a 2,7
milioni di Euro, a seguito dell’eliminazione nella fase a gironi di Europa
League .
I ricavi definitivi per la Champions League 2013/14, come
evidenziati nel bilancio UEFA, sono stati pari a Euro 57.278.000.
Secondo la classifica della Deloitte “Football Money
League”, i ricavi “Broadcasting” sono pari a € 83,4 milioni.
I ricavi da gare dimiuiscono a € 39,1 milioni da € 39,9
milioni, con un’incidenza dell’8,2%. Invece, secondo la classifica della
Deloitte “Football Money League”, forse a causa della diversa riclassificazione
utilizzata, rispetto alla DNCG, i ricavi da gare sono pari a Euro 63,1 milioni
(53,2 milioni nel 2012/13).
Sempre secondo lo studio Deloitte la media spettatori in
“Ligue 1” è
stata di 45.420.
I ricavi da sponsor e pubblicità sono pari a Euro 78,9
milioni. Nel 2012/13 era evidenziato un importo di € 35,2 milioni e di € 24,6
milioni nel 2011/12. Invece, secondo la classifica della Deloitte “Football
Money League”, sempre a causa della diversa riclassificazione utilizzata, i
ricavi commerciali sono pari a Euro 327,7 milioni (Euro 254,7 milioni nel 2012/13).
Infatti, la classifica della Deloitte, non riporta, la voce relativa agli “altri
ricavi”. L’incidenza sul fatturato netto, della voce “Sponsors – Publicité” è solo
dell’8,8% (8,8% nel 2012/13).
Gli altri ricavi (“Autres produits”) ammontano alla cifra
record di Euro 270,3 milioni, con un’incidenza del 57%; mentre nel 2012/13, erano
esposti per la cifra di € 233,5 milioni (€ 125,4 milioni nel 2011/12), con un’incidenza
del 58,5%. Nel 2011/12 in tale voce era stato allocato l’effetto retroattivo
del contratto con l'Autorità del Turismo del Qatar, su cui si è tanto discusso,
ai fini della sua rilevanza in termini di Fair Play Finanziario. Evidentemente,
l’allocazione contabile in tale voce vuole evidenziare la diversa “natura”
giuridica dell’accordo con l'Autorità del Turismo del Qatar, che potrebbe
essere “funzionale” alla tesi che sostiene che tale accordo dovrebbe essere
stimato con parametri differenti rispetto a quelli utilizzati per le “normali”
sponsorizzazioni o accordi commerciali.
Tuttavia, l’accordo raggiunto con il CFCB ha determinato il
valore del contratto tra PSG e l'Autorità del Turismo del Qatar in base ad un “fair
value”, per un importo significativamente inferiore a quello attribuito dal
club.
Il grafico mostra come l’aumento del fatturato del PSG sia
dipeso dagli “altri ricavi”.
Nella sostanza, i ricavi commerciali del PSG, compresi gli
“altri ricavi”, sono enormi perché il club parigino può vantare contratti a
lungo termine con Emirates come sponsor di maglia, Nike come sponsor tecnico e
l'Autorità del Turismo del Qatar, che sponsorizza e collabora con un contratto
“innovativo”, che, come si è detto, ha fatto molto discutere, ma per il quale è
stato comunque raggiunto un accordo col CFCB. Le problematiche di tale
contratto riguardavano il fatto se trattasi di contratto con “parte correlata”
o se possa rientrare nella fattispecie degli di “aiuti di Stato”.
Come scritto nella classifica della Deloitte “Football Money
League”, per quanto riguarda gli altri Sponsor si sono aggiunti altri marchi
globali come Qatar National Bank, Ooredoo, Panasonic, Microsoft, Hublot and
Heineken. Nella riclassificazione operata da Deloitte i Ricavi commerciali
comprendono i proventi da tournée internazionali, che includono l’amichevole
contro il Real Madrid a Doha.
Per quanto riguarda l’accordo con Ooredoo, S.E. Sheikh
Abdullah Bin Mohammed Bin Saud Al Thani, Presidente del Consiglio di
Amministrazione del Gruppo Ooredoo, e Nasser Al-Khelaifi, Presidente del Paris
Saint-Germain, hanno siglato un accordo, a partire dalla stagione 2013/2014,
per cinque stagioni fino al 2017/18., per l’importo di complessivi Euro 75
milioni, ossia 15 milioni di Euro all’anno, per la presenza del logo Ooredoo
nella parte posteriore delle maglie del Paris Saint-Germain , sulle maniche
delle stesse maglie e sui cartelloni pubblicitari del Parc des Princes.
I Costi.
Le previsioni di aumento dei costi per il 2013/14 si sono
avverate.
Il totale dei costi operativi aumenta del 21,7% (90,2% nel 2012/13)
da € 407,1 milioni a € 495,6 milioni.
Il costo del personale aumenta del 9,2% (+87,1% nel 2012/13)
da € 219,6 milioni a € 239,8 milioni, con un’incidenza sul fatturato netto, senza
plusvalenze, del 50,6%, entro il limite massimo auspicato dal Fair Play Finanziario.
Sul’aumento del costo del personale potrebbe aver inciso anche l’imposta del
75% sulle alte remunerazioni dei calciatori, con effetto retroattivo.
I costi per la gestione dei calciatori (“Les Coûts des
mutations”) comprendono sia gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori che le provvigioni spettanti agli agenti sui
trasferimenti. Tale voce aumenta del 24,3%, da € 91,2 milioni a € 113,4
milioni.
Gli altri costi ammontano a € 142,4 milioni (€ 96,2 milioni
nel 2012/13) e registrano un incremento di € 46,1 milioni. Da evidenziare, che
nei costi dovrebbe essere compreso
l’importo della transazione raggiunta con l’UEFA, relativa alle violazioni del
Regolamento del Fair Play Finanziario, pari a 20 milioni di Euro e corrispondente
alla parte non sottoposta a condizione sospensiva.
Il Player Trading.
Il saldo economico dovuto alle operazioni dei trasferimenti
calciatori è attivo per € 23,4 milioni (€ 7,4 milioni nel 2012/13). Tale voce
non riesce a coprire il costo annuale relativo ai diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori, comprensivo del costo degli agenti, pari a € 113,4
milioni (€ 91,2 milioni nel 2012/13).
Le due cessioni importanti nel 2013/14 sono state: Mamadou
Sakho (FC Liverpool) e Kévin Gameiro (FC Siviglia).
La gestione finanziaria è risultata negativa per € 1,9
milioni, mentre nel 2012/13 è stata negativa per € 2,8 milioni.
La gestione straordinaria ha registrato un saldo negativo
per € 1 milione, mentre nel 2012/13 era esposto un saldo negativo per € 402 mila.
Il punto di pareggio.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 971 mila, mentre nel 2012/13,
era negativo per € 3,3 milioni e nel 2011/12, era sempre negativo per 5,4
milioni di Euro. Per il rispetto del Break-Even Rule del Financial Fair Play
sarà importante rispettare quanto pattuito nell’accordo di transazione col CFCB
dell’UEFA.
Conclusioni.
La valutazione che è stata fatta dei conti del PSG, nel
primo periodo di monitoraggio del Fair Play Finanziario, ha rappresentato il primo
test di validità del Regolamento UEFA. Senza dubbio, è prevalsa la volontà di
non andare ad uno scontro con i club, mediante un’interpretazione rigida del
Regolamento, ma si è preferita un’interpretazione “elastica”. Per questo motivo
si è scelto la via di un accordo.
Nel corso dei prossimi anni, sarà importante per il PSG
mantenere ricavi commerciali elevati. Il successo sportivo nelle competizioni
europee potrà risultare fondamentale per la crescita dei ricavi TV, tenuto
conto che la Ligue 1 non assicura ricavi a livello di Premier League. Ovviamente
si dovrà operare anche sul fronte del contenimento dei costi, onde evitare uno
scontro con l’UEFA.
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