venerdì 17 aprile 2015

Paris Saint-Germain 2013/14: perdita di 302 mila Euro, aumenta la dipendenza dagli “Altri Ricavi”.



Luca Marotta



I conti 2013/14 del Paris Saint-Germain evidenziano una “modesta” perdita di 302 mila Euro, grazie all’enorme incremento del fatturato. Che beneficia di enormi “contribuzioni” / sponsorizzazioni e, seppur in misura nettamente inferiore, anche della partecipazione alla Champions League.
Il dati dell’esercizio precedente evidenziavano una perdita di Euro 3,5 milioni, che già beneficiava di enormi “contribuzioni” / sponsorizzazioni e dei ricavi da Champions League.
Nel 2011/12 la perdita fu limitata a 5,4 milioni di Euro, grazie alla retroattività della “contribuzione” / sponsorizzazione, con l’Autorità del Turismo del Qatar, di cui si è discusso molto, in particolare della sua conformità al Regolamento del Fair Play Finanziario.

Il Paris Saint-Germain Football SASP è una società per azioni sportiva professionistica, con un Capitale di 4.000.000 di Euro, in precedenza il Capitale era di 893.195,6 di Euro, poiché, in data 12 marzo 2013, si è verificato un aumento di capitale. La società di calcio parigina è controllata da Qatar Sports Investments. Il Presidente del consiglio di Amministrazione è A.Al-Khelaifi, il Direttore generale delegato è Jean-Claude Blanc. Nel consiglio di Amministrazione figurano: Sophie FERLET; Adel MUSTAFAWI; Mohammad AL-SUBAIE; Yousif AL OBAIDLI. 

Di seguito si farà riferimento ai dati forniti dalla “DIRECTION NATIONALE DU CONTRÔLE DE GESTION” della Ligue de Football Professionnel, che non sono altro che i dati “aggregati” di “Paris Saint-Germain Football SASP”, PSG Merchandising e “Association Paris Saint-Germain FC”, che ha per oggetto la gestione del settore amatoriale del club. L’utilizzo del termine “dati aggregati”, è giustificato dal fatto che non si è in presenza di un vero e proprio bilancio consolidato. Tuttavia, la D.N.C.G. valuta i “dati aggregati” del bilancio della SASP con quello dell’Association e di PSG Merchandising, che sono pubblicati e accessibili a tutti e in forma sintetica.
L’esercizio 2013/14 rappresenta la terza gestione a regime imputabile agli sceicchi.

Dal punto di vista sportivo l’esercizio 2013/14 è stato caratterizzato dal secondo successo consecutivo in “Ligue 1”, dal successo nella coppa di Lega e dal raggiungimento dei quarti di finale di Champions League per la seconda stagione consecutiva.

L’accordo con il CFCB dell’UEFA.

Il 16 maggio 2014 è stato raggiunto un accordo con il Club Financial Control Body dell’UEFA.
Nella sostanza, tale accordo prevede i seguenti punti:
-        per il 2014/15 la possibilità di un break-even deficit al Massimo di 30 milioni di Euro;
-        pareggio di bilancio per il 2015/16;
-        il contratto tra PSG e l'Autorità del Turismo del Qatar è stato valutato considerando un fair value, per un importo significativamente inferiore a quello attribuito dal club;
-        PSG ha accettato che il costo del personale non può essere aumentato nel corso dei prossimi due esercizi (2015 e 2016);
-        PSG ha accettato una limitazione del numero di giocatori da includere nella lista "A" ai fini della partecipazione alle competizioni UEFA. In particolare, per la stagione 2014/15 PSG ha potuto registrare solo 21 giocatori nella lista "A", al posto del potenziale massimo di 25. E una volta raggiunto il pareggio PSG potrà gradualmente registrare i giocatori nel limite massimo previsto;
-        PSG ha accettato di limitare in modo significativo la spesa nel mercato dei trasferimenti per le stagioni 2014/2015 e 2015/2016. PSG ha accettato inoltre una limitazione calcolata sul numero di nuove registrazioni che si possono inserire nei Lista "A" ai fini della partecipazione alle competizioni UEFA. Il calcolo si basa sul saldo netto dei trasferimenti in entrata e uscita, in ogni finestra di mercato dei periodi di validità dell’accordo;
-        PSG si è impegnato a pagare un importo totale di 60 milioni di Euro che sarà trattenuto sui ricavi per la  partecipazione a competizioni UEFA a partire dalla stagione 2013/14. Tuttavia, l’importo di 40 milioni di Euro è sottoposto alla condizione che il PSG soddisfi le misure operative e finanziarie concordate con il CFCB della UEFA.

Per la verifica del rispetto dell’accordo, il PSG si è impegnato a fornire al CFCB una relazione semestrale attestante il rispetto delle condizioni concordate.

Nel caso in cui il PSG non rispettasse uno dei termini di questo accordo, l’investigatore capo del “Club Finamcial Control Body” dell’UEFA rinvierà la causa alla Camera arbitrale, come previsto dall'art. 15 comma 4 delle norme procedurali: “If a defendant fails to comply with the terms of a settlement agreement, the CFCB chief investigator shall refer the case to the adjudicatory chamber”.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto, al 30 giugno 2014 è positivo per Euro 43,6 milioni; mentre, al 30 giugno 2013, era positivo per € 37 milioni e al 30 giugno 2012, era negativo per € 2.815.000. Il regolamento UEFA del Financial Fair Play, considera la regola del Patrimonio Netto non negativo come uno degli indicatori fondamentali; in particolare l’esistenza di un patrimonio netto negativo deteriorato è considerata come violazione del Regolamento stesso. Il PSG non ha problemi sotto questo punto di vista.

La Posizione Finanziaria Netta.



Considerando il finanziamento soci, la posizione finanziaria netta risulta positiva per Euro 2,1 milioni, mentre nel 2012/13 era positiva per Euro 17,5 milioni. Nel 2011/12 era negativa per € 128,7 milioni. Il finanziamento soci (“Comptes courants d’actionnaires”) aumenta da € 22,4 milioni a € 46 milioni. I prestiti effettuati dai soci finanziano solo il 7,2% dell’attivo (il 5,4% nel 2012/13). I debiti finanziari sono pari a 1,1 milioni di Euro (zero nel 2012/13). Le disponibilità liquide aumentano a € 49,3 milioni da € 39,9 milioni del 2012/13.
Ai fini del Financial Fair Play bisogna considerare anche il saldo tra debiti e crediti per la compravendita di calciatori. Tale saldo è negativo per 148,5 milioni di Euro, mentre nel 2012/13 era negativo per € 89,2 milioni. I debiti per l’acquisto di calciatori ammontano a circa € 150,6 milioni (€ 89,2 milioni nel 2012/13). I crediti per le cessioni dei calciatori ammontano a € 2,1 milioni (€ 50 mila nel 2012/13).
Quindi, considerando i debiti verso i soci e il saldo tra crediti e debiti per la compravendita di calciatori, l’indebitamento finanziario resta inferiore al fatturato netto, anche non considerando gli “altri ricavi”.

Il Valore della Rosa.

Le immobilizzazioni immateriali relative ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 276,1 milioni (€ 181,2 milioni nel 2012/13). E’ un valore che tiene conto della campagna trasferimenti dell’estate 2013/14: Edinson Cavani (SSC Napoli); Marquinhos (AS Roma); Lucas Digne (LOSC Lille) e della relativa seconda sessione invernale con Yohan Cabaye (Newcastle United).
L’incidenza sul totale dell’attivo, che è pari a € 634,6 milioni (€ 416,8 milioni nel 2012/13), è del 43,5% (43,5% nel 2012/13).

Il Conto Economico.

Anche nel 2013/14, nonostante l’incremento del 18,7%, il fatturato netto è aumentato in misura percentuale inferiore all’aumento dei costi operativi, che è stato del 21,7%.



Il Fatturato.

Il fatturato, con esclusione delle plusvalenze, raggiunge la cifra record di  474,2 milioni di Euro (€ 399,6 milioni nel 2012/13). Anche, secondo la classifica della Deloitte “Football Money League” il fatturato è stato pari a Euro 474,2 milioni (€ 398,8 milioni nel 2012/13). In ogni caso il fatturato supera la soglia dei 400 milioni di Euro, già superata, da alcuni anni, da club come Real Madrid, Barcellona, Bayern Munchen e Manchester United. Al 30/06/2013, il fatturato era pari a € 399,6 milioni. Al 30/06/2012, il fatturato segnava la cifra di € 222.387.000, mentre al 30/06/2011 era pari a € 100,9 milioni.

I ricavi da cessione diritti audiovisivi risultano pari a € 85,9 milioni (€ 90,9 milioni nel 2012/13), con un’incidenza del 18,1% (22,7% nel 2012/13). Il decremento è stato di 5 milioni di Euro. La partecipazione alla UEFA Champions League  ha determinato, a titolo provvisorio, dei ricavi per Euro 54.417.000 (€ 44.690.000 nel 2012/13). Si pensi che nel 2011/12, i ricavi da competizioni europee furono pari a 2,7 milioni di Euro, a seguito dell’eliminazione nella fase a gironi di Europa League .
I ricavi definitivi per la Champions League 2013/14, come evidenziati nel bilancio UEFA, sono stati pari a Euro 57.278.000.
Secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, i ricavi “Broadcasting” sono pari a € 83,4 milioni.
I ricavi da gare dimiuiscono a € 39,1 milioni da € 39,9 milioni, con un’incidenza dell’8,2%. Invece, secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, forse a causa della diversa riclassificazione utilizzata, rispetto alla DNCG, i ricavi da gare sono pari a Euro 63,1 milioni (53,2 milioni nel 2012/13).
Sempre secondo lo studio Deloitte la media spettatori in “Ligue 1” è stata di 45.420.
I ricavi da sponsor e pubblicità sono pari a Euro 78,9 milioni. Nel 2012/13 era evidenziato un importo di € 35,2 milioni e di € 24,6 milioni nel 2011/12. Invece, secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, sempre a causa della diversa riclassificazione utilizzata, i ricavi commerciali sono pari a Euro 327,7 milioni (Euro 254,7 milioni nel 2012/13). Infatti, la classifica della Deloitte, non riporta, la voce relativa agli “altri ricavi”. L’incidenza sul fatturato netto, della voce “Sponsors – Publicité” è solo dell’8,8% (8,8% nel 2012/13).
Gli altri ricavi (“Autres produits”) ammontano alla cifra record di Euro 270,3 milioni, con un’incidenza del 57%; mentre nel 2012/13, erano esposti per la cifra di € 233,5 milioni (€ 125,4 milioni nel 2011/12), con un’incidenza del 58,5%. Nel 2011/12 in tale voce era stato allocato l’effetto retroattivo del contratto con l'Autorità del Turismo del Qatar, su cui si è tanto discusso, ai fini della sua rilevanza in termini di Fair Play Finanziario. Evidentemente, l’allocazione contabile in tale voce vuole evidenziare la diversa “natura” giuridica dell’accordo con l'Autorità del Turismo del Qatar, che potrebbe essere “funzionale” alla tesi che sostiene che tale accordo dovrebbe essere stimato con parametri differenti rispetto a quelli utilizzati per le “normali” sponsorizzazioni o accordi commerciali.

Tuttavia, l’accordo raggiunto con il CFCB ha determinato il valore del contratto tra PSG e l'Autorità del Turismo del Qatar in base ad un “fair value”, per un importo significativamente inferiore a quello attribuito dal club.
Il grafico mostra come l’aumento del fatturato del PSG sia dipeso dagli “altri ricavi”.



Nella sostanza, i ricavi commerciali del PSG, compresi gli “altri ricavi”, sono enormi perché il club parigino può vantare contratti a lungo termine con Emirates come sponsor di maglia, Nike come sponsor tecnico e l'Autorità del Turismo del Qatar, che sponsorizza e collabora con un contratto “innovativo”, che, come si è detto, ha fatto molto discutere, ma per il quale è stato comunque raggiunto un accordo col CFCB. Le problematiche di tale contratto riguardavano il fatto se trattasi di contratto con “parte correlata” o se possa rientrare nella fattispecie degli di “aiuti di Stato”.

Come scritto nella classifica della Deloitte “Football Money League”, per quanto riguarda gli altri Sponsor si sono aggiunti altri marchi globali come Qatar National Bank, Ooredoo, Panasonic, Microsoft, Hublot and Heineken. Nella riclassificazione operata da Deloitte i Ricavi commerciali comprendono i proventi da tournée internazionali, che includono l’amichevole contro il Real Madrid a Doha.

Per quanto riguarda l’accordo con Ooredoo, S.E. Sheikh Abdullah Bin Mohammed Bin Saud Al Thani, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Ooredoo, e Nasser Al-Khelaifi, Presidente del Paris Saint-Germain, hanno siglato un accordo, a partire dalla stagione 2013/2014, per cinque stagioni fino al 2017/18., per l’importo di complessivi Euro 75 milioni, ossia 15 milioni di Euro all’anno, per la presenza del logo Ooredoo nella parte posteriore delle maglie del Paris Saint-Germain , sulle maniche delle stesse maglie e sui cartelloni pubblicitari del Parc des Princes.

I Costi.

Le previsioni di aumento dei costi per il 2013/14 si sono avverate.
Il totale dei costi operativi aumenta del 21,7% (90,2% nel 2012/13) da € 407,1 milioni a € 495,6 milioni.
Il costo del personale aumenta del 9,2% (+87,1% nel 2012/13) da € 219,6 milioni a € 239,8 milioni, con un’incidenza sul fatturato netto, senza plusvalenze, del 50,6%, entro il limite massimo auspicato dal Fair Play Finanziario. Sul’aumento del costo del personale potrebbe aver inciso anche l’imposta del 75% sulle alte remunerazioni dei calciatori, con effetto retroattivo.


I costi per la gestione dei calciatori (“Les Coûts des mutations”) comprendono sia gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori che le provvigioni spettanti agli agenti sui trasferimenti. Tale voce aumenta del 24,3%, da € 91,2 milioni a € 113,4 milioni.
Gli altri costi ammontano a € 142,4 milioni (€ 96,2 milioni nel 2012/13) e registrano un incremento di € 46,1 milioni. Da evidenziare, che nei costi dovrebbe essere  compreso l’importo della transazione raggiunta con l’UEFA, relativa alle violazioni del Regolamento del Fair Play Finanziario, pari a 20 milioni di Euro e corrispondente alla parte non sottoposta a condizione sospensiva.

Il Player Trading.



Il saldo economico dovuto alle operazioni dei trasferimenti calciatori è attivo per € 23,4 milioni (€ 7,4 milioni nel 2012/13). Tale voce non riesce a coprire il costo annuale relativo ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, comprensivo del costo degli agenti, pari a € 113,4 milioni (€ 91,2 milioni nel 2012/13).

Le due cessioni importanti nel 2013/14 sono state: Mamadou Sakho (FC Liverpool) e Kévin Gameiro (FC Siviglia).

La Gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria è risultata negativa per € 1,9 milioni, mentre nel 2012/13 è stata negativa per € 2,8 milioni.

La Gestione Straordinaria.

La gestione straordinaria ha registrato un saldo negativo per € 1 milione, mentre nel 2012/13 era esposto un saldo negativo per € 402 mila.

Il punto di pareggio.

Il risultato prima delle imposte  è negativo per € 971 mila, mentre nel 2012/13, era negativo per € 3,3 milioni e nel 2011/12, era sempre negativo per 5,4 milioni di Euro. Per il rispetto del Break-Even Rule del Financial Fair Play sarà importante rispettare quanto pattuito nell’accordo di transazione col CFCB dell’UEFA.

Conclusioni.

La valutazione che è stata fatta dei conti del PSG, nel primo periodo di monitoraggio del Fair Play Finanziario, ha rappresentato il primo test di validità del Regolamento UEFA. Senza dubbio, è prevalsa la volontà di non andare ad uno scontro con i club, mediante un’interpretazione rigida del Regolamento, ma si è preferita un’interpretazione “elastica”. Per questo motivo si è scelto la via di un accordo.

Nel corso dei prossimi anni, sarà importante per il PSG mantenere ricavi commerciali elevati. Il successo sportivo nelle competizioni europee potrà risultare fondamentale per la crescita dei ricavi TV, tenuto conto che la Ligue 1 non assicura ricavi a livello di Premier League. Ovviamente si dovrà operare anche sul fronte del contenimento dei costi, onde evitare uno scontro con l’UEFA.

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