Luca Marotta
La società FC Torino Spa ha chiuso il bilancio d’esercizio
relativo all’anno solare 2012 con una perdita, al netto delle imposte, di €
10.991.484. Anche gli anni precedenti si sono chiusi in perdita: nel 2011 per €
14,7 milioni; nel 2010 la perdita fu di € 11,1 milioni e nel 2009 di € 8,4
milioni.
L’esercizio 2012 beneficia solo per il secondo semestre dei
ricavi da diritti TV, avendo disputato il primo semestre in Serie B. Come
facilmente prevedibile il ritorno in Serie A, di cui ha beneficiato solo la
seconda parte dell’esercizio, ha comportato l’aumento dei ricavi e la riduzione
della perdita. A conferma dell’importanza della Serie A, nella Relazione sulla
Gestione è evidenziato che nella relazione semestrale al 30 giugno 2012,
corrispondente al girone di ritorno del Campionato di Serie B 2011/12, era
evidenziata una perdita netta di Euro 10.549.000 sostanzialmente pari
all’intera perdita netta dell’intero esercizio 2012.
Il Gruppo.
Nell’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2013, che ha
approvato il bilancio risultavano sempre due soci: la società UT Communications
Spa, con una percentuale di controllo del 97,5%, e la società MP Service Srl
con il 2,5%. MP Service Srl risulta, a sua volta, controllata al 100% da UT
Communications.
Dal bilancio emergono rapporti con parti correlate, che
oltre ai due azionisti sono: Cairo Pubblicità; Cairo Communication e Cairo
Editore.
La continuità
aziendale.
Il Collegio Sindacale, come già scritto nella sua relazione
al bilancio 2011 e al bilancio 2010,
ha evidenziato che “lo sviluppo e la continuità
aziendale dipendono anche dal mantenimento di un adeguato sostegno finanziario”
da parte della proprietà e tale sostegno è stato assicurato durante l’anno.
Nel 2012, UT Communications ha effettuato finanziamenti
infruttiferi per € 4.300.000 (€ 13.550.000 nel 2011), mentre ha convertito in
capitale di rischio € 7.350.000 (€ 14.000.000 nel 2011), destinando l’importo
in conto copertura perdite. Nel 2010, i finanziamenti infruttiferi versati
ammontavano a 21 milioni e l’importo trasformato in capitale di rischio è stato
pari a 14,5 milioni.
Anche i dati del 2012, confermano che FC Torino Spa non si
autofinanzia e che ha bisogno del supporto finanziario del suo “mecenate”.
La relazione della società di revisione BDO Spa non contiene
rilievi ed eccezioni.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per € 759.925 (€ 4,4 milioni nel
2011). Durante l’esercizio, si è verificato un decremento di € 3.641.483,
dovuto all’incremento di versamenti per copertura perdite per € 7.350.000 e
alla perdita di esercizio di € 10.991.484.
I mezzi propri finanziano solo l’1,2% degli investimenti e
questo significa che l’attivo è finanziato col capitale di terzi (comprensivo
dei soldi prestati dalla controllante e degli altri debiti) per il 98.8%.
Il patrimonio netto non è sufficiente a coprire il valore
netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, segnando un
rapporto percentuale del 3,2% (26,2% nel 2011). Anche aggiungendo al
numeratore del rapporto i debiti finanziari verso la controllante la percentuale salirebbe
al 15,9% e non coprirebbe completamente l’importo dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori.
L’indebitamento finanziario è rappresentato dai debiti verso
la controllante UT Communications spa pari a € 3.000.000 (€ 6.050.000 nel 2011).
Tali debiti sono infruttiferi e finanziano il 5% dell’attivo. Considerando le
disponibilità liquide pari a € 2.496.239, si ha un indebitamento finanziario
netto di 504 mila euro (€ 2 milioni nel 2011). Non esistono debiti bancari e
debiti verso altri finanziatori.
L’indebitamento finanziario netto è inferiore al valore
della produzione, ma il Margine Operativo Lordo, essendo negativo per € 8
milioni(11,3 milioni nel 2011), non riuscirebbe a generare un flusso di cassa
sufficiente a pagare l’indebitamento finanziario, da cui la necessità del
supporto finanziario della proprietà. Si aggiunga, che anche la differenza tra
attività correnti e passività correnti è negativa per 22,7 milioni.
Il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato
comprensivo delle compartecipazioni risulta negativo per € 15,3 milioni,
pertanto l’indebitamento finanziario netto ai fini del Financial Fair Play,
resta al di sotto dei ricavi.
I crediti verso società calcistiche ammontano a € 10.549.000.
Il maggior importo riguarda il Milan con € 3.119.000, seguito dalla Fiorentina con
€ 1.917.000.
I debiti verso squadre di calcio sono pari a € 19,9 milioni.
Il maggior importo riguarda sempre la Fiorentina con € 3.863.000, seguito dal Milan con
€ 3.184.000.
Il valore della rosa.
Il totale dell’attivo nell’anno 2012 ammontava a € 62,9
milioni (50,3 milioni nel 2011). Il 52,2% dell’attivo è rappresentato da
immobilizzazioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori,
rappresentano il 71,7% delle immobilizzazioni e ammontano a 23,6 milioni (16,8
milioni, nel 2011).
Durante il 2012 sono stati effettuati investimenti per 19,8
milioni (12,5 milioni nel 2011), cessioni con un valore residuo contabile netto
di 4 milioni (2,3 milioni nel 2011) e ammortamenti per 8,9 milioni (7,7 milioni
nel 2011).
Al 31/12/2012 i calciatori col valore contabile residuo più
elevato risultano essere i seguenti:
I crediti per compartecipazioni cedute, allocati tra le
immobilizzazioni finanziarie, ammontano a € 4.452.500 (€ 4,5 milioni nel 2011) e
rappresentano il 13,5% delle immobilizzazioni.
Tali crediti riguardano: Gianmario Comi (Milan) con € 2.350.000,
Simone Benedetti (Inter) con 2 milioni e Matteo Rubin (Fiorentina) con 100 mila
euro.
I debiti per compartecipazioni acquisite aumentano a €
10.375.000 da € 8,7 milioni e riguardano: Cerci (Fiorentina) per € 2,5 milioni,
Simone Verdi (Milan) per 2,5 milioni, Alain Stevanovic in compartecipazione con
l’Inter per 2 milioni, Gianluca Sansone in compartecipazione col Sassuolo per 1,6
milioni.
Al 31.12.2012, il valore contabile potenziale della rosa
ammontava a 17,6 milioni.
Il Player Trading.
L’attività legata alla gestione economica dei cartellini dei calciatori, durante il 2012,
considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato negativo di
circa 7,4 milioni.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori
ammontano a 576 mila euro (€ 5,1 milioni nel 2011) e si riferiscono a Mirko
Antenucci per Euro 317 mila e Matteo Rubin per € 54 mila oltre ad un bonus per
200 mila Euro riguardante Rosina.
I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a 235
mila euro e riguardano prevalentemente Matteo Rubin.
Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori,
allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano a € 1.058.000 (€
1.822.000 nel 2011) e riguardano
principalmente Ebagua per 927 mila euro.
I costi relativi alle prestazioni di calciatori in prestito
sono allocati tra i costi per il godimento beni di terzi e ammontano a 547 mila
euro (€906 mila nel 2011), tra cui spicca Santana.
I proventi da compartecipazione ex art. 102 bis Noif,
inclusi tra i proventi finanziari, ammontano a € 2.718.000 (€ 1.551.000 nel 2011) e sono dovuti alle risoluzioni di Ebagua
(€ 930 mila), Meggiorini (€ 400 mila), Gorobsov (€ 800 mila) e Antenucci (€ 588
mila).
Gli oneri da compartecipazione ammontano a € 200.500 e
riguardano Carrieri.
Gli ammortamenti della rosa calciatori risultano aumentare
da € 7.669.000 a
€ 8.967.000.
I ricavi.
Il valore della produzione, comprensivo di plusvalenze,
risulta aumentato di 12 milioni (+60%), passando da € 19,9 milioni a € 31,8
milioni. Se si considerasse il fatturato netto, senza la gestione economica dei
calciatori, l’incremento diventa del 122%.
I ricavi da gare aumentano da € 2,3 milioni a € 3,9 milioni.
I ricavi commerciali, considerando
le royalties, sono saliti a 5,9 milioni.
I ricavi da diritti Tv, pari a € 15,7
milioni, sono stati conseguiti durante il secondo semestre dell’esercizio per
la partecipazione al girone di andata del campionato di Serie A 2012/2013.
La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresenta uno storno di costi, aumenta da € 1,4 milioni a € 1,7 milioni. La voce “Contributi/Mutualità”, pari a € 2.243.000 riguarda i contributi erogati dalla Lega.
La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresenta uno storno di costi, aumenta da € 1,4 milioni a € 1,7 milioni. La voce “Contributi/Mutualità”, pari a € 2.243.000 riguarda i contributi erogati dalla Lega.
I ricavi da sponsor
ufficiali e sponsor tecnico aumentano a € 2.825.000. Gli altri sponsor hanno
contribuito con € 1.192.000. I proventi pubblicitari, che alimentano i rapporti
con le parti correlate, ammontano a € 1.574.000.
I costi.
Sul fronte dei costi, l’approdo in
serie A ha comportato un incremento dei costi della produzione da € 41,6 milioni
a € 50,8 milioni. I costi del personale aumentano da € 20,6 a € 27,7 milioni.
I costi del personale incidono sul valore della produzione
per l’87% e rappresentano il 54% dei costi della produzione.
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a € 10,7 milioni (€
9,6 milioni nel 2011) aumentano di 1,1 milioni e rappresentano il 21% dei costi
della produzione.
Il punto di pareggio.
Il secondo semestre dell’anno 2012, si è chiuso sostanzialmente in pareggio grazie ai ricavi radiotelevisivi pari a € 15,8 milioni e la perdita è da addebitare al primo semestre dell’anno.
Il bilancio 2012 del Torino ha registrato un risultato
negativo prima delle imposte per € 15,3 milioni ed una perdita netta di € 10,9
milioni. Mentre, il bilancio del 2011 si era chiuso con una perdita netta di
14,7 milioni ed un risultato prima delle imposte negativo per 20 milioni.
Gli ultimi quattro esercizi hanno registrato perdite nette
rilevanti per un totale complessivo di € 45,3 milioni. Se considerassimo il
risultato prima del calcolo delle imposte, il valore negativo salirebbe a 61,3
milioni.
Sul 2012, oltre all’assenza dei ricavi TV nel primo
semestre, ha anche influito il risultato negativo del “Player Trading”.
L’esercizio 2013 beneficerà per intero dei ricavi da diritti
TV e della plusvalenza di Ogbonna.
Il consolidato
fiscale.
FC Torino Spa aderisce al consolidato fiscale, che vede
nella veste di consolidante UT Communications Spa. U.T. Communications S.p.A.
determina una base imponibile unica per il gruppo di società aderenti al
consolidato fiscale, e beneficia della possibilità di compensare redditi
imponibili con perdite fiscali in una unica dichiarazione.
Ciascuna società aderente al consolidato fiscale trasferisce
a U.T. Communications S.p.A. il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita
fiscale); a fronte di un reddito imponibile della partecipata, U.T.
Communications S.p.A. rileva un credito nei suoi confronti pari all’IRES da
versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali
U.T. Communications S.p.A. iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di
perdita contrattualmente conferita a livello di Gruppo.
In altre parole, l’IRES calcolata sul reddito imponibile di
UT Communications Spa, “abbattuto” dalla perdita fiscale di FC Torino Spa,
diventa un debito di UT Communications Spa nei confronti di FC Torino Spa.
Le imposte correnti presentano un saldo positivo di € 2.505.967
(€ 5.569.596 nel 2011). Il saldo è determinato dal compenso riconosciuto dalla
controllante a fronte delle perdite fiscali utilizzate nel consolidato fiscale.
I crediti verso le imprese controllanti sono stati azzerati
nel 2011 erano pari a € 344 mila e riguardavano il credito per il consolidato
fiscale.
Le imposte differite e anticipate calcolate e accantonate nel
2012 hanno determinato un saldo positivo pari a € 1.714.829 (-€ 262 mila nel
2011) e il fondo per imposte differite, allocato tra le passività, è diminuito
da € 4,1 milioni a € 2,4 milioni. I crediti per imposte anticipate ammontano a
€ 207.626.
I rapporti con parti
correlate.
Nella relazione sulla gestione è scritto che i rapporti con
le parti correlate sono stati effettuati al costo di mercato. Nel 2012 i ricavi
con parti correlate rappresentano il 5,2% (8,6% nel 2011) del valore della
produzione.
Cairo Pubblicità Srl, controllata da Cairo Communications
Spa, ha stipulato un accordo di concessione per la vendita di spazi
pubblicitari a bordo campo e di pacchetti di sponsorizzazione
promo-pubblicitaria. Per effetto di tale contratto nel 2012 sono state
riconosciute al concedente quote per Euro 1.574.000 a fronte di ricavi
per Euro 1.996.000 al netto degli sconti di agenzia. L’importo delle
commissioni calcolate è stato di € 60 mila (€ 37 mila nel 2011), che a
differenza del 15% del ricavo non retrocesso, figurano come costo nel bilancio
del Torino.
Nel contesto dell’accordo Cairo Pubblicità ha anche
acquistato biglietti di accesso allo stadio per un controvalore di Euro 35 mila
ed ha riaddebitato al Torino F.C. costi di sua competenza per Euro 24 mila;
Cairo Editore Spa ha ottenuto spazi pubblicitari per 100
mila euro, come nel 2011.
Mp Service srl è azionista di Torino F.C. Spa e si occupa,
tra le altre cose, della gestione di impianti sportivi per usi commerciali. In
bilancio risulta che il Torino paga 400 mila euro all'azionista MP Service per
l'utilizzo del centro SISPORT.
Inoltre, esiste un accordo tra la Cairo Communication
S.p.A. ed il Torino F.C. per la erogazione di servizi amministrativi quali la
tenuta della contabilità, che prevede un corrispettivo annuale di Euro 100
mila;
Conclusioni.
Anche il bilancio 2012 di FC Torino Spa è un bilancio che evidenzia
una gestione che necessita dell’intervento del mecenate. Tuttavia, il secondo
semestre lascia intravedere, grazie ai diritti TV, una gestione orientata verso
il pareggio di bilancio, anche perché l’esercizio 2013 evidenzierà il raddoppio
dei ricavi per diritti TV e la plusvalenza relativa alla cessione di Ogbonna. Sul
fronte dei ricavi commerciali, il 2013, promette un aumento dei relativi
proventi. Infatti, è stato dato notevole risalto mediatico all’accordo con
Suzuki.
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