Luca Marotta
Il 28 febbraio 2014, il Consiglio di Amministrazione di A.S.
Roma ha approvato la
Relazione Finanziaria Semestrale al 31 dicembre 2013,
relativa al primo semestre dell’esercizio sociale 2013- 2014. I dati di sintesi
mostrano una perdita consolidata netta di € 3,3 milioni (€ 26,1 milioni nel I
semestre 2012/13), un patrimonio netto negativo per € 65,9 milioni (€ 78,5
milioni nel I semestre 2012/13) e un indebitamento finanziario netto di € 85,6
milioni (€ 90,4 milioni nel I semestre 2012/13). Inoltre lo stesso Consiglio di
Amministrazione ha convocato un’Assemblea straordinaria per annullare la
delibera di aumento di capitale del 30 gennaio 2012 di 80 milioni di Euro, al
fine di deliberare un aumento di capitale di 100 milioni di Euro.
L’ultima semestrale dell’AS Roma, costringerà molti
simpatizzanti del club “giallorosso”, al contrario degli appassionati del Napoli, ad approfondire le tematiche del Fair Play
Finanziario. Infatti, gli Amministratori hanno ben evidenziato tra i vari
rischi di gestione quello connesso al Sistema delle Licenze U.E.F.A..
In riferimento ai rischi connessi al Sistema delle Licenze
U.E.F.A. gli Amministratori non hanno escluso che per soddisfare i parametri
previsti per il sistema di licenza U.E.F.A. “vengano richiesti ai soci ulteriori mezzi finanziari o si ricorra
alla cessione dei calciatori”. Il mancato rispetto dei requisiti
comporterebbe l’esclusione dalla partecipazione alle competizioni europee.
Per quanto riguarda le fonti di ricavo di AS Roma, permane
il rischio connesso alla dipendenza dal mercato dei diritti televisivi. Infatti, le fonti di rcavo della AS Roma dipendono, per il 52,4% del fatturato netto, dai proventi derivanti dalla vendita centralizzata dei
diritti radiotelevisivi. L’abilità di Sabatini ha permesso di far esplodere i
ricavi legati alla gestione operativa dei calciatori, migliorando nettamente
l’andamento sportivo della stagione 2013/14.
La continuità aziendale può essere intesa anche attitudine dell’impresa a durare nel tempo. Le valutazioni degli Amministratori sono state effettuate
nella prospettiva della continuazione dell’attività. Per quanto
riguarda le valutazioni in merito alla continuità aziendale, gli Amministratori
hanno tenuto conto anche di tutti i possibili impegni connessi ad eventuali
compensi variabili che potrebbero essere riconosciuti ai calciatori, compresi i
bonus alle società di calcio.
Gli Amministratori hanno ribadito che dal punto di vista
finanziario, l’AS Roma “continua ad operare nel rispetto del piano finanziario
approvato dal Consiglio, che assicura risorse adeguate per far fronte ai
fabbisogni della Società, e l’azionista di riferimento, per il tramite della
controllante Neep Roma Holding S.p.A., ad oggi non è mai venuto meno agli
impegni assunti.” Infatti, nel corso del primo semestre 2013/14 sono stati effettuati ulteriori versamenti da parte dagli azionisti di riferimento, per un complessivo importo di € 18,1 milioni e sono previsti, entro la fine dell’esercizio, ulteriori versamenti per un importo di circa € 11,9 milioni.
Il Patrimonio Netto.
Uno dei requisiti richiesti dal “Club Licensing and
Financial Fair Play Regulations- Edition 2012” è l’esistenza di un patrimonio
netto non negativo. Al contrario, l’esistenza di un patrimonio netto negativo
deteriorato comporterebbe violazione del requisito richiesto dal Regolamento.
In parole povere, l’aumento di capitale di € 80 milioni
deliberato il 30 gennaio 2012 non è stato sufficiente a rendere non negativo il
Patrimonio Netto Consolidato.
La vicenda dell’aumento
del Capitale Sociale.
L’Assemblea degli Azionisti del 30 gennaio 2012 deliberò un
Aumento di Capitale sociale scindibile a pagamento per un ammontare massimo di
€ 80 milioni, prevedendo 3 tranches: la prima tranche di importo pari ad € 50 milioni da
richiamare entro il 31 maggio 2012; la seconda e la terza tranche da richiamare,
in caso di necessità, per finanziare il business plan della Società; a
condizione che vi sia una posizione finanziaria netta negativa, e un cash flow
negativo da budget annuale di previsione. Il termine finale previsto dall’operazione
era il 30 giugno 2015.
In data 14 maggio 2012, il Consiglio di Amministrazione
richiamava la prima tranche di aumento di capitale di € 50 milioni. L’Assemblea
degli Azionisti del 2 agosto 2012 deliberava di posticipare al 31 dicembre 2012
il termine ultimo entro il quale avviare l’offerta in opzione ai soci della
prima tranche dell’aumento di capitale.
Con un Comunicato del 28.12.2012 la Società A.S. Roma S.p.A. comunicò di aver presentato alla Consob, istanza di rinuncia
all’istruttoria relativa al Prospetto Informativo, inizialmente prevista entro
il 31 dicembre 2012, riservandosi di presentare successivamente una nuova
istanza.
Tale decisione maturò in ragione della coincidenza tra
periodo di offerta dei diritti di opzione sul MTA e la sessione invernale della
campagna trasferimenti della stagione sportiva 2012/2013, durante la quale si
sarebbero potute verificare circostanze tali da incidere sullo scenario
economico patrimoniale della Società, rappresentato nel Prospetto Informativo.
L'Assemblea del 28 ottobre 2013 ha deliberato di modificare
le tempistiche dell’Aumento di Capitale, stabilendo di avviare l'offerta in
opzione agli Azionisti dell’intero importo dell’Aumento di Capitale, pari a €
80 milioni, nel rispetto del termine fissato del 30 giugno 2015.
Il giorno 27 febbraio 2014 i l Consiglio di Amministrazione
di A.S. Roma S.p.A. oltre ad approvare la Relazione Finanziaria Semestrale al
31 dicembre 2013 ha anche proceduto alla Convocazione dell’Assemblea
straordinaria degli Azionisti, per il giorno 31 marzo 2014, alle ore 15.00, in
prima convocazione, ed occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 1
aprile 2014. L’Assemblea è chiamata a discutere e deliberare in merito
all’approvazione di un aumento di capitale sociale scindibile a pagamento per
un ammontare massimo di Euro 100 milioni, previo annullamento del precedente
aumento di capitale sociale deliberato dall'Assemblea Straordinaria della
Società in data 30 gennaio 2012.
L’ art. 62 del “Club Licensing and Financial Fair Play
Regulations- Edition 2012 ” la U.E.F.A. prevede che possano essere richieste
maggiori informazioni economiche e finanziarie e chiarimenti ai club che
presentino un indebitamento finanziario netto, compresi i crediti e i debiti
verso società calcistiche,superiore ai ricavi.
Nel semestre, l’indebitamento finanziario risulta diminuito
di € 10,3 milioni.
I debiti finanziari correnti pari a € 75,3 milioni (€ 97,1
milioni, al 30/06/2013) riguardano: anticipazioni finanziarie erogate da
Unicredit Factoring, a valere su maturandi crediti da licenza di diritti
audiovisivi e da crediti verso società di calcio per € 22,4 milioni (€ 39,1
milioni, al 30/06/2013); debiti correnti verso ASR TD SPV LLC, subentrata a Unicredit
S.p.A., relativi al finanziamento “Term Loan” per € 30,6 milioni, debiti verso ASR
TD SPV LLC , subentrata a Roma 2000 Srl, per il finanziamento nella forma di
Vendor Loan, erogato nell’ambito degli accordi inerenti la cessione del
pacchetto di controllo di A.S. Roma per € 22,4 milioni.
I debiti finanziari non correnti, pari a 11,6 milioni di Euro,
riguardano finanziamenti effettuati da Neep Roma Holding S.p.A..
Ai fini del Fair Play Finanziario bisogna considerare anche
il saldo tra debiti e crediti verso società di calcio che al 31 dicembre 2013
risulta negativo per 6,5 milioni. Infatti, i debiti per trasferimenti in Italia
ammontano a € 23,7 milioni; il saldo netto dei trasferimenti con l’estero è a credito
per € 10,3 milioni e i crediti per
trasferimenti Italia ammontano a € 6,8
milioni.
Alla fine dell’esercizio l’indebitamento finanziario netto
aumentato del saldo dei debiti e crediti verso squadre di calcio non deve
superare i ricavi. Presumibilmente il volume dei ricavi consolidati realizzati
alla fine dell’anno dovrebbe essere superiore all’indebitamento finanziario
netto.
Altri Debiti.
Il regolamento del Fair Play
Finanziario richiede che l’assenza di debiti scaduti verso i club, i
dipendenti e/o le autorità sociali o fiscali.
I debiti verso il personale, al 31 dicembre 2013, ammontano
a € 16,9 milioni (€ 18,8 milioni al 31/12/12), di cui € 15,1 milioni per emolumenti al personale
tesserato per le mensilità relative a novembre e dicembre 2013, interamente corrisposte.
Al 30 giugno 2013, i debiti verso il personale erano pari a € 17,4 milioni.
Al 31/12/2013, i debiti tributari dell’A.S. Roma ammontano a
€ 11,4 milioni e risultano in crescita di € 10.253.000 rispetto al 30 giugno
2013.
Gli Amministratori ricordano ed evidenziano che in 9 anni
dall’esercizio 2004-2005 all’esercizio 2012-2013, A.S. Roma ha effettuato
versamenti di imposte sia correnti, che pregresse e rateizzate, per 685,7
milioni di Euro, mentre nel primo semestre 2013/14 risultano versate imposte e
ritenute sia correnti, che rateizzate, per complessivi 18,1 milioni di Euro.
Gli Amministratori hanno ribadito che alla data della Relazione
Semestrale, in virtù dei pagamenti effettuati e del ricorso a rateizzazioni di
pagamento ed al ravvedimento operoso per l’IVA, non risultano debiti tributari
scaduti.
Il Valore della Rosa.
Al 31 dicembre 2013,
il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori ammonta a € 89 milioni e rispetto al 30 giugno 2013 risulta in
aumento di € 10,3 milioni.
Sono numeri che dimostrano l’abilità di Sabatini. Infatti,
nonostante, l’AS Roma sia stata costretta a cedere dei calciatori importanti, i
soldi acquisiti sono stati reinvestiti per il potenziamento della Rosa e con un
miglioramento sotto il profilo del rendimento sportivo rispetto alla precedente
stagione.
Le principali cessioni a titolo definitivo hanno riguardato:
Aoas Correa (Marquinhos), Osvaldo, Lamela e Brighi.
I principali acquisti a titolo definitivo hanno riguardato: Strootman
dal PSV Eindhoven, Benatia dall’Udinese, Ljajic dalla ACF Fiorentina, Gervinho
dall’Arsenal, De Sanctis dal SSC Napoli e la sottoscrizione di un contratto biennale
con Maicon Douglas Sisenando.
Durante la della sessione invernale della campagna
trasferimenti si è proceduto all’acquisizione in prestito dei calciatori Radja
Nainggolan, per € 3 milioni, Rafael Toloi, per € 0,5 milioni, Michel Fernando
Bastos, per € 1,1 milioni, e Alberto Tibolla, per € 0,6 milioni. Per tali
trasferimenti è previsto il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo
definitivo, a decorrere dalla stagione sportiva 2014/2015. Per quanto riguarda
le cessioni,è stato ceduto a titolo definitivo Bradley per 10 milioni di
dollari, mentre Borriello e Burdisso sono stati ceduti in prestito.
Al 31 dicembre 2013, il calciatore
col valore contabile residuo più elevato è Strootman, seguito da Benatia.
Risultati economici consolidati.
I Ricavi consolidati del primo semestre dell’esercizio 2013/14,
escludendo i risultati della gestione operativa del parco calciatori, risultano
pari a € 57,5 milioni (€ 57,8 milioni, nel I semestre 2012/13).
I ricavi da gare semestrali aumentano del 12,5% da € 9,7
milioni a € 10,9 milioni. I ricavi semestrali per cessione diritti TV e diritti
d’immagine aumentano del 2,8% da € 29,3 milioni a € 30,1 milioni. I ricavi per
sponsorizzazioni mostrano la cifra di € 6 milioni e sono relativi al bonus
riconosciuto dalla Nike European Operation Netherlands BV alla firma del
contratto di sponsorizzazione tecnica, che avrà durata di 10 anni, a partire
dalla stagione 2014/2015. I proventi pubblicitari aumentano del 18,8% da € 3,8
milioni a € 4,5 milioni. Gli Altri proventi e ricavi diminuiscono di € 2,9
milioni a € 2,6 milioni.
I Costi Operativi Consolidati semestrali, al netto di
ammortamenti e svalutazioni, sono pari a complessivi € 73,5 milioni (€70,9 milioni,
nel I semestre 2012/13). Risultano in aumento del 3,7%.
L’ art. 62 del “Club Licensing and Financial Fair Play
Regulations- Edition 2012 ” la U.E.F.A. prevede che possano essere richieste
maggiori informazioni economiche e finanziarie e chiarimenti ai club che
presentino un costo del personale tesserato (rappresentato da stipendi e
ammortamenti) superiore al 70% dei ricavi
Le spese per il personale
ammontano a € 51,3 milioni (€ 49,9 milioni, nel I semestre 2012/13) e risultano in aumento del 2,8%, ossia di € 1,4 milioni. L’incidenza
delle spese del personale sui ricavi consolidati senza plusvalenze è dell’89,1%
(86,3% nel I semestre 2012/13).
Il costo del personale sostenuto nel primo semestre 2012/13 comprende
gli incentivi all’esodo, per € 7 milioni, contabilizzati interamente al 31
dicembre 2012. Mentre il costo del personale tesserato del primo semestre della
stagione 2013/14 include lo staff tecnico della prima squadra dell’esercizio
2012/2013, per un importo pari a circa 1,5 milioni di euro, il cui contratto
terminerà al 30 giugno 2014.
Gli oneri relativi alla gestione calciatori ammontano a €
16.587.000. Tra questi oneri spiccano commissioni riconosciute ad intermediari
sportivi, per attività svolte per conto della società nell’ambito delle
operazioni di trasferimento dei diritti alle prestazioni sportive dei
calciatori per € 6.850 e i bonus a società di calcio ed intermediari sportivi
per € 4.381.000.
Il Margine operativo lordo (EBITDA) è positivo per € 18.128.000,
mentre al 30 giugno 2013 era negativo.
Gli Ammortamenti consolidati ammontano a € 16,2 milioni (€
15,4 milioni, al 31/12/2012) e
riguardano sostanzialmente i diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei
calciatori per € 15.906.000.
L’incidenza degli ammortamenti dei calciatori e del costo
del personale sui ricavi consolidati comprensivi dei proventi della gestione
calciatori è del 62,1%.
Il Risultato Prima delle Imposte è negativo per € 728 mila,
mentre nel primo semestre 2011/12 era negativo per circa € 24,7 milioni.
Il Risultato netto consolidato del Gruppo A.S. Roma S.p.A., al
31/12/2012, segna una perdita di € 3.320.000, mentre nel primo semestre 2012/13
era negativo per € 26,1 milioni.
Il Punto di Pareggio.
Anche per l’esercizio 2013/14 gli Amministratori prevedono
“una significativa perdita economica, con un miglioramento notevole rispetto al
2012/2013”. Ricordiamo che l’esercizio 2012/13 mostrava una perdita prima delle
imposte di € 36,7 milioni e l’esercizio 2011/12 evidenziava una perdita prima
delle imposte di € 54,8 milioni.
Se, come previsto dagli Amministratori, la perdita dell’esercizio 2013/14 si rivelasse “significativa”,
pur considerando un miglioramento notevole rispetto a quella del 2012/13,
potrebbero sorgere dei problemi per il rispetto della ‘Break-Even Rule’, in quanto la perdita aggregata
dei tre esercizi oggetto del monitoraggio, supererebbe la soglia di tolleranza
di 45 milioni.
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