Luca Marotta
Il bilancio consolidato dell’UEFA 2013/14 si è chiuso con un
fatturato di 1,73 miliardi di Euro (€ 1,69 miliardi nel 2012/13) e con una
perdita consolidata netta di 42,4 milioni di Euro, che è un risultato peggiore
di quello dell’esercizio 2012/13, chiusosi in perdita per Euro 21,4 milioni. Poiché
il bilancio consolidato 2011/12, si chiuse con un utile di 128,8 milioni di
Euro, emergerebbe come fondata la considerazione che solo l’organizzazione di manifestazioni
come “EURO 2012” ,
siano in grado di far decollare il fatturato e portare in utile il bilancio
UEFA, che in assenza di tale manifestazione dipende dai proventi della
Champions League.
Tuttavia, il risultato dell'esercizio 2013/14 è stato
giudicato soddisfacente, e anche meglio di quello previsto nel bilancio
preventivo, che prevedeva una perdita di 56 milioni di Euro, consentendo alla
UEFA di accantonare dei fondi per lanciare la Fondazione UEFA per l’infanzia su
una base solida.
L' UEFA (Union des Associations Européennes de Football) è
un’organizzazione internazionale non governativa e non-profit costituita in
forma di associazione secondo il diritto svizzero.
Dal bilancio consolidato al 30 giugno 2014, risulta che
l’UEFA controlla 3 società: UEFA Events SA (Service company), registrata in
Svizzera, sede Nyon, e controllata al 100%; Euro 2008 SA (Service company) registrata
in Svizzera, sede Nyon, e controllata al 100%; Euro 2016 SAS, registrata in
Francia, sede Parigi, e controllata al 95%.
Il Conto Economico.
Le manifestazioni organizzate dall’UEFA generano dei ricavi
le cui principali fonti sono la cessione di diritti televisivi, la cessione dei
diritti commerciali, come sponsorizzazioni e la biglietteria.
I ricavi relativi alla cessione dei diritti complessivamente
ammontano a € 1,67 miliardi (€ 1,64 miliardi nel 2012/13) e riguardano la
cessione dei diritti televisivi e la cessione dei diritti commerciali.
Nel 2013/14, i ricavi per la cessione dei diritti televisivi
sono stati pari a 1,35 miliardi di Euro, mentre nel 2012/13 erano pari a 1,32
miliardi di Euro. Nel 2011/12 i ricavi TV erano maggiori perché comprendevano i
ricavi di “EURO 2012” ,
che erano pari a 837,2 milioni di Euro. I ricavi per la cessione dei diritti
televisivi della UEFA Champions League aumentano a € 1,12 miliardi da € 1,1
miliardi del 2012/13. I ricavi per la cessione dei diritti televisivi della
UEFA Europa League risultano pari a € 225,3 milioni, mentre nel 2012/13 erano
pari a € 217,9 milioni. I ricavi per la cessione dei diritti televisivi di
altre competizioni, come quelle femminili, Under-21 e giovanili, risultano pari
a 5,2 milioni di Euro (9,9 milioni di Euro nel 2012/13).
I ricavi commerciali ammontano a 328,5 milioni di Euro,
mentre nel 2012/13 erano pari a 313,2 milioni di Euro. Nel 2011/12 i ricavi
commerciali erano pari a € 593,4 milioni, perché comprendevano i ricavi
commerciali di “EURO 2012” ,
che erano pari a 313,9 milioni di Euro.
I ricavi commerciali della UEFA Champions League aumentano a € 301,9 milioni da
€ 291,4 milioni. I ricavi commerciali della UEFA Europa League risultano pari a
€ 18 milioni, mentre nel 2012/13 erano pari a € 17,1 milioni. I ricavi
commerciali per altre competizioni risultano pari a 8,6 milioni (4,7 milioni di
Euro nel 2012/13).
Il grafico mostra l’evoluzione nel tempo dei ricavi TV e
ricavi commerciali derivanti dall’organizzazione della UEFA Champions League.
I ricavi per biglietti diminuiscono da € 19,5 milioni a € 17,8
milioni. L’esercizio 2011/12 evidenziò dei ricavi da biglietti per € 139
milioni, perché beneficiò dei ricavi per biglietti di EURO 2012 che erano pari
a 136,1 milioni di Euro. I ricavi per biglietti relativi alle competizioni dei
club diminuiscono da € 18,2 milioni a € 15,3 milioni. Per tale tipologia di
ricavo bisogna evidenziare che essa dipende dalla capacità di posti a sedere
degli stadi utilizzati.
I
ricavi per biglietti sono trattati allo stesso modo sia per l’UEFA Champions
League che per l’Europa League: ai club spetta la totalità dei ricavi da biglietteria,
ad eccezione della finale, per la quale le due finaliste ricevono delle parti uguali.
Anche i ricavi per “hospitality” diminuiscono da € 19,6
milioni a € 15,8 milioni. Nel 2011/12, a causa di “EURO 2012” furono pari a € 112
milioni.
Gli altri ricavi sono pari a € 20,9 milioni (€ 21,5 milioni
nel 2012/13) e comprendono i proventi da multe pari a € 6,8 milioni (€ 10,1
milioni nel 2012/13). I proventi da multe servono anche per finanziare vari
progetti con finalità sociale.
La principale voce di costo è costituita dalla ripartizione
tra le squadre dei proventi legati alle manifestazioni UEFA, che risulta dalla
seguente tabella.
Nel 2013/14 i proventi distribuiti tra le squadre sono stati
pari a 1,24 miliardi di Euro e registrano un incremento di 30 milioni di Euro,
rispetto all’esercizio precedente.
In particolare, sono aumentati i proventi distribuiti per la
Champions League da € 974,4 milioni a € 997,5 milioni e i proventi destinati ai
club che hanno partecipato all’Europa League, che sono passati da € 226,3
milioni a € 232,5 milioni.
I contributi alle associazioni sono aumentati da € 36,2
milioni a € 49,1 milioni. In particolare i contributi alle spese per competizioni
per le associazioni ospitanti o partecipanti alle competizioni del calcio
femminile, giovanile e calcetto ammontano a € 27,5 milioni.
Le spese relative all’organizzazione di eventi sono aumentate
di € 3,4 milioni da € 117,3 milioni a € 120,8 milioni. Nel 2011/12 le spese in
questione erano pari a € 453,7 milioni e quelle riguardanti l’evento “EURO 2012” erano pari a € 281,4
milioni.
Nello specifico le spese strettamente legate agli eventi comprendono
costi quali contributi per gli organizzatori locali, noleggio di stadi e
infrastrutture, sicurezza e materiale. Tali spese sono aumentate da € 27,2
milioni a € 29,3 milioni.
Nella voce di costo generale, sono compresi il costo di
produzione di contenuti televisivi e i costi legati al marketing e altri costi
come il catering per l’hospitality e tutti gli altri servizi messi a
disposizione degli ospiti aziendali, sponsor e funzionari per le partite.
Le spese per gli arbitri aumentano da € 29,2 milioni a € 33,2
milioni. Tale importo include tutte le spese arbitrali per le partite ufficiali,
come compensi, viaggio e alloggio. L'incremento delle spese arbitrali riguarda
principalmente la partenza della nuova
“UEFA Youth League” e “UEFA Women’s EURO 2013” .
Le spese non capitalizzate per “Information and communications
technology” (ICT) risultano diminuita da € 47,7 milioni a € 46,5 milioni. In
particolare, i costi connessi direttamente al sito della UEFA, come l'hosting e
dei costi redazionali, nonché gli investimenti non capitalizzati in relazione
alla progettazione del sito web, ammontano a € 8,3 milioni. Il resto dei costi
si riferisce al sistema della rete, ai programmi software, ai sistemi
audiovisivi.
I costi del personale sono aumentati da € 59,8 milioni a € 64,6
milioni, a causa degli Europei Femminili 2013. L 'aumento del numero
di dipendenti rispetto all’esercizio precedente è
dovuto in gran parte ai preparativi per UEFA EURO 2016..
La voce altre spese pari a € 54,1 milioni (€ 68,7 milioni nel
2012/13) comprende le spese per viaggi, alberghi e indennità giornaliere per i
funzionari UEFA (esclusi gli arbitri) e personale per un importo di € 24,7
milioni (€ 22,8 milioni nel 2012/13). Le spese per consulenze ammontano a €
23,8 milioni (€ 38,7 milioni nel 2012/13).
Altra voce importante dei costi è quella relativa ai
contributi di solidarietà, che aumentano a € 175,6 milioni da € 159,8 milioni. L’aumento del 9,91% è
dovuto in gran parte all’importo riservato alla Fondazione UEFA per l'infanzia.
L’UEFA effettua i pagamenti di solidarietà alle associazioni e ai club per le
loro attività, come previsto nei rispettivi regolamenti.
I fondi utilizzati provengono principalmente da due fonti: dal
Campionato Europeo per Squadre Nazionali ogni quattro anni e, su base annuale, dai
ricavi delle principali competizioni per club UEFA.
In genere, i fondi provenienti da UEFA EURO sono destinati:
al programma “HatTrick” per associazioni, per finanziare progetti di
investimento come lo sviluppo delle infrastrutture; alle associazioni per
progetti straordinari approvati e ai club i cui calciatori abbiano partecipato
al Campionato Europeo.
Come già detto, altra fonte dei contributi di solidarietà è
quella proveniente dai ricavi relativi alle principali competizioni per club.
Tali contributi vengono destinati ai club eliminati nelle fasi preliminari.
Un’altra parte di questi contributi è destinata alle attività di sviluppo dei
giovani nel calcio professionistico.
I Proventi finanziari sono notevoli e ammontano a € 19,4
milioni (€ 22 milioni nel 2012/13).
I Costi finanziari risultano inferiori essendo pari a € 1,4
milioni (€ 6,3 milioni nel 2012/13).
Gli Amministratori dell’UEFA hanno evidenziato che, nonostante
le attività finanziarie siano state più elevate durante l’esercizio,
principalmente a causa di acconti ricevuti per le Qualificazioni europee e per
UEFA EURO 2016, i ricavi relativi ai proventi finanziari sono diminuiti.
Questa tendenza, già osservata l’esercizio scorso è
proseguita e persino accelerato, i tassi di interesse offerti dalle banche con
rating migliori sono vicini allo zero. La Banca centrale europea (BCE) ha, elargito
fondi di notevole importo alle banche commerciali a tassi molto bassi. In
queste circostanze, le banche con cui “lavora” l’UEFA non volevano offrire tassi
di interesse a prezzi estremamente bassi. Essendo l’UEFA un “investitore”, gli
amministratori giudicano negative le prospettive perché il basso livello dei
tassi di interesse sembra destinato a continuare.
Lo Stato
Patrimoniale.
La struttura dello Stato Patrimoniale è molto liquida. Le
disponibilità liquide e le attività finanziarie correnti costituiscono il 52,4%
dell’attivo. L’incidenza dell’attivo non corrente è del 10,9%. Le disponibilità
liquide ammontano ad € 407,1 milioni (€ 327,5 milioni nel 2012/13). Le Attività
finanziarie sono pari a € 1,19 miliardi (€ 1,15 miliardi nel 2012/13). I
fabbricati di proprietà ammontano a € 94,7 milioni e i terreni a € 12,9
milioni.
I Crediti ammontano a € 672,9 milioni, mentre, nel 2012/13, i
crediti erano pari a € 676,8 milioni. I
crediti scaduti e non svalutati ammontano a € 43,4 milioni. I crediti diventati
inesigibili ammontano a € 3,1 milioni.
Le attività finanziarie correnti ammontano a 1 miliardo di
Euro (€ 983,2 milioni nel 2012/13).
Le attività finanziarie non correnti risultano pari a € 176,1
milioni (€ 166,6 milioni nel 2012/13).
I mezzi propri finanziano il 20,6% dell’attivo. La
variazione dell’importo dei mezzi propri è dipesa dalla perdita dell’esercizio.
I debiti aumentano a € 463 milioni da € 406,7 milioni. La
maggior parte riguarda i debiti verso le Associazioni per € 439,5 milioni (€
394,9 milioni nel 2012/13), tra cui figura la voce “Euro Pool” per € 287,3
milioni. Tale voce riguarda pagamenti di solidarietà e progetti in favore delle
associazioni aderenti. Nei prossimi anni, parte di questo importo è destinato a
finanziare gli impegni relativi alla Qualificazioni agli Europei (2014-18).
I ratei e risconti passivi ammontano a € 1,37 miliardi (€
958,4 milioni nel 2012/13). L’importo relativo ai risconti passivi è di € 1,34
milioni (€ 914,5 milioni nel 2012/13). I ricavi anticipati si riferiscono alle
competizione per club per € 974,1 milioni (€ 805,2 milioni nel 2012/13) e i
ricavi anticipati per € UEFA EURO 2016
per € 193,5 milioni (€ 69,2 milioni nel 2012/13).
Risulta accantonato a fondo rischi l’importo di € 240,5
milioni, di cui € 186,4 milioni (€ 289,5 milioni nel 2012/13) non correnti,
soprattutto per i progetti relativi ai contributi di solidarietà.
Il Rendiconto
Finanziario.
Il rendiconto finanziario dimostra come le disponibilità
liquide, al netto delle differenze di cambio, siano aumentate di € 79 milioni (€
147,4 milioni nel 2012/13). L’attività operativa ha apportato flussi di cassa
netti per € 122,2 milioni di Euro e l’attività di investimento ha drenato flussi
di cassa per € 43,2 milioni di Euro.
Il Budget 2014/15.
Per il 2014/15 è previsto un fatturato in aumento a 2
miliardi, grazie a 251,9 milioni di Euro previsti per le qualificazioni ai
campionati Europei. Ma è prevista una perdita consolidata netta di Euro 55 milioni.
Conclusioni.
Fatta eccezione per gli anni in cui si disputano i
Campionati Europei per Squadre Nazionali, il bilancio dell’UEFA dipende
soprattutto dagli introiti per la cessione dei diritti della Champions League. Trattandosi,
per la Champions League, di cifre rilevanti, vicine a 1,5 miliardi di Euro, è tuttora comprensibile la minaccia della creazione di una “Super Lega Europea”, che
organizzi la competizione sostituendosi all’UEFA.
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