domenica 31 maggio 2015

AC Milan 2014: perdita da 91,3 milioni e “Negative Equity Deteriorated”.




Luca Marotta


Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 del Gruppo Milan evidenzia una perdita di € 91,3 milioni, mentre nel 2013 la perdita consolidata, al netto delle imposte, ammontava a € 15,7 milioni.

Ai fini del Fair Play Finanziario, è evidenziato un patrimonio netto negativo “deteriorato”, che è l’indicatore numero 2 previsto dall’articolo 62, la cui violazione espone a delle sanzioni. Per quanto riguarda il rispetto della “Break-even Rule”, la perdita esposta costringerà il Milan ad adottare misure rigorose per il raggiungimento dell’equilibrio economico, tenendo presente che la soglia di tolleranza, per il terzo periodo di monitoraggio, si ridurrà a 30 milioni di Euro.

La perdita del bilancio consolidato è inferiore a quella del bilancio di esercizio della società AC Milan SpA, che è pari a € 99.069.918,75 (perdita di € 22.519.944,11 nel 2013). Le altre società controllate, tra cui Milan Entertainment S.r.l. e Milan Real Estate S.p.A., hanno generato degli utili.

Secondo l’Amministratore Delegato Galliani, “a parità di condizioni rispetto ai precedenti esercizi, il risultato di bilancio avrebbe registrato una perdita pari a 46,4 milioni di euro, per lo più imputabile alla mancata qualificazione alla Champions League edizione 2014/2015”. Inoltre, sempre secondo Galliani “ad acuire il divario hanno poi contribuito due eventi non ricorrenti, quali:
-         il venir meno dei presupposti per la valorizzazione dei benefici derivanti dall’adesione al consolidato fiscale, al quale le società del Gruppo Milan aderiscono, che ha consigliato il prudenziale azzeramento dei benefici riferiti ad esercizi precedenti, pari a 21,0 milioni di euro e la mancata iscrizione di quelli correnti per 16,4 milioni di euro;
-         l’integrale stanziamento degli oneri spettanti per la residua durata del contratto (e dunque sino al 30 giugno 2016) relativi al personale tecnico esonerato nel corso del 2014, ammontanti a 7,5 milioni di euro.”

Un azionista ha osservato che il discorso relativo alla mancata partecipazione alla Champions League resta valido anche per il bilancio 2015 e che occorre porre attenzione sul progetto sportivo che ripercuote i suoi effetti sui risultati economici.

Dal punto di vista sportivo, nell’anno solare 2014, il Milan, nel primo semestre relativo alla seconda parte della stagione sportiva 2013/14, è giunto ottavo in campionato non qualificandosi, dopo molti anni, per le competizioni europee. Nel secondo semestre del 2014, relativo alla prima parte della stagione sportiva 2014/15, le prestazioni in campionato non sono apparse brillanti, con una posizione di media classifica.

La continuità aziendale.

Nel punto 4 della Relazione della Società di Revisione, Reconta Ernst & Young S.p.A., al bilancio consolidato del Gruppo Milan, si richiama l’attenzione, per quanto riguarda i principali rischi ed incertezze ed evoluzione prevedibile della gestione, in merito all’impegno a fornire a supportare finanziariamente il Gruppo garantito dall’Azionista Fininvest S.p.A., per almeno dodici mesi dalla data di approvazione del bilancio al 31/12/2014, che è stato approvato il 28 aprile 2015.
Pertanto, la gestione del Gruppo Milan non si autofinanzia e continua ad aver bisogno del supporto finanziario del suo Azionista di maggioranza. Si aggiunga che il Milan gode di linee di credito a fronte di lettere di “patronage” della controllante Fininvest S.p.A. per un ammontare di 390 milioni di Euro.

Il Valore del Milan.

L’A.C. Milan S.p.a. è società soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte di Fininvest S.p.a., che ne possiede il 99,93% delle azioni, pari a n. 47.966.271.
A.C. Milan S.p.a. controlla al 100% Milan Entertainment S.r.l. e Milan Real Estate S.p.A. oltre a Fondazione Milan –Onlus e controlla al 50% M-I Stadio Srl.
Nel bilancio al 31.12.2012 di Fininvest S.p.a., la partecipazione di controllo di AC Milan S.p.a. era esposta per un valore € 357.678.000.
Nel bilancio al 31.12.2013 di Fininvest S.p.a., la partecipazione di controllo di AC Milan S.p.a. era esposta per un valore € 361.428.000. La differenza tra il valore del 2013 e il valore del 2012 è dovuta al versamento in conto capitale di € 3.750.000, effettuato nel gennaio 2013 per esigenze di natura finanziaria di AC Milan SpA.
Nel corso del 2014 sono stati effettuati versamenti in conto capitale per 64 milioni di Euro, da parte di Fininvest SpA.
E’ presumibile che il valore al 31.12.2014 sia aumentato di 64 milioni di Euro, pari ai versamenti in conto capitale effettuati da Fininvest Spa durante tutto il 2014.  Pertanto è molto probabile che il valore di AC Milan nel bilancio Fininvest Spa al 31.12.2014, ammonti a Euro 425.428.000.
In data 20 marzo 2015, l’Azionista Fininvest SpA per far fronte alle necessità finanziarie di AC Milan SpA ha effettuato versamenti in conto capitale e/o copertura perdite per complessivi 60 milioni di Euro.
Da quanto sopra si può dedurre che il valore di AC Milan SpA esposto nel bilancio Fininvest SpA al 20 marzo 2015 sia di 485.428.000 Euro.

Dopo che in più comunicati, da parte di Fininvest SpA, la stessa ha smentito voci di trattativa sulla cessione di AC Milan spa, precisamente:
“14-02-2015: Fininvest: smentita trattativa vendita Milan”;
“16-02-2015: Fininvest: nuova smentita su Milan”;
“07-03-2015: Dichiarazione portavoce Fininvest su indiscrezioni relative al Milan”;
in data 02-05-2015 è stato diffuso un comunicato stampa dal titolo “Fininvest: incontro con Mr Bee positivo”.
In tale comunicato è affermato che “la collaborazione proposta, ancora da definire in molti punti, prevede l’acquisizione da parte di una cordata finanziaria di una quota di minoranza e che il controllo del club rimanga saldamente nelle mani del Presidente Silvio Berlusconi e della Fininvest".
In quei giorni, sono state ipotizzate delle cifre sul valore del pacchetto di maggioranza di AC Milan Spa, pari a circa il doppio del valore di libro potenziale. Cifre molto vicine al valore di riferimento del Bayern Munchen, con cui è stato venduto un pacchetto di minoranza alla società Allianz. Con la differenza che il Bayer Munchen, ha uno stadio, ha una rosa competitiva, produce utili e distribuisce dividendi.

Quasi in contemporanea con la trattativa con Mr. Bee, la rivista Forbes forniva la sua valutazione su AC Milan Spa, che era pari a 775 milioni USD, considerando il valore del Brand pari a 109 milioni di dollari USA.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.



Il 56,9% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni e i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono per il 24,8% sul totale dell’attivo. La voce terreni e fabbricati incide sul totale dell’attivo solo per il 3,7% (3,3% nel 2013.
Le immobilizzazioni immateriali sono diminuite da € 185,8 milioni a € 146,9 milioni, anche per la diminuzione del valore del parco calciatori.
I debiti totali sono diminuiti di € 41,3 milioni, da € 375,8  milioni a € 334,5 milioni.
I crediti sono diminuiti da € 131,5 milioni a € 114,7 milioni.
Il Capitale circolante netto è negativo per 234,3 milioni a causa del prevalere del passivo corrente sull’attivo corrente.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto consolidato è ancora una volta negativo per € 94,2 milioni. Anche negli esercizi precedenti il Patrimonio Netto consolidato era negativo: nel 2013 per € 66,9 milioni; nel 2012 per € 54,9 milioni; nel 2011 per € 77,1 milioni; nel 2010 per € 96,7 milioni e nel 2009 per € 71,9 milioni. Ai fini del Financial Fair Play il patrimonio netto negativo è un segnale di criticità, soprattutto se risulta “deteriorato” rispetto all’esercizio precedente. Il Regolamento UEFA sul Financial Fair Play, precisamente all’articolo 62, comma 3, punto ii), evidenzia come secondo parametro fondamentale, la necessità che non vi sia un Patrimonio Netto negativo deteriorato.
Nel corso dell'esercizio 2014, l'azionista di maggioranza Fininvest ha provveduto ad effettuare versamenti in conto capitale e/o copertura perdite per € 64.000.000, di cui € 9.075.000 per rinuncia ad un creditio derivante da un finanziamento soci postergato, risultante al 31 dicembre 2013.
Quindi, la variazione negativa di € 27,3 milioni rispetto al 2013 è dovuta alla perdita del 2014 di € 91,3 milioni e al versamento in conto capitale di € 64 milioni.
In data 20 marzo 2015, l’azionista di maggioranza "Fininvest S.p.A." ha effettuato un versamento di € 60.000.000 utilizzato come versamento in conto capitale e/o ripianamento perdite.

L’Indebitamento Finanziario Netto.



L’Indebitamento Finanziario Netto al 31/12/2014 è pari a € 246,8 milioni. Anche nei predenti esercizi, la Posizione Finanziaria Netta era negativa: nel 2013 per € 256,4 milioni; nel 2012 per € 247,4 milioni; nel 2011 per € 290,8.
Il valore della Posizione Finanziaria Netta, risulta superiore al valore della produzione e al fatturato netto, senza plusvalenze.
L’importo è dovuto a debiti bancari per € 141,3 milioni (€ 144,1 milioni nel 2013), debiti verso altri finanziatori per € 106,5 milioni (€ 106,4 milioni nel 2013), e disponibilità liquide per € 1 milione (€ 3,2 milioni nel 2013). I debiti verso soci, che nel 2013 erano pari a € 9,1 milioni, sono stati convertiti in contributi i c/capitale.
Per quanto riguarda i debiti bancari, nella nota integrativa è scritto che la cifra di € 141.262.000 si riferisce alla “normale operatività con il sistema bancario”. L’importo dei debiti verso altri finanziatori riguarda: per € 106.361.000 (€ 99,7 milioni nel 2013) i debiti verso società di factoring per anticipazioni; per € 179 mila (€ 203 mila nel 2013) debiti verso società di leasing per acquisto del pullman ufficiale.
I debiti bancari e i debiti verso altri finanziatori finanziano l’85,1% del totale delle attività (70,64% nel 2013), questo significa che per ogni 100 euro investiti nel Gruppo Milan, circa 85 provengono dal sistema creditizio, che presta e/o anticipa i soldi per effettuare gli investimenti o per la normale gestione.
Il grafico mostra l’evoluzione del rapporto in percentuale tra debiti verso enti creditizi e attivo, che negli ultimi 6 anni non è sceso mai al di sotto del 70%.




Il finanziamento soci, come detto, è stato utilizzato per effettuare versamenti in conto capitale e/o a copertura perdite.
I crediti verso Enti settore specifico aumentano a € 21,3 milioni da € 7,2 milioni. Tali crediti si riferiscono: per € 3.333.000 al credito verso la società F.C. Schalke 04 per la cessione di Boateng; per € 13.333.000 verso la società Liverpool F.C. per la cessione del calciatore Mario Barwuah (Balotelli); per € 2.985.000 alla cessione di Brian Cristante al Benfica; per € 1.250.000 alla cessione di Kevin Constant al Trabzonspor e per € 360 mila all’accollo da parte del Manchester City dei premi di valorizzazione (“meccanismo di solidarietà”) del calciatore Balotelli Mario Barwuah.
I debiti verso Enti settore specifico diminuiscono da € 40,5 milioni a € 28,4 milioni. Circa € 12,9 milioni riguardano debiti verso la Lega per la compensazione delle campagne acquisti e € 12 milioni a favore del Manchester City per Balotelli. Il debito verso il Valencia per Rami ammonta a € 2.692.000. Il debito verso il Chelsea per il prestito di Van Ginkel ammonta a € 240.000.
Considerando il saldo delle poste di crediti e debiti derivanti da operazioni di calciomercato, la situazione dell’indebitamento finanziario netto, ai fini del Financial Fair Play, peggiorerebbe di € 7,2 milioni circa e supererebbe il fatturato netto, senza plusvalenze e sarebbe difforme da quanto auspicato dal Fair Play Finanziario.
Dopo la chiusura dell’esercizio, alcuni Istituiti di Credito, per far fronte alle esigenze finanziarie correnti il Gruppo Milan, si sono resi disponibili a concedere due linee di credito. La prima linea di credito rotativa è per l’importo massimo di € 28 milioni per due anni a fronte della sottoscrizione di un contratto di factoring con la cessione pro solvendo dei crediti relativi al contratto, scadente il 30 giugno 2020, con Fly Emirates, che dovrebbero ammontare a circa € 70 milioni in 5 anni.
La seconda linea di credito è di € 36,6 milioni. Tale linea potrà essere utilizzata a fronte della sottoscrizione di contratti di factoring con la cessione pro solvendo dei crediti verso partner commerciali. 
L’EBITDA è negativo per 5,1 milioni, mentre nel 2013 era positivo per circa € 52 milioni. Il rapporto “NET DEBT/EBITDA” evidenzierebbe la necessità di robuste iniezioni di capitali da parte della proprietà per far fronte al debito. Nel 2013 tale rapporto risultava essere pari a 4,9. In effetti, il 20 marzo 2015 la proprietà a effettuato versamenti in conto capitale per € 60.000.000.

Debiti verso dipendenti, Fisco ed Enti previdenziali.

I debiti verso tesserati e dipendenti diminuiscono a € 6.945.000 (€ 12.732.000 nel 2013) e si riferiscono a premi e mensilità saldate regolarmente nei primi mesi del 2014. Come previsto dal Financial Fair Play.
I debiti tributari, complessivi sono pari a € 12.117.000 (€ 16 milioni nel 2013) e riguardano debiti IRPEF per ritenute sui redditi di lavoro, che sono state regolarmente versate alla scadenza come quelle previdenziali pari a € 757.000.

Il Valore della “Rosa”.



I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, come valore contabile netto, sono diminuiti a € 72,1 milioni. Nel 2013 erano pari a € 117,5 milioni e nel 2012 erano pari a 109 milioni. Il valore contabile netto del 2011, pari a 136,3 milioni di Euro, resta il valore contabile netto più elevato negli ultimi 7 anni. Il valore del 2014 è il più basso.



Per i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati investiti 18,4 milioni di Euro (€ 81,7 milioni nel 2013), sono stati ceduti calciatori con un valore contabile residuo di € 23,3 milioni (€ 32,5 milioni nel 2013) e sono stati calcolati ammortamenti per 40,6 milioni di euro (€ 40,7 milioni nel 2013).
Negli ultimi 7 anni sono stati investiti in totale, nell’acquisto di calciatori, circa 421,7 milioni di Euro, con una media annua di 60,2 milioni di Euro.

I crediti per calciatori ceduti in compartecipazione ammontano a € 2,5 milioni (€ 7,8 milioni nel 2013) e riguardano Verdi ceduto in compartecipazione al Torino per lo stesso valore.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione sono pari a zero. Nel 2013 ammontavano a € 10 milioni.

La Gestione Economica.

La gestione economica caratteristica evidenzia il prevalere dei costi della produzione sul valore della produzione per 59,1 milioni di Euro.
Il valore della produzione è diminuito a € 233,6 milioni da € 278,7 milioni del 2013, con un decremento del 16,2%, dovuto alla riduzione dei ricavi da Champions League.
I costi della produzione, pari a € 292,6 milioni (€ 278,6 milioni nel 2013), sono aumentati del 4,8%.



I Ricavi.

I ricavi da gare diminuiscono di circa € 3 milioni, a € 25.629.000 da € 28.698.000 del 2013. In particolare gli abbonamenti crollano da € 10 milioni a € 7,2 milioni.
I proventi da cessione diritti televisivi complessivi diminuiscono a € 89,8 milioni da € 119,5 milioni.
I proventi da cessione diritti TV nazionali ammontano a € 79.983.000 (€ 77,4 milioni nel 2013). I proventi da partecipazione a competizioni UEFA pari ad € 9.405.000, risultano in forte calo di circa € 33 milioni, rispetto al dato 2013, che risultava pari a € 42 milioni. Tali proventi si riferiscono solo agli ottavi di Uefa Champions League 2013/14 e risento della mancata partecipazione all’edizione 2014/15.

Nel 2014 i proventi da sponsorizzazioni di A.C. Milan Spa sono risultati sostanzialmente stabili, essendo pari a € 34.631.000 (€ 34.727.000 nel 2013). Lo Sponsor Ufficiale Emirates contribuisce con € 12.250.000 (€ 12.750.000 nel 2013; € 13.750.000 nel 2012; € 14.450.000 nel 2011 ed € 11.875.000 nel 2010), di cui € 500 mila (circa € 1 milione nel 2013) come premio per il raggiungimento di specifici obiettivi. Il contratto con Emirates scadente il 30 giugno 2015 è stato rinnovato fino al 30 giugno 2020.
Lo Sponsor Tecnico Adidas contribuisce con € 17.574.000 (€ 17.347.000 nel 2013; € 16.726.000 nel 2012; € 17.495.000 nel 2011 ed € 14.918.000 nel 2010). Il contratto con Adidas scadente il 30 giugno 2017 è stato rinnovato fino al 30 giugno 2023.
Gli Sponsor Istituzionali, i Fornitori Ufficiali e i Partner commerciali hanno contribuito con € 3.938.000 (€ 3.918.000 milioni nel 2013).
I ricavi commerciali risultano pari a € 44.022.000 (€ 43,5 milioni nel 2013) e riguardano principalmente la voce “royalties e proventi promo-pubblicitari”, che risulta pari a € 28.438.000 (€ 28.470.000 nel 2013). Tale voce è costituita dai proventi derivanti dalla vendita di pacchetti promo-pubblicitari multi-prodotto a vari partner commerciali, come Adidas Italia Srl, Beiersdorf AG, Dolce & Gabbana Srl, Banca Popolare di Milano S.p.A., EPI srl, Telecom Italia S.pA. e Volkswagen Group Italia S.p.A.
Inoltre, tra i proventi commerciali, figurano anche i ricavi da gestione stadio, che diminuiscono a € 3.897.000 da € 4.760.000 del 2013. Tali ricavi provengono dalla fatturazione di servizi relativi a determinate categoria di abbonamenti come palchi, “Sky Box” e “Sky Lounge” e a ricavi derivanti da attività extra-sportive svolte nello stadio. Gli Amministratori attribuiscono il decremento di tale voce alla congiuntura economica negativa.  Infine, tra i ricavi commerciali sono compresi i ricavi da attività di merchandising, licensing e “cambio merce” per € 9.616.000 (€ 9,9 milioni nel 2013). Per tale voce assume particolare rilevo l’accordo con Volkswagen Group Italia S.p.A. e Adidas Italia S.r.l.
Le nuove attività commerciali, partite a fine maggio 2014, relative al Milan Store e a Mondo Milan, hanno comportato ricavi per € 1.542.000.



La voce del valore della produzione “incremento immobilizzazioni per capitalizzazione costi del vivaio”, che non dovrebbe essere considerata come “ricavo rilevante” ai fini del Financial Fair Play, aumenta da € 7,3 milioni a € 7,8 milioni.
Tra gli altri ricavi, pari a € 10.567.000, figurano per € 9.144.000 i corrispettivi per la cessione a terzi dei diritti di sfruttamento delle immagini della “Library Milan”.

Il Player Trading.



L’attività relativa alla gestione economica dei diritti pluriennali dei calciatori, come nel 2013, è risultata negativa per € 29,9 milioni. Nella sostanza, le plusvalenze non sono riuscite a pagare gli ammortamenti del 2014.
Le plusvalenze diminuiscono da € 24,1 milioni a € 9,7 milioni. La plusvalenza più elevata è stata quella relativa a Cristante, ceduto al Benfica per € 4.975.000, con una plusvalenza di € 4.845.000.
La cessione di Balotelli al Liverpool  per € 20 milioni, ha determinato una plusvalenza di € 4.333.000.
I ricavi per la cessione temporanea di calciatori ammontano a € 1,9 milioni (€ 500 mila nel 2013) e riguardano il prestito di Matri al Genoa per € 700 mila e di Noverino al West Ham per € 1.188.000 al West Ham.
Le minusvalenze ammontano a € 3,9 milioni (€ 770 mila nel 2013). La minusvalenza maggiore è stata quella di Constant, ceduto al Trabzonspor per € 2,5 milioni, con una minusvalenza di € 3,3 milioni. I costi per acquisizione temporanea calciatori sono stati pari a € 1.252.000 (€ 775 mila nel 2013). L’importo maggiore ha riguardato il prestito di Rami dal Valencia per € 500 mila, mentre il prestito di Armero, Silvestre e Van Ginkel, è costato € 250 mila, per ciascuno.
I proventi da compartecipazione risultano pari a € 5.894.000 (€ 30 mila nel 2013) e gli oneri da compartecipazione sono stati pari a € 1,5 milioni (€ 4,5 milioni nel 2013).
I proventi si riferiscono per € 2.750.000 a Saponara (Parma) e per € 2.200.000 a Comi (Torino).
Gli oneri si riferiscono per € 1.000.000 a Poli e per € 500 mila a Paloschi.

Gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati pari a € 40.612.000. Il dato risulta in calo solo dello 0,2% rispetto a quello del 2013, pari a € 40.697.000.

I Costi.

Durante l’anno solare 2014, il costo del personale è stato pari a € 154.655.000 (€ 151.275.000 nel 2013). Il costo del personale risulta aumentato di 3,4 milioni (+2,2%), con un’incidenza sul valore della produzione del 66,2% (54,3% nel 2013), che aumenta al 72,2% (61,3% nel 2013) se si considerasse il fatturato al netto di plusvalenze e della capitalizzazione dei costi del vivaio.

Tali indicatori evidenziano che l’obiettivo di ripristinare l’equilibrio economico, rispetto agli esercizi precedenti, soprattutto in chiave Financial Fair Play, non è stato ancora centrato. Nel 2012, la sostanziale riduzione del costo del personale era dovuta al mancato rinnovo di contratti in scadenza. Nel 2013, si è cercato di perseguire la stessa linea. Tuttavia nel 2013 il trend “ribassista” è rallentato.
I costi per tesserati aumentano a € 140.775.000 da € 138.415.000. Il rapporto tra costo dei tesserati e fatturato netto è del 65,7%.
Gli ammortamenti totali sono stati pari a € 53,9 milioni (€ 51,9 milioni nel 2013), in aumento del 3,9%. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali sono aumentati da € 50,8 milioni a € 52 milioni, di cui € 40,6 milioni (€ 40,7 milioni nel 2013) per ammortamento diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.

I costi per godimento beni di terzi ammontano a € 12,4 milioni (€ 10,2 milioni nel 2013). Tali costi comprendono affitti passivi per 9,6 milioni di Euro, di cui € 4.568.000 per l’affitto dello stadio ed € 2.325.000 per la locazione di “Casa Milan”. “Casa Milan” è acquistabile nel 2019, ad un prezzo prefissato.
I costi per servizi pari a € 43.048.000 (€ 46.891.000 nel 2013) comprendono consulenze e collaborazioni per € 7,6 milioni (€ 6,5 milioni nel 2013) relative a parcelle per consulenze professionali amministrative e commerciali. Nella nota integrativa si fa riferimento ad uno studio relativo a nuove strategie di business. I costi generali dell’attività sportiva diminuiscono da € 20,2 milioni a €  14.971.000. Tali costi riguardano per € 7.010.000 i costi per gli osservatori, le consulenze tecnico-sportive.

La differenza tra costo e valore della produzione è negativa per € 59 milioni, mentre nel 2013 era positiva per € 57 mila.
E’ stato effettuato un accantonamento per € 7,5 milioni a fondi rischi per il personale tecnico esonerato.
La Gestione finanziaria è negativa per € 8,6 milioni (-€ 8,3 milioni nel 2013). Gli interessi passivi bancari ammontano a € 5,2 milioni (€ 4,1 milioni nel 2013) e gli interessi passivi da finanziamento a € 2.867.000 (€ 2,7 milioni nel 2013).
Gli oneri straordinari comprendono delle sopravvenienze passive per € 21.028.000 dovute al venir meno del credito dell’accordo sul consolidato fiscale con Fininvest Spa.

Il Consolidato Fiscale.

Dal 2004 AC Milan Spa aderiva al regime di consolidato fiscale che vedeva in veste di Consolidante Fininvest Spa. E’ stato deciso di abbandonare tale regime, anche perché dagli ultimi bilanci di Fininvest Spa emerge che non ci sono più utili da abbattere, anche a causa della crisi economica generale che ha fatto diminuire le entrate pubblicitarie.

La Remunerazione dei vantaggi fiscali trasferiti, rappresenta il provento conseguito da AC Milan, connesso ai vantaggi fiscali trasferiti alla consolidante Fininvest S.p.A., sotto forma di perdite fiscali, nell’ambito dell’accordo sull’esercizio dell’opzione per il regime fiscale del consolidato nazionale stipulato con la stessa Fininvest S.p.A., dal 2004 al 2013, è stato pari a € 105,7 milioni.

Come emerge dalla seguente tabella.

Remunerazione dei Vantaggi Fiscali trasferiti €/1000
2004
            7.506
2005
                   -  
2006
               677
2007
         18.348
2008
         24.359
2009
         14.738
2010
         15.142
2011
         14.680
2012
            4.814
2013
            5.474
Totale
       105.738


Il Punto di Pareggio.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 84,5 milioni. Nel 2013 era negativo per € 12,8 milioni e nel 2012 era negativo per € 957 mila.
La sommatoria del risultato prima delle imposte 2012, 2013 e 2014 è negativa per € 98,3 milioni.
L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione del “Break-even result” ai fini del Financial Fair Play.
I bilanci del 2012, 2013 e 2014 saranno oggetto della valutazione che permette una soglia di tolleranza di 45 milioni di Euro, ma dal terzo periodo di monitoraggio la soglia di tolleranza si abbassa a € 30 milioni. I bilancio oggetto del terzo periodo di monitoraggio saranno quelli del 2013, 2014 e 2015. L’EBT aggregato del 2013 e 2014 è negativo per € 97,3 milioni cui si dovrà aggiungere l’EBT 2015, che riguarderà un anno solare senza la Champions League.
Per quanto riguarda le imposte sul reddito dell’esercizio è stata evidenzia l’IRAP per € 3.982.000, e imposte differite per € 2,7 milioni.
A seguito delle imposte, la perdita consolidata dell’esercizio risulta pari a € 91,3 milioni, mentre nel 2013 è stata di € 15,7 milioni e nel 2012 di € 6,8 milioni.

Conclusioni.


Anche per il 2015, sull’obiettivo del raggiungimento dell’equilibrio economico con la conseguente autonomia finanziaria peseranno la mancata qualificazione sia in Champions League, che in Europa League. Nel caso del Milan sembra dimostrato ampiamente che i risultati sportivi condizionano quelli economici.
Resta il problema di un patrimonio netto consolidato negativo, che non è una questione secondaria nella valutazione di una azienda.

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