Luca Marotta
“Fulham Football Club (1987) Limited” è la denominazione
societaria del Fulham. Tale società è controllata da “Fulham Football Leisure
Limited”, con sede nel Regno Unito, che redige il consolidato. Il controllore
di ultima istanza è la società Mafco Holdings Limited, che è una società con
sede alle Bermuda e che fa capo alla famiglia Al Fayed. Il presidente del Club
è Mohamed Al Fayed, che è il più longevo proprietario "straniero" di
un club di Premier League.
“Fulham Football Club (1987) Limited” ha chiuso l’esercizio
2011/12 con una perdita di £ 18.754.547, mentre l’esercizio 2010/11 si era
chiuso con un utile di £ 4.406.420.
Il Presidente Mohamed al Fayed nella sua Relazione ha
scritto che durante la stagione, il Club è riuscito a ripagare tutti i debiti verso
terzi e al tempo stesso tutto il debito del gruppo verso la Proprietà è stato
convertito in titoli azionari, lasciando la società madre del Club “Fulham
Football Leisure Limited” con un bilancio sano, fermo restando il suo impegno
personale.
In un futuro prossimo, la capitalizzazione del debito verso
i soci potrebbe non bastare, se di pari passo non si procedesse al riequilibrio
della situazione economica. Negli ultimi cinque anni l’importo delle perdite
portate a nuovo è aumentato di £ 45,7 milioni.
Invero, i ricavi operativi sono penalizzati dalla limitata
capacità del “Craven Cottage”, per questo motivo si procederà a realizzare il
progetto dell’ampliamento, che è stato approvato dalle Autorità competenti.
La continuità
aziendale. (“Going Concern”)
Gli Amministratori hanno scritto che la Società , al 30 giugno 2012, ha un deficit di
patrimonio netto e, negli ultimi anni, ha operato in perdita. Ma, il bilancio è
stato redatto sulla base della continuità aziendale, perché gli Amministratori hanno
tenuto conto delle indicazioni scritte ricevute dalla proprietà ossia da: “Fulham
Football Leisure Limited”; “AIT Leisure Enterprises Limited (Bermuda)”: Mohamed
Al Fayed e dal Trust che controlla gli interessi della famiglia Fayed. Durante
l’anno, la Proprietà
ha garantito il necessario supporto finanziario per continuare l’attività e non
lo farà mancare nel futuro. Tale supporto è stato assicurato sia nell’ipotesi di
raggiungimento dell’obiettivo “salvezza”, sia in caso di retrocessione. Gli
Amministratori ribadiscono che non vi è alcun obbligo giuridico da parte della
Proprietà a fornire questo continuo sostegno finanziario. Gli Amministratori
hanno scritto che nell’ipotesi in cui il club retrocedesse, alla fine del
stagione 2012/13, i ricavi si ridurrebbero drasticamente, pertanto, la Società dovrebbe
intervenire per tagliare in modo significativo i costi di gestione.
Riclassificazione
dello Stato Patrimoniale
|
||||
Impieghi
|
£/1000
|
Fonti
|
£/1000
|
%
|
Attività
non correnti
|
18.736
|
Passivo
non corrente
|
203.699
|
91%
|
Attività
correnti
|
10.328
|
|||
Totale
Attitività
|
29.064
|
|||
Patrimonio Netto(-)
|
195.352
|
Passivo
corrente
|
20.717
|
9%
|
Totale
Impieghi
|
224.416
|
Totale
Fonti
|
224.416
|
|
Fonte:
Bilanci Fulham Elaborazione: Luca
Marotta
|
La struttura dello Stato Patrimoniale mostra che la
principale fonte di finanziamento è costituita dal passivo non corrente,
costituito prevalente dal debito verso la società controllante per £ 191,6
milioni. Tale ultimo importo non è sufficiente a coprire il Patrimonio Netto
negativo. Il Capitale Circolante Netto è negativo per £ 10,4 milioni.
Emerge un quadro di una società che si regge esclusivamente
sul “mecenatismo” della Proprietà.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è negativo per £ 195,3 milioni e
peggiora il dato dell’esercizio precedente, negativo per £ 176,6 milioni, a
causa della perdita d’esercizio di £ 18,7 milioni.
L’importo delle perdite portate a nuovo è di £ 195.352.101.
Al 30 giugno 2007, tale importo era di £ 149.648.034. In altre parole, in cinque
anni si sono cumulate perdite per £ 45,7 milioni.
L’unica soluzione possibile è la trasformazione in capitale
del debito verso la società controllante, come annunciato dal Presidente e
molto probabilmente sarà necessario un ulteriore apporto di liquidità.
La posizione
finanziaria netta.
Come già scritto, al 30 giugno 2012, la società “Fulham
Football Club (1987) Limited” è fortemente indebitata nei confronti della
società controllante “Fulham Football Leisure Limited” per £ 191.649.586. Tale
debito non è garantito ed è infruttifero. Il debito è a lungo termine ed è
aumentato, rispetto all’esercizio precedente di £ 12,4 milioni. Nel 2007
ammontava a £ 149.607.336, quindi in cinque anni la Proprietà ha prestato al
club circa £ 42 milioni. Il debito verso la società controllante rappresenta
l’85,4% di tutti i debiti.
Le disponibilità liquide ammontano a £ 4.185.884 e risultano
in diminuzione rispetto all’importo dell’esercizio precedente pari a £ 9,1
milioni.
I debiti per il trasferimento di calciatori ammontano a £ 8,1
milioni, di cui £ 4,7 milioni con scadenza entro l’esercizio successivo.
I Crediti per il trasferimento dei calciatori ammontano a £
3.208.354, nel 2010/11 erano pari a £ 4.309.416. Essi rappresentano il 31%
dell’attivo corrente.
Il debito finanziario è enormemente superiore al fatturato,
ma riguarda essenzialmente la Proprietà.
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto della rosa dei calciatori ammonta
a £ 16,7 milioni. Nel 2010/11 era pari a £ 18,9 milioni. La diminuzione di £
2,2 milioni è dipesa da investimenti per £ 21,4 milioni, da cessioni per un
valore contabile residuo di £ 3 milioni, da ammortamenti per £ 17,7 milioni e
svalutazioni per £ 2,9 milioni.
Nella prima finestra di mercato 2012/13, il Fulham si è
rafforzato con diversi nuovi giocatori come: Sascha Reither, Hugo Rodallega,
Mladen Petric, Kieran Richardson, Ashkan Dejagah e Dimitar Berbatov per una
spesa totale di oltre £ 8 milioni.
Il sito “Transfermarkt” stima il valore della rosa del
Fulham per £ 70.500.000.
Il Conto Economico
Conto Economico £/1000
|
2011/12
|
2010/11
|
Ricavi da Gare
|
11.354
|
11.240
|
Europa League
|
3.352
|
497
|
Ricavi TV
|
51.063
|
50.569
|
Ricavi Commerciali
|
12.883
|
14.098
|
Altri ricavi operativi
|
664
|
704
|
Ricavi Operativi
|
79.316
|
77.109
|
Costo del Personale
|
-
62.257
|
-
57.762
|
Ammortamento calciatori
|
-
17.690
|
-
10.883
|
Altri costi operativi
|
-
21.943
|
-
17.128
|
Totale Costi operativi
|
-
101.891
|
-
85.773
|
Risultato cessione calciatori
|
4.131
|
13.665
|
Risultato cessione immobilizzazioni
|
-
|
2
|
Ebit
|
- 18.444
|
5.003
|
Proventi e oneri finanziari netti
|
- 311
|
- 596
|
Risultato prima delle tasse
|
-
18.755
|
4.406
|
Fonte: Bilanci Fulham Elaborazione: Luca Marotta
|
La struttura del Conto economico manifesta una situazione di
squilibrio: i costi operativi superano i ricavi operativi. Mentre nel 2010/11,
le plusvalenze sulla cessione dei calciatori hanno riequilibrato la situazione
economica, nel 2011/12 le plusvalenze si sono rilevate insufficienti per il
riequilibrio.
Per quanta riguarda la regola
che stabilisce che i Club della Premier League dalla stagione 2013/14 non devono
più registrare perdite triennali aggregate superiori a £ 105 milioni, lo
storico dei conti economici del Fulham non evidenzia possibili pericoli. Il
Fulham potrebbe rientrare nelle misure di controllo dei costi a breve termine
(“Short Term Cost Control Measure”), perché i costi del personale (“wage
costs”) superano £ 52 milioni dal 2010/11 (£ 49 milioni nel 2009/10), Si
aggiunga che dal 2011/12 i costi del personale hanno superato anche il limite
di £ 60 milioni valido dal 2015/16. Tali Club non possono aumentare i costi
della rosa attingendo ai fondi provenienti dalla Premier League, come i diritti
TV, se non nel limite di £ 4 milioni per il 2013/14; £ 8 milioni per il 2014/15
e £ 12 milioni per il 2015/16. Quindi, il Fulham, molto probabilmente, dovrà
rispettare tali limiti.
I Ricavi.
I ricavi 2011/12 hanno toccato un livello record, grazie
alla partecipazione alla fase a gironi di Europa League, terminata con
l’eliminazione ad opera del Twente e del Wisla Cracovia. I ricavi da Europa
League hanno apportato £ 3.352.148, con un incremento di circa £ 2,8 milioni sull’esercizio
precedente.
I Ricavi TV pari a £ 51 milioni hanno un’incidenza notevole del
64% sui ricavi operativi totali. I ricavi da gare pari a £ 11,3 milioni hanno
un’incidenza solo del 14% sui ricavi operativi. In effetti, i ricavi da gare
incidono relativamente poco, perché il “Craven Cottage”, è piccolo, avendo una
capacità di 25.700 posti a sedere. La media spettatori è stata di 25.293, per
un totale di 480.567 spettatori, durante la stagione. Nel 2010/11 la media era
di 25.133 spettatori. Quindi, le presenze continuano ad aumentare, con livelli
di occupazione che raggiungono il 98,4%, in crescita rispetto al 97,8% della
stagione precedente. Il Club ha ricevuto la licenza edilizia per ristrutturare
ed ampliare la tribuna “Riverside” esistente. Il progetto, che comporterà
notevoli investimenti, vedrà aumentare la capacità dello stadio, che si trova
sulle rive del Tamigi, a 30.000 posti a sedere. Secondo il Presidente del Club,
l’investimento è giustificato anche dall’aumento del numero dei tifosi.
I Costi.
Mentre i ricavi operativi sono aumentati del 2,9%, i costi
operativi sono aumentati del 18,8%, in misura più che proporzionale. Il totale
dei costi operati è pari £ 101,9 milioni.
Il costo del Personale ammonta a £ 62,3 milioni,
nell’esercizio precedente era pari a £ 57,7 milioni. L’incremento è stato
dell’8%. Il rapporto tra costo del personale e ricavi operativi è pari al
78,6%.
Il costo del personale rappresenta il 61% dei costi
operativi, mentre l’ammortamento della rosa calciatori il 17%. Tale voce ha
subito un aumento di £ 6,8 milioni.
Il Punto di Pareggio.
La perdita di £ 18,7 milioni è stata essenzialmente
determinata dalla diminuzione delle plusvalenze per £ 9,5 milioni, dall’aumento
degli ammortamenti per £ 6,8 milioni, dall’aumento del costo del personale per
£ 4,5 milioni e da una svalutazione per £ 2,9 milioni. E’ una perdita che per il futuro determina la
necessità di un attento monitoraggio dei costi, al fine del contenimento degli
stessi.
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