Luca Marotta
Il gruppo cui fa capo la squadra di calcio dell’Everton
risulta composto da quattro società: Everton Football Club Company Limited,
capogruppo controllante; Goodison Park Stadium Limited, controllata al 100%,
che si occupa della gestione dello stadio; Everton Investments Limited,
controllata al 100%, che si occupa dell’attività finanziaria; The Everton
Ladies Football Club Limited controllata al 100% , che si occupa dell’attività
della squadra di calcio femminile.
Il bilancio consolidato al 31 maggio 2012 dell’Everton, mostra
chiaramente la necessità della ricapitalizzazione, presentando un patrimonio
netto negativo. Il date del patrimonio netto negativo risale ormai dal
31/05/2006. Il Patrimonio Netto negativo determina il ricorso all’indebitamento
finanziario, che ha comportato oneri finanziari per £ 4,1 milioni. La perdita
dell'esercizio al 31 maggio 2012 è pari a £ 9,1 milioni, nel 2010/11 la perdita
era di £ 5,4 milioni.
Dal punto di vista sportivo l’Everton ha concluso la
stagione 2011/12, come nel 2010/11, al settimo posto non riuscendo a
qualificarsi per l’Europa League. In FA Cup ha raggiunto la semifinale.
Riclassificazione
dello Stato Patrimoniale
|
||||
Impieghi
|
£/1000
|
Fonti
|
£/1000
|
%
|
Attività non correnti
|
30.321
|
Passivo non corrente
|
28.271
|
33%
|
Attività correnti
|
10.823
|
Passivo corrente
|
57.166
|
67%
|
Totale Attitività
|
41.144
|
|||
Patrimonio Netto (-)
|
44.293
|
|||
Totale
Impieghi
|
85.437
|
Totale
Fonti
|
85.437
|
|
Fonte:
Bilanci Everton Elaborazione:
Luca Marotta
|
Le passività sono il doppio circa delle attività. In altre
parole, il valore delle attività, in caso di liquidazione, non riuscirebbe a
coprire il passivo.
Secondo gli amministratori bisogna evidenziare che le
passività includono risconti passivi per £ 9,6 milioni, che trattandosi di
ricavi anticipati non necessitano di rimborso e, inoltre, ci sono debiti con
scadenza oltre i 5 anni per £ 18,7 milioni.
Il decremento delle disponibilità liquide nel 2011/12 è
stato di £ 1,9 milioni (nel 2010/11: riduzione di £ 3,9 milioni). In termini di
flussi di cassa, si è verificato: il deflusso di cassa da attività operative per
£ 7,2 milioni (nel 2011: afflusso di £ 1,9 milioni); deflusso per esborsi netti
per interessi per £ 4 milioni; flusso netto in entrata da disinvestimenti per £
10,2 milioni; uscite di cassa per rimborsi per £ 0,9 milioni.
La continuità
aziendale (“going concern”).
Gli Amministratori hanno affrontato il tema del rinnovo dei debiti
finanziari e hanno individuato le possibili azioni “mitigatrici” per gestire
eventuali deficit. Il Gruppo ha ottenuto un ulteriore finanziamento, dopo la
chiusura dell’esercizio, attraverso la “cartolarizzazione” dei futuri ricavi
garantiti, come è prassi comune nel settore, e come ha fatto in passato. Questo
finanziamento ha sostituito un prestito esistente di pari importo, ed è
rimborsabile in agosto 2013. Per quanti riguarda lo scoperto di conto corrente
che ha scadenza 31 luglio 2013, attraverso un continuo dialogo con le banche,
gli Amministratori hanno ricevuto rassicurazioni circa il rinnovo per lo stesso
importo e fino alla conclusione della stagione 2013/14. Acquisita una ragionevole
aspettativa che il Gruppo abbia adeguate risorse per continuare la sua operatività
nel futuro, gli Amministratori hanno adottato il principio della continuità
nella preparazione del bilancio di esercizio.
Nella Relazione della Società di Revisione Deloitte LLP non
si è mosso alcun rilievo sulla questione della continuità aziendale ed è
scritto che le informazioni fornite nella relazione sulla gestione sono coerenti
con il bilancio.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è negativo per £ 44,3 milioni. In base
alle regole del Financial Fair Play, sarebbe violato uno degli indicatori
fondamentali, in altri termini non si può partecipare alle competizioni europee
con un patrimonio netto negativo, che non venga immediatamente ripianato.
Il Patrimonio netto è negativo, a causa del riporto a nuovo
delle perdite. Per trovare il patrimonio netto esposto con un valore positivo
bisogna risalire al 31/05/2005, anno caratterizzato dalla plusvalenza
realizzata con la cessione di Rooney al Manchester United.
L'indebitamento finanziario netto è leggermente aumentato a £
46 milioni da £ 44.9 milioni del 2010/11. Tuttavia £ 18,7 milioni (£ 20 milioni
nel 2010/11) risultano avere scadenza superiore ai cinque anni. Gli scoperti di
conto corrente ammontano a £ 11 milioni. I debiti finanziari con scadenza entro
l’esercizio successivo sono pari a £ 14,9 milioni, quelli con scadenza oltre
l’esercizio successivo ammontano a £ 22,8 milioni. I debiti per leasing
finanziario risultano pari a £ 47 mila. I crediti finanziari sono pari a 2,8
milioni. Trattasi di investimenti in attività correnti, costituiti da depositi
di liquidità vincolati per quattro mesi di £ 2.767.000.
Il Valore della Rosa.
Il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori ammontano a £ 23,9 milioni (£ 33,3 milioni nel 2010/11). Durante il
2011/12 risultano effettuati investimenti per £ 9,4 milioni, cessioni per un
valore contabile residuo di £ 6 milioni e ammortamenti per £ 12,8 milioni. Gli
investimenti sono stati effettuati soprattutto nella finestra di mercato di
gennaio 2012. Inoltre, è importante ricordare che in bilancio non appare il
valore per i giocatori affermatisi provenienti dal vivaio, come Jack Rodwell,
Leon Osman, Tony Hibbert, Victor Anichebe e Ross Barkley, ci sono calciatori
totalmente ammortizzati come Baines, Jagielka e Fellaini. In effetti, secondo
il sito “Transfermarkt” la rosa dei calciatori dell’Everton, attualmente, vale
£ 115 milioni. Il calciatore che ha il valore di mercato più elevato è Marouane
Fellaini, valutato £ 24,5 milioni.
Il Conto Economico e
le nuove regole della Premier.
Conto Economico £/1000
|
2012
|
2011
|
2010
|
2009
|
2008
|
Ricavi da Gare
|
16.779
|
17.480
|
19.206
|
21.899
|
20.460
|
Ricavi TV
|
52.790
|
52.890
|
50.194
|
48.634
|
46.637
|
Ricavi Commerciali
|
10.962
|
11.651
|
9.676
|
9.136
|
8.553
|
Fatturato Netto
|
80.531
|
82.021
|
79.076
|
79.669
|
75.650
|
Costo del Personale
|
-
63.389
|
-
58.026
|
- 54.311
|
-
49.069
|
-
44.480
|
Ammortamento calciatori
|
-
12.852
|
-
16.620
|
-
17.150
|
-
13.023
|
-
12.349
|
Altri costi operativi
|
-
23.544
|
-
24.524
|
-
25.312
|
-
24.334
|
-
24.361
|
Totale Costi operativi
|
- 99.785
|
-
99.170
|
-
96.773
|
-
86.426
|
-
81.190
|
Risultato cessione calciatori
|
14.141
|
7.426
|
19.023
|
3.797
|
9.249
|
Risultato cessione immobilizzazioni
|
-
|
8.432
|
39
|
2
|
11
|
Ebit
|
- 5.113
|
- 1.291
|
1.365
|
- 2.958
|
3.720
|
Proventi e oneri finanziari
|
- 3.993
|
- 4.122
|
- 4.458
|
- 3.962
|
- 3.694
|
Risultato prima delle tasse
|
-
9.106
|
-
5.413
|
-
3.093
|
-
6.920
|
26
|
Fonte: Bilanci Everton Elaborazione: Luca Marotta
|
Come anticipato da
tifosobilanciato.it, “la Premier League ha approvato le sue regole sul FFP:
limite alle perdite, con un abbozzo di salary cap”. Per quanta riguarda la
regola che stabilisce che i Club della Premier League dalla stagione 2013/14
non devono più registrare perdite triennali
aggregate superiori a £ 105 milioni, lo storico dei conti
economici dell’Everton non evidenzia possibili pericoli. L’Everton potrebbe
rientrare nelle misure di controllo dei costi a breve termine (“Short
Term Cost Control Measure”), perché i costi del personale (“wage costs”)
superano £ 52 milioni ormai dal 2009/10 e nel 2011/12 ha superato anche il
limite di £ 60 milioni valido dal 2015/16. Tali Club non possono aumentare i
costi della rosa attingendo ai fondi provenienti dalla Premier League,
come i diritti TV, se non nel limite di £ 4 milioni per il 2013/14; £ 8 milioni
per il 2014/15 e £ 12 milioni per il 2015/16. Quindi, l’Everton, molto
probabilmente, dovrà rispettare tali limiti.
Il Fatturato
(“Turnover”).
Il fatturato dell’Everton dal 2008, mostra un tasso di
crescita annuale composto (CAGR) dell’1,58%. Il fatturato per l’esercizio
chiuso al 31 maggio 2012 ammonta a £ 80,5 milioni, mentre nell’esercizio
precedente era pari a £ 82 milioni, registrando un lieve calo dell’1,82%.
I ricavi da gare incidono per il 20,84% e sono pari a £ 16,8
milioni, con un decremento del 4%. Per quanto riguarda la Premier League , il
dato sulle presenze medie è diminuito a 33.209 spettatori da 36.067 del
2010/11. Nel 2009/10 era pari a 36.729 spettatori e nel 2008/09 a 35.667.
I ricavi da Tv incidono per il 65,55% e ammontano a £ 52,8
milioni, sostanzialmente in linea col 2010/11. I ricavi da sponsorizzazioni,
pubblicità e merchandising incidono per l’8,78% e passano da 6,8 a 7,1 milioni
di sterline. I ricavi da catering incidono per l’1,15% e ammontano a 924 mila
sterline. I ricavi da altre attività commerciali incidono per il 3,69% e sono
pari a £ 3 milioni e registrano una diminuzione di £ 1 milione.
Il Player Trading.
Player Trading (£/1000)
|
2012
|
2011
|
2010
|
2009
|
2008
|
Ammortamento
calciatori
|
- 12.852
|
- 16.620
|
- 17.150
|
- 13.023
|
- 12.349
|
Risultato
cessione calciatori
|
14.141
|
7.426
|
19.023
|
3.797
|
9.249
|
Risultato
Player Trading
|
1.289
|
- 9.194
|
1.873
|
- 9.226
|
- 3.100
|
Fonte:
Bilanci Everton Elaborazione:
Luca Marotta
|
Il risultato del Player Trading è positivo per £ 1,3
milioni. Negli ultimi cinque anni non sempre le plusvalenze sono riuscite a
coprire il costo annuale dei cartellini.
L’ammortamento dei calciatori rappresenta il 13% dei costi
operativi.
I Costi del
Personale.
Il costo del personale ammonta a £ 63,4 milioni. Tale costo
rispetta quanto richiesto dal Financial Fair Play, perché inferiore al 70% dei
ricavi comprensivi delle plusvalenze
Incidenza Costo Personale £/1000
|
2012
|
2011
|
2010
|
2009
|
2008
|
Costo Personale/Fatturato Netto
|
79%
|
71%
|
69%
|
62%
|
59%
|
Costo Personale/Ricavi
|
67%
|
65%
|
55%
|
59%
|
52%
|
Fonte: Bilanci Everton Elaborazione: Luca Marotta
|
Il costo del personale rappresenta il 64% dei costi
operativi, che ammontano a £ 99,8 milioni.
Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte risulta negativo per £ 9,1
milioni, mentre nell’esercizio precedente era ugualmente negativo per £ 5,4
milioni. Ai fini del calcolo del Break-even, almeno per il periodo di
transizione iniziale con le soglie di tolleranza non dovrebbero manifestarsi
delle criticità.
Ai fini del “Financial Fair Play” il punto di maggior
criticità riguarda il Patrimonio Netto negativo, che comporta conseguenze anche
sul tema della continuità aziendale (“going concern”).
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