Luca Marotta
L’Atalanta ha chiuso il bilancio dell’esercizio 2013 in
pareggio, evidenziando un utile al netto delle imposte di € 10.187, mentre il
bilancio 2012 si era chiuso con una perdita di € 2.158.300. Trattasi di un
bilancio che dipende dal “player trading” che evidenzia plusvalenze per € 14,7
milioni. Le direttrici strategiche per le operazioni di calciomercato sono
improntate ad un’attenta valutazione delle operazioni, al fine di rinforzare la
squadra per raggiungere l’obiettivo della permanenza in Serie A e l’investimento
nel settore giovanile, considerato come punto di forza della società.
Il bilancio 2013 di Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. riguarda
la seconda parte della stagione sportiva 2012/13 e la prima parte del
campionato 2013/14, entrambi disputati in Serie A. Tale circostanza ha permesso
di stabilizzare il Fatturato Netto intorno ai 45 milioni.
Dal punto di vista sportivo, la prima squadra nel campionato
di calcio 2012/2013 ha raggiunto l'obiettivo stagionale della permanenza in
serie A (nonostante i due punti di penalizzazione) e, alla data di chiusura
dell'esercizio 2013, l 'Atalanta
ha totalizzato 18 punti in classifica in 17 partite disputate, raggiungendo la
salvezza alla chiusura del campionato avvenuta nel 2014.
Il Gruppo.
La società Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. è una società
soggetta ad attività di direzione e coordinamento di Odissea S.r.l., ma è controllata
attraverso per il 79,32% attraverso la società “La Dea S.r.l.”. La società
“Odissea S.r.l.” è stata costituita il 27.11.2012 ed il 27.07.2013, ha
perfezionato la fusione per incorporazione di “SMALG S.r.l.” (già “SMALG
S.p.A.”). A causa di tale fusione si è
registrata l’interruzione del regime di consolidato fiscale, cui “Atalanta
Bergamasca Calcio SpA” aveva aderito negli anni precedenti.
L’Ing. Antonio Percassi è il presidente del Consiglio di
Amministrazione ed è stato anche calciatore dell’Atalanta, nel periodo
1970-1977.
Il bilancio 2012 di Smalg Spa si era chiuso con un utile di
5,5 milioni e con un patrimonio netto di 151,3 milioni che finanzia il 69,1%
dell’attivo.
I rapporti con parti
correlate.
Gli amministratori ribadiscono, nella Relazione sulla Gestione,
che le operazioni con parti correlate rispondono all’interesse di Atalanta
Bergamasca Calcio S.p.A. e tali operazioni, concluse in base a rapporti
contrattuali, rispondono a condizioni in linea a quelle di mercato.
Con le parti correlate, al 31 dicembre 2012, risultano
crediti per € 958 mila, debiti per € 2,6 milioni, ricavi per € 600 mila e costi
per € 300 mila .
Comunque l’importo maggiore riguarda il debito finanziario
verso la controllante “Odissea S.r.l.” per € 2.250.000 e come componenti negativi
di reddito il rapporto con la controllata “Atalanta Service S.r.l.”, relativo
al servizio di procacciamento di contratti di sponsorizzazione, per € 200.000.
La continuità
aziendale.
La società di revisione Fidital Revisione Srl, nella sua
relazione non ha mosso rilievi o fatto richiami.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto risulta positivo per € 4.955.482, nel
2012 era positivo per € 2.770.294. La variazione di € 2,18 milioni è dovuta oltre
che all’utile di esercizio, anche all’aumento di capitale sociale, che era
stato ridotto in precedenza per coprire le perdite pregresse. L’aumento di
capitale sociale è stato di € 2.175.000.
I mezzi propri finanziano solo il 5,9% (3,7% nel 2012) delle
attività e il 12,7% dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
Per la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi.
L’indebitamento
finanziario.
La posizione finanziaria netta risulta negativa per € 25,7
milioni (- € 18,3 milioni nel 2012), ma è di molto inferiore al valore della
produzione. L’EBITDA del bilancio 2013 è positivo per € 15 milioni (+ € 6,6
milioni nel 2012), pertanto, la gestione operativa ha generato liquidità per
pagare l’indebitamento finanziario. Il rapporto NET DEBT / EBITDA è pari a
1,72.
L’importo residuo del prestito obbligazionario, risultante
nel bilancio 2012, è stato rimborsato. I debiti verso le banche aumentano da € 7,5
milioni a € 12,2 milioni, di cui € 4,4 milioni (€ 2,8 milioni nel 2012) con
scadenza entro l’esercizio successivo.
Esiste un debito per mutuo garantito da fideiussione verso
il Credito Sportivo, acceso nel 2005, per residui € 689.740 (in origine
l’importo era di € 3.188.088).
Nel 2009, è stato acceso un altro mutuo ipotecario presso il
Credito Sportivo. L’importo residuo al 31/12/2013 è di € 440.119. Il Credito
Bergamasco, in data 24 febbraio 2011, ha concesso un finanziamento in forma di
apertura di credito con iscrizione di ipoteca per 14 milioni sul centro
sportivo di Zingonia. L’importo residuo verso il Credito Bergamasco al 31/12/2013
è di € 3.496.980. Nel 2013, il Credito Sportivo ha concesso un ulteriore
finanziamento garantito di € 5.424.264. Al 31.12.2013, l’importo residuo era di
€ 5.153.051. L’esposizione a breve in conto corrente verso le banche è di € 2.437.855.
Nei debiti verso altri finanziatori pari a € 13.991.429, è
compreso un finanziamento infruttifero di interessi per € 2.250.000 da parte
della società controllante. La parte restante riguarda anticipazioni di ricavi
degli esercizi futuri.
I crediti da calciomercato ammontano a € 20.132.000 (€
12.925.000 nel 2012), per quanto riguarda le società calcistiche di Lega.
I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 13.841.000
(€ 15.429.034 nel 2012).
Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato pertanto
risulta positivo per € 6,3 milioni e l’indebitamento finanziario valutato ai
fini del Fair Play Finanziario, resta al di sotto del fatturato netto.
Gli Altri debiti.
I debiti tributari sono pari a € 5,5 milioni (€5,9 milioni nel
2012) e finanziano il 6,58% delle attività. Tali debiti comprendono € 1.292.234
(€ 2.058.964 nel 2012) per debiti di imposta relativi ai periodi dal 2001/2002
al 2004/2005, come conseguenza della rateizzazione ottenuta. Al 31/12/2010 i
debiti pregressi ammontavano a € 3.956.767.
I debiti verso l’Erario per ritenute effettuate ammontano a
€ 3.005.566 (€ 3.036.176 nel 2012).
Nei fondi rischi e oneri, pari a € 392.888, risultano
accantonate € 180.130 per un verbale di accertamento ENPALS di Milano ed € 115.577
per un contenzioso con un ex tesserato.
Gli altri debiti ammontano a € 7,4 milioni (€ 7,7 nel 2012) e
finanziano il 9,9% dell’attivo. Tali debiti
comprendono i debiti verso il personale per € 3.401.731 (€ 3.697.320 nel 2012).
Il rapporto tra debiti e costo del personale è del 9,9% ed è fisiologico.
I debiti verso gli agenti dei calciatori ammontano a € 3.960.442
(€ 3.970.254 nel 2012) pari a circa il 15,38% del valore globale della Rosa.
Il Valore della Rosa
dei calciatori.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori ammonta a € 39.032.419 (€ 27.190.153 nel 2012) e
rappresentano il 46,3% dell’attivo.
I crediti per calciatori ceduti in compartecipazione diminuiscono
da € 6.443.250 a € 1.572.250. L’importo
principale corrisponde a Barlocco Luca in compartecipazione con la Juventus per
€ 1.250.000.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione aumentano
da € 2.000.000 a € 9.425.000. Tale debito riguarda principalmente Livaja
(Inter) per € 2,5 milioni, Cigarini (Napoli) per € 2.375.000 e James Troisi,
acquisito in compartecipazione dalla Juventus per € 2 milioni.
Per quanto scritto sopra il valore contabile netto
potenziale della rosa dell’Atalanta è stimabile in circa 31,2 milioni di euro,
comprensivi di Masiello, che ha un valore residuo di contratto di € 4,9 milioni
(acquisito dal Bari per € 7 milioni) e 4,5 anni di contratto residui. Andrea
Masiello è anche il calciatore della Rosa col valore residuo più elevato,
seguito da da Cigarini con € 4.552.380 (costo storico € 5.058.200) Moralez con
€ 2.570.087 (costo storico € 5.140.175). Molti talenti, richiesti dal mercato
come Baselli e Bonaventura provengono dal vivaio e possono generare delle
importanti plusvalenze.
Le Infrastrutture
sportive.
Da sottolineare la presenza tra le immobilizzazioni
materiali del Centro Sportivo Bortolotti. La voce terreni e fabbricati espone
un valore contabile residuo di € 5,3 milioni. Nel 2013, sono stati effettuati
degli investimenti riguardanti il Centro Sportivo per € 3.719.280 che figurano
tra le immobilizzazioni in corso, in attesa della chiusura lavori.
La Gestione
Economica.
Il valore della produzione è aumentato del 6,1% da € 59,6
milioni a € 63,3 milioni. I costi della produzione sono diminuiti del 5,8% da € 64,9
milioni a € 61,1 milioni. La differenza tra valore della produzione e costi della
produzione è positiva per € 2,2 milioni, mentre nel 2012 era negativa per € 5,2
milioni.
I ricavi.
Il fatturato al netto delle plusvalenze e di altri proventi
riguardanti il Player Trading e dello storno dei costi del vivaio, risulta
aumentato da € 44,2 milioni a € 45,5 milioni.
I proventi televisivi conseguiti nell'esercizio 2013
ammontano a circa € 29,7 milioni, contro i 30,6 milioni di euro conseguiti nel
2012.
I ricavi da gare sono pari a € 4 milioni (€ 4,2 milioni nel
2012). In particolare gli abbonamenti diminuiscono da € 2,6 milioni a € 2,1
milioni.
I ricavi da sponsorizzazioni ammontano a € 6,4 milioni
(€6.101.664 nel 2012).
La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresenta
uno storno di costi, è stata effettuata per € 2.933.292 (€ 3.023.521 nel 2012).
Il Player Trading.
L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2013,
considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato positivo
di circa € 4,6 milioni (€ 4,9 milioni nel 2012). La gestione di Pierpaolo
Marino, iniziata a giugno 2011, sta facendo sentire i suoi effetti.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori
ammontano a € 14,7 milioni (€ 12,4 milioni nel
2012) e riguardano principalmente Schelotto ceduto all’Inter con una
plusvalenza di € 5,7 milioni, Peluso ceduto alla
Juventus con una plusvalenza di € 4,6 milioni e Barlocco ceduto alla Juventus con una plusvalenza di € 2,5 milioni.
I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a € 180.265
(€51.705 mila nel 2012).
Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori,
allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano
a € 72.368 (€1.004.264 nel 2012).
I costi relativi alle prestazioni di calciatori in prestito
sono allocati tra i costi per il godimento beni di terzi e ammontano a € 1.517.250
(€2.528.952 nel 2012) e riguardano principalmente i prestiti 2012/13 di Cigarini,
De Luca e Biondini.
I proventi da compartecipazione ex art. 102 bis Noif,
inclusi tra i proventi finanziari, ammontano a € 877.750 (€3.599.000 nel 2012),
tra cui spiccano la risoluzione Baselli per € 803.000.
Gli oneri da compartecipazione sono pari a € 281.500(€
52.000 nel 2012).
Gli ammortamenti della rosa calciatori ammontano a € 9,2
milioni (€ 7.472.546 nel 2012).
I costi.
I costi del personale diminuiscono del 4% a € 34,2 milioni e
incidono per il 75,2% sul fatturato netto e rappresentano 56% dei costi della
produzione.
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a € 12,8 milioni (€ 11,8
milioni nel 2012) rappresentano il 21 % dei costi della produzione.
Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto
risulta elevato, da qui la necessità di ricorrere al “Player Trading” come
fonte alternativa di ricavo. Per questo motivo, il costo effettivo di gestione
del personale (salari e ammortamenti) incide per il 68,6% sul valore della
produzione, che comprende i ricavi del “player trading”.
I costi per servizi ammontano a € 8,9 milioni (€9,5 milioni
nel 2012) e comprendono € 306.411 (€499.941 nel 2012) per costi specifici
tecnici, che riguardano i costi delle squadre sovvenzionate e i costi per
osservazione prove calciatori. I compensi a terzi ammontano a € 2.587.916 (€2.116.108
nel 2012) e riguardano per lo più i compensi agli agenti dei calciatori ai
consulenti legali e ai consulenti esterni.
Il punto di pareggio.
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 1,4
milioni. Nel 2012 il risultato prima delle imposte era negativo per € 2,6
milioni. Nel 2011 si era registrato un risultato negativo per € 14,7 milioni. Gli
ultimi sei mesi del 2010 si era registrato un risultato positivo di 636 mila
euro. Il bilancio 2009/10 aveva evidenziato un risultato prima delle imposte
negativo per 8 milioni.
Sembra che l’Atalanta si stia avviando verso una gestione
economica equilibrata. A tal fine, fermo restando della necessità di un’attenta
gestione dei costi, segnatamente il costo del personale, l’Atalanta necessita
dei proventi televisivi derivanti dalla partecipazione al campionato di Serie A
e di un buon risultato del player trading, che copra gli ammortamenti dei
calciatori.
Conclusioni.
Anche per il 2014 gli Amministratori punteranno su una
gestione finalizzata al raggiungimento dell’equilibrio economico, cercando di stabilizzare
i ricavi e ottimizzando i costi di gestione. Rimane fermo l’obiettivo della
valorizzazione del patrimonio rappresentato dai diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori. Nel mercato invernale la cessione a titolo
definitivo del calciatore Cais ha permesso di realizzare una plusvalenza di €
3,1 milioni.
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