venerdì 13 giugno 2014

Bilancio UC Sampdoria 2013: le perdite significative e il necessario supporto degli Azionisti.



Luca Marotta


Il bilancio al 31 dicembre 2013 di U.C. Sampdoria Spa riepiloga i risultati sportivi della seconda parte della stagione sportiva 2012/13, conclusasi col quattordicesimo posto in Serie A, e della prima parte della stagione 2013/14, relativa al campionato di serie A successivo, terminato col dodicesimo posto. Poiché il primo semestre dell’esercizio precedente riguardava la seconda parte della stagione sportiva 2011/12 disputata in serie B, era scontato l’incremento del fatturato almeno per la parte riguardante i diritti TV. Invero, nel 2013 anche le plusvalenze, grazie al meccanismo della cessione in compartecipazione di Icardi con l’Inter, hanno registrato un incremento notevole. Di conseguenza, il valore della produzione è aumentato da € 32,4 milioni a € 66,9 milioni
Nonostante l’incremento dei componenti positivi di reddito, il bilancio 2013 si è chiuso con una perdita netta di esercizio di € 13.440.011, mentre, nel 2012 la perdita era stata di € 38,1 milioni. Il risultato prima delle imposte è negativo per € 15.449.486, nel 2012 era negativo  per € 50,8 milioni.

La continuità aziendale.

I revisori di Reconta Ernst & Young S.p.A. hanno evidenziato, al punto 4 della loro relazione, che la società ha conseguito, nell’esercizio 2013, come negli esercizi precedenti, “significative perdite”, che hanno richiesto interventi di ricapitalizzazione da parte degli azionisti di riferimento”, necessari per ristabilire l’equilibrio finanziario e patrimoniale. Inoltre, i revisori hanno evidenziato, che gli amministratori hanno redatto il bilancio 2013 in base al presupposto della continuità aziendale, sulla base dalla manifestata disponibilità dei soci ad ulteriori interventi per la copertura finanziaria e patrimoniale anche per l’esercizio 2014.
Quanto sopra sta a significare che la Sampdoria non si autofinanzia e necessita dell’intervento del suo “mecenate”. Invece, il Regolamento Uefa sul Financial Fair Play si basa sul principio dell’autofinanziamento.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto è positivo per € 9.965.963 (€ 9.755.974 nel 2012) e finanzia il 9,2% dell’attivo. La variazione in aumento di € 210 mila è dovuta all’evidenziazione della perdita d’esercizio per € 13.440.011 e ad un versamento in conto capitale per € 13.650.000.
La perdita dell’esercizio precedente di € 38,1 milioni e risultava parzialmente coperta con precedenti versamenti in conto capitale per € 35.950.000.
Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari al 37,8% (37,8% nel 2012).
Per quanto riguarda la copertura della perdita, l’Assemblea ha deliberato di coprirla con la riserva versamenti in conto capitale per euro 13.650.000, rinviando a nuovo la residua perdita di Euro 4.148.543.

L’indebitamento finanziario.



Il debito finanziario lordo risulta diminuito da € 18 milioni a € 17,3 milioni.
I debiti bancari sono aumentati da € 11,9 milioni a € 13,2 milioni. La Sampdoria ha una linea credito con Monte dei Paschi di Siena fino a 7,5 milioni con scadenza 30 settembre 2014.
I debiti verso altri finanziatori, pari a € 4,1 milioni (€ 6,1 milioni nel 2012), riguardano i debiti per factoring verso MPS Leasing & Factoring SpA, per cessione pro-soluto dei diritti televisivi negoziati dalla Lega Calcio.
Considerando le disponibilità liquide pari a 61 mila Euro (€109  mila nel 2012), si ha un indebitamento finanziario netto pari a € 17,2 milioni inferiore al valore della produzione. Nel 2012, l’indebitamento finanziario netto ammontava a € 17,9 milioni.
I crediti relativi al calciomercato risultano pari a € 34,9 milioni. Nel 2012, i crediti verso società calcistiche erano pari a € 9,2 milioni. Il maggior credito riguarda quello verso l’Inter per Icardi, pari a € 10,4 milioni. E’ evidenziato un credito verso il Milan per Poli, pari a € 4,8 milioni e un credito verso la Juventus per Gabbiadini pari a € 4,4 milioni e per Zaza, pari a € 2,8 milioni.
I debiti verso altri club per operazioni di calciomercato sono pari a € 39,6 milioni, nel 2012, i debiti verso enti settore specifico ammontavano a € 21,1 milioni. Il maggior debito riguarda quello verso la Juventus per Gabbiadini pari a € 8,8 milioni. E’ evidenziato un debito verso il Milan per Poli, pari a € 2,4 milioni e un debito verso l’Inter per Icardi, pari a € 5,4 milioni.
Il saldo tra crediti e debiti verso squadre calcistiche è negativo per € 4,6 milioni. Anche se aggiungessimo tale saldo all’indebitamento finanziario netto si otterrebbe una cifra comunque inferiore al fatturato netto.
Gli Amministratori determinano la posizione finanziaria netta considerando anche i crediti e i debiti da compartecipazione ex art. 102 bis delle NOIF.

Gli altri debiti.

I debiti tributari risultano stabili a € 5,6 milioni (€ 5,7 milioni nel 2012). L’importo principale riguarda  i debiti per ritenute su lavoro dipendente, relative alle retribuzioni di novembre e dicembre 2013 pari a € 4,1 milioni (€ 5,5 milioni nel 2012). I debiti per ritenute d’acconto su lavoro dipendente sono stati pagati dopo il 31 dicembre 2013. Il debito per IRAP ammonta a € 1,4 milioni.
I debiti verso i dipendenti aumentano di poco da € 4,7 milioni a € 4,9 milioni e si riferiscono alle mensilità di novembre e dicembre, oltre ai premi. Nella nota integrativa è specificato che gli stipendi sono stati pagati puntualmente.
I debiti verso istituti previdenziali pari a € 195 mila (€ 238 mila nel 2012) sono stati pagati nel mese di gennaio 2014.
I debiti verso agenti e intermediari dei calciatori ammontano a € 1.664.000 (€1,5 milioni nel 2012).

Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni calciatori espongono un valore di € 39,1 milioni (€ 25,8 milioni nel 2012), evidenziando un aumento del 51,3%. La variazione positiva di € 13,2 milioni è dovuta ad investimenti per € 29,9 milioni (€ 17,3  milioni nel 2012), cessioni con un valore contabile residuo di € 4,8 milioni (€ 10,2 milioni nel 2012), ammortamenti per € 11,8 milioni (circa € 12 milioni nel 2012).
Durante il 2013, gli acquisti col valore più elevato sono stati Gabbiadini (Juventus) per € 11 milioni, Rodriguez M.(Universidad Chile) per € 3.280.000, Salamon (Milan) per € 3,2 milioni e Rossini (Udinese) per € 3 milioni. Icardi risulta acquista dal Barcellona per 150 mila euro.
Per quanto riguarda le cessioni, si è registrato un incasso complessivo di € 27,4 milioni che, a fronte di un valore contabile di € 4,8 milioni, ha determinato un’eccedenza di plusvalenze per € 22,6 milioni. Tra i calciatori ceduti spiccano: Icardi (Inter) per € 13 milioni, Poli (Milan) per € 6 milioni,   Zaza (Juventus) per € 3,5 milioni e Rossini (Sassuolo) per € 3 milioni.
Nelle immobilizzazioni finanziarie figura la metà del valore dei calciatori ceduti in compartecipazione, che aumenta da € 3,6 milioni a € 14,2 milioni. Tra i calciatori ceduti in compartecipazione col maggiore valore ritroviamo Icardi (Inter) per € 6,5 milioni, Poli (Milan) per € 3 milioni e Biabany (Parma) per € 2,5 milioni.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione aumentano da 400 mila euro a € 8,5 milioni.
Considerando anche le compartecipazioni, potremmo stimare un valore contabile ipotetico della rosa calciatori di € 44,7 milioni.

I Ricavi.



Nel 2013, il valore della produzione raddoppia, aumentando da € 32,4 milioni a € 66,9 milioni. Ma l’incremento del fatturato netto, che non comprende le plusvalenze è meno evidente, perché sull’incremento del valore della produzione hanno giocato un ruolo decisivo oltre che ai ricavi per cessione diritti TV anche e plusvalenze.
I ricavi da gare sono aumentati da € 3,8 milioni a € 4,2 milioni. I proventi radiotelevisivi sono aumentati da € 16,1 milioni a € 32,9 milioni. Tali proventi incidono per il 49% sul valore della produzione e per il 76% sul fatturato netto.
I proventi da sponsor risultano pari a € 2,7 milioni (€ 2,4 milioni nel 2012). Gamenet ha contribuito con € 1,2 milioni (€ 1.050.000 nel 2012). Lo Sponsor tecnico ha contribuito con € 1,5 milioni (€ 1.350.000 nel 2012).
I proventi pubblicitari ammontano a € 842 mila, mentre nel 2012 erano pari a € 751 mila.
Gli altri ricavi pari a € 1,7 milioni, includono per € 1,1 milioni, la quota di proventi collettivi relativa al posizionamento atteso per il 2013/14. I contributi della Lega ammontano a € 1.186.000.

Il Player Trading.



Il risultato del Player Trading è positivo per € 10 milioni. Nel precedente esercizio era negativo. Nel 2013, il risultato della gestione economica dei calciatori è riuscito a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti.
Le plusvalenze incidono per il 35% sul valore della produzione e ammontano a 23,4 milioni (€ 783 mila nel 2012).
Le principali plusvalenze hanno riguardato le seguenti cessioni: Icardi all'Inter per € 13 milioni, con una plusvalenza di € 12.730.000; Zaza alla Juventus per € 3,5 milioni, con una plusvalenza di pari importo e Poli al Milan per € 6 milioni, con una plusvalenza di € 5.892.000.
I proventi da compartecipazioni ammontano a € 1,8 milioni. Il principale importo riguarda Rossini (Udinese) per 1 milioni di Euro.
I costi per acquisizioni temporanee dei calciatori ammontano a € 2,4 milioni. Il costo maggiore riguarda il prestito di Maxi Lopex (Catania) per € 1.250.000, seguito da  Silvestri (Fiorentina) per € 700 mila.
L’ammortamento della rosa calciatori è stato pari a € 11,8 milioni.

I Costi.

I costi della produzione, pari a € 81,3 milioni (€ 87,7 milioni nel 2012), risultano diminuiti del 7%.
Il costo del personale, pari a € 46,9 milioni (€ 50,6 milioni nel 2012), risulta diminuito del 7% ed incide sul fatturato netto per il 107,8%, mentre incide sul valore della produzione per il 70,1%, grazie alle plusvalenze. Il livello del costo del personale raggiunto nel 2013 è diventato in parte “sostenibile” solo grazie alle plusvalenze. Il numero degli allenatori mediamente in forza al club, durante il 2013, è aumentato da 28 a 43.
Nelle spese per servizi, pari a € 9 milioni (€ 8,4 milioni nel 2012), sono ricomprese le spese per agenti e intermediari pari a € 2,8 milioni (€ 2,3 milioni nel 2012).
Gli oneri diversi di gestione, pari a € 9,6 milioni (€14,6 milioni nel 2012), comprendono i diritti di utilizzo dello Stadio per € 1,2 milioni e il contributo di solidarietà per la Serie B per € 1,5 milioni. La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per € 14,4 milioni, mentre nel 2012 era negativa per € 55,3 milioni e nel 2011 era negativa per € 24,6 milioni, come lo era anche nel 2010 era negativa per € 18,2 milioni, sintomo di una gestione operativa non equilibrata.

Il punto di pareggio.

Il risultato prima delle imposte, è negativo per € 15,5 milioni, nel 2012 era negativo per € 50,7 milioni. Anche gli esercizi dal 2007 al 2011 si sono chiusi tutti in perdita. La sommatoria dei risultati negativi degli ultimi 5 esercizi è di 120 milioni di Euro.

L’Adesione al Consolidato Fiscale.

U.C. Sampdoria S.p.A. aderisce al consolidato fiscale, che vede come consolidante San Quirico S.p.A.. In parole povere, la perdita fiscale di U.C. Sampdoria S.p.A. serve a ridurre l’imponibile fiscale del soggetto consolidante. Il discorso vale per l’IRES e non per l’IRAP. Nel caso della Sampdoria risultano stanziati in bilancio crediti per imposte anticipate pari a € 2.897.119 (€ 11,6 milioni nel 2012). Le imposte anticipate, pari a € 2,2 milioni, sono state stanziate a fronte della perdita fiscale 2013 da trasferire (che è di € 5.053.000), e degli interessi passivi da trasferire pari a € 2.474.000. Al 31/12/2013, il credito verso la consolidante San Quirico per l’accordo di Consolidato Fiscale ai fini IRES ammonta a € 3.370.795 (€ 2.250.000 nel 2012). L’aliquota fiscale per il calcolo delle imposte anticipate da trasferire è del 24,5%, mentre quella ordinaria è del 27,5%

Conclusioni.

Gli Amministratori, nella relazione sulla gestione per il 2013, riferendosi alla “particolarità del settore” in cui opera UC Sampdoria SpA, hanno evidenziato che tra i rischi che comporta la gestione, c’è quello relativo al fabbisogno di mezzi finanziari, che può comportare la necessità di interventi della proprietà a supporto del fabbisogno finanziario. Gli Azionisti hanno confermato la disponibilità a supportare finanziariamente la società per i dodici mesi successivi alla data del bilancio. In genere, il supporto finanziario della proprietà si rende necessario soprattutto in presenza di gestioni economiche squilibrate, in cui i costi prevalgono sui ricavi. Si pensi al rapporto tra costo del personale e fatturato netto con esclusione delle plusvalenze.
Il destino segnato, per la ormai “vecchia” proprietà, era quello di ulteriori esborsi finanziari per supportare finanziariamente il club, anche al fine di garantirne la continuità aziendale.
Pochi giorni fa, il 12 giugno 2014, è avvenuto il “colpo di scena” del cambio di proprietà. Sarà interessante approfondire le “modalità tecniche” con cui è avvenuto il cambio. La vecchia proprietà ha rivendicato il merito di aver salvato due volte la Sampdoria. La prima volta con l’acquisto della società e la seconda volta, di recente, dopo la retrocessione in B.

Sarà interessante, vedere come la nuova proprietà affronterà il problema di dover garantire gli impegni in tema di continuità aziendale, ossia se continuerà sulla via dei continui esborsi finanziari oppure se sceglierà altre vie.

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