Luca Marotta.
Il tentativo di delineare con precisione le differenze tra
il contratto di sponsorizzazione tecnica tra Juventus e Nike con quello tra
Juventus e “adidas”, non è affatto facile, perché le notizie in merito ai due
contratti sono frammentarie, riportate su scarni comunicati o episodicamente
nel bilancio o nei prospetti informativi pubblicati.
Nei bilanci della Juve non viene evidenziato in maniera
esplicita e separata l’importo riguardante i ricavi della sponsorizzazione
tecnica. Tuttavia basandosi su alcuni frammenti di notizie è possibile delineare
un quadro generale.
L’accordo con Nike.
Il contratto di sponsorizzazione tecnica tra la Juventus e
la Nike fu stipulato nel novembre 2001 con decorrenza 1° luglio 2003 e durata
di dodici anni.
In base a tale accordo, a Nike divenne “Technical Sponsor” e
acquisì il diritto di utilizzo, in via esclusiva, dei marchi Juventus. Inoltre,
Nike ebbe anche la facoltà di sub-licenziare a terzi, sia i marchi Juventus, che
altri diritti di proprietà industriale al fine di produrre, pubblicizzare e
vendere, globalmente e con qualsiasi mezzo, i prodotti e i servizi (incluse le
versioni replica del “kit” da gioco in uso alla Prima Squadra e inclusi i capi
d’abbigliamento e gli accessori sportivi).
Per quanto sopra descritto, Nike ha creato una società “ad
hoc” denominata “Juventus Merchandising S.r.l.”, che si è occupata del licensing
e ha sviluppato prodotti e servizi a marchio Juventus creando una rete di punti
vendita tradizionali, on-line e per corrispondenza (retail operations). Di
conseguenza, la società Juventus Merchandising S.r.l. è interamente posseduta
dal Gruppo Nike.
Nike si riservò la facoltà di recedere dal contratto al
termine di ogni triennio, nel caso in cui il Gruppo Nike fosse stato colpito da
condizioni economiche gravemente negative.
Il corrispettivo minimo complessivo previsto dal contratto
per i dodici anni del rapporto fu stabilito per una cifra pari a 157,25 milioni
di Euro. Con una media annua di 13,1 milioni di Euro. Invero, l’importo
iniziale per i primi tre anni risultava inferiore alla media annua del
contratto, perché il corrispettivo minimo era determinato in misura crescente e
non costante. Infatti, l’importo del corrispettivo minimo previsto per il
2003/2004 era di 12.120.000 Euro, quello per il 2004/2005 era di 12.230.000 Euro e
quello per il 2005/2006 era di 12.350.000 Euro.
Oltre all’importo del corrispettivo minimo era prevista in
aggiunta la fornitura annuale di materiale tecnico, per un valore all’ingrosso
nel primo anno contrattuale di € 2,3 milioni, inoltre, era previsto che il
valore delle forniture aumentasse del 5% ogni tre anni.
Per quanto riguarda le forniture annuali di materiale
tecnico è possibile stimare l’importo complessivo degli acquisti di materiale
tecnico dal 2003/2004 al 2014/2015 in circa 20 milioni di Euro, con una media
di 1,7 milioni ad anno.
In aggiunta al corrispettivo minimo e alla fornitura di
materiale, Nike si impegnava a riconoscere alla Juventus le seguenti royalties
annue sull’attività licensing e retail operations:
• 10% sul ricavo netto delle vendite di prodotti a marchio
Juventus eccedenti i € 22,7 milioni (percentuale che sale al 12% e poi al 14%
raggiunti rispettivamente fatturati di € 28,4 e € 34,1 milioni); e
• 50% degli utili netti derivanti dalla vendita di servizi a
marchio Juventus e dalle attività di vendita al dettaglio.
Erano infine previsti dei bonus a favore della Juventus al
raggiungimento da parte della Prima Squadra di predeterminati risultati
sportivi in campo nazionale e internazionale.
In sintesi, il contratto con Nike prevedeva il corrispettivo
minimo, la fornitura di materiale, delle royalties aggiuntive e dei premi in
base ai risultati sportivi.
Nel 2003/2004 i ricavi derivanti dal contratto con Nike
furono pari a 15 milioni di Euro, inclusi i ricavi derivanti dall’attività di
licensing oggetto dello stesso contratto.
Nel 2002/2003 gli importi percepiti dallo sponsor tecnico
Lotto Sport Italia S.p.A. erano pari a 10,6 milioni di Euro e l’attività di
Licensing era gestita in proprio con 1,5 milioni di Euro di ricavi.
Indubbiamente, rispetto al 2002/2003, il contratto con Nike risultò vantaggioso
in termini economici, ma tale convenienza, nel corso degli anni è risultata
meno evidente, anche alla luce delle vicende della rinegoziazione contrattuale.
Rinegoziazione del
contratto con Nike
A seguito delle vicende del 2006, fu resa nota la
circostanza che il rapporto con Nike prevedeva la facoltà di recesso in caso di
esclusione dalle competizioni nazionali o internazionali o in caso di mancata
partecipazione al campionato di Serie A; inoltre erano previste pattuizioni
relative al comportamento degli esponenti aziendali.
In seguito alla retrocessione della Prima Squadra in serie
B, Nike confermò comunque la volontà di proseguire il contratto di sponsorizzazione
tecnica con la Juventus sino all’originaria scadenza prevista, ossia sino al
termine della stagione sportiva 2014/2015. La Nike e la Juventus ridefinirono
alcune clausole contrattuali e concordarono una riduzione dei corrispettivi di
circa 4,5 milioni di Euro per l’esercizio 2006/2007 e di ulteriori € 4,5 milioni
di Euro, da ripartirsi nei successivi otto anni di contratto. Tra le clausole
contrattuali ridefinite ci fu quella relativa alle cause di recesso anticipato,
prevedendo che Nike, in aggiunta alle cause di recesso anticipato stabilite nel
contratto del novembre 2001, avesse la facoltà di recedere nel caso in cui, a
partire dal 2007/2008, la Juventus non partecipasse al Campionato di Serie A. Fu
anche previsto che in caso di recesso anticipato per la mancata partecipazione
della Juventus al Campionato di Serie A TIM del 2007/2008, il contratto restasse
efficace fino al 31 maggio 2008.
A
seguito della rinegoziazione, considerando complessivamente il contratto
pluriennale della durata di dodici anni, l’impatto in termini di riduzione dei
ricavi è stato di circa Euro 9 milioni da ripartirsi tra l’esercizio 2006/2007 e
i successivi otto anni di contratto.
Quindi
la media annua del corrispettivo minimo è scesa a 12,35 milioni di Euro.
L’accordo con “adidas”.
Con un comunicato del 24 ottobre 2013, è stata data la
notizia che dalla stagione sportiva 2015/16 la società “adidas International
Marketing B.V.”aveva raggiunto un accordo con Juventus Football Club S.p.A. per
la sponsorizzazione tecnica.
La durata prevista dall’accordo è di sei anni, a fronte di
un “corrispettivo fisso complessivo” pari a 139,5 milioni di Euro. Tale importo
non include le forniture annuali di materiale tecnico e i premi variabili
legati ai risultati sportivi di Juventus.
Lo sponsor tecnico “adidas” gestirà anche le attività di
licensing e di merchandising della Juventus a fronte di un corrispettivo
fisso di € 6 milioni all’anno. Juventus beneficerà anche di royalties addizionali al superamento di determinati
volumi di vendita.
Le differenze.
Mentre per il contratto Nike si parla di “corrispettivo
minimo”, che a seguito della rinegoziazione ammonta ad una media annua di 12,35
milioni di Euro, nel contratto con “adidas” si parla di un “corrispettivo fisso
complessivo” pari a 139,5 milioni di Euro per i sei anni di contratto. La media
annuale del contratto “adidas” è di 23,25 milioni di Euro, pari a quasi 11
milioni annui in più.
E’ presumibile che non vi siano grandi differenze, tra i due
contratti, per le cifre della fornitura di materiale tecnico, che potremmo
stimare con approssimazione intorno ai 2 milioni annui. Delle difficoltà
potrebbero sorgere per la determinazione degli importi aggiuntivi per royalties
da licensing e merchandising. Il contratto “adidas” stabilisce in modo chiaro
un fisso di 6 milioni di Euro l’anno, oltre al riconoscimento di royalties
aggiuntive al superamento di determinati volumi di ventita, non specificati. Il
contratto Nike, invece, fa riferimento solo a delle percentuali in caso di
raggiungimento di determinati fatturati e utili conseguiti. Considerando un
fatturato complessivo dei prodotti a marchio Juventus, nei dodici anni di
contratto Nike, di 90 milioni di Euro, si determinerebbero ricavi aggiuntivi
complessivi da royalties pari a 9 milioni con una media annua di 750 mila Euro.
Ipotizzando una media annua di utili netti, per l’attività della vendita di servizi a marchio Juventus, pari
a 500 mila Euro, alla Juve sarebbe andato il 50%, ossia Euro 250 mila. Per il
contratto Nike, escludendo i premi legati alle prestazioni sportive, si
potrebbero ipotizzare, nei dodici anni di contratto, ricavi medi annui per Euro
13,35 milioni oltre alla fornitura di materiale stimabile in circa 2 milioni
annui. Per il contratto “adidas”, escludendo i premi legati alle prestazioni
sportive, si potrebbero ipotizzare, nei sei anni di contratto, ricavi medi
annui per Euro 29,25 milioni oltre alla fornitura di materiale stimabile in
circa 2 milioni annui e alle royalties aggiuntive.
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