Luca Marotta
Il bilancio dell’esercizio 2013 della società FC Torino Spa,
a differenza di quello precedente, ha potuto beneficiare per tutti e due i
semestri dei ricavi da diritti Tv della Serie A, pertanto, il bilancio relativo
all’anno solare 2013 si è chiuso con un utile, al netto delle imposte, di €
1.070.775. L’esercizio 2012, che beneficiava solo nel secondo semestre, dei
ricavi TV della Serie A, si chiuse con un perdita di € 10.991.484. Anche gli
anni precedenti si sono chiusi in perdita nel 2011 per € 14,7 milioni, nel 2010
la perdita fu di € 11,1 milioni e nel 2009 di € 8,4 milioni.
A conferma dell’importanza della Serie A, i ricavi TV
risultano raddoppiati da € 15,8 milioni a € 33,7 milioni.
A dare un contributo determinante all’esposizione dell’utile
di esercizio è stata anche la plusvalenza di 13 milioni di Euro realizzata con
la cessione di Ogbonna alla Juventus.
Il Gruppo.
Nell’Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2014, che ha
approvato il bilancio risultavano sempre due soci: la società UT Communications
Spa, con una percentuale di controllo del 97,5%, portatrice di n. 861.315
azioni e la società MP Service Srl con il 2,5%, portatrice di n. 22.085 azioni.
MP Service Srl risulta, a sua volta, controllata al 100% da UT Communications.
Dal bilancio emergono rapporti con parti correlate, che
oltre ai due azionisti sono: Cairo Pubblicità; Cairo Communication e Cairo
Editore.
La continuità
aziendale.
La relazione della società di revisione BDO Spa non contiene
rilievi ed eccezioni.
In effetti, anche per il 2014 sembrerebbe che per lo
sviluppo e la continuità aziendale non sia fondamentale il sostegno finanziario
da parte della proprietà, poiché il Torino potrà godere dei diritti TV della
Serie A, di un importo di plusvalenze come quello del 2013, grazie alla
cessione di Immobile e di quelle operate nel mese di gennaio 2014. Inoltre, se
il Torino accedesse alla fase a gironi di Europa League 2014/15, potrebbe
ottenere ricavi aggiuntivi di un certo importo, si pensi alla Fiorentina che
nel 2013 ha incassato per l’Europa League circa € 8,5 milioni. Ovviamente sarà
importante contenere i costi entro livelli accettabili.
Il fatto che, almeno per il 2014, non sarà fondamentale il
sostegno finanziario della proprietà è giustificato anche dal rimborso totale
del prestito finanziario della controllante e che residuava per € 1,5 milioni.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per € 1.830.699 (€ 759.925 nel
2012). Durante l’esercizio, si è verificato un incremento dovuto esclusivamente
all’utile di esercizio.
I mezzi propri finanziano solo il 2,9% degli impieghi e
questo significa che l’attivo è finanziato col capitale di terzi (comprensivo
dei soldi prestati dalla controllante e degli altri debiti) per il 97,1%.
Il patrimonio netto non è sufficiente a coprire il valore
netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, segnando un
rapporto percentuale dell’8,3% (3,2% nel 2012).
Anche aggiungendo al numeratore del rapporto i debiti verso
la controllante la percentuale salirebbe al 23,2% e non coprirebbe completamente
l’importo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
Il capitale circolante netto negativo, comprende ratei e
risconti passivi per € 6.615.164 e debiti per compartecipazioni ex art. 102 bis
NOIF per € 7.750.000 oltre ai debiti complessivi verso la controllante per €
3.297.941.
L’indebitamento
finanziario.
L’indebitamento finanziario è rappresentato dai debiti verso
la controllante UT Communications spa pari a € 1.500.000 (€ 3.000.000 nel 2012). Tali debiti sono infruttiferi e
finanziano il 2,4% dell’attivo. Considerando le disponibilità liquide pari a €
1.054.877 (€ 2.496.239 nel 2012), si ha un indebitamento finanziario netto di 445
mila Euro (€500 mila nel 2012). Non esistono debiti bancari e debiti verso
altri finanziatori.
L’indebitamento finanziario netto è inferiore sia al valore
della produzione che al fatturato netto senza plusvalenze. Il Margine Operativo
Lordo da essere negativo nel 2012 per € 8 milioni è diventato positivo per €
19,9 milioni, rendendo l’indebitamento finanziario sostenibile.
Il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato risulta
negativo per € 5.457.000, pertanto l’indebitamento finanziario netto ai fini
del Financial Fair Play, resta al di sotto dei ricavi.
I crediti verso società calcistiche ammontano a € 19.928.000.
Il maggior importo riguarda la Juventus con € 12.570.000, seguita dal Sassuolo
con € 1.880.000 e dall’Inter con € 1.610.000.
I debiti verso squadre di calcio sono pari a € 25.385.000.
Il maggior importo riguarda sempre la Fiorentina con € 5.476.000, seguito dalla
Juventus con € 4.420.000 e dal Palermo con € 3.175.000.
Dopo la chiusura dell’esercizio i debito finanziario verso
la società controllante UT Communications spa pari a € 1.500.000 è stato
interamente saldato.
Altri Debiti e
contenziosi.
I debiti tributari diminuiscono da € 5,1 milioni a € 3,8
milioni. La maggior parte riguardano i debiti per le ritenute dei dipendenti da
versare pari a € 2.687.000. Tali debiti rappresentano il 6,1% dell’attivo.
A seguito di una verifica fiscale riguardante gli anni dal
2006 al 2010. Per l’anno 2006 la vicenda si è conclusa con un esborso di € 59
mila. Per il 2007 e il 2008 la vicenda si è conclusa, grazie alla procedura
dell’accertamento con adesione, con un onere a carico del Torino di € 243 mila.
I debiti verso gli istituti di previdenza sono pari a € 157
mila ((€ 184 mila nel 2012).
I debiti verso il personale sono pari a € 2.357.000 (€
2.607.000 nel 2012) e incidono solo per il 7,8% sul costo del personale, indice
di una sostanziale puntualità nei pagamenti. Infatti, tali debiti riguardano le
mensilità di novembre e dicembre 2013.
Il Valore della Rosa.
Il totale dell’attivo nell’anno 2013 ammontava a € 62,6
milioni (€ 62,9 milioni nel 2012). Il 49,2% dell’attivo è rappresentato da
immobilizzazioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori,
rappresentano il 71,9% delle immobilizzazioni e ammontano a € 23,6 milioni (€
23,6 milioni, nel 2012).
Durante il 2013 sono stati effettuati investimenti per 13,6
milioni (€ 19,8 milioni nel 2012), cessioni con un valore residuo contabile
netto di € 4,4 milioni (€ 4 milioni nel 2012) e ammortamenti per € 10,7 milioni
(€ 8,9 milioni nel 2012).
Al 31/12/2013 i calciatori col valore contabile residuo più
elevato risultano essere i seguenti:
Nella Rosa, al 31 dicembre 2013, figura ancora Gillet con un
valore residuo di 1 milione di Euro ed un costo storico di € 2 milioni.
I crediti per calciatori ceduti in compartecipazioni,
allocati tra le immobilizzazioni finanziarie, ammontano a € 3.552.950 (€
4.452.500 nel 2012) e rappresentano il 11,5%
delle immobilizzazioni.
Tali crediti riguardano: Gianmario Comi (Milan) con € 2.350.000
e Nicola Bellomo (Chievo) con € 1,2 milioni.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione diminuiscono
da € 10.375.000 da € 7.750.000 e riguardano: Ciro Immobile (Juventus) per € 2.750.000,
Simone Verdi (Milan) per 2,5 milioni, Vitor Barreto (Udinese) per € 1,8 milioni
e Larrondo in compartecipazione con la Fiorentina per € 700 mila.
Al 31.12.2013, il valore contabile potenziale della rosa
ammontava a 17,9 milioni di Euro.
Durante la campagna trasferimenti invernale di gennaio 2014
sono stati ceduti Danilo D’ambrosio all’Inter per € 2.750.000; Matteo Brighi al
Sassuolo per € 200 mila e Willyan Da Silva Barbosa allo Sport Club Beira Mar
per € 250 mila. Tali cessioni hanno comportato la realizzazione di plusvalenze
per l’importo complessivo di € 3.155.000. Nicola Bellomo è stato ceduto in
prestito per € 321 mila.
Il valore della produzione, comprensivo di plusvalenze,
risulta aumentato di 32,4 milioni (+101,8%), passando da € 31,8 milioni a €
64,2 milioni.
I costi della produzione aumentano
in misura meno che proporzionale del 12,3%, da € 50,8 milioni a € 57 milioni.
I ricavi.
Se si considerasse il fatturato netto, senza la gestione
economica dei calciatori, si otterrebbe un incremento del fatturato del 66,4%.
I ricavi da gare aumentano da € 3,9 milioni a € 5,2 milioni.
I ricavi commerciali, considerando le royalties, sono aumentati
da € 5,9 milioni a € 6,9 milioni. Gli sponsor ufficiali hanno contribuito con €
2,3 milioni e lo sponsor tecnico con € 1,4 milioni. I Proventi pubblicitari
generati dalla Concessionaria Cairo Pubblicità, derivanti dalla retrocessione
dell’85%, sono aumentati da € 1.574.000 a € 1.988.000.
I ricavi da diritti Tv sono aumentati da € 15,7 milioni a €
33.741.000.
La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresenta uno storno di costi, aumenta da € 1,7 milioni a € 1,9 milioni.
La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresenta uno storno di costi, aumenta da € 1,7 milioni a € 1,9 milioni.
Il Player Trading.
L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2013,
considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato negativo
di € 2,3 milioni, mentre, nel 2012 il risultato negativo era di circa 7,4
milioni.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori
ammontano a € 13,3 milioni (€ 576 mila nel 2012) e si riferiscono a principalmente
alla plusvalenza di 13 milioni di Euro realizzata con la cessione di Angelo
Ogbonna alla Juventus. La plusvalenza relativa a Gianluca Sansone è stata di €
233 mila e quella relativa alla cessione di Marko Basic di € 113 mila.
I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a €
150 mila (€ 235 mila nel 2012) e riguardano prevalentemente ad Alain Stevanovic.
Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori,
allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano a € 559.000 (€
1.058.000 nel 2012) e riguardano
principalmente Marco Migliorini per € 232 mila, Riccardo Fiammozzi per € 277
mila e Valerio Di Cesare per € 50 mila.
I costi relativi alle acquisizioni di calciatori in prestito
sono allocati tra i costi per il godimento beni di terzi e ammontano a 525 mila
Euro (€ 547 mila nel 2012).Tali costi si riferiscono per il primo semestre a
Santana e Menga e per il secondo semestre a Pasquale e Maksimovic.
I proventi da compartecipazione ex art. 102 bis Noif,
inclusi tra i proventi finanziari, ammontano a € 431.000 (€ 2.718.000 nel 2012)
e sono dovuti alle risoluzioni di Basha per € 281 mila e Sansone per € 150
mila.
Gli oneri da compartecipazione ammontano a € 4.377.000 (€ 200.500
nel 2012) e riguardano Cerci per € 1,8 milioni, Darmian per € 675 mila, Glik
per € 1,2 milioni, Bakic per € 600 mila e Rubin per € 100 mila.
Gli ammortamenti della rosa calciatori risultano aumentare
da € 8.967.000 a
€ 10.707.000.
I costi.
I costi del personale aumentano da
€ 27,7 milioni a € 30,2 milioni.
I costi del personale incidono sul valore della produzione
per il 47%, mentre, incidono sul fatturato netto per il 61,9%. Tali costi
rappresentano il 52,9% dei costi della produzione.
I costi per servizi aumentano da € 6,9 milioni a € 8,5
milioni. All’interno di tali costi sono compresi i costi specifici tecnici per
€ 1.201.000 che riguardano le consulenze tecnico sportive durante le campagne trasferimenti.
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a € 12,6 milioni (€ 10,7
milioni nel 2012) aumentano di 1,9 milioni e rappresentano il 22,1% dei costi
della produzione.
Il punto di pareggio.
Era facilmente prevedibile che l’esercizio 2013 beneficiasse
per intero dei ricavi da diritti TV e della plusvalenza di Ogbonna e con una
politica gestionale attenta al contenimento dei costi, nel 2013, il Torino ha
raggiunto il punto di pareggio. Anche il bilancio 2014 beneficerà di
un’importante plusvalenza come quella realizzata con la cessione di Immobile al
Borussia Dortmund oltre a quelle realizzate a gennaio.
Il consolidato
fiscale e le imposte.
FC Torino Spa aderisce al consolidato fiscale, che vede
nella veste di consolidante UT Communications Spa. U.T. Communications S.p.A.
determina una base imponibile unica per il gruppo di società aderenti al
consolidato fiscale, e beneficia della possibilità di compensare redditi
imponibili con perdite fiscali in una unica dichiarazione.
Ciascuna società aderente al consolidato fiscale trasferisce
a U.T. Communications S.p.A. il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita
fiscale); a fronte di un reddito imponibile della partecipata, U.T.
Communications S.p.A. rileva un credito nei suoi confronti pari all’IRES da
versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali
U.T. Communications S.p.A. iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di
perdita contrattualmente conferita a livello di Gruppo.
In altre parole, l’IRES calcolata sul reddito imponibile di
UT Communications Spa, “abbattuto” dalla perdita fiscale di FC Torino Spa,
diventa un debito di UT Communications Spa nei confronti di FC Torino Spa.
Le imposte correnti presentano un saldo negativo di € 767 mila,
nel 2012 era evidenziato un saldo positivo di € 2.505.967. Il saldo è
determinato dal compenso riconosciuto dalla controllante a fronte delle perdite
fiscali utilizzate nel consolidato fiscale. Nel 2013 tale compenso è stato pari
ad € 702 mila, mentre l’IRAP a carico del Torino è stata pari a € 1.469.000 e
le imposte differite sono risultate pari a € 1.573.000.
Il fondo per imposte differite, allocato tra le passività, è
aumentato da € 2,4 milioni a € 4 milioni. I
crediti per imposte anticipate ammontano a € 206.223 (€ 207.626 nel 2012) e
sono ritenuti recuperabili.
Il debito verso la società controllante per il consolidato
fiscale è pari a € 1.798.000 ( € 1.583.000 nel 2012).
I rapporti con parti
correlate.
Nella relazione sulla gestione è scritto che i rapporti con
le parti correlate sono stati effettuati al costo di mercato. Nel 2013,
l’incidenza dei ricavi con parti correlate sul valore della produzione è
diminuita al 3,25%, nel 2012 era del 5,2% e nel 2011 dell’8,6%.
Cairo Pubblicità Srl, controllata da Cairo Communications
Spa, ha stipulato un accordo di concessione per la vendita di spazi
pubblicitari a bordo campo e di pacchetti di sponsorizzazione
promo-pubblicitaria. Per effetto di tale contratto nel 2013 sono state
riconosciute al concedente quote per Euro 1.988.000 (€ 1.574.000 nel 2012). Tali
ricavi retrocessi al Torino rappresentano l’85% di quanto incassato da Cairo
Pubblicità Srl. Inoltre Cairo Pubblicità Srl percepisce anche l’importo delle
commissioni del 2% le segnalazioni che abbiano dato origine a contratti
conclusi direttamente dal Torino. Tale importo per il 2013 è stato di € 113
mila (€ 60 mila nel 2012 ed € 37 mila
nel 2011) e a differenza del 15% del ricavo non retrocesso, figura come costo
nel bilancio del Torino.
Cairo Editore Spa ha ottenuto spazi pubblicitari per 100
mila euro, come nel 2012.
Mp Service srl è azionista di Torino F.C. Spa e si occupa,
tra le altre cose, della gestione di impianti sportivi per usi commerciali. Come
accaduto nel 2012, in bilancio risulta che il Torino paga € 400 mila
all'azionista MP Service per l'utilizzo del centro SISPORT.
Inoltre, esiste un accordo tra la Cairo Communication
S.p.A. ed il Torino F.C. per la erogazione di servizi amministrativi quali la
tenuta della contabilità, che prevede un corrispettivo annuale di Euro 100 mila
uguale a quello del 2012.
Infine, la società controllante U.T. Communications ha
riaddebitato costi al Torino per € 119 mila.
Conclusioni.
Il bilancio 2013 di FC Torino Spa, al contrario del
bilancio 2012, è un bilancio che evidenzia una gestione che non necessita
dell’intervento del mecenate e conferma quello che avevo previsto nel precedente articolo sul bilancio del Torino (link: http://luckmar.blogspot.it/2013/09/bilancio-torino-2012-con-la-serie.html), ossia che il secondo semestre 2012 lasciava intravedere, grazie
ai diritti TV, una gestione orientata verso il pareggio di bilancio, anche
perché l’esercizio 2013 avrebbe evidenziato il raddoppio dei ricavi per diritti
TV e la plusvalenza relativa alla cessione di Ogbonna.
Per il 2014 lo scenario positivo potrebbe ripetersi. Ci sono
le plusvalenze di gennaio 2014 per € 3.155.000 e l’impatto economico positivo
della vendita di Immobile, che considerando gli oneri da compartecipazione,
potrebbe quantificarsi in € 9.938.000, ipotizzando un prezzo di vendita di € 20
milioni, di cui 8 milioni la quota parte destinata alla Juventus. Se si tenesse conto anche dell’operazione Ogbonna, l’aver intrattenuto dei "rapporti d’affari" con la
Juventus ha determinato proventi economici complessivi nettamente superiori ai
22 milioni di Euro, che è una cifra molto importante per il Torino.
A quanto detto sopra bisogna aggiungere che l’accesso alla
fase a gironi di Europa League potrebbe valere anche 8 milioni di Euro e che la
politica gestionale relativa ai costi sembrerebbe equilibrata e non dedita alle spese folli.
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